Quanti ricordi 😥 Nei primi anni 80 un riparatore radio TV del mio quartiere regalò ad un mio parente un enorme scatolone pieno di schede elettroniche, non sapendo cosa farsene lo donò a me per giocarci. Oltre a svariati telai TV con mio enorme stupore trovai dentro un 680G, fu un enorme gioia, solo che né io, in quanto troppo piccolo, né i miei parenti sapevano utilizzare uno strumento così complicato... Solo qualche anno dopo, un po' più grandicello, con qualche ricerca in biblioteca riuscii a farlo funzionare!!! Non saprò mai se lo strumento fu messo nello scatolone in quanto ritenuto non funzionante o se ci finì per errore, ma di una cosa sono più che sicuro, fu la scintilla che innescò la passione per l'elettronica! Ovviamente ancora oggi lo custodisco gelosamente.
Io smontavo qualsiasi cosa elettronica poi andavo in giro a chiedere a chiunque spiegazioni sul funzionamento ....quando lo chiedevo ai miei mi spiegavano che funzionava così: " smonta ancora qualcosa e da domani vai in cortile a giocare con sassi e legnetti .!!"
Anche da parte mia, i migliori complimenti per questo video. Tanti bei ricordi 40 anni di storia, un orgoglio tutto Italiano. Ora attendiamo il secondo video. Un grazie è il minimo.👏👏
il grazie è per voi che con i vostri commenti state dando una testimonianza importante di quanto abbia significato ICE in Italia.... orgoglio italiano. Ci vediamo in parte due!
Grazie Pier, pur avendo avuto fin dall'inizi un iICE 680R Comprato alprimo anno dei istituto professionale ed utilizzato nella mia attivita un 680G , che Funzionalmente è identico, ma per le minori dimensioni mi fu dato in dotazione per la mia borsa attrezzi Non avevo mai approfondito le misure in correnre aternata! E questo video per me è stato un utile ripasso!; Successivamente in dotazione mi fu dato anche un multimetro digitale Fluke' 73, ma ho continuato ad usare il piccolo ICE 680G per le normali atttività in impianto! il Fluke lo ho utilizzato per lo più in laboratorio!il Fido ICE 680G mi bastava per le normali attività in campo! Tanto la precisione era più che sufficiente! Ma soprattutto lo preferivo prer la manogevolezza e la praticità!
grazie per il commento se ti va puoi inserire delle foto in questa sezione del forum che ho aperto appositamente www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
Grazie Pier ..Che ricordi.. il 680G comprato nel 1986 a 15 anni in largo Paola Frassinetti a Roma,presso la allora Melchioni Elettronica,compagno fedele nei montaggi dei famosi kit di nuova elettronica prima e poi di riparazioni elettroniche nella mia attività di assistenza audio video tv , oggi ancora funzionante seppur con i segni del tempo .. Dopo 15 anni comprai il 680R ,con la più pratica scala di lettura..!! Li custodisco gelosamente entrambi... essendo fin da piccolo appassionato di elettronica ..ti seguo con stima e ammirazione...complimenti per tutto
grazie per il bellissimo commento... fai bene... mi raccomando... sotto chiave, sono oggetti che acquistano valore emotivo per tutto quello che hanno rappresentato in quel periodo
Ci voleva un video dedicato a questo stupendo strumento! Io ne ho ancora uno perfettamente funzionante che mi aveva dato mio padre quando ho cominciato ad appassionarmi all' elettronica.
il video mi ha fatto rivivere le prime esperienze hobbistiche di 50 anni fa, bellissimo, grazie! per la cronaca, di 680R, che uso ancora oggi, ne ho 3, perfettamente funzionanti... due piccoli appunti: si vede il galvanometro non sempre perfettamente a zero, forse era opportuno fare lo zero meccanico con la vite in asse inoltre, se rifai la misura di ohm dopo un cambio portata, va rifatto il fondo scala col trimmer... complimenti per i bellissimi video!
grazie per le giustissime osservazioni.. se ti fa piacere ho aperto un post sul mio forum dove è possibile condividere le foto dei propri ICE www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
Fantastico ICE 680R, ce l'ho dai tempi della scuola... credo oramai abbia 40 anni... è in uno stato estetico perfetto, come nuovo e con tutti gli accessori che mancano in questo video (cavo 220, ponticello per low ohm.... coccodrilli da infilare in testa ai puntali). Se non erro dopo le versioni con pila da 3 volt ne uscì una versione aggiornata con due AA.... il mio purtroppo è quello con torcia da 3V. L'ho provato in tempi recenti ed è perfettamente funzionante.... volevo fare un adattatore per la pila e magari appena avrò un po' di tempo prendo spunto da questo video. Ovviamente negli anni ho aggiunto anche strumenti digitali ma questo multimetro è un pezzo di storia e non me ne libererei per nulla al mondo. Grazie
grazie gentilissimo. Commento molto apprezzato che aumenta la statistica di utilizzo di ICE degli utenti e complimenti per aver conservato tutti i pezzi originali ed in ottimo stato. Se ti va di condividere delle foto ho predisposto questo post sul mio forum www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
Strumento iconico per eccellenza, forse quello che più di altri è stato usato per esprimere l'appartenenza il legame con il mondo dell'elettronica. Scorrendo i già tanti commenti, spesso ho letto _lo usava mio padre_ elevandosi così a testimone passato da una generazione all'altra.... Una menzione andrebbe fatta anche al modo in cui si usava esprimere la sensibilità degli strumenti a lancetta il parametro Ω/V forse sconosciuto ai più giovani, ed i suoi = 20.000 Ω/V erano una risoluzione di tutto rispetto. Grazie Pier per questo omaggio ad uno strumento che è stato protagonista di un'epoca.
Grazie Enzo aspettavo il tuo commento, che come sempre è graditissimo ed ha centrato il punto fondamentale... (o almeno per me). Ossia, questo strumento potrebbe essere scelto come icona simbolo per la strumentazione di quei tempi in questo segmento Tester. Se realizzassimo un piccolo elaborato dove per ogni decade dagli anni 50 ai giorni nostri, venisse selezionata un'icona, credo proprio che ICE potrebbe occupare forse più caselle. Per quanto riguarda la sensibilità, mi sono reso conto solo alla fine di avere saltato a piè pari il tema. Ci rifaremo nel secondo episodio, visto che comunque tengo al caldo, il secondo esemplare Supertester 680R fornito da Carlo. Buona domenica
Possiedo n. 3 680 r, su qualcuno uso la 18650, ciascuno dei miei ha problemi diversi, con questa bella spiegazione mi invogli a fare controlli, uno possiede il rocchetto per ripristino fusibile. Grazie PierAisa, sei più di un Maestro.
Grande tester e orgoglio Italiano, era un classico vederlo nei laboratori dei vari istituti tecnici, anche sul lavoro si vedeva spesso, da ragazzino quando mio padre mi portava ogni tanto a vedere la fabbrica dove lavorava ne vedevo tantissimi...!
Qualche sett. fa avevo revisionato il mio 680r serie 6 che ha una pila interna da 1,5 AA con cavo di rete, puntali, cavallotto originali ma purtroppo un solo coccodrillo. Ormai non lo uso più da diversi lustri, ma riordinando i cassetti è spuntato fuori per caso. L'unico difetto riscontrato è che andava a colpi perchè aveva una vite del galvanometro leggermente svitata. E pensa: la batteria da 1,5 Philips era ancora perfetta, senza perdite e ancora carica. Cmq grazie a questo video ho controllato alcune tolleranze che non avevo fatto e direi che va davvero benissimo. Ne avevo uno anche della serie 7 (senza rotellina e con zero automatico) ma il TR dello zero, forse a causa di un uso errato, era sempre fonte di diversi problemi. Bellissimo video, complimenti davvero.
grazie per il bellissimo commento ricco di info e di "passione per l'elettronica" (lo so intuisce bene). Sono contento di poter riaccendere cari ricordi e anche di stimolare idee! Buona domenica
Usato quando avevo 17 anni sia ice nano che il 680r che ancora ora è operativo anche se vissuto. Uno strumento a cui sono molto affezionato e che ho usato nei miei progetti e nelle riparazioni. Complimenti per i tuoi video.
Anche qui non posso che essere con te al 100per100!! Ne ho diversi, ricondizionati e perfettamente funzionanti come il 680G un 680R e un 680E, sono stupendi, quando serve l'analogico sono il massimo, prodotti quando in Italia si facevano le cose serie apprezzati da tutto il mondo.
avevo anche io un 680E con il suo astuccio amaranto, chissà dove è finito: lo avevo semidistrutto: ancora non andavo alle superiori e trafficavo da gran praticone ( leggesi ignorante presuntuoso)
🎁 Grazie a tutti per i bellissimi ed interessanti riscontri che avete fornito. Per chi vuole condividere la foto del proprio tester ICE o della. collezione personale ho predisposto questa sezione nel forum www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207 ⚠️ Ho agito sulla vite di regolazione del galvanometro ma con effetto praticamente nullo, ma. purtroppo non ho ripreso
Dammi pure di 'incompetente' ma non so come aggiungere le foto del mio ICE 680G. Sono andato sul link che hai messo ma non c'è una voce 'aggiungi', 'scrivi', o qualcosa di simile
Bellissimo un pezzo di storia dell'elettronica e non solo il mio primo "super tester" fiero ed orgoglioso di averlo ancora ed il bello Pier permettimi che da subito o dopo 40 anni non è necessario accenderlo (ovviamente assicurandosi che ci sono le pie cariche) "basta inserire i puntali" grandissimo e immenso come sempre grazie per averci riportato alla ribalta in tutto il suo splendore "una vera icona dei tester" ciaoooo ualiiooooo!!!! ^__^
Questo video è semplicemente STUPENDO. Complimenti, Pier! Custodisco molto gelosamente il mio amatissimo Supertester ICE 680R, ricordi indelebili che mettono in risalto il lato migliore della produzione, dell'ingegno, dell'orgoglio e dell'eccellenza italiana. Resto in trepidante attesa del secondo video.
grazie Giovanni... potevo intuire la tua passione dalla icona che ha scelto 😉 se ti va puoi inserire delle foto in questa sezione del forum che ho aperto appositamente per questo www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
Complimenti Pier Aisa-- Un gran bel ricordo....questo strumento lo amo tutt'ora. -- Nel 1983 andavo direttamente alla sede centrale della ICE in via Rutilia a Milano per far fare le riparazioni e controlli su alcuni tester per l'azienda cui lavoravo...--- Un ricordo indelebile per noi tecnici riparatori radio-tv delle valvole.....___ ancora complimenti.....ciaoooooo. Grazie. 🤣🤣📟📺
grazie, commento apprezzatissimo ... direttamente dagli addetti ai lavori. I tecnici di quell'epoca credo che siano stati i migliori di sempre. Si trovavano spesso di fronte a problemi complessi e dovevano risolvere in tempi brevi e lo abbiamo rivissuto l''anno scorso durante una diretta
@@PierAisa --- Infatti.....era quel piccolo ma grandioso strumento che ci dava la possibilità di effettuare il primo controllo per la ricerca del guasto sia a freddo che a caldo...meraviglioso. --Oggi purtroppo quando c'è un problema tecnico ti rispondono e ....dicono subito....bisogna cambiare/sosituire tutto.....peccato. -- Ancora oggi cerco di riparare qualcosa applicandomi a cercare il componente (dico il componente) guasto sul circuito elettrico anche senza schema....grazie all'ICE 680R....🤣🤣🤣-- Un'abbraccio e ancora complimenti.... un saluto a tutti gli iscritti sul tuo canale. --Buon lavoro.....e grazie!!!🤣🤣🤣
Gran bel video, bravissimo. Io ne ho due 680R e tre 680G, tutti VI serie, salvo uno difettoso che vorrei riparare, per il resto tutti perfettamente funzionanti e gelosamente custoditi. Ne avevo uno(quello difettoso), ho acquistato gli altri 4 quando ho capito il valore immenso che hanno questi pezzi di storia, grazie a un'occasione imperdibile di persone che fortunatamente per me, non avevano ben compreso cosa avessero tra le mani. Li uso tutt'ora quando faccio qualche semplice riparazione non essendo esperto, non mi hanno mai deluso. Attendo l'altro video per il secondo tester.
grazie per il commento Condivido perfettamente quanto hai detto molti non si rendono conto di cosa hanno tra le mani... tutto deve essere riparametrato al particolare periodo storico..
Per tutto il video ho tenuto il giravite in mano per aggiustare lo zero dello strumento!! C'era un altro tester che andava di moda, il CHINAGLIA che aveva la portata in OHM 20k con la batteria da 22.5 V e permetteva di controllare in inversa la giunzione B-E dei transistor. Grazie Pier !
Su questi strumenti capita spesso che esistano degli attriti interni, che si manifestano solo in alcuni momenti. Un esempio è la deformazione della sede dell'ago che da circolare può diventare leggermente ellittica. A volte anche un piccolo colpetto, sblocca.
Ciao Pier, il 680 R è stato uno dei pezzi più pregiati per questa "disciplina", questo è quando il made in italy valeva ancora tanto . Strumenti veramente perfetti. Anche io ne possiedo uno con batteria da 1,5 V mezza torcia con lo stesso problema, mi sa che il galvanometro ha dei problemi Devo dirti che questi strumenti soffrono tanto ambienti umidi per questo con il tempo sballano un po ,il mio è rimasto per sei anni senza usarlo e temo che abbia lo stesso problema. Per stabilizzare un il galvanometro ho usato il fon dei capelli ,per qualche secondo, ad una certa distanza, ( lo so che sembra da pazzi ) ,ma credimi ha cominciato ad essere più preciso. Un abbraccio
grazie per il bellissimo riscontro che solleva un punto molto delicato.... forse il punto più delicato di tutto lo strumento... il galvanometro, che soffre molto delle condizioni esterne come giustamente hai indicato
Grande Pier come sempre ! complimenti . Io di questi strumenti ne ho 2 e che sono perfettamente funzionanti . Grazie per la esposizione del funzionamonte e riparazione.
Strumenti con un certo fascino....mio padre ne ha uno, un regalo di mooolti anni fa, ancora funzionante ma sulla precisione bisognerebbe indagare bene. Grazie Pier per questi tuoi video sempre molto interessanti ed istruttivi. 👏👏👏💪
Grazie Pier, i tuoi video sono videocorsi spiegati molto bene. Ho anch'io un supertester 680r, e dopo la visione di questo video, posso provare il funzionamento e seguendo i tuoi consigli spero che funzioni correttamente. Ciao
È del 1977 il mio. Anche per me è stato il mio primo strumento l'ho comprato con i soldi della seconda settimana di lavoro e funziona benissimo ancora. La batteria da 3 volt non si trova più, quindi ho messo un porta batterie AAA da due da1,5 volt e funziona benissimo. Da qualche Anno non lo uso più solo per riguardo.
Come sempre bel video ed ottima spiegazione delle misure, specie gli usi meno comuni, capacimetro o frequenzimetro....... ora speriamo che l'amo Massimo ex tecnico di riferimento ice dia il suo contributo
grazie per il commento. Sono già molto contento di tutte le testimonianze apparse nei commenti... ero sicuro che questo oggetto avrebbe mosso qualcosa.
Grande Pier!! Video stupendo su un mito dell'elettronica italiana, ne posseggo ben due dell'ultima serie 680R alimentati con pila mezza torcia da 1,5 volt. Una chicca che segnalo è che questo strumento è in grado di analizzare l'ampiezza delle singole semionde della corrente alternata, e quindi la loro simmetria, è in grado quindi semplicemente scambiando tra loro i puntali mentre fate una misura di tensione alternata di rilevare le differenze di ampiezza delle semionde stesse. Fornirebbe quindi due valori RMS che teoricamente dovrebbero essere identici. Un'alimentazione di rete con le semionde differenti (fortemente) aumenta il ronzio meccanico dei trasformatori.
Grazie per il commento utilissimo. Sulla questione semionde è veramente un'idea geniale perché se sono diverse significa che abbiamo una componente continua residua di magnetizzazione (le semionde non cancellano perfettamente il flusso magnetico) che è responsabile dell'aumento dell'induzione B, ci si avvicina al ginocchio di saturazione del nucleo e di conseguenza aumenta anche il ronzio ottimo! Ci vediamo stasera in live sul mio canale se vuoi / puoi
Domani pomeriggio dovrei andare a comprarne uno (serie VI) che sembra sia perfetto. Ne avevo visto, e comprato, uno in un mercatino qualche giorno fa ma era "scassato" e l'ho portato indietro. Quando l'ho visto sono tornato ai tempi della scuola e devo averlo anche se ora faccio tutt'altro. Complimenti, hai un sito che è una miniera.
Si. Lo possiedo pure io. L ho acquistato neg anni '70 per utilizzo hobbistico. È praticamente nuovo. Certo ha i suoi anni e grazie ai tuoi video farò una pulitura dei contatti. Per la pila, attualmente c è quella originale comprata qualche anno fa e tuttora in ottimo stato. Grazie Pier per i tuoi video divulgativi. Sono preziosissimi.
I have both the 680R and the 680G. The 680G is branded Olivetti and was given to my by my father who worked at Olivetti in The Netherlands. Very nice devices, for the 680R I use now a CR123 battery inside an electrical tube with a bolt, some rings and nuts. Both device are working fine!
Grande Pier. Una bella dedica ad un signore del periodo passato, come anche erano Cassinelli, Bollani, Mega... tutti in area lombarda e tutti dignitosissimi, presenti nelle varie industrie serie del nostro stivale, come Marconi, Selenia, Veglia, ed altre ormai smembrate, dove ho avuto modo, ed entusiasmo, di "passare". Fa proprio piacere che anche le nuove generazioni apprezzino questi aggeggi, fatti con cura e per durare, anche se oggi non competono troppo. Grazie, anche per l'entusiasmo contagioso.
Questo commento contiene, nomi tali da incutere un po' di timore e ovviamente rispetto ... Immagino per chi ha avuto la fortuna di vivere quel periodo cosa significasse conoscere quelle realtà, magari anche in prima persona e con le mani in pasta. Ora rimangono i ricordi, ma anche una grande eredità da portare avanti. Speriamo che quell'entusiasmo continui, magari con forme diverse e tecnologie diverse, ma con lo stesso spirito.... pionieristico.
@@PierAisa Continua con piacere, molto per merito Tuo. I piccoli capiscono già la passione dei padri, che fu la stessa di noi nonni. Gran bel canale, Pier, il Beppo (Montuschi), ti avrebbe fatto l'altare!
@@PierAisa Ai tempi del 680R, ...il mio primo multimetro che tuttora posseggo gelosamente, esisteva anche il "Nyce", come multimetro analogico... ...altro antico ricordo...!
Ciao Pier , sempre video stupendi, io l'ice 680r lo ancora dai tempi della scuola parlo dell' anno 1983 ,anche se è uno strumento analogico ha un affidabilita mostruosa io lo uso tuttora . pèro questa volta devo darti una tirata d'orecchi come faceva il mio proff di misure quando sbagliavo, l'ago dello strumento deve essere posizionato sempre sullo zero altrimenti le misure vengono tutte errate, molte volte basta che non sia perfettamente piano o una piccola botta per farlo spostare leggermente , per i puntali ed altre parti di ricambio cè sempre ice italia che li vende anche se non produce piu questi bellissimi oggetti
Ho un 680R serie III ... acquistato nel 1976 e poi dal 1985, usato raramente .... stamane l'ho riesumato e , misurando la tensione di rete mi da un valore leggermente inferiore al tester digitale idem per le altre misure di resistenza e corrente , credo che ci siano i trimmer interni da ritoccare ( comunque nonostante gli anni le plastiche sono intonse , solo i cavi dei puntali si sono sbriciolati... però ho trovato dei cavi di ricambio dell'epoca( o qualche decennio dopo acquistati per ogni evenienza😃 )). Grazie per i tuoi ottimi ed esaurienti video. Marco 1960
Bellissimo, io ne ho ancora due di questo modello che uso tuttora, di cui uno con ancora la sua custodia originale e i puntali e coccodrilli. Strumento preciso e affidabile non teme il confronto con i moderni, l'unico problema è trovare la batteria interna quando si scarica.
i materiali originali sono mitici... mi diverto a leggere le lodi ai materiali e alle scelte tecniche presenti nei manuali ICE, scritte in un italiano dell'epoca.
Una lacrima sul viso.... compagno di lavoro affidabile e sincero. Se riuscissi a trovarne uno in vendita lo comprerei... e lo terrei con me per sempre !!!
Grazie per questo video Pier che ho visto tutto di un fiato !! Ho un 680R nuovo perfetto con scatola e manuale, ma purtroppo con lo stesso problema di contatto del x2 (dovuto all'inutilizzo di decenni). Non mi metto certamente a smontarlo, tanto non lo userei vista la difficoltà di lettura e l'imprecisione intrinseca dello strumento analogico. Ma è sempre un pezzo di storia passata. INUTILE farso venire i lacrimoni per questo "orgoglio italiano" come ho letto nei commenti, bisogna semplicemente rendersi conto che i tempi sono cambiati (...e di parecchio) e tutto è stato reso + semplice (nelle letture e commutazioni automatiche) ed ECONOMICO dall'elettronica e dalla Cina. PIUTTOSTO che perdersi nei ricordi del passato, sarebbe opportuna la domanda: ma come cavolo facevo 40 anni fa ad usare e a fidarmi delle letture di questo "coso" qui ??? Un saluto a tutti i nostalgici.
@@PierAisa l'elettronica mi ha sempre affascinato, sono stato autodidatta in questo campo, dall'avvento dei primi transistor....., ho realizzato tantissimi circuiti, ed anche distrutto, dal piccolo amplificatore, a ricevitori OM ed altri circuiti, tutto da Elettronica Pratica, Costruire Diverte, Onda Quadra ecc.ecc., sino ad entrare nel mondo del lavoro sempre inerente la mia passione, quindi a 19 anni ero montatore telemisure, poi mi specializzati nella Protezione Catodica, grazie anche alla possibilità di essere stato assunto nel gruppo ENI....... . Oggi, alla soglia degli 80, la passione persiste, per questo resto affascinato nell'ascoltare da persone preparate e con talento come è stato ascoltare lei.... ancora complimenti e grazie......la seguirò sempre con piacere ed attenzione.....👍
Era il multimetro di riferimento che veniva assegnato ad ogni neoassunto in Telettra (grande realtà Italiana purtroppo ora solo nel ricordo di chi, giovane ingegnere come me allora) ci è passato. Certo c'era strumentazione più sofisticata a disposizione (Fluke, HP, Tektronix) ma il 680r era sempre lì a combattere!
Ho recuperato lo stesso tester, dopo circa 30 anni, che l’avevo “dimenticato” in un armadio. Con mia sorpresa la pila originale era ancora funzionante per le misure di resistenze e dopo una verifica sulle varie portate ritengo che sia ancora uno strumento valido per misure, per ovvie ragioni, di tipo indicativo.
Ciao Pier! 😂😂😂mi hai rubato una cosa che avrei voluto fare, visto che il mio primo ICE 680R era un Prima Serie n° 4.000 e rotti dei primi anni '70, per intenderci quello col guscio amaranto e grigio, che se mi ricordo bene il milliamperometro non faceva contatto con le vitine ma era saldato, ho ancora il guscio ma di sicuro, in qualche scatola avrò pure tenuto il resto, magari una volta o l'altra salterà fuori visto che non butto mai nulla, poi i componenti del CS potrebbero servire per ripararne altri. Comunque io non sarei stato in grado di fare un video simile al tuo. 👍👍👍👍👍 Comunque per stare in tema ne avrò una mezza dozzina di 680R, di alcune vecchie serie fino all'ultima versione la 7 che non ha più il pulsante per raddoppiare le portate praticamente nuovo, costava 90 €. Mi sono fermato al tempo 17::57 dove sul CS si vede che il primo è un V Serie, sulla mascherina anteriore c'è il n° di produzione Tra l'altro ho un paio di VI Serie smontati da riparare uno dovrebbe avere solo un paio di resistente cotte, l'altro ha lo strumentino che deve aver preso qualche botta, quando deciderò di metterci le mani probabilmente scambierò i CS e poi vedrò se si riesce a sistemare il µAmperometro, naturalmente prima controllerò tutti i componenti del CS. Molti strumenti e apparecchiature da laboratorio me li ha portati il mio amico Carlo tutte cose cose che arrivano dal "surplus" un bun numero di multimetri digitali compresi alcuni Fluke, e alcuni strumenti particolari, quando avrò sistemato il Lab finiranno sul forum, se non crepo prima.... Ora finisco di vedere il video.
e poi bisognerebbe anche dire della importanza della sensibilità dello strumento, perché più è alta e più sarà precisa la misura in tensione, grazie alla sua alta impedenza. Saluti Francesco
Bellissimo video...ho la fortuna di possedere un Minitester,un 680G e un 680R che utilizzo vivamente ancora per alcune riparazioni da banco.Posso ancora dire che ho la fortuna di possedere un 680r in scatola di cartone originale con tutti gli accessori compresi le pinzette a coccodrillo da inserire nei puntali, libretto istruzioni,schema,foglio di garanzia e lo scontrino del lontano 1986 del costo di lire 68.000 mila.Comunque grande orgoglio Italiano!
grazie mille per la testimonianza e complimenti per l'ordine... avere ancora tutto dopo tanti anni non è cosa facile. Grazie anche per aver ricordato il prezzo.. in alcuni commenti si discuteva appunto di questo
Ciao Pier, bellissimo video, anche io ho questo fantastico tester, ed onestamente è da un po' che non lo utilizzo, perché mi sa che anni fa,feci qualche pasticcio. Ora grazie al tuo video avrò modo di controllarlo tutto, ancora grazie per il video 👏👍🔝
Ciao pier bellissimo video o sempre sentito parlare del mitico ice 680r adesso dopo il video ne comprero uno grazie sempre per i tuoi meravigliosi video 😍
Ciao Pier! Sempre belli questi strumenti a lancetta, che senza dichiararlo, entro certi limiti, sono "true RMS"!. Li avevamo in laboratorio a scuola.... Ma stavano comparendo i primi digitali... Interessante il potenziometro da 330ohm, ormai persi, ma tutto girato, segna 0 ohm?. Ok per il secondo video. Buona domenica, grazie e alla prossima!
Il primo ICE R680 me lo regalò mia madre all’età di 14 anni, 50 anni fa! Lo andò a comprare direttamente in fabbrica a Milano e lo pagò 14500 lire (allora era una bella cifra). Oggi ne posseggo ancora due perfettamente funzionanti. Grande strumento compagno di molte riparazioni e giochi. Ora non li uso più ma li tengo per affetto. Lucio.
grazie Lucio per il bellissimo commento... aneddoti veramente belli di un tempo passato. Meritano un posto di primo ordine in casa an he per una questione affettiva.
In merito al post che ho scritto ieri spiego quello che volevo dire. Riguardo le misurazioni in resistenza lo zero per gli ohm è sempre in fondo a destra su tutti i multimetri penso, ma finché non si mette tra i puntali qualcosa da misurare si ha praticamente un circuito aperto e quindi comparabile a una misurazione fatta con una resistenza altissima e giustamente la lancetta è a sinistra, poi appena si tocca il circuito di un componente che si sta testando se è in corto la lancetta schizza a destra verso lo zero ohm.
Il mio primo tester ICE 680G nel 1984 ed ancora in funzione.Sono dell'avviso che uno strumento l'analogico ancora oggi in alcune misure è insostituibile 😉
grazie esattamente... penso alla lettura della ondulazione residua da raddrizzamento o alla. corrente di spunto di un motore... solo la dinamica della lancetta, rende visibile in maniera "analogica" queste grandezza
@@PierAisa Vero, aggiungo anche il comodo controllo balistico indicato dal movimento dell' indice nella verifica dei condensatori ma cisa più importante quando si misura una tensione e si ha il dubbio della presenza di una tensione fittizia che potrebbe ingannare un comune multimetro digitale..😉
Ciao Pier, un bellissimo video , sono tornato indietro di ...... ( no non lo dico) , nella confezione c'era anche in aggiunta una specie di puntale piu' grosso rosso, che si agganciava al puntale rosso per misure di alta tensione, nel video l'inizio scala non e' a zero , inoltre nell' ICE, ci sono anche alcuni condensatori, dopo tutti questi anni potrebbero essere sballati in capacita' e potrebbero essere responsabili della percentuale di errore nelle letture , Ciao e buona domenica
Uao fantastico il supertester ICE 680R made in Italy che bei gioielli di tester oggi chi ha quei tester così valgono tanto ora invece sono più made in china o giù di lì complimenti per il video grande Pier Aisa e ciao da Riccardo Bella 995
... ed è proprio sul made in Italy che dobbiamo spingere, anche se diventa sempre più raro purtroppo. Con la tecnologia attuale bisognerebbe incoraggiare il mondo Arduino
Molto interessante Pier,mi hai fatto ricordare di un modello che ho ereditato da mio zio quando ero piccolo. Era un kit da montare, io un giorno lo montai ma mai lo testai. Ora lo rispolvero e sono proprio curioso di vedere se e come funziona. È un AMTRON UK432, chissà se lo conosci. Ho ancora il suo manuale originale un po’ ingiallito. Questi strumenti hanno decisamente fascino. Un caloroso saluto. Diego
La taratura delle misure in tensione alternata va fatta applicando sempre a 20°C sulla portata 250 Vca con l'ausilio di un variac una tensione di 250 Vac e ruotando il trimmer da 2,2 Kohm per portare l'indice a fondo scala.
Che ricordi, se posso essere utile, avendo avuto 2 ice 680R, proverei con estrema attenzione a rimuovere la protezione in plastica (senza romperla), rimuovere il quadrante e controllare otticamente la spirale. Questo perchè non conoscendo la storia dello strumento potremmo trovarci di fronte ad uno strumento che ha subito urti o cadute. Mi è capitato uno strumento con la spirale ovalizzata, è bastato ripristinare la forma per riportare la linearità dello strumento. Non dovrebbero esserci problemi di elettrostatica causati dalla protezione di plastica, potrebbe essere utile dopo la sua rimozione verificare se la mancanza di linearità è identica. (marcarsi tensione e posizione nei vari step di controllo su tutta la scala). P.S. Complimenti per il canale!
Accipicchia. Questo sì che è un grande consiglio! Infatti credo proprio che il problema sia lì, perché anche intervenendo sulla vite di regolazione (purtroppo non ho filmato questa scena) la situazione non cambia. Bisognerà mettersi i guanti della fata ed operare in tranquillità, grazie. Ci vediamo in parte 2. Ciao
Ottima puntata. Sempre chiarissimo nelle spiegazioni. Ti volevo chiedere cosa si usa per smagnetizzare la plastica della protezione del quadrante. Grazie per la tua gentilezza.
Grazie ! Se ti interessa ecco le puntate 2 e 3 ua-cam.com/video/4XFpvYCzk-8/v-deo.html ua-cam.com/video/fxr6n-NAd90/v-deo.html Si puo' cercare un liquido detergente antistatico.
Domanda per tutti, pier ha fatto diversi video, apparecchiatura vintage varia. Io apprezzo molto il lavoro fatto. Con la digitalizzazione ed consumo globale si è persa anche la pazienza di riparare. Quanti di voi amano il vintaga ,è quanti provano a riparare in genere???
... eccola là che salta fuori un'altra magia tutta italiana..... grazie per il commento! L'anno scorso abbiamo avuto in diretta due personaggi provenienti proprio dal mondo Olivetti. ua-cam.com/video/CNBA6lDTrL4/v-deo.html ua-cam.com/video/3Q-IJcZE_DI/v-deo.html
Ottimo video, descritto con precisione, una sola domanda: a fine video, ma anche prima, si vede il tester in esame che a riposo senza puntali inseriti ha la lancetta non a fondoscala verso infinito, lato sinistro: è normale? Non so se era stato già richiesto, grazie !
Grazie gentilissimo. Ottima osservazione. Si infatti lo ho messo nei commenti in evidenza. Purtroppo ho agito sulla vite di regolazione centrale, ma non lo ho ripreso a video e incide troppo poco.
Video graditissimo visto che li uso ancora oggi da sempre. Il 680R naturalmente è un VII mentre il 680G e microtest 80 dei tempi che furono.Grazie per la pazienta che hai avuto nel girare questo video. (Ho capito che il galvanometro è ko ma hai tenuto volontariamente lo 0 meccanico della lancetta starato per poter riuscire a fare almeno qualche musura?)
... tienilo sempre... difendilo dal passare degli anni e se ti va posta una foto in questa sezione del forum che gli ho voluto dedicare www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
Ne fu prodotta una versione semplificata per impieghi di sole misurazioni di tensioni in corrente continua, ad uso dei negozi di materiale fotografico ed annessi.
Ciao Pier, grazie, il mio primo tester usato a scuola era l' ICE 680 E nero, poi me lo regalarono quando avevo 15 anni 680 R uguale a quello del video, non piu' funzionante non trovavo la batteria, ora provero' la modifica e problemi con il galvanometro, ne ho un'altro uguale da sistemare, e quello che uso la batteria e' da 1,5V. Poi ne acquistai uno digitale nel 1985 ancora funzionante il modello e' ICE digitest 82. Volevo che provassi visto che hai la batteria originale se si poteva sfilare l'interno non utilizzabile e sfruttare l'involucro per la modifica. Attendo il prossimo video dell'altro tester da riparare. Buona domenica.
grazie Michele per il commento, quando si guasta il galvanometro sono dolori. La ICE lo forniva. come. pezzi di ricambio. Ci vediamo al prossimo episodio.
se hai una pila come quella del video dovresti essere in grado di sfilare la manica plastica dal corpo della batteria, al limite con un bisturi tagli la piegatura della plastica sul fondo della batteria e premendo sul polo positivo e scaldandolo un po' ( magari metti la batteria in acqua tiepida) dovrebbe sfilarsi
Ho il 680 G , come mi piacciono questi tester , li avevamo anche scuola ma usavamo sempre i Philips perchè avevano il commutatore , anzi forse due , uno secondario ed il classico grande . Mi piacerebbe ritrovarne uno , Il 680 G lo presi al mercatino di Marzaglia qualche anno fa, già controllato e con modifica per batterie mini stilo , con semplice portabatterie , ci sta dentro preciso . dopo un po' di tempo qualche problema si è presentato, i fusibili in vetro se sono economici hanno una resistenza troppo alta e non ti fanno arrivare a fondo scala la lancetta quando fai la taratura con la rotellina per le scale in Ohm, successivamente mi sono accorto che sullo stampato c'è scritto quanto devono avere di resistenza , penso massima , misurando quelli nuovi erano molto più alti un paio di ohm se non ricordo male . Un altro paio di problemi si sono presentati sui contatti dei puntalini , uno si era dissaldato e successivamente un altro aveva deciso di non chiudere più il contatto quindi molte scale non funzionavano più , poi risolto . Fatta qualche prova è risultato ancora abbastanza preciso , molto soddisfacente direi . Ho notato che quando fai la misura di resistenza la posizione di riposo della lancetta è spostata verso destra , mi sono perso su qualcosa ?
Grazie Stefano per il commento molto interessante: la questione fusibili spesso viene trascurata ma è fondamentale. Sì potrebbe essere, che avessi un offset durante le prime riprese
Mi fu fornito, a inizio carriera, a corredo nell'attrezzature per elettricista navale , e noi lo usavamo come attrezzature personale durante le varie riparazioni presso i bacini di carenaggio di Venezia. Nel corso degli anni fu sostituito con gli HTItalia prima e Fluke 175 a fine carriera lavorativa
Alex alla domenica mattina su 9610 in onde corte la Radio Voce della Speranxa tratta la Telegrafia Marittima con 2 marconisti navali 73 da s w l i03897 Mi
Pier buona domenica, certo che con un Amarcord del genere vinci facile...Per ragioni di lavoro ne avrò avuto tra le mani negli anni qualche decina di sicuro, usavo il più compatto 680G sul campo (più resistente meccanicamente agli urti e cadute), mentre in laboratorio il 680R. Soppiantato negli anni dai primi Philips UTS 001 e 003, che avevano FINALMENTE il comodoso commutatore rotativo, puntali standard, pile da 1,5V e precisione superiore. Purtroppo non me ne è rimasto neanche uno tra le mani, era uno strumento di lavoro, per cui si sostituiva come qualsiasi altro attrezzo, e aimè per ragioni di spazio si cestinava dopo qualche tempo. Ciao!
grazie per questo spaccato storico, che ci riporta indietro alla pratica certosina dei tecnici riparatori, che usavano questi strumenti praticamente per tutto.
... da dove è iniziato tutto... in quel periodo i microprocessori erano ancora nelle menti e nei sogni dei progettisti... penso al nostro mitico Faggin.
Buongiorno Sono rimasto folgorato nel vedere il tuo post sul Supertester 680 R, che comprai negli anni 70 nel periodo scolastico all'Istutito Tecnico. Dopo anni di inattività e grazie al post, l'ho ripreso, ma con mio grande disappunto non dà segni di vita! Quali verifiche si possono fare per capire se è lo strumento o il circuito? Ho simulato la vecchia batteria da 3v con due nuove stilo. Grazie Angelo
Ciao Angelo, come nel video di consiglio di "inseguire" la tensione. La. cosa peggiore che può capitare è un guasto al delicatissimo galvanometro. Bisognerebbe appurare se è libero di muoversi. Attenzione se lo apri, il meccanismo è composto da diversi parti delicate.
della ICE ho: 1 680C, 3 680R (serie 5 e 6), 2 microtest 80 e un 680G. ah, anche un transtest funzionante. tutti comprati distrutti, restaurati e ri-tarati. uno spettacolo! :)
Acquistato al primo anno di lavoro! Al secondo anno delle superiori avevo acquistato il modello precedente... quello rosso scuro. Funziona ancora dopo 48 anni!!!!
Ciao Piero. Io sono in possesso di un decina di questi esemplari storici, un difetto che spesso manifestano è il cattivo contatto tra le boccole, che in assenza di spinotto devono stabilire la continuità del circuito. un°altro difetto è la deformazione del pcb, o la rottura delle piste. sarebbe bello che un appassionato capace di ricostruisse un nuovo pcb più robusto ,dove poter riportare i componenti originali. Credo che ancora oggi migliaia di tecnici lavorino con questo tipo di tester.
Il mio compagno di scuola , poi accompagnato ad un Pantec della Chinaglia (div Carlo Gavazzi) ...sempre funzionante e sempre seguito l'autoriparazione . Mi ricordo che c'era una versione "sub economica" , se non sbaglio era il TS 210 della Eurotest . Cade la lacrimuccia...
grazie per il commento.. in la b ho diversi oggetti Carlo Gavazzi, che ho deciso si non mostrare in questo video per non creare troppa nostalgia ... magari in un prossimo episodio
salve Pier, quando hai effettuato le misure di corrente, non hai menzionato che quando lho strumento viene collegato in serie provoca una sua caduta di tensione provocata dalla sua resistenza interna? Saluti Francesco
si meglio nota come tensione di Burden, che diventa significativa quando le correnti da misurare sono prodotte da sorgenti a bassa tensione, come ad esempio delle pile. Magari protremo fare un approfondimento in un episodio dedicato. www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5214
Un ringraziamento per tutte le nozioni che trasmetti e metti a disposizione di noi tutti. Colgo l'occasione per chiedere dove reperire il potenziamento da 10k , rotellina compresa da sostituire nel mio tester. Causa la difficile reperibilità delle batterie da tre volt ho modificato inserendo una batteria ricaricabile da tre volt e relativo caricabatteria riciclato da Power bank
grazie! Allora ci vediamo domani domenica 8/1 per la parte due sempre qui sul mio canale... prova a cercarlo su Farnell o RS Components. In questo video avevo raccolto i siti principali ua-cam.com/video/DeuscLD-H7c/v-deo.html
Ciao, video bellissimo, questi strumenti sono un pezzo di storia, ci sono ancora oggi in vendita nuovi ma non saprei se hanno la stessa qualità costruttiva di un tempo, una domanda, con il multimetro analogico se viene misurato un componente in corto la lancetta si va a posizionare sul fondo scala ?
Io per sapere se veramente un semiconduttore è in perdita uso ohm x10000 collegato alla 220 volt con apposito cavetto.in ohm x1/ 1000 la lancetta va a zero fondo scala se e in corto
@@Roby005 Grazie per la risposta gentilissimo, io ancora sto imparando, ho poca pratica anche con il multimetro digitale, tempo fa utilizzavo un tester analogico di un amico ma misuravo solamente le tensioni in uscita dell'alimentatore del PC Alla 220v ti riferisci al dispositivo che stai controllando ? Perché come ho visto nel video per le resistenze di alto valore anche l'ICE viene collegato alla rete elettrica. Da quanto ho capito in caso di corto netto anche senza collegare il dispositivo alla 220v la lancetta dovrebbe arrivare comunque a fondo scala.
Puoi cercare 0A95 o AA119. In ICE a seconda dei diodi utilizzati, montavano una scala graduata leggermente diversa per recuperare la tolleranza (vedi nei commenti). Se ti interessa la puntata 2 ecco il link ua-cam.com/video/4XFpvYCzk-8/v-deo.html
Comprato 680r usato nel 1986 ai tempi della scuola. Qualche hanno fa l'ho ritirato fuori dal cassetto . È ancora funzionante, dopo una revisione non segna la tensione ac c'era una saldatura ossidata rifatta, tutto ok fatto l'adattatore per la pila 123 . Ora lo tengo gelosamente e non deve uscire dal banco perché se prende qualche urto addio galvanometro. È già un miracolo che ancora funziona ripensando alle cadute e botte che gli avevo fatto prendere da ragazzo.
grazie per la testimonianza, aumentiamo la statistica nel settore scuola. Si è vero il galvanometro è la parte più preziosa e allo stesso tempo delicata dello strumento. Ora merita una decorosa pensione.
Tester che uso in laboratorio giornalmente...ancora oggi! Per la precisione il 680R (ma già nella modernissima versione con pila mezza torcia di 30 anni fa circa) sul banco riparazione tv e il 680G più piccoletto sul banco delle "relazioni coi clienti"😄). Volevo farti una domanda...come mai nelle ultime prove non è regolato lo "zero" dell'equipaggiamento con la vitina della molla antagonista? Non poteva variare la lettura? Grazie del bellissimo video e invidio quel manuale di riparazione...il mio oramai cade a pezzi! (le plastiche invecchiando si stanno sbriciolando)
Grazie ottima osservazione, purtroppo come ho scritto nei commenti in evidenza ho fatto quella operazione senza ottenere risultati significativi, ma non la ho filmata. Credo che il problema principale, risieda nella deformazione meccanica della spirale, all'interno del galvanometro, che ci fa perdere di linearità. Ci vediamo in puntata 2
Ciao Pier ,sono Rinaldo, classe 1945 .Ho due super tester ICE 680 R ,uno più messo male ,un altro che ho usato sino ad ora .Improvvisamente non misura più le correnti in alternata. Potresti ripararlo ? Grazie saluti e complimenti per il tuo video .
grazie per il commento purtroppo ora non mi trovo nelle condizioni di poter accettare altro materiale ho accumulato troppo le cose dal 2022 Eventualmente se puoi guardare questo post sul forum dove discutiamo dei problemi più comuni www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?p=26817
Quanti ricordi 😥
Nei primi anni 80 un riparatore radio TV del mio quartiere regalò ad un mio parente un enorme scatolone pieno di schede elettroniche, non sapendo cosa farsene lo donò a me per giocarci. Oltre a svariati telai TV con mio enorme stupore trovai dentro un 680G, fu un enorme gioia, solo che né io, in quanto troppo piccolo, né i miei parenti sapevano utilizzare uno strumento così complicato...
Solo qualche anno dopo, un po' più grandicello, con qualche ricerca in biblioteca riuscii a farlo funzionare!!!
Non saprò mai se lo strumento fu messo nello scatolone in quanto ritenuto non funzionante o se ci finì per errore, ma di una cosa sono più che sicuro, fu la scintilla che innescò la passione per l'elettronica!
Ovviamente ancora oggi lo custodisco gelosamente.
grazie mille per questo bellissimo aneddoto!.... e che scintilla....
Il riparatore lo sta ancora cercando :)
Io smontavo qualsiasi cosa elettronica poi andavo in giro a chiedere a chiunque spiegazioni sul funzionamento ....quando lo chiedevo ai miei mi spiegavano che funzionava così:
" smonta ancora qualcosa e da domani vai in cortile a giocare con sassi e legnetti .!!"
@@tonytrade Sicuramente 🤣Ancora di più oggi che sta diventando un pezzo d'antiquariato!
Anche da parte mia, i migliori complimenti per questo video. Tanti bei ricordi 40 anni di storia, un orgoglio tutto Italiano. Ora attendiamo il secondo video. Un grazie è il minimo.👏👏
il grazie è per voi che con i vostri commenti state dando una testimonianza importante di quanto abbia significato ICE in Italia.... orgoglio italiano. Ci vediamo in parte due!
Grazie Pier, pur avendo avuto fin dall'inizi un iICE 680R Comprato alprimo anno dei istituto professionale ed utilizzato nella mia attivita un 680G , che Funzionalmente è identico, ma per le minori dimensioni mi fu dato in dotazione per la mia borsa attrezzi Non avevo mai approfondito le misure in correnre aternata! E questo video per me è stato un utile ripasso!; Successivamente in dotazione mi fu dato anche un multimetro digitale Fluke' 73, ma ho continuato ad usare il piccolo ICE 680G per le normali atttività in impianto! il Fluke lo ho utilizzato per lo più in laboratorio!il Fido ICE 680G mi bastava per le normali attività in campo! Tanto la precisione era più che sufficiente! Ma soprattutto lo preferivo prer la manogevolezza e la praticità!
grazie per il commento se ti va puoi inserire delle foto in questa sezione del forum che ho aperto appositamente www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
Grazie Pier ..Che ricordi.. il 680G comprato nel 1986 a 15 anni in largo Paola Frassinetti a Roma,presso la allora Melchioni Elettronica,compagno fedele nei montaggi dei famosi kit di nuova elettronica prima e poi di riparazioni elettroniche nella mia attività di assistenza audio video tv , oggi ancora funzionante seppur con i segni del tempo .. Dopo 15 anni comprai il 680R ,con la più pratica scala di lettura..!! Li custodisco gelosamente entrambi... essendo fin da piccolo appassionato di elettronica ..ti seguo con stima e ammirazione...complimenti per tutto
grazie per il bellissimo commento... fai bene... mi raccomando... sotto chiave, sono oggetti che acquistano valore emotivo per tutto quello che hanno rappresentato in quel periodo
Ci voleva un video dedicato a questo stupendo strumento! Io ne ho ancora uno perfettamente funzionante che mi aveva dato mio padre quando ho cominciato ad appassionarmi all' elettronica.
grazie, se te li ha dato il papà.... ha un valore inestimabile
il video mi ha fatto rivivere le prime esperienze hobbistiche di 50 anni fa, bellissimo, grazie!
per la cronaca, di 680R, che uso ancora oggi, ne ho 3, perfettamente funzionanti...
due piccoli appunti: si vede il galvanometro non sempre perfettamente a zero, forse era opportuno fare lo zero meccanico con la vite in asse
inoltre, se rifai la misura di ohm dopo un cambio portata, va rifatto il fondo scala col trimmer...
complimenti per i bellissimi video!
grazie per le giustissime osservazioni.. se ti fa piacere ho aperto un post sul mio forum dove è possibile condividere le foto dei propri ICE www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
680R con batteria da 1,5V con scatola e manuale, veramente glorioso. Complimenti x i video
Fantastico ICE 680R, ce l'ho dai tempi della scuola... credo oramai abbia 40 anni... è in uno stato estetico perfetto, come nuovo e con tutti gli accessori che mancano in questo video (cavo 220, ponticello per low ohm.... coccodrilli da infilare in testa ai puntali). Se non erro dopo le versioni con pila da 3 volt ne uscì una versione aggiornata con due AA.... il mio purtroppo è quello con torcia da 3V. L'ho provato in tempi recenti ed è perfettamente funzionante.... volevo fare un adattatore per la pila e magari appena avrò un po' di tempo prendo spunto da questo video.
Ovviamente negli anni ho aggiunto anche strumenti digitali ma questo multimetro è un pezzo di storia e non me ne libererei per nulla al mondo.
Grazie
grazie gentilissimo. Commento molto apprezzato che aumenta la statistica di utilizzo di ICE degli utenti e complimenti per aver conservato tutti i pezzi originali ed in ottimo stato. Se ti va di condividere delle foto ho predisposto questo post sul mio forum www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
Quando l'Italia era davvero un paese di ingegno e preparazione.
Grazie.
.. tutto il mondo ci invidiava, magari senza farcelo sapere troppo...
Lo è ancora, anche se ingegno e preparazione lo esportiamo purtroppo..
non tutto, per esempio abbiamo un'ottima industria nucleare che produce per altri.@@mariano6825
Lavoro all'estero e ti posso assicurare che l'ingegno italiano abbinata alla nostra fantasia è super apprezzata.
Strumento iconico per eccellenza, forse quello che più di altri è stato usato per esprimere l'appartenenza il legame con il mondo dell'elettronica. Scorrendo i già tanti commenti, spesso ho letto _lo usava mio padre_ elevandosi così a testimone passato da una generazione all'altra.... Una menzione andrebbe fatta anche al modo in cui si usava esprimere la sensibilità degli strumenti a lancetta il parametro Ω/V forse sconosciuto ai più giovani, ed i suoi = 20.000 Ω/V erano una risoluzione di tutto rispetto. Grazie Pier per questo omaggio ad uno strumento che è stato protagonista di un'epoca.
Grazie Enzo aspettavo il tuo commento, che come sempre è graditissimo ed ha centrato il punto fondamentale... (o almeno per me). Ossia, questo strumento potrebbe essere scelto come icona simbolo per la strumentazione di quei tempi in questo segmento Tester. Se realizzassimo un piccolo elaborato dove per ogni decade dagli anni 50 ai giorni nostri, venisse selezionata un'icona, credo proprio che ICE potrebbe occupare forse più caselle. Per quanto riguarda la sensibilità, mi sono reso conto solo alla fine di avere saltato a piè pari il tema. Ci rifaremo nel secondo episodio, visto che comunque tengo al caldo, il secondo esemplare Supertester 680R fornito da Carlo. Buona domenica
Possiedo n. 3 680 r, su qualcuno uso la 18650, ciascuno dei miei ha problemi diversi, con questa bella spiegazione mi invogli a fare controlli, uno possiede il rocchetto per ripristino fusibile. Grazie PierAisa, sei più di un Maestro.
grazie per il commento, sono contento .... perchè è proprio il mio scopo ... caricarvi la molla.
Grande tester e orgoglio Italiano, era un classico vederlo nei laboratori dei vari istituti tecnici, anche sul lavoro si vedeva spesso, da ragazzino quando mio padre mi portava ogni tanto a vedere la fabbrica dove lavorava ne vedevo tantissimi...!
é diventato uno status symbol
Qualche sett. fa avevo revisionato il mio 680r serie 6 che ha una pila interna da 1,5 AA con cavo di rete, puntali, cavallotto originali ma purtroppo un solo coccodrillo. Ormai non lo uso più da diversi lustri, ma riordinando i cassetti è spuntato fuori per caso. L'unico difetto riscontrato è che andava a colpi perchè aveva una vite del galvanometro leggermente svitata. E pensa: la batteria da 1,5 Philips era ancora perfetta, senza perdite e ancora carica. Cmq grazie a questo video ho controllato alcune tolleranze che non avevo fatto e direi che va davvero benissimo. Ne avevo uno anche della serie 7 (senza rotellina e con zero automatico) ma il TR dello zero, forse a causa di un uso errato, era sempre fonte di diversi problemi. Bellissimo video, complimenti davvero.
grazie per il bellissimo commento ricco di info e di "passione per l'elettronica" (lo so intuisce bene). Sono contento di poter riaccendere cari ricordi e anche di stimolare idee! Buona domenica
Usato quando avevo 17 anni sia ice nano che il 680r che ancora ora è operativo anche se vissuto. Uno strumento a cui sono molto affezionato e che ho usato nei miei progetti e nelle riparazioni. Complimenti per i tuoi video.
... fedeli compagni di viaggio, da non cedere mai
Anche qui non posso che essere con te al 100per100!! Ne ho diversi, ricondizionati e perfettamente funzionanti come il 680G un 680R e un 680E, sono stupendi, quando serve l'analogico sono il massimo, prodotti quando in Italia si facevano le cose serie apprezzati da tutto il mondo.
... orgoglio italiano.. quando tutto il mondo ci copiava, anche se il genio italiano è impossibile da riprodurre
avevo anche io un 680E con il suo astuccio amaranto, chissà dove è finito: lo avevo semidistrutto: ancora non andavo alle superiori e trafficavo da gran praticone ( leggesi ignorante presuntuoso)
🎁 Grazie a tutti per i bellissimi ed interessanti riscontri che avete fornito. Per chi vuole condividere la foto del proprio tester ICE o della. collezione personale ho predisposto questa sezione nel forum www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
⚠️ Ho agito sulla vite di regolazione del galvanometro ma con effetto praticamente nullo, ma. purtroppo non ho ripreso
Dammi pure di 'incompetente' ma non so come aggiungere le foto del mio ICE 680G. Sono andato sul link che hai messo ma non c'è una voce 'aggiungi', 'scrivi', o qualcosa di simile
ciao mi sono dimenticato di dire che bisogna iscriversi al forum per postare... gratuito ovviamente
Lo farò domani :)
Bellissimo un pezzo di storia dell'elettronica e non solo
il mio primo "super tester" fiero ed orgoglioso di averlo ancora
ed il bello Pier permettimi che da subito o dopo 40 anni non è necessario accenderlo (ovviamente assicurandosi che ci sono le pie cariche) "basta inserire i puntali"
grandissimo e immenso come sempre grazie per averci riportato alla ribalta in tutto il suo splendore "una vera icona dei tester"
ciaoooo ualiiooooo!!!! ^__^
grazie per il commento... eh già dovrei modificare il titolo in.... "infilo i puntali dopo 40 anni" 😜
Complimenti Pier Aisa sempre bello seguirti.
Ne ho comprato uno proprio ieri in ottimo stato, questa guida ci casca a pennello grazie Pier
ottimo acquisto!
Questo video è semplicemente STUPENDO. Complimenti, Pier! Custodisco molto gelosamente il mio amatissimo Supertester ICE 680R, ricordi indelebili che mettono in risalto il lato migliore della produzione, dell'ingegno, dell'orgoglio e dell'eccellenza italiana. Resto in trepidante attesa del secondo video.
grazie Giovanni... potevo intuire la tua passione dalla icona che ha scelto 😉 se ti va puoi inserire delle foto in questa sezione del forum che ho aperto appositamente per questo www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
@@PierAisa si, lo farò quanto prima. Oggi sono stato a Bologna e proprio adesso sto rientrando a casa 😊
Complimenti Pier Aisa-- Un gran bel ricordo....questo strumento lo amo tutt'ora. -- Nel 1983 andavo direttamente alla sede centrale della ICE in via Rutilia a Milano per far fare le riparazioni e controlli su alcuni tester per l'azienda cui lavoravo...--- Un ricordo indelebile per noi tecnici riparatori radio-tv delle valvole.....___ ancora complimenti.....ciaoooooo. Grazie. 🤣🤣📟📺
grazie, commento apprezzatissimo ... direttamente dagli addetti ai lavori. I tecnici di quell'epoca credo che siano stati i migliori di sempre. Si trovavano spesso di fronte a problemi complessi e dovevano risolvere in tempi brevi e lo abbiamo rivissuto l''anno scorso durante una diretta
@@PierAisa --- Infatti.....era quel piccolo ma grandioso strumento che ci dava la possibilità di effettuare il primo controllo per la ricerca del guasto sia a freddo che a caldo...meraviglioso. --Oggi purtroppo quando c'è un problema tecnico ti rispondono e ....dicono subito....bisogna cambiare/sosituire tutto.....peccato. -- Ancora oggi cerco di riparare qualcosa applicandomi a cercare il componente (dico il componente) guasto sul circuito elettrico anche senza schema....grazie all'ICE 680R....🤣🤣🤣-- Un'abbraccio e ancora complimenti.... un saluto a tutti gli iscritti sul tuo canale. --Buon lavoro.....e grazie!!!🤣🤣🤣
@@PierAisa 💙
Bellissimo video, e sceso tutto d’un fiato
grazie Vito... 50 minuti di allegria 😉
Gran bel video, bravissimo. Io ne ho due 680R e tre 680G, tutti VI serie, salvo uno difettoso che vorrei riparare, per il resto tutti perfettamente funzionanti e gelosamente custoditi. Ne avevo uno(quello difettoso), ho acquistato gli altri 4 quando ho capito il valore immenso che hanno questi pezzi di storia, grazie a un'occasione imperdibile di persone che fortunatamente per me, non avevano ben compreso cosa avessero tra le mani.
Li uso tutt'ora quando faccio qualche semplice riparazione non essendo esperto, non mi hanno mai deluso.
Attendo l'altro video per il secondo tester.
grazie per il commento Condivido perfettamente quanto hai detto molti non si rendono conto di cosa hanno tra le mani... tutto deve essere riparametrato al particolare periodo storico..
Per tutto il video ho tenuto il giravite in mano per aggiustare lo zero dello strumento!! C'era un altro tester che andava di moda, il CHINAGLIA che aveva la portata in OHM 20k con la batteria da 22.5 V e permetteva di controllare in inversa la giunzione B-E dei transistor. Grazie Pier !
Grazie. Ho agito sulla vite di regolazione del galvanometro ma con effetto praticamente nullo, ma. purtroppo non ho ripreso
@@PierAisa però nella prima metà del video l'indice andava correttamente a zero (quindi sei stato tu! 😁)
Su questi strumenti capita spesso che esistano degli attriti interni, che si manifestano solo in alcuni momenti. Un esempio è la deformazione della sede dell'ago che da circolare può diventare leggermente ellittica. A volte anche un piccolo colpetto, sblocca.
Ciao Pier, il 680 R è stato uno dei pezzi più pregiati per questa "disciplina", questo è quando il made in italy valeva ancora tanto . Strumenti veramente perfetti.
Anche io ne possiedo uno con batteria da 1,5 V mezza torcia con lo stesso problema, mi sa che il galvanometro ha dei problemi Devo dirti che questi strumenti soffrono tanto ambienti umidi per questo con il tempo sballano un po ,il mio è rimasto per sei anni senza usarlo e temo che abbia lo stesso problema. Per stabilizzare un il galvanometro ho usato il fon dei capelli ,per qualche secondo, ad una certa distanza, ( lo so che sembra da pazzi ) ,ma credimi ha cominciato ad essere più preciso. Un abbraccio
grazie per il bellissimo riscontro che solleva un punto molto delicato.... forse il punto più delicato di tutto lo strumento... il galvanometro, che soffre molto delle condizioni esterne come giustamente hai indicato
Grande Pier come sempre ! complimenti . Io di questi strumenti ne ho 2 e che sono perfettamente funzionanti . Grazie per la esposizione del funzionamonte e riparazione.
grazie Antonio... ci avrei potuto scommettere per vincere facile...
Grande Pier, ottima lezione dello storico ICE ,io l' ho usato per anni in azienda, molto fedele.....non male anke le sue sotto versioni
.. una generazione da albero genealogico, buona domenica
Strumenti con un certo fascino....mio padre ne ha uno, un regalo di mooolti anni fa, ancora funzionante ma sulla precisione bisognerebbe indagare bene. Grazie Pier per questi tuoi video sempre molto interessanti ed istruttivi. 👏👏👏💪
grazie! Si proseguiamo nell'episodio due.
possiedo il 680G dal 1985, ma gli R li usavo al professionale, avevo 16 anni. Mi hai fatto emozionare, grazie!!!
grazie.. obiettivo raggiunto.. volevo risvegliare dei piacevoli ricordi.
Grazie Pier, i tuoi video sono videocorsi spiegati molto bene. Ho anch'io un supertester 680r, e dopo la visione di questo video, posso provare il funzionamento e seguendo i tuoi consigli spero che funzioni correttamente. Ciao
grazie a voi che seguite, per me è un piacere sapere di poter condividere una passione comune!!
È del 1977 il mio. Anche per me è stato il mio primo strumento l'ho comprato con i soldi della seconda settimana di lavoro e funziona benissimo ancora. La batteria da 3 volt non si trova più, quindi ho messo un porta batterie AAA da due da1,5 volt e funziona benissimo. Da qualche Anno non lo uso più solo per riguardo.
grazie per il commento. Dobbiamo avere cura per questi anziani signori...
Come sempre bel video ed ottima spiegazione delle misure, specie gli usi meno comuni, capacimetro o frequenzimetro....... ora speriamo che l'amo Massimo ex tecnico di riferimento ice dia il suo contributo
grazie per il commento. Sono già molto contento di tutte le testimonianze apparse nei commenti... ero sicuro che questo oggetto avrebbe mosso qualcosa.
Grande Pier!! Video stupendo su un mito dell'elettronica italiana, ne posseggo ben due dell'ultima serie 680R alimentati con pila mezza torcia da 1,5 volt. Una chicca che segnalo è che questo strumento è in grado di analizzare l'ampiezza delle singole semionde della corrente alternata, e quindi la loro simmetria, è in grado quindi semplicemente scambiando tra loro i puntali mentre fate una misura di tensione alternata di rilevare le differenze di ampiezza delle semionde stesse. Fornirebbe quindi due valori RMS che teoricamente dovrebbero essere identici. Un'alimentazione di rete con le semionde differenti (fortemente) aumenta il ronzio meccanico dei trasformatori.
Grazie per il commento utilissimo. Sulla questione semionde è veramente un'idea geniale perché se sono diverse significa che abbiamo una componente continua residua di magnetizzazione (le semionde non cancellano perfettamente il flusso magnetico) che è responsabile dell'aumento dell'induzione B, ci si avvicina al ginocchio di saturazione del nucleo e di conseguenza aumenta anche il ronzio ottimo! Ci vediamo stasera in live sul mio canale se vuoi / puoi
Domani pomeriggio dovrei andare a comprarne uno (serie VI) che sembra sia perfetto. Ne avevo visto, e comprato, uno in un mercatino qualche giorno fa ma era "scassato" e l'ho portato indietro. Quando l'ho visto sono tornato ai tempi della scuola e devo averlo anche se ora faccio tutt'altro. Complimenti, hai un sito che è una miniera.
grazie gentilissimo! Questo si che è shopping!!!
Si. Lo possiedo pure io. L ho acquistato neg anni '70 per utilizzo hobbistico.
È praticamente nuovo. Certo ha i suoi anni e grazie ai tuoi video farò una pulitura dei contatti. Per la pila, attualmente c è quella originale comprata qualche anno fa e tuttora in ottimo stato. Grazie Pier per i tuoi video divulgativi. Sono preziosissimi.
Ottimo acquisto!!
I have both the 680R and the 680G. The 680G is branded Olivetti and was given to my by my father who worked at Olivetti in The Netherlands. Very nice devices, for the 680R I use now a CR123 battery inside an electrical tube with a bolt, some rings and nuts. Both device are working fine!
Thank you so much for your comment very appreciated. You have great responsability on your hands... piece of history!
@@PierAisa Yes, I will take good care of them! 🙂I have a little bit of fascination for analog meters... 🙂
@ReinouddeLange I imagine... in case you can find here my complete videolist www.pieraisa.it/videolist
Grande Pier. Una bella dedica ad un signore del periodo passato, come anche erano Cassinelli, Bollani, Mega... tutti in area lombarda e tutti dignitosissimi, presenti nelle varie industrie serie del nostro stivale, come Marconi, Selenia, Veglia, ed altre ormai smembrate, dove ho avuto modo, ed entusiasmo, di "passare". Fa proprio piacere che anche le nuove generazioni apprezzino questi aggeggi, fatti con cura e per durare, anche se oggi non competono troppo.
Grazie, anche per l'entusiasmo contagioso.
Questo commento contiene, nomi tali da incutere un po' di timore e ovviamente rispetto ... Immagino per chi ha avuto la fortuna di vivere quel periodo cosa significasse conoscere quelle realtà, magari anche in prima persona e con le mani in pasta. Ora rimangono i ricordi, ma anche una grande eredità da portare avanti. Speriamo che quell'entusiasmo continui, magari con forme diverse e tecnologie diverse, ma con lo stesso spirito.... pionieristico.
@@PierAisa Continua con piacere, molto per merito Tuo. I piccoli capiscono già la passione dei padri, che fu la stessa di noi nonni.
Gran bel canale, Pier, il Beppo (Montuschi), ti avrebbe fatto l'altare!
... ecco mancava proprio lui... sto radunano tutta la truppa ex NE.. al momento si contano sulle dita di una mano
@@PierAisa 👍👍
@@PierAisa
Ai tempi del 680R, ...il mio primo multimetro che tuttora posseggo gelosamente, esisteva anche il "Nyce", come multimetro analogico...
...altro antico ricordo...!
Ciao Pier , sempre video stupendi, io l'ice 680r lo ancora dai tempi della scuola parlo dell' anno 1983 ,anche se è uno strumento analogico ha un affidabilita mostruosa io lo uso tuttora . pèro questa volta devo darti una tirata d'orecchi come faceva il mio proff di misure quando sbagliavo, l'ago dello strumento deve essere posizionato sempre sullo zero altrimenti le misure vengono tutte errate, molte volte basta che non sia perfettamente piano o una piccola botta per farlo spostare leggermente , per i puntali ed altre parti di ricambio cè sempre ice italia che li vende anche se non produce piu questi bellissimi oggetti
grazie gentilissimo.. eh si perdonate la mia disattenzione dovuta al sonno incombente.
Ho un 680R serie III ... acquistato nel 1976 e poi dal 1985, usato raramente .... stamane l'ho riesumato e , misurando la tensione di rete mi da un valore leggermente inferiore al tester digitale idem per le altre misure di resistenza e corrente , credo che ci siano i trimmer interni da ritoccare ( comunque nonostante gli anni le plastiche sono intonse , solo i cavi dei puntali si sono sbriciolati... però ho trovato dei cavi di ricambio dell'epoca( o qualche decennio dopo acquistati per ogni evenienza😃 )).
Grazie per i tuoi ottimi ed esaurienti video.
Marco 1960
grazie Marco, sono proprio contento di riuscire ad accendere le tante micce pronte a detonare, buona domenica!
Bellissimo, io ne ho ancora due di questo modello che uso tuttora, di cui uno con ancora la sua custodia originale e i puntali e coccodrilli. Strumento preciso e affidabile non teme il confronto con i moderni, l'unico problema è trovare la batteria interna quando si scarica.
i materiali originali sono mitici... mi diverto a leggere le lodi ai materiali e alle scelte tecniche presenti nei manuali ICE, scritte in un italiano dell'epoca.
Una lacrima sul viso.... compagno di lavoro affidabile e sincero. Se riuscissi a trovarne uno in vendita lo comprerei... e lo terrei con me per sempre !!!
Paolo, ho un 680R che mi avanza se vuoi :)
@@francomarianardini681 magari... come possiamo fare ? Dove ti mando il mio indirizzo ?
usate il forum se può essere comodo per non lasciare vostre info personali qui nei commenti. www.pieraisa.it/forum
Mi sono iscritto al forum. Appena l'iter sarà concluso ci sentiamo lì. Grazie
Ti ho attivato adesso
Quando si parla del 680R ...PRESENTE. Poi, se è PIER a parlarne...PRESENTISSIMO!!!
grazie! Oggi massimo rispetto per un oggetto che ha fatto la storia, buona domenica!
Di fronte a tanta " Capacità " 😁 non posso far altro che star zitto 🤐...... come sempre un bel like 👍. e tanti complimenti Pier ... sei davvero bravo
Grazie per questo video Pier che ho visto tutto di un fiato !!
Ho un 680R nuovo perfetto con scatola e manuale, ma purtroppo con lo stesso problema di contatto del x2 (dovuto all'inutilizzo di decenni).
Non mi metto certamente a smontarlo, tanto non lo userei vista la difficoltà di lettura e l'imprecisione intrinseca dello strumento analogico.
Ma è sempre un pezzo di storia passata.
INUTILE farso venire i lacrimoni per questo "orgoglio italiano" come ho letto nei commenti, bisogna semplicemente rendersi conto che i tempi sono cambiati (...e di parecchio) e tutto è stato reso + semplice (nelle letture e commutazioni automatiche) ed ECONOMICO dall'elettronica e dalla Cina.
PIUTTOSTO che perdersi nei ricordi del passato, sarebbe opportuna la domanda: ma come cavolo facevo 40 anni fa ad usare e a fidarmi delle letture di questo "coso" qui ???
Un saluto a tutti i nostalgici.
grazie Paolo e complimenti per la tenacia... 50 minuti di video sono una bella polpetta... ci vediamo alla prossima!
Un anno fa ne riparai uno di un mio amico tecnico, il trimmer da 330 ohm era aperto ! Grazie Pier, davvero un bel tuffo nel passato
grazie... eh già i trimmer sono punti deboli. Grazie per il commento Pasquale!
@@PierAisa Grazie a te Pier, il tuo canale è meraviglioso !!! 73s Pasquale IW0HEX
Grandissima stabilità nel tempo dei resistori "metallici" interni.
Bellissima lezione, congratulazioni....👍
Grazie se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist. Se sei iscritto al canale ci vediamo alla prossima!
@@PierAisa l'elettronica mi ha sempre affascinato, sono stato autodidatta in questo campo, dall'avvento dei primi transistor....., ho realizzato tantissimi circuiti, ed anche distrutto, dal piccolo amplificatore, a ricevitori OM ed altri circuiti, tutto da Elettronica Pratica, Costruire Diverte, Onda Quadra ecc.ecc., sino ad entrare nel mondo del lavoro sempre inerente la mia passione, quindi a 19 anni ero montatore telemisure, poi mi specializzati nella Protezione Catodica, grazie anche alla possibilità di essere stato assunto nel gruppo ENI....... . Oggi, alla soglia degli 80, la passione persiste, per questo resto affascinato nell'ascoltare da persone preparate e con talento come è stato ascoltare lei.... ancora complimenti e grazie......la seguirò sempre con piacere ed attenzione.....👍
@user-gr7mn9bn6c Grazie gentilissimo, la passione muove sempre tutto. Se è iscritto al canale ci vediamo alla prossima puntata in uscita sabato
Ottimo tester. Ne producono ancora simili. Complimenti per il video Pier
grazie Giuseppe, buona domenica
@@PierAisa anche a te.
Era il multimetro di riferimento che veniva assegnato ad ogni neoassunto in Telettra (grande realtà Italiana purtroppo ora solo nel ricordo di chi, giovane ingegnere come me allora) ci è passato. Certo c'era strumentazione più sofisticata a disposizione (Fluke, HP, Tektronix) ma il 680r era sempre lì a combattere!
... Telettra... che pezzi di storia italiana. Ho parlato con diversi colleghi provenienti da lì
Ho recuperato lo stesso tester, dopo circa 30 anni, che l’avevo “dimenticato” in un armadio. Con mia sorpresa la pila originale era ancora funzionante per le misure di resistenze e dopo una verifica sulle varie portate ritengo che sia ancora uno strumento valido per misure, per ovvie ragioni, di tipo indicativo.
... questa cosa è sorprendente, un vero accumulatore.. con tutti questi anni. Grazie per il commento
Ciao Pier! 😂😂😂mi hai rubato una cosa che avrei voluto fare, visto che il mio primo ICE 680R era un Prima Serie n° 4.000 e rotti dei primi anni '70, per intenderci quello col guscio amaranto e grigio, che se mi ricordo bene il milliamperometro non faceva contatto con le vitine ma era saldato, ho ancora il guscio ma di sicuro, in qualche scatola avrò pure tenuto il resto, magari una volta o l'altra salterà fuori visto che non butto mai nulla, poi i componenti del CS potrebbero servire per ripararne altri.
Comunque io non sarei stato in grado di fare un video simile al tuo. 👍👍👍👍👍
Comunque per stare in tema ne avrò una mezza dozzina di 680R, di alcune vecchie serie fino all'ultima versione la 7 che non ha più il pulsante per raddoppiare le portate praticamente nuovo, costava 90 €.
Mi sono fermato al tempo 17::57 dove sul CS si vede che il primo è un V Serie, sulla mascherina anteriore c'è il n° di produzione
Tra l'altro ho un paio di VI Serie smontati da riparare uno dovrebbe avere solo un paio di resistente cotte, l'altro ha lo strumentino che deve aver preso qualche botta, quando deciderò di metterci le mani probabilmente scambierò i CS e poi vedrò se si riesce a sistemare il µAmperometro, naturalmente prima controllerò tutti i componenti del CS.
Molti strumenti e apparecchiature da laboratorio me li ha portati il mio amico Carlo tutte cose cose che arrivano dal "surplus" un bun numero di multimetri digitali compresi alcuni Fluke, e alcuni strumenti particolari, quando avrò sistemato il Lab finiranno sul forum, se non crepo prima....
Ora finisco di vedere il video.
grazie Nonno Beppe, accipicchia sei ben fornito!
e poi bisognerebbe anche dire della importanza della sensibilità dello strumento, perché più è alta e più sarà precisa la misura in tensione, grazie alla sua alta impedenza.
Saluti Francesco
Bellissimo video...ho la fortuna di possedere un Minitester,un 680G e un 680R che utilizzo vivamente ancora per alcune riparazioni da banco.Posso ancora dire che ho la fortuna di possedere un 680r in scatola di cartone originale con tutti gli accessori compresi le pinzette a coccodrillo da inserire nei puntali, libretto istruzioni,schema,foglio di garanzia e lo scontrino del lontano 1986 del costo di lire 68.000 mila.Comunque grande orgoglio Italiano!
grazie mille per la testimonianza e complimenti per l'ordine... avere ancora tutto dopo tanti anni non è cosa facile. Grazie anche per aver ricordato il prezzo.. in alcuni commenti si discuteva appunto di questo
Ciao Pier, bellissimo video, anche io ho questo fantastico tester, ed onestamente è da un po' che non lo utilizzo, perché mi sa che anni fa,feci qualche pasticcio. Ora grazie al tuo video avrò modo di controllarlo tutto, ancora grazie per il video 👏👍🔝
grazie a te per il commento, sono contento perché fra gli obiettivi ho proprio quello di stimolare attività, magari ferme da tempo.
Ciao pier bellissimo video o sempre sentito parlare del mitico ice 680r adesso dopo il video ne comprero uno grazie sempre per i tuoi meravigliosi video 😍
grazie, dovrebbe esserci un bel giro in rete
Ciao Pier! Sempre belli questi strumenti a lancetta, che senza dichiararlo, entro certi limiti, sono "true RMS"!. Li avevamo in laboratorio a scuola.... Ma stavano comparendo i primi digitali... Interessante il potenziometro da 330ohm, ormai persi, ma tutto girato, segna 0 ohm?. Ok per il secondo video. Buona domenica, grazie e alla prossima!
grazie per il commento si il Pot raggiunge "quasi" gli 0 ohm, per. stabilirlo bisognerebbe fare una misura volt-amperometrica
Il primo ICE R680 me lo regalò mia madre all’età di 14 anni, 50 anni fa! Lo andò a comprare direttamente in fabbrica a Milano e lo pagò 14500 lire (allora era una bella cifra). Oggi ne posseggo ancora due perfettamente funzionanti. Grande strumento compagno di molte riparazioni e giochi. Ora non li uso più ma li tengo per affetto. Lucio.
grazie Lucio per il bellissimo commento... aneddoti veramente belli di un tempo passato. Meritano un posto di primo ordine in casa an he per una questione affettiva.
In merito al post che ho scritto ieri spiego quello che volevo dire. Riguardo le misurazioni in resistenza lo zero per gli ohm è sempre in fondo a destra su tutti i multimetri penso, ma finché non si mette tra i puntali qualcosa da misurare si ha praticamente un circuito aperto e quindi comparabile a una misurazione fatta con una resistenza altissima e giustamente la lancetta è a sinistra, poi appena si tocca il circuito di un componente che si sta testando se è in corto la lancetta schizza a destra verso lo zero ohm.
Il mio primo tester ICE 680G nel 1984 ed ancora in funzione.Sono dell'avviso che uno strumento l'analogico ancora oggi in alcune misure è insostituibile 😉
grazie esattamente... penso alla lettura della ondulazione residua da raddrizzamento o alla. corrente di spunto di un motore... solo la dinamica della lancetta, rende visibile in maniera "analogica" queste grandezza
@@PierAisa
Vero, aggiungo anche il comodo controllo balistico indicato dal movimento dell' indice nella verifica dei condensatori ma cisa più importante quando si misura una tensione e si ha il dubbio della presenza di una tensione fittizia che potrebbe ingannare un comune multimetro digitale..😉
verissimo
Ciao Pier, un bellissimo video , sono tornato indietro di ...... ( no non lo dico) , nella confezione c'era anche in aggiunta una specie di puntale piu' grosso rosso, che si agganciava al puntale rosso per misure di alta tensione, nel video l'inizio scala non e' a zero , inoltre nell' ICE, ci sono anche alcuni condensatori, dopo tutti questi anni potrebbero essere sballati in capacita' e potrebbero essere responsabili della percentuale di errore nelle letture , Ciao e buona domenica
grazie per gli utili consigli gentilissimo!
Uao fantastico il supertester ICE 680R made in Italy che bei gioielli di tester oggi chi ha quei tester così valgono tanto ora invece sono più made in china o giù di lì complimenti per il video grande Pier Aisa e ciao da Riccardo Bella 995
... ed è proprio sul made in Italy che dobbiamo spingere, anche se diventa sempre più raro purtroppo. Con la tecnologia attuale bisognerebbe incoraggiare il mondo Arduino
Questi gloriosi strumenti un tempo erano presenti diffusamente nella miriade di negozi di riparazione radiotelevisiva.
Complimenti !!!
grazie se ti interessa il resto della saga lo trovi nella mia videolist www.pieraisa.it/videolist mettendo nella casella di ricerca la parola ICE
Fantastico, sono ritornato ai miei 13/14 anni, quando l'ho acquistato
beata gioventù... ma con la testa abbiamo ancora 13 anni... almeno per la voglia di fare...
Molto interessante Pier,mi hai fatto ricordare di un modello che ho ereditato da mio zio quando ero piccolo. Era un kit da montare, io un giorno lo montai ma mai lo testai. Ora lo rispolvero e sono proprio curioso di vedere se e come funziona. È un AMTRON UK432, chissà se lo conosci. Ho ancora il suo manuale originale un po’ ingiallito. Questi strumenti hanno decisamente fascino.
Un caloroso saluto.
Diego
Grande ! Si è vero questi oggetti rappresentano un periodd storico importante, che purtroppo ci stiamo lasciando alle spalle ... molto velocemente
che bravo che sei è un pezzo di storia che io usavo a scuola ma è una pietra miliare del settore
grazie, era necessario dargli il ruolo del protagonista in questo episodio... ha rappresentato molto per tutti noi
La taratura delle misure in tensione alternata va fatta applicando sempre a 20°C sulla portata 250 Vca con l'ausilio di un variac una tensione di 250 Vac e ruotando il trimmer da 2,2 Kohm per portare l'indice a fondo scala.
Che ricordi, se posso essere utile, avendo avuto 2 ice 680R, proverei con estrema attenzione a rimuovere la protezione in plastica (senza romperla), rimuovere il quadrante e controllare otticamente la spirale. Questo perchè non conoscendo la storia dello strumento potremmo trovarci di fronte ad uno strumento che ha subito urti o cadute. Mi è capitato uno strumento con la spirale ovalizzata, è bastato ripristinare la forma per riportare la linearità dello strumento. Non dovrebbero esserci problemi di elettrostatica causati dalla protezione di plastica, potrebbe essere utile dopo la sua rimozione verificare se la mancanza di linearità è identica. (marcarsi tensione e posizione nei vari step di controllo su tutta la scala). P.S. Complimenti per il canale!
Accipicchia. Questo sì che è un grande consiglio! Infatti credo proprio che il problema sia lì, perché anche intervenendo sulla vite di regolazione (purtroppo non ho filmato questa scena) la situazione non cambia. Bisognerà mettersi i guanti della fata ed operare in tranquillità, grazie. Ci vediamo in parte 2.
Ciao
Ottima puntata. Sempre chiarissimo nelle spiegazioni. Ti volevo chiedere cosa si usa per smagnetizzare la plastica della protezione del quadrante.
Grazie per la tua gentilezza.
Grazie ! Se ti interessa ecco le puntate 2 e 3
ua-cam.com/video/4XFpvYCzk-8/v-deo.html
ua-cam.com/video/fxr6n-NAd90/v-deo.html
Si puo' cercare un liquido detergente antistatico.
Domanda per tutti, pier ha fatto diversi video,
apparecchiatura vintage varia.
Io apprezzo molto il lavoro fatto.
Con la digitalizzazione ed consumo globale si è persa anche la pazienza di riparare.
Quanti di voi amano il vintaga ,è quanti provano a riparare in genere???
Ciao Pier ,Confermo un supertester 680r e numerosi 680g li possiedo ,utilizzato come tecnico della gloriosa Olivetti.
... eccola là che salta fuori un'altra magia tutta italiana..... grazie per il commento! L'anno scorso abbiamo avuto in diretta due personaggi provenienti proprio dal mondo Olivetti.
ua-cam.com/video/CNBA6lDTrL4/v-deo.html
ua-cam.com/video/3Q-IJcZE_DI/v-deo.html
Ottimo video, descritto con precisione, una sola domanda: a fine video, ma anche prima, si vede il tester in esame che a riposo senza puntali inseriti ha la lancetta non a fondoscala verso infinito, lato sinistro: è normale? Non so se era stato già richiesto, grazie !
Grazie gentilissimo. Ottima osservazione. Si infatti lo ho messo nei commenti in evidenza. Purtroppo ho agito sulla vite di regolazione centrale, ma non lo ho ripreso a video e incide troppo poco.
Video graditissimo visto che li uso ancora oggi da sempre. Il 680R naturalmente è un VII mentre il 680G e microtest 80 dei tempi che furono.Grazie per la pazienta che hai avuto nel girare questo video. (Ho capito che il galvanometro è ko ma hai tenuto volontariamente lo 0 meccanico della lancetta starato per poter riuscire a fare almeno qualche musura?)
Ho agito sulla vite di regolazione del galvanometro ma con effetto praticamente nullo, ma. purtroppo non ho ripreso. Ci vediamo in parte due
Ciao pier sei veramente un grande ne posseggo uno che tengo con cura
... tienilo sempre... difendilo dal passare degli anni e se ti va posta una foto in questa sezione del forum che gli ho voluto dedicare www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5207
Lo uso sempre, la precisione è un altra cosa
Ne fu prodotta una versione semplificata per impieghi di sole misurazioni di tensioni in corrente continua, ad uso dei negozi di materiale fotografico ed annessi.
Che fantastici ricordi 👍😘
... solo forti emozioni in questo video... ci vediamo in parte due...
Ciao Pier, grazie, il mio primo tester usato a scuola era l' ICE 680 E nero, poi me lo regalarono quando avevo 15 anni 680 R uguale a quello del video, non piu' funzionante non trovavo la batteria, ora provero' la modifica e problemi con il galvanometro, ne ho un'altro uguale da sistemare, e quello che uso la batteria e' da 1,5V. Poi ne acquistai uno digitale nel 1985 ancora funzionante il modello e' ICE digitest 82. Volevo che provassi visto che hai la batteria originale se si poteva sfilare l'interno non utilizzabile e sfruttare l'involucro per la modifica. Attendo il prossimo video dell'altro tester da riparare. Buona domenica.
grazie Michele per il commento, quando si guasta il galvanometro sono dolori. La ICE lo forniva. come. pezzi di ricambio. Ci vediamo al prossimo episodio.
se hai una pila come quella del video dovresti essere in grado di sfilare la manica plastica dal corpo della batteria, al limite con un bisturi tagli la piegatura della plastica sul fondo della batteria e premendo sul polo positivo e scaldandolo un po' ( magari metti la batteria in acqua tiepida) dovrebbe sfilarsi
Ho il 680 G , come mi piacciono questi tester , li avevamo anche scuola ma usavamo sempre i Philips perchè avevano il commutatore , anzi forse due , uno secondario ed il classico grande . Mi piacerebbe ritrovarne uno , Il 680 G lo presi al mercatino di Marzaglia qualche anno fa, già controllato e con modifica per batterie mini stilo , con semplice portabatterie , ci sta dentro preciso . dopo un po' di tempo qualche problema si è presentato, i fusibili in vetro se sono economici hanno una resistenza troppo alta e non ti fanno arrivare a fondo scala la lancetta quando fai la taratura con la rotellina per le scale in Ohm, successivamente mi sono accorto che sullo stampato c'è scritto quanto devono avere di resistenza , penso massima , misurando quelli nuovi erano molto più alti un paio di ohm se non ricordo male . Un altro paio di problemi si sono presentati sui contatti dei puntalini , uno si era dissaldato e successivamente un altro aveva deciso di non chiudere più il contatto quindi molte scale non funzionavano più , poi risolto . Fatta qualche prova è risultato ancora abbastanza preciso , molto soddisfacente direi . Ho notato che quando fai la misura di resistenza la posizione di riposo della lancetta è spostata verso destra , mi sono perso su qualcosa ?
Grazie Stefano per il commento molto interessante: la questione fusibili spesso viene trascurata ma è fondamentale. Sì potrebbe essere, che avessi un offset durante le prime riprese
Mi fu fornito, a inizio carriera, a corredo nell'attrezzature per elettricista navale , e noi lo usavamo come attrezzature personale durante le varie riparazioni presso i bacini di carenaggio di Venezia. Nel corso degli anni fu sostituito con gli HTItalia prima e Fluke 175 a fine carriera lavorativa
Alex alla domenica mattina su 9610 in onde corte la Radio Voce della Speranxa tratta la Telegrafia Marittima con 2 marconisti navali 73 da s w l i03897 Mi
grazie, molto interessante questo pezzo di storia
Pier buona domenica, certo che con un Amarcord del genere vinci facile...Per ragioni di lavoro ne avrò avuto tra le mani negli anni qualche decina di sicuro, usavo il più compatto 680G sul campo (più resistente meccanicamente agli urti e cadute), mentre in laboratorio il 680R. Soppiantato negli anni dai primi Philips UTS 001 e 003, che avevano FINALMENTE il comodoso commutatore rotativo, puntali standard, pile da 1,5V e precisione superiore. Purtroppo non me ne è rimasto neanche uno tra le mani, era uno strumento di lavoro, per cui si sostituiva come qualsiasi altro attrezzo, e aimè per ragioni di spazio si cestinava dopo qualche tempo. Ciao!
grazie per questo spaccato storico, che ci riporta indietro alla pratica certosina dei tecnici riparatori, che usavano questi strumenti praticamente per tutto.
Bel video! Diciamo che sui tester sono stati fatti passi da gigante, d'altronde l'elettronica di quei anni era all'inizio di tutto 😂
... da dove è iniziato tutto... in quel periodo i microprocessori erano ancora nelle menti e nei sogni dei progettisti... penso al nostro mitico Faggin.
Buongiorno
Sono rimasto folgorato nel vedere il tuo post sul Supertester 680 R, che comprai negli anni
70 nel periodo scolastico all'Istutito Tecnico. Dopo anni di inattività e grazie al post, l'ho
ripreso, ma con mio grande disappunto non dà segni di vita!
Quali verifiche si possono fare per capire se è lo strumento o il circuito?
Ho simulato la vecchia batteria da 3v con due nuove stilo.
Grazie
Angelo
Ciao Angelo, come nel video di consiglio di "inseguire" la tensione. La. cosa peggiore che può capitare è un guasto al delicatissimo galvanometro. Bisognerebbe appurare se è libero di muoversi. Attenzione se lo apri, il meccanismo è composto da diversi parti delicate.
della ICE ho: 1 680C, 3 680R (serie 5 e 6), 2 microtest 80 e un 680G. ah, anche un transtest funzionante. tutti comprati distrutti, restaurati e ri-tarati. uno spettacolo! :)
... praticamente un pusher ICE 😉
@@PierAisa si. praticamente si! :D mi piace molto comprarli rotti e riportarli in vita :)
... attento alle sensazioni di onnipotenza derivanti dal ridare la vita ad oggetti dichiarati morti 😜
@@PierAisa a tal proposito, noi tutti “elettronici entusiasti” abbiamo un ottimo Maestro Jedi che ci insegna a “ridare vita” :)
È come tornare ragazzo 🙂
in fondo in fondo siamo ancora. ragazzi... almeno nello spirito...
grandioso pier
Acquistato al primo anno di lavoro! Al secondo anno delle superiori avevo acquistato il modello precedente... quello rosso scuro.
Funziona ancora dopo 48 anni!!!!
grazie per la testimonianza.... la statistica di quelli perfettamente funzionanti sta schizzano alle stelle
@@PierAisa grazie a te per i tuoi video!
Ciao Piero. Io sono in possesso di un decina di questi esemplari storici, un difetto che spesso manifestano è il cattivo contatto tra le boccole, che in assenza di spinotto devono stabilire la continuità del circuito. un°altro difetto è la deformazione del pcb, o la rottura delle piste. sarebbe bello che un appassionato capace di ricostruisse un nuovo pcb più robusto ,dove poter riportare i componenti originali. Credo che ancora oggi migliaia di tecnici lavorino con questo tipo di tester.
grazie per il commento... l'idea del Supertester ICE 680R serie 2022 è molto originale, buona domenica
Il mio compagno di scuola , poi accompagnato ad un Pantec della Chinaglia (div Carlo Gavazzi) ...sempre funzionante e sempre seguito l'autoriparazione . Mi ricordo che c'era una versione "sub economica" , se non sbaglio era il TS 210 della Eurotest . Cade la lacrimuccia...
grazie per il commento.. in la b ho diversi oggetti Carlo Gavazzi, che ho deciso si non mostrare in questo video per non creare troppa nostalgia ... magari in un prossimo episodio
@@PierAisa ma grazie a te Pier !!!
salve Pier, quando hai effettuato le misure di corrente, non hai menzionato che quando lho strumento viene collegato in serie provoca una sua caduta di tensione
provocata dalla sua resistenza interna?
Saluti Francesco
si meglio nota come tensione di Burden, che diventa significativa quando le correnti da misurare sono prodotte da sorgenti a bassa tensione, come ad esempio delle pile. Magari protremo fare un approfondimento in un episodio dedicato. www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?t=5214
Un ringraziamento per tutte le nozioni che trasmetti e metti a disposizione di noi tutti.
Colgo l'occasione per chiedere dove reperire il potenziamento da 10k , rotellina compresa da sostituire nel mio tester.
Causa la difficile reperibilità delle batterie da tre volt ho modificato inserendo una batteria ricaricabile da tre volt e relativo caricabatteria riciclato da Power bank
grazie! Allora ci vediamo domani domenica 8/1 per la parte due sempre qui sul mio canale... prova a cercarlo su Farnell o RS Components. In questo video avevo raccolto i siti principali ua-cam.com/video/DeuscLD-H7c/v-deo.html
Ciao, video bellissimo, questi strumenti sono un pezzo di storia, ci sono ancora oggi in vendita nuovi ma non saprei se hanno la stessa qualità costruttiva di un tempo, una domanda, con il multimetro analogico se viene misurato un componente in corto la lancetta si va a posizionare sul fondo scala ?
Io per sapere se veramente un semiconduttore è in perdita uso ohm x10000 collegato alla 220 volt con apposito cavetto.in ohm x1/ 1000 la lancetta va a zero fondo scala se e in corto
@@Roby005 Grazie per la risposta gentilissimo, io ancora sto imparando, ho poca pratica anche con il multimetro digitale, tempo fa utilizzavo un tester analogico di un amico ma misuravo solamente le tensioni in uscita dell'alimentatore del PC
Alla 220v ti riferisci al dispositivo che stai controllando ? Perché come ho visto nel video per le resistenze di alto valore anche l'ICE viene collegato alla rete elettrica. Da quanto ho capito in caso di corto netto anche senza collegare il dispositivo alla 220v la lancetta dovrebbe arrivare comunque a fondo scala.
che meraviglia, avevo il modello inferiore se non erro!
... ero sicuro di evocare ricordi... con questo tipo di oggetti e su persone più o meno della mia generazione
@@PierAisa Era il mio primo tester. Credo avessi circa 15 anni. Facevo lo scientifico quindi l'elettronica per me era un affascinante hobby!
... il momento migliore, quando il tempo può ancora essere "un concetto relativo"..
Ciao complimenti per il video! Sapresti indicarmi dove trovare i diodi al germanio e quale prendere?
Puoi cercare 0A95 o AA119. In ICE a seconda dei diodi utilizzati, montavano una scala graduata leggermente diversa per recuperare la tolleranza (vedi nei commenti). Se ti interessa la puntata 2 ecco il link ua-cam.com/video/4XFpvYCzk-8/v-deo.html
@@PierAisa grazie gentilissimo
Mitico 680r. L'ho comprato a vent'anni ed ora a 66 è sempre lì che mi da una mano... 😉
... amico di sempre
Comprato 680r usato nel 1986 ai tempi della scuola. Qualche hanno fa l'ho ritirato fuori dal cassetto . È ancora funzionante, dopo una revisione non segna la tensione ac c'era una saldatura ossidata rifatta, tutto ok fatto l'adattatore per la pila 123 . Ora lo tengo gelosamente e non deve uscire dal banco perché se prende qualche urto addio galvanometro. È già un miracolo che ancora funziona ripensando alle cadute e botte che gli avevo fatto prendere da ragazzo.
grazie per la testimonianza, aumentiamo la statistica nel settore scuola. Si è vero il galvanometro è la parte più preziosa e allo stesso tempo delicata dello strumento. Ora merita una decorosa pensione.
Tester che uso in laboratorio giornalmente...ancora oggi! Per la precisione il 680R (ma già nella modernissima versione con pila mezza torcia di 30 anni fa circa) sul banco riparazione tv e il 680G più piccoletto sul banco delle "relazioni coi clienti"😄). Volevo farti una domanda...come mai nelle ultime prove non è regolato lo "zero" dell'equipaggiamento con la vitina della molla antagonista? Non poteva variare la lettura? Grazie del bellissimo video e invidio quel manuale di riparazione...il mio oramai cade a pezzi! (le plastiche invecchiando si stanno sbriciolando)
Grazie ottima osservazione, purtroppo come ho scritto nei commenti in evidenza ho fatto quella operazione senza ottenere risultati significativi, ma non la ho filmata. Credo che il problema principale, risieda nella deformazione meccanica della spirale, all'interno del galvanometro, che ci fa perdere di linearità. Ci vediamo in puntata 2
@@PierAisa ci sarò!
Ciao Pier ,sono Rinaldo, classe 1945 .Ho due super tester ICE 680 R ,uno più messo male ,un altro che ho usato sino ad ora .Improvvisamente non misura più le correnti in alternata. Potresti ripararlo ? Grazie saluti e complimenti per il tuo video .
grazie per il commento purtroppo ora non mi trovo nelle condizioni di poter accettare altro materiale ho accumulato troppo le cose dal 2022 Eventualmente se puoi guardare questo post sul forum dove discutiamo dei problemi più comuni www.pieraisa.it/forum/viewtopic.php?p=26817
Eh Pier Alessandro...la misura "balistica" di valori di capacità in Farad...con la misura della deflessione dell'indice.
arte raffinata
Grato!
se ti può fare comodo è non la conosci già ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist