Queste cifre così esigue, sul fronte partigiano, dimostrano anche perché molti degli eventi “resistenziali” celebrati dalla vulgata storiografica ufficiale abbiano subìto, col tempo, uno straordinario rigonfiamento numerico e un’enfatizzazione monumentale, come è avvenuto alle celebri “4 giornate di Napoli”, generalmente collocate tra il 27 e il 30 settembre del 1943, anche se non mancano testimonianze bibliografiche - e persino epigrafiche - che collocherebbero l’evento tra il 28 ed il 1° di ottobre (dunque, è incerta persino l’esatta datazione). In quell’occasione - come in tante altre - non l’intera popolazione cittadina di circa un milione di abitanti, ma solo 500 persone - in gran parte “scugnizzi” - in alcuni rioni della città come il Vomero, insorsero contro circa 300 tedeschi - e altrettanti fascisti - non per motivazioni politico-ideologiche, ma per la fame, le terribili condizioni di vita causate da tre anni di guerra (circa 4mila morti per i bombardamenti) e per reazione alle requisizioni di viveri e uomini effettuate dai tedeschi, com’è dimostrato dal fatto che l’evento che fece da “innesco” alla rivolta - nel pomeriggio del 27 settembre 1943 - fu la confisca, da parte dell’esercito germanico, di una parte della merce e, poi, dell’incasso, della catena di supermercati “La Rinascente”. Tra l’altro, le forze germaniche - come bene sottolineò Enzo Erra (+2011), testimone diretto di quegli eventi (E. Erra, Le quattro giornate che non ci furono, Milano 1993) - avevano già evacuato gran parte dei mezzi blindati e degli uomini (l’evacuazione era iniziata proprio il 27 settembre) ed erano dunque in fase di smobilitazione, a causa dell’avanzata verso Napoli della V Armata americana, che era sbarcata nel golfo di Salerno il 9-10 settembre, in attuazione dell’operazione Avalanche, e che poi fece il suo ingresso in città il 1° ottobre. Si trattò, dunque, di azioni di “guerriglia urbana” non coordinate fra loro, verificatesi in quartieri diversi e che coinvolsero solo poche centinaia di individui. Ovviamente, anche in questo caso, a guerra finita, le domande presentate alla commissione governativa, competente ad attribuire la qualifica di “partigiano” agli insorti, furono migliaia e, quindi, prese corpo l’idea - poi diventata “verità storica” - che la città di Napoli, nella sua interezza, fosse insorta contro il tedesco invasore. La stessa cifra di 500 morti attribuita alla fine della guerra agli insorti napoletani - i tedeschi e i fascisti ne ebbero, rispettivamente, 30 e 20 circa, cui sono da aggiungere circa 90 civili non combattenti - andrebbe rivista al ribasso perché, se fosse vera, corrisponderebbe al numero complessivo degli insorti stessi, nessuno dei quali sarebbe sopravvissuto. Inoltre, occorre anche chiarire che, al di là dei riconoscimenti formali e delle decorazioni distribuite dopo il conflitto - più di 2mila furono gli attestati di “partigiano” rilasciati - i napoletani che parteciparono a quelle “giornate” non furono mai stricto sensu dei “partigiani”, perché non militarono in alcuna brigata politicamente connotata, né insorsero contro i tedeschi per ragioni politiche e secondo una chiara strategia militare, ma per l’esasperazione determinata dalle terribili condizioni di vita causate dalla guerra e acuite dal comportamento “dispotico” degli occupanti (G. Pisanò, Storia della guerra civile cit., vol. II).
@@brunocostantini9854ridere? 🤣🤣🤣🤣 Povero pagliaccio.... Dopo l 8 settembre quelli che han fatto ridere sono stati i traditori 🤣. Ma che cazzo poi vuoi sapere tu che sei una pecora come sicuramente saranno stati i tuoi avi. Figli della pura merda
@@bandido7186 il selfie lo ho fatto a tua mamma mentre me lo suca. Tu invece scansafatiche perché anziché perdere tempo qui segui le orme della bagascia
A noi!
quando esisteva l onore.giovani 15 enni hanno combattuto pur sapendo che non avevano nessuna speranza
onore per sempre
20 anni di dittatura, e frottole, poveri ragazzi!!!
Onore ai Caduti e giustizia ai sopravvissuti!❤
Onore ai camerati della Repubblica sociale italiana. 👍🇮🇹🇮🇹🇮🇹
A testa in giù 👎🤣🤣🤣
@@brunom1844 lurido vigliacco.
Come i partigiani ahahah
@@brunom1844
@@brunom1844 certo come tua madre a 90
Una lacrima mi esce dal viso . Nel vedere l ' onore del fascismo e del DUCE negli occhi dei camerati caduti . NOBIS .w il DUCE
¡Viva las camisas negras de Italia!
Gracias camerata españolo
@@adeptusmodel9321 al parecer es portugués por la “O”
Mio papa' era volontario RSI. Viva nostro Duce. Viva Espana❤️🇮🇹
Grazie, camerata e Onore alla Garda de Fier. Un giorno torneremo
@@gabrielrexista6551 romeno. Zelea Codreanu era un generale fascista assassinato nel 38
A Noi!
Onore
Onore!
🇮🇹🖤 ONORE RSI DA NAPOLI
Onore✋✋✋
@@stefanomazza8704
Taci che ti sei cagato in mano.VILE!!!
@@bandido7186 ti piacerebbe. In realtà ho cagato in faccia a mammeta, quella sudicia
@@stefanomazza8704 già,ma continui a non mettere il selfie,fasssissstello cacasotto!!!😂👌
Queste cifre così esigue, sul fronte partigiano, dimostrano anche perché molti degli eventi “resistenziali” celebrati dalla vulgata storiografica ufficiale abbiano subìto, col tempo, uno straordinario rigonfiamento numerico e un’enfatizzazione monumentale, come è avvenuto alle celebri “4 giornate di Napoli”, generalmente collocate tra il 27 e il 30 settembre del 1943, anche se non mancano testimonianze bibliografiche - e persino epigrafiche - che collocherebbero l’evento tra il 28 ed il 1° di ottobre (dunque, è incerta persino l’esatta datazione). In quell’occasione - come in tante altre - non l’intera popolazione cittadina di circa un milione di abitanti, ma solo 500 persone - in gran parte “scugnizzi” - in alcuni rioni della città come il Vomero, insorsero contro circa 300 tedeschi - e altrettanti fascisti - non per motivazioni politico-ideologiche, ma per la fame, le terribili condizioni di vita causate da tre anni di guerra (circa 4mila morti per i bombardamenti) e per reazione alle requisizioni di viveri e uomini effettuate dai tedeschi, com’è dimostrato dal fatto che l’evento che fece da “innesco” alla rivolta - nel pomeriggio del 27 settembre 1943 - fu la confisca, da parte dell’esercito germanico, di una parte della merce e, poi, dell’incasso, della catena di supermercati “La Rinascente”. Tra l’altro, le forze germaniche - come bene sottolineò Enzo Erra (+2011), testimone diretto di quegli eventi (E. Erra, Le quattro giornate che non ci furono, Milano 1993) - avevano già evacuato gran parte dei mezzi blindati e degli uomini (l’evacuazione era iniziata proprio il 27 settembre) ed erano dunque in fase di smobilitazione, a causa dell’avanzata verso Napoli della V Armata americana, che era sbarcata nel golfo di Salerno il 9-10 settembre, in attuazione dell’operazione Avalanche, e che poi fece il suo ingresso in città il 1° ottobre. Si trattò, dunque, di azioni di “guerriglia urbana” non coordinate fra loro, verificatesi in quartieri diversi e che coinvolsero solo poche centinaia di individui.
Ovviamente, anche in questo caso, a guerra finita, le domande presentate alla commissione governativa, competente ad attribuire la qualifica di “partigiano” agli insorti, furono migliaia e, quindi, prese corpo l’idea - poi diventata “verità storica” - che la città di Napoli, nella sua interezza, fosse insorta contro il tedesco invasore. La stessa cifra di 500 morti attribuita alla fine della guerra agli insorti napoletani - i tedeschi e i fascisti ne ebbero, rispettivamente, 30 e 20 circa, cui sono da aggiungere circa 90 civili non combattenti - andrebbe rivista al ribasso perché, se fosse vera, corrisponderebbe al numero complessivo degli insorti stessi, nessuno dei quali sarebbe sopravvissuto. Inoltre, occorre anche chiarire che, al di là dei riconoscimenti formali e delle decorazioni distribuite dopo il conflitto - più di 2mila furono gli attestati di “partigiano” rilasciati - i napoletani che parteciparono a quelle “giornate” non furono mai stricto sensu dei “partigiani”, perché non militarono in alcuna brigata politicamente connotata, né insorsero contro i tedeschi per ragioni politiche e secondo una chiara strategia militare, ma per l’esasperazione determinata dalle terribili condizioni di vita causate dalla guerra e acuite dal comportamento “dispotico” degli occupanti (G. Pisanò, Storia della guerra civile cit., vol. II).
Onore ✋🏻🇮🇹🖤
Onore, coraggio e fedeltà
Ordine, pulizia e, disciplina 🖤🇮🇹... Saluti
Ritorneremo
Si di sicuro, a far ridere il mondo un altra volta😂😂😂😂
@@brunocostantini9854ridere? 🤣🤣🤣🤣 Povero pagliaccio.... Dopo l 8 settembre quelli che han fatto ridere sono stati i traditori 🤣. Ma che cazzo poi vuoi sapere tu che sei una pecora come sicuramente saranno stati i tuoi avi. Figli della pura merda
Onore.
🖤🏴🏴☠️🙋🏻♂️🇮🇹
Saluto R.S.I.,Saluto IL DUCE!!
PRRRRRRRRRRR... Rrrrrrrrfff💨
Appeso ai piedi piedi 👎💩💩💩
❤❤❤❤❤❤❤❤ per RSI!!!
Magnifica
Onore ai nostri eroi
Gracias!!!
La mia Repubblica e'una sola. R. S. I. 🇮🇹
Siamo in due. concordo pienamente.verso qualunque sorte
@@Danilo-h7s🖤🇮🇹
Radio Svizzera Italiana? 😂
Un governo di morituri ininfluenti e alla totale sudditanza del Tedesco!!!! Qualcosa di meglio non avevi?😂😂
A noi✋✋✋✋
Certo,quando vuoi,Vile cacasotto!!!😂👌
@@bandido7186 quando vuoi tu merdacccia
@@stefanomazza8704 a parole ma però,cacasotto,niente selfie!!!😂
@@bandido7186 il selfie lo ho fatto a tua mamma mentre me lo suca. Tu invece scansafatiche perché anziché perdere tempo qui segui le orme della bagascia
@@stefanomazza8704 certo,miagola,miagola,leoncina da tastiera!!!😂👌
Italian Das Englandlied
万歳!🇯🇵🇮🇹
Wir fahren gegen Engeland
Aber nein, komm schon, dann wirst du verletzt...
Onore ai camerati caduti!!!
"Inno dei VPK (military patriotic club)" in Russia
Наш слон
Гойда
"""Ben armato"""
"Vittorioso" 🤦
Teseo Tesei, Francesco Maria Barracu,i duchi d'Aosta,Ciriaco Mula grandi in Italia grandi in Spagna
W IL DIUCIE CHE ALLA SCONFITTA VI CONDIUCEEE!!!
Facile fare il leone nascosto dietro un nome fasullo.
In puro stile partigiano..
@@giorgioditizio6293 è più facile fare il leone senza metterci la faccia,bello nascosto,in puro stile fasssissstello...i tedeschi sono marroni?
@@bandido7186 Pobre Tano que sos al igual que los Tanos de mi país ,segui comiendo Spaghetti payaso
@@josegonzalofernandez3812 Ssuuccaa!!!
Zi ghe biello pielo belo poziamo fale il giuoco dell' impicazzo mentle ci conducieeee
A noi!