Ho conosciuto così il mio amico belga! A Greve in chianti in pieno inverno era l’unico a pantaloni corti! 😹 😜 da allora continuiamo a frequentarci non solo in bici!
Il Ciclocross è molto più sicuro rispetto alla strada. Forse per questo attrae i giovani, visto che in Italia i genitori hanno paura a far allenare i figli in strada, in Belgio è più facile con le ciclabili. Bellissime interviste, complimenti 👍
Storicamente anche in Italia il ciclismo era uno sport molto popolare che godeva di grande considerazione... poi il calcio ha preso il sopravvento e direi che se ne vedono anche i risultati (negativi) 😢.
@carlogualdoni3588 no vabbè, ma al di là della questione di coltivare talenti dalle giovanili...il calcio attuale è tutto fuorché un mondo di sportivi da cui prende esempi (salvo qualche raro caso)
Complimenti per il video che spiega molto bene come accrescere la sicurezza sulle strade x i ciclisti: serve la cultura che la si insegna già ai bambini e poi non devono mancare le infrastrutture. Grazie Alan per le interviste e i contenuti.
Giustissimo insegnare ai bambini, ma non guardiamo solo agli altri paesi, la cultura va alimentata anche in casa, non solo a scuola! Un bambino che frequenta la migliore scuola al mondo resterà sempre indietro se a casa vive in un ambiente diseducativo!
Bisogna ricordare la geografia del paese che è prevalentemente in pianura con rilievi che al massimo raggiungono(Ardenne) i 490 m. s.l.m. . Ciò,sicuramente,ha sempre favorito l'uso della bicicletta per prima come mezzo di locomozione e di conseguenza anche come attività sportiva.
Io ci vivo da 40 anni e ti posso dire che è fantastico alla fine ti abitui anche alla pioggia. Partecipo a raduni di ciclisti amatori quasi settimanali dove ci sono in media 2500 partecipanti, si chiama il Campagnolo trophy!!
Ciao a tutti! innanzitutto devo specificare che mi avvalgo di un traduttore per poter trasmettere al meglio le mie parole, sono di origine italiana e nato in Belgio e ovviamente appassionato di ciclismo. Sono abbastanza d'accordo con alcuni commenti ma c'è una cosa che non puoi sapere senza vivere in Belgio e cioè che qui la rivalità tra i fiamminghi è terribile fin dalla prima giovinezza poi loro sono condizionati a mantenere questa rivalità e questo vale sia nel ciclocross che nel sulla strada. Questa rivalità è mantenuta dai genitori dei giovani ciclisti ed è ciò che li incoraggia a brillare. In Italia credo che una certa “grinta” sia scomparsa negli ultimi anni ma gli italiani, fatalismo a parte, sono ancora considerati un popolo di grandi ciclisti. qui nessuno ha dimenticato le gesta di Gimondi, Moser, Bugno, Bartoli, Bettini e anche in un altro albo di Nibali e sono certo che ce ne sono ancora molti nella vostra giovinezza che aspettano solo di schiudersi e risplendere nelle classiche o nei grandi tour! Incoraggiateli, non svalutateli rispetto ad altre nazioni, il prossimo Pogacar o Van der Poel sarà forse italiano chissà? Lo auguro con tutto il cuore. Buon Capodanno a tutti!
Giorni fa è scomparso Rik Van Looy, grande ciclista anni '50 e '60, che a proposito di rivalità fu vittima del "tradimento di Ronse" al campionato mondiale su strada del 1963 da parte di Benoni Beheyt, che in seguito a questo episodio subì il boicottaggio da parte di Van Looy che essendo più influente fece in modo di escluderlo da corse o criterium (con relativi mancati ingaggi in danaro)
Qui da noi sarebbe già un buon punto partenza supportare l educazione fisica nelle scuole a 360 gradi. Per esempio, visto che dall’ America esportiamo la qualunque, incentivare le scuole medie superiori a creare le proprie squadre sportive sarebbe bello. Porterebbe lo sport a entrare nelle case di famiglie che magari per tempo o per costi non riescono a permettersi di far fare movimento ai ragazzi. Senza parlare dei risvolti educativi che sarebbero una logica conseguenza.
In Italia, danno la possibilità di creare i centri sportivi scolastici e partecipare a tornei scolastici (i vecchi giochi della gioventù), ma i fondi (si parla di molto meno di 100€ a classe che quindi sono ben poche ore da poter fare) e le strutture (ci sono scuole che non hanno una vera palestra, ne cortili) sono molto ridotte per usare un eufemismo. Inoltre, fino a 2 anni fa non c'era nemmeno la materia nella scuola primaria. Basti pensare che di ciclismo nemmeno se ne parla anche perché diventa pressoché impossibile per mezzi, luoghi, burocrazia e assicurazioni praticarlo a scuola (se non in una uscita didattica esperienziale). Purtroppo servirebbe una rivoluzione completa che al momento il sistema scolastico è lo stato non può permettersi, immagino. Peccato. Speriamo sia possibile in futuro
@ sono d’accordo. Purtroppo però noi singoli possiamo fare poco se non creare iniziative private, quindi Asd etc per poter diffondere lo sport. Per il resto dobbiamo incrociare le dita e sperare in un cambiamento. Consideriamo che ormai da qualche anno l attività fisica a tutte le età è considerata dall OMS fondamentale per un corretto stile di vita. Cosa su cui riflettere.
C'è da dire che in Belgio si arriva anche a 15 mila spettatori paganti per le gare di ciclismo... Cosa che qui in Italia non esiste.... Mentalità opposta... Complimenti ai Belgi
Anche Francia e Slovenia bisogna dire che sono diventati paesi molto bikefriendly. Sono modelli che spero verranno presi da esempio anche in Italia prima che sarò troppo vecchio o malato per usare la bicicletta. Considerato che ho quasi 40 anni, ahimè ho paura che non succederà
È veramente particolare e bello come il ciclismo sia religione in belgio. Pero siamo e saremo paesi diversi. Noi non abbiamo ciclabili ma ciclopedonali, le strade in generale sono pericolose perché strette in quanto gli spazi a disposizione sono quelli, abbiamo una conformazione del territorio totalmente diversa, e cosa piu importante non abbimao la cultura della bici come la loro, sviluppata in decenni e che non crei cosi dal nulla imponendola sugli altri. Parlando della questione viabilita e sicurezza sulle strade (e non lato agonsitico, squadre,ecc) tutto deve partire tutto dalla politica (e quindi aiuto) che decide di cambiare pagina e deve fare scelte importanti. Di sicuro non è il singolo cittadino che si sveglia un giorno e cambia atteggiamento verso la bici. Invece parlando da sportivo e non solo da ciclista dico che in Belgio magari si domanderanno come mai "eccellono" solo nel ciclismo e in tutti gli altri sport non esistono proprio, dal nuoto alle freccette. In italia avremo una grande massa di appassionati di calcio (ovviamente visto come il male assoluto) ma ragazzi pratichiamo e siamo bravi in tutto, volley nuoto tennis sci vela, vogliamo mettere?!
Caro Alan tu sei fra quelli più adatti a capire il Belgio perchè anche a Cotignola il ciclismo è religione. Io in Belgio ci andai per qualche giorno negli anni 80. Il Belgio ha attualmente qualcosa meno di 12.000.000 di abitanti di cui un po' meno del 60% sono fiamminghi. Allora, adesso non so, i professionisti belgi erano circa 400 per l'80% fiamminghi. In Italia i professionisti erano qualcosa di meno di 200, giusto per averne un'idea. Del resto la superficie del Belgio è di 30.000 kmq cioè un decimo dell'Italia. La superficie delle Fiandre da cui proveniva l'80% dei professionisti è di meno della metà del territorio nazionale. All'epoca mi ricordavo il luogo di nascita o di residenza di molti corridori e ti posso dire che negli incroci di quelle strade molto spesso leggevi il nome della patria di un corridore famoso (p.es. Herentals per Van Looy, Eeklo per i fratelli De Vlaeminck e così via). Mi capitò di dormire in un albergo e la mattina parlando con il barista notai che sapeva tutto di Freddy Martens, compreso il suo debole per la birra e le bisbocce con gli amici, anche perchè abitava a pochi chilometri da lì. In altre parole tutti i corridori belgi sono enfantes du pays. I tifosi li vedono allenarsi per la strada, facilmente li conoscono o conoscono qualcuno che ili conosce, per cui questi ragazzi hanno notorietà fin da giovani. Con i ciclisti il tifoso viveva gomito a gomito tutto l'anno e la domenica lo andava a vedere. Chissà quante persone hanno corso in bicicletta da ragazzi ed hanno poi visto degli amici arrivare al successo. Le gare in Belgio venivano in Italia chiamate kermesse. In realtà kermesse significa "festa parrocchiale", nella quale non mancava una corsa in bicicletta. Anche per quello è religione! Quando più di mezzo secolo fa correvo nella Cotignolese c'era gente che ci veniva a vedere anche a parecchie decine di chilometri di distanza. Io non sono mai stato un gran corridore, ma due anni fa il giorno dei morti ero sulla tomba di mio padre quando un uomo, forse della mia età, facendo caso al cognome Cavassi, mi chiese se quella persona fosse parente con uno che correva nella Cotignolese mezzo secolo prima. Ho trattenuto le lacrime a stento. Anche per lui il ciclismo era religione. Un abbraccio.
Non solo il ciclismo ma anche il motocross, il fuoristrada, il trial adventures insomma potrei dire che il partire all'avventura con ogni tipo di meteo.
Bene le ciclabili, se fatte con cognizione di causa, ma non devono nemmeno diventare il ghetto dei ciclisti! La strada è di tutti ed è giusto condividerla. Se per uscire dalla città devo fare 3km fermandomi ogni 50 metri su percorsi a dir poco dissestati, piuttosto metto la bici in auto e la porto fuori a motore… La ciclabile è per chi usa la bici come mezzo di trasporto urbano, non per chi pratica ciclismo!🚴 🚴♀️ 🚴♂️
In realtà è proprio il problema. In Belgio e Olanda le ciclabili sono fatte in modo che tu possa allenarti anche in doppia fila senza problemi. Quelle sono piste ciclabili.
Il Nord Europa è avanti di decenni rispetto a noi. Attraversi le grandi città esclusivamente sulle piste ciclabili, nessun pericolo con i bambini, strade in ottime condizioni, rispetto... insomma quello che manca qui, nonostante qualcosa si stia facendo (ma molto poco, sicuramente non abbastanza).
A proposito di religione: ero al Fiandre 2013 che correva a Pasqua. Chiesi alla titolare del b&b se avrei avuto problemi a trovare le chocolaterie aperte la mattina della gara, lei non si spiegava la domanda. Quando le ho fatto notare che era la domenica di Pasqua lei disse "ah, vero, che domani è ANCHE Pasqua"
C’è in Italia!! Si chiama “l’accademia della bicicletta” al Università di Milano, le lezioni vengono fatte nello storico velodromo Vigorelli. Il fondatore è il presidente della nostra squadra di ciclismo di criterium non che professore
vivo in belgio da 40anni ,il belgio e diviso in 2 gli ammanti della bici sonno gli flamingi ,gli walloni dove si parla francese non sonno tanti interessati da la bici
In italia c'erano le riunioni in circuito a pagamento dopo il giro d'Italia c'era la sei giorni al vigorelli in inverno hanno pensato bene di affossare tutto, non so di chi è la colpa, ma penso che la federazione abbia le sue belle colpe se tutto cio e accaduto partendo dalla gestione Omini.
se producono veramente per molti marchi occidentali, non ci avranno messo molto ad incrociare i dati per fare un collage delle migliori soluzioni, ed infatti l'areo sembra proprio quello.
Purtroppo da noi ci sono un mare di tamarri cafoni che fanno i cafoni quando sono a piedi, in auto, in bici. Ad averne voglia e se non si rischiasse un processo, ci sarebbe da litigare da mattina a sera. Per questo preferisco il gravel.
Io credo che in Belgio il ciclismo sia religione solo ed esclusivamente per un motivo molto chiaro: io la chiamo "CULTURA"!!!! Ma questo è solo il mio punto di vista personale, sia chiaro 😊
Noi italiani dovremmo smetterla di guardare sempre le altre nazioni, in Belgio è popolare il ciclismo quanto in Nuova Zelanda lo è la vela ecc… Ma l’Italia eccelle in tantissimi altri sport, dal calcio alla Formula 1, al nuoto, alla vela, alle arti marziali, alla pallavolo, al motociclismo ecc… Dobbiamo essere più Italia.
Rispetto il Belgio, ma anche in Italia sono nati fior di campioni nel ciclismo, senza invidia...ma credo che in Belgio hanno più da invidiare a noi , su tutto ( escludo i politici)😂😂😂
Se tu avessi un minimo di cognizioni scientifiche non ti faresti domande inutili. In quella fascia di età e anche più giovane l’infezione da Sars cov2 non ha provocato particolari problemi respiratori ma peri o miocarditi molto frequenti. Sono dati epidemiologici ben noti già dai primi mesi della diffusione del virus, primi mesi 2020.
Ogni appassionato di ciclismo dovrebbe nascere Belgio 😊
Verissimo. Ma la scuola per tesserati? Wow
Il rapporto causa effetto è inverso: sono appassionati perché nessuno in Belgio, non viceversa.
anche ogni urbanista dovrebbe andare a studi in Belgio
mmm che strano perchè poi parlate solo di salite e vam qualcosa non torna...al belgio non interessa lo stelvio...
Bravo Alan e gcn ! Video davvero interessante!
Lorenzo un bravissimo ragazzo esponente di una nobilissima dinastia del grande ciclismo
E con il clima che hanno....la loro passione per il ciclismo vale doppio !!!
Ho conosciuto così il mio amico belga! A Greve in chianti in pieno inverno era l’unico a pantaloni corti! 😹 😜 da allora continuiamo a frequentarci non solo in bici!
Con il clima che hanno o ti spacchi di ciclismo o non la vivi tanto bene (questa la mia esperienza personale)
Anche in Austria (io vivo a Vienna) sono molto avanti, ciclabili dappertutto e sempre in sicurezza.
anche in olanda,pero' hanno interesse zero per le gare anzi fanno di tutto per non farle disputaree
Sei un grande Lorenzo. Non vedo l’ora di vederti nelle grandi gare
Il Ciclocross è molto più sicuro rispetto alla strada. Forse per questo attrae i giovani, visto che in Italia i genitori hanno paura a far allenare i figli in strada, in Belgio è più facile con le ciclabili. Bellissime interviste, complimenti 👍
Bel video. Grazie per averci fatto vivere le vostre emozioni
Io ero a Cabras per la gara, che peccato! Sarebbe stato spettacolare. Vi aspettiamo l'anno prossimo 💪
Storicamente anche in Italia il ciclismo era uno sport molto popolare che godeva di grande considerazione... poi il calcio ha preso il sopravvento e direi che se ne vedono anche i risultati (negativi) 😢.
Anche nel calcio si vedono ottimi risultati. Tutti stranieri
@carlogualdoni3588 no vabbè, ma al di là della questione di coltivare talenti dalle giovanili...il calcio attuale è tutto fuorché un mondo di sportivi da cui prende esempi (salvo qualche raro caso)
Già, che pena🙄
Ma anche in Italia c'è la passione per il ciclismo... però non ci sono i praticanti...
Complimenti per il video che spiega molto bene come accrescere la sicurezza sulle strade x i ciclisti: serve la cultura che la si insegna già ai bambini e poi non devono mancare le infrastrutture. Grazie Alan per le interviste e i contenuti.
Giustissimo insegnare ai bambini, ma non guardiamo solo agli altri paesi, la cultura va alimentata anche in casa, non solo a scuola! Un bambino che frequenta la migliore scuola al mondo resterà sempre indietro se a casa vive in un ambiente diseducativo!
@ questo è anche vero! L’educazione e il sapersi comportare lo insegna la famiglia.
@@FerruccioCasoni Quando si dice che un bambino è maleducato si dice tutto......
Ottimo video grazie ragazzi❤
Il sorriso di Alan mentre ascolta la dice tutta😊
Bellissime interviste!
Qualcosa di simile lo ho vissuto,da ciclista, durante una serie di edizioni della 24 ore di Finale Ligure
Complimenti per il video, interessante saper come funziona negli altri paesi, soprattutto in Belgio
Bisogna ricordare la geografia del paese che è prevalentemente in pianura con rilievi che al massimo raggiungono(Ardenne) i 490 m. s.l.m. .
Ciò,sicuramente,ha sempre favorito l'uso della bicicletta per prima come mezzo di locomozione e di conseguenza anche come attività sportiva.
Bellissimo video, grazie!
Quanto vorrei vivere in Belgio❤❤❤🚴♂️🚴♂️🚴♂️
Io ci vivo da 40 anni e ti posso dire che è fantastico alla fine ti abitui anche alla pioggia. Partecipo a raduni di ciclisti amatori quasi settimanali dove ci sono in media 2500 partecipanti, si chiama il Campagnolo trophy!!
Ciao a tutti! innanzitutto devo specificare che mi avvalgo di un traduttore per poter trasmettere al meglio le mie parole, sono di origine italiana e nato in Belgio e ovviamente appassionato di ciclismo. Sono abbastanza d'accordo con alcuni commenti ma c'è una cosa che non puoi sapere senza vivere in Belgio e cioè che qui la rivalità tra i fiamminghi è terribile fin dalla prima giovinezza poi loro sono condizionati a mantenere questa rivalità e questo vale sia nel ciclocross che nel sulla strada. Questa rivalità è mantenuta dai genitori dei giovani ciclisti ed è ciò che li incoraggia a brillare. In Italia credo che una certa “grinta” sia scomparsa negli ultimi anni ma gli italiani, fatalismo a parte, sono ancora considerati un popolo di grandi ciclisti. qui nessuno ha dimenticato le gesta di Gimondi, Moser, Bugno, Bartoli, Bettini e anche in un altro albo di Nibali e sono certo che ce ne sono ancora molti nella vostra giovinezza che aspettano solo di schiudersi e risplendere nelle classiche o nei grandi tour! Incoraggiateli, non svalutateli rispetto ad altre nazioni, il prossimo Pogacar o Van der Poel sarà forse italiano chissà? Lo auguro con tutto il cuore. Buon Capodanno a tutti!
Giorni fa è scomparso Rik Van Looy, grande ciclista anni '50 e '60, che a proposito di rivalità fu vittima del "tradimento di Ronse" al campionato mondiale su strada del 1963 da parte di Benoni Beheyt, che in seguito a questo episodio subì il boicottaggio da parte di Van Looy che essendo più influente fece in modo di escluderlo da corse o criterium (con relativi mancati ingaggi in danaro)
Noi invidiamo tantissimo la passione che avete voi in Belgio per il ciclismo ❤
Qui da noi sarebbe già un buon punto partenza supportare l educazione fisica nelle scuole a 360 gradi. Per esempio, visto che dall’ America esportiamo la qualunque, incentivare le scuole medie superiori a creare le proprie squadre sportive sarebbe bello. Porterebbe lo sport a entrare nelle case di famiglie che magari per tempo o per costi non riescono a permettersi di far fare movimento ai ragazzi. Senza parlare dei risvolti educativi che sarebbero una logica conseguenza.
In Italia, danno la possibilità di creare i centri sportivi scolastici e partecipare a tornei scolastici (i vecchi giochi della gioventù), ma i fondi (si parla di molto meno di 100€ a classe che quindi sono ben poche ore da poter fare) e le strutture (ci sono scuole che non hanno una vera palestra, ne cortili) sono molto ridotte per usare un eufemismo.
Inoltre, fino a 2 anni fa non c'era nemmeno la materia nella scuola primaria.
Basti pensare che di ciclismo nemmeno se ne parla anche perché diventa pressoché impossibile per mezzi, luoghi, burocrazia e assicurazioni praticarlo a scuola (se non in una uscita didattica esperienziale).
Purtroppo servirebbe una rivoluzione completa che al momento il sistema scolastico è lo stato non può permettersi, immagino. Peccato. Speriamo sia possibile in futuro
@ sono d’accordo. Purtroppo però noi singoli possiamo fare poco se non creare iniziative private, quindi Asd etc per poter diffondere lo sport. Per il resto dobbiamo incrociare le dita e sperare in un cambiamento. Consideriamo che ormai da qualche anno l attività fisica a tutte le età è considerata dall OMS fondamentale per un corretto stile di vita. Cosa su cui riflettere.
C'è da dire che in Belgio si arriva anche a 15 mila spettatori paganti per le gare di ciclismo... Cosa che qui in Italia non esiste.... Mentalità opposta... Complimenti ai Belgi
Anche Francia e Slovenia bisogna dire che sono diventati paesi molto bikefriendly. Sono modelli che spero verranno presi da esempio anche in Italia prima che sarò troppo vecchio o malato per usare la bicicletta. Considerato che ho quasi 40 anni, ahimè ho paura che non succederà
Pensa me che ne ho 67 😥
È veramente particolare e bello come il ciclismo sia religione in belgio. Pero siamo e saremo paesi diversi.
Noi non abbiamo ciclabili ma ciclopedonali, le strade in generale sono pericolose perché strette in quanto gli spazi a disposizione sono quelli, abbiamo una conformazione del territorio totalmente diversa, e cosa piu importante non abbimao la cultura della bici come la loro, sviluppata in decenni e che non crei cosi dal nulla imponendola sugli altri. Parlando della questione viabilita e sicurezza sulle strade (e non lato agonsitico, squadre,ecc) tutto deve partire tutto dalla politica (e quindi aiuto) che decide di cambiare pagina e deve fare scelte importanti. Di sicuro non è il singolo cittadino che si sveglia un giorno e cambia atteggiamento verso la bici. Invece parlando da sportivo e non solo da ciclista dico che in Belgio magari si domanderanno come mai "eccellono" solo nel ciclismo e in tutti gli altri sport non esistono proprio, dal nuoto alle freccette. In italia avremo una grande massa di appassionati di calcio (ovviamente visto come il male assoluto) ma ragazzi pratichiamo e siamo bravi in tutto, volley nuoto tennis sci vela, vogliamo mettere?!
Caro Alan tu sei fra quelli più adatti a capire il Belgio perchè anche a Cotignola il ciclismo è religione. Io in Belgio ci andai per qualche giorno negli anni 80. Il Belgio ha attualmente qualcosa meno di 12.000.000 di abitanti di cui un po' meno del 60% sono fiamminghi. Allora, adesso non so, i professionisti belgi erano circa 400 per l'80% fiamminghi. In Italia i professionisti erano qualcosa di meno di 200, giusto per averne un'idea. Del resto la superficie del Belgio è di 30.000 kmq cioè un decimo dell'Italia. La superficie delle Fiandre da cui proveniva l'80% dei professionisti è di meno della metà del territorio nazionale. All'epoca mi ricordavo il luogo di nascita o di residenza di molti corridori e ti posso dire che negli incroci di quelle strade molto spesso leggevi il nome della patria di un corridore famoso (p.es. Herentals per Van Looy, Eeklo per i fratelli De Vlaeminck e così via). Mi capitò di dormire in un albergo e la mattina parlando con il barista notai che sapeva tutto di Freddy Martens, compreso il suo debole per la birra e le bisbocce con gli amici, anche perchè abitava a pochi chilometri da lì. In altre parole tutti i corridori belgi sono enfantes du pays. I tifosi li vedono allenarsi per la strada, facilmente li conoscono o conoscono qualcuno che ili conosce, per cui questi ragazzi hanno notorietà fin da giovani. Con i ciclisti il tifoso viveva gomito a gomito tutto l'anno e la domenica lo andava a vedere. Chissà quante persone hanno corso in bicicletta da ragazzi ed hanno poi visto degli amici arrivare al successo. Le gare in Belgio venivano in Italia chiamate kermesse. In realtà kermesse significa "festa parrocchiale", nella quale non mancava una corsa in bicicletta. Anche per quello è religione!
Quando più di mezzo secolo fa correvo nella Cotignolese c'era gente che ci veniva a vedere anche a parecchie decine di chilometri di distanza. Io non sono mai stato un gran corridore, ma due anni fa il giorno dei morti ero sulla tomba di mio padre quando un uomo, forse della mia età, facendo caso al cognome Cavassi, mi chiese se quella persona fosse parente con uno che correva nella Cotignolese mezzo secolo prima. Ho trattenuto le lacrime a stento. Anche per lui il ciclismo era religione. Un abbraccio.
Non solo il ciclismo ma anche il motocross, il fuoristrada, il trial adventures insomma potrei dire che il partire all'avventura con ogni tipo di meteo.
@alan ma la tua uscita in ciclocross? quando esce il video?
4 gennaio
@ niente tocca aspetta…
Immaginiamo la mamma italiana, che vede il proprio bimbo a 40 anni che va al lavoro in bici sotto la pioggia. Non scherziamo..😂😂😂😂
Grande Lorenzo Masciarelli e Sara Casasola
Bene le ciclabili, se fatte con cognizione di causa, ma non devono nemmeno diventare il ghetto dei ciclisti! La strada è di tutti ed è giusto condividerla. Se per uscire dalla città devo fare 3km fermandomi ogni 50 metri su percorsi a dir poco dissestati, piuttosto metto la bici in auto e la porto fuori a motore… La ciclabile è per chi usa la bici come mezzo di trasporto urbano, non per chi pratica ciclismo!🚴 🚴♀️ 🚴♂️
In realtà è proprio il problema. In Belgio e Olanda le ciclabili sono fatte in modo che tu possa allenarti anche in doppia fila senza problemi. Quelle sono piste ciclabili.
Bel video
Il Nord Europa è avanti di decenni rispetto a noi. Attraversi le grandi città esclusivamente sulle piste ciclabili, nessun pericolo con i bambini, strade in ottime condizioni, rispetto... insomma quello che manca qui, nonostante qualcosa si stia facendo (ma molto poco, sicuramente non abbastanza).
A proposito di religione: ero al Fiandre 2013 che correva a Pasqua. Chiesi alla titolare del b&b se avrei avuto problemi a trovare le chocolaterie aperte la mattina della gara, lei non si spiegava la domanda. Quando le ho fatto notare che era la domenica di Pasqua lei disse "ah, vero, che domani è ANCHE Pasqua"
C’è in Italia!! Si chiama “l’accademia della bicicletta” al Università di Milano, le lezioni vengono fatte nello storico velodromo Vigorelli. Il fondatore è il presidente della nostra squadra di ciclismo di criterium non che professore
vivo in belgio da 40anni ,il belgio e diviso in 2 gli ammanti della bici sonno gli flamingi ,gli walloni dove si parla francese non sonno tanti interessati da la bici
Interessante 🤔
In italia c'erano le riunioni in circuito a pagamento dopo il giro d'Italia c'era la sei giorni al vigorelli in inverno hanno pensato bene di affossare tutto, non so di chi è la colpa, ma penso che la federazione abbia le sue belle colpe se tutto cio e accaduto partendo dalla gestione Omini.
Ma e' parente del mitico Palmiro Masciarelli, storico gregario di Checco Moser ?
Sara,Milan e De Marchi,una regione piccola come il Friuli ha tirato fuori delle belle perle!
Che sogno sarebbe❤
Ciclocross ❤❤
Belgio?
Quel simpatico paese dove fino a ieri davanti ai locali c' erano i cartelli con su scritto "divieto d' entrata per i cani e gli italiani".
Tutto il mondo e' paese
se producono veramente per molti marchi occidentali, non ci avranno messo molto ad incrociare i dati per fare un collage delle migliori soluzioni, ed infatti l'areo sembra proprio quello.
Grande cultura in bici, ma hanno qualche problema di connessione a internet 😅
Purtroppo da noi ci sono un mare di tamarri cafoni che fanno i cafoni quando sono a piedi, in auto, in bici.
Ad averne voglia e se non si rischiasse un processo, ci sarebbe da litigare da mattina a sera.
Per questo preferisco il gravel.
Infatti piuttosto che mettere su negozi di vestiti ci vogliono quelli per biciclette e ferramenta e piste per bici e pattinaggio anche a como
❤
Minuto 14.49 il problemino con la pericardite????
nessuna correlazione
Dicci di più @@giorgiomonte389
In Italia il professore di ed fis , 90 kg voglia di far saltami addosso 😂
Dopo aver visto questo video ho capito che sono nato nel paese sbagliato soprattutto se sei di Roma dove il ciclista è visto come un fastidio.
Viva il Belgio
perchè il calcio in italia è religione?
Perche non sono nato in Belgio 😢
Io credo che in Belgio il ciclismo sia religione solo ed esclusivamente per un motivo molto chiaro: io la chiamo "CULTURA"!!!!
Ma questo è solo il mio punto di vista personale, sia chiaro 😊
Noi italiani dovremmo smetterla di guardare sempre le altre nazioni, in Belgio è popolare il ciclismo quanto in Nuova Zelanda lo è la vela ecc… Ma l’Italia eccelle in tantissimi altri sport, dal calcio alla Formula 1, al nuoto, alla vela, alle arti marziali, alla pallavolo, al motociclismo ecc… Dobbiamo essere più Italia.
DajeLollo
la famosa lingua belga
Fiammingo o vallone
@@NIK.88 olandese o francese
@@EllisBoydRedding e allora anche tedesco
@@NIK.88 non è lingua ufficiale, ma ci sono comunità di lingua tedesca
È ufficiale anche il tedesco.
Per forza in Belgio non cè un cazz. di niente altro 😂😂😂
capire il Belgio... copiare il Belgio
Rispetto il Belgio, ma anche in Italia sono nati fior di campioni nel ciclismo, senza invidia...ma credo che in Belgio hanno più da invidiare a noi , su tutto ( escludo i politici)😂😂😂
Fa riflettere sentire tanti sportivi giovani che dal 2021 hanno la miocardite o pericardite 😢
nessuna correlazione
@ 🥲
Se tu avessi un minimo di cognizioni scientifiche non ti faresti domande inutili. In quella fascia di età e anche più giovane l’infezione da Sars cov2 non ha provocato particolari problemi respiratori ma peri o miocarditi molto frequenti. Sono dati epidemiologici ben noti già dai primi mesi della diffusione del virus, primi mesi 2020.
perchè? perchè il Belgio è un posto strano