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Il Nazionalbolscevismo tedesco (con Franco Milanesi)

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  • Опубліковано 31 лип 2024
  • Franco Milanesi (1956), Dottore di ricerca in Studi politici (UniTO) e in Pensiero politico e comunicazione politica (UniGE), già insegnante di storia e filosofia al Liceo Scientifico Marie Curie di Pinerolo (To), attualmente Assessore all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Pinerolo. È autore di numerosi articoli e saggi tra cui Militanti (Punto Rosso, 2010), Ribelli e borghesi. Nazionalbolscevismo e rivoluzione conservatrice (Aracne, 2011), Nel Novecento. Storia, teoria, politica nel pensiero di Mario Tronti (Mimesis, 2014), Il tempo inquieto. Per un uso politico della temporalità (Ombre Corte, 2022).
    La prima guerra mondiale segna la crisi dei fondamenti della modernità europea e apre una fase di sperimentazione sociale, politica e culturale. Nel campo di forze indirizzato al superamento della forma borghese, il nazionalbolscevismo e la rivoluzione conservatrice rappresentano espressioni significative, estranee sia alla democrazia liberale e socialista, sia al fascismo e al comunismo sovietico. Al loro interno emergono figure di militanti e intellettuali come Jünger, Niekisch e von Salomon. A partire dagli anni Trenta la repressione e il conformismo contribuiscono all’esaurimento delle innovazioni emerse da questi movimenti antisistema.
    «L’istanza antiborghese che accomuna il neo nazionalismo e il classismo trova […] una sua radice più profonda nell'esigenza di una nuova umanità. Il proletariato è classe universale nella misura in cui la lotta che conduce contro il capitale riproduce il contrasto dell'uomo con se stesso e nella lotta di classe è prefigurato un "definitivo" Reich der Freiheit. In modo analogo il soldato della rivoluzione conservatrice è colui che si batte per il proprio paese, che lotta per l'autoaffermazione tedesca, evidenziando al tempo stesso, nel suo essere e nel suo fare, una diversa qualità antropologica. Egli non è più il combattente dei fronti di guerra ma quello della politica e del lavoro in cui trasferisce dedizione e sacrificio del sé. La destra rivoluzionaria germogliata nel clima di guerra coglie con precisione che l'avvenuta omologazione e proletarizzazione dei ceti popolari accadono nel segno di una nuova espressione, cioè di quella che Jünger definisce come Gestalt dell'Arbeiter, soggettività ontologicamente all'altezza della realtà scaturita dalla guerra. L’operaio non appartiene a un «ceto di miserabili oppressi» ma è «unica antitesi non assorbibile dal sistema», alterità compiuta all'individualità mercantile. Per questo il Typus del Soldato-Lavoratore di Jünger ha tratti evidenti di vicinanza con il bolscevico, con la milizia del lavoro impegnata nell'edificazione della patria socialista, a partire dal rapporto letteralmente simbiotico del singolo nell'unità-tutto.» (dal libro “Ribelli e borghesi. Nazionalbolscevismo e Rivoluzione Conservatrice").

КОМЕНТАРІ • 13

  • @fabrinotturno6831
    @fabrinotturno6831 22 дні тому +1

    Ho scoperto da poco il canale, ma faccio i complimenti per i contenuti portati! Molto interessanti e discussi da pochi. Non so se lo conosci, ma ti consiglio vivamente di metterti in contatto col proprietario del canale UA-cam Progetto Razzia. Porta dei contenuti molto simili ai tuoi e anche una live assieme a lui sarebbe perfetta. Grazie mille per l'attenzione!

    • @puntoevirga
      @puntoevirga  22 дні тому +1

      Ovviamente conosco e seguo con attenzione il suo canale, anche se abbiamo un taglio differente.

    • @fabrinotturno6831
      @fabrinotturno6831 22 дні тому +1

      @@puntoevirga ah, me lo aspettavo! Va benissimo lo stesso allora. A me comunque vanno bene entrambi i vostri stili, perché quel che ho notato di comune è che operate entrambi fuori dai binari classici delle considerazioni politiche e vi apprezzo dunque per l'originalità. Grazie ancora!

    • @puntoevirga
      @puntoevirga  22 дні тому

      Questa è di prima di Progetto Razzia, ma vale uguale (immagino):
      ua-cam.com/video/sitmUYwLUGk/v-deo.htmlsi=tviZlomxm0HAutGh

    • @fabrinotturno6831
      @fabrinotturno6831 22 дні тому +1

      @@puntoevirga Ah perfetto. Quindi vi conoscete già da un po' di tempo. Ottimo! Perdonami, ma scrollando solo i tuoi video e le tue live più recenti, non avevo notato questa insieme a lui. A me sarebbe piaciuta una live o un video in cui avreste parlato della storia di uno dei paesi comunisti dell'Est Europa. Lui ha già fatto una live sull'Albania di Hoxha. Sarebbe interessante anche una live sulla Romania di Ceausescu, anch'essa un caso un po' a sé tra i paesi del Patto di Varsavia. Ovviamente non sei obbligato e mi andrebbe benissimo anche se la facessi senza di lui, sempre se puoi e vuoi. Era l'argomento che m'interessava più che altro. Grazie!

    • @puntoevirga
      @puntoevirga  22 дні тому

      @@fabrinotturno6831 Argomento su cui non sono preparatissimo. Il mio cavallo di battaglia è Cuba.

  • @massimilianomarchioni9343
    @massimilianomarchioni9343 19 днів тому +1

    Complimenti come sempre, solo un appunto; dovresti interrompere meno e lasciar parlare di più i tuoi ospiti, anche perché conosciamo la tua ricchezza in termini politici e sarebbe bello sentir anche quella di altri, ciao

    • @puntoevirga
      @puntoevirga  19 днів тому

      Mea culpa mea culpa mea maxima culpa