Renault Dauphine - 1963

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  • Опубліковано 7 вер 2024
  • l corpo vettura della Dauphine era di tipo berlina a 4 porte e a 3 veri volumi, conservando una buona penetrazione aerodinamica rispetto alla 4 CV. Inoltre, le sue forme tondeggianti, imparentate con quelle dell'ammiraglia Frégate, donavano un aspetto più "importante" alla piccola vettura con il marchio della Losanga. Il frontale della Dauphine era liscio e privo di calandra, essendo assente un motore da raffreddare, ed era caratterizzato inoltre da proiettori tondi e da un paraurti che nella zona centrale si piegava verso l'alto in modo da lasciare spazio all'alloggiamento della ruota di scorta posto sotto alla scocca. La fiancata era invece caratterizzata innanzitutto da parafanghi posteriori piuttosto sporgenti rispetto al resto della vista laterale. I passaruota anteriori erano a disegno arcuato, mentre quelli posteriori erano schiacciati a quindi leggermente carenati sopra le ruote nella parte superiore. Ma soprattutto, la fiancata era dotata di una scalfatura che partiva dalla portiera anteriore per assumere man mano la funzione di "invito" per il flusso d'aria da convogliare all'interno della vistosa presa d'aria posta sul parafanghi posteriore, in modo da raffreddare il motore. Quest'ultimo era sistemato posteriormente, a sbalzo, e l'aria in ingresso dalle prese d'aria laterali era smaltita attraverso una doppia griglia ricavata sulla coda, ai lati della quale trovavano posto due piccoli faretti posteriori. L'abitacolo della Dauphine risultava più spazioso rispetto a quello della 4CV, merito del passo, aumentato di 16,7 cm, mentre l'accessibilità migliorò notevolmente grazie alle porte posteriori ampliate. La vettura era omologata per quattro posti, con due sedili indipendenti nella parte anteriore dell'abitacolo e un divanetto nella parte posteriore. Il posto guida era caratterizzato dal volante a due razze con un semplice quadro strumenti che raggruppava, oltre al tachimetro, anche gli indicatori del livello carburante e e della temperatura dell'acqua, nonché il contachilometri e le spie della pressione olio e della carica della dinamo. Sui lati della plancia erano presenti due vani portaoggetti senza sportello. Il vano bagagli era accessibile attraverso il cofano anteriore incernierato davanti e permetteva una capacità massima di 200 litri.
    Caratterizzata da un'architettura meccanica di tipo "tutto dietro", la Dauphine non godette certamente di una equilibrata distribuzione dei pesi, fatto questo che comportò una tenuta di strada non ottimale in talune condizioni di scarsa aderenza sul fondo stradale. Il pianale utilizzato fu quello della 4CV, ma, come già detto, di ⅝ con passo allungato di 16,7 cm. La meccanica telaistica prevedeva perciò anche in questo caso le sospensioni a ruote indipendenti sui due assali, con un impianto frenante a quattro tamburi e sterzo a cremagliera. Il motore della Dauphine era un'unità quadricilindrica da 845 cm³ alimentata a carburatore con distribuzione ad asse a camme laterale e con potenza massima di 26 CV. Si trattava dell'unica motorizzazione disponibile al debutto, mentre il cambio era di tipo manuale a 3 marce con prima marcia non sincronizzata, a richiesta con frizione elettromagnetica Ferlec. T5. Editing Dr. Fernando Menichini

КОМЕНТАРІ • 4

  • @marcogiammona1928
    @marcogiammona1928 3 місяці тому +1

    Macchina che ha riscosso un buon successo commerciale,forse come la nostra 1100 in italia🎉🎉

    • @FirenzePrima
      @FirenzePrima  3 місяці тому

      Aveva un solo difetto. Non teneva la strada.

    • @1258-Eckhart
      @1258-Eckhart 3 місяці тому

      @@FirenzePrima But this was the base car for the A110 Alpine.

    • @FirenzePrima
      @FirenzePrima  3 місяці тому

      There is an abyss of technology between the Duphine and the Alpine.0