Brienza (PZ) - Basilicata - Italia

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  • Опубліковано 26 сер 2024
  • ‪@la-bella-italia‬
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    Brienza è un comune italiano situato nella provincia di Potenza, in Basilicata. Si trova nella parte meridionale dell'Italia, incastonato tra le montagne dell'Appennino lucano. L'origine di Brienza è quasi sicuramente longobarda: la radice burg (luogo fortificato), dal toponimo latino Burgentia, suffragherebbe tale ipotesi. Il primo nucleo sembra infatti datare al VII secolo d.C. Il borgo antico si sviluppa soprattutto dopo il 1000, tutto intorno al castello. Il Borgo Il borgo di Brienza si presenta con un modello ad avvolgimento centripeto avente per fulcro naturale il Castello Caracciolo, posto alla sommità di un colle sui pendii del quale si avviluppano e si divincolano in una miriade di prospettive fasci concentrici di case, abbarbicati precariamente alla roccia scoscesa. Alla fine di via Mario Pagano, dove anticamente era situata una delle porte di accesso, si inerpicano sul poggio due stradine, quella di Santa Maria a sinistra e di San Michele dei Greci a destra. Sul versante opposto, ove si accede per la "Portella" ancora visibile nella cinta muraria del Castello, brandelli di muri su viottoli ormai quasi del tutto cancellati testimoniano l'esistenza andata di quegli altri rioni che completavano il borgo: la Torricella, san Martino, San Sebastiano, Via Nuova, San Nicola e Santa Elisabetta. Più giù, verso il fiume, si alza ancora il perimetro dell'antichissima Chiesa di San Martino, probabilmente il primo centro di culto della "Burgentia Fidelis". Domina sulla confluenza di due torrenti (il Pergola e il Fiumicello) la torretta di guardia ("Trucedda" - torretta), all'estremità della cinta muraria che sale fino alla torre circolare del Castello, posta a nord[5]. La villa rustica "Romana" In località Sant' Elena presso Braide, nel 1984 venne rinvenuta una "villa rustica" risalente al periodo romano repubblicano (I sec. a.C). In seguito a scavi vennero riesumati tre ambienti attigui pavimentati con tessere bianche e nere di piccolo formato (opus signum), con motivi e rombi e a meandri. Dei tre ambienti, il più grande, mostra un probabile sistema di riscaldamento con caldaia ed era quasi sicuramente adibito a cucina. Un secondo dotato di cisterna rivestita di intonaco impermeabilizzante, di forma circolare con un foro centrale per il deflusso dei liquidi a mezzo di una canaletta, rappresentava una importante riserva idrica. Il terzo ambiente è un deposito. Urbanistica Sul versante opposto del colle è la parte più antica del paese, risalente al VII secolo, abbandonata a seguito del terremoto del 1857, dove è possibile ancora distinguere resti di mura a delimitazione del perimetro della chiesa di S. Martino (o delle Grazie), dell'XI secolo. Di fianco alla torre, posta a guardia dell'estremità del muro di cinta giusto a strapiombo sul torrente Pergola, è la porta detta appunto Torricella, che introduce al rione di S. Michele. A monte dell'abitato è posta la chiesa del SS. Crocifisso risalente, secondo la tradizione, al 1237, sebbene studi più recenti l'abbiano datata a non più di quattro secoli fa. Si tratta di un piccolo edificio ad unica navata che conserva, al suo interno, alcuni affreschi settecenteschi. Architetture religiose Chiesa dell'Annunziata Chiesa a unica navata dalla volta affrescata con l'immagine di Gesù Cristo e dei quattro Evangelisti. Risalente al 1571 e già appartenuta ai Padri Minori Osservanti, è opera di Cafaro Pignoloso di Cava dei Tirreni, attivo pure a Marsico Nuovo, ove eresse il palazzo di don Francesco Santomango. Due altari marmorei laterali furono della famiglia Caracciolo e ne portano lo stemma gentilizio. Sull'altare maggiore è un dipinto su tavola, raffigurante la Deposizione e sui dieci altari laterali le statue dei santi. Fra le opere un pulpito ligneo del 1735, di Antonio la Sala di Potenza, con confessionale sottostante, e un coro a 29 stalli alle spalle dell'altare maggiore. Chiesa Madre di Santa Maria Assunta Nelle vicinanze del Castello è la Chiesa Madre dell'Assunta, probabilmente risalente alla fine dell'XI secolo, fortemente rimaneggiata a seguito dei terremoti del 1761 e 1857, quando furono aggiunti l'ampio sagrato e la cripta per la sepoltura del clero. Costruita fra l'XI ed il XII secolo, si presenta con linea sobria. Chiesa di San Michele dei Greci La cappella di S. Michele Arcangelo, detta dei Greci perché adibita al rito ortodosso, è ad unica navata, in pietra rettangolare, all'interno contiene un unico altare e un ciclo di bellissimi affreschi di difficile attribuzione. Architetture militari Assegnata da Federico II a Gentile de Petruro e, successivamente, dagli Angioini ai De Poncellis, dal XV sec. Brienza legò strettamente la sua storia alla famiglia dei Caracciolo che si insediarono stabilmente nel castello, ampliandolo. Fonte: Wikipedia

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