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- Опубліковано 8 лют 2025
- A quasi un anno dalla pubblicazione, Marco Lincetto torna a parlare dell'ultimo album di Peter Gabriel e lo fa con Matteo Nahum, grande professionsita della musica, chitarrista e compositore, con master in "Music Film Scoring" alla prestigiosa Berklee, Valencia Campus
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Che gran piacere sentire il parere di Matteo, col quale condivido l idea che scratch my back e in generale il lavoro con l orchestra sia uno dei punti piu alti della produzione di PG.
Grande fan di Peter Gabriel... e Scratch my Back mi è piaciuto un sacco che ho trovato geniale.
super bravo.
Estremamente interessante, anch'io ho la versione Atmos e mi piace sentire pareri di altri ascoltatori, in questo caso esperti e competenti. Mi auguro altri video simili. Ciao
Per me rimane comunque un discone
Arrangiamenti composizioni e produzione ( io preferisco il dark side mix) Grazie Marco come sempre per questi approfondimenti
Ti sarei davvero molto grato se un giorno volessi parlare un po' di Mauro Pelosi, autore, secondo me, molto sottovalutato e misconosciuto. Grazie per i tuoi video sempre interessanti.
Buongiorno stimatissimo Marco.
Sono un suo iscritto su entrambi i suoi canali, gradirei avere una sua opinione personale su questo : un mio grande desiderio musicale sarebbe di ascoltare un ipotetico nuovo disco solista di Peter Gabriel (un mio mito da 50 anni) che reinterpreta uno dei 4 dischi pietre miliari dei Genesis anni '70; diciamo un lavoro similare a Redux di R. Waters.
Sò di essere un illuso ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Lei di una eventuale /ipotetica opera di questo tipo da parte di PG.
Grazie cordiali saluti
la seguo sempre.
Max milano
Non lo farà mai.
Non ne avrebbe le forze... melodie e scelta di parole e suoni (argomento di questo disco) irripetibili. Questo disco è sicuramente un'opera d'arte ma non ha la potenza melodica e musicale dei primi Genesis.
Bella l'inquadratura
Ascolta il gruppo The Warning ... e magari sarebbe interessante una tua recensione
Sperando di non causare le sue ire, Marco, le chiedo una cosa: come si concilia la sua dichiarazione, durante una recente recensione, che d'ora in avanti, da analogista convinto, ascolterà soltanto vinili delle nuove uscite, quando disponibili, con l'entusiasmo mostrato per la versione multicanale (e quindi altamente elaborata e digitale) di quest'album? Non mi nascondo però: detesto essere "immerso" nella musica, per me essa deve provenire frontalmente e nulla chiedo in più all'ascolto di un'opera musicale che un buon mix stereofonico. Amo fare il mio mestiere di ascoltatore che osserva, rispetta e ascolta un musicista che fa il suo, di mestiere. Mai mi sognerei di andare in mezzo ai musicisti a rompere le scatole per essere "circondato dalla musica". Mi ritengo fortunato, perché la mia stereofonia si concretizza in una coppia di AR9 posizionate in una sala dall'acustica aurea. L'ascolto della versione stereo in alta risoluzione di quest'album mi ha lasciato senza parole, in positivo, dal punto di vista tecnico. Poi magari non mi ha scaldato del tutto il cuore e non mi ha spinto a ripetuti ascolti, ma la traccia stereofonica è veramente eccezionale. Nulla è fuori posto, nulla è sopra le righe, compressione non pervenuta a livelli udibili e criticabili.
Grazie per l'attenzione, la seguo con grande apprezzamento e stima.
Forse l'ho dato per scontato, ma io distinguo nettamente fra il mondo stereofonico e il mondo multicanale. Reputo, e questo lo dico da sempre, che l'unica vera evoluzione concreta, importante, dell'audio digitale hi-res, sia il dominio multi-canale. Se devo ascoltare lo stereo, ripeto, ritorno alle mie origini laddove possibile, ovvero il vinile, ma in ambito multicanale, che implica tutt'altro percorso di percezione, OVVIAMENTE non posso che seguire le evoluzioni digitali e scegliere i prodotti multicanale, laddove disponibili (PER INCISO, QUESTO DISCVO DI pETER gABRIEL LO ASCOLTO solo IN MULTICANALE).
Come produttore purtroppo NON POSSO PERMETTERMI di proporre supporti multicanale per via dei costi stratosferuici dei supporti (Blu Ray Audio), e quindi, come avrete certamente potuto constatare da ormai un anno e mezzo sono tornato a produrre sistematicamente strepitosi vinili, oggi affiancati da altrettanto strepitosi CD gold, sia masterclone (costosissimi) sia di duplicazione industriale, molto abbordabili per tutti.
@@VelutLunaMusic grazie per l'esaustiva risposta.
L'unica cosa è la copertina dell'album
Insomma, mi pare di capire che, al di là dell'aspetto puramente tecnico della registrazione e dell'"ascolto immersivo", anche per i fan dichiarati questo disco di Peter Gabriel è la solita minestra riscaldata, che in qualche modo ci si vuole far piacere _perché_ è Peter Gabriel e per l'estenuante attesa. Tra parentesi, mi permetto di dubitare che il disco sia stato fatto "in quasi vent'anni": dopo vent'anni sì (il calendario non mente), ma stento a credere che un lavoro quotidiano di vent'anni avrebbe prodotto così poca cosa.
Pare anche a me. Personalmente trovo che lo zenith creativo di Gabriel sia PG IV. Da lì in poi grandissime produzioni ma creatività gradualmente più in calo
E' AGGGHIACCIANTE come tautologicamente si vuole piegare il parere divergente dal proprio, di una persona attenta e accurata che misura ogni parla che dice come Matteo Nahun. Non cancello questo commento, sperando che venga letto da tutti coloro che hanno visto e ascoltato il video per intero e senza posizioni precostituite.
@@mico5678 mi spiace per te ma a me piace moltissimo (la dark side la preferisco) sia come audio che come melodie. Poi che i primi album da solista siano stati degli ottimi album nessun dubbio. Penso che geni come PG non meritano di sopportare classifiche fatte da non addetti ai lavori.
@@massimi56Ma infatti esprimevo solo un mio gusto personale, opinabilissimo e discutibilissimo. Lungi da me stilare classifiche definitive su un presunto valore oggettivo di qualsivoglia disco (non sono nemmeno un addetto ai lavori quindi mi scuso se mi permetto di esprimere un' opinione). Felice che tu l'abbia apprezzato, avrei tanto voluto poterlo fare anch' io per quanto amo Gabriel
Bellissimo discorso. Peter Gabriel e sempre stato un Grande ,ma anche I grandi si ammoliscono,basta ascoltare I primi Albums … piu Gabriel che Peter.. mi manch Gabriel..
Talmente brutto che ho comprato anche il boxset 😉
già caduto nel dimenticatoio, la tecnica non è tutto