Grazie come sempre Prof. Se gli insegnanti che ho incontrato durante i miei studi avessero avuto anche solo un decimo della passione che ha lei per la sua materia credo che il mio percorso scolastico sarebbe stato più sereno e soddisfacente. Di Prof da cui si può veramente imparare qualcosa ne ho incontrati pochi. Lei è uno di quelli. I suoi alunni saranno sicuramente fortunati ad averla come maestro :)
Spiegazione chiarissima, semplice, come pochi sanno fare. Un bellissimo aforisma di Giordano Bruno, che sognava infiniti mondi: Fendo i cieli e all'infinito m'ergo.
Seguo sempre ben volentieri i suoi video, complimenti per come riesce a spiegare alcuni concetti, difficili d capire. Ritornando al video, sono portato a immaginare un universo chiuso, magari mi sbaglio
Mitico prof! Come le avevo detto a lezione, sarebbe bellissimo sentire spiegato da lei la Cosmologia Ciclica Conforme del grande Penrose: una delizia matematica, anche se probabilmente del tutto slegata dalla realtà...un altro argomento bellissimo è la congettura di Coleman e De Luccia sulla nucleazione di una bolla di vero vuoto...la fantascienza in molti casi resta indietro...di vari anni luce, rispetto alla scienza! :)
Salve Professore, sarebbe però il caso di ricordare che 1) la legge cosiddetta di Huble fu prevista/proposta due anni prima da Lemaître 2) con i dati sperimentali che aveva, Hubble poteva “falsificare” sostanzialmente qualsiasi relazione velocità-distanza. Cordialità, Marco.
Veramente complimenti per la fruibilità della trattazione dell'argomento. Mi viene da pensare non me ne voglia, se lo spazio euclideo che noi osserviamo sia frutto di una "curvatura " "aperta" dello spazio? Una derivazione delle 2 forme (sferica + iperbolica) che si compensano? In questo modo avremmo uno spazio euclideo per derivazione dell'equilibrio delle due curvature che si contrastano, e allo stesso tempo potremmo spiegare l'estrema turbolenza locale che noi associamo alla meccanica quantistica. Fondamentamente a livello matematico l'universo sarebbe. in questo modo, sintetizzabile con l'annoso dilemma della quadratura del cerchio.
Se il nostro universo si fosse espanso da un piccolo punto di un altro universo enormemente più grande spiegherebbe la sua accelerazione di espansione 😊
Complimenti per la capacità di spiegare in modo accassobile. argomenti complicatissimi... certo il fatto di non poter vedere o muoversi oltre l'universo osservabile da un po' di claustrofobia cosmica😅
Buonasera professore, vorrei farle un paio di domande: - cosa ( o perchè ) ha frenato l'inflazione? - ci sono osservazioni di galassie molto lontane che scompaiono dall'universo osservabile?
1) Le teorie moderne (che non ho la preparazione necessaria per capirle) propongono una evoluzione di un campo (inflatone?) che ad un certo punto raggiunge uno stato (da falso vuoto a vero vuoto) che fa finire l'inflazione. So di non aver spiegato niente, ma tant'è... 2) no, non è possibile osservare galassie che scompaiono...
Grazie per il video Professore …volevo chiedere se è giusto pensare all’espansione dell’universo come materia in espansione che va ad occupare uno spazio sempre nuovo perdendo densità ogni istante sempre di più partendo da un t0 dove la densità era massima? Ed è giusto pensare a questa espansione presumendo che questa densità è più alta (al momento attuale) al centro dell’universo rispetto agli estremi ? E di conseguenza desumere che l’espansione dell’universo si arresterà quando la densità sarà talmente bassa da non poter diminuire ancora? E ancora che quindi la “velocità” di espansione sia differente tra il centro inteso come punto di inizio dell’espansione e gli estremi ?
Beh, l'interpretazione ortodossa dice che e' lo spazio che si espande (non la materia) Ovviamente le galassie si allontanano e il numero di galassie per unita' di volume diminuisce. Non c'e' un centro dell'Universo... e quindi non c'e' una distanza dal centro. Ogni punto puo' essere consideraro "il centro".
Buongiorno. Molto interessante, grazie. Non ho mai capito questa nozione dello spazio che può espandersi a velocità superluminari. Se lo spazio si espande a velocità maggiore della luce, gli oggetti che stanno dentro esso fanno altrettanto: contraddizione? Forse la soluzione del paradosso sta in come uno intende "velocità"? La velocità dello spazio non è la stessa cosa dalla velocità degli oggetti in questo stesso spazio? In altre parole: come faccio a distinguere due oggetti che si allontanano con velocità v rispetto a due oggetti "fermi" ma il cui spazio nel mezzo si espande a velocità v?
Puoi immaginare l'uva passa all'interno di un panettone che sta lievitando. i chicchi in se sono fermi ma mentre il panettone lievita si allontanano. solo che quelle che si allontanano sono galassie ( che al loro intenro sono tenute coese dalla forza di gravità).ora due galassie si allontanano portate via dall'espansione dello spazio, e la luce che si irradia si trova a dover coprire sempre una maggiore distanza. Insomma per l'espansione non si può parlare di vera e propria "velocità" le distanze stanno semplicemente appunto "lievitando"
lo spazio si estende solo su grande scala. Nelle parti di universo dove c'e' gravità sufficiente (pianeti, noi, sistema solare, galassie, fino allammassso di galassie, la gravità vince sull'espansione.
Tanto più ci addentreremo ad esplorare la struttura degli Atomi accadrà di osservare Galassie e se ci spingeremo ai confini dell Universo ci ritroveremo a girare intorno ad un Atomo di Idrogeno.Questo è soltanto una estensione del Principio di Indeterminazione.Da Giovane ho studiato Fisica e Musica e confondo sempre le due cose,scusate.
Si è così. Il macro è formato da infiniti Micro e nel Micro sono valevoli i discorsi della meccanica quantistica. Lestesse firme di vita, sempre diverse, sono una esplosione della indeterminazione quantistica, insomma una disequazione di indeterminabilita.
Salve dr. Gabriele... Grazie della bella spiegazione, ma forse non ho afferrato bene il concetto. Mi chiedo come mai se l'universo ha un raggio di 46 miliardi di a.l. , gli oggetti più lontani che vediamo sono sempre nell' ambito di 13.8 miliardi di a.l. che è l'età dell'universo? Grazie se vorrà rispondermi
Mentre la luce viaggia, lo spazio si espande. E' come se la luce viaggiasse su un tapis roulant per 13,8 miliardi di anni. Alla fine la lampadina da cui e' partita si trova a 46 miliardi di anni luce di distanza.
@@gabrieleghisellini4490 si certo, ma io intendo: come mai non vediamo mai, ad esempio, un oggetto lontano 20 miliardi di a.l. , visto che il raggio dell'universo è di 46 miliardi di a.l.?
@@mimmacolella9007 ci sono varie definizioni di distanza: quella angolare, quella di luminosita', quella comovente.... Non e' facile intendersi. Vedi: www.astro.ucla.edu/~wright/ACC.html Che permette di calcolare le varie distanze a vari redshift....
Complimenti come sempre per la chiara esposizione, porrei una domanda forse banale, professore, l'espansione dello spazio tempo, comporta che un tempo, a livello di spazio xyz fosse tutto più vicino, questo vale anche per il tempo, nel senso che un secondo di miliardi di anni fa fosse più breve di quello attuale?
@@gabrieleghisellini4490 Per noi, qui e ora, il nostro secondo è più "largo, espanso" di quanto non lo fosse, diciamo, 1000 anni dopo il BB? Si parla sempre di espansione dello spazio, se lo spazio-tempo è un tessuto, perché si espande solo la componente spaziale del tessuto, non c'è una costante di Hubble applicabile alla componente temporale del tessuto stesso ?
Professore pensavo che l'universo osservabile fosse il 20% di tutto il resto dell'universo, ma a parte questo ho un dubbio, se fossero le stelle a creare un vuoto e a sua volta non fosse lo spazio ad essere il vuoto? Voglio dire in questo modo si potremmo dare una giustificazione all'attrazione gravitazionale. Non sono un fisico, ma sono cmq un grande appassionato di fisica. Saluti Professore.
Date le incertezze su inflazione e sua durata e su effetti di materia ed energie oscure, la radiazione cosmica di fondo da indicazioni sulla probabile estensione dell'universo anche non osservabile?
La radiazione cosmica di fondo è essenziale per calcolare il grado di "piattezza" dell'universo, e in quindi quanto deve essere grande l'universo totale rispetto a quello osservabile. Meno sarà - in futuro - l'incertezza su quanto è "piatto" il nostro Universo, più grande deve essere l'Universo totale
Buonasera professore. Una domanda : immagino che Hubble valutasse la distanza delle galassie comparando la luminosità assoluta delle stelle (ricavabile dalla legge delle cefeidi) con la luminosità apparente. Il punto è : come poteva essere sicuro che le stelle osservate fossero dentro la galassia e non molto più avanti o molto più indietro? Grazie
Una curiosità che mi assilla da tanto.... Ipotizziamo di stare in questo presente in un pianeta lontano dalla terra 50 anni luce e di avere a disposizione un super telescopio, Tanto sensibile da poter guardare le facce delle persone sulla terra.. Potrei vedere ad esempioi mio nonno vivo
immagini di disegnare un triangolo sulla superficie di un palloncino sferico. Riesce facielmnente a misurare gli angoli interni: la loro somma è maggiore di 180 gradi. Adesso gonfi il palloncino, fino a farlo diventare smisuratamente grande. Disegni un triangolo sulla sua superficie. In questo caso la superficie non si riesce a "vedere" che forma una sferaL La somma degli angoli interni del triangolo avrà 180 gradi + o meno una quantità molto piccola. Più piccola è la differenza da 180 gradi, più deve essere grande la sfera.
no! pensi ad una superficie piccolissima che si espande. La superficie (non il volume!) ha un centro? No! Stessa cosa per l'Universo.. So che è strano, ma è cosí. L"universo NON è una bomba che scoppia in uno spazio pre-esistente.
Grazie come sempre Prof. Se gli insegnanti che ho incontrato durante i miei studi avessero avuto anche solo un decimo della passione che ha lei per la sua materia credo che il mio percorso scolastico sarebbe stato più sereno e soddisfacente. Di Prof da cui si può veramente imparare qualcosa ne ho incontrati pochi. Lei è uno di quelli. I suoi alunni saranno sicuramente fortunati ad averla come maestro :)
Ottimo come sempre. Complimenti! Alfonso Cornia -- Carpi
Spiegazione chiarissima, semplice, come pochi sanno fare. Un bellissimo aforisma di Giordano Bruno, che sognava infiniti mondi: Fendo i cieli e all'infinito m'ergo.
Seguo sempre ben volentieri i suoi video, complimenti per come riesce a spiegare alcuni concetti, difficili d capire.
Ritornando al video, sono portato a immaginare un universo chiuso, magari mi sbaglio
Molto chiaro, iscritto....
3:43 - 4:14 circa vabbé, quella rappresentazione Grafica diseGnata sembra un occhio umano in parte, bello.!. 1= )
Mitico prof! Come le avevo detto a lezione, sarebbe bellissimo sentire spiegato da lei la Cosmologia Ciclica Conforme del grande Penrose: una delizia matematica, anche se probabilmente del tutto slegata dalla realtà...un altro argomento bellissimo è la congettura di Coleman e De Luccia sulla nucleazione di una bolla di vero vuoto...la fantascienza in molti casi resta indietro...di vari anni luce, rispetto alla scienza! :)
Grazie
Salve Professore, sarebbe però il caso di ricordare che 1) la legge cosiddetta di Huble fu prevista/proposta due anni prima da Lemaître 2) con i dati sperimentali che aveva, Hubble poteva “falsificare” sostanzialmente qualsiasi relazione velocità-distanza. Cordialità, Marco.
Vero, troverà altri miei video dove descrivo il contributo di Lemaitre ....
Grazie prof😊
Veramente complimenti per la fruibilità della trattazione dell'argomento.
Mi viene da pensare non me ne voglia, se lo spazio euclideo che noi osserviamo sia frutto di una "curvatura " "aperta" dello spazio? Una derivazione delle 2 forme (sferica + iperbolica) che si compensano?
In questo modo avremmo uno spazio euclideo per derivazione dell'equilibrio delle due curvature che si contrastano, e allo stesso tempo potremmo spiegare l'estrema turbolenza locale che noi associamo alla meccanica quantistica.
Fondamentamente a livello matematico l'universo sarebbe. in questo modo, sintetizzabile con l'annoso dilemma della quadratura del cerchio.
Se il nostro universo si fosse espanso da un piccolo punto di un altro universo enormemente più grande spiegherebbe la sua accelerazione di espansione 😊
Complimenti per la capacità di spiegare in modo accassobile. argomenti complicatissimi... certo il fatto di non poter vedere o muoversi oltre l'universo osservabile da un po' di claustrofobia cosmica😅
Buonasera professore, vorrei farle un paio di domande:
- cosa ( o perchè ) ha frenato l'inflazione?
- ci sono osservazioni di galassie molto lontane che scompaiono dall'universo osservabile?
1) Le teorie moderne (che non ho la preparazione necessaria per capirle) propongono una evoluzione di un campo (inflatone?) che ad un certo punto raggiunge uno stato (da falso vuoto a vero vuoto) che fa finire l'inflazione. So di non aver spiegato niente, ma tant'è...
2) no, non è possibile osservare galassie che scompaiono...
🔝🔝🔝
Grazie per il video Professore …volevo chiedere se è giusto pensare all’espansione dell’universo come materia in espansione che va ad occupare uno spazio sempre nuovo perdendo densità ogni istante sempre di più partendo da un t0 dove la densità era massima?
Ed è giusto pensare a questa espansione presumendo che questa densità è più alta (al momento attuale) al centro dell’universo rispetto agli estremi ? E di conseguenza desumere che l’espansione dell’universo si arresterà quando la densità sarà talmente bassa da non poter diminuire ancora? E ancora che quindi la “velocità” di espansione sia differente tra il centro inteso come punto di inizio dell’espansione e gli estremi ?
Beh, l'interpretazione ortodossa dice che e' lo spazio che si espande (non la materia) Ovviamente le galassie si allontanano e il numero di galassie per unita' di volume diminuisce. Non c'e' un centro dell'Universo... e quindi non c'e' una distanza dal centro. Ogni punto puo' essere consideraro "il centro".
Questo è fantastico lo spazio che si espande e che la gravità modifica lo spazio ......
Buongiorno. Molto interessante, grazie. Non ho mai capito questa nozione dello spazio che può espandersi a velocità superluminari. Se lo spazio si espande a velocità maggiore della luce, gli oggetti che stanno dentro esso fanno altrettanto: contraddizione? Forse la soluzione del paradosso sta in come uno intende "velocità"? La velocità dello spazio non è la stessa cosa dalla velocità degli oggetti in questo stesso spazio? In altre parole: come faccio a distinguere due oggetti che si allontanano con velocità v rispetto a due oggetti "fermi" ma il cui spazio nel mezzo si espande a velocità v?
Puoi immaginare l'uva passa all'interno di un panettone che sta lievitando. i chicchi in se sono fermi ma mentre il panettone lievita si allontanano. solo che quelle che si allontanano sono galassie ( che al loro intenro sono tenute coese dalla forza di gravità).ora due galassie si allontanano portate via dall'espansione dello spazio, e la luce che si irradia si trova a dover coprire sempre una maggiore distanza. Insomma per l'espansione non si può parlare di vera e propria "velocità" le distanze stanno semplicemente appunto "lievitando"
lo spazio si estende solo su grande scala. Nelle parti di universo dove c'e' gravità sufficiente (pianeti, noi, sistema solare, galassie, fino allammassso di galassie, la gravità vince sull'espansione.
Tanto più ci addentreremo ad esplorare la struttura degli Atomi accadrà di osservare Galassie e se ci spingeremo ai confini dell Universo ci ritroveremo a girare intorno ad un Atomo di Idrogeno.Questo è soltanto una estensione del Principio di Indeterminazione.Da Giovane ho studiato Fisica e Musica e confondo sempre le due cose,scusate.
Si è così. Il macro è formato da infiniti Micro e nel Micro sono valevoli i discorsi della meccanica quantistica. Lestesse firme di vita, sempre diverse, sono una esplosione della indeterminazione quantistica, insomma una disequazione di indeterminabilita.
Bello complimenti
@Luigiquitadamo 1457 ti comprendo sono ricercatore chitarrista
Salve dr. Gabriele...
Grazie della bella spiegazione, ma forse non ho afferrato bene il concetto.
Mi chiedo come mai se l'universo ha un raggio di 46 miliardi di a.l. , gli oggetti più lontani che vediamo sono sempre nell' ambito di 13.8 miliardi di a.l. che è l'età dell'universo?
Grazie se vorrà rispondermi
Mentre la luce viaggia, lo spazio si espande. E' come se la luce viaggiasse su un tapis roulant per 13,8 miliardi di anni. Alla fine la lampadina da cui e' partita si trova a 46 miliardi di anni luce di distanza.
@@gabrieleghisellini4490 si certo, ma io intendo: come mai non vediamo mai, ad esempio, un oggetto lontano 20 miliardi di a.l. , visto che il raggio dell'universo è di 46 miliardi di a.l.?
@@mimmacolella9007 ci sono varie definizioni di distanza: quella angolare, quella di luminosita', quella comovente.... Non e' facile intendersi.
Vedi: www.astro.ucla.edu/~wright/ACC.html Che permette di calcolare le varie distanze a vari redshift....
Complimenti come sempre per la chiara esposizione, porrei una domanda forse banale, professore, l'espansione dello spazio tempo, comporta che un tempo, a livello di spazio xyz fosse tutto più vicino, questo vale anche per il tempo, nel senso che un secondo di miliardi di anni fa fosse più breve di quello attuale?
Come sempre, nelle questioni di relatività, bisogna chiedersi: Per chi? per chi il tempo sarebbe più breve?
@@gabrieleghisellini4490 Per noi, qui e ora, il nostro secondo è più "largo, espanso" di quanto non lo fosse, diciamo, 1000 anni dopo il BB? Si parla sempre di espansione dello spazio, se lo spazio-tempo è un tessuto, perché si espande solo la componente spaziale del tessuto, non c'è una costante di Hubble applicabile alla componente temporale del tessuto stesso ?
Professore pensavo che l'universo osservabile fosse il 20% di tutto il resto dell'universo, ma a parte questo ho un dubbio, se fossero le stelle a creare un vuoto e a sua volta non fosse lo spazio ad essere il vuoto? Voglio dire in questo modo si potremmo dare una giustificazione all'attrazione gravitazionale. Non sono un fisico, ma sono cmq un grande appassionato di fisica. Saluti Professore.
Date le incertezze su inflazione e sua durata e su effetti di materia ed energie oscure, la radiazione cosmica di fondo da indicazioni sulla probabile estensione dell'universo anche non osservabile?
La radiazione cosmica di fondo è essenziale per calcolare il grado di "piattezza" dell'universo, e in quindi quanto deve essere grande l'universo totale rispetto a quello osservabile. Meno sarà - in futuro - l'incertezza su quanto è "piatto" il nostro Universo, più grande deve essere l'Universo totale
Buonasera professore. Una domanda : immagino che Hubble valutasse la distanza delle galassie comparando la luminosità assoluta delle stelle (ricavabile dalla legge delle cefeidi) con la luminosità apparente. Il punto è : come poteva essere sicuro che le stelle osservate fossero dentro la galassia e non molto più avanti o molto più indietro? Grazie
La probabilità di non appartenere ad una regione di formazione stellare, all'interno della galassia, e' molto piccola.
Una curiosità che mi assilla da tanto....
Ipotizziamo di stare in questo presente in un pianeta lontano dalla terra 50 anni luce e di avere a disposizione un super telescopio,
Tanto sensibile da poter guardare le facce delle persone sulla terra..
Potrei vedere ad esempioi mio nonno vivo
Certamente!
immagini di disegnare un triangolo sulla superficie di un palloncino sferico. Riesce facielmnente a misurare gli angoli interni: la loro somma è maggiore di 180 gradi. Adesso gonfi il palloncino, fino a farlo diventare smisuratamente grande. Disegni un triangolo sulla sua superficie. In questo caso la superficie non si riesce a "vedere" che forma una sferaL La somma degli angoli interni del triangolo avrà 180 gradi + o meno una quantità molto piccola. Più piccola è la differenza da 180 gradi, più deve essere grande la sfera.
quindi in definitiva possiamo dire che l'universo totale ha un centro ?
no! pensi ad una superficie piccolissima che si espande. La superficie (non il volume!) ha un centro? No! Stessa cosa per l'Universo.. So che è strano, ma è cosí. L"universo NON è una bomba che scoppia in uno spazio pre-esistente.
ma dove o in cosa si espande l'universo? se paragono lìuniverso a dell'olio versato su un foglio di carta, il foglio di carta cosa sarebbe?
Volevo studiare astrofisica ....ho studiato l ' Alzheimer .....ma sono 25 anni che leggo di astrofisica
......io ho accontentato la mamma uffaaaaaa 😂
12:20 ma come mai è almeno 1000 volte tanto ? Non capisco?
Strepitoso.