Ciao Francesco, essendo un fotoamatore non posso essere "insoddisfatto", nelle premesse c'è che non posso dedicarmi alla fotografia in maniera intensiva, per cui , si qualche volta guardando le mie foto riconosco che potrei fare meglio, ma la fotografia per me è terapia, mi rasserena e mi cura.
Andrea.... è l'equilibrio tra il risultato e l'esperienza. Concordo... del resto in "Slow Photographer" lo ripeto. Ha più importanza stabilire quello che si vuole, rispetto a capire come ottenere un certo risultato finale. Grazie a presto. Commento graditissimo.
Bel video Francesco! Io vedo la fotografia come un'arte comunicativa. Le buone foto le fa chi ha qualcosa da dire. La gente che si lamenta delle proprie foto anche dopo aver studiato tecnica, teoria, storia, tecnologia semplicemente non ottiene risultati perché non ha nulla da dire. Buona giornata!
Sara Lando, una giovane fotografa, diceva: "Se vuoi ottenere delle fotografie che hanno senso meglio spendere i propri soldi in pizze, invitando a cena le persone che devi fotografare piuttosto che spenderli comprando non so che obiettivo o che corpo macchina"
Marco è così.... come del resto ci sono persone che si avvicinano perchè hanno qualcosa da dire e.... tutto il resto è relativo. Ovviamente dipende da come siamo... dalle nostre caratteristiche, dal senso critico che abbiamo.
Daniele... sono anni che un nuovo corpo o una nuova macchina non danno niente in termini di qualità... anzi... sono una falsa risoluzione del problema.
Grazie Francesco, sei sempre una fonte di stimoli e riflessioni. Faccio parte di quella schiera di fotografi che spesso provano insoddisfazione delle proprie immagini ma sono sicuro che il tuo supporto con questo canale, i corsi e i bellissimi eventi che organizzi mi permetteranno di crescere.
Alessandro... tu non puoi capire voi quanto siete importanti per me. Le informazioni e le chiacchierate tra di noi sono sempre di stimolo.... i commenti mi spingono a fare riflessioni... e poi durante gli eventi ci divertiamo... SEMPRE!!!! A presto...
io ho un senso di insoddisfazione costante verso la mia fotografia, penso sempre di non aver dato il massimo, solo raramente torno a casa soddisfatto, penso di dover dedicare più tempo nel capire cosa voglio veramente da essa e penso che possa anche esser dovuto dall'età, avendo 19 anni. Allo stesso tempo però questo sentimento di insoddisfazione mi porta sempre di più a provare cose nuove, prospettive e tecniche nuove sempre in relazione a ciò che voglio. Andrea.
Bel video. Hai ben descritto quello che spesso provo riguardando le fotografie scattate. sono d’accordo sul fatto che l’insoddisfazione deve poi essere fonte di crescita.
Non inutili, ma non coerenti con la visione che immaginavo. Non sono mai soddisfatto nell'immediato, raramente vedo subito la foto come un buon lavoro, dopo diversi giorni torno a valutarle e scopro che tutto sommato qualcosa di buono ho fatto, anche sbagliando, così la prossima volta posso migliorare. Se passa più tempo ancora, in certi momenti potrei scartarle tutte, in altri le amo follemente, apprezzandone l'ingenua semplicità. In fondo a me piace fotografare, raccontare in primis a me stesso, non esibire capacità di qualche tipo, ma siccome si può , ci provo costantemente a fare capolavori e nella mia esperienza, quei pochi scatti meritevoli , sono stati sempre assai casuali e non pensati. Saluti!
Riccardo l'accezione usata di "utile" è omnicomprensiva e forse superficiale di "buona per uno scopo". Il punto è proprio sulla valutazione che facciamo di quello che abbiamo prodotto. Sul tempo che facciamo passare dallo scatto alla valutazione è un fatto soggettivo. Io non riesco a far passare tempo. Devo ancora avere i profumi e il ritmo della strada. Tanti, però, le lasciano lì.... Per il resto... dobbiamo intenderci sulla intenzionalità e casualità. Dipende...!!!! Grazie del commento. A presto.
Una volta, con la pellicola, si diceva "3 su 36": questo richiedeva un'analisi critica delle proprie immagini. Ritrovo, in quanto qui riportato, l'invito all'autocritica ed al confronto con sé stessi
Ciao FRANCESCO, io ho acquistato tutti e due i tuoi libri, ho letto vita da street e mi appresto a leggere l' altro e sono sicura che mi piacerà come il primo. Sono iscritta al tuo canale e ti seguo sempre. Mi piacerebbe molto venire a partecipare a Napoli/Velata, ma purtroppo ho un lavoro che non mi permette il lusso di dedicare molto spazio alla mia passione. Mi ritengo una fotoamatrice attempata e mediocre. Pubblico molti scatti, anche quelli pessimi, non perché mi piacciono, ma perché in questo modo andando su fb , dove ho molti album posso sempre riguardare i miei progressi e i miei fallimenti. E oltretutto è anche una sorta di backup. Non ho la pretesa di avere uno stile o divenire chissà cosa. Come dici tu, mi diverto, ma naturalmente chi è che non vorrebbe essere migliore? Prediligo la street e le foto di viaggio, soprattutto quelle dei borghi e paesini , dove il tempo sembra si sia fermato, però amo anche sperimentare altri generi perché sono curiosa e comunque amo la fotografia in tutte le sue sfaccettature, dalla storia, allo scatto, alla post , la tecnologia e il mezzo. E naturalmente guardo e mi documento molto sia sugli autori che nei metodi. Solo che internet è ormai una giungla e talvolta tanti creator si finiscono per contraddire uno con l' altro e noi fruitori finiamo per riempirci la testa di tante cose che alla fine finiscono per confonderti, invece di aiutarti. Ad esempio, talvolta viene meglio uno scatto meno pensato, che uno dove cominci " e mo' devo esporre così e devo comporre così e la luce cosa e insomma intanto l' attimo è andato e la foto non è più come l' avevi vista. Lo so, molto dipende da essere allenati e fare esperienza, ma per chi ha poco tempo non è così semplice😢
weila stanotte ho visto il video e........... porca paletta mi sono dimenticato il like. Oggi ti do il Like in differita......... è un' esperienza mistica un pò come scattare e poi dimenticare le foto nella sd.
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Riflessioni su fotografi pensanti e fotografie di qualità!
Ciao Francesco, essendo un fotoamatore non posso essere "insoddisfatto", nelle premesse c'è che non posso dedicarmi alla fotografia in maniera intensiva, per cui , si qualche volta guardando le mie foto riconosco che potrei fare meglio, ma la fotografia per me è terapia, mi rasserena e mi cura.
Andrea.... è l'equilibrio tra il risultato e l'esperienza. Concordo... del resto in "Slow Photographer" lo ripeto. Ha più importanza stabilire quello che si vuole, rispetto a capire come ottenere un certo risultato finale.
Grazie a presto. Commento graditissimo.
Bel video Francesco! Io vedo la fotografia come un'arte comunicativa. Le buone foto le fa chi ha qualcosa da dire. La gente che si lamenta delle proprie foto anche dopo aver studiato tecnica, teoria, storia, tecnologia semplicemente non ottiene risultati perché non ha nulla da dire. Buona giornata!
Sara Lando, una giovane fotografa, diceva: "Se vuoi ottenere delle fotografie che hanno senso meglio spendere i propri soldi in pizze, invitando a cena le persone che devi fotografare piuttosto che spenderli comprando non so che obiettivo o che corpo macchina"
Marco è così.... come del resto ci sono persone che si avvicinano perchè hanno qualcosa da dire e.... tutto il resto è relativo. Ovviamente dipende da come siamo... dalle nostre caratteristiche, dal senso critico che abbiamo.
Daniele... sono anni che un nuovo corpo o una nuova macchina non danno niente in termini di qualità... anzi... sono una falsa risoluzione del problema.
Grazie Francesco, sei sempre una fonte di stimoli e riflessioni. Faccio parte di quella schiera di fotografi che spesso provano insoddisfazione delle proprie immagini ma sono sicuro che il tuo supporto con questo canale, i corsi e i bellissimi eventi che organizzi mi permetteranno di crescere.
Alessandro... tu non puoi capire voi quanto siete importanti per me. Le informazioni e le chiacchierate tra di noi sono sempre di stimolo.... i commenti mi spingono a fare riflessioni... e poi durante gli eventi ci divertiamo... SEMPRE!!!!
A presto...
io ho un senso di insoddisfazione costante verso la mia fotografia, penso sempre di non aver dato il massimo, solo raramente torno a casa soddisfatto, penso di dover dedicare più tempo nel capire cosa voglio veramente da essa e penso che possa anche esser dovuto dall'età, avendo 19 anni. Allo stesso tempo però questo sentimento di insoddisfazione mi porta sempre di più a provare cose nuove, prospettive e tecniche nuove sempre in relazione a ciò che voglio.
Andrea.
Ti dico che siamo almeno in due! Ma non demordo... e penso a me!!! A presto e grazie del commento....
Argomento molto interessante, come gli altri di cui tratti in Slow photographer, complimenti Francesco!
Grazie Claudia... ci incontriamo presto... mi raccomando motivatissimi dobbiamo spaccare a Track in Sud... nn vedo l'ora
Bel video. Hai ben descritto quello che spesso provo riguardando le fotografie scattate. sono d’accordo sul fatto che l’insoddisfazione deve poi essere fonte di crescita.
E' paradossale... ma il momento di insoddisfazione è il momento in cui maturiamo e ricerchiamo altro. Considerarlo tale è molto importante.
Sei un grande Francesco !
Grazie Carlo.... non so perchè.... ma grazie lo stesso!!!!
Non inutili, ma non coerenti con la visione che immaginavo. Non sono mai soddisfatto nell'immediato, raramente vedo subito la foto come un buon lavoro, dopo diversi giorni torno a valutarle e scopro che tutto sommato qualcosa di buono ho fatto, anche sbagliando, così la prossima volta posso migliorare.
Se passa più tempo ancora, in certi momenti potrei scartarle tutte, in altri le amo follemente, apprezzandone l'ingenua semplicità.
In fondo a me piace fotografare, raccontare in primis a me stesso, non esibire capacità di qualche tipo, ma siccome si può , ci provo costantemente a fare capolavori e nella mia esperienza, quei pochi scatti meritevoli , sono stati sempre assai casuali e non pensati.
Saluti!
Riccardo l'accezione usata di "utile" è omnicomprensiva e forse superficiale di "buona per uno scopo". Il punto è proprio sulla valutazione che facciamo di quello che abbiamo prodotto. Sul tempo che facciamo passare dallo scatto alla valutazione è un fatto soggettivo. Io non riesco a far passare tempo. Devo ancora avere i profumi e il ritmo della strada.
Tanti, però, le lasciano lì....
Per il resto... dobbiamo intenderci sulla intenzionalità e casualità. Dipende...!!!!
Grazie del commento. A presto.
Bel video, grande Francesco!
Grazie Raffaele... a prestissimo... buona lettura (quando ti arriverà)
Una volta, con la pellicola, si diceva "3 su 36": questo richiedeva un'analisi critica delle proprie immagini. Ritrovo, in quanto qui riportato, l'invito all'autocritica ed al confronto con sé stessi
E' un momento fondamentale... chiedersi cosa stiamo facendo e il perchè. Gualtiero ti ringrazio per tutto... ;-)
A presto
Ciao FRANCESCO, io ho acquistato tutti e due i tuoi libri, ho letto vita da street e mi appresto a leggere l' altro e sono sicura che mi piacerà come il primo. Sono iscritta al tuo canale e ti seguo sempre. Mi piacerebbe molto venire a partecipare a Napoli/Velata, ma purtroppo ho un lavoro che non mi permette il lusso di dedicare molto spazio alla mia passione. Mi ritengo una fotoamatrice attempata e mediocre. Pubblico molti scatti, anche quelli pessimi, non perché mi piacciono, ma perché in questo modo andando su fb , dove ho molti album posso sempre riguardare i miei progressi e i miei fallimenti. E oltretutto è anche una sorta di backup. Non ho la pretesa di avere uno stile o divenire chissà cosa. Come dici tu, mi diverto, ma naturalmente chi è che non vorrebbe essere migliore? Prediligo la street e le foto di viaggio, soprattutto quelle dei borghi e paesini , dove il tempo sembra si sia fermato, però amo anche sperimentare altri generi perché sono curiosa e comunque amo la fotografia in tutte le sue sfaccettature, dalla storia, allo scatto, alla post , la tecnologia e il mezzo. E naturalmente guardo e mi documento molto sia sugli autori che nei metodi. Solo che internet è ormai una giungla e talvolta tanti creator si finiscono per contraddire uno con l' altro e noi fruitori finiamo per riempirci la testa di tante cose che alla fine finiscono per confonderti, invece di aiutarti. Ad esempio, talvolta viene meglio uno scatto meno pensato, che uno dove cominci " e mo' devo esporre così e devo comporre così e la luce cosa e insomma intanto l' attimo è andato e la foto non è più come l' avevi vista. Lo so, molto dipende da essere allenati e fare esperienza, ma per chi ha poco tempo non è così semplice😢
weila stanotte ho visto il video e........... porca paletta mi sono dimenticato il like. Oggi ti do il Like in differita......... è un' esperienza mistica un pò come scattare e poi dimenticare le foto nella sd.
Di la veritá... Hai dormito con un pensiero?
@@FrancescoVerolino Un pò si. 🙂
La parasocialità percepita ascoltando video con la "grammatica del tu" io la trovo molto fastidiosa, onestamente😅