Campane di San Lorenzo (RA)
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- Опубліковано 5 лют 2025
- San Lorenzo è una piccola frazione del Comune di Lugo, situato nelle campagne ravennati, sulla riva destra del fiume Santerno.
Le prime notizie relative a San Lorenzo (noto inizialmente col nome di San Lorenzo in Selva) risalgono al 1400, quando ancora buona parte della bassa pianura romagnola era costituita da valli paludosi e da boschi. Successivamente queste terre vennero dissodate e coltivate; fu in quel periodo che il vescovo di Imola incaricò alcuni personaggi locali di edificare una chiesa parrocchiale nel luogo in cui sorgeva un precedente oratorio. Ecco che nel 1473 venne eretto il nuovo edificio, demolito e poi ricostruito nel XVII secolo: al suo interno era possibile osservare le edicole barocche degli altari, la balaustra marmorea dell'altare maggiore e nella seconda cappella a destra, il monumento dedicato al conte Francesco Mazzoni.
In seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, la chiesa subì gravi danneggiamenti e ciò che permane è la sola arcata absidale; perciò, su iniziativa del parroco don Luigi Mondelli, venne innalzata un'altra struttura, in stile romanico, con campanile annesso.
Nello spiccato campanile sono presenti 4 campane: la maggiore e la minore vennero fuse dal bolognese Clemente Brighenti nel 1852; le mezzane, nonché il sonello; sono state rifuse nel dopoguerra dalla fonderia Colbachini di Bassano del Grappa (così come altre due per Lugo • Campane di Lugo - S. M... ).
La stonatura fa assumere al concerto un carattere "arabeggiante"...come impianto mi ricorda moltissimo quello della basilica di San Paolo Maggiore a Bologna (vedi video), per il montaggio a slancio e la possibilità per le campane di bloccare "a bicchiere".
Nessun automatismo potrà mai sostituire la maestria dei campanari,però questa suonata (eseguita in elettrico-manuale immagino) non è male. È possibile anche eseguirla in elettrico stile "concerto solonne" ambrosiano?
Beh, parliamone...la tecnologia in questo campo ha fatto passi da gigante negli ultimi anni...ferma restando la bravura dei suonatori, che però sono ahimè sempre più rari e, pur con tutta la buona volontà, non in grado di coprire tutte le occasioni di suono solenne che può avere una parrocchia, basilica o santuario che sia...e allora, se l'alternativa è che le campane suonino in modo non adeguato alla circostanza o, peggio, non suonino proprio, ben vengano gli automatismi
@@andreatescari4781 io sono 100% d'accordo con te, infatti scrivevo in commento che il concerto è fatto bene. Va da se comunque che i concerti suonati a mano sono di altro livello, ma qualora non sia possibile ben venga l'automazione
@@IlMazzaoCon gli automatismi è possibile riprodurre al più i "doppi" con le campane in piedi...Nessun impianto è in grado di riprodurre le fasi di "scappata", "calata" e le "tirabasse", così come le "ribattute" centesi...quelle manovre sono esclusivo appannaggio dell'abilità dei campanari
@@andreatescari4781 certamente,in caso di concerti ambrosiani o veronesi è forse più semplice con scale dritte
Idem i doppi alla Lucchese
Certamente i doppi alla bolognese non potranno mai essere sostituiti in toto dai doppi elettrici
@@IlMazzao Anche il dopli friulano è riprodotto elettricamente quasi ovunque, grazie ai dispositivi di di sincronismo nei motori
Potete andare a fare il video completo con descrizione delle campane di Montemelino . PERFAVORE
Si
Un bellísimo lugar.
Esos sonidos alegran el alma.
Felicidades!!⛪🔔
La grossa molto crescente stona tutto il concerto
Magari è la seconda che cala molto. Al posto di essere un sib3 per completare il quarto maggiore mi4-do4-sib3-lab3 è quasi un la3
Bel concerto solenne. Peccato per il momento a slancio
"Concerto Solenne" è un termine più adatto al sistema ambrosiano che allo slancio
Mah. I concerto solenni sono alla veronese e ambrosiana.
@@Dara.Bortolato_2006 Eh appunto, non sulle campane a slancio
Infatti riproduce la suonata “alla bolognese” non c’entra nulla con l’ambrosiano.
Questa campana a lo stesso suono della campana della chiesa di san giovanni battista a montignano di senigallia an
Peccato la grossa