Francesco Guccini - Venezia (Live@RSI 1982)
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- Опубліковано 24 тра 2012
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In questo concerto, tenutosi all'RSI Televisione Svizzera Italiana nel gennaio del 1982, Francesco Guccini percorre proprio i tempi dei suoi inizi, riappropriandosi di canzoni che avevano dato il successo ai Nomadi: Canzone per un'amica, Auschwitz, Dio è morto insieme ai classici di sempre.
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La ascolto e la riascolto e' di una finezza unica.
A 40 anni, con la vita che mi ha indurito, sei l'unico che riesci a farmi piangere.
Io l ho sentita la prima volta ad un concerto l anno della maturità mi sono commossa ma essendo ligure mai più avrei pensato che sarei andata ad abitare a Venezia e che proprio a Venezia avrei perso il bambino (mi hanno ricoverata a Padova) e mi chiamo anche Stefania. Mi fa un po effetto questo brano
Ti abbraccio
Un abbraccio Stefania
Un abbraccio
Mi spiace tanto vai tranquilla tanto tutto va e viene 😢
Ho sempre amato questa canzone e forse ora che sono stato a Venezia per la prima volta, esplorandola calle per calle, fuggendo dai flussi turistici, parlando con la gente, beh, forse ancora di più.
Sorpresa però, non è sua ma di Gian Piero Alloisio, fu Guccini però a portarla al successo, con qualche modifica. Pura poesia, per nulla retorica ma, al contrario, con tocchi di realismo che lasciano i brividi, ma anche direi espressionisti.
Un'amica d'infanzia veneziana muore di parto. Espressionista nell'accostare l'amica alla città, una che muore dando alla luce probabilmente un futuro venditore di souvenir (come la nonna) e l'altra perché vive di rendita, una grandeur quasi patetica, di una potenza che non c'è più, né politica né economica, sempre più mercificata (qui sì, un bel po' di retorica, visto che si tratta di una ex potenza mercantile, quindi sempre dedita alla speculazione).
"Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia, la vende ai turisti".
E prosegue alternando Venezia e Stefania, quasi fossero intercambiabili, fino alla completa sovrapposizione, quasi confondendole: "Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa". Morire come affondare, lasciarsi andare, come la città, ormai rassegnata al suo destino, dopo alcuni tentativi di sopravvivere, dopo quel respiro affannoso che quasi "inciampava nei denti". Quanto realismo, quanta poesia.
Ma cosa ha lasciato? Ce lo dice con altre pennellate di sorprendente realismo, sembra quasi di vedere la corsia fredda di un ospedale: "Novella 2000 e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino".
Bambino che si identifica con la parte relativamente più nuova della città, quantomeno quella più produttiva: "Per mille finestre c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre".
Speranza di una nuova vita che tuttavia non lascia presagire nulla di buono: "Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino. Può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti".
La rabbia verso i parenti di lei, verso la città, fino quasi all'ingiuria, ma in fondo la rabbia per una morte ingiustificabile, inaccettabile, mentre tutto continua a scorrere senza tempo.
Perché è questa la sensazione che mi hanno lasciato questi due giorni veneziani, di essere dentro una cartolina, tutti immobili, quasi prigionieri. Non più snodo commerciale e culturale, non più al centro del mondo ma fuori: fuori dal mondo e fuori dal tempo.
Quasi su un palcoscenico da cui non puoi più scendere, imprigionato in un groviglio di vicoletti tutti simili (ma mai uguali) e ponti e ponticelli, dov'è bello perdersi ma al tempo stesso angoscioso se non ti ritrovi e continui invece a perderti senza trovare il bandolo della matassa.
E alla fine ci rinunci e vai via, sperando di potere fare ordine e pettinare le idee e le sensazioni. E mentre ti lasci alle spalle la laguna sembra quasi che sei riuscito a balzare fuori dalla cartolina. Si può essere così felici di fuggire da una città così bella e certamente unica in tutto il mondo?
Un capolavoro...avrei sempre voluto abbracciare "Stefania" ascoltando questa poesia....
Durante le gravidanze di mia moglie e di mia sorella questa canzone per me era tassativamente vietata. Quando sono salito in macchina dopo la nascita del mio primo figlio (8 anni fa) l'ho riascoltata e ho pianto per tutto il tempo
Una canzone struggente.
OGNI VOLTA CHE ASCOLTO QUESTA CANZONE PIANGO BEI TEMPI
Le canzoni di una volta erano reali vite di ogni giorno di tutti e ti toccavano mei sentimenti
Era mio fratello che mi ha fatto scoprire, di lei . L'ho subito amato. Un grande poeta. Grazie
Cantina sociale Cormons 1983 concerto da orgasmo emozioni incredibili
questa canzone fa veramente inciampare il respiro tra denti!
Di Gian Piero Alloisio e Francesco ha chiesto di cantarla e ha apportato piccole modifiche
Direi un'altro capolavoro
Grazie Francesco
dopo 3 mesi sono riuscito a piangere. grazie..
Sempre grandissimo Guccio: le sue canzoni come quadri d'autore!!!
La canzone è di Giampiero alloisio, a me piace più la versione originale
Una piccola grande canzone che tocca il cuore.
Io vedo un uomo che si lasci andare sulle rime, con facilita', senza chiedersi niente piu' di quello che la sua voce canta accompagnando la chitarra...La sua abilita' e' indiscussa, amabile, voce e dedizione eccezzionale ..Ho visto ora "il testo e' di ...." cio' non toglie la sua voluta interpretazione..
Brano straziante ma sempre stupendo.
...giusto per questo drammatico momento...😢
Grandissimo Guccini !
Grande anche la band.Citazione speciale per Jimmy Villotti e Flaco Biondini !
Secoli che non la sentivo... così triste da star male...
Immenso, magico, poetico.
Con che rabbia canta questa canzone! si vede che è stata una persona a lui vicina.
ti sbagli. non l'ha scritta lui
E' di Alloisio e la Stefania di cui si parla era sua cugina, morta realmente.
Capolavoro immenso...da brividi...
meravigliosa
Perfetta
tantissimi ricordi
Venezia e anche un sogno
Bellissima
semplicemente da brividi......
Meravigliaaaaa ❤🙏
Meravigliosa ❤️
nel 2021 ^^ mentre passeggio a Venezia ^^
Grande!
grande
Immensa!!!!!!
una delle canzoni più belle di guccini
E di alloisio un altro cantautore lui l'ha modificata un po e reinterpretata.
è bellissima grand
e faccelo un altro concerto, Maestro...
Prima di questa ho visto il filmato di !Canzone di notte n 4" Il Maestro si è solo uno po' imbiancato, mentre il Flaco è tutto coperto di neve, Per il resto non è cambiato nulla: immutato il talento, d'alta parte si dice che la classe non è acqua. Al limite è il buon vino, che invecchiando può solo migliorare. Certe cose di oggi, che si sentono nostro malgrado, in radio e tv diventeranno solo pessimo aceto, se non lo sono già
@Thomas Carli
Il testo è di Gian Piero Alloisio, trovi su youtube ormai anche il brano originale scrivendo "assemblea musicale teatrale - venezia". A mio parere è molto meglio quella di Guccini, il quale ha dichiarato che gli è sempre piaciuta tanto, in quanto l'ha conosciuta mentre aspettava la nascita di sua figlia. "E quando aspetti una figlia ti commuovi più facilmente per una ragazza morta di parto"
grazie. dopo 30 anni dal prim oascolto c'è ancora da imparare. faccio sintesi tra i due testi
ua-cam.com/video/Y8Kru5MXyw4/v-deo.html
bellaaaa, rispecchia la realtà.
Incontro é ancora più bella
Questa versione sarebbe molto bella e inedita per l'arrangiamento. Peccato per le chitarre scordatissime :-(
Alloisio guccini...
Si svegliasse la RAI e organizzasse un concerto di Guccini...
Veramente
se, aspetta e spera
16 anni fa te ne sei andata sorella... Un po come in questa canzone... Ci hai lasciato Marco che allora aveva 6 anni... E pochi giorni fa ha preso la patente...
Un giorno ci rivedremo lo so... Ti abbraccio e stanotte come quella notte di tanti anni fa avevo gli occhi lucidi... Ciao!
Ciao Toff, no vicino a Milano.
venezia è l oriente la via della seta
Thomas Carli non è scritta da lui questa canzone...non mi ricordo il nome dell'autore ovviamente guccini l'ha sistemata e musicata...è un grande interprete
Gian Piero Alloisio
Peraltro, la Stefania di cui si parla era la cugina di Alloisio, morta realmente.
Scusa una domanda... sei di Venezia?
Chissa se ai parenti gli ha fatto davvero del male vederla morire,morire amazzata, in un grande ospedale
prova ad immedesimarti in quello che dice, potrebbe piacerti :)
bellissima....ma e' di Gian Piero Alloisio.
Magari, pero venezia resterà unica...
#radiostayrock
IIIII>per 99 per
c'è una chitarra leggermente scordata
Leggermente insomma ahahahahah
audio zero.
eh infatti è la sua! ha due sobbalzi a 0.35
Guccini dice che Metropolis e il suo lavoro meno riuscito ... boh !
Ho sempre saputo che il meno riuscito a suo dire fosse Stanze di vita quotidiana per il quale aveva litigato mille volte con il produttore. È una cosa che il Maestro ha raccontato varie volte.
lo metessero ministro d coltura
Ma accordare le chitarre pareva brutto?
+aracul aracul ma vadavial...
+Sara DA COSTA Insulta quanto vuoi ma restano scordate! La canzone è meravigliosa ma ti garantisco che con le chitarre accordate sarebbe pure meglio. E ora dacci pure dentro di trivialità, che ti riescono bene...
Quella di Flaco è leggermente scordata
questa non fu messa nel cd. Sarà per questo? mah
Secondo me è quella di Villotti ad essere scordata.
....Venezia e le maschere....
Inascoltabile.
Che volgare!
Bellissima