La MEDEA di Euripide e Seneca: un confronto

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  • Опубліковано 12 вер 2024
  • La medesima tragedia in greco e in latino: differenze e punti di contatto.
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    Medea - Euripide: amzn.to/2Xl5FWP
    Medea - Seneca: amzn.to/3ed4zT9
    Fonti: Medea. La condizione femminile - Giuseppe Pucci
    + introduzione critica alla Medea di Seneca, Bur (a cura di Giuseppe Gilberto Biondi)
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    #medea #passionemitologica #mitologia greca
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КОМЕНТАРІ • 56

  • @Noname-vv2rl
    @Noname-vv2rl 3 місяці тому +1

    Amo Medea, che per me è, dopo Cassandra, il personaggio della mitologia che più amo in assoluto. Intanto la citazione di Ecate ti fa onore, divinità che studio da molto e che è tra le più fraintese del Pantheon Greco-Romano. Ho avuto modo di vedere dal vivo, la scorsa estate Medea di Euripide al teatro greco di Siracusa e non si può descrivere l'emozione di assistere ad uno spettacolo così coinvolgente. Per quanto riguarda Seneca, la sua visione di Medea è, forse, la più fedele al personaggio in quanto Medea, rifugiatasi ad Atene presso il re Egeo, lo sposò e gli diede il figlio che il re cercava di avere da anni, sempre grazie alle sue arti magiche, ma ahimè, il re aveva avuto un altro figlio, da Etra, che altri non era che il famoso Teseo. Tenuto nascosto dalla madre, doveva cercare il padre quando fosse cresciuto indossando i suoi calzari e la sua spada e così avvenne. Medea, riconoscendolo, con la sua grande oratoria convinse re Egeo che quel giovane sconosciuto fosse un imbroglione e di avvelenarlo durante una cena in suo onore...ma Il re, riconoscendo gli attributi che aveva affidato ad Etra capi che Teseo era quel figlio tanto desiderato e che Medea aveva cospirato contro di lui per legittimare al trono il proprio figlio. Perseguitata fuggì in Italia, dove insegnò al nostro popolo a domare i serpenti e poi forse nell'Europa dell'est...come vedi, Medea subi l'ennesimo sopruso da parte di un uomo, e lei si difendeva con le armi a propria disposizione. Chi può condannare uno scorpione che per difendersi punge chi l'attacca? Il mito di Medea insegna questo, in fondo, che non si può soffocare la propria natura. Non per ultimo da ricordare le origini regali di Medea, che, anzi, era di discendenza diretta di Elios, suo nonno, e del fatto che fosse una sacerdotessa sacra di Ecate e che Afrodite, costringendola ad innamorarsi di Giasone tramite Eros, violò il sacro voto ad Ecate che era considerata al pari di Zeus, una Titata anzi, essendo figlia di Asteria, per cui la sua vendetta tramite la Mano di Medea sarebbero stata inevitabile.

  • @mephiston2316
    @mephiston2316 4 роки тому +14

    Per qualche motivo il mio commento non risultava pubblicato… Provo ad aggiungerlo di nuovo.
    Un video molto interessante, complimenti! Volevo solo fare qualche appunto su alcune questioni che varrebbe la pena, secondo me, sviscerare un altro po', perché potrebbero passare idee sbagliate.
    La prima questione è in apparenza molto semplice: come hai fatto notare, la Medea è in stretto rapporto con il problema della donna nella società greca. Con questo però non si deve intendere che sia una tragedia femminista: questo era un giudizio di moda fino alla prima metà del '900, ma è da considerarsi ormai antiquato. Euripide in questo dramma non è interessato in alcun modo a progresso o a riforme, ma all'erompere di quelle forze primordiali che, troppo a lungo represse, quando finalmente rilasciate, esigono una mostruosa vendetta. La Medea non riguarda i diritti della donna, ma i torti della donna: quelli che fa e quelli che subisce (Knox).
    Medea è il personaggio che più rivela le contraddizioni, le crepe, le ambiguità del grande modello culturale greco e del suo principio costitutivo, la sofrosyne. C'è infatti la doppia valenza della sofia e della sofrosyne, che non devono essere necessariamente sinonimi, entrambi riferiti alla "saggezza": Medea è "sapiente", Giasone è "saggio" (considera il genere femminile un elemento di disordine, esalta la Grecia come patria di legge e di gloria, è un conformista e un arrivista). Per la vera sapiente, invece, è impossibile integrarsi in una società ritenuta così ingiusta. A tal proposito Di Benedetto notava che a Euripide non interessava tanto passare un messaggio etico positivo, cosa che infatti Medea non è (da qui l'obsolescenza delle suffragette che la prendevano a modello), quanto piuttosto alla problematica del rapporto uomo-donna e la contestazione della sofrosyne del mondo dei maschi. Tra l'altro, i vv. 407-409, che Medea stessa pronuncia, sono di una misoginia sconvolgente: "Tu sai molte cose, e poi sei una donna, e noi donne siamo per natura incapaci di nobili imprese, ma nelle arti del male siamo molto sapienti." Ovviamente sono da intendersi col fatto che la subalternità della donna nella società, che rende loro impossibile partecipare a imprese eroiche, è bilanciata dal fatto che, se offese nella loro sfera dell'oikos, diventino terribili e sanguinarie. Poi Medea verso la fine ha anche ben poche caratteristiche umane, ormai: è trascesa a theos.
    Proprio sulla sapienza di Medea, per la quale ella viene considerata temibile dai diffidenti uomini nella tragedia, è importante soffermarsi. Se noti, Euripide in realtà non accetta l'immagine di Medea come maga o incantatrice, ponendo invece l'accento sulle pozioni, in positivo (pharmakon è il filtro che renderà fertile la moglie di Egeo) o negativo (pharmaka sono i veleni con cui cosparge la veste per la figlia di Creonte), come tradizionale metodo di vendetta femminile, assieme all'arte dell'inganno. Questa è parte della sapienza che gli uomini temono: la capacità di agire nella sfera del nascosto, di andare al di là delle apparenze, che è anche ciò che permette a Medea di comprendere le profonde contraddizioni della società greca.
    Un altro importante appunto che devo fare è la questione della razza. Dire che gli antichi fossero razzisti sulla base del colore della pelle rappresenta purtroppo uno dei più grandi successi del mito dell'arianesimo ottocentesco, e lo sbiancamento culturale che venne fatto dai bianchi europei coloniali. Marcare il carattere bianco della cultura greco-romana ha permesso sia di ipotizzare una diretta discendenza genetica tra mondo classico e modernità nordeuropea, sia quindi di spiegare il "miracolo greco" in termini razziali. Questo si è riflesso nelle rappresentazioni neoclassiche, in cui ogni cosa (statue, templi, abbigliamento...) tendeva alla purezza marmorea, e si riflette ancora oggi nelle sfortunate affermazioni che sostengono la presunta distinzione di razza nel mondo antico.
    In realtà, innanzitutto gli antichi parlavano di genos, di stirpe, cioè una comunità con stretti vincoli di sangue (surrogabili tra l'altro dall'adozione) e dunque non dipendente dalla somiglianza genetica, ma dalla prossimità familiare. Le comunità antiche tendevano in generale a essere gelose della propria identità civica e ostili agli stranieri indipendentemente dal colore della loro epidermide; nelle relazioni sociali contava il rango, cioè se si fosse liberi o schiavi, aristocratici o no, e così via. Nel mondo moderno l'associazione tra condizione di schiavitù e colore della pelle si è avuta a seguito della colonizzazione delle Americhe. Questo è il motivo per cui, tra l'altro, nelle ricostruzioni moderne ci sembra totalmente naturale vedere un attore nero interpretare un gladiatore; pensa invece quanto ci appare difficilmente credibile un nero che serve come ufficiale dell'esercito romano in Britannia. Eppure la probabilità che le due cose accadessero era circa la stessa (e, tra parentesi, abbiamo la testimonianza di un ufficiale Etiope in servizio in Britannia alla fine del II secolo d.C.). Nonostante l'antichità conoscesse episodi di xenofobia e discriminazione sociale, e la satira ne facesse ampio uso (pensa al terrifcante "è naturale che un bianco derida un nero" di Giovenale), non bisogna pensare che questa fosse la normalità per la società classica: non è mai stata sviluppata da Greci e Romani una contrapposizione binaria che marcasse la distinzione tra pelle bianca e pelle scura. A questo si aggiunga che la maggior parte delle popolazioni sottomesse da Greci e Romani fossero di pelle bianca, e anzi sospettosamente pallida. Tra individui con lo stesso colore della pelle non si sviluppava alcun concetto di fratellanza, e la percezione del diverso invece si basava su altri elementi perlopiù culturali: la disumanità dei culti religiosi, la bestialità dell'alimentazione, la stravaganza del linguaggio (la radice stessa del "barbaro").
    TL;DR Una rappresentazione di Medea nera o bianca non avrebbe fatto né caldo né freddo, perché il colore della pelle li lasciava praticamente indifferenti. Tra l'altro, Medea è tutt'altro che isolata: con lei simpatizza tutto il coro delle donne Corinzie, il che rende qualsiasi tesi razziale insostenibile.
    Questi sono spunti per chiarirti meglio alcune questioni che penso non siano a sufficienza approfondite dalla quasi totalità dei trattatisti moderni. Continua così, i tuoi video sono eccellenti!

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +2

      Ciao, grazie mille per il commento denso di osservazioni interessanti! Cerco di rispondere al meglio con il poco tempo a disposizione.
      1. Ovvio che, nell'ottica di Euripide, la tragedia di Medea non fosse pensata per essere proto-femminista o con un trattamento di favore della donna: tuttavia per tematiche trattate è interessante proprio notare come le future suffragette hanno inteso un'opera del genere (in cui certo la donna protagonista non fa tutta sta bella figura, dato che ammazza i figli...), come ne hanno estrapolato gli elementi sicuramente innovativi per l'epoca in cui è stata scritta. Ne hanno fatto un modello, perché ispirarsi all'immagine di una donna così lontana nel tempo ha di certo un fortissimo impatto. Da esponente del genere femminile posso però dire che c'è un elemento in particolare che fa scattare qualcosa in chi porta con sé gli ideali del femminismo ed è una donna: la rabbia. Quel tipo di rabbia temo sia qualcosa che un uomo non può comprendere (anche per fortuna), ma che percepiamo come sentimento vicino e accomunante.
      2. Su questo nulla da aggiungere, hai sviscerato per bene la questione. Chiaramente in un video di UA-cam c'è un limite ai pipponi che posso tirare perché rischio di perdere la concentrazione del pubblico, ma su ognuna delle tematiche accennate ci sarebbe ancora da dire tantissimo.
      3. Idem qua, rispetto alle pozioni ho fatto un solo accenno perché servirebbe pure un confronto con Apollonio Rodio, che non ho ancora letto.
      4. La questione discriminatoria della pelle viene sì evidenziata in epoca più recente nelle rivisitazioni del mito, eppure come ho sottolineato nel video è Pindaro a dire che Medea ha la pelle scura. Forse intendeva una pelle più scura rispetto ai loro standard, per marcare ulteriormente gli elementi di diversità che contraddistinguono la figura di Medea, la rappresentazione simbolica dell'Altro. È chiaro che tutti questi elementi di diversità, in primis quello razziale, sono stati utilizzati negli ultimi secoli per portare avanti tematiche più attuali e scottanti, perché alla fine è questa la bellezza del mito: la possibilità di contestualizzarlo nella propria epoca grazie a temi che rimangono comunque attuali e affascinanti!

  • @ShakaNoel
    @ShakaNoel 4 роки тому +2

    Congratulazioni per questo video! :) Condivido la tua stessa passione per mitologia (comparata), miti e leggende, complimenti! Spero tu possa portare molti altri video sulla mitologia, come questo ;) Vorrei leggere in questo periodo qualcosa di esaustivo e chiaro sul mito di Dioniso e sul suo significato. Pensavo a "Le Dionisiache", per quanto riguarda le opere classiche, e "Dioniso, archetipo della vita indistruttibile" di Karoly Kerenyi, per quanto riguarda la saggistica. Avresti per caso qualche suggerimento su questo argomento? Grazie mille! ;)

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому

      Grazie di cuore!
      Quelle sono opere che ho in wishlist anche io, tra l'altro. Come tragedia ti consiglio Le baccanti di Euripide, mentre un'altra opera che desidero leggere e potrebbe interessarti è "Dioniso. Storia del culto di Bacco" di Henri Jeanmarie

    • @ShakaNoel
      @ShakaNoel 4 роки тому

      Grazie davvero per i consigli, li seguiro' sicuramente! :) Spero magari di vedere una tua recensione, piu' in la', su questi testi ;)

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +1

      Dioniso è tra le prossime figure da approfondire, quindi stay tuned!

    • @ShakaNoel
      @ShakaNoel 4 роки тому

      @@passioneretorica Bellissima notizia, grazie mille! :)) Attendo con ansia allora, dato che proprio in questo periodo sono li' li', indeciso se acquistare o meno qualche bel saggio su questo personaggio\mito fondamentale che affascina da sempre. Chiedo troppo se chiedo in advance quali opere stai consultando per preparare questa disamina?? ;)

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +1

      @@ShakaNoel per il momento sto approfondendo la sua figura solo in relazione a quella di Arianna. Dunque per ora di sicuro Dioniso - L'esaltazione dello spirito della collana I grandi miti greci di Roberto Mussapi... poi procederò!

  • @florianacalabrese4340
    @florianacalabrese4340 Рік тому

    Che piacere ascoltarti! Complimenti! È stato molto interessante, grazie

  • @nenatuttounaltromondoblog8371
    @nenatuttounaltromondoblog8371 4 роки тому

    Video molto interessante! L'ho ascoltato super volentieri, grazie. Spero tu ne faccia anche altri video di questo genere

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +1

      Grazie ♥ Sicuramente raccogliendo altro materiale ne farò altri, la mitologia è la mia passione!

    • @TonySopranoXXXXX
      @TonySopranoXXXXX 8 місяців тому

      @@passioneretorica Per curiosità Medea è ispirata a donne vere, perchè all'epoca pensavo che i greci fossero molto maschilisti, e quindi una donna protagonista mi sembra strano.

  • @cleofealbano5639
    @cleofealbano5639 9 місяців тому

    grazie di cuore per il contenuto!! molto chiara

  • @davidebrunoro5313
    @davidebrunoro5313 4 роки тому +2

    Non capisco perché tu abbia solo 40 like e appena più di 300 visualizzazioni. Trovo barbaro non premiare per la passione, se le visualizzazioni e i like fossero pari alla passione che metti nel fare questi video, allora dovresti avere numeri decisamente molto più importanti.

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +2

      Sei fin troppo gentile e ti ringrazio dal profondo del cuore per le belle parole ♥
      Però penso anche che si debba essere autocritici con se stessi, e ritengo che evidentemente se non ho tutti sti iscritti è perché non produco contenuti che rispecchiano le esigenze dell'audience di massa: e va bene anche così, perché adoro produrre i miei contenuti di nicchia e nella nicchia, così che gli amanti del genere possano apprezzare!

    • @davidebrunoro5313
      @davidebrunoro5313 4 роки тому

      @@passioneretorica allora ti chiedo di non smettere

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +1

      Non sia mai!

  • @tommasoscavone154
    @tommasoscavone154 3 місяці тому

    Video davvero interessante complimenti

  • @librinpillole
    @librinpillole 4 роки тому

    Come al solito il mio commento forse c'entra poco coi temi del video ma io sono un linguista e la lingua e` cio` che mi interessa di piu` (perdona tra l`altro sti accenti/apostrofi ma vivo in UK e la mia tastiera non ha i caratteri italiani come le vocali accentate). Sono rimasto affascinato dalla tua pronuncia del nome Giasone. Io l`ho sempre detto (e anche sentito in film e cartoni) con l`accento chiuso, appoggiandosi sulla O. Si puo` forse dire in entrambi i modi (tipo utensile) o ho sempre sbagliato io?

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +2

      Ciao! Io faccio riferimento agli accenti greci, ma al liceo i professori tendevano a usarli un po' in maniera interscambiabile e di per sé non è una pratica sbagliata.
      E sì, di solito in italiano si fa riferimento all'accentazione latina, ma si permetto inoltre di fare una correzione rispetto a quanto detto da Antonio: il concetto di base è corretto, ma sono stati invertiti gli accenti in questione.
      Esempi di accentazione greca: Giàsone, Odisséo, Edìpo, Eurìdice
      Accentazione latina: Giasòne, Odìsseo, Èdipo, Eùridice

    • @librinpillole
      @librinpillole 4 роки тому

      Passione Retorica io ho fatto l’accademia di arte drammatica ma non il liceo e quindi queste variazioni di pronuncia tra latino e greco non le consideravo minimamente come parte dell’equazione! Pazzesco e grazie mille della risposta così esauriente e gentile. Stay home, stay safe come dicono qua!

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому

      Ma figurati, è stato un piacere ♥

  • @mystique_reader3432
    @mystique_reader3432 4 роки тому +1

    Sempre interessanti i tuoi video sulla mitologia greca, mia grande passione 💙 Ti consiglio di leggere i libri di Andrea Marcolongo, la quale con grande maestria e facilità di lettura riprende la mitologia greca e la cala nella realtà! Io ho letto tutti i suoi libri pubblicati e non sono mai rimasta delusa: La lingua geniale, La misura eroica ( sugli Argonauti e Medea) e Alla fonte delle parole.

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +1

      Grazie millissime ♥
      Ho appena inserito i libri dell'autore nella mia lunghissima wishlist, anche se credo di averlo già adocchiato in precedenza per "La lingua geniale"

    • @mystique_reader3432
      @mystique_reader3432 4 роки тому

      @@passioneretorica ti dico la verità...avendo studiato al classico e amano questa cultura, ogni volta che leggo i suoi libri mi commuovo....forse sono un po' troppo sensibile, ma quello che scrive mi fa sentir parte di qualcosa di veramente bello e profondo!

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +1

      Mi hai fatto venire una voglia assurda di leggerlo 😍

    • @mystique_reader3432
      @mystique_reader3432 4 роки тому

      @@passioneretorica spero non ne rimarrai delusa!

  • @emanuelecentrella5719
    @emanuelecentrella5719 3 роки тому +1

    Io che sto facendo l'elaborato sulla tragedia e porto il confronto della Medea di Seneca e la Medea di Euripide

  • @amapolapoppy4026
    @amapolapoppy4026 Рік тому

    Estupendo vídeo! Y grande Séneca, siempre! 👏👏👏💚🇪🇦🇮🇹

  • @user-nw8uz8jq3j
    @user-nw8uz8jq3j 4 місяці тому

    Bravissima complimenti

  • @MrLaulaulaulau
    @MrLaulaulaulau Рік тому

    La Medea di Euripide è bianca poiché specifica che ha il collo bianco. E i Greci non ignoravano che i Colchidi (i nostri Georgiani) erano bianchi di pelle - e persino più bianchi di loro.

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  Рік тому

      Ciao! Essendo il video vecchissimo non ho in mente a quale punto del contenuto si riferisca, comunque grazie per l'osservazione 🙌🏻

  • @annabrit751
    @annabrit751 4 роки тому

    Nella medea di Euripide medea usa un termine ” dispregiativo “ nei confronti di giasone sapresti per caso dirmi qual è?

    • @shadowoftheday5736
      @shadowoftheday5736 4 роки тому

      "Disgraziato!"? Lo trovi nell'agone tra Medea e Giasone.

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  4 роки тому +1

      Grazie per aver risposto! Se non è quello il termine che cercavi dimmi pure che controllo sul testo io stessa

  • @saracriscuolo2579
    @saracriscuolo2579 3 роки тому

    molto interessante il video, anche per chi come me non è una appassionata di letteratura latina

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  3 роки тому +1

      Felicissima che ti sia ugualmente piaciuto ❤️

  • @martinadellafemina8513
    @martinadellafemina8513 4 роки тому

    Che studi?

  • @anastasia59074
    @anastasia59074 6 місяців тому

    Complimenti per il video ma che fastidio sentire Giasòne al posto di Giàsone..

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  6 місяців тому

      Ti ringrazio, ma mi sembra (anche riascoltando il video) di aver pronunciato Giàsone eh 🤔

    • @anastasia59074
      @anastasia59074 6 місяців тому

      @@passioneretorica infatti ho sbagliato io l'accento

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  6 місяців тому

      @@anastasia59074 eh comunque è Giàsone l’accentazione corretta, anche prendendo il nome in greco è così ahaha

    • @anastasia59074
      @anastasia59074 6 місяців тому

      @@passioneretorica immaginavo che mi avresti contestato l 'accento che uso e sento da sempre... ho chiesto lumi a google e mi ha dato ragione, prova

    • @passioneretorica
      @passioneretorica  6 місяців тому +1

      @@anastasia59074 Sei tu che hai tirato fuori il dramma eh, a me non frega nulla della pronuncia; ma se dobbiamo prendere il termine originale in greco, be’… Ἰάσων, Iásōn. Guarda un po’ dove sta l’accento 🙃

  • @abassnonni994
    @abassnonni994 3 роки тому

    OK MEGLIO LA DISTIZIONE DEI DUE LIBRI E IL MODO VEDERE DI VEDERE IL MITO GRECO

  • @annamariadebellis4756
    @annamariadebellis4756 Рік тому

    Sempre chiamato Giasòne non Giàsone