Mhhhhhhhhhhhh insomma te lo dice uno con partita IVA ma c'è un fattore che molti si improvvisano e si svendono. Comprano la macchinetta e non sanno nemmeno cosi sia un RAW e svilupparlo e te lo dice uno che fa fotografi da 40 anni e credimi quando si facevano fotografie a rullino non avevi margini d'errori, ti tremavano le gambe. Cmq il mercato è cambiato ovvio sono il primo che studia ancora ed è sempre aggiornato. Ho solo 50 anni ma credimi molti mi scrivono e mi chiedono consigli su tempi e diaframma da usare cosa da pazzi. Cmq come dici tu ci vuole un vero esperto di marketing.
Secondo me ha ancora futuro, bisogna solo “evolversi” con la tecnologia che avanza. Ora abbiamo il fenomeno dell’intelligenza artificiale, se usata con le foto per me si possono creare delle cose straordinarie, bisogna solo sapersi adattare al cambiamento e avere la mente aperta alle nuove tecnologie.
Esattamente. Ne parlavo tempo fa con un amico e ci dicevamo proprio che la professione del fotografo PER COME LA CONOSCEVAMO QUALCHE DECINA DI ANNI FA è morta. Ma non significa che la professione a 360° è morta. Bisogna saper guardare avanti, aggiornarsi, inventare e studiare! Gli strumenti per rinnovarsi ci sono! 🙂
Premessa, sono un appassionato che ha studiato e studia molto la fotografia, ma solo per piacere personale e non ho mai fatto foto in cerimonie, o meglio, le ho fatte per me e spesso è capitato che le mie sono piaciute, più di quelle ufficiali agli interessati. Fatta la premessa, condivido il pensiero che dovrebbe valere per tutte le professioni, ma adesso parliamo di fotografia, che bisogna studiare. Il passato, i grandi fotografi, le tecniche antiche e moderne e diversificarsi dagli altri, avere un proprio stile. Sul fatto che una volta erano migliori a mio avviso tutte balle. C'erano ottimi professionisti, ma c'erano anche quelli che tiravano la giornata, senza nessuna verve, non dico artistica, ma fotografica, piatti. E lo stesso avviene ora. Due mesi fa una mia cugina ha fatto stampare delle foto ad un professionista, molto quotato in zona, l'ha sbrigata in due minuti, un lavoro pessimo, ma i soldi erano buoni. Certamente le avessi stampate io pure senza attrezzature professionali le avrei fatte meglio, perché avrei messo il "cuore".
Bravo Fabio! Ci sono oggi troppi fotoamatori che, sentendosi "piuttosto bravi" pensano di campare di fotografia. Queste persone, come hai detto giustamente tu, pensano solo a scattare e a post produrre in maniera più o meno approssimativa. Fai molto bene ad illustrare tutti gli aspetti, perchè contribuisci a salvare dei potenziali disoccupati che si sono svenati per acquistare attrezzature professionali, conoscendo poco o nulla il mestiere. Personalmente io mi diverto a fotografare e dico sempre NO alle richieste di servizi tipo compleanni, cresime o addirittura matrimoni. Inoltre oggi, la fotografia professionale sta diventando un lavoro di squadra: c'è il fotografo, il videomaker ed il pilota di drone, visto le attuali tendenze, alle quali è bene prestare attenzione per trovare clientela. Ancora complimenti e buon lavoro!
Grazie Fabio , la realta' che hai presentato e' abbastanza chiara e sincera , sicuramente non e' per tutti avere in mano una passione e trasformarla in professione , anche perche' fotografare per passione ha una liberta' che a volte la parte da professionale non accetta , e si deve ascoltare il cliente e il mercato ! specialmente interessante l'introduzione alla parte del marketing , che e' fondamentale per arrivare ai clienti e abbordare i reali costi di attrezzatura e esperienza ! complimenti per il video e il coraggio di continuare con una professione che e' importantissima per il mondo !! saluti e buona luce
Ciao Fabio! Io ho finalmente trovato il coraggio di aprire partita Iva e buttarmi... Sto cominciando a (grattare la superficie per) capire il concetto di cliente ideale, e credo che questa cosa vada perfettamente a braccetto con quanto hai ben detto in questo video
Perfettamente d'accordo. C'è spazio ma solo a certe condizioni. Sapersi vendere, proporre un prodotto di qualità e intercettare le nuove tendenze un attimo prima della massa.
Il mondo del lavoro sta diventando globalmente sempre più selettivo, difficile e meno remunerativo. In alcuni ambiti tale cambiamento è più marcato. Le professioni evolvono insieme al mondo del lavoro, alcune si trasformano a tal punto da essere irriconoscibili, altre si estinguono quasi del tutto. Prendete l'esempio dell'ascensorista. È un mestiere così poco diffuso, ove però si trova ancora qualcuno che lo fa, soprattutto in alcuni alberghi di lusso. È una professione di cui si può dire che ha un futuro? Il fatto che ce ne siano così pochi rende la professione estinta? Domande a cui rispondere per capire cosa ci si aspetta e quali sono i parametri che definiscono una professione con futuro vs senza futuro.
Emergere significa cambiare le regole del gioco. Fare tutto ciò che fanno gli altri non porta da nessuna parte. Bisogna inventare nuovi linguaggi fotografici, inventare uno stile unico e riconoscibile. Bravo Fabio sei come sempre chiarissimo ed esaustivo.
Veramente un PLAUSO per aver amalgamato alla perfezione "Argomento interessante + Risposta ad un commento + Parte sponsorizzata" A parte gli scherzi... come sempre ottimo video! Grazie come sempre!!!
Ciao Fabio. Complimenti per tutti i tuoi contenuti. C'è poco da aggiungere : tutto ciò che dici non fa una piega. La qualità se c'è , va pagata. Inoltre posso dirti che i committenti che vogliono spendere poco sono anche quelli più rognosi , perché trovano sempre il pretesto per contestare il tuo lavoro. Quindi se adori il mio stile , lo paghi ciò che secondo me vale. Se vuoi spendere meno vai pure da un'altra parte. Tanto poi nella maggior parte dei casi ritornano.
Video incredibilmente dettagliato, che ho apprezzato davvero moltissimo. Sono un fotografo professionista da oltre 10 anni, e nel 2016 ho addirittura avuto la folle idea di aprire un negozio di sviluppo e stampa :-D tutto sommato però condivido ogni tua parola.... il mercato della fotografia non è morto. ma non è per tutti.... e purtroppo la concorrenza in termini di numeri, è sempre in salita.
Gentilissimo, seguo spesso i tuoi video che mi permettono di tenermi aggiornato oltre naturalmente a continuare a studiare. Sono professionista da circa 30 anni e devo dirti che da sempre il cliente e il lavoro devi andartelo a trovare, stare in studio o in negozio ad aspettare la telefonata serve veramente a poco. Le sfide oggi sono tante, in primis la tecnologia che cambia e si evolve di continuo e che permette a tanti di fare cose che magari dieci anni fa erano impensabili. Oggi chiunque può attrezzarsi con relativamente poca spesa, (con duecento euro ti puoi comprare il minimo indispensabile che serve per tirare su un piccolo studio fotografico), e questo già ti porta via una bella fetta di "torta". Poi ci sono i telefonini che stanno evolvendo in maniera esponenziale e che danno una qualità "accettabile" ai più e a volte consentono anche qualcosa in più delle moderne fotocamere (foto a 360°, in movimento etc etc). Considerando che il mercato oggi è rivolto soprattutto ad internet, danno una qualità che "accontenta" e soddisfa le esigenze del potenziale cliente. Poi c'è il sottobosco dove miriadi di fotografi sgomitano e si mettono a 90° svendendo il proprio lavoro e che, anche loro, ti portano via una bella fetta di mercato. Oggi è credenza comune che avere la macchina fotografica e un paio di fondali sia essere un fotografo professionista, come se avere l'automobile faccia di te un pilota di formula uno. La verità è che il range di applicazione della fotografia professionale è sempre più ristretto. Le foto per l' e-commerce, ad esempio, molte aziende se le realizzano da sole. Per questo credo che lavorare sulla qualità è il primo fattore per "saper vendere", la qualità giustifica il prezzo più alto più di ogni altra cosa e da maggiori soddisfazioni al committente che lo porta a richiamarti per un nuovo servizio. E per qualità non intendo la qualità tecnica che oggi è data e aiutata da qualsiasi strumento di registrazione di immagini, ma intendo nelle idee, nell'originalità, nel "carattere" delle immagini. Si deve vedere quel gradino in più rispetto alla concorrenza. Poi si, ovvio, ci vuole abilità nella comunicazione, sapere interagire con i vari social che funzionano molto meglio di un sito web, tenersi aggiornati e preparati per i nuovi modi di riprendere video e fotografie, droni, foto 3D etc etc. Onestamente però non riesco a consigliare di intraprendere il mestiere di fotografo a qualcuno a meno che non abbia già una solida e sicura base di clientela.
È palese. Non c’è spazio per tutti. Tutti ora col digitale vogliono iniziare la professione. Ma la richiesta di fotografi è decisamente diminuita. E purtroppo per accaparrarsi un cliente molto sono costretti a mettersi a 90. Troppi costi, a partire dalla partita IVA , alle spese di uno studio, hai continui aggiornamenti che un professionista deve fare da un punto di vista tecnologico e per alcuni che ne hanno voglia anche di formazione. Io concordo pienamente con questo personaggio che ha dato il via al tuo video. Devo essere un buon fotografo e non un buon venditore. Alzare la serranda ha un costo giornaliero non indifferente, e trovo assurdo che un fotografo debba svendersi per continuare a tenere su quella serranda. In questi ultimi 20 anni i fotografi si sono svenduti, pur di fare delle belle foto le regalavano, ed ora ci troviamo a farci le scarpe l’uno con l’altro. I negozi di fotografia stanno morendo, i giovani di oggi nn si stampano più nessuna foto, lasciano le loro migliaia di foto nei loro smartphone. Nel 2022 se vuoi fare il fotografo devi avere una seconda entrata. Non importa quale, puoi fare lo UA-camr, oppure il calzolaio, oppure il venditore di smartphone. Ma da solo è una professione che solo in pochi riescono a tenere in piedi. Scusate lo sfogo, ma ovviamente sono un di quelli che la serranda la dovuta CHIUDERE. Fabio ….. sei sempre un TOP!!!
Conosco diversi fotografi professionisti che dicono esattamente il contrario, mai stato periodo così prolifico per la fotografia! Il fatto è che ci sono due caratteristiche fondamentali che servono ad un fotografo al giorno d'oggi per avere tanto successo: passione e tanta, tanta creatività.
Esatto. Anche per me al primo posto c'è la creatività , poi la tecnica. Io quando guardo una fotografia guardo ciò che comunica. Ovviamente se tecnicamente è completamente sbagliata , anche la creatività va a farsi benedire. Ma stiamo parlando di professionisti quindi do per scontato che la tecnica sia buona.
Ciao Fabio, gran bel discorso. Le professioni sono un po’ tutte così, ma il cliente che vuole un risultato di un certo tipo non credo si soffermi solo sul prezzo. La qualità si paga
Bravo Fabio. Il fatto è che molti di noi “vecchi” non si accetta che il mestiere sia cambiato, che siano cambiati i rapporti tra livello competenze e comunicazione, tra saper fare e saper dire che si sa fare. Condivido il tuo punto di vista e sottoscrivo tutto. Però non ti sarà difficile immaginare quanto un cambio di mentalità così radicale sia difficile per chi ha una certa età professionale. Il grande ostacolo mentale è la rincorsa alla tecnologia, non incentrata tanto sulla fotografia in sé, ma sul mondo della comunicazione che coinvolge pesantemente anche il mondo dei social.
Da fotoamatore che sono quoto questo discorso al 100%, ed è applicabile a qualsiasi altra professione dove si è capi di se stessi. Bisogna avere una conoscienza di un sacco di aspetti "secondari" rispetto all'attività svolta vera e propria, ed è la cura di questi dettagli che può portare ad avere più o meno successo nel determinato lavoro svolto ed è per questo che l'essere "semplicemente" bravi a fare foto non basta più come un tempo.
conosco una persona che campava di still-life, quando ha cominciato a vedere morire quel settore in italia dopo un po' a smesso. Aveva un bello studio però e ha ancora un bello studio, così ha ricominciato passando dall'essere fotografo a creare una realtà intorno alla sua sala come sala posa in affitto... e la fila ce l'ha.
in effetti ha fatto il quadro della situazione esatto.. infatti dopo esperienze fotografiche con alcuni studi con compensi degni del terzo mondo .. ho deciso di continuare a fotografare come appassionato e le mie fotografie le regalo .. lavoro più sui contenuti a livello personale e lascio che esse corrano libere nel mondo 😊 ..
Con il digitale tutto è cambiato se avevi un negozio contavi sulla fidelizzazione del cliente . E stampavi un sacco di foto questo è scomparso . Poi per il resto chi non ha un amico con la reflex? Saluti a tutti
Punto di vista puramente personale: 1 - Siamo bombardati da immagini, da fotografie in ambito pubblicitario, reportagistico, propagandistico, scientifico, etc. etc. per cui credo che la fotografia sia più viva che mai 2 - Come tu stesso hai detto, anche da autodidatti oggi si può raggiungere un discreto livello che consente di "ripulire" quella fascia di clienti non competenti che vanno solo al risparmio 3 - Conclusione: la partita si gioca fra fotografi qualificati per accaparrarsi il pubblico qualificato. In definitiva bisogna studiare MOLTO più di prima sia per garantire un linguaggio fotografico che ci contraddistingua sia, a quanto pare, in ambito di marketing.
Ciao Fabio, complimenti per i tuoi video che seguo sempre con molto piacere. Volevo specificare che noi forfettari se nel 2021 abbiamo fatturato meno di 25000€ NON abbiamo l'obbligo della fatturazione elettronica fino a fine 2023.
Assolutamente vero, ma da imprenditore a imprenditore: - io ho adottato la fatturazione elettronica fin dalla sua introduzione, ben prima che ci fosse un qualsiasi tipo di obbligo. Da forfettario, vuoi mettere la comodità di non dover far girare la carta e mettere i bolli virtuali, senza dover ogni volta andare ad acquistarli in tabaccheria? Sarò strano io, ma non capisco questa ostinazione (non tua, sia chiaro, parlo in generale) a voler restare sulla vecchia fatturazione cartacea. - questa sembra "cattiva" ma è detta come sempre in generale e non rivolta direttamente a te: se si ha un'impresa che fattura meno di 25K euro LORDI in un anno... a meno di non essere proprio agli inizi inizi mi sa che c'è qualcosa che non va. Tolte le tasse, i contributi e tutte le spese per mandare avanti un'attività, resta un utile netto davvero basso. A spanne meno di 1000 Euro al mese. Ancora meno se hai tante spese.
La fotografia è un mestiere che sembra facile. Tutti pensano di poterlo fare poi alla prova dei fatti ci sbattono il naso. Ne parlo per esperienza in quanto ho avuto mio padre fotografo per 40 anni. Il mondo è cambiato così come sono cambiati i mestieri. Mio padre ha vissuto l’avvento del colore, come l’avvento dei foto amatori che una volta non esistevano. Se ad oggi continua ad esistere questa professione un modo ci deve essere e quindi la selezione si fa sempre più dura. Bravo sono d’accordo in toto sulla tua analisi!!
Ciao Fabio, ottimo discorso perfettamente condivisibile ma c'è un MA per me molto grande. D'accordo sul parallelismo che fai sulle due mele apparentemente uguali, ma la mela ha un aspetto tangibile che va oltre l'aspetto figurativo, come hai citato giustamente, gusto, succosità, dolcezza ecc. Purtroppo la fotografia si basa fondamentalmente sull'aspetto figurativo e, se prendiamo in esame due fotografi che producono foto entrambi valide e soddisfacenti, per quanto mi riguarda risulta difficile giustificare una differenza da un punto di vista tangibile come nella mela. Non so se mi sono spiegato. Quali sono i dettagli per i quali io possa convincere che il mio prezzo maggiore sia giustificato e vincente? Complimenti per il video Ciao
Non c'è una risposta veloce o semplice. Altrimenti basterebbe sapere "quella singola cosa lì" per avere successo commerciale. Diciamo che è una combinazione di fattori tra: - creare uno stile unico e immediatamente riconoscibile rispetto a tutti gli altri - saper comunicare questa unicità ai propri clienti target - saper creare un'esperienza unica per i clienti, che poi racconteranno in una testimonianza dettagliata da usare come gancio per attirare altri clienti. Nel senso, non bastano le 5 stelline come recensione positiva. Devi istruire i clienti soddisfatti a raccontare con le loro parole cosa hanno provato nel lavorare con te e come il risultato che tu hai portato ha impattato sulle loro vite. In linguaggio marketing si chiamano REFERRAL. - saper creare le campagne su Google e i funnel di marketing e remarketing per arrivare ai clienti target e tanto altro ancora.
Buongiorno e davvero tanti complimenti per tutti i suoi video. La seguo sempre con piacere e interesse. Volevo farle una domanda su come funziona a livello lavorativo per quando riguarda la fotografia di ritratto. Per un nuovo fotografo che si approccia a questo mondo, cosa consiglierebbe? E quali possono essere eventuali fonti di guadagno fotografando le modelle? Solitamente sono loro che vogliono essere pagate per il servizio fotografico. Un fotografo come fa a guadagnare nell’abito del ritratto? Grazie mille
Qui ua-cam.com/video/KgEsL8AGwhE/v-deo.html c'è una playlist con tutti i video a tema "professione fotografo" che ho pubblicato nel corso degli anni, dove troverai di sicuro la risposta alla prima domanda. Per il discorso modelle, mi spiace ma non ti so aiutare. Io non ho mai lavorato con modelle, solo con clientela privata per matrimoni/eventi/battesimi/ecc.
Parole semplici, concetti importanti 👍🏻 Ecco perchè non voglio diventare fotografo pro ma me lo tengo come hobby: non voglio aver a che fare con clienti e poter fotografare come, quando, cosa voglio io. Se un domani mi esporranno con monografica a Palazzo Reale come Lachapelle farò il tuo nome come fonte di ispirazione 😬 Troppo smazzo fare il pro, devi avere le ⚽🏀 quadrate, per questo meriti la mia stima.
Concordo con te, il "mestiere" esiste ancora, magari con le cerimmonie "la forma" è ancora simile all'epoca della pellicola, è cambiato il modo di proporsi, ma allo stesso tempo sono aumentate, anche grazie ad internet, le possibilità di fare il fotografo, ci sono molte più attività (o magari c'erano anche prima, ma ora hanno più visibilità sempre grazie ai social)....inoltre il fotografo deve avolversi anche dal lato video: io non sono nessuno, ma sto studiando per implementare al meglio il lato video nonostante il mio amore sia solo per la fotografia, ma è una cosa necessaria e va fatta, e unire questi due mondi comunque non è nemmeno poi così brutto, ci si diverte comunque e si può lavorare bene 🙂
Sul non illudiamo i ragazzi, concordo: questa professione è tostissima e solo in pochissimi ce la faranno, è un lavoro di sacrifici e dedizione. Non è cosa per chi vuole svegliarsi ogni giorno in un resort senza pagare una lira e fotografare la colazione con l'iPhone per poi postarla con l'hashtag #buongiornissimo, ecco. Ma è un lavoro, esiste ancora. E con la situazione social, trovo che i clienti non abbiano mai avuto tanto bisogno di immagini come ora in nessuna fase della storia dell'umanità. Il lavoro c'è ed è anche tanto, solo che sono in pochi a riuscire a farlo con profitto.
Buongiorno. La fatturazione elettronica è obbligatoria solo per fatturato superiore ai 25 mila euro. Ma dal 2024 lo sarà per tutti!grazie per i tuoi video continua cosi
Ciao Fabio ottimo video e spiegazione delle possibili difficoltà per un futuro fotografo professionista. Io..... è già un anno che mi sono trasferito a Bucarest da Milano per stare con la mia metà, e come discreto fotoamatore ho ricevuto da parte di alcuni amici rumeni il suggerimento di mettermi nel professionale, paragonavano i risultati delle mie foto ritratto e naturalistiche con quelli dei fotografi professionisti che anziché fare il servizio matrimoniale cui pagati passavano il tempo a mangiare e bere e scattare saltuariamente perdendo così momenti salienti. Ogni tanto l'idea mi sfiora e avendo la passione mi piacerebbe, anche perché qui i prezzi sono più bassi rispetto all'Italia, ma per affittare un piccolo negozio per farne uno studiolo ci vuole davvero pochissimo anche a livello di tempistiche (per la serie paga ed entra) L'unico problema è che dovrei avere "il coraggio" o meglio, la capacità di fare il cosiddetto salto aprendo anche un sito ma qui mi sa tanto che casca il mio asino !
Il mio consiglio è: se tutta la burocrazia è minore che in Italia e ne hai la possibilità, fallo. Anche solo come secondo lavoro per vedere se può prendere piede. Io sono dell'idea che è meglio provare e poi fallire, che arrivare "da grandi" con i pensieri tipo: chissà cosa sarebbe successo se...
@@Fabio_Porta da grande.... si diciamo tranquillamente da grande avendo battuto i 50 e attualmente non avendo "bisogno" di lavorare, forse è anche questo un buon motivo per almeno provarci! Grazie mille per il parere e consiglio !
@@carlomaule7096 aggiungo che a Bucarest non sia difficile trovare qualcuno che ti aiuti ad aprire e gestire il sito. È pieno di giovani smanettoni. 😊 Trăiască România! 😊
Domanda sulla fotografia di matrimonio: cosa ne pensi del proporsi come unico fotografo in un matrimonio? lo reputi troppo rischioso? molti lo fanno, molti lo evitano. Qualcuno azzarda anche un Foto/video tutto da solo. Secondo te quanto potrebbe chiedere / quanto si potrebbe offrire ad un secondo fotografo?
Quando facevo matrimoni, ho sempre preferito andare in due per maggiore tranquillità. Le uniche volte che ho fatto da solo erano cose super semplici, con solo cerimonia in comune e poco altro. Per quanto pagare un secondo fotografo, secondo me dipende dall'esperienza. Se è qualcuno che effettivamente ti aiuta con gli scatti, a cui puoi delegare in toto ad esempio la preparazione dello sposo, ecc. allora è un conto. Se invece si tratta di un semplice apprendista, che ti prende 1 foto su 10... è un altro discorso.
Sono un fotoamatore per essere un professionista oggi credo non serva piu" scattare delle foto ma almeno essere un perito elettronico se non un ingegnere come mi sembra di aver capito per il tuo caso per potere usare al cento x cento le macchine di oggi non solo sapersi differenziare e poi ci vuole anche culo che non guasta mai .
alla gente non importa più niente. vogliono spendere il meno possibile punto e basta. e come biasimarli considerando i rincari ed il costo della vita in generale!!! per fotografi, videomaker e chiunque faccia un lavoro "creativo" la vita è diventata molto breve purtroppo... e non si sa come uscirne...
hai ragione da vendere, non serve saper fare bene le pizze per aprire una pizzeria. il vero lavoro consiste nel fare in modo che i prospect scelgano te invece di di altri, come dici tu bisogna creare un processo di azioni, che permetta anche di misurare i risultati, per apparire specializzato in uno specifico target. solo studiando marketing si possono ottenere risultati nell'era di internet
Spero di non ripetere qualcosa di già scritto e di poter fornire un'ulteriore prospettiva sulla questione. Il "vecchio" fotografo che si lamenta della situazione attuale del suo lavoro è, mi pare di capire, il classico professionista con la quale la maggior parte delle generazioni, almeno fino ai Millenials, è cresciuta: quello del negozietto di paese che scatta fotografie essenzialmente per 1) matrimoni, 2) battesimi, 3) prime comunioni, 4) Carnevale, 5) fototessere. Oltre a questo c'è (o c'era) lo sviluppo e la post-produzione, e infine la stampa. Ora, se questo è il lavoro di fotografo di cui qualcuno rimpiange il glorioso passato, mi chiedo: quanti dei giovani fotoamatori di oggi, che mangiano tutorial e libri dei grandi Maestri, navigano in un internet ricco di stimoli e cose interessanti, avrebbero davvero intenzione di fare il lavoro di cui sopra, che sa tanto invece di professione ciclica e piuttosto "chiusa"? Io penso, piuttosto, che molti di loro sognino la sfera più concettuale della professione, quella che permetterebbe loro di pubblicare libri e fare magari mostre itineranti. Se allora consideriamo questo aspetto, è chiaro che la precarietà e l'incertezza della professione aumentano. Il punto d'incontro, forse, tra questa voglia di esprimere se stessi e le catene dettate da commissioni di clienti a cui ci si deve purtroppo "vendere", potrebbe essere ad es. la foto "corporate", ossia quella per aziende o magari enti pubblici. Da questo punto di vista, anche grandi maestri come Berengo Gardin o Ghirri, o addirittura Walker Evans, hanno potuto sfruttare questi servizi pubblicitari o di reportage per poi pubblicare libri o fare mostre. Tutto questo sempre offrendo il loro particolare punto di vista, senza perderne di autenticità. Pertanto, premessi i punti chiave espressi molto bene da Fabio, ritengo che un'ulteriore domanda andrebbe rivolta ai giovani aspiranti fotografi: quanti sono davvero disposti a mettere (più o meno) da parte il sogno di una professione di tipo artistico-intellettuale per dedicarsi a lavori su commissione che possono andare dal matrimonio ai ritratti degli impiegati di un'azienda privata? Quanti sono pronti ad accettare le richieste del cliente e perdere un po' di libertà per poi ritrovarla nelle escursioni del weekend? - tutto questo in virtù di una maggiore sicurezza economica ma (non sempre, sia chiaro) meno volontà espressiva? Per certi versi, e in linea di massima, è un discorso che potrebbe essere applicato a molte altre "arti liberali."
Io sono di Modena. E vivo di fotografia e video più che dignitosamente e anche molto al di sopra di quando facevo il dipendente. Purtroppo chi ragiona così (professione morta) è chi è partito anni fa e non si è mai aggiornato.
Infine conosco bene il personaggio in questione. Ha fatto il fotografo per anni nella mia città (Sassuolo) con uno studio che era punto di riferimento nella zona. Ad un certo punto (forse stanco) verso il 2004 o giù di lì ha venduto ai dipendenti per aprire altre attività di diverso tipo. Nel 2011 ha riaperto lo studio ma con un approccio un po’ vecchio ed oramai (passati anni) fuori mercato, trovandosi a fare dei lavori che già nel 2012 trovavo imbarazzanti (tipo la foto in bianco e nero e i fiori colorati… orribile) Figuriamoci nel 2022. Questo è un lavoro che ha bisogno di un costante aggiornamento. Se domani cambiassi mestiere per andare a fare le piadine, non posso lamentarmi nel momento in cui fra 8 anni cerco di rimettermi in gioco con la fotografia (perché ho perso anno mentre facevo altro). In secondo luogo chi ce la fa deve imparare ad essere un bravo venditore e differenziarsi dalla massa con un prodotto diverso. Il wedding è l’80% del mio business, e dopo una fase di educazione del cliente non hanno difficoltà a spendere anche 3/4K per foto e video. Il soggetto in questione quando ha riaperto li vendeva a 500/600 euro (prezzi da dilettanti che si improvvisano fotografi)
Il fotografo che si mette a 90 : l'hai toccata piano 😁 Comunque non capisco proprio la polemica dell'utente che ha commentato. Cosa vorrebbe dire non illudere qualcuno oggi? Studia , prendi la laurea e cerca un indeterminato? Neanche il lavoro "sicuro" è più sicuro. Il mercato del lavoro se lo pensiamo in termini " tradizionali" è uno scempio, contratti rinnovati di 6 mesi in 6 mesi fino a raggiungere il limite poi si va di turnover. Orari impossibili o richieste assurde da parte dei titolari perché " devi solo ringraziare perché hai l'indeterminato". Forse il problema più grande per un fotografo, come molti altri settori del lavoro digitale è far capire al cliente la difficoltà del mestiere. Ma con serietà e professionalità si può dimostrare il valore di un servizio... e se proprio non ci si riesce...ci sarà qualcuno che si ricorderà dei momenti più importanti della propria vita, guardando una foto sgranata, croppata o saturata come un cartone animato fatta dal nipote con il telefono bello bello. Grande Fabio sempre un ispirazione
Ormai nessuno compra a scatola chiusa, tolto il discorso "fototessere" ci si informa mediante internet (recensioni su Google, social ecc) per sapere da chi si sta andando. Tra le cose fondamentali avrei citato il dover guidare ed essere indipendenti nello spostarsi: è impossibile pensare di raggiungere alcuni luoghi dove effettuare il servizio con i mezzi pubblici portandosi dietro l'attrezzatura, la macchina con tutti i suoi costi correlati (benzina, bollo, revisione) avranno un grosso impatto.
Secondo me il lavoro del fotografo non è morto, si è evoluto.. come tutte le coe. non voglio giudicare se in bene o in male, ma è un dato di fatto che ce cose cambino e ci si debba adeguare ci sono tante possibilità in più che anni fa non c'erano, e se ne sono chiuse alcune classiche. a me piacerebbe tanto farlo, perché mi piace fotografare, ma soprattutto perché mi piace il rapporto che si instaura con le altre persone quando le fotografi, però è chiaro che per uno come me che ha già il suo lavoro (a partita iva e quindi già conosce i rischi e benefici di un lavoro non dipendente) non è facile pensare di partire da zero di nuovo Comunque non è assolutamente giusto demoralizzare i ragazzi che hanno voglia di iniziare. Ci son tante possiilità, sta a noi esser bravi a coglierle
in un mondo che vive d’immagine dire che la professione non serve è senplicemente da dilettante. altro che studi fotografici, magari fai fatica a stare al passo
La professione di certo non è morta, ma è parecchio cambiata. Da un lato hai giustamente sottolineato che è più "facile" definirsi professionisti, dall'altro è anche vero che la clientela si è evoluta. Con questo non sto dicendo che chiunque abbia uno smartphone possa arrangiarsi per le foto di matrimonio, ma sono probabilmente cambiate anche le aspettative. Dato che nessuno stampa più niente (purtroppo) e le foto vengono viste soprattutto con quei caxxo di cellulari, la qualità della fotografia (intesa come qualità tecnica, insita nel file voglio dire) non è più necessaria. Si abbassa quindi anche l'esigenza dei clienti che si trovano quasi del tutto soddisfatti anche con foto da smartphone con effetto sfocato ecc. Personalmente ho i brividi al solo pensiero e non sono affatto un professionista, ma semplicemente un amante delle BELLE FOTO, di qualità e dalle quali eventualmente imparare qualcosa oltre che ammirarle. La serranda, per assurdo, non è neanche necessaria a ben guardare: si fa tutto (o quasi) via Web ed il negozio è sempre più spesso virtuale. Ovvio che se devi fare ritratti posati ecc è necessario avere almeno uno studio, ma può diventare un costo fisso ampiamente preventivabile ed aprirlo solo quando serve. Per carità non sarà questo che riporterà agli antichi splendori la professione, ma non la vedrei così nera come l'utente di quel commento. Si tratta di adattarsi ai cambiamenti del mercato e, probabilmente, la cosa vale per ogni settore impattato dalla tecnologia. Buona continuazione!
La legge di Darwin non risparmia. Se una persona evolve sopravvive. Sei un grande professionista Fabio. Lieto di essere tornato ad ascoltarti dopo tanto tempo ❤️
detto questo il discorso delle mele lo vedo poco calzante. se fai servizi a 1000 € e le foto sono uguali per un cliente a quella da 100 € c'è un problema, al di là delle chiacchere. un Cliente dovrebbe essere in grado di notare la differenza a livello "emotivo" tra due prodotti che alla fine sono destinati al cliente stesso.
La maggiorparte dei fotografi si crede tale soltanto perché possiede la partita IVA. Avere una reflex/mirrorless di migliaia di euro non vuol dire che sappiano fare delle belle foto. Il fotografo era tale anni addietro poiché nessuno aveva la possibilità di acquistare e utilizzare una macchina fotografica e il fotografo offriva quel servizio "punta e scatta" e poteva guadagnare qualcosa. con la varietà dei dispositivi che ci sono oggi in commercio nel 2022 é uno spreco di soldi contattare un fotografo per avere foto pessime e senza emozioni soprattutto a prezzi esorbitanti, che un ragazzo alle prime armi riuscirebbe a fare meglio. Oggi un fotografo ha senso solo se é di nicchia e offre una qualità adeguata, il punta e scatta ormai sanno farlo tutti.
Scusa sai che non ho capito il tuo commento, cosa c'entra la partita iva con il titolo di fotografo? è ovvio che non basta quella ma la fotografia professionale è tutto il contrario del punta e scatta. Il professionista ha studiato magari per anni (e spesso continua a fare corsi) la composizione, tecniche fotografiche, le luci, i flash, la postproduzione, ecc. Sa come mettere in posa le persone senza farle imbalsamare come tronchi, quindi dev'essere anche un bravo psicologo. Dev'essere creativo ma allo stesso tempo veloce e pronto a cogliere ogni istante con pochissime possibilità di errore (prova a dire ad una sposa che lo scambio degli anelli è venuto fuori fuoco...) il professionista si è fatto le ossa come secondo, sbagliando tantissime foto per raggiungere una competenza che non puoi misurare con i like di Instagram. Tu dici che è uno spreco di soldi contattare un professionista e un ragazzo alle prime armi saprebbe fare meglio? secondo me non sai di cosa parli. Quando ingaggi un VERO fotografo professionista per un servizio stai sicuro che otterrai sempre un lavoro superiore alle aspettative. Poi è pieno di gente a cui non frega o non si intende di FOTOGRAFIA e tanto vuole "giusto il ricordo" che è meglio che si rivolga al cuggino bravo con l'iphone.
@@mirkoaliberti8676 stai descrivendo un professionista che é molto raro da trovare. La maggior parte dei fotografi é tale perché ha comprato una reflex e ha aperto la partita IVA... corsi? Aggiornamenti? Profili colore? Post produzione? Buon psicologo? Non sanno nemmeno cosa sono. Foto fuori fuoco? ho visto lavori consegnati dove c'erano moltissime foto fuorifuoco e postprodotte malissimo ed ad oggi con le attrezzature fotografiche che ci sono é praticamente impossibile non portare un risultato a casa. Puntare sempre il dito contro il famoso cuggino, oggi in tutte le famiglie c'è qualcuno che possiede una macchina digitale e non trovo nulla di male se per foto di battesimo, comunioni, compleanni se le facciamo tra di loro, quel che noto é che sono molto più spontanee e non tutte fotocopia standard. Non dimentichiamoci che la maggior parte dei fotografi ha iniziato come "cuggino" facendo foto in famiglia. Un professionista dovrebbe offrire quel qualcosa in più, tutte le cose che mi hai elencato e soprattutto un proprio stile fotografico che si differenzia dalle classiche foto stile anni 90, in questo caso sono d'accordo con te, ma a parer mio sono in pochissimi i fotografi oggi che offrono ció. La fotografia é un arte, é l'occhio che fa la differenza, ci vuole passione e impegno costante, non é detto che un fotografo con 20 anni di esperienza sia bravo, questo vale in tutte le professioni
@@andreaa.8992 ti rispondo per punti: - secondo me non è raro invece, la maggior parte dei fotografi (professionisti con partita iva) che conosco io sono dei veri manici e continuano a studiare e migliorarsi, ad esempio cimentandosi anche nel campo video cosa che grazie alla basi di composizione, fuoco e illuminazione gli rende le cose facili già in partenza. - mi dici che hai visto lavori consegnati con foto fuori fuoco.. ma da chi? consegnare foto sfocate, vuol dire che nemmeno sono state selezionate dalla sd, scusa ma mi risulta difficile crederci perfino per un amatore, figuriamoci per un professionista. - Attenzione, io non punto il dito contro il cugino con la reflex, anzi sono d'accordo con te abbiamo iniziato tutti cosi: se il ragazzo è bravo e sa cogliere l'attimo, per un compleanno, battesimo evento in famiglia tutto sommato ben venga il risparmio di questi tempi. Ma quando si tratta di un matrimonio come la mettiamo? chiamiamo sempre lui e gli diamo 50 euro tanto se la cava con la macchinetta? poi lo buttiamo nel tritacarne quando arriva con 50 foto utilizzabili, perchè tutte le altre sono bianche come la neve, nere come un film horror, mosse manco uno col parkinson, gente davanti, mani tagliate ecc - la spontaneità, foto anni 90.. sono tutti clichè secondo me. A volte una bisogna saperla creare e lo stile anni 90 che significa?.. semplicemente alcune foto devono essere posate e la bravura del pro sta nel mettere a loro agio i soggetti sfruttando al meglio luce e location, e tante altre foto devi farle per forza vedi gruppi di parenti zie cugini bisnonni. Oppure cosa fai? scatti di straforo tutto l'evento con un tele da 300 mm cosi non ti vedono e sono spontanei? auguri! - si lo stile è importante ed è la cosa più difficile, ma è come la serie A: quanto sei disposto a spendere per un giocatore? prova a chiedere un preventivo per uno shooting a Roberto Panciatici, o a Youness Taouil (per citarne due che puoi andare a cercarti sul web) poi mi dici.. poi scopri che il fotografo di fianco al comune è veramente bravo, ha stile e vuole 1/4 del prezzo (ma sempre di più del cuggino per fortuna!) e paga pure le tasse. - se uno fa foto da 20 anni a livello professionale e non è molto più che bravo secondo me le cose sono 2: o è l'unico nel raggio di 200 km o lo studio fotografico è una copertura per altro.. Buona Luce!
Ciao Fabio ti seguo da tantissimo sei un amirazione io sono fotografo e mio fratello videomaker ultimamente sta pensando di cambiare computer e fare una configurazione abbiamo fatto tante ricerche su internet abbiamo anche guardato il tuo vide dove spiegavi della tua configurazione etc. Volevo chiederti un paio di domande sempre se non è un disturbo Stavamo pensando di un processore ryzen 9 3950x o 5950x Scheda video siamo indecisi tra la rtx 3060 12gb e la 3060ti 8gb Abbiamo visto tanti opinioni contrastanti su queste Due schede grafiche, ma volevamo una tua opinione visto che ci fidiamo molto di più di te che seguiamo ogni giorno. Grazie in anticipo e buon lavoro sempre un grande ❤️❤️
Per editing video, in questo momento io andrei più su Intel di 11 o 12 generazione (così da sfruttare la scheda grafica integrata per il decoding hardware dei file video). Come scheda video, dipende da quale tipo di progetti video fate. Se state sul 4K e magari fate anche elaborazioni con After Effects forse i 12GB della 3060 sono meglio. Dai un'occhiata a queste due pagine: pugetsystems.com/labs/articles/Adobe-Premiere-Pro-12th-Gen-Intel-Core-vs-AMD-Ryzen-5000-Series-2242/ www.pugetsystems.com/labs/articles/Adobe-Premiere-Pro---NVIDIA-GeForce-RTX-3060-Ti-Performance-2019/
Allora sì, ti confermo tutto. Su Windows, al momento, l'unico modo per avere l'accelerazione grafica hardware sui file 10 bit 4:2:2 è con i processori Intel.
Gli introiti del settore fotografico si sono drasticamente ridotti. È logico che non c'è spazio per tutti quelli che occupavano il settore 20 anni fa e il settore ha subito un drastico ridimensionamento. Forse tu sei troppo giovane per saperlo. Non significa ovviamente che sia un lavoro morto. Anzi, oggi mi sembra che si stia rianimando, ma siamo lontanissimi dai numeri di 25 anni fa.
Vedi, Fabio, tu hai sfruttato una contrarietà, un commento negativo, per creare un’opportunità, quella di fare un video sul problema, e per giunta sponsorizzarlo. Dando per certo che vivere pensando ai “bei vecchi tempi” è un suicidio imprenditoriale, l’unica cosa che riesco a pensare è che, al pari di qualsiasi attività del genere, c’è necessità di un’innovazione il più possibile continua. E questo, lo intendo non come seguire la tendenza, altrimenti si finisce nel mucchio insieme agli altri, ed emergere diventa difficile, come hai sottolineato tu. Superare le aspettative, quindi, del cliente, è sempre qualcosa che può fare la differenza, era questo che, personalmente, mi distingueva dagli altri quando facevo il progettista informatico, e ha funzionato, eccome. Solo che, dopo 30 anni e più, sono andato in burn out, e infatti, NON faccio più quel genere di professione, faccio ben altro, l’educatore professionale, ma se dovessi reinventarmi come fotografo (speriamo di non dover seguire le tue orme…), sarebbe questo, quel che cercherei di fare. Mai e poi mai svendersi, poi. Di prostitute ce ne sono troppe, in giro (scusa la battuta)
Come sempre ottimo video, ma una cosa che purtroppo oggi giorno ci si deve fare i conti. Tutto giusto il discorso del marketing e del sapersi vendere, ma una cosa è da dire. Purtroppo non c’è più rispetto per questa professione da parte dei clienti, che cercano sempre di pagare di meno per il tuo lavoro e nn possono pretendere di avere delle foto fatte bene a 100€. Sai che ti rispondono ? Ho un amico che me le fa gratis, ho mio CUGINO che lo fa per passione e ne posso avere di più rispetto a quello che mi fai pagare te. Perché questo ? Perché è tutto dovuto e basta spingere un pulsante. Ma nn sanno che dietro allo spingere un pulsante c’è un lavoro, anni di studio ecc…. Però te il loro lavoro lo devi pagare. Questa cosa nn va bene, ma è la mentalità che c’è oggi in Italia. La fotografia non è morta, ma non è apprezzata e valutata come lavoro.
Quello che hai appena descritto è proprio il lavoro da fare con il marketing. Dato che i clienti, in media, "non sanno che dietro allo spingere un pulsante c’è un lavoro, anni di studio" sei TU a doverglielo spiegare con i tuoi materiali di marketing. Non è questione di mentalità in Italia, perché seguendo anche community di fotografi internazionali è così in ogni parte del mondo. Lo so che è difficile da accettare, perché ci sono passato anche io, ma se uno ti risponde "Ho un amico che me le fa gratis, ho mio CUGINO che lo fa per passione e ne posso avere di più rispetto a quello che mi fai pagare te." : 1) Devi accettare il fatto che hai sbagliato qualcosa nel tuo marketing o semplicemente non lo hai fatto e quindi è arrivata gente che non hai pre qualificato. 2) Devi imparare a dire di no. Perdere un potenziale lavoro da fastidio a tutti, ma se uno ti dice una cosa del genere la risposta dovrebbe essere "ok, fattele fare da tuo cugino." (in maniera meno diretta, ma il senso è questo). A volte basta questo "mostrarsi forti" per far cambiare idea all'interlocutore. Se gli fai vedere che tu non cali le braghe solo perché minacciano di farsi fare le foto gratis o di andare da qualcun altro, aumenta da parte loro il rispetto che hanno per te, per il tuo lavoro e la tua attività. Poi magare non se ne fa nulla lo stesso, ma almeno non ti fai il nome di quello che è disperato e fa ogni tipo di sconto pur di prendere un cliente. Proprio di recente ho ricevuto tramite il sito una richiesta per un servizio di famiglia. Mando a questa persona la mail con tutta la spiegazione e il prezzo e la risposta è: "Il prezzo va bene ma 10 file digitali sono davvero troppo pochi. Ero abituata a ricevere tutto gli scatti anche se non post prodotti." Mia risposta: "Capisco. Se sei alla ricerca di qualcuno che per questa cifra ti consegni tutte le foto della sessione sono sicuro che lo potrai trovare. Ma per quanto mi riguarda, dato che il mio obiettivo è cercare di offrire il miglior servizio possibile ai miei clienti, per garantire certi standard ho dei limiti sotto i quali non posso scendere, tra cui i 10 file digitali inclusi nel costo del sessione." Questa persona non mi ha più risposto, ma alla fine non mi interessa. Non è un tipo di cliente con cui ho intenzione di lavorare.
@@Fabio_Porta ma guarda Fabio d’accordo con te in alcuni punti. Le braghe infatti non le ho mai calate e non le calerò solo per far contenti i clienti che vogliono spendere meno. Dal mio prezzo non scendo neanche di un euro, appunto perché do valore al mio operato e alle mie foto ( come possono piacere o no ). Tempo fa ricevetti un email per un un servizio di matrimonio completo più un battessimo nello stesso giorno. Sai quanto volevano spendere per entrambi i servizi ? Un max di 200€, perché non volevano fare grandi cose. La mia risposta in peté coma la tua, ma in aggiunta che per quella cifra non avrei preso neanche le chiavi della macchina per mettere l’attrezzatura.
@@Fabio_Porta sai quante me ne capitano che mi contattano sia su facebook che su ig con proposte assurde e le rifiuto tutte. Per questo ti ho detto che oggi giorno non rispetto per questa professione .
Il vero problema è quello che dicevi te all'inizio. Non c'è formazione. Quando esisterà la professione da fotografo? Uno che ha iniziato come fai da te non potrà e non dovrebbe mai essere considerato come uno che ha studiato tanti anni in una scuola. In po' come il personal trainer o cose simili. Uno laureato sarà sempre più qualificato di uno che è un "pro" solo perché ha una partita iva.
Il 95% dei fotografi e videomaker che conosco, professionisti anche di alto livello vincitori di premi internazionali nel loro settore, sono tutti autodidatti. Almeno per la fotografia, non è il pezzo di carta a far sì che uno sia un fotografo “migliore” di un altro. La pratica e l’impegno contano molto molto di più del “titolo” che ti può dare una scuola di fotografia.
@@Fabio_Porta questo è un grossissimo limite, pensa a quel 5% come si sente e pensa come ti sentiresti te a farti fare una casa da un muratore e non da un ingegnere. Purtroppo per la professione fotografo siamo indietro anni luce e diventerà un vero lavoro quando faranno questo passo in avanti.
@@lucacinalli9003 Rispetto il tuo punto di vista, ma non sono d'accordo. "Uno laureato sarà sempre più qualificato di uno che è un "pro" solo perché ha una partita iva." non è assolutamente vero. Ti faccio un esempio: io ho una Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica. In 5 anni di studi ho acquisito una serie di competenze sull'informatica? Certo. Ma questo non vuol dire che una persona che ha studiato e applicato l'informatica senza fare l'università abbia meno competenze di me. Anzi. Ci sono tantissime persone autodidatte che ne sanno molto di più di gente laureata come me. La laurea è solo un pezzo di carta che non dice nulla sulle competenze reali di qualcuno. Anche perché poi il problema è: e chi le certifica queste fantomatiche competenze fotografiche, dato che la fotografia oltre alla tecnica è soprattuto una questione artistica e soggettiva? Un professorone attaccato alla sua poltrona, che se non gli piace come scatti ti nega la possibilità del titolo di fotografo? Non esiste. Per quanto mi riguarda, al netto di professioni come il medico, il farmacista o l'ingegnere edile, ecc. la via giusta è sempre il libero mercato.
@@Fabio_Porta no. Non sono d'accordo io questa volta, , perché le competenze le potrai sempre fare e imparerai sul campo sia che tua abbia fatto una scuola o meno, , chi non ha studiato quella parte non la potrà acquisire mai e questo vale per tutto dal medico al meccanico, poi l'eccezione non fa una regola. Fortunatamente sono nate le scuole e c'è la preparazione e prima o poi tutto deve passare da lì. Alcune professioni lo fanno da decenni, altre da poco altre ci arriveranno, poi come dicevo l'eccezione non fa la regola. Il libero mercato ci deve essere e deve essere certificato, altrimenti aumentano le truffe e la gente che non riconosce una professione, in alcuni casi anche giustamente a mio avviso.
il fotografo è fotografo se devo diventare anche video maker o altre cose per andare avanti non è più fotografia, quindi il discorso inziale ha perfettamente senso!
X me a senso eccome, forse quello che non ha piu senso è voler fare il fotografo come 40 anni fa, il fotografo di paese che ti sviluppa le foto delle vacanze, quello non ha piu senso ma non dal 2022, saranno almeno 10 anni che è cosi, come minimo da quando tutti abbiamo uno smartphone ma a dire il vero sono almeno 20 anni che tutti abbiamo almeno la compattina digitale. Ma in realtà la professione del fotografo ha ancora molto senso, le abilità di un fotografo non le sostituisci certo con lo smartphone. La persona media non ha piu bisogno come prima del fotografo ma x lavori seri, eventi e cose simili sono fondamentali cosi come le attrezzature di alto livello
Esatto. A volte basta anche solo presentarsi con un prezzo più alto, per aumentare la percezione del valore nei potenziali clienti: "chissà come mai costa così tanto rispetto agli altri... sarà di sicuro più bravo!". Uff, io volevo solo fare le foto. Non lo psicologo o il marketer. Che mondo difficile.
La professione di fotografo ha ancora un futuro oppure no?
Ditemi la vostra nei commenti!
Qualsiasi professione rimane sempre … possono diminuire … tipo calzolaio …
Poi vale sempre il discorso che mangi come paghi ( salvo eccezioni Fabio )
Certo che ne ha, fate timelapse!
Mhhhhhhhhhhhh insomma te lo dice uno con partita IVA ma c'è un fattore che molti si improvvisano e si svendono. Comprano la macchinetta e non sanno nemmeno cosi sia un RAW e svilupparlo e te lo dice uno che fa fotografi da 40 anni e credimi quando si facevano fotografie a rullino non avevi margini d'errori, ti tremavano le gambe. Cmq il mercato è cambiato ovvio sono il primo che studia ancora ed è sempre aggiornato. Ho solo 50 anni ma credimi molti mi scrivono e mi chiedono consigli su tempi e diaframma da usare cosa da pazzi. Cmq come dici tu ci vuole un vero esperto di marketing.
Adesso ve ne siete accorti!
Secondo me ha ancora futuro, bisogna solo “evolversi” con la tecnologia che avanza. Ora abbiamo il fenomeno dell’intelligenza artificiale, se usata con le foto per me si possono creare delle cose straordinarie, bisogna solo sapersi adattare al cambiamento e avere la mente aperta alle nuove tecnologie.
Esattamente. Ne parlavo tempo fa con un amico e ci dicevamo proprio che la professione del fotografo PER COME LA CONOSCEVAMO QUALCHE DECINA DI ANNI FA è morta. Ma non significa che la professione a 360° è morta. Bisogna saper guardare avanti, aggiornarsi, inventare e studiare! Gli strumenti per rinnovarsi ci sono! 🙂
Premessa, sono un appassionato che ha studiato e studia molto la fotografia, ma solo per piacere personale e non ho mai fatto foto in cerimonie, o meglio, le ho fatte per me e spesso è capitato che le mie sono piaciute, più di quelle ufficiali agli interessati. Fatta la premessa, condivido il pensiero che dovrebbe valere per tutte le professioni, ma adesso parliamo di fotografia, che bisogna studiare. Il passato, i grandi fotografi, le tecniche antiche e moderne e diversificarsi dagli altri, avere un proprio stile. Sul fatto che una volta erano migliori a mio avviso tutte balle. C'erano ottimi professionisti, ma c'erano anche quelli che tiravano la giornata, senza nessuna verve, non dico artistica, ma fotografica, piatti. E lo stesso avviene ora. Due mesi fa una mia cugina ha fatto stampare delle foto ad un professionista, molto quotato in zona, l'ha sbrigata in due minuti, un lavoro pessimo, ma i soldi erano buoni. Certamente le avessi stampate io pure senza attrezzature professionali le avrei fatte meglio, perché avrei messo il "cuore".
Bravo Fabio! Ci sono oggi troppi fotoamatori che, sentendosi "piuttosto bravi" pensano di campare di fotografia. Queste persone, come hai detto giustamente tu, pensano solo a scattare e a post produrre in maniera più o meno approssimativa. Fai molto bene ad illustrare tutti gli aspetti, perchè contribuisci a salvare dei potenziali disoccupati che si sono svenati per acquistare attrezzature professionali, conoscendo poco o nulla il mestiere. Personalmente io mi diverto a fotografare e dico sempre NO alle richieste di servizi tipo compleanni, cresime o addirittura matrimoni. Inoltre oggi, la fotografia professionale sta diventando un lavoro di squadra: c'è il fotografo, il videomaker ed il pilota di drone, visto le attuali tendenze, alle quali è bene prestare attenzione per trovare clientela. Ancora complimenti e buon lavoro!
Grazie Fabio , la realta' che hai presentato e' abbastanza chiara e sincera , sicuramente non e' per tutti avere in mano una passione e trasformarla in professione , anche perche' fotografare per passione ha una liberta' che a volte la parte da professionale non accetta , e si deve ascoltare il cliente e il mercato ! specialmente interessante l'introduzione alla parte del marketing , che e' fondamentale per arrivare ai clienti e abbordare i reali costi di attrezzatura e esperienza ! complimenti per il video e il coraggio di continuare con una professione che e' importantissima per il mondo !! saluti e buona luce
Ciao Fabio! Io ho finalmente trovato il coraggio di aprire partita Iva e buttarmi... Sto cominciando a (grattare la superficie per) capire il concetto di cliente ideale, e credo che questa cosa vada perfettamente a braccetto con quanto hai ben detto in questo video
Inizia a studiare qui ua-cam.com/users/FrankMerendaTV :-)
Perfettamente d'accordo. C'è spazio ma solo a certe condizioni. Sapersi vendere, proporre un prodotto di qualità e intercettare le nuove tendenze un attimo prima della massa.
Il mondo del lavoro sta diventando globalmente sempre più selettivo, difficile e meno remunerativo. In alcuni ambiti tale cambiamento è più marcato. Le professioni evolvono insieme al mondo del lavoro, alcune si trasformano a tal punto da essere irriconoscibili, altre si estinguono quasi del tutto. Prendete l'esempio dell'ascensorista. È un mestiere così poco diffuso, ove però si trova ancora qualcuno che lo fa, soprattutto in alcuni alberghi di lusso. È una professione di cui si può dire che ha un futuro? Il fatto che ce ne siano così pochi rende la professione estinta? Domande a cui rispondere per capire cosa ci si aspetta e quali sono i parametri che definiscono una professione con futuro vs senza futuro.
Emergere significa cambiare le regole del gioco. Fare tutto ciò che fanno gli altri non porta da nessuna parte. Bisogna inventare nuovi linguaggi fotografici, inventare uno stile unico e riconoscibile. Bravo Fabio sei come sempre chiarissimo ed esaustivo.
Veramente un PLAUSO per aver amalgamato alla perfezione "Argomento interessante + Risposta ad un commento + Parte sponsorizzata"
A parte gli scherzi... come sempre ottimo video! Grazie come sempre!!!
Ciao Fabio. Complimenti per tutti i tuoi contenuti. C'è poco da aggiungere : tutto ciò che dici non fa una piega. La qualità se c'è , va pagata.
Inoltre posso dirti che i committenti che vogliono spendere poco sono anche quelli più rognosi , perché trovano sempre il pretesto per contestare il tuo lavoro.
Quindi se adori il mio stile , lo paghi ciò che secondo me vale. Se vuoi spendere meno vai pure da un'altra parte. Tanto poi nella maggior parte dei casi ritornano.
Video incredibilmente dettagliato, che ho apprezzato davvero moltissimo. Sono un fotografo professionista da oltre 10 anni, e nel 2016 ho addirittura avuto la folle idea di aprire un negozio di sviluppo e stampa :-D tutto sommato però condivido ogni tua parola.... il mercato della fotografia non è morto. ma non è per tutti.... e purtroppo la concorrenza in termini di numeri, è sempre in salita.
Gentilissimo, seguo spesso i tuoi video che mi permettono di tenermi aggiornato oltre naturalmente a continuare a studiare. Sono professionista da circa 30 anni e devo dirti che da sempre il cliente e il lavoro devi andartelo a trovare, stare in studio o in negozio ad aspettare la telefonata serve veramente a poco. Le sfide oggi sono tante, in primis la tecnologia che cambia e si evolve di continuo e che permette a tanti di fare cose che magari dieci anni fa erano impensabili. Oggi chiunque può attrezzarsi con relativamente poca spesa, (con duecento euro ti puoi comprare il minimo indispensabile che serve per tirare su un piccolo studio fotografico), e questo già ti porta via una bella fetta di "torta". Poi ci sono i telefonini che stanno evolvendo in maniera esponenziale e che danno una qualità "accettabile" ai più e a volte consentono anche qualcosa in più delle moderne fotocamere (foto a 360°, in movimento etc etc). Considerando che il mercato oggi è rivolto soprattutto ad internet, danno una qualità che "accontenta" e soddisfa le esigenze del potenziale cliente. Poi c'è il sottobosco dove miriadi di fotografi sgomitano e si mettono a 90° svendendo il proprio lavoro e che, anche loro, ti portano via una bella fetta di mercato. Oggi è credenza comune che avere la macchina fotografica e un paio di fondali sia essere un fotografo professionista, come se avere l'automobile faccia di te un pilota di formula uno.
La verità è che il range di applicazione della fotografia professionale è sempre più ristretto. Le foto per l' e-commerce, ad esempio, molte aziende se le realizzano da sole. Per questo credo che lavorare sulla qualità è il primo fattore per "saper vendere", la qualità giustifica il prezzo più alto più di ogni altra cosa e da maggiori soddisfazioni al committente che lo porta a richiamarti per un nuovo servizio. E per qualità non intendo la qualità tecnica che oggi è data e aiutata da qualsiasi strumento di registrazione di immagini, ma intendo nelle idee, nell'originalità, nel "carattere" delle immagini. Si deve vedere quel gradino in più rispetto alla concorrenza. Poi si, ovvio, ci vuole abilità nella comunicazione, sapere interagire con i vari social che funzionano molto meglio di un sito web, tenersi aggiornati e preparati per i nuovi modi di riprendere video e fotografie, droni, foto 3D etc etc. Onestamente però non riesco a consigliare di intraprendere il mestiere di fotografo a qualcuno a meno che non abbia già una solida e sicura base di clientela.
È palese. Non c’è spazio per tutti. Tutti ora col digitale vogliono iniziare la professione. Ma la richiesta di fotografi è decisamente diminuita. E purtroppo per accaparrarsi un cliente molto sono costretti a mettersi a 90. Troppi costi, a partire dalla partita IVA , alle spese di uno studio, hai continui aggiornamenti che un professionista deve fare da un punto di vista tecnologico e per alcuni che ne hanno voglia anche di formazione. Io concordo pienamente con questo personaggio che ha dato il via al tuo video. Devo essere un buon fotografo e non un buon venditore. Alzare la serranda ha un costo giornaliero non indifferente, e trovo assurdo che un fotografo debba svendersi per continuare a tenere su quella serranda. In questi ultimi 20 anni i fotografi si sono svenduti, pur di fare delle belle foto le regalavano, ed ora ci troviamo a farci le scarpe l’uno con l’altro. I negozi di fotografia stanno morendo, i giovani di oggi nn si stampano più nessuna foto, lasciano le loro migliaia di foto nei loro smartphone. Nel 2022 se vuoi fare il fotografo devi avere una seconda entrata. Non importa quale, puoi fare lo UA-camr, oppure il calzolaio, oppure il venditore di smartphone. Ma da solo è una professione che solo in pochi riescono a tenere in piedi. Scusate lo sfogo, ma ovviamente sono un di quelli che la serranda la dovuta CHIUDERE. Fabio ….. sei sempre un TOP!!!
Conosco diversi fotografi professionisti che dicono esattamente il contrario, mai stato periodo così prolifico per la fotografia! Il fatto è che ci sono due caratteristiche fondamentali che servono ad un fotografo al giorno d'oggi per avere tanto successo: passione e tanta, tanta creatività.
Esatto. Anche per me al primo posto c'è la creatività , poi la tecnica. Io quando guardo una fotografia guardo ciò che comunica. Ovviamente se tecnicamente è completamente sbagliata , anche la creatività va a farsi benedire. Ma stiamo parlando di professionisti quindi do per scontato che la tecnica sia buona.
Ciao Fabio, gran bel discorso. Le professioni sono un po’ tutte così, ma il cliente che vuole un risultato di un certo tipo non credo si soffermi solo sul prezzo. La qualità si paga
tutti questi consigli non hanno prezzo! grazie Fabio
Bravo Fabio. Il fatto è che molti di noi “vecchi” non si accetta che il mestiere sia cambiato, che siano cambiati i rapporti tra livello competenze e comunicazione, tra saper fare e saper dire che si sa fare. Condivido il tuo punto di vista e sottoscrivo tutto. Però non ti sarà difficile immaginare quanto un cambio di mentalità così radicale sia difficile per chi ha una certa età professionale. Il grande ostacolo mentale è la rincorsa alla tecnologia, non incentrata tanto sulla fotografia in sé, ma sul mondo della comunicazione che coinvolge pesantemente anche il mondo dei social.
Guarda quello che dici è verissimo ed è applicabile a qualsiasi mestiere ma anche a qualsiasi azienda sul mercato.
Da fotoamatore che sono quoto questo discorso al 100%, ed è applicabile a qualsiasi altra professione dove si è capi di se stessi. Bisogna avere una conoscienza di un sacco di aspetti "secondari" rispetto all'attività svolta vera e propria, ed è la cura di questi dettagli che può portare ad avere più o meno successo nel determinato lavoro svolto ed è per questo che l'essere "semplicemente" bravi a fare foto non basta più come un tempo.
conosco una persona che campava di still-life, quando ha cominciato a vedere morire quel settore in italia dopo un po' a smesso. Aveva un bello studio però e ha ancora un bello studio, così ha ricominciato passando dall'essere fotografo a creare una realtà intorno alla sua sala come sala posa in affitto... e la fila ce l'ha.
in effetti ha fatto il quadro della situazione esatto.. infatti dopo esperienze fotografiche con alcuni studi con compensi degni del terzo mondo .. ho deciso di continuare a fotografare come appassionato e le mie fotografie le regalo .. lavoro più sui contenuti a livello personale e lascio che esse corrano libere nel mondo 😊 ..
Con il digitale tutto è cambiato se avevi un negozio contavi sulla fidelizzazione del cliente . E stampavi un sacco di foto questo è scomparso . Poi per il resto chi non ha un amico con la reflex? Saluti a tutti
Punto di vista puramente personale:
1 - Siamo bombardati da immagini, da fotografie in ambito pubblicitario, reportagistico, propagandistico, scientifico, etc. etc. per cui credo che la fotografia sia più viva che mai
2 - Come tu stesso hai detto, anche da autodidatti oggi si può raggiungere un discreto livello che consente di "ripulire" quella fascia di clienti non competenti che vanno solo al risparmio
3 - Conclusione: la partita si gioca fra fotografi qualificati per accaparrarsi il pubblico qualificato. In definitiva bisogna studiare MOLTO più di prima sia per garantire un linguaggio fotografico che ci contraddistingua sia, a quanto pare, in ambito di marketing.
Ciao Fabio, complimenti per i tuoi video che seguo sempre con molto piacere. Volevo specificare che noi forfettari se nel 2021 abbiamo fatturato meno di 25000€ NON abbiamo l'obbligo della fatturazione elettronica fino a fine 2023.
Assolutamente vero, ma da imprenditore a imprenditore:
- io ho adottato la fatturazione elettronica fin dalla sua introduzione, ben prima che ci fosse un qualsiasi tipo di obbligo.
Da forfettario, vuoi mettere la comodità di non dover far girare la carta e mettere i bolli virtuali, senza dover ogni volta andare ad acquistarli in tabaccheria?
Sarò strano io, ma non capisco questa ostinazione (non tua, sia chiaro, parlo in generale) a voler restare sulla vecchia fatturazione cartacea.
- questa sembra "cattiva" ma è detta come sempre in generale e non rivolta direttamente a te: se si ha un'impresa che fattura meno di 25K euro LORDI in un anno... a meno di non essere proprio agli inizi inizi mi sa che c'è qualcosa che non va.
Tolte le tasse, i contributi e tutte le spese per mandare avanti un'attività, resta un utile netto davvero basso. A spanne meno di 1000 Euro al mese. Ancora meno se hai tante spese.
La fotografia è un mestiere che sembra facile. Tutti pensano di poterlo fare poi alla prova dei fatti ci sbattono il naso. Ne parlo per esperienza in quanto ho avuto mio padre fotografo per 40 anni. Il mondo è cambiato così come sono cambiati i mestieri. Mio padre ha vissuto l’avvento del colore, come l’avvento dei foto amatori che una volta non esistevano. Se ad oggi continua ad esistere questa professione un modo ci deve essere e quindi la selezione si fa sempre più dura. Bravo sono d’accordo in toto sulla tua analisi!!
Bella lezione di vendita che vale in tutti i settori merceologici e/o di prestazione di servizi.
Ciao Fabio, ottimo discorso perfettamente condivisibile ma c'è un MA per me molto grande.
D'accordo sul parallelismo che fai sulle due mele apparentemente uguali, ma la mela ha un aspetto tangibile che va oltre l'aspetto figurativo, come hai citato giustamente, gusto, succosità, dolcezza ecc.
Purtroppo la fotografia si basa fondamentalmente sull'aspetto figurativo e, se prendiamo in esame due fotografi che producono foto entrambi valide e soddisfacenti, per quanto mi riguarda risulta difficile giustificare una differenza da un punto di vista tangibile come nella mela. Non so se mi sono spiegato. Quali sono i dettagli per i quali io possa convincere che il mio prezzo maggiore sia giustificato e vincente?
Complimenti per il video
Ciao
Non c'è una risposta veloce o semplice. Altrimenti basterebbe sapere "quella singola cosa lì" per avere successo commerciale.
Diciamo che è una combinazione di fattori tra:
- creare uno stile unico e immediatamente riconoscibile rispetto a tutti gli altri
- saper comunicare questa unicità ai propri clienti target
- saper creare un'esperienza unica per i clienti, che poi racconteranno in una testimonianza dettagliata da usare come gancio per attirare altri clienti. Nel senso, non bastano le 5 stelline come recensione positiva. Devi istruire i clienti soddisfatti a raccontare con le loro parole cosa hanno provato nel lavorare con te e come il risultato che tu hai portato ha impattato sulle loro vite. In linguaggio marketing si chiamano REFERRAL.
- saper creare le campagne su Google e i funnel di marketing e remarketing per arrivare ai clienti target
e tanto altro ancora.
Da videomaker hobbista ma che ha molti anni di esperienza sulle spalle, condiviso appieno quello che hai detto.
Buongiorno e davvero tanti complimenti per tutti i suoi video. La seguo sempre con piacere e interesse. Volevo farle una domanda su come funziona a livello lavorativo per quando riguarda la fotografia di ritratto. Per un nuovo fotografo che si approccia a questo mondo, cosa consiglierebbe? E quali possono essere eventuali fonti di guadagno fotografando le modelle? Solitamente sono loro che vogliono essere pagate per il servizio fotografico. Un fotografo come fa a guadagnare nell’abito del ritratto? Grazie mille
Qui ua-cam.com/video/KgEsL8AGwhE/v-deo.html c'è una playlist con tutti i video a tema "professione fotografo" che ho pubblicato nel corso degli anni, dove troverai di sicuro la risposta alla prima domanda.
Per il discorso modelle, mi spiace ma non ti so aiutare. Io non ho mai lavorato con modelle, solo con clientela privata per matrimoni/eventi/battesimi/ecc.
Parole semplici, concetti importanti 👍🏻
Ecco perchè non voglio diventare fotografo pro ma me lo tengo come hobby: non voglio aver a che fare con clienti e poter fotografare come, quando, cosa voglio io. Se un domani mi esporranno con monografica a Palazzo Reale come Lachapelle farò il tuo nome come fonte di ispirazione 😬
Troppo smazzo fare il pro, devi avere le ⚽🏀 quadrate, per questo meriti la mia stima.
Concordo con te, il "mestiere" esiste ancora, magari con le cerimmonie "la forma" è ancora simile all'epoca della pellicola, è cambiato il modo di proporsi, ma allo stesso tempo sono aumentate, anche grazie ad internet, le possibilità di fare il fotografo, ci sono molte più attività (o magari c'erano anche prima, ma ora hanno più visibilità sempre grazie ai social)....inoltre il fotografo deve avolversi anche dal lato video: io non sono nessuno, ma sto studiando per implementare al meglio il lato video nonostante il mio amore sia solo per la fotografia, ma è una cosa necessaria e va fatta, e unire questi due mondi comunque non è nemmeno poi così brutto, ci si diverte comunque e si può lavorare bene 🙂
Sul non illudiamo i ragazzi, concordo: questa professione è tostissima e solo in pochissimi ce la faranno, è un lavoro di sacrifici e dedizione. Non è cosa per chi vuole svegliarsi ogni giorno in un resort senza pagare una lira e fotografare la colazione con l'iPhone per poi postarla con l'hashtag #buongiornissimo, ecco.
Ma è un lavoro, esiste ancora. E con la situazione social, trovo che i clienti non abbiano mai avuto tanto bisogno di immagini come ora in nessuna fase della storia dell'umanità. Il lavoro c'è ed è anche tanto, solo che sono in pochi a riuscire a farlo con profitto.
Buongiorno. La fatturazione elettronica è obbligatoria solo per fatturato superiore ai 25 mila euro. Ma dal 2024 lo sarà per tutti!grazie per i tuoi video continua cosi
Ciao Fabio ottimo video e spiegazione delle possibili difficoltà per un futuro fotografo professionista. Io..... è già un anno che mi sono trasferito a Bucarest da Milano per stare con la mia metà, e come discreto fotoamatore ho ricevuto da parte di alcuni amici rumeni il suggerimento di mettermi nel professionale, paragonavano i risultati delle mie foto ritratto e naturalistiche con quelli dei fotografi professionisti che anziché fare il servizio matrimoniale cui pagati passavano il tempo a mangiare e bere e scattare saltuariamente perdendo così momenti salienti. Ogni tanto l'idea mi sfiora e avendo la passione mi piacerebbe, anche perché qui i prezzi sono più bassi rispetto all'Italia, ma per affittare un piccolo negozio per farne uno studiolo ci vuole davvero pochissimo anche a livello di tempistiche (per la serie paga ed entra) L'unico problema è che dovrei avere "il coraggio" o meglio, la capacità di fare il cosiddetto salto aprendo anche un sito ma qui mi sa tanto che casca il mio asino !
Il mio consiglio è: se tutta la burocrazia è minore che in Italia e ne hai la possibilità, fallo.
Anche solo come secondo lavoro per vedere se può prendere piede.
Io sono dell'idea che è meglio provare e poi fallire, che arrivare "da grandi" con i pensieri tipo: chissà cosa sarebbe successo se...
@@Fabio_Porta da grande.... si diciamo tranquillamente da grande avendo battuto i 50 e attualmente non avendo "bisogno" di lavorare, forse è anche questo un buon motivo per almeno provarci! Grazie mille per il parere e consiglio !
@@carlomaule7096 aggiungo che a Bucarest non sia difficile trovare qualcuno che ti aiuti ad aprire e gestire il sito. È pieno di giovani smanettoni. 😊
Trăiască România! 😊
Domanda sulla fotografia di matrimonio: cosa ne pensi del proporsi come unico fotografo in un matrimonio? lo reputi troppo rischioso? molti lo fanno, molti lo evitano. Qualcuno azzarda anche un Foto/video tutto da solo.
Secondo te quanto potrebbe chiedere / quanto si potrebbe offrire ad un secondo fotografo?
Quando facevo matrimoni, ho sempre preferito andare in due per maggiore tranquillità.
Le uniche volte che ho fatto da solo erano cose super semplici, con solo cerimonia in comune e poco altro.
Per quanto pagare un secondo fotografo, secondo me dipende dall'esperienza.
Se è qualcuno che effettivamente ti aiuta con gli scatti, a cui puoi delegare in toto ad esempio la preparazione dello sposo, ecc. allora è un conto.
Se invece si tratta di un semplice apprendista, che ti prende 1 foto su 10... è un altro discorso.
Sono un fotoamatore per essere un professionista oggi credo non serva piu" scattare delle foto ma almeno essere un perito elettronico se non un ingegnere come mi sembra di aver capito per il tuo caso per potere usare al cento x cento le macchine di oggi non solo sapersi differenziare e poi ci vuole anche culo che non guasta mai .
alla gente non importa più niente. vogliono spendere il meno possibile punto e basta. e come biasimarli considerando i rincari ed il costo della vita in generale!!! per fotografi, videomaker e chiunque faccia un lavoro "creativo" la vita è diventata molto breve purtroppo... e non si sa come uscirne...
La mia opinione é che hai detto solo la sacrosanta verità.
Ottimo video.
hai ragione da vendere, non serve saper fare bene le pizze per aprire una pizzeria. il vero lavoro consiste nel fare in modo che i prospect scelgano te invece di di altri, come dici tu bisogna creare un processo di azioni, che permetta anche di misurare i risultati, per apparire specializzato in uno specifico target. solo studiando marketing si possono ottenere risultati nell'era di internet
Spero di non ripetere qualcosa di già scritto e di poter fornire un'ulteriore prospettiva sulla questione. Il "vecchio" fotografo che si lamenta della situazione attuale del suo lavoro è, mi pare di capire, il classico professionista con la quale la maggior parte delle generazioni, almeno fino ai Millenials, è cresciuta: quello del negozietto di paese che scatta fotografie essenzialmente per 1) matrimoni, 2) battesimi, 3) prime comunioni, 4) Carnevale, 5) fototessere. Oltre a questo c'è (o c'era) lo sviluppo e la post-produzione, e infine la stampa.
Ora, se questo è il lavoro di fotografo di cui qualcuno rimpiange il glorioso passato, mi chiedo: quanti dei giovani fotoamatori di oggi, che mangiano tutorial e libri dei grandi Maestri, navigano in un internet ricco di stimoli e cose interessanti, avrebbero davvero intenzione di fare il lavoro di cui sopra, che sa tanto invece di professione ciclica e piuttosto "chiusa"? Io penso, piuttosto, che molti di loro sognino la sfera più concettuale della professione, quella che permetterebbe loro di pubblicare libri e fare magari mostre itineranti. Se allora consideriamo questo aspetto, è chiaro che la precarietà e l'incertezza della professione aumentano.
Il punto d'incontro, forse, tra questa voglia di esprimere se stessi e le catene dettate da commissioni di clienti a cui ci si deve purtroppo "vendere", potrebbe essere ad es. la foto "corporate", ossia quella per aziende o magari enti pubblici. Da questo punto di vista, anche grandi maestri come Berengo Gardin o Ghirri, o addirittura Walker Evans, hanno potuto sfruttare questi servizi pubblicitari o di reportage per poi pubblicare libri o fare mostre. Tutto questo sempre offrendo il loro particolare punto di vista, senza perderne di autenticità.
Pertanto, premessi i punti chiave espressi molto bene da Fabio, ritengo che un'ulteriore domanda andrebbe rivolta ai giovani aspiranti fotografi: quanti sono davvero disposti a mettere (più o meno) da parte il sogno di una professione di tipo artistico-intellettuale per dedicarsi a lavori su commissione che possono andare dal matrimonio ai ritratti degli impiegati di un'azienda privata? Quanti sono pronti ad accettare le richieste del cliente e perdere un po' di libertà per poi ritrovarla nelle escursioni del weekend? - tutto questo in virtù di una maggiore sicurezza economica ma (non sempre, sia chiaro) meno volontà espressiva?
Per certi versi, e in linea di massima, è un discorso che potrebbe essere applicato a molte altre "arti liberali."
Io sono di Modena. E vivo di fotografia e video più che dignitosamente e anche molto al di sopra di quando facevo il dipendente. Purtroppo chi ragiona così (professione morta) è chi è partito anni fa e non si è mai aggiornato.
Infine conosco bene il personaggio in questione. Ha fatto il fotografo per anni nella mia città (Sassuolo) con uno studio che era punto di riferimento nella zona. Ad un certo punto (forse stanco) verso il 2004 o giù di lì ha venduto ai dipendenti per aprire altre attività di diverso tipo. Nel 2011 ha riaperto lo studio ma con un approccio un po’ vecchio ed oramai (passati anni) fuori mercato, trovandosi a fare dei lavori che già nel 2012 trovavo imbarazzanti (tipo la foto in bianco e nero e i fiori colorati… orribile) Figuriamoci nel 2022. Questo è un lavoro che ha bisogno di un costante aggiornamento. Se domani cambiassi mestiere per andare a fare le piadine, non posso lamentarmi nel momento in cui fra 8 anni cerco di rimettermi in gioco con la fotografia (perché ho perso anno mentre facevo altro). In secondo luogo chi ce la fa deve imparare ad essere un bravo venditore e differenziarsi dalla massa con un prodotto diverso. Il wedding è l’80% del mio business, e dopo una fase di educazione del cliente non hanno difficoltà a spendere anche 3/4K per foto e video. Il soggetto in questione quando ha riaperto li vendeva a 500/600 euro (prezzi da dilettanti che si improvvisano fotografi)
Il fotografo che si mette a 90 : l'hai toccata piano 😁 Comunque non capisco proprio la polemica dell'utente che ha commentato. Cosa vorrebbe dire non illudere qualcuno oggi? Studia , prendi la laurea e cerca un indeterminato? Neanche il lavoro "sicuro" è più sicuro. Il mercato del lavoro se lo pensiamo in termini " tradizionali" è uno scempio, contratti rinnovati di 6 mesi in 6 mesi fino a raggiungere il limite poi si va di turnover. Orari impossibili o richieste assurde da parte dei titolari perché " devi solo ringraziare perché hai l'indeterminato". Forse il problema più grande per un fotografo, come molti altri settori del lavoro digitale è far capire al cliente la difficoltà del mestiere. Ma con serietà e professionalità si può dimostrare il valore di un servizio... e se proprio non ci si riesce...ci sarà qualcuno che si ricorderà dei momenti più importanti della propria vita, guardando una foto sgranata, croppata o saturata come un cartone animato fatta dal nipote con il telefono bello bello. Grande Fabio sempre un ispirazione
Ops... mi è scappato... 😇😁
Ormai nessuno compra a scatola chiusa, tolto il discorso "fototessere" ci si informa mediante internet (recensioni su Google, social ecc) per sapere da chi si sta andando.
Tra le cose fondamentali avrei citato il dover guidare ed essere indipendenti nello spostarsi: è impossibile pensare di raggiungere alcuni luoghi dove effettuare il servizio con i mezzi pubblici portandosi dietro l'attrezzatura, la macchina con tutti i suoi costi correlati (benzina, bollo, revisione) avranno un grosso impatto.
Cos'è una riflessione sulla professione di fotografo o un video marketing sulla consulenza fiscale?
Secondo me il lavoro del fotografo non è morto, si è evoluto.. come tutte le coe.
non voglio giudicare se in bene o in male, ma è un dato di fatto che ce cose cambino e ci si debba adeguare
ci sono tante possibilità in più che anni fa non c'erano, e se ne sono chiuse alcune classiche.
a me piacerebbe tanto farlo, perché mi piace fotografare, ma soprattutto perché mi piace il rapporto che si instaura con le altre persone quando le fotografi, però è chiaro che per uno come me che ha già il suo lavoro (a partita iva e quindi già conosce i rischi e benefici di un lavoro non dipendente) non è facile pensare di partire da zero di nuovo
Comunque non è assolutamente giusto demoralizzare i ragazzi che hanno voglia di iniziare. Ci son tante possiilità, sta a noi esser bravi a coglierle
in un mondo che vive d’immagine dire che la professione non serve è senplicemente da dilettante. altro che studi fotografici, magari fai fatica a stare al passo
2000 euro per un servizio fotografico più video
Grande Fabio
La professione di certo non è morta, ma è parecchio cambiata. Da un lato hai giustamente sottolineato che è più "facile" definirsi professionisti, dall'altro è anche vero che la clientela si è evoluta. Con questo non sto dicendo che chiunque abbia uno smartphone possa arrangiarsi per le foto di matrimonio, ma sono probabilmente cambiate anche le aspettative. Dato che nessuno stampa più niente (purtroppo) e le foto vengono viste soprattutto con quei caxxo di cellulari, la qualità della fotografia (intesa come qualità tecnica, insita nel file voglio dire) non è più necessaria. Si abbassa quindi anche l'esigenza dei clienti che si trovano quasi del tutto soddisfatti anche con foto da smartphone con effetto sfocato ecc. Personalmente ho i brividi al solo pensiero e non sono affatto un professionista, ma semplicemente un amante delle BELLE FOTO, di qualità e dalle quali eventualmente imparare qualcosa oltre che ammirarle. La serranda, per assurdo, non è neanche necessaria a ben guardare: si fa tutto (o quasi) via Web ed il negozio è sempre più spesso virtuale. Ovvio che se devi fare ritratti posati ecc è necessario avere almeno uno studio, ma può diventare un costo fisso ampiamente preventivabile ed aprirlo solo quando serve. Per carità non sarà questo che riporterà agli antichi splendori la professione, ma non la vedrei così nera come l'utente di quel commento. Si tratta di adattarsi ai cambiamenti del mercato e, probabilmente, la cosa vale per ogni settore impattato dalla tecnologia. Buona continuazione!
HA RAGIONE IL FOTOGRAFO DI MODA. IL LAVORO DI FOTOGRAFO E' FINITO PERO' LA TUA ANALISI E' GIUSTA!!!!
La legge di Darwin non risparmia. Se una persona evolve sopravvive. Sei un grande professionista Fabio. Lieto di essere tornato ad ascoltarti dopo tanto tempo ❤️
stessa cosa per i commercialisti, chiunque può fare il commercialista , solo che loro poi fanno danni seri
detto questo il discorso delle mele lo vedo poco calzante. se fai servizi a 1000 € e le foto sono uguali per un cliente a quella da 100 € c'è un problema, al di là delle chiacchere. un Cliente dovrebbe essere in grado di notare la differenza a livello "emotivo" tra due prodotti che alla fine sono destinati al cliente stesso.
La maggiorparte dei fotografi si crede tale soltanto perché possiede la partita IVA. Avere una reflex/mirrorless di migliaia di euro non vuol dire che sappiano fare delle belle foto. Il fotografo era tale anni addietro poiché nessuno aveva la possibilità di acquistare e utilizzare una macchina fotografica e il fotografo offriva quel servizio "punta e scatta" e poteva guadagnare qualcosa. con la varietà dei dispositivi che ci sono oggi in commercio nel 2022 é uno spreco di soldi contattare un fotografo per avere foto pessime e senza emozioni soprattutto a prezzi esorbitanti, che un ragazzo alle prime armi riuscirebbe a fare meglio. Oggi un fotografo ha senso solo se é di nicchia e offre una qualità adeguata, il punta e scatta ormai sanno farlo tutti.
Scusa sai che non ho capito il tuo commento, cosa c'entra la partita iva con il titolo di fotografo? è ovvio che non basta quella ma la fotografia professionale è tutto il contrario del punta e scatta. Il professionista ha studiato magari per anni (e spesso continua a fare corsi) la composizione, tecniche fotografiche, le luci, i flash, la postproduzione, ecc. Sa come mettere in posa le persone senza farle imbalsamare come tronchi, quindi dev'essere anche un bravo psicologo. Dev'essere creativo ma allo stesso tempo veloce e pronto a cogliere ogni istante con pochissime possibilità di errore (prova a dire ad una sposa che lo scambio degli anelli è venuto fuori fuoco...) il professionista si è fatto le ossa come secondo, sbagliando tantissime foto per raggiungere una competenza che non puoi misurare con i like di Instagram. Tu dici che è uno spreco di soldi contattare un professionista e un ragazzo alle prime armi saprebbe fare meglio? secondo me non sai di cosa parli. Quando ingaggi un VERO fotografo professionista per un servizio stai sicuro che otterrai sempre un lavoro superiore alle aspettative. Poi è pieno di gente a cui non frega o non si intende di FOTOGRAFIA e tanto vuole "giusto il ricordo" che è meglio che si rivolga al cuggino bravo con l'iphone.
@@mirkoaliberti8676 stai descrivendo un professionista che é molto raro da trovare. La maggior parte dei fotografi é tale perché ha comprato una reflex e ha aperto la partita IVA... corsi? Aggiornamenti? Profili colore? Post produzione? Buon psicologo? Non sanno nemmeno cosa sono. Foto fuori fuoco? ho visto lavori consegnati dove c'erano moltissime foto fuorifuoco e postprodotte malissimo ed ad oggi con le attrezzature fotografiche che ci sono é praticamente impossibile non portare un risultato a casa. Puntare sempre il dito contro il famoso cuggino, oggi in tutte le famiglie c'è qualcuno che possiede una macchina digitale e non trovo nulla di male se per foto di battesimo, comunioni, compleanni se le facciamo tra di loro, quel che noto é che sono molto più spontanee e non tutte fotocopia standard. Non dimentichiamoci che la maggior parte dei fotografi ha iniziato come "cuggino" facendo foto in famiglia. Un professionista dovrebbe offrire quel qualcosa in più, tutte le cose che mi hai elencato e soprattutto un proprio stile fotografico che si differenzia dalle classiche foto stile anni 90, in questo caso sono d'accordo con te, ma a parer mio sono in pochissimi i fotografi oggi che offrono ció. La fotografia é un arte, é l'occhio che fa la differenza, ci vuole passione e impegno costante, non é detto che un fotografo con 20 anni di esperienza sia bravo, questo vale in tutte le professioni
@@andreaa.8992 ti rispondo per punti:
- secondo me non è raro invece, la maggior parte dei fotografi (professionisti con partita iva) che conosco io sono dei veri manici e continuano a studiare e migliorarsi, ad esempio cimentandosi anche nel campo video cosa che grazie alla basi di composizione, fuoco e illuminazione gli rende le cose facili già in partenza.
- mi dici che hai visto lavori consegnati con foto fuori fuoco.. ma da chi? consegnare foto sfocate, vuol dire che nemmeno sono state selezionate dalla sd, scusa ma mi risulta difficile crederci perfino per un amatore, figuriamoci per un professionista.
- Attenzione, io non punto il dito contro il cugino con la reflex, anzi sono d'accordo con te abbiamo iniziato tutti cosi: se il ragazzo è bravo e sa cogliere l'attimo, per un compleanno, battesimo evento in famiglia tutto sommato ben venga il risparmio di questi tempi. Ma quando si tratta di un matrimonio come la mettiamo? chiamiamo sempre lui e gli diamo 50 euro tanto se la cava con la macchinetta? poi lo buttiamo nel tritacarne quando arriva con 50 foto utilizzabili, perchè tutte le altre sono bianche come la neve, nere come un film horror, mosse manco uno col parkinson, gente davanti, mani tagliate ecc
- la spontaneità, foto anni 90.. sono tutti clichè secondo me. A volte una bisogna saperla creare e lo stile anni 90 che significa?.. semplicemente alcune foto devono essere posate e la bravura del pro sta nel mettere a loro agio i soggetti sfruttando al meglio luce e location, e tante altre foto devi farle per forza vedi gruppi di parenti zie cugini bisnonni. Oppure cosa fai? scatti di straforo tutto l'evento con un tele da 300 mm cosi non ti vedono e sono spontanei? auguri!
- si lo stile è importante ed è la cosa più difficile, ma è come la serie A: quanto sei disposto a spendere per un giocatore? prova a chiedere un preventivo per uno shooting a Roberto Panciatici, o a Youness Taouil (per citarne due che puoi andare a cercarti sul web) poi mi dici.. poi scopri che il fotografo di fianco al comune è veramente bravo, ha stile e vuole 1/4 del prezzo (ma sempre di più del cuggino per fortuna!) e paga pure le tasse.
- se uno fa foto da 20 anni a livello professionale e non è molto più che bravo secondo me le cose sono 2: o è l'unico nel raggio di 200 km o lo studio fotografico è una copertura per altro.. Buona Luce!
Ciao Fabio ti seguo da tantissimo sei un amirazione io sono fotografo e mio fratello videomaker ultimamente sta pensando di cambiare computer e fare una configurazione abbiamo fatto tante ricerche su internet abbiamo anche guardato il tuo vide dove spiegavi della tua configurazione etc. Volevo chiederti un paio di domande sempre se non è un disturbo
Stavamo pensando di un processore ryzen 9 3950x o 5950x
Scheda video siamo indecisi tra la rtx 3060 12gb e la 3060ti 8gb
Abbiamo visto tanti opinioni contrastanti su queste Due schede grafiche, ma volevamo una tua opinione visto che ci fidiamo molto di più di te che seguiamo ogni giorno.
Grazie in anticipo e buon lavoro sempre un grande ❤️❤️
Per editing video, in questo momento io andrei più su Intel di 11 o 12 generazione (così da sfruttare la scheda grafica integrata per il decoding hardware dei file video).
Come scheda video, dipende da quale tipo di progetti video fate. Se state sul 4K e magari fate anche elaborazioni con After Effects forse i 12GB della 3060 sono meglio.
Dai un'occhiata a queste due pagine:
pugetsystems.com/labs/articles/Adobe-Premiere-Pro-12th-Gen-Intel-Core-vs-AMD-Ryzen-5000-Series-2242/
www.pugetsystems.com/labs/articles/Adobe-Premiere-Pro---NVIDIA-GeForce-RTX-3060-Ti-Performance-2019/
@@Fabio_Porta grazie mille Fabio comunque si facciamo video con Sony a 7s3 in 4 k
Allora sì, ti confermo tutto.
Su Windows, al momento, l'unico modo per avere l'accelerazione grafica hardware sui file 10 bit 4:2:2 è con i processori Intel.
@@Fabio_Porta grazie mille 🙏🏾
Gli introiti del settore fotografico si sono drasticamente ridotti. È logico che non c'è spazio per tutti quelli che occupavano il settore 20 anni fa e il settore ha subito un drastico ridimensionamento. Forse tu sei troppo giovane per saperlo. Non significa ovviamente che sia un lavoro morto. Anzi, oggi mi sembra che si stia rianimando, ma siamo lontanissimi dai numeri di 25 anni fa.
La pura realtà 🎯
Vedi, Fabio, tu hai sfruttato una contrarietà, un commento negativo, per creare un’opportunità, quella di fare un video sul problema, e per giunta sponsorizzarlo.
Dando per certo che vivere pensando ai “bei vecchi tempi” è un suicidio imprenditoriale, l’unica cosa che riesco a pensare è che, al pari di qualsiasi attività del genere, c’è necessità di un’innovazione il più possibile continua.
E questo, lo intendo non come seguire la tendenza, altrimenti si finisce nel mucchio insieme agli altri, ed emergere diventa difficile, come hai sottolineato tu.
Superare le aspettative, quindi, del cliente, è sempre qualcosa che può fare la differenza, era questo che, personalmente, mi distingueva dagli altri quando facevo il progettista informatico, e ha funzionato, eccome.
Solo che, dopo 30 anni e più, sono andato in burn out, e infatti, NON faccio più quel genere di professione, faccio ben altro, l’educatore professionale, ma se dovessi reinventarmi come fotografo (speriamo di non dover seguire le tue orme…), sarebbe questo, quel che cercherei di fare.
Mai e poi mai svendersi, poi.
Di prostitute ce ne sono troppe, in giro (scusa la battuta)
Come sempre ottimo video, ma una cosa che purtroppo oggi giorno ci si deve fare i conti. Tutto giusto il discorso del marketing e del sapersi vendere, ma una cosa è da dire. Purtroppo non c’è più rispetto per questa professione da parte dei clienti, che cercano sempre di pagare di meno per il tuo lavoro e nn possono pretendere di avere delle foto fatte bene a 100€. Sai che ti rispondono ? Ho un amico che me le fa gratis, ho mio CUGINO che lo fa per passione e ne posso avere di più rispetto a quello che mi fai pagare te. Perché questo ? Perché è tutto dovuto e basta spingere un pulsante. Ma nn sanno che dietro allo spingere un pulsante c’è un lavoro, anni di studio ecc…. Però te il loro lavoro lo devi pagare. Questa cosa nn va bene, ma è la mentalità che c’è oggi in Italia. La fotografia non è morta, ma non è apprezzata e valutata come lavoro.
Quello che hai appena descritto è proprio il lavoro da fare con il marketing.
Dato che i clienti, in media, "non sanno che dietro allo spingere un pulsante c’è un lavoro, anni di studio" sei TU a doverglielo spiegare con i tuoi materiali di marketing.
Non è questione di mentalità in Italia, perché seguendo anche community di fotografi internazionali è così in ogni parte del mondo.
Lo so che è difficile da accettare, perché ci sono passato anche io, ma se uno ti risponde "Ho un amico che me le fa gratis, ho mio CUGINO che lo fa per passione e ne posso avere di più rispetto a quello che mi fai pagare te." :
1) Devi accettare il fatto che hai sbagliato qualcosa nel tuo marketing o semplicemente non lo hai fatto e quindi è arrivata gente che non hai pre qualificato.
2) Devi imparare a dire di no. Perdere un potenziale lavoro da fastidio a tutti, ma se uno ti dice una cosa del genere la risposta dovrebbe essere "ok, fattele fare da tuo cugino." (in maniera meno diretta, ma il senso è questo). A volte basta questo "mostrarsi forti" per far cambiare idea all'interlocutore.
Se gli fai vedere che tu non cali le braghe solo perché minacciano di farsi fare le foto gratis o di andare da qualcun altro, aumenta da parte loro il rispetto che hanno per te, per il tuo lavoro e la tua attività.
Poi magare non se ne fa nulla lo stesso, ma almeno non ti fai il nome di quello che è disperato e fa ogni tipo di sconto pur di prendere un cliente.
Proprio di recente ho ricevuto tramite il sito una richiesta per un servizio di famiglia. Mando a questa persona la mail con tutta la spiegazione e il prezzo e la risposta è: "Il prezzo va bene ma 10 file digitali sono davvero troppo pochi. Ero abituata a ricevere tutto gli scatti anche se non post prodotti."
Mia risposta: "Capisco.
Se sei alla ricerca di qualcuno che per questa cifra ti consegni tutte le foto della sessione sono sicuro che lo potrai trovare.
Ma per quanto mi riguarda, dato che il mio obiettivo è cercare di offrire il miglior servizio possibile ai miei clienti, per garantire certi standard ho dei limiti sotto i quali non posso scendere, tra cui i 10 file digitali inclusi nel costo del sessione."
Questa persona non mi ha più risposto, ma alla fine non mi interessa. Non è un tipo di cliente con cui ho intenzione di lavorare.
@@Fabio_Porta ma guarda Fabio d’accordo con te in alcuni punti. Le braghe infatti non le ho mai calate e non le calerò solo per far contenti i clienti che vogliono spendere meno. Dal mio prezzo non scendo neanche di un euro, appunto perché do valore al mio operato e alle mie foto ( come possono piacere o no ). Tempo fa ricevetti un email per un un servizio di matrimonio completo più un battessimo nello stesso giorno. Sai quanto volevano spendere per entrambi i servizi ? Un max di 200€, perché non volevano fare grandi cose. La mia risposta in peté coma la tua, ma in aggiunta che per quella cifra non avrei preso neanche le chiavi della macchina per mettere l’attrezzatura.
Al di là di tutto, io mi domando come certa gente abbia anche solo la faccia tosta di chiedere certe cose.
A volte resto davvero basito.
@@Fabio_Porta sai quante me ne capitano che mi contattano sia su facebook che su ig con proposte assurde e le rifiuto tutte. Per questo ti ho detto che oggi giorno non rispetto per questa professione .
@@Fabio_Porta comunque al di là di tutto hai da consigliare un buon corso di marketing ?
Il vero problema è quello che dicevi te all'inizio. Non c'è formazione. Quando esisterà la professione da fotografo? Uno che ha iniziato come fai da te non potrà e non dovrebbe mai essere considerato come uno che ha studiato tanti anni in una scuola. In po' come il personal trainer o cose simili. Uno laureato sarà sempre più qualificato di uno che è un "pro" solo perché ha una partita iva.
Il 95% dei fotografi e videomaker che conosco, professionisti anche di alto livello vincitori di premi internazionali nel loro settore, sono tutti autodidatti.
Almeno per la fotografia, non è il pezzo di carta a far sì che uno sia un fotografo “migliore” di un altro. La pratica e l’impegno contano molto molto di più del “titolo” che ti può dare una scuola di fotografia.
@@Fabio_Porta questo è un grossissimo limite, pensa a quel 5% come si sente e pensa come ti sentiresti te a farti fare una casa da un muratore e non da un ingegnere. Purtroppo per la professione fotografo siamo indietro anni luce e diventerà un vero lavoro quando faranno questo passo in avanti.
@@lucacinalli9003 Rispetto il tuo punto di vista, ma non sono d'accordo.
"Uno laureato sarà sempre più qualificato di uno che è un "pro" solo perché ha una partita iva." non è assolutamente vero.
Ti faccio un esempio: io ho una Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica.
In 5 anni di studi ho acquisito una serie di competenze sull'informatica? Certo.
Ma questo non vuol dire che una persona che ha studiato e applicato l'informatica senza fare l'università abbia meno competenze di me. Anzi.
Ci sono tantissime persone autodidatte che ne sanno molto di più di gente laureata come me.
La laurea è solo un pezzo di carta che non dice nulla sulle competenze reali di qualcuno.
Anche perché poi il problema è: e chi le certifica queste fantomatiche competenze fotografiche, dato che la fotografia oltre alla tecnica è soprattuto una questione artistica e soggettiva?
Un professorone attaccato alla sua poltrona, che se non gli piace come scatti ti nega la possibilità del titolo di fotografo?
Non esiste.
Per quanto mi riguarda, al netto di professioni come il medico, il farmacista o l'ingegnere edile, ecc. la via giusta è sempre il libero mercato.
@@Fabio_Porta no. Non sono d'accordo io questa volta, , perché le competenze le potrai sempre fare e imparerai sul campo sia che tua abbia fatto una scuola o meno, , chi non ha studiato quella parte non la potrà acquisire mai e questo vale per tutto dal medico al meccanico, poi l'eccezione non fa una regola. Fortunatamente sono nate le scuole e c'è la preparazione e prima o poi tutto deve passare da lì. Alcune professioni lo fanno da decenni, altre da poco altre ci arriveranno, poi come dicevo l'eccezione non fa la regola. Il libero mercato ci deve essere e deve essere certificato, altrimenti aumentano le truffe e la gente che non riconosce una professione, in alcuni casi anche giustamente a mio avviso.
Colpa del digitale che ha creato tanto "falsi" fotografi che oggi senza il digitale forse avrebbero scelto un'altro hobby
Se uno non è capace e non è in grado di aggiornarsi come tutte le professioni non ha futuro, in realtà sono solo stati spazzati via gli incapaci. 😙
il fotografo è fotografo se devo diventare anche video maker o altre cose per andare avanti non è più fotografia, quindi il discorso inziale ha perfettamente senso!
@@alexrinaldi5661 si vede che puoi vivere anche senza lavorare, buon per te!
Sono perfettamente daccordo
Dove hai preso quella bellissima maglietta?
Fa parte del merchandising di Marques Brownlee - MKBHD.
La trovi qui mkbhd.com/collections/all
D'altronde come in tutti i business
In effetti sono concetti che si applicano a qualsiasi settore.
@@Fabio_Porta Briatore insegna LOL
😂😂😂😂 attento
X me a senso eccome, forse quello che non ha piu senso è voler fare il fotografo come 40 anni fa, il fotografo di paese che ti sviluppa le foto delle vacanze, quello non ha piu senso ma non dal 2022, saranno almeno 10 anni che è cosi, come minimo da quando tutti abbiamo uno smartphone ma a dire il vero sono almeno 20 anni che tutti abbiamo almeno la compattina digitale. Ma in realtà la professione del fotografo ha ancora molto senso, le abilità di un fotografo non le sostituisci certo con lo smartphone. La persona media non ha piu bisogno come prima del fotografo ma x lavori seri, eventi e cose simili sono fondamentali cosi come le attrezzature di alto livello
ah sei di modena? noi siamo di reggio emilia
Costa poco ... vale poco
Esatto.
A volte basta anche solo presentarsi con un prezzo più alto, per aumentare la percezione del valore nei potenziali clienti: "chissà come mai costa così tanto rispetto agli altri... sarà di sicuro più bravo!".
Uff, io volevo solo fare le foto. Non lo psicologo o il marketer. Che mondo difficile.