Più volte ho provato a ricreare la versione originale, il tuo é perfetto nella geometria, se guardi l’originale il triangolo centrale che esce fuori non é perfettamente orientato ortogonalmente sull’asse x ma appare leggermente ruotato verso destra, ci ero riuscito a renderlo fedelmente, mi piacerebbe sapere se l’originale é differente o se é un problema di esecuzione, pare anche realizzato come una sorta di collage dei tre gruppi ruotati e incollati in posizione, lo schema lo avevo trovato ma era complicatissimo da ricreare con Illustrator, pensa che la prima versione provai a riprodurla con Frehand, non c’erano tutti gli strumenti come il crea forme e utilità del genere, ci si armava di forbici e si univano i tracciati uno ad uno.
Innanzitutto ringrazio Emanuele per aver finalmente proposto un tutorial decisamente meno complesso di tanti altri sul Woolmark. Molti forse dimenticano come il logo fu ideato da Grignani nel 1963 quando gli unici strumenti cui fare affidamento erano il lapis, la riga, il compasso, la gomma. La semplicità era la regola esecutiva di Grignani, anche se il risultato era spesso apparentemente complesso da decriptare: questo è il motivo per cui in rete girano tutorial decisamente astrusi... Rodolfo giustamente nota che il risultato non è comunque identico a quello originale, ma credo che Emanuele volesse solo dare uno spunto di lavoro. Per rispondere a Rodolfo, ho caricato diverse immagini storiche del logo originale nel mio post che ne ripercorre la storia (www.francogrignani.info/the-quite-strange-story-of-the-best-logo-ever/). In effetti, Rodolfo, il triangolo centrale originale cade sempre nell'ortocentro del triangolo equilatero dentro il quale l'intera figura è inscritta (www.francogrignani.info/wp-content/uploads/2021/07/Woolmark-studio-animated-500x.gif), ma è leggermente ruotato, e questo - a mio avviso - ne aumenta il fascino. Tecnicamente, il problema è nell'unione dei tre moduli, che devono seguire rigorosamente il contorno esterno dei cerchi rossi che si vedono nella mia gif animata. Questa è d'altronde la base esecutiva anche del nuovo 'ecolabel' logo 'green Woolmark'. Forse sarebbe meglio eliminare le 'eccedenze' di ritaglio non prima, ma al termine dell'operazione di unione delle parti.
Più volte ho provato a ricreare la versione originale, il tuo é perfetto nella geometria, se guardi l’originale il triangolo centrale che esce fuori non é perfettamente orientato ortogonalmente sull’asse x ma appare leggermente ruotato verso destra, ci ero riuscito a renderlo fedelmente, mi piacerebbe sapere se l’originale é differente o se é un problema di esecuzione, pare anche realizzato come una sorta di collage dei tre gruppi ruotati e incollati in posizione, lo schema lo avevo trovato ma era complicatissimo da ricreare con Illustrator, pensa che la prima versione provai a riprodurla con Frehand, non c’erano tutti gli strumenti come il crea forme e utilità del genere, ci si armava di forbici e si univano i tracciati uno ad uno.
Innanzitutto ringrazio Emanuele per aver finalmente proposto un tutorial decisamente meno complesso di tanti altri sul Woolmark. Molti forse dimenticano come il logo fu ideato da Grignani nel 1963 quando gli unici strumenti cui fare affidamento erano il lapis, la riga, il compasso, la gomma. La semplicità era la regola esecutiva di Grignani, anche se il risultato era spesso apparentemente complesso da decriptare: questo è il motivo per cui in rete girano tutorial decisamente astrusi...
Rodolfo giustamente nota che il risultato non è comunque identico a quello originale, ma credo che Emanuele volesse solo dare uno spunto di lavoro. Per rispondere a Rodolfo, ho caricato diverse immagini storiche del logo originale nel mio post che ne ripercorre la storia (www.francogrignani.info/the-quite-strange-story-of-the-best-logo-ever/). In effetti, Rodolfo, il triangolo centrale originale cade sempre nell'ortocentro del triangolo equilatero dentro il quale l'intera figura è inscritta (www.francogrignani.info/wp-content/uploads/2021/07/Woolmark-studio-animated-500x.gif), ma è leggermente ruotato, e questo - a mio avviso - ne aumenta il fascino.
Tecnicamente, il problema è nell'unione dei tre moduli, che devono seguire rigorosamente il contorno esterno dei cerchi rossi che si vedono nella mia gif animata. Questa è d'altronde la base esecutiva anche del nuovo 'ecolabel' logo 'green Woolmark'. Forse sarebbe meglio eliminare le 'eccedenze' di ritaglio non prima, ma al termine dell'operazione di unione delle parti.