Ma per quelli che si lamentano del fatto che si stia laureando con un voto "" basso"", seriamente? Ancora a questo punto siamo? Cioè cavolo siamo in un periodo in cui sentiamo anche parlare di un sacco di ragazzi universitari che si tolgono la vita perché si sentono un fallimento per non aver passato un esame e voi vi sentite ancora in diritto di criticare gli altri per come raggiungono i propri obiettivi? Parlo da persona che frequenta una facoltà scientifica e cavolo se può non sbattermene di meno se non mi daranno una lode del cavolo alla laurea. Ho imparato un sacco di cose? SÌ. E a questo serve l'università, non ad avere dei voti di cui potersi vantare in giro. Ps. In bocca a lupo a giuggi per la magistrale ✨
Credo che la sua classe di laurea sia LM -14, potrà quindi accedere a vari insegnamenti in tante tipologie di scuole(ottima cosa), ma come tutti dovrà ottenere l'abilitazione all'insegnamento, i famigerati 60 CFU (un master di 2° livello in pratica)che al momento è un percorso fermo, paralizzato!
Comunque per una cosa mi permetto di dissentire, dato che non è necessario che arrivino solo complimenti ma anche osservazioni da parte di chi guarda. La triennale di lettere è un percorso complesso, con esami complessi, con contenuti complessi. C’entra il lockdown e c’entrano sicuramente altri fattori che ben hai raccontato in un video che ho visto poco fa perché non ti conoscevo, ma il fatto di ridare un esame molte, molte volte all’interno di una facoltà umanistica indica che forse il problema era anche nel metodo di studio e nell’approccio ai contenuti, non solo negli insegnanti “che bocciano a caso”, perché gli insegnanti non bocciano mai a caso. Se per di più si accumulano esperienze di questo tipo, è ovvio che il voto di laurea sarà inferiore, e questo purtroppo comporta delle carenze a livello dei contenuti che poi andrai, se vorrai, a insegnare. Per questo mi auguro che tu recuperi tutto, perché ho avuto esperienze durante il liceo di professori e professoresse impeccabili dal punto di vista umano, ma che ci insegnavano poco pochissimo perché si vedeva che molte cose non le sapevano e quindi si aggrappavano al manuale. La magistrale a cui ti iscrivi è più semplice rispetto a quella in Italianistica, primo perché è rivolta a un pubblico internazionale che tendenzialmente ha poche basi di Letteratura Italiana (ho studiato all’estero scegliendo qualche esame di un corso magistrale di Lingua Italiana e il livello era abbastanza basso da parte di studenti stranieri), oltretutto lo sbarramento a Bologna seleziona persone che hanno avuto un certo voto e che quindi hanno assimilato in un certo modo quei contenuti. Chiedo ma la risposta la sai tu: a questo punto non aveva più senso evitare di correre e fare con calma gli esami? Se in latino sapevi che sarebbe andata male, perché accettare il diciotto? Avendo fatto il classico potevi puntare a molto di più, le capacità sono sicura che le hai. L’Università non è una corsa, oltretutto mi pare che tu le risorse le abbia in abbondanza. Buona conclusione e buona tesi
Ridurre l'università al singolo obbiettivo, come decantano in questo commento, ovvero "insegnare" è miope, visto che il suo percorso lo sta ancora scrivendo. Perché mai dovrebbe focalizzarsi solo sul sentirsi inadeguata per via delle ipotetiche mancanze, se può ancora perfezionarsi? Chi siamo noi per giudicare se possa o meno insegnare?
@@omniamutanturnihlinterit boh ma scusa se lei dice esplicitamente che un esame l’ha preparato molto male perché è stata tutto agosto in vacanza, se mi prepara di testi di letteratura contemporanea ascoltando audiolibro o leggendo riassunti per fare più in fretta è naturale che la gente si domandi perché, se poi l’obiettivo è diventare insegnanti e formare persone a leggere quegli stessi testi in modo critico
Ciao! Ti rispondo a tutto. L'unico esame che ho dovuto dare più di una volta è stato Filologia romanza, esame difficilissimo nella mia facoltà, inoltre erogato da un professore preparatissimo che pretendeva una conoscenza altissima della materia anche solo per la sufficienza. Sono stata bocciata la prima volta per mancanza di studio mia. Ho accettato la bocciatura e ci ho riprovato. Come dico spesso nei mie altri canali social a parer mio esistono due tipi di bocciature: la bocciatura formativa (come quella di filologia romanza, la prima volta) e la bocciatura ingiusta (subita altre volte). La seconda volta sono stata bocciata purtroppo per un'ingiustizia, credimi, sono molto critica nei confronti di me stessa, e so benissimo distinguere una bocciatura meritata da una non. Non mi sono data per vinto e ho riprovato l'esame fino a passarlo tra l'altro con un ottimo voto. Le bocciature che ho accumulato sono riferibili ai primi due anni di triennale in cui, come ben spiegato nei video precedenti, ancora non avevo capito precisamente COME studiare e COME gestire le mie ansie. Difatti il terzo anno sono riuscita a dare ben 11 esami, fatto che a parer mio denota una grande competenza nello studio. La media, credimi, c'entra ben poco. Sono andata ad esami preparatissima eppure ho preso un voto inferiore al 25, capita spesso in università: i programmi d'esame sono vastissimi, e se capita la domanda sbagliata non te la puoi sempre cavare. Per quanto riguarda latino hai detto bene, ho fatto il classico, ho sempre odiato il latino e sono sempre andata malissimo, ho preso ogni anno il debito. Ho studiato 5 mesi per quell'esame, mi sono esaurita per quell'esame e, arrivata lì, mi hanno fatto tutte le domande sbagliate. Tuttavia, data la mia preparazione, nonostante il programma di latino fosse vastissimo (per intenderci: comprende tutto il programma liceale di letteratura latina, più circa 4.000 versi in traduzione) sono riuscita a cavarmela appunto perchè avevo acquisito una padronanza della materia tale da riuscire a rispondere a domande per le quali non avevo ripassato, dal momento che avevo la necessità di ripassare meglio altri argomenti, magari più importanti. Quel 18 è stata una mia grande vittoria, nella vita non ho intenzione di insegnare latino MAI, quindi 18 o 30 a me poco cambia. 12 crediti d'esame, come ben puoi immaginare, hanno abbassato molto la mia media. La mia priorità comunque non era fare italianistica, ma trasferirmi a Bologna, motivo per il quale ho accettato con entusiasmo l'idea di fare una magistrale diversa ma che mi permettesse di insegnare in futuro. Il voto di sbarramento per italianistica è sempre stato 95, da quest'anno lo alzeranno a 100, non per capacità minime degli studenti causa la difficoltà della magistrale, ma semplicemente perchè ci sono troppi iscritti. Al liceo ho avuto molti professori preparatissimi che della loro materia non mi hanno lasciato nulla, se non ribrezzo. L'unico professore davvero valido che ho trovato al liceo è stato un professore con un percorso di studi travagliato, ed è grazie a lui se io sto studiando all'università, perchè mi ha dato il coraggio. Per quanto riguarda esami preparati di fretta hai ragione, ne ho preparato uno: antropologia del mondo classico, materia che non insegnerò mai e comunque l'esame era molto piccolo, poco più di 200 pagine da studiare e, per i ritmi e velocità di assimilazione che ho io, 7 giorni sono stati più che sufficienti, difatti ho preso 28. Sarà mia preoccupazione e soprattutto dovere presentarmi alle mie (spero) lezioni preparatissima in materia, si sa che il docente non lavora solo in classe, preparerò delle lezioni sempre esaustive, precise e sarò sempre pronta a rispondere a tutte le domande, queta è una promessa che faccio ai miei futuri studenti, ma soprattutto a me stessa, perchè, come dico sempre, voglio essere la professoressa che io non ho mai avuto. Spero di aver chiarito ogni tuo dubbio!:)
Perdonami ma che vuol dire : "se più volte hai dovuto dare un esame in un indirizzo umanistico, il problema è tuo". Frequento lettere, terzo anno, perdonami, di solito sono clemente e bonaria, ma vieni a darlo tu filologia romanza e latino da 12. Ciao
Ma sinceramente ne è valsa la pena terminare la triennale con un voto cosi' basso? È vero che il voto non fa la persona e che a volte non è soltanto una questione di metodo di studio ma anche di fortuna e sanità mentale dei prof ma spero che ovviamente cio' non equivalga a non aver acquisito un granche' di conoscenze e l'essere rimasta indietro con gli esami come hai raccontato nell'altro video non ti abbia condotto ad una "corsa" per finire in tempo dimenticando la cosa fondamentale dell'universita', imparare!!! In ogni caso in bocca al lupo per la Magistrale, io a Bologna studio Lettere classiche e sono al secondo anno!!!
un voto non determina la conoscenza di una persona (nella maggior parte dei casi) e penso che definire un voto di laurea poco sotto al cento "così basso" sia davvero preoccupante. l'eccessiva competizione ed ossessione sui voti non porta ad una migliore acquisizione delle conoscenze ma semplicemente ad una malsana necessità di essere meglio di qualcun altro.
@@camillabutrico6452 Non è tanto questo, è che sul serio prendere voti molto, molto bassi delinea una carenza dal punto di vista delle conoscenze, e sul serio a lettere di solito le persone ottengono valutazioni abbastanza buone… almeno ammetta che esce non solo con un voto basso (e NON è quello l’importante), ma con grosse lacune legate a moltissimi argomenti, e smettiamola di dire che questo non incide a livello dell’insegnamento, perchè uno non è che entra in classe a fare il teatrino e caciara con il gruppo classe, ma a garantire una formazione completa oltre che a una presenza umana decente
@@Lesondevivre sono curiosa sulla facoltà che frequenti, dato che sembra tu conosca i metodi di valutazione di varie facoltà. che tristezza sminuire facoltà e studenti in questo modo
@@gru862 Vabbè ma fuoricorso di un semestre non è nulla, il fuoricorso non è da demonizzare. Meglio laurearsi con più calma ma con un voto più alto, smettiamola di dire che il voto non conta, se hai una media bassissima vuol dire che hai studiato in modo non efficace e non sono solo i prof
Faccio il primo anno di lettere moderne e sentirti parlare del tuo futuro mi ispira e mi carica di tanta positività 💗💗💗
Spero tutto vada al meglio
Ma per quelli che si lamentano del fatto che si stia laureando con un voto "" basso"", seriamente? Ancora a questo punto siamo? Cioè cavolo siamo in un periodo in cui sentiamo anche parlare di un sacco di ragazzi universitari che si tolgono la vita perché si sentono un fallimento per non aver passato un esame e voi vi sentite ancora in diritto di criticare gli altri per come raggiungono i propri obiettivi? Parlo da persona che frequenta una facoltà scientifica e cavolo se può non sbattermene di meno se non mi daranno una lode del cavolo alla laurea. Ho imparato un sacco di cose? SÌ. E a questo serve l'università, non ad avere dei voti di cui potersi vantare in giro.
Ps. In bocca a lupo a giuggi per la magistrale ✨
non potevi fare scelta migliore❤
Mi fa piacere sentire il tuo entusiasmo per la disciplina 👏🏻💐
Che bello Giuggi! Secondo me il fatto che questo corso sia in inglese è fantastico e sarà sicuramente un tuo punto di forza, spaccherai💘💘💘
Giuggi il tuo entusiasmo è contagioso!!!!!! ti stimo tanto zia!!!
Buona fortuna per questo tuo nuovo capitolo!
Brava Giuggi ti aspettiamo a Bologna! :)
Giuggi sia qui sia su tik tok mi piace sempre ascoltarti sono felice per te e la tua scelta 💕
Fiera di te giuggiiii❤
Brava!!!❤️❤️❤️
Io non ho domande, ti faccio solo un grande in bocca al lupo!
GRANDISSIMAAA
Ciao Giuggiiiii
ti amo idola
come sei bella fiera di te
grande giuggi
Buona fortuna.
Sei bravissima 🎉
Giuggi una domanda, hai dovuto presentare una certificazione inglese per essere ammessa??
ciao!! no nessuna certificazione, devi fare solo il colloquio in inglese con loro
Giuggi controlla molto attentamente la classe di laurea se ti permette di fare quello che vuoi, controlla ovunque
Controlla se gli esami ti permettono di insegnare!
Credo che la sua classe di laurea sia LM -14, potrà quindi accedere a vari insegnamenti in tante tipologie di scuole(ottima cosa), ma come tutti dovrà ottenere l'abilitazione all'insegnamento, i famigerati 60 CFU (un master di 2° livello in pratica)che al momento è un percorso fermo, paralizzato!
Non ho capito perché devi avere 100 per poter iscriverti in italianistica?
credo che sia un requisito, molte magistrali hanno un minimo per entrare
Comunque per una cosa mi permetto di dissentire, dato che non è necessario che arrivino solo complimenti ma anche osservazioni da parte di chi guarda. La triennale di lettere è un percorso complesso, con esami complessi, con contenuti complessi. C’entra il lockdown e c’entrano sicuramente altri fattori che ben hai raccontato in un video che ho visto poco fa perché non ti conoscevo, ma il fatto di ridare un esame molte, molte volte all’interno di una facoltà umanistica indica che forse il problema era anche nel metodo di studio e nell’approccio ai contenuti, non solo negli insegnanti “che bocciano a caso”, perché gli insegnanti non bocciano mai a caso. Se per di più si accumulano esperienze di questo tipo, è ovvio che il voto di laurea sarà inferiore, e questo purtroppo comporta delle carenze a livello dei contenuti che poi andrai, se vorrai, a insegnare. Per questo mi auguro che tu recuperi tutto, perché ho avuto esperienze durante il liceo di professori e professoresse impeccabili dal punto di vista umano, ma che ci insegnavano poco pochissimo perché si vedeva che molte cose non le sapevano e quindi si aggrappavano al manuale. La magistrale a cui ti iscrivi è più semplice rispetto a quella in Italianistica, primo perché è rivolta a un pubblico internazionale che tendenzialmente ha poche basi di Letteratura Italiana (ho studiato all’estero scegliendo qualche esame di un corso magistrale di Lingua Italiana e il livello era abbastanza basso da parte di studenti stranieri), oltretutto lo sbarramento a Bologna seleziona persone che hanno avuto un certo voto e che quindi hanno assimilato in un certo modo quei contenuti. Chiedo ma la risposta la sai tu: a questo punto non aveva più senso evitare di correre e fare con calma gli esami? Se in latino sapevi che sarebbe andata male, perché accettare il diciotto? Avendo fatto il classico potevi puntare a molto di più, le capacità sono sicura che le hai. L’Università non è una corsa, oltretutto mi pare che tu le risorse le abbia in abbondanza. Buona conclusione e buona tesi
Ridurre l'università al singolo obbiettivo, come decantano in questo commento, ovvero "insegnare" è miope, visto che il suo percorso lo sta ancora scrivendo. Perché mai dovrebbe focalizzarsi solo sul sentirsi inadeguata per via delle ipotetiche mancanze, se può ancora perfezionarsi? Chi siamo noi per giudicare se possa o meno insegnare?
@@omniamutanturnihlinterit boh ma scusa se lei dice esplicitamente che un esame l’ha preparato molto male perché è stata tutto agosto in vacanza, se mi prepara di testi di letteratura contemporanea ascoltando audiolibro o leggendo riassunti per fare più in fretta è naturale che la gente si domandi perché, se poi l’obiettivo è diventare insegnanti e formare persone a leggere quegli stessi testi in modo critico
Ciao! Ti rispondo a tutto.
L'unico esame che ho dovuto dare più di una volta è stato Filologia romanza, esame difficilissimo nella mia facoltà, inoltre erogato da un professore preparatissimo che pretendeva una conoscenza altissima della materia anche solo per la sufficienza. Sono stata bocciata la prima volta per mancanza di studio mia. Ho accettato la bocciatura e ci ho riprovato. Come dico spesso nei mie altri canali social a parer mio esistono due tipi di bocciature: la bocciatura formativa (come quella di filologia romanza, la prima volta) e la bocciatura ingiusta (subita altre volte).
La seconda volta sono stata bocciata purtroppo per un'ingiustizia, credimi, sono molto critica nei confronti di me stessa, e so benissimo distinguere una bocciatura meritata da una non. Non mi sono data per vinto e ho riprovato l'esame fino a passarlo tra l'altro con un ottimo voto. Le bocciature che ho accumulato sono riferibili ai primi due anni di triennale in cui, come ben spiegato nei video precedenti, ancora non avevo capito precisamente COME studiare e COME gestire le mie ansie. Difatti il terzo anno sono riuscita a dare ben 11 esami, fatto che a parer mio denota una grande competenza nello studio. La media, credimi, c'entra ben poco. Sono andata ad esami preparatissima eppure ho preso un voto inferiore al 25, capita spesso in università: i programmi d'esame sono vastissimi, e se capita la domanda sbagliata non te la puoi sempre cavare. Per quanto riguarda latino hai detto bene, ho fatto il classico, ho sempre odiato il latino e sono sempre andata malissimo, ho preso ogni anno il debito. Ho studiato 5 mesi per quell'esame, mi sono esaurita per quell'esame e, arrivata lì, mi hanno fatto tutte le domande sbagliate. Tuttavia, data la mia preparazione, nonostante il programma di latino fosse vastissimo (per intenderci: comprende tutto il programma liceale di letteratura latina, più circa 4.000 versi in traduzione) sono riuscita a cavarmela appunto perchè avevo acquisito una padronanza della materia tale da riuscire a rispondere a domande per le quali non avevo ripassato, dal momento che avevo la necessità di ripassare meglio altri argomenti, magari più importanti. Quel 18 è stata una mia grande vittoria, nella vita non ho intenzione di insegnare latino MAI, quindi 18 o 30 a me poco cambia. 12 crediti d'esame, come ben puoi immaginare, hanno abbassato molto la mia media. La mia priorità comunque non era fare italianistica, ma trasferirmi a Bologna, motivo per il quale ho accettato con entusiasmo l'idea di fare una magistrale diversa ma che mi permettesse di insegnare in futuro. Il voto di sbarramento per italianistica è sempre stato 95, da quest'anno lo alzeranno a 100, non per capacità minime degli studenti causa la difficoltà della magistrale, ma semplicemente perchè ci sono troppi iscritti. Al liceo ho avuto molti professori preparatissimi che della loro materia non mi hanno lasciato nulla, se non ribrezzo. L'unico professore davvero valido che ho trovato al liceo è stato un professore con un percorso di studi travagliato, ed è grazie a lui se io sto studiando all'università, perchè mi ha dato il coraggio. Per quanto riguarda esami preparati di fretta hai ragione, ne ho preparato uno: antropologia del mondo classico, materia che non insegnerò mai e comunque l'esame era molto piccolo, poco più di 200 pagine da studiare e, per i ritmi e velocità di assimilazione che ho io, 7 giorni sono stati più che sufficienti, difatti ho preso 28. Sarà mia preoccupazione e soprattutto dovere presentarmi alle mie (spero) lezioni preparatissima in materia, si sa che il docente non lavora solo in classe, preparerò delle lezioni sempre esaustive, precise e sarò sempre pronta a rispondere a tutte le domande, queta è una promessa che faccio ai miei futuri studenti, ma soprattutto a me stessa, perchè, come dico sempre, voglio essere la professoressa che io non ho mai avuto.
Spero di aver chiarito ogni tuo dubbio!:)
Perdonami ma che vuol dire : "se più volte hai dovuto dare un esame in un indirizzo umanistico, il problema è tuo". Frequento lettere, terzo anno, perdonami, di solito sono clemente e bonaria, ma vieni a darlo tu filologia romanza e latino da 12. Ciao
@@lacompagniadelleindie dati entrambi cara Anna. Lettere triennale, ora scienze storiche. So bene di che parlo
Ma sinceramente ne è valsa la pena terminare la triennale con un voto cosi' basso? È vero che il voto non fa la persona e che a volte non è soltanto una questione di metodo di studio ma anche di fortuna e sanità mentale dei prof ma spero che ovviamente cio' non equivalga a non aver acquisito un granche' di conoscenze e l'essere rimasta indietro con gli esami come hai raccontato nell'altro video non ti abbia condotto ad una "corsa" per finire in tempo dimenticando la cosa fondamentale dell'universita', imparare!!! In ogni caso in bocca al lupo per la Magistrale, io a Bologna studio Lettere classiche e sono al secondo anno!!!
un voto non determina la conoscenza di una persona (nella maggior parte dei casi) e penso che definire un voto di laurea poco sotto al cento "così basso" sia davvero preoccupante. l'eccessiva competizione ed ossessione sui voti non porta ad una migliore acquisizione delle conoscenze ma semplicemente ad una malsana necessità di essere meglio di qualcun altro.
@@camillabutrico6452 Non è tanto questo, è che sul serio prendere voti molto, molto bassi delinea una carenza dal punto di vista delle conoscenze, e sul serio a lettere di solito le persone ottengono valutazioni abbastanza buone… almeno ammetta che esce non solo con un voto basso (e NON è quello l’importante), ma con grosse lacune legate a moltissimi argomenti, e smettiamola di dire che questo non incide a livello dell’insegnamento, perchè uno non è che entra in classe a fare il teatrino e caciara con il gruppo classe, ma a garantire una formazione completa oltre che a una presenza umana decente
Lei è già fuoricorso comunque, quindi dubito abbia agito per laurearsi in fretta
@@Lesondevivre sono curiosa sulla facoltà che frequenti, dato che sembra tu conosca i metodi di valutazione di varie facoltà. che tristezza sminuire facoltà e studenti in questo modo
@@gru862 Vabbè ma fuoricorso di un semestre non è nulla, il fuoricorso non è da demonizzare. Meglio laurearsi con più calma ma con un voto più alto, smettiamola di dire che il voto non conta, se hai una media bassissima vuol dire che hai studiato in modo non efficace e non sono solo i prof