BepiColombo, persiste il problema al sistema di propulsione elettrica

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  • Опубліковано 26 тра 2024
  • In viaggio verso Mercurio dal 20 ottobre 2018, la sonda BepiColombo dell’Agenzia spaziale europea è dal 26 aprile scorso alle prese con un malfunzionamento del sistema di propulsione elettrica: la spinta dei quattro thruster di cui è dotato, quattro motori ionici allo xenon, non riesce più a superare il 90 per cento della potenza richiesta. Il problema, ha spiegato l’Esa a Media Inaf, sta nell’Mtm, il Mercury Transfer Module, alimentato da due pannelli solari da 21 metri quadrati ciascuno, che non è più in grado di fornire energia sufficiente al sottosistema di propulsione elettrica. Sono però ancora in corso verifiche per capire dove, esattamente, la catena di produzione e distribuzione di energia non funziona come previsto.
    L’Mtm è il modulo di servizio che ha il compito di portare i due orbiter della missione - il Mercury Planetary Orbiter dell’Esa e il Mercury Magnetospheric Orbiter della Jaxa - correttamente in orbita attorno a Mercurio nel 2025. Per farlo si avvale anzitutto dell’assistenza gravitazionale - i cosiddetti swing-by - fornita una volta dalla Terra, nell’aprile 2020, due volte da Venere, nell’ottobre 2020 e nell’agosto 2021, e sei volte da Mercurio, la prima nell’ottobre 2021 e l’ultima a inizio 2025. Ed è proprio per giungere al momento stabilito a questi appuntamenti che viene periodicamente azionato il sistema di propulsione elettrica a ioni di xenon. In questo grafico vediamo, evidenziati dalla linea rossa, i periodi di attivazione dei propulsori elettrici. Ebbene, il prossimo incontro ravvicinato con Mercurio, il quarto dei sei previsti, fondamentale per aiutare la sonda a ridurre la propria velocità, è in calendario per il 5 settembre 2024.
    Riuscirà BepiColombo a presentarsi in tempo all’appuntamento, nonostante i motori non riescano a esprimere tutta la loro spinta? I calcoli degli ingegneri che controllano la missione inducono all’ottimismo, la spinta attuale è sufficiente, c’è persino un po’ di margine. E anche nel malaugurato caso in cui la sonda dovesse mancare l’assistenza gravitazionale del 5 settembre non tutto sarebbe necessariamente perduto: essendo già instradata su un’orbita eliocentrica in risonanza con Mercurio, BepiColombo potrebbe avere un’altra occasione, anche se ciò comporterebbe l’impossibilità di arrivare a destinazione, dunque in orbita finale attorno a Mercurio, a dicembre 2025.
    Servizio di Marco Malaspina
    Per approfondire:
    1) www.media.inaf.it/2024/05/27/...
    2) www.media.inaf.it/2024/05/16/...
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