Robert Musil, L’uomo senza qualità | II parte
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- Опубліковано 16 гру 2020
- Classici Viennesi.
Anno Accademico 2018-2019.
Docente Enrico Capodaglio.
Legge Lucia Ferrati.
A Vienna, nei primi decenni del Novecento, si manifesta una fioritura culturale di ricchezza sorprendente, nel pensiero e nell’arte, nella letteratura e nella musica. La condizione dell’uomo occidentale, attraverso una guerra mondiale, si fa più cupa e dolorosa, ma non vengono meno la sete di conoscenza e la trasfigurazione artistica, anzi, si fanno più potenti, in forme che cercano l’armonia nella disarmonia. Ecco Robert Musil, nel suo romanzo-saggio incompiuto, che insegue le tracce di una nuvola antropologica, nel disincanto e nell’amore per la conoscenza, anche musicale, della realtà.
Sabato 23 febbraio 2019, ore 17.30.
Sede: Auditorium Palazzo Montani Antaldi.
Interessante commento e splendide letture. Grazie
Raramente ho sentito leggere con tanta maestria ed efficacia. Mi auguro che questo apprezzamento giunga a destinazione, pur nel poco che può valere.
Lezione straordinaria!
Grazie la sua lettura chiara me a fatto capire meglio il grande romanzo de Musil. Vado di nuovo rillegere e tutto merito suo. Grazie.
Diari di Musil, Dal Quaderno 4 (1899-1904 e oltre). "Fogli dal nottario di monsieur le vivisecteur " Io abito nella regione polare,
poiché quando mi affaccio alla finestra non vedo altro che bianche distese quiete che fanno da piedistallo alla notte. Intorno a me c'è un isolamento organico ,io giaccio sotto una coltre di ghiaccio spessa 100 metri. Una tale coltre dà all'occhio di chi è così confortevolmente sepolto quella certa prospettiva che conosce soltanto chi si è messo 100 metri di ghiaccio sugli occhi" Affascinato, penso alla scala di Wittgenstein che serve per salire oltre la prospettiva comune e poi gettare via la scala ( incomprensibile a Russell) , come chi è sepolto vede da quella prospettiva senza ritorno. Ancora un grazie infinito per la bellezza della relazione e la recitazione dei brani.
Grazie
Poiché uno dei personaggi è Diotima , il personaggio femminile che , a detta di Socrate, gli ha i insegnato che cos'è l'amore nel Simposio di Platone. Ora , nel Simposio, c'è il discorso di Aristofane che parla di uomini " rotondi" , maschi o-femmina, maschio-maschio, femmina-femmina,, poi separati da Giove . Questo personaggio unitario, può essere l'immagine di fratello e sorella che si rispecchiano, quasi l'ermafrodito di Platone.? Grazie ancora .