Quanto ai consigli sui libri: al netto del possibile compiacimento per aver ottenuto da voi risposta o della pigrizia di alcuni, potrebbe anche essere che ve li si chieda perché, contando sulla vostra autorevolezza, si speri di evitare di sprecare il proprio tempo su testi dallo scarso valore. Suppongo
Forse non si rendono conto che per molti argomenti c'è un problema ENORME di libri "bullshit" o di vastitá di risorse che si trovano tramite google. Il problema non è "non aver accesso ai libri" ma è aver accesso a troppe risorse. E se non si è adeguatamente istruiti si finisce per leggere stronzate. E poi le persone hanno tempo limitato. Se si vuole imparare (sparo un argomento) programmazione in Python ci sono dei libri migliori di altri che ti consentono di impararlo in meno tempo rispetto ad altri libri. Per quello si va a chiedere agli esperti.
Sì infatti non ho capito cosa ci fosse di strano o fastidioso nella domanda. Mi sembravano abbastanza ovvie le motivazioni, lecite, per simili richieste.
Da ing. informatico, concordo con lo scetticismo di Boldrin. il 90% dell'ia usata nella pratica è apprendimento supervisionato che si fa da decenni (ora meglio). La novita sono gli LLM, che sono un po utili, un po fuffa e tanto marketing. Forchielli fa un mischione fra AI, LLM, robot, macchine autonome come se fosse un'unica cosa.
@@Heinrich98sui tumori, per quello che ho letto sui paper del mio settore (MEMS per ambito medico e ottico) non mi sembra che sia trooooppo lontano dalla verità. 10-15 anni e potrebbe essere realtà
alcune cose che dici sono sicuramente dei fatti, ma non puo' essere un modo di sminuire i progressi fatti negli ultimi 10 anni, un processo innescato da piu' fattori, compresa l'ideazione di architetture software e hardware che 15 anni fa non esistevano. Le novita' vanno ben oltre gli LLM, e dire che gli LLM sono un po fuffa e' assurdo (ovviamente non sono la soluzione a tutto come tanti pensano, su questo siamo d'accordo)
@@Dr.Sortospino Ma credo (magari mi sbaglio) aiuterà tantissimo nello studio delle sequenze generiche, delle proteine, ecc. Da come ne parlava lui, sembra che l'IA da sola trovi la cura al tumore in toto
Sarebbe bello invitare a una puntata del Drin Drin il dottor Enrico Mensa, noto su twitch e youtube come Enkk. PhD in informatica, ricercatore associato all'Università di Torino, il suo campo di ricerca è proprio l'intelligenza artificiale, di cui ha spiegato le basi in vari video qua su youtube. Oltre che competente in materia, sa già come muoversi in una live ovviamente, e anche il suo pubblico sono sicuro che sarebbe interessato.
Allora, non esiste LA Intelligenza Artificiale. “Intelligenza Artificiale” e’ una classe di algoritmi per risolvere problemi di vario genere a partire dai dati. Una sottoclasse di questa e’ la cosiddetta AI generativa (i.e., a partire dai dati, ne genera di nuovi) di cui i Generative Pre-trained Transformers (GPT) ne sono un istanza. Alcuni LLMs tra cui Claude e, chiaramente, GPT-4, sono GPT. Vi sono tanti altri algoritmi di AI generativa che non fanno Natural Language Processing come per esempio i Diffusion Models che non c’entrano NULLA con i GPT. I Neural Networks sono un po' ovunque, nei GPT e nei Diffusion Models. Per rispondere a Michele, no, nonostante vi furono in passato tentativi di usare Diffusion Models come modelli generativi non lo facciamo da sempre (si intende anni 80-90 quando altri algoritmi che usiamo ancora oggi vennero formalizzati per la prima volta). Drug design non si fa con i GPT ma con Diffusion Models ed altri algoritmi quali VAE, GAN e talvolta Reinforcement Learning, tutti nati, di fatto, negli scorsi 15 anni. 'Di fatto' perché oltre ad essere stati formalizzati recentemente, il know-how e le capacita' ingegneristiche (software), e computazionali (hardware: cluster enormi di GPU) formidabili che ne consentono l’utilizzo pratico, 10 anni fa semplicemente non esistevano. Vi sono gia’ in letteratura studi che suggeriscono come la produttività’ (in particolare per compagnie che fanno drug discovery) aumenti parecchio grazie all’AI ma non e’ il mio campo quindi posso esprimermi sulla loro validita’. Sarebbe interessante sapere l’opinione di Michele a riguardo. Vi lascio un dato: Llama 4 (Meta) lo stanno allenando su un cluster (uno di tanti) composto da piu' di 100'000 (centomila) H100 (l'ultima GPU Nvidia). Sul mercato una H100 costa 30'000 dollari.
Ragazzi, sarebbe bello vedere un confronto sull'argomento con Luciano Floridi, professore di etica dell'intelligenza artificiale a Yale. Credo ci sia un po' di confusione sull'argomento che è diventato molto inflazionato: come ha detto bene Michele, l'AI non è altro che un altro tassello del processo di automazione che è iniziato un paio di secoli fa. L'intelligenza artificiale che ha attirato l'attenzione di tutti è quella generativa, ovvero quella che riesce ad auto correggersi nell'elaborazione di alcuni dati. Questa specifica Intelligenza è ancora lontana da avere un utilizzo nelle attività che crei valore: al momento, ci sono dieci punti principali nella quale può fare la differenza (rilevazione truffe, gestione del personale, ecc.) ma nessuno di questi va a far migliorare sostanzialmente la produttività di un'impresa. Ad oggi, questo accade perché l'intelligenza artificiale aumenta l'efficienza di un'industria solo nel caso in cui l'infrastruttura dell'industria è stata progettata per fare lavorare all'interno la AI. Al momento, l'intelligenza artificiale che lavorare in un ambiente aperto con fattori imprevedibili è pericolosissima (per questo la vedo ancora lunga per l'AI che cucina o stende, il robot non può prevedere che un bambino gli lanci addosso un pallone o che un gatto gli possa saltare sulle braccia). Per cui, per le macchina che guidano da sole, ci sarà da aspettare le famose smart city. Per l'applicazione industriale, l'AI è in una bolla finanziaria: gli investimenti in essa hanno raggiunto cifre vertiginosa mentre la sua applicazione nelle aziende è ancora piccolo. Per la situazione italiana e per quello che abbiamo detto, io vi consiglierei il caso Ocado: la Ocado è un'impresa di supermarket il quale core business è l'esportazione di Magazzini automatizzati, magazzi in cui ci può lavorare solo l'intelligenza artificiale e livelli di efficienza altissimi. Se spingessimo le imprese a specializzarsi in infrastrutture per intelligenze artificiali, potremmo trovare un risvolto utile di questo tema affascinante.
L’AI esiste da 80 anni. La vera rivoluzione è associata alla potenza di calcolo data dalle GPU disponibili a tutti, a basso costo. L’avvento del computer quantistico nei prossimi anni velocizzerà ancora di più l’apprendimento dei modelli e l’elaborazione dei dati. L’automazione rivoluzionerà totalmente la società: alcuni lavori utili oggi potrebbero non esserlo nel giro di qualche anno (se non meno). Tutto il lavoro meccanico è destinato a scomparire lasciando spazio a robot intelligenti. Se si vuole dare la possibilità a tutti di lavorare, si deve cambiare la politica del lavoro (settimana a 4/3 giorni). Altrimenti lavoreranno sempre i migliori, guadagnando di più, creando ancora maggiore divario sociale.
Un mondo affidato ai robot può generare o un’utopia, quella di cui parlava Asimov in un suo articolo ad esempio, cioè gli esseri umani “liberati” dal lavoro che possono dedicarsi alle proprie passioni, oppure una distopia in cui dovremo arrabattarci per sopravvivere. La verità alla fine sarà probabilmente una via di mezzo. Io però ho un pensiero al riguardo: nell’ultimo secolo negli ultimi decenni le ore di tempo libero in questa parte di mondo sono notevolmente aumentate (mediamente), è nata anche la categoria dell’adolescente come la conosciamo noi, con tanto tanto tempo libero; queste ore però come vengono utilizzate dalla maggior parte delle persone? Perché qui sta un punto importante. Nell’utopia di Asimov la gente studiava coltivava passioni si arricchiva; nella realtà? Uno scorcio lo abbiamo oggi e non è tanto rassicurante: noia, senso di inutilità, angoscia, depressione, abuso di sostanze, etc., etc. Forse sono fuori tema ma non penso, perché c’è tanta difficoltà, tra i giovani soprattutto (che sono le persone a cui bisogna maggiormente pensare perché sono il futuro). Valutiamo anche questo lato della rivoluzione che sta portando porterà l’intelligenza artificiale. Lo sviluppo delle tecnologie è andato tanto tanto veloce e purtroppo non è stato accompagnato da uno sviluppo anzi progresso delle teste delle persone, culturale intellettuale. Abbiamo mezzi potentissimi che hanno potenzialità straordinarie, e questo già adesso, figuriamoci domani, che in pochi però sanno usare, e questo con l’aumentare di questa potenza di queste possibilità emergerà sempre più come un problema, un problema sempre più grosso. I più non sanno usare in modo costruttivo un cellulare i social, figuriamoci chatgpt, figuriamoci tutto il resto (parlando concretamente)
Si arriverà (presto probabilmente) al punto in cui lo sviluppo di queste tecnologie segnerà uno spartiacque fra coloro i quali istruiranno l'IA e coloro i quali invece prenderanno istruzioni dall'IA. Ponendosi così come tecnologia di intermediazione dei rapporti sociali di produzione (chiedo scusa) e aprendo un problema riguardo la governance di queste tecnologie e dunque la regolazione dei suddetti rapporti.
Lo sviluppo dell'IA è inevitabile in ogni caso, le più grandi potenze stanno lavorando su essa e chi resta indietro non sarà competitivo e verrà schiacciato. I governi sono tanti se ci fosse un solo stato e un solo governo in tutto il mondo si potrebbe decidere se usarla meno, ma nel momento in cui c'è la concorrenza tra potenze economiche no. Bisogna imparare ad usarla bene, l'IA ci può risolvere i problemi e i giovani sono in grado di usare le tecnologie più di diversi adulti che ne sono sopraffatti. I millennial hanno inventato le tecnologie più potenti, gli Z ci sono nati e sanno quando non usarle, quelli più sopraffatti sono x e millennial, ma mentre i millennial magari subiscono la mania e la perdita di tempo legata alle tecnologie gli X in particolare ne vengono anche sopraffatti non sapendo distinguere notizie vere da false o qualità dei contenuti. Gli Z sono più distaccati dalle tecnologie rispetto ai millennial, le usano ma non ne sono sopraffatti, proprio perchè ci sono nati e non le vedono come una cosa nuova. In questa prima fase l'IA può funzionare da potenziatore della creatività umana permettendoci di abbattere il problema dell'assenza di industrie innovative nel nostro paese. Possiamo trovare soluzioni per tutti i settori migliorando efficienza.
@ A parte che parli di Z X e non si capisce niente, appiattire migliaia milioni di persone solo perché nate gli stessi anni è terrificante. Essere Z o X significa molto poco, vivi un po’ nel mondo o lo capirai benissimo. Detto questo, bisogna riconoscere che c’è un problema culturale, che lo sviluppo tecnologico non è stato accompagnato da un progresso delle teste (perché devo ripetere quello che ho scritto!!), questo è il punto del mio discorso. Il punto non è saperle usare, sì un giovane sa navigare su internet meglio di un sessantenne, il punto è tutto il resto… Se vuoi parlare di queste cose che ho voluto lanciare nella discussione facciamole, se vuoi ridurre la cosa con il mondo è così e amen, non mi interessa parlare con te
Sto seguendo con molto interesse questi video, ma in questo ammetto che avete fatto un po di confusione. Il tema e' complesso e la questione legale e' molto importante. Perche' non invitate qualche esperto per una live? (immagino che ci avete gia' pensato). In ambito italiano c'e' un progetto molto interessante chiamato stregatto creato da Piero Savastano, potreste invitare lui. Grazie per il lavoro che fate!!!!
Non sono ancora riuscito a finire il video (stasera ce la faccio) a causa di una settimana fittissima, ma intervengo solo per dirvi che domenica alle regionali in ER voterò Drin Drin, nel senso che annullo la scheda scrivendoci sopra Drin Drin
Sulle IA generative sono molto più scettico e preoccupato, perché anche se ti danno l'impressione di "creare" ciò che fanno in realtà è rimescolare e sintetizzare informazioni che trovano altrove. Dunque nell'esempio di Forchielli, ci dev'essere comunque un essere umano che ha fatto un buon syllabus in precedenza da cui l'IA può attingere, e comunque va sottoposta a un serio controllo per verificare che stia suggerendo libri di qualità, che siano in stampa, che esistano etc. Questo è particolarmente evidente nella generazione di immagini, che sono in larga parte plagi evidenti di opere create da umani, e piene di refusi. In conclusione può essere un giocattolino comodo per tagliare i costi (se non ti poni il problema etico), ma ho seri dubbi sulla qualità dei risultati
l'IA non è solo fare testi e immagini, le aziende che hanno molti clienti possono raccogliere dati e fare analisi predittive che diano la possibilità di sviluppare l'andamento futuro delle proprie azioni di marketing, programmare applicazioni che raccolgano dati di clienti per valutare potenziali richieste e prevenire in tempo con soluzioni, può essere usata a scopi militari, di programmazione, per compilare correttamente programmi politici, per analizzare montagne di dati e capire quale possa essere la soluzione migliore. Ogni attività può avere un uso efficiente dell'IA e sviluppare nuovi progetti con l'aiuto di essa. Anche progetti molto complessi possono essere facilitati in modo notevole con l'uso dell'IA, come programmare l'intelligenza artificiale di un robot. quindi con un know how minimo, sommato all'abilità dell'intelligenza artificiale si possono sviluppare prodotti nuovi e dar vita a nuove startup che siano di robotica o altre idee. Userei questa concezione anche all'interno di aziende preesistenti, sviluppare prodotti nuovi per diversificare il proprio target.
"i giovani non vogliono più far gli operai"... A dir il vero quasi nessuno lo voleva per davvero. Se ci saranno, e lo spero, altro modi più soddisfacenti per lavorare ben venga.
Come detto già da altri, posto che sarà il futuro ed è inutile combattere ciò che sicuramente già sarà, quello che davvero temo è che ci sarà ancora una volta una estrema polarizzazione della ricchezza verso l'alto e, prima o poi, il tema del "come far sopravvivere crescenti fette della popolazione che sarà spiazzata da queste tecnologie" c'è. Tendenzialmente sono poco propenso a formule tipo Reddito di Cittadinanza etc, ma ammetto che non vedo soluzioni alternative all'orizzonte benché vadano costruite in maniera sensata in modo da consentire la ricollocazione attiva di queste persone.
E' chiaro che in campo tecnologico e scientifico le AI sono la manna dal cielo per i ricercatori ,le imprese , ma soprattutto negli ambiti dei servizi tutti questi vantaggi come sapete sono posti di lavoro persi in una misura e ad una velocità tale che non vedo come il mercato possa adattarsi in tempo a riallocarli . L'ottimismo con cui Forchielli sembra accettare l'inevitabile sostituzione umana nei ruoli creativi ( quando parla dei violinisti ad esempio) mi sembra irresponsabile. La creatività e l'intrattenimento non sono solo un mercato di lavoro enorme ma è una delle principali attività dell'intelletto umano, delegare tutto alle AI nel giro di pochi anni potrebbe creare un disastro sociale in termini di disoccupazione , povertà ma anche di educazione .Spero che nella parte dei "contro" parliate di quelle che sono le vostre idee su soluzioni e strategie per far fronte alle conseguenze anche negative di questa rivoluzione. Aldilà degli slanci entusiastici in termini di produttività, competitività e innovazione vorrei si parlasse anche di etica e lavoro.
Buonasera Signori, apprezzo moltissimo queste discussioni che proponete per tutti, nel caso specifico non mi è chiaro l'orizzonte temporale delle innovazioni, almeno per noi italiani, che il Forchielli vede come, mi pare, dato di fatto a breve. Per me, trevigiano, non sembrano poi così imminenti - domotica a parte, forse mi mancano esperienze ed/o qualche passaggio tecnologico già concretamente attuale altrove. Grazie per la vostra iniziativa.
Quando chatGPT venne lanciato nessuno se lo aspettava, nemmeno i ricercatori in ambito AI. Stessa cosa per alphafold, alphago, alphazero, libratus etc. E tutto questo e' successo in 10 anni, dopo che intorno al 2015 l'hardware era pronto per supportare il deep learning e in generale le aziende ne hanno compreso il potenziale. TensorFlow e Pytorch, le prime vere librerie di programmazione in ambito AI, sono del 2015 e 2016, il primo manuale solido di deep learning e' datato 2015. Oltre a questo, il paper che ha veramente dato via a questo filone di AI e' "Attention is All You Need", pubblicato solamente 7 anni fa. Insomma, le cose stanno andando molto piu' rapidamente di quanto si pensi. Se sei curioso puoi guardarti i progressi in ambito robotica fatti da Boston Dynamics, Figure, Engineered Arts etc. Ovviamente non possiamo pensare che lo svilupppo manterra' questa velocita' all'infinito, ma e' assurdo credere che duri solo 10 anni scarsi, basti pensare a cosa viene presentato alle varie conferenza di AI e robotica (NeurIPS, ICML, ICLR, ICRA, IROS). Forse ci siamo un po' abituati a vedere uscire tecnologie completamente inaspettate.
Nel 2000 c’erano tutti gli ingredienti per fare un iPhone. Sono serviti investimenti, sviluppo, per averlo ad un prezzo ragionevole, ed essere pochi anni dopo nelle tasche di tantissimi. Mi sembra che qui siamo nel 2000 sulla questione AI… ci sono tutti gli ingredienti, gli investimenti arrivano, bisogna solo abbassare i costi per renderli mainstream
Non ricordo se l'ho già scritto nei commenti, ma per affrontare il "problema" legato alla richiesta di libri, esiste la possibilità di creare uno shop virtuale su Amazon. Questo permette di consigliare libri (o altri prodotti) e, in caso di acquisto, ottenere una percentuale sulla vendita senza costi aggiuntivi per l'acquirente, una sorta di affiliazione. Questo potrebbe aiutare molte persone curiose e autodidatte a orientarsi tra la vasta quantità di disinformazione presente, soprattutto in ambito economico e nei talk show politici.
Altro bel video. Qui in Cina la applicazioni IA sono piuttosto avanti, anche per la disponibilita' di dati. Non sono sicurissimo sulla rapidita' delle applicazioni farma, ma vedermo. Sul discorso operai in Cina, quando pensate che si apriranno (finalmente) all'immigrazione?
Penso che Alberto abbia voluto stimolare la curiosità e la voglia di futuro e scienza. Osservando un Italia che investe troppo poco in ricerca ed innovazione e se magari l'AI in tutte le sue declinazioni potrà essere veramente utile come penso, si rischia di rimanere uno stato di fruitori (quelli che pagano) e non di innovatori(quelli che guadagnano)Pagheremo le fees agli altri... esemplare il blocco di open IA da parte dei nostri regolamentatori.... gli altri innovano e noi non sappiamo fare altro che regolamentare.
Il problema di queste cose sono anche i super entusiasti. Come quando si anticipava la completa automazione. Servono ancora molti interventi umani, creatività, scelte e attività relazionali dell'uomo ma se rendiamo i lavori noiosi per gli umani, se li alieniamo o se togliamo la voglia di lavorare le ai ci distruggeranno come società. Vedi ad esempio i traduttori. Molto lavoro è fatto dall'AI ma serve molta esperienza nei traduttori umani per valutare errori, stile e cose che nella scrittura sono più sfumate. Ma se il traduttore diventa solo un compito di correzione chi vorrà ancora farlo?
07:38 Piccolo spunto da appassionato della questione: tendenzialmente gli LLM sono utili per analisi di dati, ad esempio utilizzando linguaggi come il python, su cui è possibile costruire della conoscenza molta solida e puntuale. In questi contesti riescono a dare output di qualità molto alta su cui poi si devono fare solo piccole correzioni. Detto questo, per quando riguarda la programmazione dei sistemi, quindi i sistemi operativi, i kernel, i device drivers, e tutte quelle cose che si trovano a livelli di astrazione più bassi del python, e che dunque sono più complesse e richiedono uno "scope" più elevato, gli LLM ancora fanno molta difficoltà. In modo assai approssimato penso derivi dal fatto che in questi contesti il "contesto di riferimento" diventa molto più grande, se ad esempio confrontato con uno script python e un dataset ben descritto, ed è dunque difficile considerare tutti i possibili side-effects. Detto questo, sarà interessante vedere il limite di queste tecnologie, per capire se il gap attuale riuscirà ad essere "colmato" andando ad usare dataset più ricchi.
Punti di vista molto superficiali sull'argomento, confido nella parte sui contro. Il problema principale della chiacchierata è il guazzabuglio che si fa tra macchine automatiche, algoritmi generativi (Gpt-4, Claude), algoritmi supervisionati e non supervisionati. Il vero tema è quello degli algoritmi generativi, più recenti e più criticati in quanto capaci di sostituire lavoratori di tantissimi ambiti. Occorre parlare dei costi energetici e di produzione degli impianti di elaborazione dati, inquadrare in maniera sistematica le classi più a rischio e discutere per esse di eventuali programmi di supporto o ricollocamento, parlare dei problemi sulle normative nazionali per la regolamentazione di questa nuova tecnologia (con eventuali programmi di contenimento o promozione della stessa). E no, con i problemi che abbiamo nel reperimento di batterie la robotizzazione domestica non può essere un tema di attualità, probabilmente non ci toccherà per tutto il secolo.
Mah...sarò un sempliciotto agli occhi di questi signori ma sentir fantasticare Forchielli sulla sostituzione dei rapporti umani in ambito lavorativo (e non) con dei robot mi fa rabbrividire, un'idea di mondo in cui non mi vorrei mai rispecchiare. Noto spesso questa tendenza a far passare le persone poco dotte a poco utili, perché scarsamente produttive. Sarà anche vero in molti casi ma sarà anche un valore ciò che rende bello l'interazione tra esseri umani rispetto ad asettici robot? Non voglio assolutamente estendere il concetto sull'utilizzo della IA in molti campi dell'industria e dei servizi, mi riferisco proprio all'esempio fatto del robot che in un albergo o in una casa di riposo o ancora in un ristorante sostituisca a pochi soldi un essere umano. Si vuol davvero imitare certe realtà asiatiche descritte da Forchielli fino a tal punto? Rimango perplesso
Forse Mastro Forchielli intendeva dire velocità della luce, la velocità del suono è estremamente lenta per un computer, 331 metri al secondo nell'aria per la precisione e varia a seconda del mezzo, (nell'acqua è più veloce). la velocità della luce è quella più vicina ai processori moderni, quasi 300.000 mila km al sec. Bella chiaccherata comunque, a mia modesta opinione l'Italia o si adatta o muore, non si può più escludere l'avvento delle IA dal processo produttivo in un paese moderno e all'avanguardia.
È una bella scatola nera questo argomento. Invecchiamento, AI, robot, lavori nuovi e lavori vecchi che spariranno. Non semplice, anche perché non so quanta parte di popolazione sia in grado di stare al passo di questa velocità tecnologica.
La modernità in Italia ? Il giorno in cui non sarà più necessario consegnare la fotocopia del codice fiscale ? Arriverà questa modernità entro il 2040?😮😅😂
Un mio amico lavora in un'azienda di consulenza ingegneristica a Milano. Lui e i suoi colleghi non hanno fatto in tempo a caricare entro la scadenza un progetto sulla piattaforma dell'ufficio di competenza. Risultato? Hanno dovuto metterlo su un CD e lui è dovuto andare fisicamente a Roma, dove si trova l'ufficio statale in questione, per consegnarlo 😂
Metà delle costruzioni italiane oggi sono fatte da operai egiziani, marocchini est europei ecc... ecc... tanti persino vengono lavorano 6 mesi e tornano. Se non li facciamo venire le case e i capannoni col caz che li costruiamo (immagino sia lo stesso in tanti altri settori). Un muratore prende comodamente il doppio, il triplo di uno che fa stagista sfruttato a Milano, se sei bravo sveglio e ti specializzi bene anche 4 volte. eppure c'è strapieno di ragazzi che fanno lo stagista sfruttato con un lavoro di merda lamentandosi ma in un ufficio e di muratori manco l'ombra. Ormai certi lavori non li vogliono più fare, gli italiani...
Fonti interessanti di approfondimento... cercare materiali divulgativi circa AI di prof. Roberto Battiston, prof. Alessandro Mecocci, prof. Nello Cristianini
Benissimo Forchielli: l'Intelligenza Artificiale cambierà il mondo in ogni aspetto. Poi è ovvio che andrà imparata a essere usata nel modo appropriato, vedere il prof. Maurizio Ferraris per saperne di più.
Ricordiamoci che anche i robot saranno utili se le aziende riusciranno a far aumentare anche la produttività marginale, e per questo è necessario un pensiero sistemico!
Prof. in azienda, sposo 100% Alberto, ti aumenta la produttività in modo esponenziale. Aggiungo che mette in crisi molte figure professionali... Noi non chiamiamo più molti consulenti. Peraltro migliora la capacità intellettuale di chi la utilizza, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.
Aumenta anche la quantità di lavoro se si usa con fini espansionistici e favorisce la creatività nel creare nuove attività aziendali che essendo facilitate possono essere implementate più facilmente
Secondo me l'AI dovrà essere usata dove abbia un senso. Nel senso, un automatismo software classico è efficace dove le regole sono ben determinate. L'AI è un altro tipo di funzionalità, di tipo "fuzzy" per quel che sono le mie conoscenze, e sarà estremamente efficace in altre situazioni dove magari le regole hanno più sfumature. Un giorno credo sapremo usare un tipo o l'altro a seconda del caso e dell'applicazione.
Sull'evoluzione dell'AI nel futuro non mi pronuncio... Molti (forse tutti?) lavori che si basano su know-how e poca creatività sono già rimpiazzabili... breve elenco di attività su cui ho già avuto modo di sperimentare: customer-care, interpreti e traduttori, medici di base, programmatori junior, beta-testing, supporto alla didattica, produzione di materiale didattico, piccole consulenze legali...
come ha detto Boldrin a proposito del corso scritto dall'AI per Forchielli... poi lui deve sapere di cosa si parla... lo stesso vale per la programmazione... se non si sa cosa si vuole e dove si vuole andare a parare e come modularlo bene AI non è utile... quindi usarla senza la minima competenza è irrilevante
Ma signor Forchielli, come facciamo noi umani a creare qualcosa di superiore al nostro stesso cervello, quando non sappiamo nemmeno con certezza come funziona?
Non è necessario riprodurre il mezzo per riprodurre il risultato, anche in modo più efficiente. Anzi, riproducendo il mezzo ottieni semplicemente la stessa efficienza, che non è quello che si cerca
Io vi ascolto sempre con enorme interesse, e sono anche un vostro iscritto, detto ciò, solo a me questa puntata ha fatto venire ansia ?! In un futuro di questo tipo, cosa andiamo a fare ?!
unica minaccia nell'AI a mio avviso sono nei video di politici, metti un trump AI che dichiara guerra a qualche stato (cosa non impossibile dato il personaggio) e quelli rispondono ad un fuoco non esistente
Ma neanche per sogno. Lo uso tutti i giorni e fallisce ogni volta che la domanda è non banale. A uno sviluppatore dà un piccolo aumento di produttività e nulla più.
Ma dai...se qualcuno e' stato recentemente in Cina sa che queste sono tutte boiate. Sono riusciti a integrare un paio di app del telefono nei servizi pubblici (rendendole di fatto quasi obbligatorie...se non hai un telefonino in mano, ti attacchi) e stop. In un mese che sono stato la' ho visto un robot che fa food delivery in camera. Uno. Ed e' una tecnologia di 30 anni fa, basterebbe pagare gli ingegneri.
@@CetrioloGarmogno che ti fidi o no a me poco tange. E' assurdo che al tempo di internet la gente crede a cio' che sente, senza avere uno straccio di prova. Non siamo piu' ai tempi di Grillo che "oh in Australia hanno gia' il motore ad acqua!". In Cina non hanno nemmeno accesso alla tecnologia hardware necessaria per avere una roba tipo ChatGPT, questa e' la realta'. Che in Italia state ancora alla preistoria e' chiaro; che dobbiate darvi una mossa e' chiaro. Ma non prendiamoci in giro con "miocuggino in Cina"
in cina ci sono interi canali di influencer con milioni di views e reaction che vanno avanti 24/7 e sono completamente AI (non sono persone reali). per dirne una ma ce ne sono mille
NON SONO D'ACCORDO sul fatto che l'AI distruggerà i lavori manuali. Perché dovrei prendere un praticante nel mio studio legale se il suo lavoro è organizzare testo? Perché dovrei prendere un dottorando se avrò l'AGI? Il problema sono gli entry-level jobs. La robotica è molto più indietro dell'AI, a mio figlio direi di fare l'imbianchino
I voti non si perdono parlando di argomenti, si perdono, ancor prima di prenderli, sul reclutamento , che, almeno nel mio caso, non ha funzionato. Come mai ? 🧐
Alcune idee interessanti, ma ho lo stesso scetticismo di boldrin anche perché ci lavoro in parte e sarà utile in molti campi ( soprattutto in campi dove serve lavoro mentale ripetitivo), ma insomma, non è l'invenzione del fuoco. Per la robotica, 6 anni di trasferte a Shangai, mai visto un robot... ne ho visti alcuni che portano i ricambi di asciugamani e la cena kn camera solo questanno. Ma tra il delivery e rifarti la camera, passano dai 15 ai 30 anni. Mi ricordo che negli anni 90 tutti pensavano che i robot avrebbero sostituito lgli operai e stavamo tutti a casa...spoiler non è successo, ma magari siamo più vicini ora avendo più capacità computazionale? Mah forse un pelo
14:40 qualche giorno fa abbiamo fatto di peggio: il "piracy shield" istituito con premesse da mettersi le mani nei capelli ha bloccato Google Drive...🤣👌
Beh dai anche il cellulare ha rimpiazzato l segretaria del mio ufficio, ma ha fatto altro, ed anche di più interessante. Mai a mia memoria il progresso ha diminuito i posti di lavoro, anzi.
Certo che delle volte Fate cadere le braccia a terra Quindi un ragazzo vi chiede una raccomandazione sui libri e gli dite cercatelo su Google ma non è la stessa cosa Se mi fido di te se un libero lo leggi tu cosa c'entra che me lo vado a cercare su Google
L’intelligenza artificiale sta arrivando ad una velocità che al momento non potete nemmeno immaginare! Ogni campo della ricerca scientifica sarà rivoluzionato a breve! Le industrie di una certa dimensione stanno sviluppando i loro “digital twin” cioè un modello AI che prevede quando fare manutenzione, dove e come operare, questo ha un impatto immenso sulla produttività aziendale! E questo per citare un paio di esempi pratici e solo grattare la superficie della questione… Il problema Italiano è che per sviluppare questi modelli AI, al di là della tecnologia tipo machine learning, neural network, large language model etc, serve un hardware, servono centri di calcolo con GPUs che non abbiamo in Italia se non solo al CINECA o in ENI, per alimentare il tutto servono quantità di energia che non abbiamo e torniamo di nuovo al discorso del nucleare e delle fonti energetiche, il problema è molto ampio e attualmente l’attuale classe politica, al di là del colore non ha la minima intenzione di sfiorarlo… Qui bisogna correre per davvero perché il treno sta già passando!
Cazzo ragazzi si sta cosa dell’identificazione è una tortura. Bisogna assolutamente cambiarla e distruggere quella merdaccia di spid o cambiarlo in modo che sia utilizzabile bene e comodamente e che sostituisca la carta d’identità. E introdurre metodi biometrici di riconoscimento. Io per entrare sul sito dell’università devo usare lo spid aspettare il codice di conferma, se non prende la rete mobile scordati l’sms e non entri e la password che cambia e vaffanculo…. Basta sostituire tutto sto carrozzone con l’impronta digitale e la AI ecc. Per non parlare delle varie cose che fai agli sportelli. Ti chiedono documenti su documenti per “riconoscierti” ma chi cazzo volete riconoscere da una foto di 2 cm che il 90% vien guardata a malapena.
Nel campo della didattica verranno creati software in grado di adattarsi agli stili di apprendimento degli studenti; soprattutto per coloro affetti da disabilità. Questo avviene già per alcune disabilità fisiche. Non vedo perché non possa applicarsi anche all'ambito del funzionamento neurocognitivo.
@@aranbenjo2695In realtà, la demografia è piuttosto prevedibile. Forchielli ha ragione su questo. Ci sarà un massiccio invecchiamento della popolazione, tranne che in Africa.
@inelnos secondo le stime degli anni '70/'80 saremmo dovuti essere già dodici miliardi e invece siamo 8,5. Fare figli non è una paranoia statistica, è quello che manca agli italiani: credere nel futuro.
@@aranbenjo2695 Certo, il dibattito sulla demografia non teneva conto, una volta, di un'eventuale calo del tasso di natalità o di riproduzione, e quindi pensavano sostanzialmente che la crescita sarebbe stata infinita, ma si sbagliavano alla grande. Mi dispiace, ma la sua prospettiva è sbagliata e banalmente ingenua: il calo demografico e, di conseguenza, il calo del tasso di riproduzione non è un caso italiano, ma un fenomeno mondiale. In gran parte del mondo, la popolazione sta subendo un radicale processo di invecchiamento e, in futuro, la situazione non farà che peggiorare. L'Africa è l'unica zona che ne è esente e continuerà a esserlo in questo secolo. È probabile, però, che già dal prossimo secolo anche l'Africa svilupperà lo stesso processo di invecchiamento EUROPEO e ASIATICO(Non solo italiano).
Quanto ai consigli sui libri: al netto del possibile compiacimento per aver ottenuto da voi risposta o della pigrizia di alcuni, potrebbe anche essere che ve li si chieda perché, contando sulla vostra autorevolezza, si speri di evitare di sprecare il proprio tempo su testi dallo scarso valore. Suppongo
Io per quello lo chiederei.. se no tanto vale che mi faccio spiegare direttamente anche le lezioni da chat gpt, no?
esatto, con tutti i libri che ci sono perdi tempo solo a recuperare i titoli...
Confermo
Forse non si rendono conto che per molti argomenti c'è un problema ENORME di libri "bullshit" o di vastitá di risorse che si trovano tramite google. Il problema non è "non aver accesso ai libri" ma è aver accesso a troppe risorse. E se non si è adeguatamente istruiti si finisce per leggere stronzate.
E poi le persone hanno tempo limitato. Se si vuole imparare (sparo un argomento) programmazione in Python ci sono dei libri migliori di altri che ti consentono di impararlo in meno tempo rispetto ad altri libri. Per quello si va a chiedere agli esperti.
Sì infatti non ho capito cosa ci fosse di strano o fastidioso nella domanda. Mi sembravano abbastanza ovvie le motivazioni, lecite, per simili richieste.
Da ing. informatico, concordo con lo scetticismo di Boldrin. il 90% dell'ia usata nella pratica è apprendimento supervisionato che si fa da decenni (ora meglio). La novita sono gli LLM, che sono un po utili, un po fuffa e tanto marketing.
Forchielli fa un mischione fra AI, LLM, robot, macchine autonome come se fosse un'unica cosa.
Infatti ne ha parlato male, quella cosa sui tumori poi...
@@Heinrich98sui tumori, per quello che ho letto sui paper del mio settore (MEMS per ambito medico e ottico) non mi sembra che sia trooooppo lontano dalla verità. 10-15 anni e potrebbe essere realtà
alcune cose che dici sono sicuramente dei fatti, ma non puo' essere un modo di sminuire i progressi fatti negli ultimi 10 anni, un processo innescato da piu' fattori, compresa l'ideazione di architetture software e hardware che 15 anni fa non esistevano. Le novita' vanno ben oltre gli LLM, e dire che gli LLM sono un po fuffa e' assurdo (ovviamente non sono la soluzione a tutto come tanti pensano, su questo siamo d'accordo)
@@Dr.Sortospino Ma credo (magari mi sbaglio) aiuterà tantissimo nello studio delle sequenze generiche, delle proteine, ecc. Da come ne parlava lui, sembra che l'IA da sola trovi la cura al tumore in toto
Non so come si faccia a dire che gli LLM sono solamente un po' utili... l'aumento di produttività è palese. Ti pare poco questo?
Sarebbe bello invitare a una puntata del Drin Drin il dottor Enrico Mensa, noto su twitch e youtube come Enkk. PhD in informatica, ricercatore associato all'Università di Torino, il suo campo di ricerca è proprio l'intelligenza artificiale, di cui ha spiegato le basi in vari video qua su youtube. Oltre che competente in materia, sa già come muoversi in una live ovviamente, e anche il suo pubblico sono sicuro che sarebbe interessato.
Allora, non esiste LA Intelligenza Artificiale. “Intelligenza Artificiale” e’ una classe di algoritmi per risolvere problemi di vario genere a partire dai dati. Una sottoclasse di questa e’ la cosiddetta AI generativa (i.e., a partire dai dati, ne genera di nuovi) di cui i Generative Pre-trained Transformers (GPT) ne sono un istanza. Alcuni LLMs tra cui Claude e, chiaramente, GPT-4, sono GPT. Vi sono tanti altri algoritmi di AI generativa che non fanno Natural Language Processing come per esempio i Diffusion Models che non c’entrano NULLA con i GPT. I Neural Networks sono un po' ovunque, nei GPT e nei Diffusion Models. Per rispondere a Michele, no, nonostante vi furono in passato tentativi di usare Diffusion Models come modelli generativi non lo facciamo da sempre (si intende anni 80-90 quando altri algoritmi che usiamo ancora oggi vennero formalizzati per la prima volta). Drug design non si fa con i GPT ma con Diffusion Models ed altri algoritmi quali VAE, GAN e talvolta Reinforcement Learning, tutti nati, di fatto, negli scorsi 15 anni. 'Di fatto' perché oltre ad essere stati formalizzati recentemente, il know-how e le capacita' ingegneristiche (software), e computazionali (hardware: cluster enormi di GPU) formidabili che ne consentono l’utilizzo pratico, 10 anni fa semplicemente non esistevano. Vi sono gia’ in letteratura studi che suggeriscono come la produttività’ (in particolare per compagnie che fanno drug discovery) aumenti parecchio grazie all’AI ma non e’ il mio campo quindi posso esprimermi sulla loro validita’. Sarebbe interessante sapere l’opinione di Michele a riguardo. Vi lascio un dato: Llama 4 (Meta) lo stanno allenando su un cluster (uno di tanti) composto da piu' di 100'000 (centomila) H100 (l'ultima GPU Nvidia). Sul mercato una H100 costa 30'000 dollari.
Ragazzi, sarebbe bello vedere un confronto sull'argomento con Luciano Floridi, professore di etica dell'intelligenza artificiale a Yale. Credo ci sia un po' di confusione sull'argomento che è diventato molto inflazionato: come ha detto bene Michele, l'AI non è altro che un altro tassello del processo di automazione che è iniziato un paio di secoli fa. L'intelligenza artificiale che ha attirato l'attenzione di tutti è quella generativa, ovvero quella che riesce ad auto correggersi nell'elaborazione di alcuni dati. Questa specifica Intelligenza è ancora lontana da avere un utilizzo nelle attività che crei valore: al momento, ci sono dieci punti principali nella quale può fare la differenza (rilevazione truffe, gestione del personale, ecc.) ma nessuno di questi va a far migliorare sostanzialmente la produttività di un'impresa. Ad oggi, questo accade perché l'intelligenza artificiale aumenta l'efficienza di un'industria solo nel caso in cui l'infrastruttura dell'industria è stata progettata per fare lavorare all'interno la AI. Al momento, l'intelligenza artificiale che lavorare in un ambiente aperto con fattori imprevedibili è pericolosissima (per questo la vedo ancora lunga per l'AI che cucina o stende, il robot non può prevedere che un bambino gli lanci addosso un pallone o che un gatto gli possa saltare sulle braccia). Per cui, per le macchina che guidano da sole, ci sarà da aspettare le famose smart city. Per l'applicazione industriale, l'AI è in una bolla finanziaria: gli investimenti in essa hanno raggiunto cifre vertiginosa mentre la sua applicazione nelle aziende è ancora piccolo. Per la situazione italiana e per quello che abbiamo detto, io vi consiglierei il caso Ocado: la Ocado è un'impresa di supermarket il quale core business è l'esportazione di Magazzini automatizzati, magazzi in cui ci può lavorare solo l'intelligenza artificiale e livelli di efficienza altissimi. Se spingessimo le imprese a specializzarsi in infrastrutture per intelligenze artificiali, potremmo trovare un risvolto utile di questo tema affascinante.
Drin-Drin per il robottin
Pensa a quanto risparmierebbero le persone se i notai fossero rimpiazzati da un llm
Ed i vari contratti messi in block chain inviolabili e pubbliche
L’AI esiste da 80 anni. La vera rivoluzione è associata alla potenza di calcolo data dalle GPU disponibili a tutti, a basso costo. L’avvento del computer quantistico nei prossimi anni velocizzerà ancora di più l’apprendimento dei modelli e l’elaborazione dei dati.
L’automazione rivoluzionerà totalmente la società: alcuni lavori utili oggi potrebbero non esserlo nel giro di qualche anno (se non meno). Tutto il lavoro meccanico è destinato a scomparire lasciando spazio a robot intelligenti. Se si vuole dare la possibilità a tutti di lavorare, si deve cambiare la politica del lavoro (settimana a 4/3 giorni). Altrimenti lavoreranno sempre i migliori, guadagnando di più, creando ancora maggiore divario sociale.
Un mondo affidato ai robot può generare o un’utopia, quella di cui parlava Asimov in un suo articolo ad esempio, cioè gli esseri umani “liberati” dal lavoro che possono dedicarsi alle proprie passioni, oppure una distopia in cui dovremo arrabattarci per sopravvivere. La verità alla fine sarà probabilmente una via di mezzo. Io però ho un pensiero al riguardo: nell’ultimo secolo negli ultimi decenni le ore di tempo libero in questa parte di mondo sono notevolmente aumentate (mediamente), è nata anche la categoria dell’adolescente come la conosciamo noi, con tanto tanto tempo libero; queste ore però come vengono utilizzate dalla maggior parte delle persone? Perché qui sta un punto importante. Nell’utopia di Asimov la gente studiava coltivava passioni si arricchiva; nella realtà? Uno scorcio lo abbiamo oggi e non è tanto rassicurante: noia, senso di inutilità, angoscia, depressione, abuso di sostanze, etc., etc. Forse sono fuori tema ma non penso, perché c’è tanta difficoltà, tra i giovani soprattutto (che sono le persone a cui bisogna maggiormente pensare perché sono il futuro). Valutiamo anche questo lato della rivoluzione che sta portando porterà l’intelligenza artificiale. Lo sviluppo delle tecnologie è andato tanto tanto veloce e purtroppo non è stato accompagnato da uno sviluppo anzi progresso delle teste delle persone, culturale intellettuale. Abbiamo mezzi potentissimi che hanno potenzialità straordinarie, e questo già adesso, figuriamoci domani, che in pochi però sanno usare, e questo con l’aumentare di questa potenza di queste possibilità emergerà sempre più come un problema, un problema sempre più grosso. I più non sanno usare in modo costruttivo un cellulare i social, figuriamoci chatgpt, figuriamoci tutto il resto (parlando concretamente)
Si arriverà (presto probabilmente) al punto in cui lo sviluppo di queste tecnologie segnerà uno spartiacque fra coloro i quali istruiranno l'IA e coloro i quali invece prenderanno istruzioni dall'IA. Ponendosi così come tecnologia di intermediazione dei rapporti sociali di produzione (chiedo scusa) e aprendo un problema riguardo la governance di queste tecnologie e dunque la regolazione dei suddetti rapporti.
Lo sviluppo dell'IA è inevitabile in ogni caso, le più grandi potenze stanno lavorando su essa e chi resta indietro non sarà competitivo e verrà schiacciato. I governi sono tanti se ci fosse un solo stato e un solo governo in tutto il mondo si potrebbe decidere se usarla meno, ma nel momento in cui c'è la concorrenza tra potenze economiche no.
Bisogna imparare ad usarla bene, l'IA ci può risolvere i problemi e i giovani sono in grado di usare le tecnologie più di diversi adulti che ne sono sopraffatti. I millennial hanno inventato le tecnologie più potenti, gli Z ci sono nati e sanno quando non usarle, quelli più sopraffatti sono x e millennial, ma mentre i millennial magari subiscono la mania e la perdita di tempo legata alle tecnologie gli X in particolare ne vengono anche sopraffatti non sapendo distinguere notizie vere da false o qualità dei contenuti. Gli Z sono più distaccati dalle tecnologie rispetto ai millennial, le usano ma non ne sono sopraffatti, proprio perchè ci sono nati e non le vedono come una cosa nuova.
In questa prima fase l'IA può funzionare da potenziatore della creatività umana permettendoci di abbattere il problema dell'assenza di industrie innovative nel nostro paese. Possiamo trovare soluzioni per tutti i settori migliorando efficienza.
@ A parte che parli di Z X e non si capisce niente, appiattire migliaia milioni di persone solo perché nate gli stessi anni è terrificante. Essere Z o X significa molto poco, vivi un po’ nel mondo o lo capirai benissimo. Detto questo, bisogna riconoscere che c’è un problema culturale, che lo sviluppo tecnologico non è stato accompagnato da un progresso delle teste (perché devo ripetere quello che ho scritto!!), questo è il punto del mio discorso. Il punto non è saperle usare, sì un giovane sa navigare su internet meglio di un sessantenne, il punto è tutto il resto… Se vuoi parlare di queste cose che ho voluto lanciare nella discussione facciamole, se vuoi ridurre la cosa con il mondo è così e amen, non mi interessa parlare con te
Sto seguendo con molto interesse questi video, ma in questo ammetto che avete fatto un po di confusione. Il tema e' complesso e la questione legale e' molto importante. Perche' non invitate qualche esperto per una live? (immagino che ci avete gia' pensato). In ambito italiano c'e' un progetto molto interessante chiamato stregatto creato da Piero Savastano, potreste invitare lui. Grazie per il lavoro che fate!!!!
Non sono ancora riuscito a finire il video (stasera ce la faccio) a causa di una settimana fittissima, ma intervengo solo per dirvi che domenica alle regionali in ER voterò Drin Drin, nel senso che annullo la scheda scrivendoci sopra Drin Drin
Sulle IA generative sono molto più scettico e preoccupato, perché anche se ti danno l'impressione di "creare" ciò che fanno in realtà è rimescolare e sintetizzare informazioni che trovano altrove.
Dunque nell'esempio di Forchielli, ci dev'essere comunque un essere umano che ha fatto un buon syllabus in precedenza da cui l'IA può attingere, e comunque va sottoposta a un serio controllo per verificare che stia suggerendo libri di qualità, che siano in stampa, che esistano etc.
Questo è particolarmente evidente nella generazione di immagini, che sono in larga parte plagi evidenti di opere create da umani, e piene di refusi. In conclusione può essere un giocattolino comodo per tagliare i costi (se non ti poni il problema etico), ma ho seri dubbi sulla qualità dei risultati
Ecco uno quasi laureato in applied computer science and artificial intelligence. Non vedo l’ora di dare una mano. 🔥🔥
l'IA non è solo fare testi e immagini, le aziende che hanno molti clienti possono raccogliere dati e fare analisi predittive che diano la possibilità di sviluppare l'andamento futuro delle proprie azioni di marketing, programmare applicazioni che raccolgano dati di clienti per valutare potenziali richieste e prevenire in tempo con soluzioni, può essere usata a scopi militari, di programmazione, per compilare correttamente programmi politici, per analizzare montagne di dati e capire quale possa essere la soluzione migliore. Ogni attività può avere un uso efficiente dell'IA e sviluppare nuovi progetti con l'aiuto di essa. Anche progetti molto complessi possono essere facilitati in modo notevole con l'uso dell'IA, come programmare l'intelligenza artificiale di un robot. quindi con un know how minimo, sommato all'abilità dell'intelligenza artificiale si possono sviluppare prodotti nuovi e dar vita a nuove startup che siano di robotica o altre idee. Userei questa concezione anche all'interno di aziende preesistenti, sviluppare prodotti nuovi per diversificare il proprio target.
"i giovani non vogliono più far gli operai"... A dir il vero quasi nessuno lo voleva per davvero. Se ci saranno, e lo spero, altro modi più soddisfacenti per lavorare ben venga.
Ma meglio fare l’operaio che non lavorare
@LucianoFeliciani concordo. Io sono operaio
Come detto già da altri, posto che sarà il futuro ed è inutile combattere ciò che sicuramente già sarà, quello che davvero temo è che ci sarà ancora una volta una estrema polarizzazione della ricchezza verso l'alto e, prima o poi, il tema del "come far sopravvivere crescenti fette della popolazione che sarà spiazzata da queste tecnologie" c'è. Tendenzialmente sono poco propenso a formule tipo Reddito di Cittadinanza etc, ma ammetto che non vedo soluzioni alternative all'orizzonte benché vadano costruite in maniera sensata in modo da consentire la ricollocazione attiva di queste persone.
E' chiaro che in campo tecnologico e scientifico le AI sono la manna dal cielo per i ricercatori ,le imprese , ma soprattutto negli ambiti dei servizi tutti questi vantaggi come sapete sono posti di lavoro persi in una misura e ad una velocità tale che non vedo come il mercato possa adattarsi in tempo a riallocarli . L'ottimismo con cui Forchielli sembra accettare l'inevitabile sostituzione umana nei ruoli creativi ( quando parla dei violinisti ad esempio) mi sembra irresponsabile. La creatività e l'intrattenimento non sono solo un mercato di lavoro enorme ma è una delle principali attività dell'intelletto umano, delegare tutto alle AI nel giro di pochi anni potrebbe creare un disastro sociale in termini di disoccupazione , povertà ma anche di educazione .Spero che nella parte dei "contro" parliate di quelle che sono le vostre idee su soluzioni e strategie per far fronte alle conseguenze anche negative di questa rivoluzione. Aldilà degli slanci entusiastici in termini di produttività, competitività e innovazione vorrei si parlasse anche di etica e lavoro.
Sempre sul pezzo. Grazie ad entrambi!
Buonasera Signori, apprezzo moltissimo queste discussioni che proponete per tutti, nel caso specifico non mi è chiaro l'orizzonte temporale delle innovazioni, almeno per noi italiani, che il Forchielli vede come, mi pare, dato di fatto a breve. Per me, trevigiano, non sembrano poi così imminenti - domotica a parte, forse mi mancano esperienze ed/o qualche passaggio tecnologico già concretamente attuale altrove. Grazie per la vostra iniziativa.
Quando chatGPT venne lanciato nessuno se lo aspettava, nemmeno i ricercatori in ambito AI. Stessa cosa per alphafold, alphago, alphazero, libratus etc. E tutto questo e' successo in 10 anni, dopo che intorno al 2015 l'hardware era pronto per supportare il deep learning e in generale le aziende ne hanno compreso il potenziale. TensorFlow e Pytorch, le prime vere librerie di programmazione in ambito AI, sono del 2015 e 2016, il primo manuale solido di deep learning e' datato 2015. Oltre a questo, il paper che ha veramente dato via a questo filone di AI e' "Attention is All You Need", pubblicato solamente 7 anni fa. Insomma, le cose stanno andando molto piu' rapidamente di quanto si pensi. Se sei curioso puoi guardarti i progressi in ambito robotica fatti da Boston Dynamics, Figure, Engineered Arts etc.
Ovviamente non possiamo pensare che lo svilupppo manterra' questa velocita' all'infinito, ma e' assurdo credere che duri solo 10 anni scarsi, basti pensare a cosa viene presentato alle varie conferenza di AI e robotica (NeurIPS, ICML, ICLR, ICRA, IROS).
Forse ci siamo un po' abituati a vedere uscire tecnologie completamente inaspettate.
Nel 2000 c’erano tutti gli ingredienti per fare un iPhone. Sono serviti investimenti, sviluppo, per averlo ad un prezzo ragionevole, ed essere pochi anni dopo nelle tasche di tantissimi.
Mi sembra che qui siamo nel 2000 sulla questione AI… ci sono tutti gli ingredienti, gli investimenti arrivano, bisogna solo abbassare i costi per renderli mainstream
Non ricordo se l'ho già scritto nei commenti, ma per affrontare il "problema" legato alla richiesta di libri, esiste la possibilità di creare uno shop virtuale su Amazon. Questo permette di consigliare libri (o altri prodotti) e, in caso di acquisto, ottenere una percentuale sulla vendita senza costi aggiuntivi per l'acquirente, una sorta di affiliazione. Questo potrebbe aiutare molte persone curiose e autodidatte a orientarsi tra la vasta quantità di disinformazione presente, soprattutto in ambito economico e nei talk show politici.
Altro bel video. Qui in Cina la applicazioni IA sono piuttosto avanti, anche per la disponibilita' di dati. Non sono sicurissimo sulla rapidita' delle applicazioni farma, ma vedermo. Sul discorso operai in Cina, quando pensate che si apriranno (finalmente) all'immigrazione?
Penso che Alberto abbia voluto stimolare la curiosità e la voglia di futuro e scienza. Osservando un Italia che investe troppo poco in ricerca ed innovazione e se magari l'AI in tutte le sue declinazioni potrà essere veramente utile come penso, si rischia di rimanere uno stato di fruitori (quelli che pagano) e non di innovatori(quelli che guadagnano)Pagheremo le fees agli altri... esemplare il blocco di open IA da parte dei nostri regolamentatori.... gli altri innovano e noi non sappiamo fare altro che regolamentare.
Il problema di queste cose sono anche i super entusiasti. Come quando si anticipava la completa automazione. Servono ancora molti interventi umani, creatività, scelte e attività relazionali dell'uomo ma se rendiamo i lavori noiosi per gli umani, se li alieniamo o se togliamo la voglia di lavorare le ai ci distruggeranno come società. Vedi ad esempio i traduttori. Molto lavoro è fatto dall'AI ma serve molta esperienza nei traduttori umani per valutare errori, stile e cose che nella scrittura sono più sfumate. Ma se il traduttore diventa solo un compito di correzione chi vorrà ancora farlo?
8:44 aggiungo "con grande sollievo della burocrazia e della corruzione"
07:38 Piccolo spunto da appassionato della questione: tendenzialmente gli LLM sono utili per analisi di dati, ad esempio utilizzando linguaggi come il python, su cui è possibile costruire della conoscenza molta solida e puntuale. In questi contesti riescono a dare output di qualità molto alta su cui poi si devono fare solo piccole correzioni.
Detto questo, per quando riguarda la programmazione dei sistemi, quindi i sistemi operativi, i kernel, i device drivers, e tutte quelle cose che si trovano a livelli di astrazione più bassi del python, e che dunque sono più complesse e richiedono uno "scope" più elevato, gli LLM ancora fanno molta difficoltà. In modo assai approssimato penso derivi dal fatto che in questi contesti il "contesto di riferimento" diventa molto più grande, se ad esempio confrontato con uno script python e un dataset ben descritto, ed è dunque difficile considerare tutti i possibili side-effects.
Detto questo, sarà interessante vedere il limite di queste tecnologie, per capire se il gap attuale riuscirà ad essere "colmato" andando ad usare dataset più ricchi.
Punti di vista molto superficiali sull'argomento, confido nella parte sui contro. Il problema principale della chiacchierata è il guazzabuglio che si fa tra macchine automatiche, algoritmi generativi (Gpt-4, Claude), algoritmi supervisionati e non supervisionati. Il vero tema è quello degli algoritmi generativi, più recenti e più criticati in quanto capaci di sostituire lavoratori di tantissimi ambiti. Occorre parlare dei costi energetici e di produzione degli impianti di elaborazione dati, inquadrare in maniera sistematica le classi più a rischio e discutere per esse di eventuali programmi di supporto o ricollocamento, parlare dei problemi sulle normative nazionali per la regolamentazione di questa nuova tecnologia (con eventuali programmi di contenimento o promozione della stessa). E no, con i problemi che abbiamo nel reperimento di batterie la robotizzazione domestica non può essere un tema di attualità, probabilmente non ci toccherà per tutto il secolo.
Mah...sarò un sempliciotto agli occhi di questi signori ma sentir fantasticare Forchielli sulla sostituzione dei rapporti umani in ambito lavorativo (e non) con dei robot mi fa rabbrividire, un'idea di mondo in cui non mi vorrei mai rispecchiare. Noto spesso questa tendenza a far passare le persone poco dotte a poco utili, perché scarsamente produttive. Sarà anche vero in molti casi ma sarà anche un valore ciò che rende bello l'interazione tra esseri umani rispetto ad asettici robot? Non voglio assolutamente estendere il concetto sull'utilizzo della IA in molti campi dell'industria e dei servizi, mi riferisco proprio all'esempio fatto del robot che in un albergo o in una casa di riposo o ancora in un ristorante sostituisca a pochi soldi un essere umano. Si vuol davvero imitare certe realtà asiatiche descritte da Forchielli fino a tal punto? Rimango perplesso
Da pensare bene l'impatto ambientali dell'IA. Hanno bisogno di una potenza di calcolo che viene ad un prezzo alto di consumo energetico
Forse Mastro Forchielli intendeva dire velocità della luce, la velocità del suono è estremamente lenta per un computer, 331 metri al secondo nell'aria per la precisione e varia a seconda del mezzo, (nell'acqua è più veloce). la velocità della luce è quella più vicina ai processori moderni, quasi 300.000 mila km al sec. Bella chiaccherata comunque, a mia modesta opinione l'Italia o si adatta o muore, non si può più escludere l'avvento delle IA dal processo produttivo in un paese moderno e all'avanguardia.
In Estonia la PA è altamente digitalizzata già da un pezzo
Le affermazioni di Alberto mi sembrano un po' grilline. Restiamo con i piedi per terra, restiamo pragmatici.
È una bella scatola nera questo argomento. Invecchiamento, AI, robot, lavori nuovi e lavori vecchi che spariranno. Non semplice, anche perché non so quanta parte di popolazione sia in grado di stare al passo di questa velocità tecnologica.
La modernità in Italia ? Il giorno in cui non sarà più necessario consegnare la fotocopia del codice fiscale ? Arriverà questa modernità entro il 2040?😮😅😂
Un mio amico lavora in un'azienda di consulenza ingegneristica a Milano. Lui e i suoi colleghi non hanno fatto in tempo a caricare entro la scadenza un progetto sulla piattaforma dell'ufficio di competenza.
Risultato? Hanno dovuto metterlo su un CD e lui è dovuto andare fisicamente a Roma, dove si trova l'ufficio statale in questione, per consegnarlo 😂
@@Edmond_Dantès64 probabilmente non hanno fatto in tempo perchè il sistema si era bloccato 🤣
Bel video
algo, que ritmo!
👍👍
Metà delle costruzioni italiane oggi sono fatte da operai egiziani, marocchini est europei ecc... ecc... tanti persino vengono lavorano 6 mesi e tornano. Se non li facciamo venire le case e i capannoni col caz che li costruiamo (immagino sia lo stesso in tanti altri settori). Un muratore prende comodamente il doppio, il triplo di uno che fa stagista sfruttato a Milano, se sei bravo sveglio e ti specializzi bene anche 4 volte. eppure c'è strapieno di ragazzi che fanno lo stagista sfruttato con un lavoro di merda lamentandosi ma in un ufficio e di muratori manco l'ombra. Ormai certi lavori non li vogliono più fare, gli italiani...
Posso consigliare di sentire Enkk che è un ricercatore e divulgatore esperto di AI e nello specifico di LLM ?
Fonti interessanti di approfondimento... cercare materiali divulgativi circa AI di prof. Roberto Battiston, prof. Alessandro Mecocci, prof. Nello Cristianini
Sam Altman ha detto che sta per uscire l'IA generativa superiore all'uomo
Benissimo Forchielli: l'Intelligenza Artificiale cambierà il mondo in ogni aspetto. Poi è ovvio che andrà imparata a essere usata nel modo appropriato, vedere il prof. Maurizio Ferraris per saperne di più.
Ricordiamoci che anche i robot saranno utili se le aziende riusciranno a far aumentare anche la produttività marginale, e per questo è necessario un pensiero sistemico!
Prof. in azienda, sposo 100% Alberto, ti aumenta la produttività in modo esponenziale. Aggiungo che mette in crisi molte figure professionali... Noi non chiamiamo più molti consulenti. Peraltro migliora la capacità intellettuale di chi la utilizza, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.
Aumenta anche la quantità di lavoro se si usa con fini espansionistici e favorisce la creatività nel creare nuove attività aziendali che essendo facilitate possono essere implementate più facilmente
Mio commento tattico 👍
Secondo me l'AI dovrà essere usata dove abbia un senso. Nel senso, un automatismo software classico è efficace dove le regole sono ben determinate. L'AI è un altro tipo di funzionalità, di tipo "fuzzy" per quel che sono le mie conoscenze, e sarà estremamente efficace in altre situazioni dove magari le regole hanno più sfumature. Un giorno credo sapremo usare un tipo o l'altro a seconda del caso e dell'applicazione.
Arriverà un giorno in cui l’AI sostituirà tutti i lavori? Anche quelli che l’hanno progettata
Finalmente qualcuno che affronta delle tematiche utili per il futuro dell'Italia e non solo
Sull'evoluzione dell'AI nel futuro non mi pronuncio... Molti (forse tutti?) lavori che si basano su know-how e poca creatività sono già rimpiazzabili... breve elenco di attività su cui ho già avuto modo di sperimentare: customer-care, interpreti e traduttori, medici di base, programmatori junior, beta-testing, supporto alla didattica, produzione di materiale didattico, piccole consulenze legali...
come ha detto Boldrin a proposito del corso scritto dall'AI per Forchielli... poi lui deve sapere di cosa si parla... lo stesso vale per la programmazione... se non si sa cosa si vuole e dove si vuole andare a parare e come modularlo bene AI non è utile... quindi usarla senza la minima competenza è irrilevante
Ma signor Forchielli, come facciamo noi umani a creare qualcosa di superiore al nostro stesso cervello, quando non sappiamo nemmeno con certezza come funziona?
Ma che ne sa Forchielli
Non è necessario riprodurre il mezzo per riprodurre il risultato, anche in modo più efficiente. Anzi, riproducendo il mezzo ottieni semplicemente la stessa efficienza, che non è quello che si cerca
Ora muoio dalla voglia di sapere la maniera in cui l'italia può esserci. Questi ganci mi uccidono 😂
Io vi ascolto sempre con enorme interesse, e sono anche un vostro iscritto, detto ciò, solo a me questa puntata ha fatto venire ansia ?! In un futuro di questo tipo, cosa andiamo a fare ?!
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Minuto 9, già adesso si potrebbe fare, molti degli uffici pubblici fanno dei non lavori
unica minaccia nell'AI a mio avviso sono nei video di politici, metti un trump AI che dichiara guerra a qualche stato (cosa non impossibile dato il personaggio) e quelli rispondono ad un fuoco non esistente
Nelle macchine utensili (macchine da taglio e forma) siamo ancora forti… per ora
In ambito programmazione concordo, chat GPT fa già ora cose impressionanti.
Task semplici pre confezionati. Appena inizi a farci roba seria ne vedi tutti i limiti
Però prende anche delle cantonate assurde
Ma neanche per sogno. Lo uso tutti i giorni e fallisce ogni volta che la domanda è non banale. A uno sviluppatore dà un piccolo aumento di produttività e nulla più.
Quindi se ci saranno molte persone "inoccupabili" il Reddito di Base,UBI Universal Basic Income,non è una cattiva idea....?!
Per la bibliografia chiedo a ChatGPT, dai
Zucchetti fa robot per tagliare i prati e pulire piscine con discreto successo
8:58 il lavoro che faccio io attualmente è sostituibile da chatgpt ed un robot figure 02 domani mattina...
Ma dai...se qualcuno e' stato recentemente in Cina sa che queste sono tutte boiate. Sono riusciti a integrare un paio di app del telefono nei servizi pubblici (rendendole di fatto quasi obbligatorie...se non hai un telefonino in mano, ti attacchi) e stop. In un mese che sono stato la' ho visto un robot che fa food delivery in camera. Uno. Ed e' una tecnologia di 30 anni fa, basterebbe pagare gli ingegneri.
Ah beh ci fidiamo della tua personale esperienza di un mese…
@@CetrioloGarmogno che ti fidi o no a me poco tange. E' assurdo che al tempo di internet la gente crede a cio' che sente, senza avere uno straccio di prova. Non siamo piu' ai tempi di Grillo che "oh in Australia hanno gia' il motore ad acqua!". In Cina non hanno nemmeno accesso alla tecnologia hardware necessaria per avere una roba tipo ChatGPT, questa e' la realta'. Che in Italia state ancora alla preistoria e' chiaro; che dobbiate darvi una mossa e' chiaro. Ma non prendiamoci in giro con "miocuggino in Cina"
in cina ci sono interi canali di influencer con milioni di views e reaction che vanno avanti 24/7 e sono completamente AI (non sono persone reali). per dirne una ma ce ne sono mille
16:30 la kebbaberia più grande della mia cittadina ha da tempo il cameriere robottino, eccetto la musichetta fastidiosa ci stà ahahah
NON SONO D'ACCORDO sul fatto che l'AI distruggerà i lavori manuali.
Perché dovrei prendere un praticante nel mio studio legale se il suo lavoro è organizzare testo?
Perché dovrei prendere un dottorando se avrò l'AGI?
Il problema sono gli entry-level jobs.
La robotica è molto più indietro dell'AI, a mio figlio direi di fare l'imbianchino
I voti non si perdono parlando di argomenti, si perdono, ancor prima di prenderli, sul reclutamento , che, almeno nel mio caso, non ha funzionato. Come mai ? 🧐
Va beh dai, la giapponese, Mazak ha fatto l'industria 4.0 10 anni prima!
Ok… prossimo video altri 10 milioni di voti persi e si va a casa😂😂😂
Alcune idee interessanti, ma ho lo stesso scetticismo di boldrin anche perché ci lavoro in parte e sarà utile in molti campi ( soprattutto in campi dove serve lavoro mentale ripetitivo), ma insomma, non è l'invenzione del fuoco.
Per la robotica, 6 anni di trasferte a Shangai, mai visto un robot... ne ho visti alcuni che portano i ricambi di asciugamani e la cena kn camera solo questanno. Ma tra il delivery e rifarti la camera, passano dai 15 ai 30 anni. Mi ricordo che negli anni 90 tutti pensavano che i robot avrebbero sostituito lgli operai e stavamo tutti a casa...spoiler non è successo, ma magari siamo più vicini ora avendo più capacità computazionale? Mah forse un pelo
Mandelli, non Vandelli, di Piacenza
14:40 qualche giorno fa abbiamo fatto di peggio: il "piracy shield" istituito con premesse da mettersi le mani nei capelli ha bloccato Google Drive...🤣👌
Beh dai anche il cellulare ha rimpiazzato l segretaria del mio ufficio, ma ha fatto altro, ed anche di più interessante.
Mai a mia memoria il progresso ha diminuito i posti di lavoro, anzi.
Certo che delle volte Fate cadere le braccia a terra Quindi un ragazzo vi chiede una raccomandazione sui libri e gli dite cercatelo su Google ma non è la stessa cosa Se mi fido di te se un libero lo leggi tu cosa c'entra che me lo vado a cercare su Google
Fareste un lavoro che attualmente fa una macchina?
L’intelligenza artificiale sta arrivando ad una velocità che al momento non potete nemmeno immaginare! Ogni campo della ricerca scientifica sarà rivoluzionato a breve! Le industrie di una certa dimensione stanno sviluppando i loro “digital twin” cioè un modello AI che prevede quando fare manutenzione, dove e come operare, questo ha un impatto immenso sulla produttività aziendale! E questo per citare un paio di esempi pratici e solo grattare la superficie della questione… Il problema Italiano è che per sviluppare questi modelli AI, al di là della tecnologia tipo machine learning, neural network, large language model etc, serve un hardware, servono centri di calcolo con GPUs che non abbiamo in Italia se non solo al CINECA o in ENI, per alimentare il tutto servono quantità di energia che non abbiamo e torniamo di nuovo al discorso del nucleare e delle fonti energetiche, il problema è molto ampio e attualmente l’attuale classe politica, al di là del colore non ha la minima intenzione di sfiorarlo… Qui bisogna correre per davvero perché il treno sta già passando!
Tutti dei veggenti..Quanta sicurezza sul futuro..
Cazzo ragazzi si sta cosa dell’identificazione è una tortura. Bisogna assolutamente cambiarla e distruggere quella merdaccia di spid o cambiarlo in modo che sia utilizzabile bene e comodamente e che sostituisca la carta d’identità. E introdurre metodi biometrici di riconoscimento.
Io per entrare sul sito dell’università devo usare lo spid aspettare il codice di conferma, se non prende la rete mobile scordati l’sms e non entri e la password che cambia e vaffanculo…. Basta sostituire tutto sto carrozzone con l’impronta digitale e la AI ecc.
Per non parlare delle varie cose che fai agli sportelli. Ti chiedono documenti su documenti per “riconoscierti” ma chi cazzo volete riconoscere da una foto di 2 cm che il 90% vien guardata a malapena.
Nel campo della didattica verranno creati software in grado di adattarsi agli stili di apprendimento degli studenti; soprattutto per coloro affetti da disabilità. Questo avviene già per alcune disabilità fisiche. Non vedo perché non possa applicarsi anche all'ambito del funzionamento neurocognitivo.
Ci sono già quelli che fanno i video in stile short/tiktok da un minuto con un argomento che gli chiedi, l’audio da AI e il testo da GPT..
ce la eletric80
Commento tattico.
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Commento tattico
Bè la popolazione mondiale non è in crisi demografica Forchielli
Con tutta probabilità lo sarà prima della fine del secolo
@matteobordini5227 certe cose non so possono prevedere con tanta sicurezza.
@@aranbenjo2695In realtà, la demografia è piuttosto prevedibile. Forchielli ha ragione su questo. Ci sarà un massiccio invecchiamento della popolazione, tranne che in Africa.
@inelnos secondo le stime degli anni '70/'80 saremmo dovuti essere già dodici miliardi e invece siamo 8,5. Fare figli non è una paranoia statistica, è quello che manca agli italiani: credere nel futuro.
@@aranbenjo2695 Certo, il dibattito sulla demografia non teneva conto, una volta, di un'eventuale calo del tasso di natalità o di riproduzione, e quindi pensavano sostanzialmente che la crescita sarebbe stata infinita, ma si sbagliavano alla grande. Mi dispiace, ma la sua prospettiva è sbagliata e banalmente ingenua: il calo demografico e, di conseguenza, il calo del tasso di riproduzione non è un caso italiano, ma un fenomeno mondiale. In gran parte del mondo, la popolazione sta subendo un radicale processo di invecchiamento e, in futuro, la situazione non farà che peggiorare. L'Africa è l'unica zona che ne è esente e continuerà a esserlo in questo secolo. È probabile, però, che già dal prossimo secolo anche l'Africa svilupperà lo stesso processo di invecchiamento EUROPEO e ASIATICO(Non solo italiano).
Tattico