Che tempo che fa | L'intervista allo chef Davide Oldani

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  • Опубліковано 23 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 5

  • @FranklyF
    @FranklyF 10 місяців тому +1

    Ho sempre apprezzato e continuerò ad apprezzare Davide Oldani.
    Rispetto agli chef che nell’ultimo periodo, o passando da Masterchef (vd. Cracco, Cannavacciuolo, Barbieri, Scabin, etc.) o compiendo imprese ad alta risonanza mediatica (vd. Bottura, Uliassi, etc.), hanno fatto lievitare i propri profitti trasformandosi in personaggi (anche) televisivi, Oldani mantiene da anni un profilo modesto e pacato, benché possa essere tranquillamente posizionato sullo stesso piano di chef più acclamati. In particolare, Oldani andrebbe apprezzato per l’estremo grado di innovazione legato alla sua cucina (non conosco altri chef rivelatisi capaci persino di progettare i tavoli, i piatti, le posate, i bicchieri che vengono utilizzati nei loro ristoranti) e per il costante sforzo di proporre una cucina di alto livello a prezzi accessibili, non lontani dalla gente comune. In questo senso, credo che svariati chef dovrebbero riconoscerlo come fonte di ispirazione.
    Chi, nei commenti, ha scritto che certi libri non dovrebbero essere più pubblicati non ha tutti i torti: effettivamente, oggi il mercato editoriale è spesso oppresso dalla pubblicazione di testi superflui. Ma se c’è uno chef, tra i tanti, che merita di realizzare un testo finalizzato a commemorare il ristorante con il quale ha contribuito a una parte della storia della cucina italiana recente, quello chef è proprio Oldani.
    Dunque: viva Oldani, viva il D’O, e viva chi lavora con idee e umiltà!

  • @Silveradoroad
    @Silveradoroad 11 місяців тому

    Mi piace il nuovo taglio di capelli, per quale scuderia corre ora?

  • @riccardo6232
    @riccardo6232 2 місяці тому

    Mi chiedo come faccia questo a uscire di casa con queste basette

  • @eugeniogentili1048
    @eugeniogentili1048 Рік тому

    Il mocio vileda in testa ahahahahahah

  • @andreapradella
    @andreapradella Рік тому

    basta con sti libri… nessuno li legge e non si guadagna nulla