Arthur è un gigante di ogni epoca.È un eroe dell'essere contrario alla deriva del suo tempo. La sua visione dell'esistenza è coraggiosa non perchè nuova ma perchè è drammaticamente vera! Anche il cattolico ottimista ne può trarre spunti fecondi perchè chi ha fede è anche pieno di dubbi...
Su un punto non mi trovo molto d'accordo con Schopenhauer: lui sostiene che il piacere non può esistere senza il dolore e il desiderio, tuttavia è vero anche il contrario: il dolore e la mancanza presuppongono anch'essi un piacere stesso. Tutto ciò che ci circonda è animato proprio da questo paradosso, essere o non essere...è questo il dilemma. Una cosa non può esistere senza l'altro. Tuttavia concordo su una cosa: il dolore può essere un qualcosa di molto più duraturo e intenso se non soddisfatto, invece il piacere dura pochissimo e si prepara ad una nuova mancanza, ovvero dolore. È un paradosso infinito che va oltre i concetti stessi di spazio e tempo.
Arthur è un gigante di ogni epoca.È un eroe dell'essere contrario alla deriva del suo tempo. La sua visione dell'esistenza è coraggiosa non perchè nuova ma perchè è drammaticamente vera! Anche il cattolico ottimista ne può trarre spunti fecondi perchè chi ha fede è anche pieno di dubbi...
Grazie
Grazie a lei. Un caro saluto.
Mi piace pensare che sia il mio filosofo preferito...
Su un punto non mi trovo molto d'accordo con Schopenhauer: lui sostiene che il piacere non può esistere senza il dolore e il desiderio, tuttavia è vero anche il contrario: il dolore e la mancanza presuppongono anch'essi un piacere stesso. Tutto ciò che ci circonda è animato proprio da questo paradosso, essere o non essere...è questo il dilemma. Una cosa non può esistere senza l'altro. Tuttavia concordo su una cosa: il dolore può essere un qualcosa di molto più duraturo e intenso se non soddisfatto, invece il piacere dura pochissimo e si prepara ad una nuova mancanza, ovvero dolore. È un paradosso infinito che va oltre i concetti stessi di spazio e tempo.