bellissimo video, molto didattico: purtroppo si iniziano a trovare transistors fake che misurano tensioni di breakdown corrette ma non sopportano le correnti di specifica. Rimane il SOA test..grazie del video, molto ben fatto
video condivisibile. Per chi non dispone di un alimentatore in CC da valori elevati ( 250 volt, 300 volt ) che sono pericolosi e costosi , esistono piccoli dispositivi capaci di generare voltaggi elevati anche da 500 volt limitati a 0,5 mA o poco più con indicazione del voltaggio raggiunto nel test, ovvero esistono veri e tester di VCEO per poche decine di euro. Inoltre , come già detto da qualcuno nei commenti , la prova risolutiva è quella del test di potenza massima , che purtroppo è facilmente distruttivo; si deve fare con transistor raffreddato da una generosa aletta di raffreddamento e ci si deve tenere dentro la SOAR sia come corrente che come tensione , riferendosi alla curva SOAR in DC se si pilota il TR sotto test in CC, ovvero se si pilota il transistor in duty cycle, riferendosi alle varie curve SOAR ognuna riferita ad un tempuscolo di pilotaggio
Sicuramente ci sono diversi modi per testare le caratteristiche di un transistor, dipende un po' da quello che si ha disponibile e da quello che ognuno ha la possibilità di fare, questi video è molto semplice ed è solo un esempio. Grazie per il tuo commento.
Video veramente molto interessante. Vorrei chiederle quando fisso i transistor al dissipatore posso stringerli con forza o c'è il rischio di danneggiarli stringendo troppo. ? Grazie
Buonasera Domenico.Modo semplice e molto furbo per ricoscere un fake da un originale . Si tratta solo di possedere un alimentatore come il tuo e molta accortezza sui collegamenti che devono essere sicuri e controllati per bene prima di alimentare. Sicurezza prima di tutto, esperienza e attenzione.Pero' il metodo mi piace molto .Una domanda se mi è permesso .ho visto alimentatori che arrivano fino a 120v 3A tecnologia switching .fino a quella tensione mai visti .Per poter testare in questo modo dovrei procurarmene uno simile.ma credo che i costi non siano bassi .Un tuo consiglio se puoi senza incappare in pubblicità occulta.Grazie come sempre complimenti super meritati.
Si, gli alimentatori oltre i 120V sono pochi e costosi, le alternative economiche sono solo 2, costruirselo partendo da un trasformatore 230/230 che fa anche da isolamento, ponte raddrizzatore e un semplice regolatore anche a singolo mosfet, ci sono in giro molti schemi semplici, l'altro modo è collegare più alimentatori in serie, verificando che siano con uscita "flottante" (non collegata a massa). Ciao
@@ElettronicaPerPassione La soluzione con alimentatori in serie ci avevo pensato anche io però scomodo perché bisogna agire su due regolazioni e comunque bisogna averne almeno 2 per avere 240v. Meglio la prima soluzione . Cercherò sicuramente uno schema per autocostruirmelo. Mi chiedevo se fosse utile inserire in serie al circuito qualcosa che rilevi una corrente max di 120/150microamper e in qualche modo interrompa il circuito ,per salvaguardare oltre al componente anche l'amperometro in caso di cortocircuito improvviso.Grazie per i preziosi consigli Buona Domenica.
@@danielesangalli2912 ci sono schemi con controllo della corrente ma ti consiglio di utilizzare SEMPRE una resistenza in serie calcolata in base alla tensione max, la protezione in corrente dell'alimentatore potrebbe non essere abbastanza veloce, inoltre ci sarebbe comunque un picco di corrente non controllabile dovuto alla scarica del condensatore in uscita (se presente).
@@ElettronicaPerPassione Grazie 1000 per la risposta .Un ultima richiesta se non chiedo troppo Dove potrei cercare uno schema semplice di alimentatore regolabile fino a 250v accennato nella prima risposta ?.Grazie di nuovo .
Se non hai un alimentatore alto voltaggio, per fare questo tipo di esperimenti a bassissime correnti puoi usare un variac direttamente collegato alla 230 volt di rete(stai ben attento pero!!!) poi in cascata un ponte di diodi e un condensatore elttrolitico da 400-450 volt, va bene un 33 uF o un 22uF che hanno dimensioni accettabilii, poi parti dal basso e sali, ma stai attento!!! Mi raccomando!!!
Sono transistor per amplificatori audio perciò nel 99% dei casi è sufficiente il valore ottenuti col fake. I valori che interessano in audio HiFi sono altri: A)Frequenza almeno 100 volte i 20khz del limite orecchino umano cioè 2Mhz B)SOAR 2° Breakdown perché una coppia in simmetria complementare dovrebbe fornire almeno 5A sinusoidali a 20khz senza rompersi. C) HFE decente almeno 30 Poi bisogna anche vedere la resistenza di emettitore perché influisce sul fattore di smorzamento ed è la somma di quella che mettiamo noi (0.1-0.47hom) e quella intena al bjt. I transistor originali sono assolutamente necesari in amplificatori con molte coppie in parallelo per raggiungere potenze elevate. La mia domanda è... Ha senso un fake quando con dei BD249C+BD250C obsoleti si possono ottenere gli stessi risultati?
Bello e interessante ma bisogna avere l'attestatura giusta. Il mio alimentatore arriva a 30vcc . Potrei attaccargli la corrente di casa direttamente e vedere il botto. Attenzione !☠️
@@ElettronicaPerPassione ho paura che quelli che cerco io non li trovo la,sono transistors per una radio digitale e ho paura veramente che farnell non li abbia.
bellissimo video, molto didattico: purtroppo si iniziano a trovare transistors fake che misurano tensioni di breakdown corrette ma non sopportano le correnti di specifica. Rimane il SOA test..grazie del video, molto ben fatto
@@valtercorda6292 grazie
video condivisibile. Per chi non dispone di un alimentatore in CC da valori elevati ( 250 volt, 300 volt ) che sono pericolosi e costosi , esistono piccoli dispositivi capaci di generare voltaggi elevati anche da 500 volt limitati a 0,5 mA o poco più con indicazione del voltaggio raggiunto nel test, ovvero esistono veri e tester di VCEO per poche decine di euro.
Inoltre , come già detto da qualcuno nei commenti , la prova risolutiva è quella del test di potenza massima , che purtroppo è facilmente distruttivo; si deve fare con transistor raffreddato da una generosa aletta di raffreddamento e ci si deve tenere dentro la SOAR sia come corrente che come tensione , riferendosi alla curva SOAR in DC se si pilota il TR sotto test in CC, ovvero se si pilota il transistor in duty cycle, riferendosi alle varie curve SOAR ognuna riferita ad un tempuscolo di pilotaggio
Sicuramente ci sono diversi modi per testare le caratteristiche di un transistor, dipende un po' da quello che si ha disponibile e da quello che ognuno ha la possibilità di fare, questi video è molto semplice ed è solo un esempio. Grazie per il tuo commento.
Ok grazie
Grazie 👍
A te 😃
Grazie, sempre interessante ed estremamente chiaro 👍👍👍
Grazie
Molto interessante. Complimenti.
Grazie
Potrei sapere che trumento hai usato per alimentare il transistor grazie
Un alimentatore PLH250
Video veramente molto interessante. Vorrei chiederle quando fisso i transistor al dissipatore posso stringerli con forza o c'è il rischio di danneggiarli stringendo troppo. ? Grazie
Si, puoi danneggiare il transistor stringendo troppo, nelle ultime pagine del datasheet a volte si trova la coppia di serraggio massima.
Ottimo video ,complimenti.E possibile sapere che tipo di alimentatore HV program. ha usato?
aim-tti plh250
Grazie
Gran bel sistema per non montare porcherie. 👏🏼👏🏼👏🏼👍🏻👍🏻
E per non spendere di più per i danni successivi...
Scusa, perche il test l'hai fatto lasciando il fake senza dissipatore e l'originale si??
Di solito i test si fanno alle pari condizioni...
Non è importante, la corrente di prova è talmente bassa che non ci sono problemi di dissipazione. 0.1mA X 250V = 0.025W
Buonasera Domenico.Modo semplice e molto furbo per ricoscere un fake da un originale .
Si tratta solo di possedere un alimentatore come il tuo e molta accortezza sui collegamenti che devono essere sicuri e controllati per bene prima di alimentare.
Sicurezza prima di tutto, esperienza e attenzione.Pero' il metodo mi piace molto .Una domanda se mi è permesso .ho visto alimentatori che arrivano fino a 120v 3A tecnologia switching .fino a quella tensione mai visti .Per poter testare in questo modo dovrei procurarmene uno simile.ma credo che i costi non siano bassi .Un tuo consiglio se puoi senza incappare in pubblicità occulta.Grazie come sempre complimenti super meritati.
Si, gli alimentatori oltre i 120V sono pochi e costosi, le alternative economiche sono solo 2, costruirselo partendo da un trasformatore 230/230 che fa anche da isolamento, ponte raddrizzatore e un semplice regolatore anche a singolo mosfet, ci sono in giro molti schemi semplici, l'altro modo è collegare più alimentatori in serie, verificando che siano con uscita "flottante" (non collegata a massa). Ciao
@@ElettronicaPerPassione La soluzione con alimentatori in serie ci avevo pensato anche io però scomodo perché bisogna agire su due regolazioni e comunque bisogna averne almeno 2 per avere 240v.
Meglio la prima soluzione . Cercherò sicuramente uno schema per autocostruirmelo.
Mi chiedevo se fosse utile inserire in serie al circuito qualcosa che rilevi una corrente max di 120/150microamper e in qualche modo interrompa il circuito ,per salvaguardare oltre al componente anche l'amperometro in caso di cortocircuito improvviso.Grazie per i preziosi consigli
Buona Domenica.
@@danielesangalli2912 ci sono schemi con controllo della corrente ma ti consiglio di utilizzare SEMPRE una resistenza in serie calcolata in base alla tensione max, la protezione in corrente dell'alimentatore potrebbe non essere abbastanza veloce, inoltre ci sarebbe comunque un picco di corrente non controllabile dovuto alla scarica del condensatore in uscita (se presente).
@@ElettronicaPerPassione Grazie 1000 per la risposta .Un ultima richiesta se non chiedo troppo Dove potrei cercare uno schema semplice di alimentatore regolabile fino a 250v accennato nella prima risposta ?.Grazie di nuovo .
Se non hai un alimentatore alto voltaggio, per fare questo tipo di esperimenti a bassissime correnti puoi usare un variac direttamente collegato alla 230 volt di rete(stai ben attento pero!!!) poi in cascata un ponte di diodi e un condensatore elttrolitico da 400-450 volt, va bene un 33 uF o un 22uF che hanno dimensioni accettabilii, poi parti dal basso e sali, ma stai attento!!! Mi raccomando!!!
Sono transistor per amplificatori audio perciò nel 99% dei casi è sufficiente il valore ottenuti col fake.
I valori che interessano in audio HiFi sono altri:
A)Frequenza almeno 100 volte i 20khz del limite orecchino umano cioè 2Mhz
B)SOAR 2° Breakdown perché una coppia in simmetria complementare dovrebbe fornire almeno 5A sinusoidali a 20khz senza rompersi.
C) HFE decente almeno 30
Poi bisogna anche vedere la resistenza di emettitore perché influisce sul fattore di smorzamento ed è la somma di quella che mettiamo noi (0.1-0.47hom) e quella intena al bjt.
I transistor originali sono assolutamente necesari in amplificatori con molte coppie in parallelo per raggiungere potenze elevate.
La mia domanda è... Ha senso un fake quando con dei BD249C+BD250C obsoleti si possono ottenere gli stessi risultati?
Bello e interessante ma bisogna avere l'attestatura giusta. Il mio alimentatore arriva a 30vcc . Potrei attaccargli la corrente di casa direttamente e vedere il botto. Attenzione !☠️
Già, difficile da realizzare
prendi una schedina step up da cinque A e puoi mandare il tuo alimentatore anche fino a 500 volt in continua.
dove posso comprare transistors originali?
Farnell, TME
@@ElettronicaPerPassione ho paura che quelli che cerco io non li trovo la,sono transistors per una radio digitale e ho paura veramente che farnell non li abbia.