Cistiti ricorrenti: qual è il ruolo dei farmaci naturali nel trattamento?

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  • Опубліковано 8 вер 2024
  • Ne parliamo con la Dr.ssa Debora Marchiori (Specialista Urologa). Per saperne di più www.deboramarch...
    “Una sintomatologia, quella della cistite, e cinque problematiche che la innescano. Dobbiamo assolutamente cercare di bloccarle, altrimenti il processo infiammatorio diventa cronico, ricorrente, per così dire, eterno.
    Come bloccare l’infiammazione? Possiamo utilizzare dal mondo vegetale la curcuma, che ha due effetti principali: interagire con la formazione di radicali liberi, quindi un’azione antiossidante, antistress per la cellula. Secondo, interferire con tutti i mediatori dell’infiammazione. Agisce a priori in modo tale che non si scatenino i mediatori che innescano nelle cellule la risposta infiammatoria. E' essenziale riuscire gestire o comunque a rendere la vita più difficile ai batteri, sicuramente in associazione ad antibiotico o anche in prevenzione, creando a questi batteri un ambiente sfavorevole.
    Possiamo utilizzare diverse sostanze: ad esempio, la Berberina che ha un effetto doppio: agisce creando una destabilizzazione della membrana del batterio, il batterio viene in questo modo deformato nella sua struttura che gli permette di aderire alle cellule, poi riuscire a inibire la formazione di biofilm. Parlo sempre di questo meccanismo patogeno dei nostri batteri cioè creare delle roccaforti con questi mucopolisaccaridi all’interno dei quali si nascondono e diventano sempre più forti e sempre più ostili agli antibiotici.
    La Berberina riesce proprio a distruggere, ha un’azione distruttiva, anche se non come la N-acetilcisteina, nei confronti di questa struttura.
    Molto importante, perché la Berberina agisce anche nei confronti dello stafilococco aureo e questa è una pillola che vi do perché molto spesso le vostre urinocolture sono contaminate da questo batterio.
    Mi chiedete: ‘Cosa posso fare? Devo prendere l’antibiotico, non devo prendere l’antibiotico?’
    Io vi dico sempre di no perché è un contaminante della cute, però ci dà fastidio. Quindi utilizzare una sostanza che in qualche modo gli crea un ambiente sfavorevole, ce lo allontana, male non ci fa.
    E poi abbiamo degli oli essenziali che agiscono distruggendo completamente la struttura del batterio, come fanno? Gli impediscono di ricevere le munizioni, non gli danno né le sostanze nutritizie né gli permettono di parlare con l’ambiente esterno e questo è una cosa che rende il patogeno completamente inoffensivo. Anche il nostro sistema immunitario impazzisce: quando noi abbiamo una cistite acuta il sistema immunitario impazzisce, quando abbiamo un’infezione acuta il nostro sistema immunitario reagisce in modo immediato, centrato nella sua attività.
    Nel momento in cui il processo si logora è come se un esercito rimanesse in stallo per anni: le difese non sono più così efficaci e si disorientano, non sanno più quali forze innescare per riuscire ad essere efficaci. Quindi trovare un derivato vegetale che possa immunomodulare, cioè rendere attivo l’esercito che deve essere efficace ed eliminare invece quelle cellule dell’infiammazione che creerebbero solamente del disordine è molto importante.
    E qui ci viene in aiuto una sostanza che si chiama Emblica che ha questo effetto immunostimolante. Un altro effetto, sempre derivato dal mondo vegetale, è un effetto analgesico. Poco si sa sull’analgesia della vescica perché esiste poco anche nella farmacoterapia tradizionale, nel chimico, che possa aiutare il dolore che provoca una cistite. Qui ci sono sostanze che, come l’Escolzia, derivata dalla Papaverina che interagisce con i recettori dell’oppioide, degli oppiacei che noi abbiamo all’interno del nostro organismo che sono recettori dei cannabinoidi, modulandoli quindi facendoci sentire un po’ meno dolore.
    Molte pazienti chiedono: ‘E' lo stress che mi ha provocato la cistite?’ Dopo anni, con queste cistiti, senza avere rapporti, non riuscendo a fare niente nella quotidianità, continuamente in bagno, lo stress viene e può essere una delle cause della cistite, con aumento del cortisolo, ormone generato a livello surrenalico e che poi 'sequestra' la produzione di ormoni sessuali. Un ansiolitico logicamente toglie l’ansia ma poi genera effetti collaterali importanti, soprattutto deprime il nostro sistema nervoso centrale, dando momenti di stanchezza, di sonnolenza, non compatibili sempre, a lungo termine, con le nostre funzioni quotidiane.
    E qui viene in supporto una sostanza molto simpatica che deriva appunto sempre al mondo vegetale che è la Ashwagandha, simpatica e con un nome molto esotico che ricorda luoghi piacevoli, magari una bella vacanza rilassante ma è molto importante perché interagisce con il nostro sistema di controllo che regola lo stress, aumenta la produzione di ormoni, e quindi tutte quelle cistiti che sono ormosensibili saranno meno frequenti. Mi raccomando: sappite che la natura ci può aiutare, con un valido contributo a quella che è la farmacoterapia e soprattutto la terapia della causa della nostra cistite.”

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