Lauria (PZ) - Basilicata - Italy - Video con drone

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  • Опубліковано 12 вер 2024
  • ‪@la-bella-italia‬
    Lauria è un comune italiano di circa dodicimila abitanti della provincia di Potenza in Basilicata.
    Storia
    Nelle fonti scritte, fortemente penalizzate dalla distruzione dell'archivio cittadino, avvenuto durante il massacro di Lauria, l'antico nome Uria compare per la prima volta in un documento redatto nel 1079 dall'arcivescovo di Salerno, Alfano. Appare però improbabile che la sua area, attraversata in epoca romana dalla via Popilia, la più importante direttrice nord-sud dell'Italia meridionale (ricalcata oggi dall'A2), sia rimasta disabitata fino al X secolo. Importanti ritrovamenti di una tomba di epoca lucana in località Malfitano, parlano chiaramente di un importante sviluppo antropico almeno preromano. Scavi archeologici, da lungo tempo invocati, porterebbero alla luce con ogni probabilità una meravigliosa storia millenaria. Una teoria leggendaria fa risalire la fondazione della città in epoca precedente al 400 a.C. ad opera di una colonia greco-cretese, guidata da Teocle e Menippe, che giunta nell'attuale valle del Noce, a Piano dei Peri (Trecchina), decise d'insediarsi nel posto chiamandolo Iriae, in memoria dell'iride (latino e greco: iris, ίρις) che li aveva benevolmente accolti. La tesi della colonizzazione greca non è mai stata verificata per l'assenza di una sistematica campagna di scavi sul territorio comunale e nei paesi limitrofi; rimane ampia pure la gamma di possibilità sulle origini del nome. Non è escluso che sul suo territorio si trovasse, in epoca romana, la cittadina di Mendicoleus. Il canonico don Nicola Curzio ha spiegato la nascita della città come il risultato della migrazione, in tempi diversi, di gente scampata alla distruzione delle vicine Iriae, Seleuci e Blanda. Iriae si presume possa essere la città, menzionata prima, i cui abitanti decisero di trovare rifugio, per qualche sconosciuta ragione (presumibilmente tra il 280 e il 275 a.C. a causa delle incursioni di Pirro che combatteva contro i romani), nei luoghi in cui poi sorgerà il castello di Ruggiero di Lauria e che all'epoca erano ricoperti abbondantemente di piante di lauro; Seleuci, viene idealmente collocata nella contrada, che poi ha italianizzato il suo nome in Seluci, rasa al suolo dai romani nel corso della seconda guerra punica (fine del III secolo a.C.) per il sostegno offerto ai cartaginesi; Blanda, invece, sarebbe stata individuata in una porzione di territorio, nei pressi di Tortora, che nel 914 d.C. fu definitivamente distrutta dai saraceni con la conseguenza di essere abbandonata dalla popolazione, spostatasi in parte nell'attuale quartiere Ravita, tra i due rioni della città. Dalla contrazione delle parole latine laurus (lauro) e Iriae sarebbe, quindi, derivato originariamente il nome, Lauria, anche se l'etimologia ipotizza che il suo nome derivi invece dal contenitore per l'olio, posto sotto il torchio, che i bizantini chiamavano laurion. Più verosimile è l'ipotesi che la rifondata Iriae sia poi diventata Uria (città aurea) per volere del tribuno consolare Caio Emilio Mamercino che volle premiare la laboriosità degli abitanti. Lo scrittore francescano, Giovanni Franchini, dell'Ordine dei frati minori conventuali, facendo riferimento agli antichi latini, chiama Lauria coi nomi di Ulci, Ulciana Colonia, Luria e Laorina. Nel 406 i visigoti di Alarico la distrussero ma nel 460, mentre i vandali proseguivano l'opera di distruzione dell'Impero Romano d'Occidente di Maggioriano che decadeva lentamente, fu interamente ricostruita ai piedi della torre costruita dai saraceni, la quale sarà, in seguito, sostituita dal castello dell'ammiraglio aragonese Ruggiero di Lauria.
    Monumenti e luoghi d'interesse
    Degni di nota sono: il rudere del medievale castello di Ruggiero e la restaurata casa natia con le reliquie del beato Domenico Lentini, entrambi nel quartiere Cafaro. Le numerose opere artistiche di varie epoche si concentrano prevalentemente nei luoghi di culto religioso.
    Il campanile della chiesa di San Nicola di Bari nel rione superiore
    Chiesa madre di San Nicola di Bari: è la parrocchia del rione ospitante la tomba del Lentini.
    Cappella di Santa Veneranda
    Cappella di San Pasquale Baylon e Santa Lucia
    Santuario dell'Armo
    Eremo di Sant'Elia e del Beato Domenico Lentini:
    Cappella di San Biagio: è situata nel quartiere storico del Muraccione.
    Convento dei Padri Cappuccini
    Cappella di San Ferdinando
    Rione inferiore
    Chiesa parrocchiale di San Giacomo apostolo e monumento al cardinale Lorenzo Brancati nel rione inferiore
    Chiesa di San Giacomo apostolo
    Cappella di San Gaetano
    Cappella di Santa Veneranda
    Chiesa dell'Immacolata
    Cappella di San Rocco.
    Chiesa del Purgatorio.
    Ruderi dell'Abbazia di San Filippo.
    Fonte: Wikipedia
    Musiche: Waltz of the Flowers di Tchaikovsky

КОМЕНТАРІ • 1

  • @user-ey7ts6bo4i
    @user-ey7ts6bo4i 9 днів тому +1

    Quanti ricordi e quanta nostalgia.ci ho vissuto quasi trent'anni.spero di poter tornare presto.grazie Lauria x come mi hai accolto.