Che bello che al mondo ci siano persone come te: simpatiche, appassionate, curiose, empatiche. Ascoltarti e vederti mi rincuora. ... Oltre al fatto che è interessante la tematica!
Ciao Adrian !!! Ho comprato uno dei tuoi libri e mi sta piacendo tantissimo. Ci fai sempre incuriosire con questi tuoi video. Ti vogliamo bene, un forte abbraccio.😀
Per chi non l'avesse vista la serie the expanse tratta le problematiche di un possibile futuro sulla colonizzazione di luna, marte e cerere dopo l'invenzione di un sistema di propulsione più efficiente di quelli attuali
gran bella serie (la prima stagione, poi scade) secondo me anche per come viene rappresentata la gravità. Finalmente una serie in cui non stanno tutti in piedi sempre a 1G come se fossero in studio di posa.
@@dealieno io ho ascoltato gli audiolibri e li consiglio, nella serie hanno cambiato qualche piccola cosa ed ero troppo affezionata ai personaggi per tollerarlo 😂
Andare a lavorare dopo aver ascoltato attentamente uno dei tuoi Astrocaffè è un toccasana per la psiche, per di più descrivi in modo meraviglioso e coinvolgente, credo che tu abbia proprio trovato la tua vocazione qui sulla Terra! Grazie 🙏
Davvero affascinanti queste serie di video! Tutto mi porta a pensare ad The Expanse, la serie hard-scifi assolutamente da vedere! La soluzione più istintiva è fondare una nuova nazione, ma questo, come nella narrazione, causa conflitti. In The Expanse va oltre Marte, introducendo la Fascia. Qui si sviluppa una lingua propria, mix di diverse lingue terrestri - beltalowda!!
Non sembra che gli eventi degli ultimi giorni diano fiducia per affrontare questi argomenti con saggezza e serenità da parte dell'umanità. Un grande abbraccio!
Ciao Adrian, guardi sempre oltre, hai una mente meravigliosa e approfondisci tutto, sei un visionario, nel senso positivo del termine. Penso sinceramente che la conquista di nuovi mondi avviene sempre per motivi di sfruttamento di risorse e dei territori. All'inizio sarebbero colonie, regni, collegati alla terra, ma poi cercherebbero l'indipendenza, per autoregolarsi con proprie leggi, proprie tradizioni e per costruirsi una propria identità. Non saranno processi indolori...La storia sul nostro pianeta lo insegna. Gli Stati o i privati che investiranno denaro e risorse per queste missioni, difficilmente molleranno la presa. Ma i discendenti dei primi coloni, sentiranno sempre meno il legame con la Terra e vorranno proteggere la loro sovranità, e non rimanere a vita Stati vassalli. Sarebbe una conquista se quando si formeranno le prime colonie, ad opera dei rappresentanti dei vari Stati terrestri, riuscissero a dividersi le terre senza conflitti e prepotenze:ogni porzione di terra aliena, almeno all'inizio dovrebbe funzionare in base alle regole dello Stato terrestre che lo colonizza. Non so se sia giusto o meno, ma se nn si porranno delle regole si ritornerà all'epoca degli Imperi terrestri in cui con la violenza, la prepotenza, il saccheggio e la forza si sono costituiti gli Stati attuali sulla terra.... Nn facciamo finta di dimenticare la storia:almeno che gli umani non si, trasformino (non so come) in esseri superiori, non vedo futuri rosei per questi avamposti terrestri... Immagino più terre come nella serie The Mandalorian.....
Abbiamo la conferma davanti ai nostri occhi in questi giorni che l’umanità non è pronta per tutto questo. Ne abbiamo ancora tanta di strada da fare prima di poter pensare di gestire pacificamente nuovi territori e leggi su altri pianeti del sistema solare. Dopo 250.000 mila anni o più non abbiamo ancora imparato a farlo sulla Terra… 😢
In realta l'umanita ha dimostrato di riuscire a unirsi contro un dittatore, cosa che il secolo scorso nn siamo stati in grado di fare. Questo, nel male, mi ha colpito positivamente e mi fa ben sperare nel futuro, se quel pazzo nn decide di lanciare le atomiche per ripicca come un bimbo che mette il broncio
Dobbiamo diventare una civiltà etica se vogliamo sopravvivere. Bisognerebbe abolire il denaro e ogni forma di commercio, oltre a fermare i conflitti, e naturalmente mettere fine alla politica imparando l'autogestione, essere responsabili di noi stessi e degli altri. Smettere di sprecare e re-imparare l'arte di aggiustare le cose. Credo che il cambiamento climatico ci ponga proprio questa sfida, pensa come potremmo essere molto più evoluti, sia in senso tecnologico che spirituale, se invece ci competere collaborassimo per il bene comune di tutti.
Pensare ad avamposti interplanetari è affascinante già di suo ma effettivamente è un discorso trattato sempre in maniera superficiale, gli argomenti di cui hai parlato qui, i pensieri sul futuro come l'evoluzione dei linguaggi...roba che a pendarci davvero mi fan venire le farfalle nello stomaco!!! Grande Adrian!
Caro Adrian, molto affascinante il tuo video, come sempre, e la proposta di discussione che lanci! Io sono del tutto convinta che, quando ci saranno degli avamposti su Marte (a proposito, mi piace tantissimo la proposta di chiamarli così, anzichè colonie, ovviamente!), essi debbano essere completamente indipendenti ed autonomi di fissare le loro leggi e di decidere come vivere lì e come organizzarsi! Spero comunque che si possa creare un'alleanza ed un'amicizia tra Terra e Marte o altri avamposti umani su diversi pianeti o asteroidi! Quanto alla Terra ed alle sue risorse, io penso che ci vorrebbe un'entità sovranazionale che decida per il bene di tutti: su mari/oceani, barriera corallina, foreste equatoriali come l'Amazzonia, i Poli, ecc. Molto affascinante anche il tema che vorresti trattare in un prossimo tuo video su quale lingua usare su nuovi pianeti, con le possibili, future differenze di cultura, arte, ecc.! Un grande abbraccio anche a te, come lo mandi sempre tu a noi! 🌌👽🚀☄️🪐🔭
Vista l'attitudine di Russia e Cina a rispettare i trattati... per lo spazio varrà la regola che vale anche sulla Terra: conta solo la forza. Nel momento in cui uno stato avrà l'interesse e la capacità di imporre il proprio controllo su un corpo celeste o parte di esso, lo farà.
Tenete tutti a mente che il ragionamento "conta solo la forza" ha senso se il costo dell'esercizio di quella forza è sostenibile. I costi di attività spaziali sono enormi, sarà tutto diverso e - ad oggi - non prevedibile.
Ciao Adrian!! Fantastico il tuo video e ancora più Fantastico l'idea di parlare della lingua!!! Magari ci saranno i dialetti!!!! Pensa che forza....accenti e dialetti prettamente di un pianeta differenti l'uno dall'altro e quindi ci saranno interpreti e androidi protocollari. Puoi anche parlare dei primi animali che verranno portati su Marte? Per me le galline e poi i Gatti perché si adattano a vivere anche in piccoli appartamenti magari riciclando le loro feci. Ti prego parla di questo anche per un paio di minuti!!!!! Grazie ti seguo sempre! Sei un grande!!!!!!!!!!!!🐓🐈🚀🛸🛰
Mi piace immaginare questa situazione come quella di un padre (inteso come istituto genitoriale in sé, indipendentemente dal numero e dal genere di genitori…) che ha dei figli: nelle prime fasi di vita è lui che legalmente decide per loro, poi arriva un momento in cui diventano autonomi. Certo, non è che a 18 anni diventi “indipendente” dai genitori né questi ti concedono di affrancarti dalla loro tutela, ma il meccanismo potrebbe non essere così dissimile
Per questo credo che sia importante ribadire e stabilire già da ora il rispetto da parte degli stati " genitori" del principio di autodeterminazione dei popoli e degli individui che vivranno altrove. Penso che sia importante anche legiferare sul tema del rispetto dei diritti umani tra cui il diritto di vivere in in paese laico. Credo che parlane e accordarsi prima garantisca sia i singoli che i popoli nei confronti di potenze che vogliano prevaricare sia economicamente che culturalmente.
Sarebbe mooolto carino fare una live a tema su twitch con qualche ospite adatto a "fantasticare" sull'argomento. Mi credi se ti dico che mi mette più l'ansia il fatto che si possano portare tutte le dinamiche di potere terrestri su un altro pianeta piuttosto che affrontare il viaggio verso altri pianeti?
Ciao Adrian, grazie per le spiegazioni sempre chiare e interessanti. Secondo te sarebbe possibile creare una grande astronoave generazionale assemblandola direttamente nello spazio unendo più moduli fra loro, un pò come si è fatto con la stazione spaziale internazionale? Grazie.
Adrian è un bel argomento. Molto interessante però onestamente c'è poco d dire. Secondo me sono situazioni che difficilmente potrebbero essere risolte a monte prima che possano succedere. Un pò come per l'esplorazione spaziale puoi pensarle tutte ma l'imprevisto e quello che non sai sono una componente determinante. Quindi inutile scervellarsi su ciò che potrà essere un giorno
A mio modesto avviso, aldilà delle regole, leggi o statuti di sorta che si voglia redigere ed a cui attenersi su un altro pianeta, fondamentale sarebbe mantenere una gestione totalmente laica, non permettendo ad alcuna confessione di costruirsi imperi, anche in nuovi mondi, attraverso influenze, diritti o, addirittura, autorità in nessuno degli aspetti concernenti una ipotetica civiltà futura, celandosi dietro l'immagine di innocui custodi dell'anima ma, in realtà, responsabili di atrocità e guerre tra le più cruente sulla terra . Per quanto arduo possa essere, credo, che affidarsi alla ragione e al buonsenso sia l'unica via auspicabile per ottenere una comunità civile ed equa.
be non puoi vietare ad una comunità di credere e professare la propria fede, cosa che accadrà di certo se popoli un altro pianeta. E' fisiologico. Ma non bisogna vedere esclusivamente alle religioni come ai "nemici della ragione", anche perché, se fosse vero staremmo, ancora tecnologicamente a 2000 anni fa. E comunque la fede dà forza ad alcuni a rimanere fedeli ai propri principi nonostante le avversità.
@@ginofastidio4720 Non ho mai detto che bisognerebbe bandire le religioni o impedire a qualcuno di credere in ciò che preferisce. bensì, non permettere a qualunque credo di ottenere potere politico quindi decisionale..che si occupassero solo delle anime, ragione primaria per cui dovrebbero esistere. Per quanto riguarda, invece, la tua osservazione per cui, senza le religioni, tecnologicamente ancora staremmo a 2000 anni fa, sinceramente, non ne vedo il nesso. Non sarà stato certo bruciando donne vive accusate di stregoneria che siamo avanzati nè tantomeno praticando esorcismi su individui ritenuti posseduti ed affetti da ben altre patologie...
La religione non deve in alcun modo intromettersi nella vita politica e decisionale. Purtroppo l'uomo ad oggi non è del tutto riuscito a farlo ed è per questo che ci sono guerre e conflitti.
Questa non è laicità, questa è shari'a atea. Come puoi impedire ad un credo di prendere decisioni politiche, i paesi sono fatti di persone e le persone di fede e credenze e l'ateismo è esso stesso una credenza. L'unico modo per far sì che la religione non influisca sulle scelte politiche è chiedere a qualcuno "credi in Dio?", "Sì", "Ok, non puoi votare". E comunque lo sai vero che credere che la religione sia responsabile di atrocità e guerre tra le più cruente è un modo sciocco di vedere il mondo vero? È dai tempi di Costantino che l'uomo piega la religione in base ai suoi scopi, così come si è sempre cercato di inventarsi il casus belli per far partire una guerra che si voleva già fare. Per altro non dimentichiamo che l'URSS di Stalin era una nazione atea e guarda che cazzo ha combinato. In generale, qualsiasi cosa unisca una comunità: religione, confini, lingua, partito, tifo calcistico, colore della pelle, status sociale, la fedina penale ecc... unisce tra loro un gruppo di persone, ma inevitabilmente le mette in conflitto con altri gruppi. Ad ogni latitudine, in ogni comunità grande o piccola, progredita oppure no, la credenza è che noi siamo quelli giusti e loro no e gli atei fanno la stessa identica cosa, noi siamo quelli giusti mentre i credenti degli idioti, imbecilli che fanno atrocità in nome di un inesistente Dio (per altro tutto basato su una serie di falsi storici illuministi).
@@nicoladc89 Non ho mai sostenuto ne creduto di essere migliore di altri in quanto ateo ma il vero inganno sta proprio nell’esercitare potere camuffandolo da dottrina dello spirito, per quella non servono imperi, eserciti ne’ grandi capitali ma, come, a quanto pare, disse qualcuno: “lasciate tutto e seguitemi, vi farò pescatori di uomini” mica capi di stato. Allo stesso modo, se ha letto bene quanto ho scritto, non ho mai detto che tutte le guerre sono state causate da religioni ma che queste ne abbiano causate e ne causano molte e non meno cruente delle altre…
Ci si può anche domandare se le future città/stato su Marte indipendenti dalla terra farebbero parte dell'ONU o si creerebbero una loro ONU marziana, per gestire i loro rapporti reciproci e con la Terra
6:15 beh per secoli i viaggi in mare richiedevano mesi, settimane nella migliore delle ipotesi, per raggiungere le colonie e le comunicazioni erano altrettanto lente. Colonie che dichiarano l 'indipendenza é un espediente narrativo caro alla fantascienza usa che però non troverà un corrispettivo con la realtà, a mio avviso.
The Expanse, la serie su Prime Video, approssima molto bene cosa accadrebbe se la civiltà umana si espandesse (appunto) nel Sistema Solare, proprio in relazione alle dinamiche politiche, economiche, sociali, culturali, linguistiche ed ovviamente militari.
Ciao Adrian! Ti seguo da un forse 3-4 mesi e ti faccio i miei complimenti per i video! Vorrei collegare l'argomento in questo video con la serie su Prime Video "The Expanse", se lo conosci, secondo te potremmo finire in quella situazione? Dove essere umani, su mondi diverso, si fanno la guerra?
Le colonie marziane faranno un referendum per l'indipendenza, ma la corte terrestre stabilirà che non é costituzionale perché togliendo le leggi terrestri Marte rimarrebbe senza leggi...
@@maisana663 mandare su marte un corpo organico è impossibile. Tu pensi davvero che pochi cm di lamiere e una tuta spaziale possono sopperire al lavoro che fa la magnetosfera?
@@mauroboston72 io penso che ogni problema tecnico, se non comporta dover violare una costante universale, col tempo e l'avanzamento tecnologico può trovare soluzione. Certo io non sono un ingegnere aerospaziale, ma immagino neppure lei, con questo atteggiamento.
Ciao e complimenti per i video che pubblichi, mi sono sempre chiesto se dovessimo trovare vita (anche microbica) su Marte o su qualche luna di Giove o saturno, questo potrebbe pregiudicare in qualche modo una colonizzazione o qualche impedimento alla nostra permanenza? Avremmo qualche obbligo morale? O potremmo stabilirci lì tranquillamente senza problemi? Ti ringrazio per la risposta. Un saluto. Max
Obbligo morale per non turbare i microbi? Non mi pare ci si faccia problemi ad eliminare milioni di miliardi di microbi con pulizie ed igienizzazioni varie ogni singolo giorno in ogni casa terrestre. Un saluto
@@Gabriele1979 ciao hai ragione, la penso anche io come te, ma ho scritto questo commento perché qualche anno fa quando la sonda Cassini ( che esplorava Saturno ) finì il carburante ci furono molte discussioni per non farla schiantare su una sua luna per evitare di contaminarla, e mi chiedevo se questa cosa potesse valere anche per Marte, anche per me sarebbe irrilevante, ma purtroppo quelle discussioni ci furono, tanto è vero che alla fine si optò per farla distruggere nella atmosfera di saturno. Grazie comunque per la risposta.un saluto. Max
Ciao Adrian secondo te per avere una navicella che viaggia alla velocità della luce è fattibile perché hai detto che la tecnologia c’è ma non si sa come fare per quanto risguarda i gli astronauti perché il loro fisico non potrebbe resistere a quella velocità e che bisogna creare una bolla attorno alla navicella .. non si può usare un campo elettro magnetico attorno alla navicella ? In maniera che le persona e la navicella arrivino integre .. il campo elettro magnetico va usato anche a Geneva per l’acceleratore di particele . Usare la stessa tecnica perché non può essere fattibile ?
Ho sempre immaginato che l'esplorazione spaziale come il nuovo Far West, dove ogni insediamento si regola con leggi proprie. Anche se questo, come detto nel video dipende da quanto autosufficiente sia l'insediamento stesso.
Scusatemi, se la mia nazione finanziasse il programma spaziale e tutto ciò che ne deriva, una volta giunta su marte, perché non dovrebbe considerare come suo il territorio che sta occupando? Ovviamente comprendo che una nazione da sola non sarebbe magari in grado di fare una cosa simile, ma se ci riuscisse perché non dovrebbe accampare dei diritti? Inoltre mi chiedo, se l'Europa riuscisse a costruire un avamposto, dovrebbero essere rispettati le leggi delle nazioni partecipanti?
Dalla colonizzazione britannica all'indipendenza americana c'è passato qualche secolo e una guerra d'indipendenza. Mah io non saprei se la cosa abbia senso che si replichi, che ne dici?
Secondo me cosa facciamo o decidiamo adesso ha poca influenza, per 2 motivi: 1 perchè le risorse ipotetiche che ci sono su marte non si potrebbero trasportare sulla terra, per il momento. 2 perchè quando le “colonie” (mi piace davvero molto come hai spiegato la questione coloniale) saranno indipendenti dalle risorse terresti legifereranno per loro conto. Quindi ha senso pensarci? Non sarebbe più bello esportare solo le cose buone e non la politica? Potrebbe essere bello vedere come in un ambiente estremo le persone si sviluppino, come se fosse una nuova genesi. Grande Adrian mi fai sempre pensare!!
Ottimo video! Comunque credo che ci sia anche una possibilità, non troppo remota, che Marte venga colonizzata solo da robot per l'estrazione delle risorse secondo sfere di influenza che comprendono nazioni e aziende private; potrebbe succedere, anche se non è ciò che spero! Nell'ipotesi migliore, la cosa che si dovrebbe fare è rendere autosufficiente la colonia in modo tale da non essere ricattata da altri stati. Si dovrebbe poi gestire quale parte concedere a privati per l'estrazione delle risorse (anche se per questo ci sono i meteoriti o la luna con l'elio 3)
Sarebbe molto interessante il video sulle lingue. Io ho la fortuna di vivere a Livorno, città che dal 1500 alla metà del 1700 è stata una città multietnica. Questo è stato il segreto della rapida crescita della città, Livorno era chiamata la città delle Nazioni (intese come nazionalità, ma anche come credo religioso), c'erano molte comunità che, pur avendo divergenze, convivevano e si ibridavano. Ne è nato un linguaggio unico, con termini che usiamo solo noi: Sciagattare (dal sefardita šahkat, ovvero macellare, viene usato in frasi tipo "l'ho sciagattato di botte"), Grebano (dallo slavo "greben" ovvero rupe, indica luoghi impervi o più spesso persone rozze "Boia 'ome sei grebano"), anche Cacciucco (dal turco "kuciuk", ovvero piccolo, tutto pare che nasca dal fatto che il cuoco che portò il Baylik, una zuppa di pesce di Smirne, a Livorno, andasse al mercato cercando pesce kuciukko), questa modo di creare parole è proseguito anche nel XX secolo, durante la liberazione c'è stata una crescita di termini legati all'inglese, come "Levati dai tre passi" nato dai cartelli che delimitavano la zona nera della città "Do not trepassing" o "Arrondeman" che noi usiamo ad esempio "gliele hanno date (di botte) arrondeman" che deriva da "Around the man" richiamo dei militari americani per circondare un fascista e menarlo di botte. Poi è capitato anche che qualche termina abbia varcato i confini, come Ciabatte che sono le calzature da usare il giorno di Shabat... ne abbiamo a centinaia! Probabilmente su Marte potrebbe avvenire un processo simile: si assesterà una lingua principale che verrà contaminata da altre culture. Lo trovo molto interessante come tema!
Interessantissimo tema davvero! In Irlanda ho vissuto per qualche tempo con persone di diverse nazionalità ed era interessante osservare come il nostro modo di comunicare fosse fluido, come lingua comune parlavamo in inglese e non era raro che ogni tanto qualcuno sbagliasse una pronuncia di una parola e altri apprendessero tale parola e la riproponessero nei loro discorsi nella pronuncia "errata", si creava perciò una continua "ibridazione". Capitava spesso e normalmente di inserire le parole di altre lingue nei dialoghi semplicemente perché non si conosceva la traduzione in inglese ma la lingua madre delle persone coinvolte nel dialogo appartenesse lo stesso ceppo linguistico.
@@giogio182 di esempi ne possiamo trovare in tutti i dialetti, la cosa che ho notato girando l'Italia è che più le città sono state aperte più questa ibridazione di lingue c'è stata, e questo vale soprattutto per tutte le città di mare! Altra cosa che ho notato è che poi questi termini entrano talmente tanto nel nostro quotidiano, che talvolta si fatica a spiegarne il significato, come se diventassero concetti elementari. A Livorno per esempio abbiamo il "Boia dé" che oggi vuol dire tutto e il contrario di tutto a seconda dell'intonazione... ma com'è che sia nato s'è perso nella memoria. La versione più accreditata è che sia la trasmutazione della bestemmia "Dio boia", ma come è bello scrivere: la discussione è aperta fra gli accademici!
Il mondo è sempre stato aperto a scambi e contaminazioni, l'Italia in particolar modo direi, basta che guardiamo alla nostra cucina che è praticamente una fusione di contaminazioni, per dire a me ha sempre fatto ridere che un piatto tipico di Milano sia il risotto alla milanese e a Milano non avevano né il riso né lo zafferano. La storiografia ci dipinge un passato fatto di tanti stati in guerra tra loro ecc... in realtà temo che fossero molto più globalizzati, forse proprio perché lo erano meno. Noi siamo passati dal nazionalismo più becero ad un mondo diviso in 3 stile 1984, 500 anni fa magari Pisa faceva la guerra a Firenze, ma la Cina era talmente distante che con la Cina si faceva solo commercio. Detto questo sulle lingue a me c'è una cosa che mi piega dal ridere. In molte lingue si usa la parola pantaloni (pantalones in spagnolo, pantaloons in inglese, panteloni in greco, pantalone in serbo, pantolonlar in turco, bantalun in arabo, pantallona in albanese, pantaloha in malgascio ecc...). Pantaloni è un termine di origine veneziana che prende il nome dalla maschera carnevalesca Pantalone. Bene si usa in mezzo mondo per indicare le brache, ma non a Venezia, dove le brache si chiamano brache e pantalon significa impacciato, maldestro. O si pensi a quegli italiani che perché fa figo oggi usano parole come "cash" o "merchandising", bene cash deriva dall'italiano cassa e merchandising deriva dall'italiano merce/mercanzia. Sono in circolazione da talmente tanto tempo che hanno fatto il giro e sono tornate indietro, come in un telefono senza fili secolare.
inizialmente bisognerà forzatamente mettersi d'accordo sulla terra, ma credo che sia conveniente per tutti dare ad un avamposto su marte l'indipendenza il prima possibile così da favore i rapporti in futuro.
wow, questo video mi ha illuminato.. l'idea che non c'è dipendenza da un certo punto storico spaziale tra colonie e terra è semplicemente ovvia ma, comunque, completamente bypassata dal mio cervello
Adrian l'hai visto The Expanse??? dal punto di vista della trama politica penso sia fatto molto bene e realistico. Spero farai una recensione a proposito!! Ciao e grazie siete grandi!
E' interessante notare come la questione delle lingue, cultura e società umane in base a un pianeta, fosse già stato ben esplorato da Herbert in Dune, specie con i Fremen.
Ciao Adrian, sono Savino e scrivo dal Cile. Il problema morale della sopravvivenza su Marte non è secondo me isolato dal resto della vita. Per me il primo problema è biologico, come si vivrebbe? Il problema biologico ha due facce: antropologico e biologico(come vita animale e vegetale) come vivrebbero le piante?, il terreno è più basico o acido? ci sono veleni disciolti? Gli animali potranno viverci? perché le piante sfruttano il terreno e se il terreno non è idoneo noi non potremmo nutrirci di esse e gli animali come galline ovini; caprini e bovini che sono erbivori, potrebbero vivere? o dovremmo usare la tecnologia di Star Trek per gli alimenti?. Un altro livello è quello morale che tu hai spiegato, le nostre leggi sia pure internazionali, non saranno valide per quel mondo con il passare del tempo. L'ultimo problema è il problema filosofico-spirituale. Il principio antropico vale qui sulla Terra con tutte le sue implicazioni, ma su di un altro mondo varrà lo stesso? Come si relazionerà l'uomo rispetto a tutto quello che lo circonda? Che implicazioni potrebbe avere il suo comportamento? Infine il problema spirituale. Noi uomini sulla Terra abbiamo tante religioni e credi derivati da un sincretismo molto particolare, tanto che dipende dal luogo dove noi viviamo, nei confronti della realtà che ci circonda. A questo si aggiunge il problema soteriologico, di identificazione del nostro Dio e il problema teologico che sviluppa la conoscenza nei confronti del nosto dio. Tutto questo è estremamente legato al problema etico-morale, che verrà modellato in base a come noi intendiamo la vita e la relazione antropologica e la relazione col mondo che ci circonda. Grazie per quello che fai, ti seguo sempre qui dal Cile. Savino.
Ciao grandissimo Adrian! Super video come sempre! Un solo "appunto", le strutture che mostri nella foto, le cupole di vetro con dentro ambienti terrestri, non sono realistiche, a causa delle radiazioni. Sara' piu' facile che vivremo sottoterra nelle gallerie create dalla lava. Credo un po' piu' come i nostri centri commerciali che abbiamo nel mondo adesso. Tutto all'interno... Le cupole di vetro sono belle ma non sono fattibili su Marte....
Ciao Adrian, io aggiungerei anche un'altra domanda-dubbio, ovvero: chi ha deciso che possiamo arrogarci il diritto - perché è quello alla fine che stiamo facendo - di poter decidere le regole di vita su un altro pianeta? Perché dovremmo essere noi, o meglio la parte più ricca della società più ricca che attualmente abita la Terra, a dettare le regole in un posto che fino ad oggi si è tranquillamente evoluto senza di noi e che, dunque, ha fissato già delle proprie regole? Non è un discorso di eventuale "presenza aliena" ma un discorso molto più terra terra: non siamo stati in grado di gestire il Pianeta su cui ci siamo evolut*, perché dovrebbe esserci concessa una seconda possibilità?
Credo che sia per lo stesso motivo che sotto ai 18 anni non ti fanno votare un pò ovunque nel mondo. La parte "povera" della terra magari non ha le conoscenze adatte per decidere e quindi non ha potere decisionale. È naturale succede anche in natura nei branchi animali dove viene rispettata una gerarchia che noi abbiamo riprodotto nelle diverse società e culture. Insomma la legge del più "forte" decide
@@honest255 E allora dai la possibilità anche a quelli più poveri di avere conoscenze...se non gliela diamo questa possibilità grazie al cazzo che il poi forte governerà sempre. Naturalmente i più forti sono anche i più arroganti e egoisti e Naturalmente non daranno mai le conoscenze a quelle più deboli...un classico della storia umana.
@@georgeanneagu2437 ma il fatto che il più forte vince sul più debole non è mica una questione morale o etica ma solamente naturale. Se fosse per me darei gli stessi diritti a tutti ma poi classificherei lo stesso la gente in base all'intelligenza, età, sesso o perfino bontà d'animo e buon senso e ciò porterebbe solo ad una società ancora più falsa e manipolatoria di quella in cui viviamo.
Una volta che gli insediamenti saranno indipendenti abbandonando così la funzione di "avamposto" credo che potrebbe essere applicabile il metodo "classico" di città stato o in questo caso cupole stato.. ogni cupola sarebbe una piccola nazione, legalmente parlando che potrebbero essere partner commerciali tra di loro e con gli stati qui sulla terra e chissà magari con altri insediamenti in altri posti del sistema solare in un, forse nemmeno troppo, lontano futuro
Nell'arco di migliaia di anni, analizzando l'ipotetico scenario che hai descritto tu, potrebbe cambiare, oltre alla lingua, anche la fisionomia delle varie colonie in giro per il sistema solare, ed avere delle vere e proprie "specie" diverse, i marziani, i titani, i veneriani... Sarebbe fighissimo :)
@@Horcrux1997 In generale non darei nessun nome a nessuna civiltà. Di Civiltà ne esiste solo una, quella umana, indipendente dal loro luogo o religione. Io li chiamerei Umani di Titano, così come Umani della Francia, Umani dell'Italia o Umani della Luna. Si, è molto strano e ambiguo il discorso che sto dicendo ma spero che comunque il concetto di Unicità e Eguaglianza sia compreso in minima parte.
Diritto internazionale privato, Unidroit, diventa nel caso la risposta applicabile ove chi fosse arrivato per primo non applicasse il diritto del proprio paese. In questo caso si sceglie il diritto applicabile. E anche il diritto penale segue le convenzioni internazionali che si applicano nei territori non soggetti a sovranità, CD terre allodiali.
Penso sia stata una questione già affrontata da fenici e greci. La storia da questo punto è abbastanza chiara: più un posto è isolato e indipendente, più è probabile che diventi una nazione. Non c'è nemmeno troppo problema secondo me. Pensandoci isolamento biologico così forte in condizioni così diverse potrebbe dare una bella scossa alla speciazione, quindi alla lunga potremmo parlare non di diverse città stato, ma proprio di diverse specie umane con società e modi di pensare completamente diversi.
ah ho commentato prima di finire di vedere e la roba della speciazione l'hai già detta :D in ogni caso la legge è l'espressione delle esigenze pratiche e morali di una popolazione in un dato momento storico. mi pare naturale che legiferare qui per gente che campa in un posto dove pure la gravità è diversa è complicato. normalmente quando le leggi arrivano da parecchio lontano e si parla di tante persone, dopo un po' le tante persone si scocciano e fanno gesti di stizza evidente tipo buttare a mare il the.
C'è un modo facile facile per aggirare questo problema. Mando un gruppo di coloni "Cinesi" su Marte. Il gruppo di coloni dice che da tot terreno a tot terreno è loro, che è una nuova nazione (non terrestre ma marziana) chiamata per esempio "Shan-gri-là". Ovviamente sulla carta sarebbe una nazione a s'è stante e svincolata dalle nazioni del pianeta Terra, ma poi con i vari trattati di accordi interplanetari ci si accorda in un "gemellaggio" con la Cina. Problemi risolti e quel pezzo è praticamente sotto la giurisdizione cinese.
Caro Adrian....per quanto riguarda la Legge (in generale) credo ci si dovrebbe riferire alla Carta dei diritti fondamentali dell'uomo e per quanto riguarda l'ambiente si dovrebbe stilare una Carta della condotta di salvaguardia e sfruttamento delle risorse in modo sostenibile e NON devastante. Ma una cosa è davvero certa: sulla Terra NON esiste un potere che fa rispettare globalmente NE i diritti umani (molto frequentemente calpestati come ben sappiamo) e NE tantomeno capace di proteggere l'ambiente cominciando innanzitutto a curarlo dalle devastazioni e dagli inquinamenti che ben conosciamo. Dunque avere la pretesa e l'arroganza di far rispettare su Marte un sistema idilliaco e utopistico di perfetta protezione sia dei diritti umani e sia dell'ambiente sarebbe davvero una pretesa paradossale. Cominciamo a curare il nostro pianeta e a garantire gli stessi diritti ovunque sulla Terra creando una Legge davvero universale ed un potere che li garantisca globalmente....poi potremo moralmente estendere tali garanzie anche su altri pianeti.
Vivere su Marte,come l atmosfera per il corpo più pesante ho leggero?? Ossigeno dove possono avere?l acqua dove possono averla?marte un pianeta con tanta anidride carbonica? Io grazie....bel video...
Io penso che prima dobbiamo raggiungere l’indipendenza sulla terra, non possiamo pensare di “colonizzare” un nuovo pianeta se non riusciamo già a gestire il nostro. É IMPENSABILE e poco intelligente. Aggiungo che come specie ci sentiamo così intelligenti e speciali, ma possiamo tranquillamente confermare che siamo la specie peggiore che ha mai vissuto su questo pianeta e forse nell’universo. Fino a quando cercheremo pace facendoci la guerra saremo solo una specie che merita estinzione. La guerra, la cattiveria, la crisi, povertà non sono naturali ma frutto dell’ intelligenza umana se così si può chiamare.
Io penso che per quanto riguarda i primissimi insediamenti le regole di convivenza (diciamo codice civile e penale) vadano chiarite a terra e sottoscritte e accettate da tutti coloro che si insedieranno. Perché la vita su Marte è pericolosa e qualunque conflitto potenzialmente letale per tutti. Quindi ci vuole un elevatissimo senso civico e rispetto delle regole...
Quello che sta succedendo in Ucraina la dice lunga sulla volontà degli uomini nel rispettare trattati e leggi, sulla capacità dell'uomo ad una civile convivenza. Su un altro pianeta per quanto all'inizio si facesse ogni sforzo per mantenere ordine e pace ben presto si finirebbe alle stesse dinamiche bellicose che ci sono qui sulla terra
Asimov ha già espresso in maniera decisamente approfondita come potrebbe essere un colonialismo umano nello spazio. Ed a parte alcuni punti della sua visione futura effettivamente non conciliabili con il mondo moderno, concordo appieno con tutto quello che ha scritto nella sua enorme bibliografia.
Mi hai tolto il commento di mano, Asimov davvero uno scrittore capace di trattare temi sociali futuri con un linguaggio semplice, efficace ed appassionante.
Per il discorso linguistico, sarebbe stupendo una collaborazione con unə linguistə, in ogni caso dai un'occhiata ai concetti di pidgin e creolo perché penso ci starebbero benissimo.
Ma ce l'hai un briciolo di fantasia per cambiare ogni tanto 'sta scritta? Un po' di tempo? Un po' di voglia? E comunque Adrian già lo ha detto che lo farà.
Questo argomento mi incuriosisce molto, ma purtroppo, visto cosa sta succedendo in questi giorni, sono abbastanza pessimista sulla questione! Non si sa nemmeno se gli umani coinvolti nella guerra attuale saranno in grado di accordarsi e far cessare l'escalation in corso, figuriamoci se sarebbero in grado di organizzarsi e farlo su un mondo abbastanza diverso da quello presente sul nostro pianeta!
In caso di catastrofe terrestre quale dovrebbe essere il set minimale di materiali/nozioni/tecnologie che possa consentire ad una rappresentanza di umani (ex terrestri) di vivere su Marte senza dover ricominciare da zero con l’evoluzione già avuta sulla terra? Questo è già stato studiato e preventivato?
Ciao Adrian! Ti faccio i miei più sinceri complimenti per i contenuti che porti e vorrei sollevare una questione che riguarda il “mio” ambito. Se una popolazione di esseri umani vivesse permanentemente su Marte e questi si riproducessero per diverse generazioni, andrebbe in contro a quello che in genetica viene definito deriva genetica, ovvero un fenomeno che consegue dalla riduzione drastica di una popolazione, che passa quindi attraverso un “collo di bottiglia”, per via di eventi catastrofici o migratori. Questa nuova comunità marziana di “fondatori” isolata da quella terrestre, se si ripopolasse riproducendosi porterebbe alla luce malattie genetiche che nella popolazione di partenza (quella terrestre) erano presenti con una bassa frequenza. Ad esempio, nella comunità di pachistani in Inghilterra è più diffusa la microcefalia primaria, oppure nella comunità di ebrei ashkenaziti, ridotta per via di eventi catastrofici antisemiti e ripopolata successivamente, sono più diffuse la distrofia primaria di torsione e la malattia di Tay-Sachs. Inoltre, l’interazione con l’ambiente marziano porterebbe a lungo andare a differenziare la specie umana terrestre da quella marziana: la deriva genetica, infatti, nel lungo termine porta alla speciazione. Penso che possa essere interessante parlare con un* genetista di questo spunto. Grazie e continua così!
Concordo, ottima riflessione. Non sono un genetista ma ci riflettevo anche io, è un evento che non abbiamo mai visto nella storia quindi non ci sono esempi da seguire, perché secondo me bisogna tenere presente anche il fatto che ci potrebbe essere scambio di popolazione costante tra terra e marte (in varie possibili proporzioni) e quindi il fenomeno classico di deriva genetica come lo conosciamo potrebbe non avviene, ma potrebbe avvenire in maniera differente o non avvenire, in base al tasso di scambio che si crea. C'è anche da tenere in conto l'evoluzione della specie che dopo svariate generazioni potrebbe adattarsi a condizioni ambientali estremamente diverse, e altre variabili differenti che influenzano questi processi, servirebbe un genetista concordo, sarebbe bello un parere di un esperto.
Secondo me avrebbe senso che su Marte si creino come nuovi "Continenti".. ovviamente con un accordo di pacificazione con gli altri Continenti Terrestri, in modo che abbiano la loro indipendenza ma al contempo comunicazione e commercio tra i due pianeti.. non sarebbe un discorso semplice e al contempo son sicuro si creeranno altre guerre nel corso dei secoli, in base ai pregressi e al presente che stiamo osservando con le guerre contemporanee.. però è un ottimo progresso il "colonizzare" altri pianeti nei prossimi secoli. Riguardo le Leggi molto probabilmente si baseranno un po' su leggi terrestri e le modificheranno adattandosi a chi comanderà e ai cittadini.. voi che ne pensate?
mi domando se stati come la Cina o Russia hanno anche loro sottoscritto quel concordato "mondiale" di non appropriarsi di qualche (pianeta) pezzo di pianeta con risorse
chi vivrà su marte avrà gia una conoscenza maggiore, quindi si eviteremo certi problemi , ma avremo mancanza di gente che vorra fare lavori umili come le pulizie, sperando che si risolva tutto con i robot. btw spero rimanga il libero mercato :)
Noi umani abbiamo sempre iniziato a fare così. Poi per qualche ragione arriva il momento che un "modulo" si espande più di un altro e deve necessariamente espandere la propria giurisdizione.
Che bello che al mondo ci siano persone come te: simpatiche, appassionate, curiose, empatiche.
Ascoltarti e vederti mi rincuora.
... Oltre al fatto che è interessante la tematica!
Ciao Adrian !!! Ho comprato uno dei tuoi libri e mi sta piacendo tantissimo. Ci fai sempre incuriosire con questi tuoi video. Ti vogliamo bene, un forte abbraccio.😀
Quale hai comprato?
@@manurestivo2215 ho comprato su Nettuno piovono diamanti
@@nicolus2857 il migliore
@@aacialbert eh già
Per chi non l'avesse vista la serie the expanse tratta le problematiche di un possibile futuro sulla colonizzazione di luna, marte e cerere dopo l'invenzione di un sistema di propulsione più efficiente di quelli attuali
Nei libri, o meglio negli audiolibri (Audible), è approfondita ancora meglio
@@claudiocarlani4130 quoto, queste questioni vengono trattate in modo molto approfondito e, per quanto posso capirci io, verosimile.
gran bella serie (la prima stagione, poi scade) secondo me anche per come viene rappresentata la gravità. Finalmente una serie in cui non stanno tutti in piedi sempre a 1G come se fossero in studio di posa.
@@dealieno io ho ascoltato gli audiolibri e li consiglio, nella serie hanno cambiato qualche piccola cosa ed ero troppo affezionata ai personaggi per tollerarlo 😂
Fantastica serie
Andare a lavorare dopo aver ascoltato attentamente uno dei tuoi Astrocaffè è un toccasana per la psiche, per di più descrivi in modo meraviglioso e coinvolgente, credo che tu abbia proprio trovato la tua vocazione qui sulla Terra! Grazie 🙏
Una cosa importante nel tuo divulgare è la tua capacità di relazionarti con il pubblico, che per quel che mi sento di affermare è molto piacevole .
Davvero affascinanti queste serie di video! Tutto mi porta a pensare ad The Expanse, la serie hard-scifi assolutamente da vedere! La soluzione più istintiva è fondare una nuova nazione, ma questo, come nella narrazione, causa conflitti. In The Expanse va oltre Marte, introducendo la Fascia. Qui si sviluppa una lingua propria, mix di diverse lingue terrestri - beltalowda!!
Grazie 🤩
Quanto ottimismo... grazie!
Preoccupiamoci prima dei problemi sulla terra.
9:20 Questo discorso lo si può inquadrare all'interno della tutela paesaggistica (per di più tutelata pure dalla nostra costituzione fin dal '46)
Grande Adrian... Sempre il meglio.
Grazie
Una serata a guardare le stelle con un telescopio e te che spieghi, sarebbe una cosa fantastica ❤️
Sei un grande !! Continua così
Bel video.... 🔝
Non so perché ho pensato al mitico Nathan Never 💜
Guerre Stellari! 💫
Non sembra che gli eventi degli ultimi giorni diano fiducia per affrontare questi argomenti con saggezza e serenità da parte dell'umanità. Un grande abbraccio!
Ciao Adrian, guardi sempre oltre, hai una mente meravigliosa e approfondisci tutto, sei un visionario, nel senso positivo del termine. Penso sinceramente che la conquista di nuovi mondi avviene sempre per motivi di sfruttamento di risorse e dei territori. All'inizio sarebbero colonie, regni, collegati alla terra, ma poi cercherebbero l'indipendenza, per autoregolarsi con proprie leggi, proprie tradizioni e per costruirsi una propria identità. Non saranno processi indolori...La storia sul nostro pianeta lo insegna. Gli Stati o i privati che investiranno denaro e risorse per queste missioni, difficilmente molleranno la presa. Ma i discendenti dei primi coloni, sentiranno sempre meno il legame con la Terra e vorranno proteggere la loro sovranità, e non rimanere a vita Stati vassalli. Sarebbe una conquista se quando si formeranno le prime colonie, ad opera dei rappresentanti dei vari Stati terrestri, riuscissero a dividersi le terre senza conflitti e prepotenze:ogni porzione di terra aliena, almeno all'inizio dovrebbe funzionare in base alle regole dello Stato terrestre che lo colonizza. Non so se sia giusto o meno, ma se nn si porranno delle regole si ritornerà all'epoca degli Imperi terrestri in cui con la violenza, la prepotenza, il saccheggio e la forza si sono costituiti gli Stati attuali sulla terra.... Nn facciamo finta di dimenticare la storia:almeno che gli umani non si, trasformino (non so come) in esseri superiori, non vedo futuri rosei per questi avamposti terrestri... Immagino più terre come nella serie The Mandalorian.....
Abbiamo la conferma davanti ai nostri occhi in questi giorni che l’umanità non è pronta per tutto questo. Ne abbiamo ancora tanta di strada da fare prima di poter pensare di gestire pacificamente nuovi territori e leggi su altri pianeti del sistema solare. Dopo 250.000 mila anni o più non abbiamo ancora imparato a farlo sulla Terra… 😢
Non parlare dell'umanità, parla di quelle poche persone che gestiscono miliardi di persone.
In realta l'umanita ha dimostrato di riuscire a unirsi contro un dittatore, cosa che il secolo scorso nn siamo stati in grado di fare. Questo, nel male, mi ha colpito positivamente e mi fa ben sperare nel futuro, se quel pazzo nn decide di lanciare le atomiche per ripicca come un bimbo che mette il broncio
Dobbiamo diventare una civiltà etica se vogliamo sopravvivere. Bisognerebbe abolire il denaro e ogni forma di commercio, oltre a fermare i conflitti, e naturalmente mettere fine alla politica imparando l'autogestione, essere responsabili di noi stessi e degli altri. Smettere di sprecare e re-imparare l'arte di aggiustare le cose. Credo che il cambiamento climatico ci ponga proprio questa sfida, pensa come potremmo essere molto più evoluti, sia in senso tecnologico che spirituale, se invece ci competere collaborassimo per il bene comune di tutti.
Pensare ad avamposti interplanetari è affascinante già di suo ma effettivamente è un discorso trattato sempre in maniera superficiale, gli argomenti di cui hai parlato qui, i pensieri sul futuro come l'evoluzione dei linguaggi...roba che a pendarci davvero mi fan venire le farfalle nello stomaco!!! Grande Adrian!
Caro Adrian, molto affascinante il tuo video, come sempre, e la proposta di discussione che lanci! Io sono del tutto convinta che, quando ci saranno degli avamposti su Marte (a proposito, mi piace tantissimo la proposta di chiamarli così, anzichè colonie, ovviamente!), essi debbano essere completamente indipendenti ed autonomi di fissare le loro leggi e di decidere come vivere lì e come organizzarsi! Spero comunque che si possa creare un'alleanza ed un'amicizia tra Terra e Marte o altri avamposti umani su diversi pianeti o asteroidi! Quanto alla Terra ed alle sue risorse, io penso che ci vorrebbe un'entità sovranazionale che decida per il bene di tutti: su mari/oceani, barriera corallina, foreste equatoriali come l'Amazzonia, i Poli, ecc. Molto affascinante anche il tema che vorresti trattare in un prossimo tuo video su quale lingua usare su nuovi pianeti, con le possibili, future differenze di cultura, arte, ecc.! Un grande abbraccio anche a te, come lo mandi sempre tu a noi! 🌌👽🚀☄️🪐🔭
The Expanse dice tutto, quello è il futuro che spetta all'umanità.
Vista l'attitudine di Russia e Cina a rispettare i trattati... per lo spazio varrà la regola che vale anche sulla Terra: conta solo la forza. Nel momento in cui uno stato avrà l'interesse e la capacità di imporre il proprio controllo su un corpo celeste o parte di esso, lo farà.
Gente come Adrian fa sperare in un mondo migliore. Ma caspita è difficile mantenere la stima per la ns specie. Non impariamo mai…
Ve lo dico io ki prima arriva meio alloggia, tra qalke decennio ce le suoneremo anke su marte, fortuna ke lassù l ecosistema non esiste
Tenete tutti a mente che il ragionamento "conta solo la forza" ha senso se il costo dell'esercizio di quella forza è sostenibile. I costi di attività spaziali sono enormi, sarà tutto diverso e - ad oggi - non prevedibile.
Sarà guerra pure lassù fidatevi di me
Stai raccontando la storia di gundman terra e colonie spaziali ......
Ciao Adrian!! Fantastico il tuo video e ancora più Fantastico l'idea di parlare della lingua!!! Magari ci saranno i dialetti!!!! Pensa che forza....accenti e dialetti prettamente di un pianeta differenti l'uno dall'altro e quindi ci saranno interpreti e androidi protocollari. Puoi anche parlare dei primi animali che verranno portati su Marte? Per me le galline e poi i Gatti perché si adattano a vivere anche in piccoli appartamenti magari riciclando le loro feci. Ti prego parla di questo anche per un paio di minuti!!!!! Grazie ti seguo sempre! Sei un grande!!!!!!!!!!!!🐓🐈🚀🛸🛰
Mi piace immaginare questa situazione come quella di un padre (inteso come istituto genitoriale in sé, indipendentemente dal numero e dal genere di genitori…) che ha dei figli: nelle prime fasi di vita è lui che legalmente decide per loro, poi arriva un momento in cui diventano autonomi. Certo, non è che a 18 anni diventi “indipendente” dai genitori né questi ti concedono di affrancarti dalla loro tutela, ma il meccanismo potrebbe non essere così dissimile
Per questo credo che sia importante ribadire e stabilire già da ora il rispetto da parte degli stati " genitori" del principio di autodeterminazione dei popoli e degli individui che vivranno altrove. Penso che sia importante anche legiferare sul tema del rispetto dei diritti umani tra cui il diritto di vivere in in paese laico. Credo che parlane e accordarsi prima garantisca sia i singoli che i popoli nei confronti di potenze che vogliano prevaricare sia economicamente che culturalmente.
Sarebbe mooolto carino fare una live a tema su twitch con qualche ospite adatto a "fantasticare" sull'argomento.
Mi credi se ti dico che mi mette più l'ansia il fatto che si possano portare tutte le dinamiche di potere terrestri su un altro pianeta piuttosto che affrontare il viaggio verso altri pianeti?
Ciao Adrian, grazie per le spiegazioni sempre chiare e interessanti. Secondo te sarebbe possibile creare una grande astronoave generazionale assemblandola direttamente nello spazio unendo più moduli fra loro, un pò come si è fatto con la stazione spaziale internazionale? Grazie.
Adrian è un bel argomento. Molto interessante però onestamente c'è poco d dire.
Secondo me sono situazioni che difficilmente potrebbero essere risolte a monte prima che possano succedere.
Un pò come per l'esplorazione spaziale puoi pensarle tutte ma l'imprevisto e quello che non sai sono una componente determinante.
Quindi inutile scervellarsi su ciò che potrà essere un giorno
Adrian, complimenti: riesci sempre a portare argomenti intriganti con un entusiasmo impagabile!
.ciao Adrian immagino che succederà qualcosa di simile agli stati uniti: rivoluzione e dichiarazione di indipendenza. 😊😊
Potresti fare un video che spiega in termini di esplorazione spaziale, le conseguenze di una probabile guerra?
Adrian apri un podcast su spotify con audio inerenti ai tuoi video❤❤❤
A mio modesto avviso, aldilà delle regole, leggi o statuti di sorta che si voglia redigere ed a cui attenersi su un altro pianeta, fondamentale sarebbe mantenere una gestione totalmente laica, non permettendo ad alcuna confessione di costruirsi imperi, anche in nuovi mondi, attraverso influenze, diritti o, addirittura, autorità in nessuno degli aspetti concernenti una ipotetica civiltà futura, celandosi dietro l'immagine di innocui custodi dell'anima ma, in realtà, responsabili di atrocità e guerre tra le più cruente sulla terra . Per quanto arduo possa essere, credo, che affidarsi alla ragione e al buonsenso sia l'unica via auspicabile per ottenere una comunità civile ed equa.
be non puoi vietare ad una comunità di credere e professare la propria fede, cosa che accadrà di certo se popoli un altro pianeta. E' fisiologico. Ma non bisogna vedere esclusivamente alle religioni come ai "nemici della ragione", anche perché, se fosse vero staremmo, ancora tecnologicamente a 2000 anni fa. E comunque la fede dà forza ad alcuni a rimanere fedeli ai propri principi nonostante le avversità.
@@ginofastidio4720 Non ho mai detto che bisognerebbe bandire le religioni o impedire a qualcuno di credere in ciò che preferisce. bensì, non permettere a qualunque credo di ottenere potere politico quindi decisionale..che si occupassero solo delle anime, ragione primaria per cui dovrebbero esistere. Per quanto riguarda, invece, la tua osservazione per cui, senza le religioni, tecnologicamente ancora staremmo a 2000 anni fa, sinceramente, non ne vedo il nesso. Non sarà stato certo bruciando donne vive accusate di stregoneria che siamo avanzati nè tantomeno praticando esorcismi su individui ritenuti posseduti ed affetti da ben altre patologie...
La religione non deve in alcun modo intromettersi nella vita politica e decisionale.
Purtroppo l'uomo ad oggi non è del tutto riuscito a farlo ed è per questo che ci sono guerre e conflitti.
Questa non è laicità, questa è shari'a atea. Come puoi impedire ad un credo di prendere decisioni politiche, i paesi sono fatti di persone e le persone di fede e credenze e l'ateismo è esso stesso una credenza. L'unico modo per far sì che la religione non influisca sulle scelte politiche è chiedere a qualcuno "credi in Dio?", "Sì", "Ok, non puoi votare".
E comunque lo sai vero che credere che la religione sia responsabile di atrocità e guerre tra le più cruente è un modo sciocco di vedere il mondo vero? È dai tempi di Costantino che l'uomo piega la religione in base ai suoi scopi, così come si è sempre cercato di inventarsi il casus belli per far partire una guerra che si voleva già fare. Per altro non dimentichiamo che l'URSS di Stalin era una nazione atea e guarda che cazzo ha combinato.
In generale, qualsiasi cosa unisca una comunità: religione, confini, lingua, partito, tifo calcistico, colore della pelle, status sociale, la fedina penale ecc... unisce tra loro un gruppo di persone, ma inevitabilmente le mette in conflitto con altri gruppi.
Ad ogni latitudine, in ogni comunità grande o piccola, progredita oppure no, la credenza è che noi siamo quelli giusti e loro no e gli atei fanno la stessa identica cosa, noi siamo quelli giusti mentre i credenti degli idioti, imbecilli che fanno atrocità in nome di un inesistente Dio (per altro tutto basato su una serie di falsi storici illuministi).
@@nicoladc89 Non ho mai sostenuto ne creduto di essere migliore di altri in quanto ateo ma il vero inganno sta proprio nell’esercitare potere camuffandolo da dottrina dello spirito, per quella non servono imperi, eserciti ne’ grandi capitali ma, come, a quanto pare, disse qualcuno: “lasciate tutto e seguitemi, vi farò pescatori di uomini” mica capi di stato. Allo stesso modo, se ha letto bene quanto ho scritto, non ho mai detto che tutte le guerre sono state causate da religioni ma che queste ne abbiano causate e ne causano molte e non meno cruente delle altre…
Bella domanda da fare oggi 😅
Ci si può anche domandare se le future città/stato su Marte indipendenti dalla terra farebbero parte dell'ONU o si creerebbero una loro ONU marziana, per gestire i loro rapporti reciproci e con la Terra
6:15 beh per secoli i viaggi in mare richiedevano mesi, settimane nella migliore delle ipotesi, per raggiungere le colonie e le comunicazioni erano altrettanto lente.
Colonie che dichiarano l 'indipendenza é un espediente narrativo caro alla fantascienza usa che però non troverà un corrispettivo con la realtà, a mio avviso.
In questo periodo faccio fatica a pensare che sopravvivremo a noi stessi fino a questo punto.
ATTENZIONE. QUI. SULLA. TERRA. ALTRO. CHE. MARTE. PURTROPPO. GRAZIE. ADRIAN. ♥️🌎😎
Parleremo a gesti con quella atmosfera👋
The Expanse, la serie su Prime Video, approssima molto bene cosa accadrebbe se la civiltà umana si espandesse (appunto) nel Sistema Solare, proprio in relazione alle dinamiche politiche, economiche, sociali, culturali, linguistiche ed ovviamente militari.
Gran serie
Ciao Adrian! Ti seguo da un forse 3-4 mesi e ti faccio i miei complimenti per i video! Vorrei collegare l'argomento in questo video con la serie su Prime Video "The Expanse", se lo conosci, secondo te potremmo finire in quella situazione? Dove essere umani, su mondi diverso, si fanno la guerra?
Sembra tremendamente complicato... E gli esseri umani sono bravi a complicare le cose...
Le colonie marziane faranno un referendum per l'indipendenza, ma la corte terrestre stabilirà che non é costituzionale perché togliendo le leggi terrestri Marte rimarrebbe senza leggi...
Tranquillo, nessun essere umano andrà su marte
@@mauroboston72 non stiamo parlando di andare su alpha centauri... Marte é un impresa difficile e complicata, ma non impossibile
@@maisana663 mandare su marte un corpo organico è impossibile.
Tu pensi davvero che pochi cm di lamiere e una tuta spaziale possono sopperire al lavoro che fa la magnetosfera?
@@mauroboston72 io penso che ogni problema tecnico, se non comporta dover violare una costante universale, col tempo e l'avanzamento tecnologico può trovare soluzione.
Certo io non sono un ingegnere aerospaziale, ma immagino neppure lei, con questo atteggiamento.
Dal momento che sarà una realtà totalmente nuova, credo che chi ci vivrà, conoscendo la realtà del luogo, dovrà deciderlo
Ciao e complimenti per i video che pubblichi, mi sono sempre chiesto se dovessimo trovare vita (anche microbica) su Marte o su qualche luna di Giove o saturno, questo potrebbe pregiudicare in qualche modo una colonizzazione o qualche impedimento alla nostra permanenza? Avremmo qualche obbligo morale? O potremmo stabilirci lì tranquillamente senza problemi? Ti ringrazio per la risposta. Un saluto. Max
Obbligo morale per non turbare i microbi? Non mi pare ci si faccia problemi ad eliminare milioni di miliardi di microbi con pulizie ed igienizzazioni varie ogni singolo giorno in ogni casa terrestre. Un saluto
@@Gabriele1979 ciao hai ragione, la penso anche io come te, ma ho scritto questo commento perché qualche anno fa quando la sonda Cassini ( che esplorava Saturno ) finì il carburante ci furono molte discussioni per non farla schiantare su una sua luna per evitare di contaminarla, e mi chiedevo se questa cosa potesse valere anche per Marte, anche per me sarebbe irrilevante, ma purtroppo quelle discussioni ci furono, tanto è vero che alla fine si optò per farla distruggere nella atmosfera di saturno. Grazie comunque per la risposta.un saluto. Max
Ciao Adrian secondo te per avere una navicella che viaggia alla velocità della luce è fattibile perché hai detto che la tecnologia c’è ma non si sa come fare per quanto risguarda i gli astronauti perché il loro fisico non potrebbe resistere a quella velocità e che bisogna creare una bolla attorno alla navicella .. non si può usare un campo elettro magnetico attorno alla navicella ? In maniera che le persona e la navicella arrivino integre .. il campo elettro magnetico va usato anche a Geneva per l’acceleratore di particele . Usare la stessa tecnica perché non può essere fattibile ?
Ciao Adrian dovresti vedere Gundam origini sul tema guerra tra colonie e la terra!
Un bell calcetto tra planeti
Ho sempre immaginato che l'esplorazione spaziale come il nuovo Far West, dove ogni insediamento si regola con leggi proprie. Anche se questo, come detto nel video dipende da quanto autosufficiente sia l'insediamento stesso.
Come la serie TV " The Expanse"
Scusatemi, se la mia nazione finanziasse il programma spaziale e tutto ciò che ne deriva, una volta giunta su marte, perché non dovrebbe considerare come suo il territorio che sta occupando?
Ovviamente comprendo che una nazione da sola non sarebbe magari in grado di fare una cosa simile, ma se ci riuscisse perché non dovrebbe accampare dei diritti?
Inoltre mi chiedo, se l'Europa riuscisse a costruire un avamposto, dovrebbero essere rispettati le leggi delle nazioni partecipanti?
Dalla colonizzazione britannica all'indipendenza americana c'è passato qualche secolo e una guerra d'indipendenza.
Mah io non saprei se la cosa abbia senso che si replichi, che ne dici?
@@leilalessia esattamente possiamo prevedere e prevedendo il problema si può intervenire prima come suggerisce Adrian Fartade e come sottolinea lei...
State parlando di fantascienza
@@leilalessia ci sarebbe da dire che su Marte non si trovano popolazioni indigene
@@uomosurreale9018 infatti di certo non è per le popolazioni indigene che la guerra d'indipendenza è scoppiata nella rivoluzione americana
Secondo me cosa facciamo o decidiamo adesso ha poca influenza, per 2 motivi: 1 perchè le risorse ipotetiche che ci sono su marte non si potrebbero trasportare sulla terra, per il momento. 2 perchè quando le “colonie” (mi piace davvero molto come hai spiegato la questione coloniale) saranno indipendenti dalle risorse terresti legifereranno per loro conto. Quindi ha senso pensarci? Non sarebbe più bello esportare solo le cose buone e non la politica? Potrebbe essere bello vedere come in un ambiente estremo le persone si sviluppino, come se fosse una nuova genesi. Grande Adrian mi fai sempre pensare!!
Ottimo video! Comunque credo che ci sia anche una possibilità, non troppo remota, che Marte venga colonizzata solo da robot per l'estrazione delle risorse secondo sfere di influenza che comprendono nazioni e aziende private; potrebbe succedere, anche se non è ciò che spero! Nell'ipotesi migliore, la cosa che si dovrebbe fare è rendere autosufficiente la colonia in modo tale da non essere ricattata da altri stati. Si dovrebbe poi gestire quale parte concedere a privati per l'estrazione delle risorse (anche se per questo ci sono i meteoriti o la luna con l'elio 3)
Sarebbe molto interessante il video sulle lingue. Io ho la fortuna di vivere a Livorno, città che dal 1500 alla metà del 1700 è stata una città multietnica. Questo è stato il segreto della rapida crescita della città, Livorno era chiamata la città delle Nazioni (intese come nazionalità, ma anche come credo religioso), c'erano molte comunità che, pur avendo divergenze, convivevano e si ibridavano. Ne è nato un linguaggio unico, con termini che usiamo solo noi: Sciagattare (dal sefardita šahkat, ovvero macellare, viene usato in frasi tipo "l'ho sciagattato di botte"), Grebano (dallo slavo "greben" ovvero rupe, indica luoghi impervi o più spesso persone rozze "Boia 'ome sei grebano"), anche Cacciucco (dal turco "kuciuk", ovvero piccolo, tutto pare che nasca dal fatto che il cuoco che portò il Baylik, una zuppa di pesce di Smirne, a Livorno, andasse al mercato cercando pesce kuciukko), questa modo di creare parole è proseguito anche nel XX secolo, durante la liberazione c'è stata una crescita di termini legati all'inglese, come "Levati dai tre passi" nato dai cartelli che delimitavano la zona nera della città "Do not trepassing" o "Arrondeman" che noi usiamo ad esempio "gliele hanno date (di botte) arrondeman" che deriva da "Around the man" richiamo dei militari americani per circondare un fascista e menarlo di botte. Poi è capitato anche che qualche termina abbia varcato i confini, come Ciabatte che sono le calzature da usare il giorno di Shabat... ne abbiamo a centinaia! Probabilmente su Marte potrebbe avvenire un processo simile: si assesterà una lingua principale che verrà contaminata da altre culture. Lo trovo molto interessante come tema!
Interessantissimo tema davvero! In Irlanda ho vissuto per qualche tempo con persone di diverse nazionalità ed era interessante osservare come il nostro modo di comunicare fosse fluido, come lingua comune parlavamo in inglese e non era raro che ogni tanto qualcuno sbagliasse una pronuncia di una parola e altri apprendessero tale parola e la riproponessero nei loro discorsi nella pronuncia "errata", si creava perciò una continua "ibridazione". Capitava spesso e normalmente di inserire le parole di altre lingue nei dialoghi semplicemente perché non si conosceva la traduzione in inglese ma la lingua madre delle persone coinvolte nel dialogo appartenesse lo stesso ceppo linguistico.
Interessante si. É proprio così che le lingue evolvono
Mi viene in mente che "traghetto" dalle mie parti, nel catanese, si dice "ferrabbottu" e viene da "ferry boat".
@@giogio182 di esempi ne possiamo trovare in tutti i dialetti, la cosa che ho notato girando l'Italia è che più le città sono state aperte più questa ibridazione di lingue c'è stata, e questo vale soprattutto per tutte le città di mare! Altra cosa che ho notato è che poi questi termini entrano talmente tanto nel nostro quotidiano, che talvolta si fatica a spiegarne il significato, come se diventassero concetti elementari. A Livorno per esempio abbiamo il "Boia dé" che oggi vuol dire tutto e il contrario di tutto a seconda dell'intonazione... ma com'è che sia nato s'è perso nella memoria. La versione più accreditata è che sia la trasmutazione della bestemmia "Dio boia", ma come è bello scrivere: la discussione è aperta fra gli accademici!
Il mondo è sempre stato aperto a scambi e contaminazioni, l'Italia in particolar modo direi, basta che guardiamo alla nostra cucina che è praticamente una fusione di contaminazioni, per dire a me ha sempre fatto ridere che un piatto tipico di Milano sia il risotto alla milanese e a Milano non avevano né il riso né lo zafferano.
La storiografia ci dipinge un passato fatto di tanti stati in guerra tra loro ecc... in realtà temo che fossero molto più globalizzati, forse proprio perché lo erano meno. Noi siamo passati dal nazionalismo più becero ad un mondo diviso in 3 stile 1984, 500 anni fa magari Pisa faceva la guerra a Firenze, ma la Cina era talmente distante che con la Cina si faceva solo commercio.
Detto questo sulle lingue a me c'è una cosa che mi piega dal ridere. In molte lingue si usa la parola pantaloni (pantalones in spagnolo, pantaloons in inglese, panteloni in greco, pantalone in serbo, pantolonlar in turco, bantalun in arabo, pantallona in albanese, pantaloha in malgascio ecc...). Pantaloni è un termine di origine veneziana che prende il nome dalla maschera carnevalesca Pantalone. Bene si usa in mezzo mondo per indicare le brache, ma non a Venezia, dove le brache si chiamano brache e pantalon significa impacciato, maldestro.
O si pensi a quegli italiani che perché fa figo oggi usano parole come "cash" o "merchandising", bene cash deriva dall'italiano cassa e merchandising deriva dall'italiano merce/mercanzia. Sono in circolazione da talmente tanto tempo che hanno fatto il giro e sono tornate indietro, come in un telefono senza fili secolare.
Che libro mi consiglieresti in materia? Attualmente sto leggendo (Le mie risposte alle grandi domande di Stephen Hawking)
inizialmente bisognerà forzatamente mettersi d'accordo sulla terra, ma credo che sia conveniente per tutti dare ad un avamposto su marte l'indipendenza il prima possibile così da favore i rapporti in futuro.
wow, questo video mi ha illuminato..
l'idea che non c'è dipendenza da un certo punto storico spaziale tra colonie e terra è semplicemente ovvia ma, comunque, completamente bypassata dal mio cervello
Parlare di legislazione su Marte in questo periodo mi fa fare un sorriso amaro... abbiamo una guerra qui in Europa oggi...
Ovvio, i marziani! Che domande... 😁😁
Riguarda caro Adrian tutta l Umanita. Chiaro !
DIPENDE. DALLA. NOSTRA. CULTURA. E. DAI. FONDI. DI. MILIARDI. CARO. ADRIAN. SPERIAMO. CHE. NON. SUCCEDA. UNA. GUERRA. PRIMA. CIAO. ADRIAN. PACE. E. PACE. ♥️🌎
Ciao Adrian.
Per quanto riguarda le guerre interplanetarie, hai mai visto Expanse? 😅
Adrian l'hai visto The Expanse??? dal punto di vista della trama politica penso sia fatto molto bene e realistico. Spero farai una recensione a proposito!! Ciao e grazie siete grandi!
The Expanse è davvero una serie illuminante per molti versi....hai ragione ad averla citata.
Molto interessante. Certo che se per il Trentino Alto Adige c'è bisogno di uno statuto speciale...
E' interessante notare come la questione delle lingue, cultura e società umane in base a un pianeta, fosse già stato ben esplorato da Herbert in Dune, specie con i Fremen.
Ciao Adrian, sono Savino e scrivo dal Cile.
Il problema morale della sopravvivenza su Marte non è secondo me isolato dal resto della vita.
Per me il primo problema è biologico, come si vivrebbe? Il problema biologico ha due facce: antropologico e biologico(come vita animale e vegetale) come vivrebbero le piante?, il terreno è più basico o acido? ci sono veleni disciolti? Gli animali potranno viverci? perché le piante sfruttano il terreno e se il terreno non è idoneo noi non potremmo nutrirci di esse e gli animali come galline ovini; caprini e bovini che sono erbivori, potrebbero vivere? o dovremmo usare la tecnologia di Star Trek per gli alimenti?.
Un altro livello è quello morale che tu hai spiegato, le nostre leggi sia pure internazionali, non saranno valide per quel mondo con il passare del tempo.
L'ultimo problema è il problema filosofico-spirituale.
Il principio antropico vale qui sulla Terra con tutte le sue implicazioni, ma su di un altro mondo varrà lo stesso? Come si relazionerà l'uomo rispetto a tutto quello che lo circonda? Che implicazioni potrebbe avere il suo comportamento?
Infine il problema spirituale. Noi uomini sulla Terra abbiamo tante religioni e credi derivati da un sincretismo molto particolare, tanto che dipende dal luogo dove noi viviamo, nei confronti della realtà che ci circonda.
A questo si aggiunge il problema soteriologico, di identificazione del nostro Dio e il problema teologico che sviluppa la conoscenza nei confronti del nosto dio.
Tutto questo è estremamente legato al problema etico-morale, che verrà modellato in base a come noi intendiamo la vita e la relazione antropologica e la relazione col mondo che ci circonda.
Grazie per quello che fai, ti seguo sempre qui dal Cile.
Savino.
Ciao grandissimo Adrian! Super video come sempre! Un solo "appunto", le strutture che mostri nella foto, le cupole di vetro con dentro ambienti terrestri, non sono realistiche, a causa delle radiazioni. Sara' piu' facile che vivremo sottoterra nelle gallerie create dalla lava. Credo un po' piu' come i nostri centri commerciali che abbiamo nel mondo adesso. Tutto all'interno... Le cupole di vetro sono belle ma non sono fattibili su Marte....
Ciao Adrian, io aggiungerei anche un'altra domanda-dubbio, ovvero: chi ha deciso che possiamo arrogarci il diritto - perché è quello alla fine che stiamo facendo - di poter decidere le regole di vita su un altro pianeta? Perché dovremmo essere noi, o meglio la parte più ricca della società più ricca che attualmente abita la Terra, a dettare le regole in un posto che fino ad oggi si è tranquillamente evoluto senza di noi e che, dunque, ha fissato già delle proprie regole? Non è un discorso di eventuale "presenza aliena" ma un discorso molto più terra terra: non siamo stati in grado di gestire il Pianeta su cui ci siamo evolut*, perché dovrebbe esserci concessa una seconda possibilità?
Credo che sia per lo stesso motivo che sotto ai 18 anni non ti fanno votare un pò ovunque nel mondo.
La parte "povera" della terra magari non ha le conoscenze adatte per decidere e quindi non ha potere decisionale.
È naturale succede anche in natura nei branchi animali dove viene rispettata una gerarchia che noi abbiamo riprodotto nelle diverse società e culture. Insomma la legge del più "forte" decide
@@honest255 E allora dai la possibilità anche a quelli più poveri di avere conoscenze...se non gliela diamo questa possibilità grazie al cazzo che il poi forte governerà sempre.
Naturalmente i più forti sono anche i più arroganti e egoisti e Naturalmente non daranno mai le conoscenze a quelle più deboli...un classico della storia umana.
@@georgeanneagu2437 ma il fatto che il più forte vince sul più debole non è mica una questione morale o etica ma solamente naturale.
Se fosse per me darei gli stessi diritti a tutti ma poi classificherei lo stesso la gente in base all'intelligenza, età, sesso o perfino bontà d'animo e buon senso e ciò porterebbe solo ad una società ancora più falsa e manipolatoria di quella in cui viviamo.
Una volta che gli insediamenti saranno indipendenti abbandonando così la funzione di "avamposto" credo che potrebbe essere applicabile il metodo "classico" di città stato o in questo caso cupole stato.. ogni cupola sarebbe una piccola nazione, legalmente parlando che potrebbero essere partner commerciali tra di loro e con gli stati qui sulla terra e chissà magari con altri insediamenti in altri posti del sistema solare in un, forse nemmeno troppo, lontano futuro
Nell'arco di migliaia di anni, analizzando l'ipotetico scenario che hai descritto tu, potrebbe cambiare, oltre alla lingua, anche la fisionomia delle varie colonie in giro per il sistema solare, ed avere delle vere e proprie "specie" diverse, i marziani, i titani, i veneriani... Sarebbe fighissimo :)
i titani suona malissimo 😂
@@georgeanneagu2437 hai alternative? xD
Titaniani o titanesi?
@@Horcrux1997 In generale non darei nessun nome a nessuna civiltà. Di Civiltà ne esiste solo una, quella umana, indipendente dal loro luogo o religione.
Io li chiamerei Umani di Titano, così come Umani della Francia, Umani dell'Italia o Umani della Luna.
Si, è molto strano e ambiguo il discorso che sto dicendo ma spero che comunque il concetto di Unicità e Eguaglianza sia compreso in minima parte.
Purtroppo mi viene da paragonare cosa sta succedendo adesso fra russia ed Ucraina e cosa potrà succedere su altri pianeti :-(
Diritto internazionale privato, Unidroit, diventa nel caso la risposta applicabile ove chi fosse arrivato per primo non applicasse il diritto del proprio paese. In questo caso si sceglie il diritto applicabile. E anche il diritto penale segue le convenzioni internazionali che si applicano nei territori non soggetti a sovranità, CD terre allodiali.
Penso sia stata una questione già affrontata da fenici e greci.
La storia da questo punto è abbastanza chiara: più un posto è isolato e indipendente, più è probabile che diventi una nazione.
Non c'è nemmeno troppo problema secondo me.
Pensandoci isolamento biologico così forte in condizioni così diverse potrebbe dare una bella scossa alla speciazione, quindi alla lunga potremmo parlare non di diverse città stato, ma proprio di diverse specie umane con società e modi di pensare completamente diversi.
ah ho commentato prima di finire di vedere e la roba della speciazione l'hai già detta :D
in ogni caso la legge è l'espressione delle esigenze pratiche e morali di una popolazione in un dato momento storico.
mi pare naturale che legiferare qui per gente che campa in un posto dove pure la gravità è diversa è complicato.
normalmente quando le leggi arrivano da parecchio lontano e si parla di tante persone, dopo un po' le tante persone si scocciano e fanno gesti di stizza evidente tipo buttare a mare il the.
Terraforming Mars è un famoso gioco da tavolo dalla medio/alta complessità 😊
Apri un podcast!! 🥲
C'è un modo facile facile per aggirare questo problema.
Mando un gruppo di coloni "Cinesi" su Marte.
Il gruppo di coloni dice che da tot terreno a tot terreno è loro, che è una nuova nazione (non terrestre ma marziana) chiamata per esempio "Shan-gri-là".
Ovviamente sulla carta sarebbe una nazione a s'è stante e svincolata dalle nazioni del pianeta Terra, ma poi con i vari trattati di accordi interplanetari ci si accorda in un "gemellaggio" con la Cina.
Problemi risolti e quel pezzo è praticamente sotto la giurisdizione cinese.
💪😊
Caro Adrian....per quanto riguarda la Legge (in generale) credo ci si dovrebbe riferire alla Carta dei diritti fondamentali dell'uomo
e per quanto riguarda l'ambiente si dovrebbe stilare una Carta della condotta di salvaguardia e sfruttamento delle risorse in modo sostenibile e NON devastante.
Ma una cosa è davvero certa: sulla Terra NON esiste un potere che fa rispettare globalmente NE i diritti umani (molto frequentemente calpestati come ben sappiamo)
e NE tantomeno capace di proteggere l'ambiente cominciando innanzitutto a curarlo dalle devastazioni e dagli inquinamenti che ben conosciamo.
Dunque avere la pretesa e l'arroganza di far rispettare su Marte un sistema idilliaco e utopistico di perfetta protezione sia dei diritti umani e sia dell'ambiente
sarebbe davvero una pretesa paradossale.
Cominciamo a curare il nostro pianeta e a garantire gli stessi diritti ovunque sulla Terra creando una Legge davvero universale
ed un potere che li garantisca globalmente....poi potremo moralmente estendere tali garanzie anche su altri pianeti.
Adrian "gli umani potrebbero doversi attaccare" Gundam Flashback Intensifies
Vivere su Marte,come l atmosfera per il corpo più pesante ho leggero?? Ossigeno dove possono avere?l acqua dove possono averla?marte un pianeta con tanta anidride carbonica? Io grazie....bel video...
Io penso che prima dobbiamo raggiungere l’indipendenza sulla terra, non possiamo pensare di “colonizzare” un nuovo pianeta se non riusciamo già a gestire il nostro.
É IMPENSABILE e poco intelligente.
Aggiungo che come specie ci sentiamo così intelligenti e speciali, ma possiamo tranquillamente confermare che siamo la specie peggiore che ha mai vissuto su questo pianeta e forse nell’universo.
Fino a quando cercheremo pace facendoci la guerra saremo solo una specie che merita estinzione.
La guerra, la cattiveria, la crisi, povertà non sono naturali ma frutto dell’ intelligenza umana se così si può chiamare.
Una domanda ma la luna fa così schifo? Io mi concentrerei su quella per fare esperienza
Io penso che per quanto riguarda i primissimi insediamenti le regole di convivenza (diciamo codice civile e penale) vadano chiarite a terra e sottoscritte e accettate da tutti coloro che si insedieranno. Perché la vita su Marte è pericolosa e qualunque conflitto potenzialmente letale per tutti. Quindi ci vuole un elevatissimo senso civico e rispetto delle regole...
Io a lungo termine mi aspetto solo i martepiattisti, i complottisti “non viviamo su Marte e non cielo dicono!i!i”
Quello che sta succedendo in Ucraina la dice lunga sulla volontà degli uomini nel rispettare trattati e leggi, sulla capacità dell'uomo ad una civile convivenza. Su un altro pianeta per quanto all'inizio si facesse ogni sforzo per mantenere ordine e pace ben presto si finirebbe alle stesse dinamiche bellicose che ci sono qui sulla terra
Che trip
Vi consiglio una serie che si chiama The Expanse.. parla proprio di come sarà abitato il sistema solare dall’uomo..
Asimov ha già espresso in maniera decisamente approfondita come potrebbe essere un colonialismo umano nello spazio. Ed a parte alcuni punti della sua visione futura effettivamente non conciliabili con il mondo moderno, concordo appieno con tutto quello che ha scritto nella sua enorme bibliografia.
Mi hai tolto il commento di mano, Asimov davvero uno scrittore capace di trattare temi sociali futuri con un linguaggio semplice, efficace ed appassionante.
esatto ha già scritto i manuali asimov
Per il discorso linguistico, sarebbe stupendo una collaborazione con unə linguistə, in ogni caso dai un'occhiata ai concetti di pidgin e creolo perché penso ci starebbero benissimo.
*chiedere ad adrian di fare una live di 5 giorni filati per il ritorno dell'uomo sulla luna, 618/1000*
Ma ce l'hai un briciolo di fantasia per cambiare ogni tanto 'sta scritta? Un po' di tempo? Un po' di voglia?
E comunque Adrian già lo ha detto che lo farà.
Buona giornata Alessandro Bianchi sono felice di sentire la tua presenza...🇮🇹🎶🌈buona colazione a te ed alla tua bella famiglia
Questo argomento mi incuriosisce molto, ma purtroppo, visto cosa sta succedendo in questi giorni, sono abbastanza pessimista sulla questione! Non si sa nemmeno se gli umani coinvolti nella guerra attuale saranno in grado di accordarsi e far cessare l'escalation in corso, figuriamoci se sarebbero in grado di organizzarsi e farlo su un mondo abbastanza diverso da quello presente sul nostro pianeta!
In caso di catastrofe terrestre quale dovrebbe essere il set minimale di materiali/nozioni/tecnologie che possa consentire ad una rappresentanza di umani (ex terrestri) di vivere su Marte senza dover ricominciare da zero con l’evoluzione già avuta sulla terra? Questo è già stato studiato e preventivato?
belta lowdaaa!!!
Solo a me tutta questa storia ricorda molto quella dei Gundam? 🤣🤣🤣🤣 Finalmente avrò il mio mobile suite😜
Ciao Adrian! Ti faccio i miei più sinceri complimenti per i contenuti che porti e vorrei sollevare una questione che riguarda il “mio” ambito.
Se una popolazione di esseri umani vivesse permanentemente su Marte e questi si riproducessero per diverse generazioni, andrebbe in contro a quello che in genetica viene definito deriva genetica, ovvero un fenomeno che consegue dalla riduzione drastica di una popolazione, che passa quindi attraverso un “collo di bottiglia”, per via di eventi catastrofici o migratori.
Questa nuova comunità marziana di “fondatori” isolata da quella terrestre, se si ripopolasse riproducendosi porterebbe alla luce malattie genetiche che nella popolazione di partenza (quella terrestre) erano presenti con una bassa frequenza. Ad esempio, nella comunità di pachistani in Inghilterra è più diffusa la microcefalia primaria, oppure nella comunità di ebrei ashkenaziti, ridotta per via di eventi catastrofici antisemiti e ripopolata successivamente, sono più diffuse la distrofia primaria di torsione e la malattia di Tay-Sachs.
Inoltre, l’interazione con l’ambiente marziano porterebbe a lungo andare a differenziare la specie umana terrestre da quella marziana: la deriva genetica, infatti, nel lungo termine porta alla speciazione.
Penso che possa essere interessante parlare con un* genetista di questo spunto.
Grazie e continua così!
Concordo, ottima riflessione.
Non sono un genetista ma ci riflettevo anche io, è un evento che non abbiamo mai visto nella storia quindi non ci sono esempi da seguire, perché secondo me bisogna tenere presente anche il fatto che ci potrebbe essere scambio di popolazione costante tra terra e marte (in varie possibili proporzioni) e quindi il fenomeno classico di deriva genetica come lo conosciamo potrebbe non avviene, ma potrebbe avvenire in maniera differente o non avvenire, in base al tasso di scambio che si crea.
C'è anche da tenere in conto l'evoluzione della specie che dopo svariate generazioni potrebbe adattarsi a condizioni ambientali estremamente diverse, e altre variabili differenti che influenzano questi processi, servirebbe un genetista concordo, sarebbe bello un parere di un esperto.
Secondo me avrebbe senso che su Marte si creino come nuovi "Continenti".. ovviamente con un accordo di pacificazione con gli altri Continenti Terrestri, in modo che abbiano la loro indipendenza ma al contempo comunicazione e commercio tra i due pianeti.. non sarebbe un discorso semplice e al contempo son sicuro si creeranno altre guerre nel corso dei secoli, in base ai pregressi e al presente che stiamo osservando con le guerre contemporanee.. però è un ottimo progresso il "colonizzare" altri pianeti nei prossimi secoli.
Riguardo le Leggi molto probabilmente si baseranno un po' su leggi terrestri e le modificheranno adattandosi a chi comanderà e ai cittadini.. voi che ne pensate?
mi hai ricordato il film Avatar
mi domando se stati come la Cina o Russia hanno anche loro sottoscritto quel concordato "mondiale" di non appropriarsi di qualche (pianeta) pezzo di pianeta con risorse
chi vivrà su marte avrà gia una conoscenza maggiore, quindi si eviteremo certi problemi , ma avremo mancanza di gente che vorra fare lavori umili come le pulizie, sperando che si risolva tutto con i robot. btw spero rimanga il libero mercato :)
Noi umani abbiamo sempre iniziato a fare così.
Poi per qualche ragione arriva il momento che un "modulo" si espande più di un altro e deve necessariamente espandere la propria giurisdizione.