Quando mi dicono " Anche tanti dei nostri in passato sono emigrati" Farò vedere questo video perché c'è un po' di differenza...e non dico altro che è meglio.
Ciao Daniel, mi chiamo Fabiana. Sono nata in provincia di San Paolo, Brasile. I miei nonni e bisnonni sono italiani immigrati. Metà di loro dal Veneto - Padova e Vicenza - e l'altra da Bergamo. In realtà erano molto disposti a lavorare sodo e senza restrizioni. Erano molto coraggiosi. Ricordo che tutti raccontarono un'esperienza terribile. La traversata dell'Atlantico è stato un periodo sorprendente per il rischio di contaminazione da malattie a bordo. Inoltre - cosa mi troppo marchio - molte persone sono morte durante la traversata, in particolare i nuovi nati o molto in particolare i bambini e gli anziani. E i corpi sono stati gettati in mare. Queste scene erano presenti e vivo nella memoria di tutti i miei antenati. Ma è l'unica tristezza e tutto è andato molto bene. E tu, da che regione d'Italia sei? Sono felice di incontrarti. L'Italia è ancora la nostra terra. Il prossimo aprile sarò in veneto e bergamasco. A presto, D. Balzarotti ;)
Che stra bel ze scoltar i mei fradei parlar el veneto, part tuta el mondo, una de le lengue storiche pí bele che i parlea nte'l veneto. Ciai, ciai a tutui, strucon del brasil.
Vorrei realizzare un museo dell'immigrazione italiana nella regione della città di Alvinopolis, nello Stato del Minas Gerais (Brasile). Inoltre quest'anno pubblicherò un video su internet dove pubblicherò un vecchio progetto che è presente con diversi discendenti di immigrati italiani. Vorrei avere il sostegno di qualche entità italiana per poter creare un museo sull'immigrazione italiana in Brasile.
Questi che avete visto sono una piccolissima frazione di un gran numero di Italiani DIIMENTICATI. Quantifichiamo in cifre. Sono 5,3 milioni gli Italiani con passaporto, sparsi nel mondo. A questi aggiungiamo altri 80,1 milioni di Oriundi. Messi insieme fanno 85,4 milioni. Una seconda Italia. Non si riesce a quantificare numericamente, di altri mini gruppi sparpagliati. Il piu sfortunato gruppo, sicuramente gli Italiani di Crimea, ivi arrivati attorno al 1900 provenienti da Puglia, Campania, Calabria. Deportati nelle Repubbliche URSS asiatiche, e rientrate in Crimea negli anni 1950. Purtroppo tutti i documenti comprovanti le origini, sono andati distrutti. Mai sentito parlarne, vero?
Preferisco mangiare pane e cipolla, ma rimane nel mio paese, l Italia che fin dall impero romano, ha dato la cultura ha tutti, sono troppo orgoglioso, e se dovessi andare via , mi sentirei senza identità. Un saluto da Alessandria Piemonte città del cappello Borsalino e tanto altro
Quando mi dicono " Anche tanti dei nostri in passato sono emigrati" Farò vedere questo video perché c'è un po' di differenza...e non dico altro che è meglio.
abbiamo esportato non solo forza lavoro ma anche e soprattutto delle gran brave persone. Bel documentario.
Ciao Daniel, mi chiamo Fabiana. Sono nata in provincia di San Paolo, Brasile. I miei nonni e bisnonni sono italiani immigrati. Metà di loro dal Veneto - Padova e Vicenza - e l'altra da Bergamo. In realtà erano molto disposti a lavorare sodo e senza restrizioni. Erano molto coraggiosi. Ricordo che tutti raccontarono un'esperienza terribile. La traversata dell'Atlantico è stato un periodo sorprendente per il rischio di contaminazione da malattie a bordo. Inoltre - cosa mi troppo marchio - molte persone sono morte durante la traversata, in particolare i nuovi nati o molto in particolare i bambini e gli anziani. E i corpi sono stati gettati in mare. Queste scene erano presenti e vivo nella memoria di tutti i miei antenati. Ma è l'unica tristezza e tutto è andato molto bene. E tu, da che regione d'Italia sei? Sono felice di incontrarti. L'Italia è ancora la nostra terra. Il prossimo aprile sarò in veneto e bergamasco. A presto, D. Balzarotti ;)
Ciao Fabiana,imigrazione purtroppo era disperazione ...
ciao Fabiana vivi in brasile ora?@@fabianabagarolli7535
Quando mi dicono " Anche tanti dei nostri in passato sono emigrati" Farò vedere questo video perché c'è un po' di differenza...
Come ho sempre sequito il quotidiano Italiano, sono sempre grato di essere arrivato in
Canada all'eta' di 5 anni nel 1959
Che stra bel ze scoltar i mei fradei parlar el veneto, part tuta el mondo, una de le lengue storiche pí bele che i parlea nte'l veneto. Ciai, ciai a tutui, strucon del brasil.
Vorrei realizzare un museo dell'immigrazione italiana nella regione della città di Alvinopolis, nello Stato del Minas Gerais (Brasile). Inoltre quest'anno pubblicherò un video su internet dove pubblicherò un vecchio progetto che è presente con diversi discendenti di immigrati italiani. Vorrei avere il sostegno di qualche entità italiana per poter creare un museo sull'immigrazione italiana in Brasile.
Questi che avete visto sono una piccolissima frazione di un gran numero di Italiani DIIMENTICATI.
Quantifichiamo in cifre.
Sono 5,3 milioni gli Italiani con passaporto, sparsi nel mondo.
A questi aggiungiamo altri
80,1 milioni di Oriundi.
Messi insieme fanno 85,4 milioni. Una seconda Italia.
Non si riesce a quantificare numericamente, di altri mini gruppi sparpagliati.
Il piu sfortunato gruppo, sicuramente gli Italiani di Crimea, ivi arrivati attorno al 1900 provenienti da Puglia, Campania, Calabria. Deportati nelle Repubbliche URSS asiatiche, e rientrate in Crimea negli anni 1950. Purtroppo tutti i documenti comprovanti le origini, sono andati distrutti. Mai sentito parlarne, vero?
Preferisco mangiare pane e cipolla, ma rimane nel mio paese, l Italia che fin dall impero romano, ha dato la cultura ha tutti, sono troppo orgoglioso, e se dovessi andare via , mi sentirei senza identità. Un saluto da Alessandria Piemonte città del cappello Borsalino e tanto altro
Mia figlia abita in Francia-Lion. Sposata con bambina. Vado in vacanza. Lo spostamento definitivo come idea mi è difficile da realizzare!!
E certo..roviniamo la francia ora, con la puzza di italiano