Ciao Sergio... Grazie per trattare questo argomento troppo inflazionato di cui si parla a sproposito. Oggi come oggi sembra che tutti incontrino narcisisti, quando invece il narcisismo è un vero e proprio disturbo. Ho una riflessione da fare, che si aggancia a quella già fatta da Erika qui sopra. Ogni bambino è un foglio quasi bianco, nel senso che nei geni ci sono predisposizioni e già nel grembo materno cominciano a formarsi tratti di ciò che sarà emotivamente il nascituro...ma il grosso, poi, credo si faccia dopo, quando bisogna costruire attraverso formazione, educazione, e attraverso materia di sostanza la personalità del bambino. Che sarà poi un adulto capace o meno di provare empatia, rispetto e sentimenti in funzione della formazione emotiva e cognitiva che gli è stata data. L'essere umano è davvero uno dei pochi esseri di questa terra a essere totalmente dipendente dalle cure dei suoi genitori nei primi anni e ripeto anni di vita. Mio papà da pastore sardo mi racconta di come gli agnellini in siano in piedi 10 minuti dopo la loro nascita perché devono saper camminare, devono saper fuggire dagli eventuali predatori, e la loro evoluzione e il loro istinto sia quindi così portato, anche da parte della sponda genitoriale, a far alzare in piedi subito quell'agnellino. Il bambino no, è affidato alle cure dei genitori, non ha istintualità, e tutto ciò che sarà, lo dovrà alle cure e alla formazione. Per questo motivo non riesco a "perdonare" il narcisista nonostante sia a sua volta vittima. Il narcisista è capace di mettere in scena comportamenti perfetti, di essere un attore nato, amorevolmente prodigo di perfezione nei confronti di partner, figli e società se si tratta di difendere la sua immagine pubblica, mentre poi è un orco all'interno delle pareti domestiche. Allora mi mi dico che...se sa mettere in scena il teatro della perfezione forse, sa come si tratta davvero un essere umano e sa anche che il suo è sì un comportamento è incorretto e non mette l'altro nelle condizioni di stare bene. Il narcisista non è empatico ma prova disagio, quindi sa che provare disagio non è bello. Il narcisista quindi, in un certo qual modo è anch'esso un essere recettivo che sceglie il proprio io. Io scindo il patologico che fa male a se stesso e il patologico che cagiona male all'altro. Prova a far male a un narcisista e vedrai che reazioni. Il narcisista è sadico, deve fare i conti con la sua presunta superiorità che in realtà è intima inferiorità, e ti manipola e svaluta per avere ciò di cui ha bisogno per appagare il suo io insicuro. Il narcisista è un parassita, non è in grado, vero, di provare amore ed è qui che davvero dobbiamo imparare noi a difenderci, e come già detto, formare esseri in grado di difendersi e non cadere in trappola. E se siamo già formati ma deboli, una buona educazione alla consapevolezza emotiva ci può salvare. Spesso siamo talmente tanto poveri che non sappiamo dare un nome a ciò che stiamo provando e se non sappiamo dargli un nome, sentiamo solo il disagio ma non sappiamo né circostanziarlo, né discriverlo, né curarlo... Da certe persone bisogna imparare a stare lontani, violentandosi, ma prima bisogna conoscersi. Loro sono "patologici" e vittime di loro stessi, ma a loro volta scelgono il loro tornaconto e non sono del tutto sicuro che siano totalmente vittime del loro disturbo...mi pare che certe volte è come se gli convenisse rimanerci.
Eh Sergio…… touchée in ogni puntino da unire…. In onestà non so se riescano a tirar fuori dell’…..empatia…. Io ci vedo solo un gran vuoto pneumatico ma vuoto vuoto e delle scoppiazzature pari pari come non avessero nulla da dire senza leggere e, a parte tutto quello che ci sta dietro, si porta dentro una sofferenza che vive e fa vivere agli altri che non sono in grado di comprendere le sue reazioni, le sue ‘variazioni’ che non dipendono dal bello che possa apprezzare nell’uomo, nella vita, nelle relazioni… ma da quanto ti senti osannato oggi o meno…. È un brutto stare per il soggetto malato ma ha gran capacità di nuocere perché a parer mio l’incapacità totale di mostrare empatia uccide qualsiasi tipo di rapporto che se all’inizio può essere ‘diverso’ poi può essere incomprensibile, poi violento e poi gli va riconosciuta la capacità di creare dei rapporti in cui certamente anche l’altro diventa partecipe in co-dipendenza pur non riuscendo a capire che vi sia di fondo un rapporto malato perché ci si crede che li si possa aiutare ma…. Si potrà aiutare chi ha 10 facce e ne mostrerà allo Psichiatra 1 o 2 infarcite di maschere (certo per lui è sofferenza e dolore, vero…. vittima di sé) ma non è proprio semplice starci accanto e aiutarli anche nelle relazioni, per parlare del tuo campo, e quindi aiutarsi… sai quante volte guardi prima dentro di te per capire dove sbagli sulle mille colpe che ti regala prima di dire che forse ‘siamo’ entrambi ammaccati se stiamo qui e perseveriamo nonostante le violenze (perché occorre essere sinceri ed anche quelle a cui arrivano non immedesimandosi mai negli altri fanno male). Ascolto con molta attenzione i tuoi video e benché ritenessi doverosi questi commenti per almeno una delle categorie citate, tu e le tue pillole continuate ad essere una lampada al mio piede e una luce al mio cammino, introspettivo, molto. Scusa i toni…. A te vanno solo dei grandi grazie perché ci fai capire fin troppo bene tante cose dell’essere umano…. Sei unico ❤️
Sai come la penso riguardo alle vittime e ai carnefici. I narcisisti sono molto pericolosi per le persone sensibili e poco strutturate, che quindi accettano certi comportamenti rimanendo nella coppia e rendendosi complici del meccanismo malato.
@@SergioOmassi caro Sergio ciò che mi lascia interdetta in una Società dal punto di vista umano ‘fallita’ è che tu hai ragione, si fa parte di un rapporto come ho scritto sopra malato ed è vero che rendersi conto di non essere vittima (il lavoro non è facile) ma di co-partecipare a questo disturbo ci fa indubbiamente ‘smuovere’ come scrivi sempre nei tuoi preziosi Manuali e non ci fa deresponsabilizzare dandoci la possibilità, lavorando su noi, di ricominciare a vivere e questo ə come sempre da parte tua severo ma giusto. Ciò che soffro è che in questo mondo abbiamo la possibilità che chi cresca dei figli lo faccia con la coscienza di dover rendere i propri figli strutturati per poter affrontarlo il mondo in modo che nei tuoi video in un futuro si possa sentir parlare di questi disagi o patologie come qualcosa non contro cui combattere ma solo come differenti modalità di personalità, magari da curare senza che vi siano stati ‘danni’ sulle personalità altrui. Spero di essermi spiegata: vorrei una società in cui non occorra preoccuparsi del narcisismo ma solo curarlo e che gli individui che si approccino al mondo delle relazioni siano strutturati da non essere nè dipendenti nè vittime. Ci sono gli strumenti GRAZIE A CHI FA INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE DI CONTENUTO COME NEI TUOI MANUALI VERA E FATTIVA per formare esseri indipendenti, emotivamente consapevoli e, nel caso, consapevolizzati da quelli che per me non sono manuali ma sono istruzioni per sopravvivere! Te lo dovevo dire. Aggiungiamo a scuola 1 ora di CONSAPEVOLEZZA EMOTIVA in cui gli Omassi possano fare il proprio mestiere. 💙❤️
Che bellissime parole. L’idea di educare emotivamente gli adulti del futuro affinché possano salvaguardasi da relazioni tossiche sarebbe già una cura sociale verso certi disturbi, ma se pensi che a due anni dall’inizio della pandemia il bonus-psicologo è stato soppresso, puoi capire quanto questo sia un progetto utopico. Io faccio la mia parte, ma è una goccia in quello che potrebbe essere un mare limpido per tutti, e alla fine in questo mare si continua a versare altro. Ti abbraccio e grazie di essere presente in questo canale.
@@SergioOmassi è la verità. Stavo riflettendo sul fatto che i semi per questo disturbo di personalità vengono inconsapevolmente nell'infanzia, sarebbe interessante approfondire questo tema. 👍😉
Sicuramente i semi si trovano nell’infanzia e so che più il disturbo è grave e complesso e più è facile che il soggetto abbia vissuto anche quelli che Lowen definiva “orrori. Tuttavia un approfondimento così verticale senza che io abbia una laurea in psicologia potrebbe attirarmi una shit-storm che preferisco evitare. 🙂
Interessante!😮😮😮😊😊😅😅 Fanno delle figuracce pazzesche quando si sovrastimano. Secondo me il covert è passivo-aggressivo. Ancora rido se mi metto a ricordare.😂😂😂😅😅❤❤ Io che sono del 1970, ai miei tempi si diceva: "è convinto/a!". 😅😅
Ciao Sergio...
Grazie per trattare questo argomento troppo inflazionato di cui si parla a sproposito. Oggi come oggi sembra che tutti incontrino narcisisti, quando invece il narcisismo è un vero e proprio disturbo.
Ho una riflessione da fare, che si aggancia a quella già fatta da Erika qui sopra.
Ogni bambino è un foglio quasi bianco, nel senso che nei geni ci sono predisposizioni e già nel grembo materno cominciano a formarsi tratti di ciò che sarà emotivamente il nascituro...ma il grosso, poi, credo si faccia dopo, quando bisogna costruire attraverso formazione, educazione, e attraverso materia di sostanza la personalità del bambino. Che sarà poi un adulto capace o meno di provare empatia, rispetto e sentimenti in funzione della formazione emotiva e cognitiva che gli è stata data.
L'essere umano è davvero uno dei pochi esseri di questa terra a essere totalmente dipendente dalle cure dei suoi genitori nei primi anni e ripeto anni di vita.
Mio papà da pastore sardo mi racconta di come gli agnellini in siano in piedi 10 minuti dopo la loro nascita perché devono saper camminare, devono saper fuggire dagli eventuali predatori, e la loro evoluzione e il loro istinto sia quindi così portato, anche da parte della sponda genitoriale, a far alzare in piedi subito quell'agnellino.
Il bambino no, è affidato alle cure dei genitori, non ha istintualità, e tutto ciò che sarà, lo dovrà alle cure e alla formazione.
Per questo motivo non riesco a "perdonare" il narcisista nonostante sia a sua volta vittima.
Il narcisista è capace di mettere in scena comportamenti perfetti, di essere un attore nato, amorevolmente prodigo di perfezione nei confronti di partner, figli e società se si tratta di difendere la sua immagine pubblica, mentre poi è un orco all'interno delle pareti domestiche.
Allora mi mi dico che...se sa mettere in scena il teatro della perfezione forse, sa come si tratta davvero un essere umano e sa anche che il suo è sì un comportamento è incorretto e non mette l'altro nelle condizioni di stare bene.
Il narcisista non è empatico ma prova disagio, quindi sa che provare disagio non è bello.
Il narcisista quindi, in un certo qual modo è anch'esso un essere recettivo che sceglie il proprio io.
Io scindo il patologico che fa male a se stesso e il patologico che cagiona male all'altro.
Prova a far male a un narcisista e vedrai che reazioni.
Il narcisista è sadico, deve fare i conti con la sua presunta superiorità che in realtà è intima inferiorità, e ti manipola e svaluta per avere ciò di cui ha bisogno per appagare il suo io insicuro.
Il narcisista è un parassita, non è in grado, vero, di provare amore ed è qui che davvero dobbiamo imparare noi a difenderci, e come già detto, formare esseri in grado di difendersi e non cadere in trappola.
E se siamo già formati ma deboli, una buona educazione alla consapevolezza emotiva ci può salvare.
Spesso siamo talmente tanto poveri che non sappiamo dare un nome a ciò che stiamo provando e se non sappiamo dargli un nome, sentiamo solo il disagio ma non sappiamo né circostanziarlo, né discriverlo, né curarlo...
Da certe persone bisogna imparare a stare lontani, violentandosi, ma prima bisogna conoscersi.
Loro sono "patologici" e vittime di loro stessi, ma a loro volta scelgono il loro tornaconto e non sono del tutto sicuro che siano totalmente vittime del loro disturbo...mi pare che certe volte è come se gli convenisse rimanerci.
Eh Sergio…… touchée in ogni puntino da unire…. In onestà non so se riescano a tirar fuori dell’…..empatia…. Io ci vedo solo un gran vuoto pneumatico ma vuoto vuoto e delle scoppiazzature pari pari come non avessero nulla da dire senza leggere e, a parte tutto quello che ci sta dietro, si porta dentro una sofferenza che vive e fa vivere agli altri che non sono in grado di comprendere le sue reazioni, le sue ‘variazioni’ che non dipendono dal bello che possa apprezzare nell’uomo, nella vita, nelle relazioni… ma da quanto ti senti osannato oggi o meno…. È un brutto stare per il soggetto malato ma ha gran capacità di nuocere perché a parer mio l’incapacità totale di mostrare empatia uccide qualsiasi tipo di rapporto che se all’inizio può essere ‘diverso’ poi può essere incomprensibile, poi violento e poi gli va riconosciuta la capacità di creare dei rapporti in cui certamente anche l’altro diventa partecipe in co-dipendenza pur non riuscendo a capire che vi sia di fondo un rapporto malato perché ci si crede che li si possa aiutare ma…. Si potrà aiutare chi ha 10 facce e ne mostrerà allo Psichiatra 1 o 2 infarcite di maschere (certo per lui è sofferenza e dolore, vero…. vittima di sé) ma non è proprio semplice starci accanto e aiutarli anche nelle relazioni, per parlare del tuo campo, e quindi aiutarsi… sai quante volte guardi prima dentro di te per capire dove sbagli sulle mille colpe che ti regala prima di dire che forse ‘siamo’ entrambi ammaccati se stiamo qui e perseveriamo nonostante le violenze (perché occorre essere sinceri ed anche quelle a cui arrivano non immedesimandosi mai negli altri fanno male). Ascolto con molta attenzione i tuoi video e benché ritenessi doverosi questi commenti per almeno una delle categorie citate, tu e le tue pillole continuate ad essere una lampada al mio piede e una luce al mio cammino, introspettivo, molto. Scusa i toni…. A te vanno solo dei grandi grazie perché ci fai capire fin troppo bene tante cose dell’essere umano…. Sei unico ❤️
Sai come la penso riguardo alle vittime e ai carnefici. I narcisisti sono molto pericolosi per le persone sensibili e poco strutturate, che quindi accettano certi comportamenti rimanendo nella coppia e rendendosi complici del meccanismo malato.
@@SergioOmassi caro Sergio ciò che mi lascia interdetta in una Società dal punto di vista umano ‘fallita’ è che tu hai ragione, si fa parte di un rapporto come ho scritto sopra malato ed è vero che rendersi conto di non essere vittima (il lavoro non è facile) ma di co-partecipare a questo disturbo ci fa indubbiamente ‘smuovere’ come scrivi sempre nei tuoi preziosi Manuali e non ci fa deresponsabilizzare dandoci la possibilità, lavorando su noi, di ricominciare a vivere e questo ə come sempre da parte tua severo ma giusto. Ciò che soffro è che in questo mondo abbiamo la possibilità che chi cresca dei figli lo faccia con la coscienza di dover rendere i propri figli strutturati per poter affrontarlo il mondo in modo che nei tuoi video in un futuro si possa sentir parlare di questi disagi o patologie come qualcosa non contro cui combattere ma solo come differenti modalità di personalità, magari da curare senza che vi siano stati ‘danni’ sulle personalità altrui. Spero di essermi spiegata: vorrei una società in cui non occorra preoccuparsi del narcisismo ma solo curarlo e che gli individui che si approccino al mondo delle relazioni siano strutturati da non essere nè dipendenti nè vittime. Ci sono gli strumenti GRAZIE A CHI FA INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE DI CONTENUTO COME NEI TUOI MANUALI VERA E FATTIVA per formare esseri indipendenti, emotivamente consapevoli e, nel caso, consapevolizzati da quelli che per me non sono manuali ma sono istruzioni per sopravvivere! Te lo dovevo dire. Aggiungiamo a scuola 1 ora di CONSAPEVOLEZZA EMOTIVA in cui gli Omassi possano fare il proprio mestiere. 💙❤️
Che bellissime parole. L’idea di educare emotivamente gli adulti del futuro affinché possano salvaguardasi da relazioni tossiche sarebbe già una cura sociale verso certi disturbi, ma se pensi che a due anni dall’inizio della pandemia il bonus-psicologo è stato soppresso, puoi capire quanto questo sia un progetto utopico. Io faccio la mia parte, ma è una goccia in quello che potrebbe essere un mare limpido per tutti, e alla fine in questo mare si continua a versare altro. Ti abbraccio e grazie di essere presente in questo canale.
Ottima disamina Sergio! 💪🤗
Grazie Maria!
@@SergioOmassi è la verità. Stavo riflettendo sul fatto che i semi per questo disturbo di personalità vengono inconsapevolmente nell'infanzia, sarebbe interessante approfondire questo tema. 👍😉
Sicuramente i semi si trovano nell’infanzia e so che più il disturbo è grave e complesso e più è facile che il soggetto abbia vissuto anche quelli che Lowen definiva “orrori. Tuttavia un approfondimento così verticale senza che io abbia una laurea in psicologia potrebbe attirarmi una shit-storm che preferisco evitare. 🙂
Buongiorno Sergio, viva la tua curiosità perché semina briciole non solo di comunicazione ma di conoscenza e consapevolezza di sé 😘
Grazie Flavia!
Interessante!😮😮😮😊😊😅😅
Fanno delle figuracce pazzesche quando si sovrastimano. Secondo me il covert è passivo-aggressivo. Ancora rido se mi metto a ricordare.😂😂😂😅😅❤❤
Io che sono del 1970, ai miei tempi si diceva: "è convinto/a!". 😅😅