Personalmente ciò che mi accade durante questi “blocchi” non è tanto la mancanza di motivazione o entusiasmo nei confronti del disegno, quanti fattori esterni relativi alla vita privata che influiscono sulla mia capacità di concentrazione. Come dici tu, ogni tanto ci possono essere delle braci assopite ma la fiamma è sempre lì pronta a tornare a bruciare intensamente. Ho notato anche che l’eccessiva esposizione all’arte prodotta da altri è un’arma a doppio taglio, può essere molto stimolante e di ispirazione ma il rischio è quello di sentirsi sempre meno nella comparazione
Infatti i grandi pittori si chiudevano nello studio e non erano disturbati !! Non c'erano per nessuno !!! Certo che se hai marito o i e figli o suoceri o vecchi attorno ....non sara' mai fattibile !!!
Cara, buon giorno. Sono figlia di un artista. Ho visto mio padre tante volte comporre e tante volte non comporre. Credo che per lui fosse un equilibrio energetico un pó altalenante. Credo che sia questione di animo e sensibilità. Chi ha il dono dell' arte(in qualsiasi forma essa si esprima) ha una sensibilità che va oltre; direi che voi siete oltre il normal sentire, voi siete EMPATICI con le vostre creazioni (tutti noi al più siamo empatici solo con chi ci confrontiamo) e quindi se non SCATTA questa empatia con l'opera, essa non può nascere come dovrebbe. Ma credo che il tuo stato d'animo sia normalissimo. Passerà al momento giusto. Buona vita, bella ragazza! Un abbraccio❤
Grazie Vale per aver affrontato questo argomento. Ho abbandonato tutti i social e sto meglio. Lavoro con serenità come un eremita e la pittura finalmente è diventata come una preghiera, anche la fotografia che è una delle fonti da cui parto non è più un obiettivo ma solo un aiuto. Letture, visite alle mostre e relazioni con persone che amano l’arte sono cibo per l’anima, si perché l’arte è un’attività spirituale e profonda che può essere soffocata dalla superficialità. Un altro consiglio che mi permetto di aggiungere e’ andare a dipingere o disegnare all’aperto. Grazie ancora 🧑🎨
Periodicamente capita anche a me questi blocchi creativi... Per me , disegnare è una mia grande passione e anche una bellissima forma di "dipendenza positiva" che mi fa stare bene. I blocchi creativi inevitabilmente vengono, ma non riuscendone a fare a meno, come appunto una dipendenza, arriva il momento, in un modo o nell'altro, che riparto sempre più motivato. Il lato positivo del cosiddetto blocco creativo la considero come un reset della poca voglia di disegnare . Complimenti per il bel video !!!
Ciao,sii anch'io ho questi blocchi, soprattutto con questo caldo,se sono stressata combino pasticci,ero sotto stress,perdita di mia sorella,mi sono isolata è ho tirato fuori il mio dolore,in una tela,mi ha fatto bene,ti apprezzo tanto,sei molto sensibile.mi piace ascoltarti,ciao
PENSA SOLO CHE DOVE SI TROVA ORA LEI ..TI STARA' GUARDANDO...IMMERGITI NELLA MUSICA !! DORMI DORMI E DORMI ...IL DOLORE VA SCIOLTO PIAN PIANO .!! ESCI NON CROGIOLARTI IN QUESTO DOLORE REAGISCI SE NON VUOI CADERE IN DEPRESSIONE .!!!PRENDI ...I FIORI DI BACK LI TROVI IN FARMACIA O ERBORISTERIA .IL DOTTOR BACK leggi la sua biografia ....
Ciao Vale. Non ti preoccupare. Capita a tutti gli artisti. Anche io sto vivendo questo "blocco". Vedrai che la "fiamma" si riaccende quando meno te lo aspetti. L'arte è emozione schietta, non siamo macchine. Dipingere o disegnare senza ispirazione, ciò che fai fa schifo e non ti piace. questo è un fatto, e bisogna accettarlo con pazienza e serenità. Forza Vale. Svagati senza crearti problemi. Personalmente ogni dipinto o disegno che affronto, è come un parto avvincente e sofferto. Ti voglio bene. Ciao.
Carissima Vale, video stupendo, ricco di riflessioni interessanti. Di sicuro il blocco, la voglia di non dipingere, capita a tutti. Secondo me può nascere da infinite cause: un problema di lavoro, un problema affettivo, un guaio che ci è capitato e che ci toglie la serenità, e così via. In effetti la creatività, per definizione, non è un qualcosa che ci possiamo imporre. A volte aver prodotto qualcosa ha anche una sorta di contraccolpo: ci sentiamo svuotati, prosciugati, senza più energia. E lì forse bisogna proprio prendersi una pausa. Il che può essere facile per chi ha un lavoro differente, ma molto più difficile per chi dell'arte fa il suo mestiere. Certo, si possono escogitare trucchi, cambiare tecnica, andare a vedere i quadri di altri, puntare più sull'insegnamento che sulla produzione, e così via. Ma una pausa a volte è indispensabile. Poi ci sono un'infinità di situazioni che ci possono creare dei blocchi. Ad esempio: concludere un certo lavoro, già difficile di suo, e avere la sensazione che non stia venendo bene. In effetti quasi sempre siamo molto critici verso i nostri stessi dipinti, e aver realizzato un quadro che non ci piace è sconfortante e demotivante. E poi c'è anche un altro fattore: l'entusiasmo. Se un certo soggetto ci attira, ci chiama, non siamo più noi che lo dipingiamo, ma qualcosa dentro di noi che lo "insegue" e lo realizza, come se ne fosse catturato. Oppure ci sono quei soggetti che a un tratto quasi non ci danno più nulla, e allora restano lì, a metà, magari per anni. Insomma, le cause di un blocco possono essere davvero infinite, e forse possono essere davvero l'ostacolo più grande per un artista. Un aneddoto: quando Nino Rota e Fellini decisero di realizzare la colonna sonora di "Amarcord", lavorarono per un pomeriggio, Nino Rota al piano e Fellini ad una sorta di supervisione. Ma la musica non ne voleva sapere di venire fuori. Stanchi morti, la sera decisero di riprendere il giorno dopo, e Nino Rota, distrattamente, suonò alcune note al piano. Fellini si illuminò, e gridò: "Questo, questo è il nostro pezzo!". E fu così. La creatività ha un'energia e un'indipendenza tutta sua, e a volte il segreto sta nel riuscire a coglierla al volo. Un caro saluto, e grazie oer il tuo video.
Sono un grande appassionato di videogiochi (da oltre 30 anni) e sono arrivato al punto che “Non puoi chiedere al videogioco di essere più di un videogioco” . Questo concetto lo applico anche alla pittura, disegno, palestra e da quando lo applico capisco che restituisce il vero valore alla cosa in oggetto. Se chiedi alla pittura di essere il tuo 24 ore, rischi di “intossicarti”. Se invece ti distacchi un attimo ti rigetterai con maggiore forza e passione una volta che tornerà la voglia. Ti sentirai di essere.. a casa nuovamente. Poi tutto questo vale per me, non so se possa valere per te. Comunque è un video interessantissimo ❤
Che bel pensiero!. Leggo i commenti sotto questo video e vedo che sono tante le persone che normalizzano il non essere sempre al 100%, e questo mi rassicura molto!!.
Io ho iniziato da poco a disegnare, ed è grazie a te che ho scoperto che disegnare mi fa sentire bene e da "colore" alla mia giornata. I tuoi insegnamenti per me sono importanti e preziosi, anche perchè è difficile trovare nel web un'insegnante così brava come te. Sei tu quindi che alimenti la passione per il disegno per molti di noi autodidatti. Il blocco creativo forse è una tappa obbligatoria del processo di apprendimento. In generale stanca tutto ciò che è ripetitivo. La creatività è una cosa spontanea, e non la puoi comandare. Penso che la strada migliore sia quella di cambiare rotta, andare verso posti inesplorati, provare nuove tecniche, stili tutto con un pizzico di avventura.
Non conoscevo questo canale UA-cam e, navigando nel web, l'ho trovato per caso perché non sono un artista anche se ho sempre trovato un po' di tempo per leggere argomenti sull'arte e sulla pittura. È stato molto interessante guardare e ascoltare il video. Il tema ha una valenza generale anche oltre l'esperienza artistica e, quindi, può essere capito anche da chi non è un'artista o un appassionato di pittura. Ho avuto un'ottima impressione di Valeria. Non conosco Valeria come pittrice ma mi ha fatto piacere leggere i commenti di chi la conosce e la stima come insegnante di corsi. Davvero molto interessanti e profondi anche i commenti che hanno confermato e rafforzato la mia prima e ottima impressione su Valeria. Saluti cordiali a tutti
Grazie, grazie! Sei di prezioso aiuto, mi riconosco molto in quello che dici cara Vale ! Io ho iniziato da tre anni scoprendo un istinto che avevo sopito da quando ero bambina , con una grandissima passione che non mi ha fatto dormire le notti. Avendo abbandonato la musica, grande trauma della mia vita, ho riscoperto l'arte che ammiravo in mio padre quando ero bambina, ancora non andavo a scuola e lo osservavo dipingere ad olio per ore riproducendo io stessa il corpo umano sulle porte della cantina in tutti i suoi particolari... Tre anni fa ho iniziato a dipingere per caso e mi sono sentita riappacificata e felice e desiderosa di scoprire ed imparare tutto. Ma dopo un dipinto che non sono riuscita a completare mesi fa ho iniziato a sperimentare le sensazioni che mi hanno portata ad abbandonare il pianoforte e gli studi un tempo... Senso di fallimento e un blocco che mi porta a rimandare il momento in cui mi siedo al cavalletto oppure semplicemente apro un libro. Vuoi i traumi e le difficoltà della vita... Mi sento molto triste, è come se avessi perso di nuovo quella cosa che mi esprimeva ed accendeva l'anima. Per tanti anni mi ho avuto una condotta evitante verso tutto ciò che mi ha fatto soffrire, è un pp' come vivere le cose senza esserci dentro... La pittura ed il disegno mi stavano aiutando a " tornare dentro" e adesso ho paura di perdere di nuovo questa cosa . Posso dirti che quando suonavo il piano le forzature e costrizione ed insegnanti sbagliati mi hanno portato a smettere. Ti ringrazio tanto perchè il confronto con la tua esperienza mi accende di speranza 😊
Devo dire che l'idea di perdere la voglia di disegnare è un qualcosa che mi spaventa ciclicamente. Poi non succede mai, ma la paura c'è. Chiaramente è nata nel momento in cui ho deciso di fare del disegno un lavoro. Perfezionismo, sensazione di dover dare uno scopo a ogni disegno che faccio, fatica nel prendere delle pause e confronto con artisti fenomenali, che mi blocca perché vedo quanto ancora non so e mi manca da imparare. Per superare questi periodi solitamente rallento i ritmi (o mi fermo), evito di mettermi a disegnare cose complesse, smetto di guardare i disegni sui social (molto importante) e appunto cerco di guardarmi dentro per capire la causa del blocco. Solitamente ci sono anche motivazioni esterne all'ambito del disegno in sé. Bel video Vale.
Ogni anno mi ritrovo a fantasticare su quanto sarà incredibile e produttiva la "prossima estate". Mi immagino pomeriggi trascorsi nel mio studio, rilassata, convinta che la mia creatività produrrà meraviglie. Poi, però, l'estate arriva davvero. E invece mi ritrovo sempre sudata, stanca, e sul punto di addormentarmi alla scrivania. Il tablet è caldo, tirare fuori i pennelli e mescolare i colori diventa uno sforzo da palestra 😂. Sono giunta alla conclusione che sia il momento di smettere di demonizzare i blocchi creativi. Quando l'ispirazione non arriva, semplicemente non arriva. È umano, ed è giusto così. Alla fine, tutto torna comunque. Basta solo che non duri all’infinito… 😂
Ti capisco perfettamente perché anche io da tempo, un annetto, non riesco più a dipingere , non mi concentro, non ce la faccio per gli stessi motivi, problemi personali . Diciamo che problemi di salute di un familiare mi hanno bloccato. Non ne esco: ogni giorno mi dico che devo buttarmi, anche per esprimere i miei sentimenti attraverso l'uso del colore e del disegno. Niente. Non riesco a dipingere con leggerezza ma nemmeno con la mente pesante di quando mi sento "down"...
Grazie Vale per questo video. Io ho appena deciso di intraprendere la carriera di illustratrice/autrice e non è facile per niente, sopratutto con le pressioni genitoriali addosso. Per me la principale causa dei blocchi creativi è l'ansia, dovuta al perfezionismo senza dubbio. Un abbraccio!
Ciao Vale. Come mi ha fatto piacere questo video! Condivido tutto quello che hai detto. Ho un blocco da qualche mese e anch'io sono una perfettina e spesso non riesco a lasciarmi andare. Ho tante idee, tanta voglia di fare, ma quando devo iniziare... mi invento 1000 scuse. Mi sento come una bottiglia di cocacola, che dentro ha voglia di esplodere, ma c'è quel tappo sigillante che non me lo permette. Spero di riuscire a svitare quel tappo e fare uscire tutta la creatività che in questo periodo mi è tanto mancata, come una vecchia amica che non vedo da tempo. I tuoi corsi mi hanno aiutata tanto e vorrei rivederli per darmi una carica in più. GrazieVale, per questo video, per essere l'insegnante che sei, per tenerci tutti per mano.... per non farci cadere. Ti voglio un mondo di bene.
Sono un essere umano e come tale l'arte viene fuori in momenti quanto meno ce lo aspettiamo, sono daccordo con Vale che ci sono periodi di non forzare l'arte perche non si concluderebbe niente. Vale apprezzo il tuo coraggio e sincerità di esporre le nostre sconfitte interiori che abbiamo nel confrontarci con la nostra arte interiore.
Ciao. L’arte è un pretesto per parlare di noi, l’artista è l’io totale, non il parziale dell’identità o del ruolo sociale. Se l’arte diventa un oggetto sacro, tu, il soggetto, non vali più niente, perché godi di te stesso solo in parte o sei polarizzato su di un solo settore o un argomento specifico. Chiamasi ciò anche ossessione. Diffidare da americani e cinesi, stokanivisti.
Una cosa che mi aiuta nei miei momenti di blocco è tornare nel corpo e relazionarmi con la materia, disegno, pittura o altro con una particolare attenzione ai sensi, al tatto, ai gesti,ai rumori connessi agli attrezzi, meno alla vista che solitamente guida il processo. Anche creare mostri è un bel gioco😊 più sono brutti, buffi o sproporzionati più sono belli. Da un solo gesto ne nascono di inaspettati. Ogni imperfezione è una particolarità. Fanno tornare un po' bambini. W i mostri😂
Ciao Valeria, non so come ringraziarti per come sono riuscita a trovare un posto sicuro in Italia su UA-cam dove mi sento parte di una vera famiglia, il gruppo telegram poi è davvero di grande conforto. Quello che dice Valeria è tutto vero ragazzi, i suoi corsi sono una manna dal cielo e lo dico da studente dell’accademia. Sentire anche che tu continui ad imparare e studiare mi mette molto in uno stato di tranquillità , perché mi fa capire che non devo avere fretta, io ho 21 anni e mi senti spesso ansiosa perche penso “cavolo devo migliorare su tante cose, anatomia, teoria del colore e tante altre cose! Aiuto devi fare tutto di fretta” e quindi mi sento sopraffatta. Invece tu mi fai vedere il percorso artistico non come un “arriva all’obiettivo, arriva alla fine” ma un “percorso formativo lento e funzionale dove tutto è sfumato e va col flow” fino a qualche mese fa dopo gli esami dell’accademia ero molto stressata e non riuscivo a fare nulla di artistico personale, essendo frustrata e anche stanca fisicamente non avevo voglia di fare NULLA volevo solo dormire 😂. E cazzeggiare lo ammetto Poi dopo una ventina di giorni, in vacanza, ho avuto una idea improvvisa senza preavviso di un disegni a matita colorata e ho detto “ cavolo ho una idea? Appena torno a casa provo a farla!” E uao, sono riuscita a disegnare ed ora ho già più voglia e ho fatto anche altri schizzi. Però sono di nuovo stanca e con cose che succedono nella mia vita questi giorni sono di nuovo un po’ demotivata, ma lascio fare e passare il tempo, io ho sempre capito una cosa, che il tempo è DAVVERO la miglior medicina, e mi è capitato tutte le volte che ho avuto dei brutti momenti di ansia e demotivazione, anche per le cose che mi fanno stare male, un giudizio negativo, magari ci penso per giorni e divento paranoica, ma lascio passare del tempo e so che quando ripenserò alla cosa non mi farà più né caldo né freddo, magari nel momento sono sensibilizzata ma poi piano piano devo lasciare che il tempo faccia il suo. Anche io condivido tanto, spesso davvero, vorrei però imparare a non avere ansia di dire sempre tutto al mondo, anche magari una piccola conquista, perché ho paura che poi me la possano rovinare, non solo sui social, ma anche nella vita reale. Comunque lo ammetto poi, io sto tanto al telefono quando non devo studiare, e penso che questa ansia venga anche da quello, vorrei prendermi una abitudine di leggere di più senza avere l’ansia di controllare sempre il telefono o cosa fanno gli altri, se ci sono novità etc. Infatti mi chiedo, adesso fare questa cosa del distacco dai social è vista come una cosa “no vabbè genio fai una settimana senza social” ma una volta ci vivevamo senza, sono diventati talmente parte della nostra vita che adesso ci sembra che dobbiamo essere dei super eroi per distaccarci. Da quel punto di vista invidio le generazioni passate, ma anche loro avevano i loro problemi. Io anche quando sono triste ho poca voglia di dipingere, ho provato anche a leggermi qualche pagina di. Art and fear e credo che un po’ inconsciamente mi abbia aiutato comunque.
Io mi obbligo: sto imparando la pittura botanica ad acquerello e anche se non ne ho voglia dipingo almeno una fogliolina al giorno! Se aspetto "l'ispirazione" finirei a Natale...
Mi ritrovo molto nelle tue parole. Da quando ho iniziato oltre 20 anni fa a dipingere ho sempre avuto alti e bassi di voglia e ispirazione artistica. Personalmente non riesco a dare il meglio quando non ho voglia o non sono ispirato o ho problemi personali che mi occupano nei pensieri. Oramai ci convivo con questa onda emotiva e non la forzo mai . Aspetto che la voglia torni, e devo dire che fino ad oggi ha pure dato risultati positivi e linfa alla fase più produttiva .
Guarda che alcuni problemi si possono risolvere ..Altri no ..altri si risolvono nel tempo ! Ma non trascurare la tua passione non farti uccidere dai problemi devi imparate ad essere egoista..
Ciaoo.. capiti proprio nel momento giusto ... io ho un canale di maglia e uncinetto ( ora mi sto aprendo anche all'acquarello, è solo 3 mesi che dipingo), da febbraio non toccavo uncinetto e ferri, ho avuto un intervento con un ritardo di 8h in cui son dovuto stare in camera, mi sono portato un lavoro a maglia e quel nervoso provato in quel giorno mi ha fatto abbandonare per così tanti mesi tutto ... menomale che questa pausa mi ha fatto riscoprire il disegno e l'acquerello, te e Shamila soprattutto... ora sto riprendendo e il canale piano piano va avanti... si lo capisco, ti senti in debito verso i follower e te stessa quando non fai quello per cui hai lavorato tanto ... Grazie , video utilissimo e come sempre bravissima ... Buona giornata e buona pittura .. ciaooooo
A me è capitato di non dipingere miniature per 6 mesi, perché non ne avevo proprio voglia, anche modificarle era fastidioso, quindi ho lasciato stare. Mi sono segnato solo le molte idee. Passato il momento, ecco che ho fatto più progetti in modo veloce una volta ripreso. Non è nemmeno un problema di creatività, ma di stallo. Ad esempio col caldo di questa estate ho fatto un blocco forzato perché si sarebbero rovinati i materiali altrimenti. Appena le temperature calano ecco che avrò già le idee e i piani pronti per ottimizzare i tempi di quello che dovrò realizzare. L' importante è avere diversi hobby tra cui navigare alternando per non soffocarsi
Ciao Valeria. Ho iniziato a dipingere 14 anni fa e anch'io ho avuto i miei alti e bassi nella creatività. Non mi preoccupo quando non ho voglia di dipingere, perché so che poi tornerà. Credo che sia opportuno dipingere quando c'è qualcosa nell'anima che vuole uscire, ed è allora che si realizzano i migliori quadri. Io vivo le mie giornate abbracciando i miei vari interessi e facendo esperienze di vita, che ogni tanto lasciano un segno nell'anima, che quando sarà maturo, vorrà uscire e si realizzerà su una tela. Altre volte mi basta una semplice emozione generata dalla fantasia per creare un quadro. Qualche volta ho provato a forzare la creatività, ma ho sempre ottenuto pessimi risultati, quindi faccio delle lunghe pause aspettando l'onda creativa. Mi fa piacere sapere che ti piace leggere, perché a me piace scrivere. Ho scritto quattro romanzi e un saggio; se vuoi te ne regalo uno.
Io all'inizio, da giovane ero precisina ma era una sofferenza, poi ho scoperto la bellezza del lasciarsi andare, i dipinti vengono secondo me molto piu belli hanno una energia diversa più importante è come se uscisse quella parte di noi che teniamo incatenata dalla nostra fissazione della precisione. Bè questo è stato il mio percorso. Sul discorso dipingere per forza, da una parte è giusto, lo dico da pigra, perché comunque dovrebbe essere un mestiere, oltre il fatto che produrre ci dovrebbe far migliorare nella tecnica. È chiaro che non tutte le opere saranno eccellenti. Io ho la famiglia e quindi devo occuparmi anche di lei, quindi molto spesso sono in vena di dipingere ma ho altri compiti da svolgere
Vale, grazie per questa condivisione come vedi siamo in tanti ad essere bloccati non sei sola. Sono la regina dell’alibi, ogni scusa è buona per rimandare. Io sto cercando di aiutarmi leggendo “La via dell’artista”, ti faro’ sapere..
Lavoro come artista da 30 anni con alti e bassi da montagne russe. I motivi del blocco sono tanti, sono soggettivi, e sono tutti legati ad un momento di trasformazione , di evoluzione interiore. Pertanto mi trovi d'accordo con l'osservare cosa avviene durante questi momenti con la giusta apertura al cambiamento che sta avvenendo. La paura del blocco, il senso di smarrimento o di fallimento, i sensi di colpa per la mancata performance, il non riconoscersi nel blocco come ci si riconosce e ci si identifica nella fase creativa...è tutto questo un tranello emotivo, chi ci mormora è quel vigliacchetto del boicottatore interiore. Entrare nella logica che il blocco è il preludio ad una fase di cambiamento è un'apertura all'ascolto con fiducia.
Tonalità, luminosità, saturazione,… Certamente è saturazione perché quando si connubia la passione alla professione il volere, che nel caso fortunato individuale coincide col dovere, viene scalzato dalla tempistica del secondo, in quanto si fa fronte alla sopravvivenza economica tramite la produzione della propria attività. In questo modo quindi l’arte non è più libera, depensamento, ma il polo ossessivo della propria emancipazione sociale: il lavoro. La pausa è fisiologica, godibile quanto le gran sgobbate, ma se non fa scaturire un certo dilemma morale, un senso di colpa, perché si sente la volontà di deporre l’abnegazione, l’immersione dell’identità nel ruolo sociale polarizzante e asfissiante. Un domani di esseri umani liberi comporterà anche un freno alla schiavitù del lavoro, e se questo costringerà però anche alla cessazione delle opere perché siamo noi l’opera, questo genere di riflessioni filosofiche sono il contenuto buono di questo momento di pausa. L’artista è l’io assoluto di ognuno di noi, non il parziale di uno sbilanciamento verso le personali passioni e inclinazioni, tantomeno il lavoratore, che nell’attrito con l’imperante scenario sociale divengono una maschera ed una castrazione emotiva quanto un desiderio proprio mai pervenuto. Valeria rimane Valeria che dipinga o no, che prosegua o faccia tutt’altro. Questa è la morale dell’esperienza artistica, come rappresentazione e scultura di sé. Omaggi
Ciao Valeria! Allora... La stessa cosa capita anche a me a scrivere. Ti rende vuoto, sconfitto, vero? Ma hai ragione... c'è quella piccola scintilla.... Allora tu devi fare una cosa: desiderare. Se tu sei constante nel desiderarlo, se è davvero una tua scelta, nel senso lo vuoi veramente, allora desidera. Non so se tu credi nell'energia, c'è chi la chiama chimica o altro...è la stessa cosa. Sì... Sono come te, nel divertimento dell'arte: vuoi fare sempre meglio, perché sei perfezionista, guardi la pagliuzza, i minimi particolari in tutto... Ti capisco, ti capisco. Beh... l'arte è espressione della propria emotività. È molto bello che tu lo condividi 😊 sì... Io sono nato nel dubbio 😅 lol. Sì, per quanto riguarda guardare e riflettere su ciò ha intorno ti aiuta tantissimo: ti stimolano. Siamo una catena ...una rete cooperativa. Wow, pure io amo leggere, un po' di tutto... Io vivo bene la mia creatività, grazie. Sento il bisogno di fare arte quasi ogni giorno. Mi necessita, è come un prurito sulla pelle: più mi sfrego, più avverto l'impellente bisogno di "esistere", perchè l'arte è vita. Riesco... praticamente ogni giorno, o quasi, sì. Tu desidera, naturalmente non deve essere a comando obbligatorio come hai detto tu: no, sennò non si fa arte. E noi, di arte, ne abbiamo bisogno, quando ci bussa, quando percepiamo il suo respiro... Io ti auguro davvero di trovarla sempre l'arte, cosa a volte non facile: perché c'è tanta gente purtroppo che parla delle solite cose, non di arte. A me i discorsi da bar non mi piacciono. Quindi, ti capisco... Bisogna allora fare una cosa: sforzarsi di uscire, non abbattersi mai, e continuarez continuare, senza mai smettere di cercare questa benedetta arte. Ti auguro veramente di trovarla, anche quando credi di non riuscirci. Ciao, Vale, sempre in gamba. Sempre bella e sorridente, complimenti. Continua così, che sei un esempio per tutti.
Purtroppo capisco bene questo blocco. Arrivano quando ci sono dei conflitti interni che magari reprimiamo perché magari ci risultano scomodi... Nel mio caso ho usato l'acquarello per anni, pensavo fosse la mia tecnica assoluta e non se ne parlava di provare altre cose (sperimentando si ma non a livello piú professionale) Dopo un po' mi passava proprio la voglia di mettermi a dipingere, mi risultava pesante progettare qualcosa e non avevo piú quell' intraprendenza di prima (è stato uno dei motivi per cui poi non mi sono iscritta in Brera anche se non è solo questo). Nel mentre ho cambiato settore lavorativo come cuoca, sono stata ferma per qualche anno e ora disegno nel tempo libero, però ho notato che non avendo più la pressione addosso di dover fare qualcosa per forza di cose nel modo perfetto mi dia piú la possibilità di sperimentare cose nuove e di divertirmi di più. Ora so usare tutte le tecniche grafiche e pittoriche ( certo c'è sempre da migliorare), passo dall'astratto al realistico e non me ne frega più niente dei paletti che ci impongono di fare tutte le cose con un determinato stile altrimenti sei poco coerente perché non è vero! Quello che hai imparato rimane li, se provi a fare qualcosa di diverso non significa che non potrai tornare indietro e riprendere quello che facevi prima, anzi ti aiuta a farlo meglio. Le pause servono a fare il punto della situazione anche se a volte possono risultare a primo impatto scomode, da cosa nasce cosa. Significa che quello che stai facendo ha bisogno di un aggiornamento e hai bisogno di nuove risorse mentali
Molto interessante questo argomento! Per me dipingere è faticoso perché sono molto esigente con me stessa e vivo male i fallimenti… D’estate soffro molto il caldo e difficilmente riesco a produrre qualcosa di decente perché faccio ancora più fatica, così non mi diverto, lo vivo come un’imposizione a me stessa. In compenso “mi nutro” di tanta natura e di bei luoghi e faccio scorta di immagini che mi riprometto di acquerellare quando me la sentirò. Difficilmente dipingo in plein air, non sopporto gli sguardi incuriositi dei passanti 🤷♀️
anche se sono solo un hobbista credo di poterti capire... io vado a "ondate", ci sono periodi in cui disegno di continuo e altri (anche per ANNI) in cui non ne voglio sapere per te che ne hai fatto un lavoro immagino che la cosa sia molto più problematica... sono d'accordo col suggerimento che dai per sbloccarsi e tornare a creare, come sempre umile e onesta 🏆 ho provato a forzarmi ma il risultato è di crearmi repulsione, aspetto che la voglia (o meglio i bisogno) torni, nel frattempo guardo quelli bravi come te ad ogni modo io ti seguo per la persona che sei, quindi mi troveresti qui a metterti like e cuoricini pure se da domani facessi bricolage 😉tornerai a creare bellissime cose presto 🌹🌹🌹🌹❤❤❤❤
Ciao! Quello che mi sento di dire è: Qualunque cosa facciate, non lasciate mai la vostra anima indietro ...E, non uscite mai fuori da voi stessi, anche quando imparate nuove cose o vi distraete senza mai nulla togliere dall'integrità e purezza del vostro percorso... (F. P. Ardizzone)
Stesso "blocco" a parte le cose strettamente necessarie, non tocco da luglio tavoletta o PC. Il non vedere un ritorno effettivo in lavoro, feedback gratificazione, per via di un periodo di magra. Mi ha fatto passare la voglia. A confronto anche con altri colleghi, mi ha portato a rivalutare scelte di vita pensando di andare a fare altro.. dopo 15 anni. A parte rari sprazzi, quando proprio mi sento ispirato, anche solo mettermi davanti alla tavoletta, prendere una matita, mi mette ansia. Oltre a vari fattori esterni, quali età, pressione sociale e precariato. Per il momento non sto forzando di riprendere, che tanto sarebbe contro producente, aspetto per ora. Mi viene in mente la citazione: "dottore non era la capoccia erano li straordinari di aprile!! Cit." ^^'
Il mio problema principale è l'estremo giudizio nei confronti di quel che faccio, come se ogni cosa dovesse essere l'ultima e la più elevata. Questa cosa nel tempo mi spinge a migliorare molto ma allo stesso tempo mi fa' attraversare momenti di grande incertezza dove il dubbio supera il Piacere, dove l'incertezza supera la gioia facendomi cadere in un baratro dal quale è difficile risalire.. ma oramai l'ho capito, e nonostante la consapevolezza mi risulta comunque fin troppo spesso complesso prendere con leggerezza quel che infondo nasce per darmi aria e farmi sentire leggero
Io ho notato che alcune volte questo blocchi sono semplicemente momenti di rigenerazione di cui sento il bisogno, delle pause salutari. Per quanto la costanza sia importantissima, altrettanto importante a volte è proprio prendersi una pausa per capire e capirsi
Di blocchi io ci convivo..è la vita! Che significa..bhe soffro di ansia e sindrome bipolare. La convivenza con i blocchi artistici è normale per me ..soluzione molto semplice: cambiare sempre e poi tornare successivamente sul processo precedente. Trattare ogni cosa con fantasia ,arte e amore. Che si tratti di un disegno o della cucina o di un'avventura di dungeon and dragon tutto è arte. Sperimentare e divertirsi. Certamente pochi capiscono, specialmente se si va continuamente in cerca di consensi ...come nel caso di molti artisti e creator che si pensano arrivati tanto da rifiutare anche le richieste di follow da chi è appena entrato in quel mondo è vorrebbe una mano. Il blocco si trova dentro il cuore...divertiti sorridi, non pensare a nessuno, un video di scusa per spiegare il blocco...chi ha il blocco mi è ti ripeto non è perché non ha idee buone ma perché ha dimenticato il divertimento dell'ignoto..l'avventura. 😁😁😁
Ciao Vale, forse è un momento di depressione che può farti sentire triste e priva di fiducia in te stessa, vedrai che passerà! Intanto nutri la tua anima leggendo libri, guardando film, immergendoti nella natura, seguendo corsi... Ciao, Silvia
Secondo il video di Instagram che hai messo si rappresenta il pittore come un' ossessionato dal demone dell' arte che lo rapisce e lo fa smaniare ogni momento! È una situazione da bohemien romantico! Non so se i pittori impressionisti o Caravaggio o nel rinascimento erano proprio così, forse, chissà... però oggi è un altro tempo, il pittore non sarà come un impiegato di ufficio, che timbra il cartellino , ne come un pazzo stravagante, forse sarebbe meglio una cosa più normale...poi ogni individuo troverà la sua formula, non so...😅. Comunque ti vogliamo tutti bene buona ripartenza dalle ferie!
Io mi sono bloccato in modo quasi totale,ho addirittura cancellato i miei profili sociali, Instagram fb,tik tok...sono ancora in tempo per riattivarli prima che vengano eliminati in modo permanente...ma proprio attuale non mi va più di fare niente....anche se come dici il braciere c'è sempre... magari più in là ricomincio un nuovo percorso con nuovi stimoli , magari senza stare esageratamente sui social soprattutto.....Bo vedremo come va a finire
La voglia va e viene. In qualche modo è sempre presente. A differenza della poesia, la pittura comporta una partecipazione fisica, bisogna quindi un po' prepararsi.
Che dire, mi sorprendi ogni giorno, schietta, brava e saggia. Lo dò per scontato ma va detto, anche bella. Penso che il tuo essere così perfetta possa spaventare le persone a te vicine 😂 sono ironico ovviamente ma comunque è giusto quello che dici, anche i momenti no sono importanti e a quanto pare riesci a valorizzare anche quelli. Ma sei umana?
Per quanto mi riguarda, ci sono due cose che mi bloccano: una è la paura di sbagliare ed è il motivo principale per il quale seguo corsi online a mo’ di Netflix e poi non esercito; la seconda è la terribile sensazione di fare cose già fatte mille volte da mille altre persone, molto più brave di me. La prima la vinco faticosamente scarabocchiando su taccuini che ho in giro per tutta la casa , mentre per la seconda non ho ancora trovato la soluzione, purtroppo . Anch’io non pubblico quasi nulla nei miei periodi peggiori e questo mi aiuta a ritrovarmi
Potrebbe essere un po' di depressione,affetti feriti..forse?Non so,a volte succede senza una causa appartente.Potrebbe anche essere una pausa di riflessione inconscia..il nostro cervello ha bisogno di tempo per rigenerarsi,rinfrescarsi..potare i rami che non portano frutti.Ciao,sei brava continua a dipingere..ti parlo da disegnatore ,illustratore..il mio lavoro.
Io sono una persona emotiva, ansiosa e testarda 🥲... Per molto tempo ho smesso di dipingere e ora mi sento indietro su tutto, quindi vorrei fare tutto in una volta!. Mi sono fissata sull'impressionismo e sul post-impressionismo, perchè mi piacciono e li sentivo più alla "mia portata", ma mi sono scontrata con un muro!!. Mi sono resa dolorosamente conto di quanto io effettivamente sia rimasta indietro tecnicamente, e di quanto l'esaurimento nervoso che ho passato qualche anno fa, abbia influito sul mio carattere, e anche sul mio modo di fare e di vedere le cose. Ad ogni ostacolo tendo a buttarmi giu molto facilmente ma mi sto sforzando di restare sempre il più positiva possibile, anche ora che non riesco a prendere in mano il pennello per dipingere ad olio (nonostante la voglia di dipingere!!!!). é un momento di blocco particolare, perchè deriva dalla mia insicurezza e dalla paura di affrontare le difficoltà. C'è una vocina nella mia testa che mi dice di non provarci nemmeno, perchè tutto finirà con un fallimento, come sempre. Sono stanca mentalmente e fisicamente (mi è stato detto che potrebbe derivare dal cortisolo alto), ma ho capito che per uscire da questi momenti, l'unica vera cosa da fare, è lottare. Lottare con me stessa pur restando gentile e clemente... per questo ora non sto dipingendo ad olio, ma mi sto dedicando a qualcosa di diverso e in un certo senso ho fatto un piccolo passo indietro 😀. Io personalmente al momento mi sto dedicando alla tempera a guazzo, e sto facendo piccoli dipinti molto semplici e rilassanti, e gia sento tornarmi la positività e la voglia di sfidare un nuovo ostacolo. Forse delle volte dobbiamo solo fermarci, riposare, riordinare le idee e fare un passo indietro. Mi ripeto che la fretta è cattiva consigliera, che devo darmi il tempo per crescere e migliorare, e di trarre insegnamento da tutto, anche dai momenti di blocco creativo e di difficoltà!. A me aiuta molto guardare video di altri artisti, ma in certi momenti questo è controproducente perchè tendo a non essere particolarmente obiettiva e mi metto troppo a confronto con gli altri, ma in modo un po tossico 😓. Qui mi vengono in aiuto i libri, i manuali di tecnica e di teorica, e allontanarmi dai miei luoghi più abituali.
I blocchi sono parte di una crescita! Anche lo scalatore si ferma a prender fiato, si ossigena e serve nel cammino, lo stesso nella pittura, poi ci si arricchisce negli stili, perché il cervello è sempre in attività! A volte chi fa figurativo prova a sentire attrazione per svago nell' astratto, chi invece disegna, oppure si fa altro per poi riprendere!
Anch’io non avevo voglia di dipingere Ma quello che faccio spesso per continuare la mia ricerca artistica e quello di guardare i libri con l’immagini (come i quadri dei artisti in passato) per avere nuovi ispirazioni agli miei nuovi dipinti che credo Invece per non perdere la pratica di disegnare o dipingere faccio dei piccoli lavori nel sketch book Quindi facendo queste 2 cose piano piano mi sto riprendendo a lavorare e creare
Nel mio caso succede che ho un lavoro aperto, iniziato con entusiasmo, e poi lasciato aperto a tempo indefinito (dipingo miniature, scolpisco e costruisco diorami, è un po' diverso da dipingere quadri). Per me diventa uno sforzo dovermi sedere a quel tavolo, tirare fuori strumenti e colori, e riprendere in mano tutto. Non ho perso l'interesse, vorrei finire, ma psicologicamente non sono mai pronto. Nel mio caso si tratta di un hobby, ho già un altro lavoro, e dopo una giornata potrei essere stanco, altre volte avrei tempo ma preferisco fare altro. Nel mio caso funziona che mi obbligo a riprendere, dopo mezz'ora può capitare che mi infervoro di nuovo e potrei andare avanti ore e anche i giorni seguenti.
Ciao secondo me ci sono tanti fattori ,il caldo afoso,il momento di riflessione ci fa migliorare e ci rigenera ,questi sono blocchi che ci fanno migliorare e scoprire altre lati artistici e scoprire. La nostra. Altri visioni dove. Dove poter rappresentare. Il nostro pensiero ho il nostro stato. D'animo per esprimerci al meglio,ben vengano i momenti di. Vuoto. Sono. Importanti per scoprirci e scoprire e mogliorarci
L'AI ha forse un po' tolto l'effetto wow al mondo delle illustrazioni. Sarà egocentrico e sciocco, ma per me poter sorprendere gli altri era una delle molteplici motivazioni del perché farlo/studiare, è una piccola ferita che si sta forse rimarginando. Io sono nel pieno della fase che descrivi e a rilento studio. Sto anche aggiustando la stanza per trasformarla in un piccolo studio. P.s. "anche se ancora non riesce a capire i miei quadri" è stato un piccolo cortocircuito in questo video. ❤
Ciao, io ho visto quella bella copia del tondo di Michelangelo che avevi fatto e sono rimasto meravigliato da quella copia🤤 secondo me per superare il blocco potresti attingere ai vecchi maestri del passato, che né so, prova a fare una cesta di frutta, natura morta o qualcosa del genere, piacciono tanto alle signore e potresti trarne vantaggio. Guardare alla vecchia scuola x riprendersi, magari provando le tecniche del passato, grisaglia e velature ecc. Qualcosa che hai davanti agli occhi e che puoi copiare subito. Spero che ti passerà, cmq figata di copia di Michelangelo👌🏻 ciao
Cara Vale, sono sei mesi che non dipingo. E non disegno. Non ho più voglia. Ma a metà gennaio devo fare una mostra di quadri in un museo e quindi oggi o domani al massimo devo riprendere a dipingere. Se no, non riuscirò a preparare in tempo tutti i quadri per la mostra. Mi devo obbligare a dipingere. Questa cosa non mi piace affatto ma non ho altra scelta. Baci, baci😘
Ciao, non voglio lusingarti ma oltre ad un'artista vedo un cervello che trascende l'arte Oltre ciò da dilettante vorrei chiederti se ometti il metodo Loomis volontariamente o ne hai dimestichezza al punto di non citarlo. Tsmc 4 all! ;)
Al bocco prima o poi ci si arriva .ogni blocco si cresce quindi esiste nella vita artistica ma anche chi lo fa per puro picere lo stop, è arrivato il cambiamento la maturazione di ognuno di noi bisogna aspettare e dare ascolto al cambiamento.
Carissima, ho 67 anni, e disegno da quando andavo alle elementari. Non per lavoro ma per passione di tutto ciò che possa essere definita Arte. Da diversi anni mi ritengo una persona creativa, provo a fare di tutto un po. Anni fa, iniziai un mosaico, una madonna con bambino, mai fatto uno prima, lo chiusi in un cassetto per un bel po, poi, 4 anni fa, lo ripresi, e lo terminai, feci base in legno, con cornice, e l'ho inserito in un altra cornice con vetro.....ora, direi che è dal mese di aprile che non ho più voglia di fare nulla, tranne un demone tribale con roll-point rosso e nero, per un amico da fare come tatuaggio.....P.S. non ti fermare, altrimenti come faccio di tanto in tanto spiare ciò che fai? Un abbraccio Fausto.....
io spesso cambio tecnica,passo alla cartapesta,o alla stampa ad esempio...cambio....ora mi sto interessando alla tecnica del momigami,ho voglia di fare qualcosa di diverso,ma fa bene alla mente!cambiare e poi tornare alle origini...
Da tanto che non aprivo i tuoi video proprio perché ho un blocco. E mi vergogno un po. In fondo non so più dove metterli faccio sempre boschi laghi montagne, cioè quello che vedo dalle mie finestre. Mi sento banale. Grazie per le tue parole mi hanno aperto un mondo
Interessante punto di vista. Anche io dipingo, o meglio dipingevo ed ora faccio altro. Però la scintilla è ancora lì e non si spegne, ma ora non sento la voglia di riprendere in mano il pennello. Comunque il mio pittore preferito è Vladimir Volegov.
Grazie Vale per la condivisione, mi sento meno sola in questa fase particolare artistica, anche se non sono una professionista nel tempo ho frequentato diversi corsi e poi iniziato un progetto per me molto importante. In seguito ad un percorso di studi nuovo ho avuto come un blocco e non riuscivo più a dipingere se non qualcosa di leggero e astratto. Anche l'aspetto emotivo mi rendo conto che influisce in queste cose e anche a malincuore ho aspettato che passasse. Un giorno qualsiasi ho ripreso in mano un lavoro iniziato e l'ho portato a termine, con un senso di liberazione e soddisfazione. La pausa era stata necessaria, ma mi chiedo, se si avessero delle date precise per consegnare un lavoro, come si potrebbe fare? Ciao 😊😘
La nostra esistenza si può paragonare ad un tracciato cardiaco. Quando il cuore batte ed è vivo ha i suoi alti e bassi. Così quando si vive la vita, la vita ha i suoi alti e bassi. Ma se il tracciato del cuore è piatto, vuol dire che il cuore ha smesso di vivere. Così è la vita. Se è piatta, regolare, non ha più alti e bassi, è senza vita. È normale, naturale ed umano avere degli alti e bassi nella vita. I momenti di stallo fanno parte del nostro battito vitale. Sono necessari per il respiro, per la vita. Se siamo degli esseri viventi ci comportiamo da tali. Ogni cosa ha il suo ciclo vitale e naturale. Bisogna fare quello che più ci si sente ed essere vivi. Questo è il modo migliore di vivere, volendoci bene 🙂 Per esempio mi sono accorta negli anni, che non posso fare a meno della bellezza, di essere immersa nella bellezza. Si potrebbe pensare che la bellezza sia appannaggio solo degli occhi. In realtà la bellezza la viviamo con tutti e cinque i sensi. La bellezza delle immagini, la bellezza dei suoni, la bellezza dei profumi, la bellezza dei sapori, la bellezza dei contatti. Quando sei immerso nella bellezza sembra di rinascere. Sembra di rigenerarti. Sembra di ricrearti. Sei nuovo, anche se sei lo stesso. Non può con la bellezza essere piatto il diagramma. È sempre in movimento è sempre vitale. Non c'è un'altra condizione necessaria secondo me, per un artista e per un essere umano, se non quella di vivere nella bellezza...❤️
Ti capisco non sei la sola...la penso come la ragazza che ti ha commentato sopra. I fattori esterni sono molto importarti,io ne risento molto e mi blocco totalmente..mi viene solo da disegnare qualcosa di macabro e ho sempre la testa su altre cose. Effettivamente quando ci si ferma ci si sente inferiori o comunque ci si sente indietro rispetto agli altri che continuano a produrre...ma credo che sia giusto cosi,bisogna riposare la mente per tornare meglio di prima... purtroppo c'è anche tanta competizione,ci paragoniamo spesso agli altri e hai ragione a dire che a volte ci dimentichiamo di divertirci. I blocchi si liberano da soli,io non ho mai trovato risposte a questi blocchi,so solo che si sbloccano quando non me lo aspetto...tempo al tempo..giorni,mesi...
È questione di Musa se c'è , il motore della propia creatività si riattiva ... i momenti di pausa servono per una nuovo periodo creativo ...molti dicono che non bisogna abbandonare l'allenamento,, secondo me funziona solo se la propia Musa è favorevole , è presente...per il resto occorre attendere e fare qualcosa d'interessante ...nutrirsi..
Ho seguito la tua spiegazione e mi sono deciso a dare un mio punto di vista. Creatività, termine sopravvalutato in epoca moderna, ma che in origine ( non mi risulta sia cambiato nel significato) vuole intendere tutto ciò che viene originato dal nulla. I Greci dicevano che la creatività è abitata dagli dei, folli per loro natura. Parlavano di entusiasmo per significare il gesto del fare artistico, e l'entusiasmo era la forza che esprimeva il furore divino. Preciso, non sono credente ma nemmeno ateo. Nelle tue parole, è emerso, detto in diversi modi, l'atteggiamento di controllo del gesto "creativo". Se permetti, lo chiamerei comunicazione. In Ebraico, c'è una parola: emmet, che significa verità, che a sua volta vuole intendere il fare...Nella mia più che decennale esperienza nell'ambito della comunicazione visiva, ho sperimentato spesso il piacere della sorpresa nel chiudere quella parte che ragionevolmente mi ha portato in quel momento...e lasciare che la mano disegnasse per suo conto, con la sua volontà...ormai da tempo so che questa modalità è la più efficace delle risposte possibili alla stanchezza del produrre immagini in serie. Sono illustratore, ma anche pittore e fumettista...sono sopratutto consapevole di essere privilegiato, perché tra le altre cose, non mi servo dell'ispirazione...perché quella forza è con me anche quando credo che sia scomparsa. Ci sono due modi di DISEGNARE, il primo è quello dove la mente è presente e cerca. L'altro, è quello dove la nostra mano con la matita viaggia e immancabilmente ci sorprende perché incontriamo ogni volta frammenti di noi stessi.
È normale specialmente se si disegna o si dipinge tanto staccare fa bene alcuni mangaka giapponesi addirittura dopo aver prodotto tanto e innumerevoli volumi e libri si prendono anche 1 anno di pausa per riprendere al meglio quando una cosa la fai troppe volte non va bene fare una pausa serve per sentire la mancanza del disegno . Io ho preso 1 mese di pausa dall'arte di solito quando non ho voglia di portare avanti miei progetti artistici il mio trucco diminuisco le ore disegno 1 sola ora al giorno poi faccio altro .
Secondo me non c'è risposta È un bisognò, staccando ci togliamo le ragnatele del fare sempre la stessa cosa, quando si riparte c'è sempre un qualcosa di nuovo
Credo che il problema centrale sia l'identificarsi con ciò che facciamo. Io dipingo e i miei quadri e il dipingere fanno parte di me ma non mi descrivono totalmente ci sono talte altre cose in me che non vanno trascurate solo perché "sono un pittore " Quando ho capito questo ho ricominciato a dipingere con serenità
Da artista ho sempre trovato tossico l idea della comunità artistica che dice "NON HO MAI BLOCCHI" o "Tutto ciò che creo è sempre bello" Sono tutte cavolate. Il blocco esiste Bisogna imparare a conoscerlo, e a viverlo. Io ho trovato dei metodi personali, premessa Io sono un aspirante characther designer o graphic novel creator, quindi non sono un artista classica , e Lo shitbook Un quaderno dove puoi fare tutti gli errori e le cavolate che vuoi. Non avendo la pressione di creare qualcosa di bello puoi fare tutto Chiunque dovrebbe tenere uno shitbook e non mostrarl a anima viva , davvero AIUTA - disegnare cavolate Ho perso il conto di quante volte mi sono sentita bloccata e come la ho superata? Disegnando cavolate. Gatti che suonano il pianoforte, cosa vedo attorno, e se non funziona disegno I miei personaggi in diversi outfit e pose (sempre rispettando i loro gusti e personalità) Questo esercizio è molto divertente perché dovete farvi domande e cercare, tante ricerche Ma ci assicuro che crea scenari molto divertenti
Personalmente spesso mi blocco perché penso che tanto non arriverò mai al livello che vorrei e quindi chi me lo fa fare. A volte però la voglia di sperimentare è più forte e ricomincio, ma questo pensiero è sempre pronto a farsi sentire 😢
Io dipingo per hobby sono rimasta ferma per sei anni poi ho sentito che divevo riprendere in mano i pennelli ora sono quasi due anni chedipingo spesso mi aiuta a scaricare le emozioni e mi far stare bene come lo scrivo ora sto dipingendo astratti molto colorati😂🎉❤
....è del tutto normale che capitino questi periodi... e non si possono assolutamente generalizzare, siamo tutti diversi e reagiamo tutti in modo diverso e personale. L'ultima volta che non avevo voglia di dipingere sono passati 5 anni poi ho ripreso come se niente fosse. lo stesso mi è capitato con la musica, un giorno non avevo più voglia e la pausa è durata addirittura 10 anni... poi ho ripreso da dove avevo lasciato.... è così non puoi farci niente....ovviamente mi sono potuto permettere queste pause perchè non dipingo per vivere.... ma sono piuttosto convinto che lo avrei fatto comunque... conoscendomi hehehehehe!!.... io penso che tutti passino prima o poi da questo "ponte" alcuni lo chiamano "periodo sabbatico" io lo chiamo "non mi va di fare niente".... almeno per quanto mi riguarda!...... Niente paura :)
Anch'io sono già 2 mesi che non disegno forse anche il caldo influisce ma adesso non ho voglia ma so no sicura di ricominciare presto xchè a me piace disegnare
Se sono molto triste non c’è niente da fare, ma se sono solo pigra è utile per me “obbligarmi” a mettermi lì, poi mi divertirò ma all’inizio faccio fatica
mi fanno ridere i commenti qui sotto! tu hai dedicato la vita al dipingere mentre questi fenomeni che ci hanno dedicato qualche minimo momento libero pontificano come se avessero capito qualcosa 🤣🤣🤣
Impara l'arte e mettila da parte.Tipo il musicista che magari fa un altro lavoro poi lo senti suonare e non ci puoi credere che ti fa vibrare quella corda interiore.
Personalmente ciò che mi accade durante questi “blocchi” non è tanto la mancanza di motivazione o entusiasmo nei confronti del disegno, quanti fattori esterni relativi alla vita privata che influiscono sulla mia capacità di concentrazione. Come dici tu, ogni tanto ci possono essere delle braci assopite ma la fiamma è sempre lì pronta a tornare a bruciare intensamente. Ho notato anche che l’eccessiva esposizione all’arte prodotta da altri è un’arma a doppio taglio, può essere molto stimolante e di ispirazione ma il rischio è quello di sentirsi sempre meno nella comparazione
Infatti i grandi pittori si chiudevano nello studio e non erano disturbati !! Non c'erano per nessuno !!! Certo che se hai marito o i e figli o suoceri o vecchi attorno ....non sara' mai fattibile !!!
@@mary.cs.51mary73mary chiudi a chiave la porta!!! Scappa 😂
Assolutamente d’accordo con te…..a me succede esattamente così…
Cara, buon giorno.
Sono figlia di un artista. Ho visto mio padre tante volte comporre e tante volte non comporre. Credo che per lui fosse un equilibrio energetico un pó altalenante. Credo che sia questione di animo e sensibilità. Chi ha il dono dell' arte(in qualsiasi forma essa si esprima) ha una sensibilità che va oltre; direi che voi siete oltre il normal sentire, voi siete EMPATICI con le vostre creazioni (tutti noi al più siamo empatici solo con chi ci confrontiamo) e quindi se non SCATTA questa empatia con l'opera, essa non può nascere come dovrebbe.
Ma credo che il tuo stato d'animo sia normalissimo. Passerà al momento giusto.
Buona vita, bella ragazza! Un abbraccio❤
Grazie Vale per aver affrontato questo argomento. Ho abbandonato tutti i social e sto meglio. Lavoro con serenità come un eremita e la pittura finalmente è diventata come una preghiera, anche la fotografia che è una delle fonti da cui parto non è più un obiettivo ma solo un aiuto. Letture, visite alle mostre e relazioni con persone che amano l’arte sono cibo per l’anima, si perché l’arte è un’attività spirituale e profonda che può essere soffocata dalla superficialità. Un altro consiglio che mi permetto di aggiungere e’ andare a dipingere o disegnare all’aperto. Grazie ancora 🧑🎨
Periodicamente capita anche a me questi blocchi creativi... Per me , disegnare è una mia grande passione e anche una bellissima forma di "dipendenza positiva" che mi fa stare bene. I blocchi creativi inevitabilmente vengono, ma non riuscendone a fare a meno, come appunto una dipendenza, arriva il momento, in un modo o nell'altro, che riparto sempre più motivato. Il lato positivo del cosiddetto blocco creativo la considero come un reset della poca voglia di disegnare . Complimenti per il bel video !!!
Ciao,sii anch'io ho questi blocchi, soprattutto con questo caldo,se sono stressata combino pasticci,ero sotto stress,perdita di mia sorella,mi sono isolata è ho tirato fuori il mio dolore,in una tela,mi ha fatto bene,ti apprezzo tanto,sei molto sensibile.mi piace ascoltarti,ciao
PENSA SOLO CHE DOVE SI TROVA ORA LEI ..TI STARA' GUARDANDO...IMMERGITI NELLA MUSICA !! DORMI DORMI E DORMI ...IL DOLORE VA SCIOLTO PIAN PIANO .!! ESCI NON CROGIOLARTI IN QUESTO DOLORE REAGISCI SE NON VUOI CADERE IN DEPRESSIONE .!!!PRENDI ...I FIORI DI BACK LI TROVI IN FARMACIA O ERBORISTERIA .IL DOTTOR BACK leggi la sua biografia ....
Ciao Vale. Non ti preoccupare. Capita a tutti gli artisti. Anche io sto vivendo questo "blocco". Vedrai che la "fiamma" si riaccende quando meno te lo aspetti. L'arte è emozione schietta, non siamo macchine.
Dipingere o disegnare senza ispirazione, ciò che fai fa schifo e non ti piace. questo è un fatto, e bisogna accettarlo con pazienza e serenità.
Forza Vale. Svagati senza crearti problemi.
Personalmente ogni dipinto o disegno che affronto, è come un parto avvincente e sofferto.
Ti voglio bene. Ciao.
Forza Vale passerà anche questo momento
È sempre interessante ascoltare qualcuno che parla dal cuore 😍
❤❤❤❤
Carissima Vale, video stupendo, ricco di riflessioni interessanti. Di sicuro il blocco, la voglia di non dipingere, capita a tutti. Secondo me può nascere da infinite cause: un problema di lavoro, un problema affettivo, un guaio che ci è capitato e che ci toglie la serenità, e così via. In effetti la creatività, per definizione, non è un qualcosa che ci possiamo imporre. A volte aver prodotto qualcosa ha anche una sorta di contraccolpo: ci sentiamo svuotati, prosciugati, senza più energia. E lì forse bisogna proprio prendersi una pausa. Il che può essere facile per chi ha un lavoro differente, ma molto più difficile per chi dell'arte fa il suo mestiere. Certo, si possono escogitare trucchi, cambiare tecnica, andare a vedere i quadri di altri, puntare più sull'insegnamento che sulla produzione, e così via. Ma una pausa a volte è indispensabile. Poi ci sono un'infinità di situazioni che ci possono creare dei blocchi. Ad esempio: concludere un certo lavoro, già difficile di suo, e avere la sensazione che non stia venendo bene. In effetti quasi sempre siamo molto critici verso i nostri stessi dipinti, e aver realizzato un quadro che non ci piace è sconfortante e demotivante. E poi c'è anche un altro fattore: l'entusiasmo. Se un certo soggetto ci attira, ci chiama, non siamo più noi che lo dipingiamo, ma qualcosa dentro di noi che lo "insegue" e lo realizza, come se ne fosse catturato. Oppure ci sono quei soggetti che a un tratto quasi non ci danno più nulla, e allora restano lì, a metà, magari per anni. Insomma, le cause di un blocco possono essere davvero infinite, e forse possono essere davvero l'ostacolo più grande per un artista. Un aneddoto: quando Nino Rota e Fellini decisero di realizzare la colonna sonora di "Amarcord", lavorarono per un pomeriggio, Nino Rota al piano e Fellini ad una sorta di supervisione. Ma la musica non ne voleva sapere di venire fuori. Stanchi morti, la sera decisero di riprendere il giorno dopo, e Nino Rota, distrattamente, suonò alcune note al piano. Fellini si illuminò, e gridò: "Questo, questo è il nostro pezzo!". E fu così. La creatività ha un'energia e un'indipendenza tutta sua, e a volte il segreto sta nel riuscire a coglierla al volo. Un caro saluto, e grazie oer il tuo video.
Sono un grande appassionato di videogiochi (da oltre 30 anni) e sono arrivato al punto che “Non puoi chiedere al videogioco di essere più di un videogioco” . Questo concetto lo applico anche alla pittura, disegno, palestra e da quando lo applico capisco che restituisce il vero valore alla cosa in oggetto. Se chiedi alla pittura di essere il tuo 24 ore, rischi di “intossicarti”. Se invece ti distacchi un attimo ti rigetterai con maggiore forza e passione una volta che tornerà la voglia. Ti sentirai di essere.. a casa nuovamente. Poi tutto questo vale per me, non so se possa valere per te. Comunque è un video interessantissimo ❤
Bravo l ho capito da poco anch'io, vale lo stesso persino per il lavoro
Bellissimo commento. ❤
@@rampant.hare.illustrations ti ringrazio.🙏
Che bel pensiero!. Leggo i commenti sotto questo video e vedo che sono tante le persone che normalizzano il non essere sempre al 100%, e questo mi rassicura molto!!.
Io ho iniziato da poco a disegnare, ed è grazie a te che ho scoperto che disegnare mi fa sentire bene e da "colore" alla mia giornata. I tuoi insegnamenti per me sono importanti e preziosi, anche perchè è difficile trovare nel web un'insegnante così brava come te. Sei tu quindi che alimenti la passione per il disegno per molti di noi autodidatti. Il blocco creativo forse è una tappa obbligatoria del processo di apprendimento. In generale stanca tutto ciò che è ripetitivo. La creatività è una cosa spontanea, e non la puoi comandare. Penso che la strada migliore sia quella di cambiare rotta, andare verso posti inesplorati, provare nuove tecniche, stili tutto con un pizzico di avventura.
hai iniziato da poco e già pontifichi su cosa è la creatività? complimenti per l'ipertrofia del tuo ego
Non conoscevo questo canale UA-cam e, navigando nel web, l'ho trovato per caso perché non sono un artista anche se ho sempre trovato un po' di tempo per leggere argomenti sull'arte e sulla pittura.
È stato molto interessante guardare e ascoltare il video.
Il tema ha una valenza generale anche oltre l'esperienza artistica e, quindi, può essere capito anche da chi non è un'artista o un appassionato di pittura.
Ho avuto un'ottima impressione di Valeria.
Non conosco Valeria come pittrice ma mi ha fatto piacere leggere i commenti di chi la conosce e la stima come insegnante di corsi.
Davvero molto interessanti e profondi anche i commenti che hanno confermato e rafforzato la mia
prima e ottima impressione su Valeria.
Saluti cordiali a tutti
Grazie Marco e benvenuto sul mio canale!!
Grazie, grazie! Sei di prezioso aiuto, mi riconosco molto in quello che dici cara Vale !
Io ho iniziato da tre anni scoprendo un istinto che avevo sopito da quando ero bambina , con una grandissima passione che non mi ha fatto dormire le notti. Avendo abbandonato la musica, grande trauma della mia vita, ho riscoperto l'arte che ammiravo in mio padre quando ero bambina, ancora non andavo a scuola e lo osservavo dipingere ad olio per ore riproducendo io stessa il corpo umano sulle porte della cantina in tutti i suoi particolari...
Tre anni fa ho iniziato a dipingere per caso e mi sono sentita riappacificata e felice e desiderosa di scoprire ed imparare tutto. Ma dopo un dipinto che non sono riuscita a completare mesi fa ho iniziato a sperimentare le sensazioni che mi hanno portata ad abbandonare il pianoforte e gli studi un tempo... Senso di fallimento e un blocco che mi porta a rimandare il momento in cui mi siedo al cavalletto oppure semplicemente apro un libro. Vuoi i traumi e le difficoltà della vita... Mi sento molto triste, è come se avessi perso di nuovo quella cosa che mi esprimeva ed accendeva l'anima. Per tanti anni mi ho avuto una condotta evitante verso tutto ciò che mi ha fatto soffrire, è un pp' come vivere le cose senza esserci dentro... La pittura ed il disegno mi stavano aiutando a " tornare dentro" e adesso ho paura di perdere di nuovo questa cosa . Posso dirti che quando suonavo il piano le forzature e costrizione ed insegnanti sbagliati mi hanno portato a smettere. Ti ringrazio tanto perchè il confronto con la tua esperienza mi accende di speranza 😊
Devo dire che l'idea di perdere la voglia di disegnare è un qualcosa che mi spaventa ciclicamente. Poi non succede mai, ma la paura c'è. Chiaramente è nata nel momento in cui ho deciso di fare del disegno un lavoro. Perfezionismo, sensazione di dover dare uno scopo a ogni disegno che faccio, fatica nel prendere delle pause e confronto con artisti fenomenali, che mi blocca perché vedo quanto ancora non so e mi manca da imparare.
Per superare questi periodi solitamente rallento i ritmi (o mi fermo), evito di mettermi a disegnare cose complesse, smetto di guardare i disegni sui social (molto importante) e appunto cerco di guardarmi dentro per capire la causa del blocco. Solitamente ci sono anche motivazioni esterne all'ambito del disegno in sé. Bel video Vale.
Ogni anno mi ritrovo a fantasticare su quanto sarà incredibile e produttiva la "prossima estate". Mi immagino pomeriggi trascorsi nel mio studio, rilassata, convinta che la mia creatività produrrà meraviglie. Poi, però, l'estate arriva davvero. E invece mi ritrovo sempre sudata, stanca, e sul punto di addormentarmi alla scrivania. Il tablet è caldo, tirare fuori i pennelli e mescolare i colori diventa uno sforzo da palestra 😂.
Sono giunta alla conclusione che sia il momento di smettere di demonizzare i blocchi creativi. Quando l'ispirazione non arriva, semplicemente non arriva. È umano, ed è giusto così. Alla fine, tutto torna comunque. Basta solo che non duri all’infinito… 😂
Il punto e che se hai voglia lo fai non puoi mollare al ultimo dire "vabbé ma e faticoso"
Ti capisco perfettamente perché anche io da tempo, un annetto, non riesco più a dipingere , non mi concentro, non ce la faccio per gli stessi motivi, problemi personali . Diciamo che problemi di salute di un familiare mi hanno bloccato. Non ne esco: ogni giorno mi dico che devo buttarmi, anche per esprimere i miei sentimenti attraverso l'uso del colore e del disegno. Niente. Non riesco a dipingere con leggerezza ma nemmeno con la mente pesante di quando mi sento "down"...
Grazie Vale per questo video. Io ho appena deciso di intraprendere la carriera di illustratrice/autrice e non è facile per niente, sopratutto con le pressioni genitoriali addosso. Per me la principale causa dei blocchi creativi è l'ansia, dovuta al perfezionismo senza dubbio. Un abbraccio!
Ciao Vale. Come mi ha fatto piacere questo video! Condivido tutto quello che hai detto. Ho un blocco da qualche mese e anch'io sono una perfettina e spesso non riesco a lasciarmi andare. Ho tante idee, tanta voglia di fare, ma quando devo iniziare... mi invento 1000 scuse. Mi sento come una bottiglia di cocacola, che dentro ha voglia di esplodere, ma c'è quel tappo sigillante che non me lo permette. Spero di riuscire a svitare quel tappo e fare uscire tutta la creatività che in questo periodo mi è tanto mancata, come una vecchia amica che non vedo da tempo. I tuoi corsi mi hanno aiutata tanto e vorrei rivederli per darmi una carica in più. GrazieVale, per questo video, per essere l'insegnante che sei, per tenerci tutti per mano.... per non farci cadere. Ti voglio un mondo di bene.
Grazie Elena ❤❤❤❤
Oh cara sei arrivata!
Sono molto felice.
Già questo mi ispira molto.🙂🥰
Sono un essere umano e come tale l'arte viene fuori in momenti quanto meno ce lo aspettiamo, sono daccordo con Vale che ci sono periodi di non forzare l'arte perche non si concluderebbe niente. Vale apprezzo il tuo coraggio e sincerità di esporre le nostre sconfitte interiori che abbiamo nel confrontarci con la nostra arte interiore.
Ciao. L’arte è un pretesto per parlare di noi, l’artista è l’io totale, non il parziale dell’identità o del ruolo sociale. Se l’arte diventa un oggetto sacro, tu, il soggetto, non vali più niente, perché godi di te stesso solo in parte o sei polarizzato su di un solo settore o un argomento specifico. Chiamasi ciò anche ossessione. Diffidare da americani e cinesi, stokanivisti.
Una cosa che mi aiuta nei miei momenti di blocco è tornare nel corpo e relazionarmi con la materia, disegno, pittura o altro con una particolare attenzione ai sensi, al tatto, ai gesti,ai rumori connessi agli attrezzi, meno alla vista che solitamente guida il processo. Anche creare mostri è un bel gioco😊 più sono brutti, buffi o sproporzionati più sono belli. Da un solo gesto ne nascono di inaspettati. Ogni imperfezione è una particolarità. Fanno tornare un po' bambini. W i mostri😂
Ciao Valeria, non so come ringraziarti per come sono riuscita a trovare un posto sicuro in Italia su UA-cam dove mi sento parte di una vera famiglia, il gruppo telegram poi è davvero di grande conforto. Quello che dice Valeria è tutto vero ragazzi, i suoi corsi sono una manna dal cielo e lo dico da studente dell’accademia.
Sentire anche che tu continui ad imparare e studiare mi mette molto in uno stato di tranquillità , perché mi fa capire che non devo avere fretta, io ho 21 anni e mi senti spesso ansiosa perche penso “cavolo devo migliorare su tante cose, anatomia, teoria del colore e tante altre cose! Aiuto devi fare tutto di fretta” e quindi mi sento sopraffatta. Invece tu mi fai vedere il percorso artistico non come un “arriva all’obiettivo, arriva alla fine” ma un “percorso formativo lento e funzionale dove tutto è sfumato e va col flow” fino a qualche mese fa dopo gli esami dell’accademia ero molto stressata e non riuscivo a fare nulla di artistico personale, essendo frustrata e anche stanca fisicamente non avevo voglia di fare NULLA volevo solo dormire 😂. E cazzeggiare lo ammetto
Poi dopo una ventina di giorni, in vacanza, ho avuto una idea improvvisa senza preavviso di un disegni a matita colorata e ho detto “ cavolo ho una idea? Appena torno a casa provo a farla!”
E uao, sono riuscita a disegnare ed ora ho già più voglia e ho fatto anche altri schizzi.
Però sono di nuovo stanca e con cose che succedono nella mia vita questi giorni sono di nuovo un po’ demotivata, ma lascio fare e passare il tempo, io ho sempre capito una cosa, che il tempo è DAVVERO la miglior medicina, e mi è capitato tutte le volte che ho avuto dei brutti momenti di ansia e demotivazione, anche per le cose che mi fanno stare male, un giudizio negativo, magari ci penso per giorni e divento paranoica, ma lascio passare del tempo e so che quando ripenserò alla cosa non mi farà più né caldo né freddo, magari nel momento sono sensibilizzata ma poi piano piano devo lasciare che il tempo faccia il suo.
Anche io condivido tanto, spesso davvero, vorrei però imparare a non avere ansia di dire sempre tutto al mondo, anche magari una piccola conquista, perché ho paura che poi me la possano rovinare, non solo sui social, ma anche nella vita reale.
Comunque lo ammetto poi, io sto tanto al telefono quando non devo studiare, e penso che questa ansia venga anche da quello, vorrei prendermi una abitudine di leggere di più senza avere l’ansia di controllare sempre il telefono o cosa fanno gli altri, se ci sono novità etc.
Infatti mi chiedo, adesso fare questa cosa del distacco dai social è vista come una cosa “no vabbè genio fai una settimana senza social” ma una volta ci vivevamo senza, sono diventati talmente parte della nostra vita che adesso ci sembra che dobbiamo essere dei super eroi per distaccarci. Da quel punto di vista invidio le generazioni passate, ma anche loro avevano i loro problemi.
Io anche quando sono triste ho poca voglia di dipingere, ho provato anche a leggermi qualche pagina di. Art and fear e credo che un po’ inconsciamente mi abbia aiutato comunque.
Ti prego non smettere che sei troppo brava.
Io mi obbligo: sto imparando la pittura botanica ad acquerello e anche se non ne ho voglia dipingo almeno una fogliolina al giorno! Se aspetto "l'ispirazione" finirei a Natale...
non vedo l'ora pubblichi il video su fare della propria passione il proprio lavoro :)
Mi ritrovo molto nelle tue parole. Da quando ho iniziato oltre 20 anni fa a dipingere ho sempre avuto alti e bassi di voglia e ispirazione artistica. Personalmente non riesco a dare il meglio quando non ho voglia o non sono ispirato o ho problemi personali che mi occupano nei pensieri. Oramai ci convivo con questa onda emotiva e non la forzo mai . Aspetto che la voglia torni, e devo dire che fino ad oggi ha pure dato risultati positivi e linfa alla fase più produttiva .
Guarda che alcuni problemi si possono risolvere ..Altri no ..altri si risolvono nel tempo ! Ma non trascurare la tua passione non farti uccidere dai problemi devi imparate ad essere egoista..
@@mary.cs.51mary73 grazie del tuo consiglio. Cercherò di essere più "egoista" e non trascurare la passione per l'arte.
Ciaoo.. capiti proprio nel momento giusto ... io ho un canale di maglia e uncinetto ( ora mi sto aprendo anche all'acquarello, è solo 3 mesi che dipingo), da febbraio non toccavo uncinetto e ferri, ho avuto un intervento con un ritardo di 8h in cui son dovuto stare in camera, mi sono portato un lavoro a maglia e quel nervoso provato in quel giorno mi ha fatto abbandonare per così tanti mesi tutto ... menomale che questa pausa mi ha fatto riscoprire il disegno e l'acquerello, te e Shamila soprattutto... ora sto riprendendo e il canale piano piano va avanti... si lo capisco, ti senti in debito verso i follower e te stessa quando non fai quello per cui hai lavorato tanto ... Grazie , video utilissimo e come sempre bravissima ... Buona giornata e buona pittura .. ciaooooo
A me è capitato di non dipingere miniature per 6 mesi, perché non ne avevo proprio voglia, anche modificarle era fastidioso, quindi ho lasciato stare. Mi sono segnato solo le molte idee. Passato il momento, ecco che ho fatto più progetti in modo veloce una volta ripreso.
Non è nemmeno un problema di creatività, ma di stallo.
Ad esempio col caldo di questa estate ho fatto un blocco forzato perché si sarebbero rovinati i materiali altrimenti. Appena le temperature calano ecco che avrò già le idee e i piani pronti per ottimizzare i tempi di quello che dovrò realizzare.
L' importante è avere diversi hobby tra cui navigare alternando per non soffocarsi
Ciao Valeria. Ho iniziato a dipingere 14 anni fa e anch'io ho avuto i miei alti e bassi nella creatività. Non mi preoccupo quando non ho voglia di dipingere, perché so che poi tornerà. Credo che sia opportuno dipingere quando c'è qualcosa nell'anima che vuole uscire, ed è allora che si realizzano i migliori quadri. Io vivo le mie giornate abbracciando i miei vari interessi e facendo esperienze di vita, che ogni tanto lasciano un segno nell'anima, che quando sarà maturo, vorrà uscire e si realizzerà su una tela. Altre volte mi basta una semplice emozione generata dalla fantasia per creare un quadro. Qualche volta ho provato a forzare la creatività, ma ho sempre ottenuto pessimi risultati, quindi faccio delle lunghe pause aspettando l'onda creativa.
Mi fa piacere sapere che ti piace leggere, perché a me piace scrivere. Ho scritto quattro romanzi e un saggio; se vuoi te ne regalo uno.
Io all'inizio, da giovane ero precisina ma era una sofferenza, poi ho scoperto la bellezza del lasciarsi andare, i dipinti vengono secondo me molto piu belli hanno una energia diversa più importante è come se uscisse quella parte di noi che teniamo incatenata dalla nostra fissazione della precisione. Bè questo è stato il mio percorso. Sul discorso dipingere per forza, da una parte è giusto, lo dico da pigra, perché comunque dovrebbe essere un mestiere, oltre il fatto che produrre ci dovrebbe far migliorare nella tecnica. È chiaro che non tutte le opere saranno eccellenti. Io ho la famiglia e quindi devo occuparmi anche di lei, quindi molto spesso sono in vena di dipingere ma ho altri compiti da svolgere
Vale, grazie per questa condivisione come vedi siamo in tanti ad essere bloccati non sei sola. Sono la regina dell’alibi, ogni scusa è buona per rimandare. Io sto cercando di aiutarmi leggendo “La via dell’artista”, ti faro’ sapere..
Lavoro come artista da 30 anni con alti e bassi da montagne russe.
I motivi del blocco sono tanti, sono soggettivi, e sono tutti legati ad un momento di trasformazione , di evoluzione interiore.
Pertanto mi trovi d'accordo con l'osservare cosa avviene durante questi momenti con la giusta apertura al cambiamento che sta avvenendo. La paura del blocco, il senso di smarrimento o di fallimento, i sensi di colpa per la mancata performance, il non riconoscersi nel blocco come ci si riconosce e ci si identifica nella fase creativa...è tutto questo un tranello emotivo, chi ci mormora è quel vigliacchetto del boicottatore interiore.
Entrare nella logica che il blocco è il preludio ad una fase di cambiamento è un'apertura all'ascolto con fiducia.
Tonalità, luminosità, saturazione,… Certamente è saturazione perché quando si connubia la passione alla professione il volere, che nel caso fortunato individuale coincide col dovere, viene scalzato dalla tempistica del secondo, in quanto si fa fronte alla sopravvivenza economica tramite la produzione della propria attività. In questo modo quindi l’arte non è più libera, depensamento, ma il polo ossessivo della propria emancipazione sociale: il lavoro. La pausa è fisiologica, godibile quanto le gran sgobbate, ma se non fa scaturire un certo dilemma morale, un senso di colpa, perché si sente la volontà di deporre l’abnegazione, l’immersione dell’identità nel ruolo sociale polarizzante e asfissiante. Un domani di esseri umani liberi comporterà anche un freno alla schiavitù del lavoro, e se questo costringerà però anche alla cessazione delle opere perché siamo noi l’opera, questo genere di riflessioni filosofiche sono il contenuto buono di questo momento di pausa. L’artista è l’io assoluto di ognuno di noi, non il parziale di uno sbilanciamento verso le personali passioni e inclinazioni, tantomeno il lavoratore, che nell’attrito con l’imperante scenario sociale divengono una maschera ed una castrazione emotiva quanto un desiderio proprio mai pervenuto. Valeria rimane Valeria che dipinga o no, che prosegua o faccia tutt’altro. Questa è la morale dell’esperienza artistica, come rappresentazione e scultura di sé. Omaggi
Ciao Valeria! Allora... La stessa cosa capita anche a me a scrivere. Ti rende vuoto, sconfitto, vero?
Ma hai ragione... c'è quella piccola scintilla.... Allora tu devi fare una cosa: desiderare. Se tu sei constante nel desiderarlo, se è davvero una tua scelta, nel senso lo vuoi veramente, allora desidera. Non so se tu credi nell'energia, c'è chi la chiama chimica o altro...è la stessa cosa.
Sì... Sono come te, nel divertimento dell'arte: vuoi fare sempre meglio, perché sei perfezionista, guardi la pagliuzza, i minimi particolari in tutto... Ti capisco, ti capisco.
Beh... l'arte è espressione della propria emotività.
È molto bello che tu lo condividi 😊 sì...
Io sono nato nel dubbio 😅 lol.
Sì, per quanto riguarda guardare e riflettere su ciò ha intorno ti aiuta tantissimo: ti stimolano. Siamo una catena ...una rete cooperativa.
Wow, pure io amo leggere, un po' di tutto...
Io vivo bene la mia creatività, grazie. Sento il bisogno di fare arte quasi ogni giorno. Mi necessita, è come un prurito sulla pelle: più mi sfrego, più avverto l'impellente bisogno di "esistere", perchè l'arte è vita. Riesco... praticamente ogni giorno, o quasi, sì.
Tu desidera, naturalmente non deve essere a comando obbligatorio come hai detto tu: no, sennò non si fa arte. E noi, di arte, ne abbiamo bisogno, quando ci bussa, quando percepiamo il suo respiro...
Io ti auguro davvero di trovarla sempre l'arte, cosa a volte non facile: perché c'è tanta gente purtroppo che parla delle solite cose, non di arte. A me i discorsi da bar non mi piacciono. Quindi, ti capisco...
Bisogna allora fare una cosa: sforzarsi di uscire, non abbattersi mai, e continuarez continuare, senza mai smettere di cercare questa benedetta arte. Ti auguro veramente di trovarla, anche quando credi di non riuscirci.
Ciao, Vale, sempre in gamba.
Sempre bella e sorridente, complimenti. Continua così, che sei un esempio per tutti.
Per dipingere bisogna essere sereni e senza ptoblemi in modo che la propria fantasia può spaziare e non essere assorbita dai problemi....
sei molto brava ! 😘😘 e son daccordo con te...!
Purtroppo capisco bene questo blocco. Arrivano quando ci sono dei conflitti interni che magari reprimiamo perché magari ci risultano scomodi... Nel mio caso ho usato l'acquarello per anni, pensavo fosse la mia tecnica assoluta e non se ne parlava di provare altre cose (sperimentando si ma non a livello piú professionale)
Dopo un po' mi passava proprio la voglia di mettermi a dipingere, mi risultava pesante progettare qualcosa e non avevo piú quell' intraprendenza di prima (è stato uno dei motivi per cui poi non mi sono iscritta in Brera anche se non è solo questo). Nel mentre ho cambiato settore lavorativo come cuoca, sono stata ferma per qualche anno e ora disegno nel tempo libero, però ho notato che non avendo più la pressione addosso di dover fare qualcosa per forza di cose nel modo perfetto mi dia piú la possibilità di sperimentare cose nuove e di divertirmi di più. Ora so usare tutte le tecniche grafiche e pittoriche ( certo c'è sempre da migliorare), passo dall'astratto al realistico e non me ne frega più niente dei paletti che ci impongono di fare tutte le cose con un determinato stile altrimenti sei poco coerente perché non è vero!
Quello che hai imparato rimane li, se provi a fare qualcosa di diverso non significa che non potrai tornare indietro e riprendere quello che facevi prima, anzi ti aiuta a farlo meglio.
Le pause servono a fare il punto della situazione anche se a volte possono risultare a primo impatto scomode, da cosa nasce cosa.
Significa che quello che stai facendo ha bisogno di un aggiornamento e hai bisogno di nuove risorse mentali
È vero con il caldo anche io ho il blocco, sto solo facendo disegni a matita,.. mi piace molto come spieghi le cose, grazie dei bei consigli.
Davvero interessante, probabilmente ci sono delle stagioni artistiche. Proverò ad applicarle più consapevolmente :)
Che bel video❤ che fa riflettere
Ciao Valeria, ti stimo!
Molto interessante questo argomento! Per me dipingere è faticoso perché sono molto esigente con me stessa e vivo male i fallimenti…
D’estate soffro molto il caldo e difficilmente riesco a produrre qualcosa di decente perché faccio ancora più fatica, così non mi diverto, lo vivo come un’imposizione a me stessa. In compenso “mi nutro” di tanta natura e di bei luoghi e faccio scorta di immagini che mi riprometto di acquerellare quando me la sentirò.
Difficilmente dipingo in plein air, non sopporto gli sguardi incuriositi dei passanti 🤷♀️
Ciao Vale, il caldo non aiuta. Concordo con te ! Tante volte ho un rifiuto , ma quando meno me lo aspetto mi si riaccende la lampadina. Un abbraccio 🥰
anche se sono solo un hobbista credo di poterti capire... io vado a "ondate", ci sono periodi in cui disegno di continuo e altri (anche per ANNI) in cui non ne voglio sapere
per te che ne hai fatto un lavoro immagino che la cosa sia molto più problematica...
sono d'accordo col suggerimento che dai per sbloccarsi e tornare a creare, come sempre umile e onesta 🏆
ho provato a forzarmi ma il risultato è di crearmi repulsione, aspetto che la voglia (o meglio i bisogno) torni, nel frattempo guardo quelli bravi come te
ad ogni modo io ti seguo per la persona che sei, quindi mi troveresti qui a metterti like e cuoricini pure se da domani facessi bricolage 😉tornerai a creare bellissime cose presto
🌹🌹🌹🌹❤❤❤❤
Ciao! Quello che mi sento di dire è: Qualunque cosa facciate, non lasciate mai la vostra anima indietro ...E, non uscite mai fuori da voi stessi, anche quando imparate nuove cose o vi distraete senza mai nulla togliere dall'integrità e purezza del vostro percorso... (F. P. Ardizzone)
Stesso "blocco" a parte le cose strettamente necessarie, non tocco da luglio tavoletta o PC. Il non vedere un ritorno effettivo in lavoro, feedback gratificazione, per via di un periodo di magra.
Mi ha fatto passare la voglia.
A confronto anche con altri colleghi, mi ha portato a rivalutare scelte di vita pensando di andare a fare altro.. dopo 15 anni. A parte rari sprazzi, quando proprio mi sento ispirato, anche solo mettermi davanti alla tavoletta, prendere una matita, mi mette ansia. Oltre a vari fattori esterni, quali età, pressione sociale e precariato. Per il momento non sto forzando di riprendere, che tanto sarebbe contro producente, aspetto per ora.
Mi viene in mente la citazione:
"dottore non era la capoccia erano li straordinari di aprile!! Cit." ^^'
Il mio problema principale è l'estremo giudizio nei confronti di quel che faccio, come se ogni cosa dovesse essere l'ultima e la più elevata. Questa cosa nel tempo mi spinge a migliorare molto ma allo stesso tempo mi fa' attraversare momenti di grande incertezza dove il dubbio supera il Piacere, dove l'incertezza supera la gioia facendomi cadere in un baratro dal quale è difficile risalire.. ma oramai l'ho capito, e nonostante la consapevolezza mi risulta comunque fin troppo spesso complesso prendere con leggerezza quel che infondo nasce per darmi aria e farmi sentire leggero
Io ho notato che alcune volte questo blocchi sono semplicemente momenti di rigenerazione di cui sento il bisogno, delle pause salutari. Per quanto la costanza sia importantissima, altrettanto importante a volte è proprio prendersi una pausa per capire e capirsi
una pausa, e poi riparti, così e' la vita. Serve una pausa anche agli spiriti creativi.
Di blocchi io ci convivo..è la vita! Che significa..bhe soffro di ansia e sindrome bipolare. La convivenza con i blocchi artistici è normale per me ..soluzione molto semplice: cambiare sempre e poi tornare successivamente sul processo precedente. Trattare ogni cosa con fantasia ,arte e amore. Che si tratti di un disegno o della cucina o di un'avventura di dungeon and dragon tutto è arte. Sperimentare e divertirsi. Certamente pochi capiscono, specialmente se si va continuamente in cerca di consensi ...come nel caso di molti artisti e creator che si pensano arrivati tanto da rifiutare anche le richieste di follow da chi è appena entrato in quel mondo è vorrebbe una mano. Il blocco si trova dentro il cuore...divertiti sorridi, non pensare a nessuno, un video di scusa per spiegare il blocco...chi ha il blocco mi è ti ripeto non è perché non ha idee buone ma perché ha dimenticato il divertimento dell'ignoto..l'avventura. 😁😁😁
Ciao Vale, forse è un momento di depressione che può farti sentire triste e priva di fiducia in te stessa, vedrai che passerà! Intanto nutri la tua anima leggendo libri, guardando film, immergendoti nella natura, seguendo corsi... Ciao, Silvia
Secondo il video di Instagram che hai messo si rappresenta il pittore come un' ossessionato dal demone dell' arte che lo rapisce e lo fa smaniare ogni momento! È una situazione da bohemien romantico! Non so se i pittori impressionisti o Caravaggio o nel rinascimento erano proprio così, forse, chissà... però oggi è un altro tempo, il pittore non sarà come un impiegato di ufficio, che timbra il cartellino , ne come un pazzo stravagante, forse sarebbe meglio una cosa più normale...poi ogni individuo troverà la sua formula, non so...😅. Comunque ti vogliamo tutti bene buona ripartenza dalle ferie!
Io mi sono bloccato in modo quasi totale,ho addirittura cancellato i miei profili sociali, Instagram fb,tik tok...sono ancora in tempo per riattivarli prima che vengano eliminati in modo permanente...ma proprio attuale non mi va più di fare niente....anche se come dici il braciere c'è sempre... magari più in là ricomincio un nuovo percorso con nuovi stimoli , magari senza stare esageratamente sui social soprattutto.....Bo vedremo come va a finire
La voglia va e viene. In qualche modo è sempre presente. A differenza della poesia, la pittura comporta una partecipazione fisica, bisogna quindi un po' prepararsi.
Che dire, mi sorprendi ogni giorno, schietta, brava e saggia. Lo dò per scontato ma va detto, anche bella. Penso che il tuo essere così perfetta possa spaventare le persone a te vicine 😂 sono ironico ovviamente ma comunque è giusto quello che dici, anche i momenti no sono importanti e a quanto pare riesci a valorizzare anche quelli. Ma sei umana?
Per quanto mi riguarda, ci sono due cose che mi bloccano: una è la paura di sbagliare ed è il motivo principale per il quale seguo corsi online a mo’ di Netflix e poi non esercito; la seconda è la terribile sensazione di fare cose già fatte mille volte da mille altre persone, molto più brave di me. La prima la vinco faticosamente scarabocchiando su taccuini che ho in giro per tutta la casa , mentre per la seconda non ho ancora trovato la soluzione, purtroppo . Anch’io non pubblico quasi nulla nei miei periodi peggiori e questo mi aiuta a ritrovarmi
Potrebbe essere un po' di depressione,affetti feriti..forse?Non so,a volte succede senza una causa appartente.Potrebbe anche essere una pausa di riflessione inconscia..il nostro cervello ha bisogno di tempo per rigenerarsi,rinfrescarsi..potare i rami che non portano frutti.Ciao,sei brava continua a dipingere..ti parlo da disegnatore ,illustratore..il mio lavoro.
Io sono una persona emotiva, ansiosa e testarda 🥲... Per molto tempo ho smesso di dipingere e ora mi sento indietro su tutto, quindi vorrei fare tutto in una volta!. Mi sono fissata sull'impressionismo e sul post-impressionismo, perchè mi piacciono e li sentivo più alla "mia portata", ma mi sono scontrata con un muro!!. Mi sono resa dolorosamente conto di quanto io effettivamente sia rimasta indietro tecnicamente, e di quanto l'esaurimento nervoso che ho passato qualche anno fa, abbia influito sul mio carattere, e anche sul mio modo di fare e di vedere le cose.
Ad ogni ostacolo tendo a buttarmi giu molto facilmente ma mi sto sforzando di restare sempre il più positiva possibile, anche ora che non riesco a prendere in mano il pennello per dipingere ad olio (nonostante la voglia di dipingere!!!!).
é un momento di blocco particolare, perchè deriva dalla mia insicurezza e dalla paura di affrontare le difficoltà. C'è una vocina nella mia testa che mi dice di non provarci nemmeno, perchè tutto finirà con un fallimento, come sempre. Sono stanca mentalmente e fisicamente (mi è stato detto che potrebbe derivare dal cortisolo alto), ma ho capito che per uscire da questi momenti, l'unica vera cosa da fare, è lottare. Lottare con me stessa pur restando gentile e clemente... per questo ora non sto dipingendo ad olio, ma mi sto dedicando a qualcosa di diverso e in un certo senso ho fatto un piccolo passo indietro 😀.
Io personalmente al momento mi sto dedicando alla tempera a guazzo, e sto facendo piccoli dipinti molto semplici e rilassanti, e gia sento tornarmi la positività e la voglia di sfidare un nuovo ostacolo.
Forse delle volte dobbiamo solo fermarci, riposare, riordinare le idee e fare un passo indietro. Mi ripeto che la fretta è cattiva consigliera, che devo darmi il tempo per crescere e migliorare, e di trarre insegnamento da tutto, anche dai momenti di blocco creativo e di difficoltà!.
A me aiuta molto guardare video di altri artisti, ma in certi momenti questo è controproducente perchè tendo a non essere particolarmente obiettiva e mi metto troppo a confronto con gli altri, ma in modo un po tossico 😓. Qui mi vengono in aiuto i libri, i manuali di tecnica e di teorica, e allontanarmi dai miei luoghi più abituali.
I blocchi sono parte di una crescita! Anche lo scalatore si ferma a prender fiato, si ossigena e serve nel cammino, lo stesso nella pittura, poi ci si arricchisce negli stili, perché il cervello è sempre in attività! A volte chi fa figurativo prova a sentire attrazione per svago nell' astratto, chi invece disegna, oppure si fa altro per poi riprendere!
Anch’io non avevo voglia di dipingere
Ma quello che faccio spesso per continuare la mia ricerca artistica e quello di guardare i libri con l’immagini (come i quadri dei artisti in passato) per avere nuovi ispirazioni agli miei nuovi dipinti che credo
Invece per non perdere la pratica di disegnare o dipingere faccio dei piccoli lavori nel sketch book
Quindi facendo queste 2 cose piano piano mi sto riprendendo a lavorare e creare
Nel mio caso succede che ho un lavoro aperto, iniziato con entusiasmo, e poi lasciato aperto a tempo indefinito (dipingo miniature, scolpisco e costruisco diorami, è un po' diverso da dipingere quadri). Per me diventa uno sforzo dovermi sedere a quel tavolo, tirare fuori strumenti e colori, e riprendere in mano tutto. Non ho perso l'interesse, vorrei finire, ma psicologicamente non sono mai pronto.
Nel mio caso si tratta di un hobby, ho già un altro lavoro, e dopo una giornata potrei essere stanco, altre volte avrei tempo ma preferisco fare altro. Nel mio caso funziona che mi obbligo a riprendere, dopo mezz'ora può capitare che mi infervoro di nuovo e potrei andare avanti ore e anche i giorni seguenti.
Ciao secondo me ci sono tanti fattori ,il caldo afoso,il momento di riflessione ci fa migliorare e ci rigenera ,questi sono blocchi che ci fanno migliorare e scoprire altre lati artistici e scoprire. La nostra. Altri visioni dove. Dove poter rappresentare. Il nostro pensiero ho il nostro stato. D'animo per esprimerci al meglio,ben vengano i momenti di. Vuoto. Sono. Importanti per scoprirci e scoprire e mogliorarci
L'AI ha forse un po' tolto l'effetto wow al mondo delle illustrazioni. Sarà egocentrico e sciocco, ma per me poter sorprendere gli altri era una delle molteplici motivazioni del perché farlo/studiare, è una piccola ferita che si sta forse rimarginando.
Io sono nel pieno della fase che descrivi e a rilento studio. Sto anche aggiustando la stanza per trasformarla in un piccolo studio.
P.s. "anche se ancora non riesce a capire i miei quadri" è stato un piccolo cortocircuito in questo video. ❤
È successo anche a me con le poesie e la scrittura, è tutto vero.
Ciao, io ho visto quella bella copia del tondo di Michelangelo che avevi fatto e sono rimasto meravigliato da quella copia🤤 secondo me per superare il blocco potresti attingere ai vecchi maestri del passato, che né so, prova a fare una cesta di frutta, natura morta o qualcosa del genere, piacciono tanto alle signore e potresti trarne vantaggio. Guardare alla vecchia scuola x riprendersi, magari provando le tecniche del passato, grisaglia e velature ecc. Qualcosa che hai davanti agli occhi e che puoi copiare subito. Spero che ti passerà, cmq figata di copia di Michelangelo👌🏻 ciao
Cara Vale, sono sei mesi che non dipingo. E non disegno. Non ho più voglia. Ma a metà gennaio devo fare una mostra di quadri in un museo e quindi oggi o domani al massimo devo riprendere a dipingere. Se no, non riuscirò a preparare in tempo tutti i quadri per la mostra.
Mi devo obbligare a dipingere. Questa cosa non mi piace affatto ma non ho altra scelta.
Baci, baci😘
Ciao, non voglio lusingarti ma oltre ad un'artista vedo un cervello che trascende l'arte
Oltre ciò da dilettante vorrei chiederti se ometti il metodo Loomis volontariamente o ne hai dimestichezza al punto di non citarlo.
Tsmc 4 all! ;)
Al bocco prima o poi ci si arriva .ogni blocco si cresce quindi esiste nella vita artistica ma anche chi lo fa per puro picere lo stop, è arrivato il cambiamento la maturazione di ognuno di noi bisogna aspettare e dare ascolto al cambiamento.
Carissima, ho 67 anni, e disegno da quando andavo alle elementari. Non per lavoro ma per passione di tutto ciò che possa essere definita Arte. Da diversi anni mi ritengo una persona creativa, provo a fare di tutto un po. Anni fa, iniziai un mosaico, una madonna con bambino, mai fatto uno prima, lo chiusi in un cassetto per un bel po, poi, 4 anni fa, lo ripresi, e lo terminai, feci base in legno, con cornice, e l'ho inserito in un altra cornice con vetro.....ora, direi che è dal mese di aprile che non ho più voglia di fare nulla, tranne un demone tribale con roll-point rosso e nero, per un amico da fare come tatuaggio.....P.S. non ti fermare, altrimenti come faccio di tanto in tanto spiare ciò che fai? Un abbraccio Fausto.....
io spesso cambio tecnica,passo alla cartapesta,o alla stampa ad esempio...cambio....ora mi sto interessando alla tecnica del momigami,ho voglia di fare qualcosa di diverso,ma fa bene alla mente!cambiare e poi tornare alle origini...
Da tanto che non aprivo i tuoi video proprio perché ho un blocco. E mi vergogno un po. In fondo non so più dove metterli faccio sempre boschi laghi montagne, cioè quello che vedo dalle mie finestre. Mi sento banale. Grazie per le tue parole mi hanno aperto un mondo
Mamma mia quanto sei bella 🌹
Interessante punto di vista. Anche io dipingo, o meglio dipingevo ed ora faccio altro. Però la scintilla è ancora lì e non si spegne, ma ora non sento la voglia di riprendere in mano il pennello. Comunque il mio pittore preferito è Vladimir Volegov.
Grazie Vale per la condivisione, mi sento meno sola in questa fase particolare artistica, anche se non sono una professionista nel tempo ho frequentato diversi corsi e poi iniziato un progetto per me molto importante. In seguito ad un percorso di studi nuovo ho avuto come un blocco e non riuscivo più a dipingere se non qualcosa di leggero e astratto. Anche l'aspetto emotivo mi rendo conto che influisce in queste cose e anche a malincuore ho aspettato che passasse. Un giorno qualsiasi ho ripreso in mano un lavoro iniziato e l'ho portato a termine, con un senso di liberazione e soddisfazione. La pausa era stata necessaria, ma mi chiedo, se si avessero delle date precise per consegnare un lavoro, come si potrebbe fare? Ciao 😊😘
Ciao! Secondo me le date aiutano tanto a procrastinare di meno e a finire i progetti prima
@@ValesuTela eh... :)
La nostra esistenza si può paragonare ad un tracciato cardiaco.
Quando il cuore batte ed è vivo ha i suoi alti e bassi.
Così quando si vive la vita, la vita ha i suoi alti e bassi.
Ma se il tracciato del cuore è piatto, vuol dire che il cuore ha smesso di vivere.
Così è la vita.
Se è piatta, regolare, non ha più alti e bassi, è senza vita.
È normale, naturale ed umano avere degli alti e bassi nella vita.
I momenti di stallo fanno parte del nostro battito vitale.
Sono necessari per il respiro, per la vita.
Se siamo degli esseri viventi ci comportiamo da tali.
Ogni cosa ha il suo ciclo vitale e naturale.
Bisogna fare quello che più ci si sente ed essere vivi.
Questo è il modo migliore di vivere, volendoci bene 🙂
Per esempio mi sono accorta negli anni, che non posso fare a meno della bellezza, di essere immersa nella bellezza.
Si potrebbe pensare che la bellezza sia appannaggio solo degli occhi.
In realtà la bellezza la viviamo con tutti e cinque i sensi.
La bellezza delle immagini, la bellezza dei suoni, la bellezza dei profumi, la bellezza dei sapori, la bellezza dei contatti.
Quando sei immerso nella bellezza sembra di rinascere.
Sembra di rigenerarti.
Sembra di ricrearti.
Sei nuovo, anche se sei lo stesso.
Non può con la bellezza essere piatto il diagramma.
È sempre in movimento è sempre vitale.
Non c'è un'altra condizione necessaria secondo me, per un artista e per un essere umano, se non quella di vivere nella bellezza...❤️
Ti capisco non sei la sola...la penso come la ragazza che ti ha commentato sopra. I fattori esterni sono molto importarti,io ne risento molto e mi blocco totalmente..mi viene solo da disegnare qualcosa di macabro e ho sempre la testa su altre cose.
Effettivamente quando ci si ferma ci si sente inferiori o comunque ci si sente indietro rispetto agli altri che continuano a produrre...ma credo che sia giusto cosi,bisogna riposare la mente per tornare meglio di prima... purtroppo c'è anche tanta competizione,ci paragoniamo spesso agli altri e hai ragione a dire che a volte ci dimentichiamo di divertirci.
I blocchi si liberano da soli,io non ho mai trovato risposte a questi blocchi,so solo che si sbloccano quando non me lo aspetto...tempo al tempo..giorni,mesi...
È questione di Musa se c'è , il motore della propia creatività si riattiva ... i momenti di pausa servono per una nuovo periodo creativo ...molti dicono che non bisogna abbandonare l'allenamento,, secondo me funziona solo se la propia Musa è favorevole , è presente...per il resto occorre attendere e fare qualcosa d'interessante ...nutrirsi..
A mio parere, non si deve mai interrompere, continuare giorno dopo giorno. E non guardare mai quello che fanno gli altri, se non di tanto in tanto
Il soffio per "la brace artistica" si chiama stimolo, sul pc ho varie cartelle a tema, è la mia sveglia creativa
Ho seguito la tua spiegazione e mi sono deciso a dare un mio punto di vista.
Creatività, termine sopravvalutato in epoca moderna, ma che in origine ( non mi risulta sia cambiato nel significato) vuole intendere tutto ciò che viene originato dal nulla. I Greci dicevano che la creatività è abitata dagli dei, folli per loro natura. Parlavano di entusiasmo per significare il gesto del fare artistico, e l'entusiasmo era la forza che esprimeva il furore divino. Preciso, non sono credente ma nemmeno ateo. Nelle tue parole, è emerso, detto in diversi modi, l'atteggiamento di controllo del gesto "creativo". Se permetti, lo chiamerei comunicazione. In Ebraico, c'è una parola: emmet, che significa verità, che a sua volta vuole intendere il fare...Nella mia più che decennale esperienza nell'ambito della comunicazione visiva, ho sperimentato spesso il piacere della sorpresa nel chiudere quella parte che ragionevolmente mi ha portato in quel momento...e lasciare che la mano disegnasse per suo conto, con la sua volontà...ormai da tempo so che questa modalità è la più efficace delle risposte possibili alla stanchezza del produrre immagini in serie. Sono illustratore, ma anche pittore e fumettista...sono sopratutto consapevole di essere privilegiato, perché tra le altre cose, non mi servo dell'ispirazione...perché quella forza è con me anche quando credo che sia scomparsa. Ci sono due modi di DISEGNARE, il primo è quello dove la mente è presente e cerca. L'altro, è quello dove la nostra mano con la matita viaggia e immancabilmente ci sorprende perché incontriamo ogni volta frammenti di noi stessi.
È normale specialmente se si disegna o si dipinge tanto staccare fa bene alcuni mangaka giapponesi addirittura dopo aver prodotto tanto e innumerevoli volumi e libri si prendono anche 1 anno di pausa per riprendere al meglio quando una cosa la fai troppe volte non va bene fare una pausa serve per sentire la mancanza del disegno . Io ho preso 1 mese di pausa dall'arte di solito quando non ho voglia di portare avanti miei progetti artistici il mio trucco diminuisco le ore disegno 1 sola ora al giorno poi faccio altro .
Secondo me non c'è risposta
È un bisognò, staccando ci togliamo le ragnatele del fare sempre la stessa cosa, quando si riparte c'è sempre un qualcosa di nuovo
Credo che il problema centrale sia l'identificarsi con ciò che facciamo. Io dipingo e i miei quadri e il dipingere fanno parte di me ma non mi descrivono totalmente ci sono talte altre cose in me che non vanno trascurate solo perché "sono un pittore " Quando ho capito questo ho ricominciato a dipingere con serenità
Io penso che periodicamente ci dobbiamo sentire svuotati, dobbiamo avere la sensazione di non riuscire più a dipingere, è normale, deve essere così!
sei semplicemente umana,,,
Da artista ho sempre trovato tossico l idea della comunità artistica che dice "NON HO MAI BLOCCHI" o "Tutto ciò che creo è sempre bello"
Sono tutte cavolate.
Il blocco esiste
Bisogna imparare a conoscerlo, e a viverlo.
Io ho trovato dei metodi personali, premessa
Io sono un aspirante characther designer o graphic novel creator, quindi non sono un artista classica , e
Lo shitbook
Un quaderno dove puoi fare tutti gli errori e le cavolate che vuoi.
Non avendo la pressione di creare qualcosa di bello puoi fare tutto
Chiunque dovrebbe tenere uno shitbook e non mostrarl a anima viva , davvero
AIUTA
- disegnare cavolate
Ho perso il conto di quante volte mi sono sentita bloccata e come la ho superata? Disegnando cavolate.
Gatti che suonano il pianoforte, cosa vedo attorno, e se non funziona disegno I miei personaggi in diversi outfit e pose (sempre rispettando i loro gusti e personalità)
Questo esercizio è molto divertente perché dovete farvi domande e cercare, tante ricerche
Ma ci assicuro che crea scenari molto divertenti
Ciao vale, ho visto poco fa il video per iscrivermi per 10 giorni gratuitamente ma non ho capito come fare
😄👍👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Personalmente spesso mi blocco perché penso che tanto non arriverò mai al livello che vorrei e quindi chi me lo fa fare. A volte però la voglia di sperimentare è più forte e ricomincio, ma questo pensiero è sempre pronto a farsi sentire 😢
A me aiuta concentrarmi su come risolvere un “problema” per volta ❤️
@@ValesuTela
@@ValesuTelain che senso? 🤔 come procederesti in questo caso?
Io dipingo per hobby sono rimasta ferma per sei anni poi ho sentito che divevo riprendere in mano i pennelli ora sono quasi due anni chedipingo spesso mi aiuta a scaricare le emozioni e mi far stare bene come lo scrivo ora sto dipingendo astratti molto colorati😂🎉❤
....è del tutto normale che capitino questi periodi... e non si possono assolutamente generalizzare, siamo tutti diversi e reagiamo tutti in modo diverso e personale.
L'ultima volta che non avevo voglia di dipingere sono passati 5 anni poi ho ripreso come se niente fosse.
lo stesso mi è capitato con la musica, un giorno non avevo più voglia e la pausa è durata addirittura 10 anni... poi ho ripreso da dove avevo lasciato.... è così non puoi farci niente....ovviamente mi sono potuto permettere queste pause perchè non dipingo per vivere.... ma sono piuttosto convinto che lo avrei fatto comunque... conoscendomi hehehehehe!!.... io penso che tutti passino prima o poi da questo "ponte" alcuni lo chiamano "periodo sabbatico" io lo chiamo "non mi va di fare niente".... almeno per quanto mi riguarda!...... Niente paura :)
🤗
Io pure ma d'estate mi ci fa sempre
Anch'io sono già 2 mesi che non disegno forse anche il caldo influisce ma adesso non ho voglia ma so no sicura di ricominciare presto xchè a me piace disegnare
Se sono molto triste non c’è niente da fare, ma se sono solo pigra è utile per me “obbligarmi” a mettermi lì, poi mi divertirò ma all’inizio faccio fatica
L, essere leggeri lo richiede la società di ora. Io sono nella stessa tua situazione.
Siamo troppo liberi....i grandi della pittura lavoravano su commissione...noi moderni lavoriamo per il ns piacere...
mi fanno ridere i commenti qui sotto! tu hai dedicato la vita al dipingere mentre questi fenomeni che ci hanno dedicato qualche minimo momento libero pontificano come se avessero capito qualcosa 🤣🤣🤣
Impara l'arte e mettila da parte.Tipo il musicista che magari fa un altro lavoro poi lo senti suonare e non ci puoi credere che ti fa vibrare quella corda interiore.
Neanche io sto dipingendo....troppo caldo 😅
Se la voglia non c e fermarsi e aspettare che torni. Tutto normale.