Come suonare le parti ripetitive e ritornellate al pianoforte

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🎹 Come suonare le parti ripetitive e ritornellate al pianoforte
✅ Consigli sull'interpretazione dei brani
✅ Tecniche per rendere più efficaci i ritornelli
✅ Esempi al pianoforte
Link all'articolo e il materiale scaricabile: bit.ly/47m3AeI
👉Indice:
00:00 - Introduzione
00:28 - Consigli sull'interpretazione pianistica
01:43 - Esempi su un pezzo di Schumann
09:37 - Consigli sulla gestione del tempo
10:05 - Le ripetizioni su Per Elisa
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[@PianoSegreto]

👉Indice:
00:00 - Introduzione
00:28 - Consigli sull'interpretazione pianistica
01:43 - Esempi su un pezzo di Schumann
09:37 - Consigli sulla gestione del tempo
10:05 - Le ripetizioni su Per Elisa
Materiale della lezione : bit.ly/47m3AeI

[@luciapanarello8316]

È una parte di lavoro molto bella e creativa del lavoro di ogni pianista, posso consigliarti solo una piccolezza che non ha tanta importanza ma che puo aiutare nell'impostazione delle frasi, non noto che a fine legatura ci sia uno stacco della mano dalla tastiera, sarebbe come prendere fiato per un canto e da respiro alle frasi...

[@cesareideemusicali]

Vero il brano che hai eseguito è stupendo ma anche tu Lisa come interprete sei meravigliosa! Hai un tocco limpidissimo.
Certo l'I.A. non potrà mai sostituire una concertista a questi livelli.
Sarebbe curioso sai cosa Lisa?
Fare una specie di giochino. Far interpretare all'intelligenza artificiale un brano e poi lo stesso lo interpreti tu e fai notare la differenza! Uscirebbe qualcosa al limite del comico e chiuderemo definitivamente ogni dubbio sui timori verso l'I.A.
Comunque in questo video hai detto tutto e anzi la musica è proprio questo.
Specialmente in ambito tonale si intende. Perché nelle avanguardie ci sta un discorso simile ma facciamo ragionamenti forse meno intuitivi e nel caso se vuoi ce ne parlerai tu :)
Faccio un esempio riferito al tuo video.
In questi giorni sto scrivendo un brano studio, a mio avviso, carino. Molto semplice.
Sono 16 battute in 12\8 in tonalità di do maggiore e si gioca sui gradi principali, per cui niente di nuovo: il I, il V, il V7, il IV e il Vim e Vim7.
Ora questo brano è scritto esclusivamente in triadi.
A un certo punto compare un accordo di settima, un la settima (la-mi-sol) , ma senza la terza non è esplicitato se maggiore o minore infatti manca un do o un do#.
Ecco a questo punto noi diamo per scontato che lo interpretiamo armonicamente come un lam7, quindi il suo VIm7 anche se non esplicitato.
Ti scrivo la struttura se vuoi divertirti a provarlo al piano anche con leggerezza :).
Molto semplice e delicato.
Niente di nuovo. Forse potrebbe tornarti utile a livello didattico credo anche coi bimbi se ti occupi anche di bambini.
Da parte mia lo provo alla chitarra sempre sulle corde la-re-sol dove tramite i rivolti mi ricavo tutti gli accordi in triadi e sono sempre arpeggi terzinati (12\8). In realtà uso due figure ritmiche. La prima un po' più complessa perché è un terzinato sfasato più latino etc. ma ora non ci interessa. Teniamo le terzine in un 12\8 pulito. Il tempo diciamo intorno ai 90 bpm ma a tuo gusto. Non troppo lento e non troppo veloce. Dai un Andante classico.
Do- Sol\si*- Sol7\si*- La7(m)*
Lam\do- Sol*- Sol7*- Do
La7*- Sol*-Fa\do-Do
Fa- La7*- Sol*-Sol7*-Do
Le ultime 2 battute sono: 2 quarti Sol, 2 quarti Sol7 in una battuta e nell'ultima il Do che va a sfumare...
Una struttura estremamente basilare e semplice. Cosa ha di interessante questo studio?
Mentre lo interpreti devi tenere conto della dinamica e valorizzare le diverse note in base al grado entro lo stesso arpeggio che si ripete simile. Proprio pertinente al tuo video! altrimenti non né avrei mai parlato...
Sì perché come sai meglio di me...un difetto che hanno spesso i principianti e che se seguono una serie di arpeggi li eseguiranno evidenziando sempre la stessa dinamica all'interno dell'arpeggio e non pensando alle note interne all'arpeggio come fa ad esempio una pianista professionista come te dove ogni singola nota ha il suo peso.
Appunto questo studio è ispirato agli studi classici
omantici dei grandi maestri chitarristi dell'800 che a loro volta erano palesemente ispirati al pianoforte. Anche perché nell''800 la musica veniva immaginata e scritta specialmente al pianoforte e tutti gli altri compositori dovevano tenerne conto.
Grazie Lisa e scusa se l'ho tirata per le lunghe :))