Abetone anno 1952- Nido d'aquile.mp4

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 13 жов 2024
  • Bellissimo documenterio del 1952 di Fosco Maraini sui grandi campioni dell'Abetone:
    Zeno Colò, Celina Seghi, Vittorio Chierroni, Gualtiero Petrucci, Gino Seghi, Franco Sisi,.
    Unico... da non perdere..

КОМЕНТАРІ • 10

  • @giovannilofaro2843
    @giovannilofaro2843 7 місяців тому +1

    Scenario nevoso e sciistico che conosco personalmente e pienamente

  • @gloriagulminelli199
    @gloriagulminelli199 8 років тому +2

    Che documentario meraviglioso e commovente!!! Le gesta di Zeno colo ' non sono abbastanza ricordate... Un vero peccato dato che campioni così ne nascono davvero pochi! Me lo ricordo ancora quando faceva come presidente della scuola di sci le selezioni a noi piccoli allievi, lo temevo e ammiravo insieme! Torno sempre volentieri all abetone con il suo fascino genuino...

  • @marcocini8336
    @marcocini8336 11 років тому +3

    Filmato bellissimo, lacrime agli occhi, ricordo Zeno, anche se ai miei tempi era un gran vecchio
    campione e presidente dello sci club, Vittorio non aveva ancora aperto il negozio
    di sport e Cellina era sempre una piacevole conversazione di tanti aneddoti e bei
    ricordi. Erano i tempi in cui esisteva ancora la pista Rossa di Campolino e le
    bigovie, la Stucchi appena chiusa, si risaliva la Riva con la slittovia a corda
    con il conducente che scambiava all'incrocio il cavo di controllo mentre tutti, in
    attesa di arrivare alla Selletta sciolinavano con una stupidissima saponetta di
    colore argento, erano i tempi in cui pocho potevano permettersi li sci con il
    "calashè" l'attuale lamina inglobata nello sci quasi tutti avevamo gli sci con le
    lamine avvitate e.... su ghiaccio veramente ci volevano le gambe.
    Poi i tempi in cui arrivarono i pratesi, con i loro grandi mezzi,
    risorse infinite, avevano monopolizzato il CAT (comitato appenninico toscano)
    sostenevano di avere la squadra giovanile migliore, classificate sempre sul
    podio...... certo in quella categoria erano in tre Poccianti, Bernocchi e Batacchi !!!!
    I tempi cambiarono ancora e quello che era un sano e genuino antagonismo di
    montagna che vedeva gli Abetonesi farsi dispetti tra loro, divenne una dannosa e
    poco piacevole rivalità commerciale, peraltro veramente mal gestita da un popolo
    non abituato alla vita di sfide cittadine.
    Penso che il vero declino sia nato con la nascita dell'Ovovia, una faida, con
    personaggi esterni fomentanti, un piccolo armatore ligure, tal Romei con figlio
    aspirante (a suo dire) campione, si tenga presente che erano i tempi di Thoeni e
    poi Gross, che per favorire la fazione opposta (degli impianti esistenti) si
    iscrisse con tutto il suo stuolo di dipendenti ad "italia nostra" per far bloccare
    la realizzazione della prima pista Zeno.
    Di li poi la denuncia agli operai che stavano realizzando il nuovo posteggio alla
    scuola e così via in un crescendo che non ha risparmiato ne Francesco Fontana ed
    il suo cinema ne tanti altri.
    Che tristezza, mi spiace per te Giampiero, che rappresenti questo paesino ma che
    in realtà sei di altro versante, ben più pieno di storia e di saggezza. Abetone,
    un agglomerato con un posizione geografica invidiabile, gran belle piste e tanta
    poca saggezza nei suoi abitanti, ma soprattutto direi tanta invidia tra di loro,
    tanta necessità di tutelare la propria fazione, e ciò non importa se a grande
    discapito del prestigio e del valore di quella bella località. A far data dalla
    "società del fil di ferro" ed a seguire fino ad oggi ma anche prima, piccole
    invidie e grandi danni. Personalmente mi sono trasferito al comprensorio del
    Cimone, prezzi più bassi, gentilezza (tanta) e soprattutto paesi che vivono, che
    fanno, che organizzano, paesi in cui anche dopo lo sci o il pattinaggio su
    ghiaccio trovi tanto, non come all'Abetone, un cinema, una piscina, una discoteca
    distrutti dall'invidia, un altra discoteca bruciata dalla gelosia e la sera il
    niente con cui passare il tempo. Impiego molte energie a convincere tanti amici
    dei bei anni '70 che furono, a mollare quel posto e trasferirsi ed in tanti lo
    fanno, provano e poi vendono, scappano e riacquistano, ci ritroviamo e riscopriamo
    l'entusiasmo ed il piacere per la montagna che si era spento. Caro Abetone, con i
    contributi regionali, gli indubbi vantaggi del grande incendio dovevi essere la
    Cortina dell'appennino e invece troppi parlano di te con gran pena.... peccato
    meglio lasciarti
    marco.cini@cartaepenna.com

  • @lucabrucini
    @lucabrucini 12 років тому +2

    Bellisssimo. Lo visto e rivisto e con mia grande sorpresa ho scoperto che anche il grande Maraini ha fatto un errore, errore stranissimo per lui ben esperto conoscitore dell'Abetone e altre montagne toscane. Quando dice " circondato da aspre montagne ... ecco il Giovo ... " sbagliato ! è il Rondinaio ! quasi irriconoscibile per la neve ! allora si che nevicava !

  • @trivigante
    @trivigante 14 років тому

    Grazie, difficile trovare le belle cose di Maraini, troppo poco ricordato.

  • @romant1956
    @romant1956 5 років тому

    1952, correggete il titolo!!!

  • @ОльгаАнтонова-ц8и
    @ОльгаАнтонова-ц8и 2 роки тому

    in Italian Alps?

    • @giuseppepiacci4255
      @giuseppepiacci4255 2 роки тому

      Ольга Антонова Are italian mountains but not Alps, in this video you see Appennino

  • @pietrogortan7958
    @pietrogortan7958 7 років тому

    Sigla fuori luogo in quanto é in lingua friulana a i luoghi sono tra l' Emilia e la Toscana

  • @daystar999
    @daystar999 12 років тому

    Vorrei vedere Abma con un paio di sti legni ai piedi cosa riesce a fare...