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La Lettera di Giuda: introduzione, struttura e contenuti

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  • Опубліковано 22 бер 2023
  • Care e cari, in questo video ci occupiamo brevemente dell'ultima delle Lettere Cattoliche del Nuovo Testamento.
    Vi consiglio come sempre di leggere il testo in italiano:
    www.laparola.n...
    ma, per chi può, anche in greco:
    www.academic-b...
    Più ancora che negli altri casi, vi consiglio caldamente di leggere questo testo insieme a diversi commentari, perché su molti aspetti non c'è ancora un consenso stabile su questo testo.
    - Bauckham R. J., Jude and the Relatives of Jesus in the Early Church, T&T Clark, London-New York 2004 (1990).
    - Bauckham R. J., Jude. 2 Peter, Word Books, Waco (TX) 1983.
    - Berrin S. L., Pesharim, in L. H. Schiffman J. C. VanderKam (eds.), Encyclopedia of the Dead Sea Scrolls, vol. I, Oxforfd University Press, Oxford-New York 2000, pp. 644-647.
    - Bigg C., A Critical and Exegetical Commentary on the Epistles of St. Peter and St.Jude, T.& T. Clark, Edinburgh 1901.
    - Cantinat J., Les épitres de Saint Jacques et Saint Jude, Gabalda, Paris 1973.
    - Ellis E. E., Prophecy ad Hemeneutic in Early Christianity, Mohr (Siebeck), Tübingen 1978.
    - Fossati M. (a cura di), Lettere di Giovanni. Lettera di Giuda, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012.
    - Grierson F., The Testament of Moses, in «JSP»17/4 2008, pp. 265-280.
    - Hoffman J. N., Die Assumptio Mosis. Studien zur Rezeption massgültiger Überlieferung, Brill, Leiden Boston Köln 2000.
    - Jurgens B. A., Is It Pesher? Readdressing the Relationship between the Epistle of Jude and the Qumran Pesharim, in «JBL» 136/2 (2017), pp. 491-510.
    - Kelly J. N. D., A Commmentary on the Epistles of Peter and of Jude, A. & C. Black, London 1969.
    - Landon C., A Text-Critical Study of the Epistle of Jude, Sheffield Academic Press, Sheffield 1996.
    - Loisy A., Remarques sur la littérature épistolaire du Nouveau Testament, Nourry, Paris 1935.
    - Marconi G., Lettera di Giuda. Seconda Lettera di Pietro, EDB, Bologna 2005.
    - Marguerat D., Il problema sinottico, in D. Marguerat (a cura di), Introduzione al Nuovo
    Testamento, Claudiana, Torino 2004, pp. 13-37.
    - McDonald J. I. H., Kerygma and Didache: The articulation and structure of the earliest Christian message, Cambridge University Press, Cambridge 1980.
    - Philippi F., Das Buch Henoch, sein Zeitalter und sein Verhaltnis zum Judasbrief, S. G. Liesching, Stuttgart 1868.
    - Rowston D. J., The Most Neglected Book in the New Testament, in «NTS» 21 (1975), pp. 554-63.
    - Scheckle K. H., Le lettere di Pietro, la lettera di Giuda, Paideia, Brescia 1981 (1961).
    - J. N. Sevenster, Do You Know Greek? How much Greek could the first Jewish Christians have known? Brill, Leiden 1968.
    - Vielhauer, Geschichte der urchristlichen Literatur: Einleitung in das Neue Testament, die Apokryphen und die Apostolischen Väter, De Gruyter, Berlin-New York 1975.
    - Webb R. L., The Eschatology of the Epistle of Jude and Its Rhetorical and Social Functions, in «BBR» 6 (1996), pp. 139-151.
    - Wisse F., The Epistle of Jude and the History of Heresiology, in M. Krause (ed), Essays in the Nag Hammadi Texts in Honor of A. Böhlig, Brill, Leiden 1972, pp. 132-143.
    Anche per questa settimana è tutto. Come sempre resto a disposizione per dubbi e chiarimenti.
    In copertina, un particolare dal Llibre dels Àngels: Sloane MS 3049, f. 27r, conservato alla British Library.
    Buona settimana!
    Vittorio Secco

КОМЕНТАРІ • 29

  • @conforto-cristiano
    @conforto-cristiano Рік тому

    Davvero molto interessante!!!
    Dio ti benedica Vittorio!!!
    Pace

  • @ariellaaquili269
    @ariellaaquili269 Рік тому +1

    Veramente interessante,ci rivela una teologia inaspettata per il periodo in questione, grazie Vittorio,è sicuramente un testo da approfondire

  • @rosamariavalicenti6191
    @rosamariavalicenti6191 Рік тому +1

    Grazie è super interessante infatti così piccola e così completa

  • @1948mori
    @1948mori Рік тому +1

    Complimenti per la presentazione. Aldilà di tutte le esegesi e le analisi storiche, terreno fertile per gli studiosi, la lettera in sostanza mette in evidenza la generale inquietudine per la presenza di opinioni divergenti nelle chiese nascenti alla fine del I secolo. Due brevi considerazioni. La prima: “Guai a loro! Perché si sono messi sulla strada di Caino e, per guadagno, si sono lasciati andare alle seduzioni di Balaam e si sono perduti nella ribellione di Core” Sembrerebbe che la ricerca di un interesse economico sia predominante rispetto alle tesi teologiche. La seconda:“Profetò anche per loro Enoc, settimo dopo Adamo. ‹Ecco, il Signore è venuto con migliaia e migliaia dei suoi angeli 15 per sottoporre tutti a giudizio…›”. La citazione di Enoc sembra evidenziare una forte incidenza della cultura e tradizione enochica sulla mentalità e il pensiero attuale, nonostante il rifiuto del giudaismo templare.

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Рік тому

      Grazie Giuseppe! Per la prima considerazione, penso che il riferimento forse non vada tanto preso come ricerca di un interesse economico (anche se non lo si esclude) ma al tema della falsa profezia, di chi, dopo aver assunto una posizione di comando, trascina con sé gli altri nel fallimento. Sulla seconda riflessione, sono d'accordo: almeno nei circoli apocalittici cristiani la letteratura enochica era piuttosto popolare.

  • @salvatoredam6229
    @salvatoredam6229 Рік тому +1

    Ciao Vittorio, evviva una volta siamo completamente d'accordo. Sono convinto che si tratta di una lettera autografa, unica dal punto di vista dei contenuti. Da notare una cosa interessante, in quel periodo il canone ebraico non era chiuso e se veramente si tratta di Giuda il fratello di Gesù è probabile che anche Gesù ritenesse "ispirati", "sacri"comunque validi per insegnare testi come il libro dei vigilanti e l'assunzione di Mosè, se così fosse si ridisegnerebbe tutto il perimetro culturale dei Gesuani. Molto lontano dal conceto del Cristo di Paulus o del verbo Giovanneo e più vicino a gruppi come gli esseni degli zeloti e dei terapeutici. Sarebbe molto suggestivo .

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Рік тому +1

      Grazie Salvatore! Sì, sicuramente è uno scritto che merita di essere ancora investigato con attenzione, però a me dà queste impressioni. Forse è vero che il greco di Giuda è molto buono e potrebbe anche essere una persona colta di ambiente gerosolimitano vicino al Giuda storico e a Giacomo, però sul piano della diffusione del greco in quella regione non è impossibile che uno dei fratelli di Gesù fosse in grado di parlare bene in greco. Ad ogni modo che la letteratura enochica circolasse tra i primi cristiani è ormai un dato di fatto, anche se poi sinceramente non direi che questo ridefinisce tutto, anzi a mio avviso sembra andare proprio nella direzione delle altre scuole, seppur mutatis mutandis. Ad ogni modo, chiaro è che sulle interpretazioni dei dati poi entrano in gioco ermeneutiche personali. Un caro saluto!

  • @SaraSpoltore
    @SaraSpoltore Рік тому +1

    Grazie Vittorio, grazie anche per la passione e l'entusiasmo con i quali condisci questo tuo video. Avrei una domanda: se consideriamo vera l'ipotesi di una lettera autografa di Giuda, fratello di Giacomo e del Signore, e se teniamo presente che Giuda ha un certo spessore culturale, visto che conosce i testi ebraici e li traduce in un greco colto, questi due aspetti non vanno anche ad aprire delle ipotesi sul Gesù storico? La tradizione ci descrive la famiglia di Nazaret come umile e povera. E se il Gesù storico fosse nato in un ambiente diverso da quello della tradizione? Un ambiente colto e benestante?

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Рік тому +1

      Cara Sara, grazie a te! In realtà la famiglia di Gesù non era indigente, ma direi di classe media, se mi si passa il termine. Però diciamo che escluderei un'origine più ricca della media per Gesù e la sua famiglia. Anzi, ti dico proprio l'ottimo greco che manifesta chi scrive Giuda potrebbe essere un argomento a favore per chi sostiene la pseudoepigrafia, anche in un contesto antico. Tuttavia, non è a mio avviso affatto da escludere che nella Palestina ellenistica di quel tempo una persona potesse apprendere anche molto bene il greco, specie se immaginiamo una persona già matura, che avrebbe avuto modo di dedicarsi anche personalmente agli studi. Come ho detto, per questa lettera ci sono ancora poche certezze condivise, però ci sono molte suggestioni assai interessanti! =)

    • @SaraSpoltore
      @SaraSpoltore Рік тому

      @@vittoriosecco per mia intuizione personale (che quindi lascia il tempo che trova) anche a me sembrava poco realistico il racconto tradizionale riguardante la condizione della famiglia di Gesù, nonostante io comprenda che di suo il racconto tradizionale porta un insegnamento che ha una sua utilità. Puoi consigliarmi qualche autore per approfondire la questione della famiglia di Gesù?

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Рік тому

      @@SaraSpoltore certamente, il libro più autorevole è senza dubbio ancora: Richard J. Bauckham , Jude and the Relatives of Jesus in the Early Church, T&T Clark, London-New York 2004 (la prima edizione è del 1990). Purtroppo in italiano non saprei, ma se leggi l'inglese questo testo vale la pena. =)

    • @SaraSpoltore
      @SaraSpoltore Рік тому

      @@vittoriosecco l'inglese non sarebbe un problema, ma il costo del libro sì... Stavo vedendo su eBay e... Caspita! 😅

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Рік тому

      @@SaraSpoltore purtroppo questi volumi scientifici hanno cifre alte... meglio prenderlo in biblioteca!

  • @francofranchi1644
    @francofranchi1644 Рік тому +1

    Il vangelo apocrifo c.d. di Giuda si può ascrivere allo stesso autore? grazie Vitto.

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Рік тому

      No, i testi appartengono a contesti molto diversi, e il Vangelo di Giuda, sebbene antico è comunque di diversi decenni più recente dell'omonima lettera canonica. Un caro saluto!

    • @francofranchi1644
      @francofranchi1644 Рік тому

      @@vittorioseccograzie Alles Liebe

  • @vincenzoaccardo9575
    @vincenzoaccardo9575 Рік тому

    Buona sera Vittorio e grazie per il tuo lavoro per noi. Cosa intendi per fratello carnale di Gesù? Sono di tradizione cattolica e perciò per me Gesù sarebbe figlio unico di Maria Vergine ed i fratelli citati nei vangeli dei cugini primi. Grazie per le delucidazioni

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Рік тому +1

      Caro Vincenzo, come hai detto è normale che tu abbia sentito la tradizione che traduce adelphoi come "cugini". Questo è da secoli un tema di controversia tra cattolici e protestanti. La posizione della Chiesa di Roma è motivata dalla volontà teologica di preservare l'idea della Verginità Perpetua di Maria, e per questo motivo, comunque da tempi antichi, si è scelto di seguire questa idea, già espressa da Girolamo. Tuttavia questa non è la sola possibilità; ad esempio i Padri greci sostenevano che i fratelli citati nelle Scritture fossero effettivamente fratelli, ma nati da un'altra relazione di Giuseppe. Da tempo però la produzione accademica, specie di matrice protestante, preferisce leggere in modo più economico la parola "fratello" come tale, il che è filologicamente più economico e credibile. Ora tu sai che io sono protestante, e non voglio convincere nessuno al di là delle proprie personali credenze, ma personalmente ritengo sia più ragionevole assegnare ad una parola in primo luogo il suo significato proprio, senza doverla armonizzare con dottrine sviluppatesi senza dubbio dopo la redazione dei testi che usano quella parola. Se può aiutarti, il mio amico Gianmario, che è sacerdote cattolico, e ha idee teologiche diverse dalle mie, sul suo canale Bella,prof! Ha dedicato un breve video, molto equilibrato e ben fatto, sul tema.

  • @lucaleoni843
    @lucaleoni843 8 місяців тому

    Suggestivo il secondo emistichio del verso13: ἀστέρες πλανῆται οἷς ὁ ζόφος τοῦ σκότους εἰς αἰῶνα τετήρηται; sembra quasi che Giuda conoscesse l'astrofisica moderna. Penso anche io quel che hai evidenziato, soprattutto riguardo al finale della Lettera di Giuda ma le stesse considerazioni le avresti dovute fare anche sulla klimax presente nella Lettera ai Romani (il cosiddetto "inno alla carità"), dove ciò che conta è la soglia finale che fa da cartina di tornasole a quanto Paolo ha scritto nei versi precedenti e tale soglia finale, a cui i gradini della klimax salgono, è che la "carità" non gode dell'ingiustizia ma si compiace della verità; ovviamente il "quod libet" dei gradini precedenti (che "emoziona" tanto anche oggi quelli l'ascoltano) serve a preparare il lettore a confrontarsi e anche a scontrarsi con qualcosa che può essere spiacevole, scomodo, emarginante e che può condurre perfino alla morte: dove c'è compiacimento dell'ingiustizia e dove si nega la verità NON c'è "carità", un concetto presente anche nelle Lettere di Giovanni (dove peraltro si dice esplicitamente che D'o è amore). P.S.: userei SEMPRE l'aggettivo "gerosolomitano" invece di "palestinese", la parola "palestina" è stata coniata dagli inglesi durante il protettorato.

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  8 місяців тому

      Grazie Luca, però ci tengo a muovere alcune precisazioni:
      1) il v. 13 in realtà si riferisce a potenze angeliche, secondo una cosmologia diffusa in età ellenistica e congruente con le narrazioni enochiche. (1En 1-36)
      2) "L'inno alla carità" di cui parli non è in Romani, ma è il capitolo 13 della I Lettera ai Corinzi.
      3) "Gerosolimitano" (con la i), si riferisce soltanto alla città di Gerusalemme, e non è un sinonimo di "palestinese". L'aggettivo "palestinese" non ha ovviamente qui nessun tipo di connotato politico moderno o contemporaneo, ma è usato correntemente nelle pubblicazioni scientifiche per indicare la regione geografica dai confini egiziani al confine siriano, nominata in questo modo già nel V secolo a.C da Erodoto (Hist. VII.89.1). Nel secondo secolo d.C. poi la provincia Romana in quei territori assume il nome di Syria-Palaestina. Cfr. E. Gabba, The Social, Economic and Political History of Palestine 63 BCE - CE 70, in William Horbury W. D. Davies J. Sturdy (eds), The Cambridge History of Judaism, vol. III. The Early Roman Period, Cambridge University Press, Cambridge 1999, pp. 94-168.
      Quindi no, la parola non è stata affatto coniata dagli inglesi durante il protettorato.

  • @gianlucaciampi4610
    @gianlucaciampi4610 4 місяці тому

    Ma è solo la mia mente fantasiosa o sotto sotto anche tu ipotizzavi Didimo Giuda Tommaso?

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  4 місяці тому

      No non direi, mi spiace! Forse ti confondi con quello che dicevo in merito al Vangelo di Tommaso?

    • @gianlucaciampi4610
      @gianlucaciampi4610 4 місяці тому

      Va bene, mi collegavo al fatto che in scritti siriaci Tommaso fosse chiamata Giuda poi il testo è molto antico, palestinese, di chiara radice ebraica, poi fratello di Giacomo e servo/ fratello di Gesù. Insomma qualche indizio ci sarebbe. Cmq accetto il tuo parere e seguo il tuo bel lavoro.

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  4 місяці тому +1

      @@gianlucaciampi4610 sì certamente, ci mancherebbe! Ovviamente non ho affatto l'ultima parola su questo tema, però non ritengo improbabile che l'autore fosse l'effettivo fratello di Gesù, o una persona che vi si richiamava da vicino.