Comunque, il tuo discorso finale, sugli autori 'spinti' e quelli 'sconosciuti ma ottimi', mi trova totalmente d'accordo e mi ha quasi commosso. Al di là dei gusti personali, è giusto fare questo tipo di discorsi, specie ad un pubblico di lettori ipnotizzato dal marketing, dai preconcetti e dai programmi scolastici.
La tua live che più ci tenevo a seguire, e purtroppo per problemi di wi fi ballerino avuti ieri ho dovuto recuperare in differita. Uffa. D'accordo sul discorso finale. Comunque l'ultimo esame di quinta elementare è stato fatto nell'anno in cui i ragazzi erano del 93, già l'anno seguente non c'era più :)
... e per quel che riguarda i siciliani, Gesualdo Bufalino! Tutti parlano del suo esordio, Diceria dell'Untore, ma per me i suoi romanzi migliori cominciano col secondo. Anche i racconti raccolti in L'Uomo Invaso, sono bellissimi!
@@tiamotiodio il secondo libro di Bufalino, Argo il cieco, è tutto l'opposto di Diceria dell'Untore: è un romanzo freschissimo, pieno di vita, di colori, di profumi, di energia! Davvero bello. Poi, per me, il capolavoro è Le Menzogne della Notte, così come i racconti di L'Uomo Invaso.
Ho provato due volte a leggere Il giardino dei Finzi Contini ma niente, lo mollo a pagina 50. Non mi cattura lo stile e la storia. C'è qualcosa che mi lascia tiepido e indifferente.
Concordo sulla maggior parte dei tuoi pareri, Marco. Io di Calvino finora ho letto solo °Il cavaliere inesistente° e °La giornata d'uno scrutatore°, di cui il secondo mi è piaciuto (non fino alla follia ma abbastanza). "Il deserto dei tartari" l'ho lasciato a metà, perché mi mancava qualcosa, ora intendo recuperare i °Sessanta racconti°, essendo amante dei racconti penso possa piacermi di più. Moravia è straordinario, e tra l'altro furono proprio i suoi °Racconti romani° ad avvicinarmi a lui, li ho veramente adorati. Tuttavia, vorrei suggerirti la mia scrittrice femminile di racconti preferita in assoluto, Gianna Manzini (tra l'altro amica di Buzzati), visto che mi pare che non l'hai mai menzionata. Ha uno stile molto complesso, altamente letterario, direi quasi acrobatico, però io la amo follemente, mi piacerebbe sentire magari una tua opinione su di lei. I suoi volumi per la maggior parte non sono stati riediti, proprio per l'uso cospicuo di preziosismi lessicali ecc, a parte i suoi romanzi °Ritratto in piedi° con cui ha vinto il premio Campiello nel 1971 e "La sparviera", e il metaromanzo "Lettera all'editore" che credo sia il pezzo di letteratura più alto che io abbia mai letto. Lei ha una marea di raccolte di racconti che però sono quasi tutte recuperabili su internet, quindi restano accessibili. Ad esempio potrei consigliarti l'ultima raccolta che ha scritto in vita, °Sulla soglia°, ma anche le altre, è davvero difficile scegliere. Poi ci sono le °compilation°, come °Venti racconti° o °Cara prigione°, secondo me magnifiche.
la Storia devi davvero leggerla. Bravo nel recupero di Berto e Malaparte. Capisci che le pagine culturali usano criteri non letterari e non hannoprobità come mostri
Elsa Morante tra i migliori? Io ho letto solo Aracoeli e ho pensato: "Elsa Morante mai più. Mai più'!!!". Evidentemente mi sono lasciato condizionare dalla noia cosmica dalla quale non sono riuscito a riprendere per settimane. Sono veramente uno dei pochi che ha apprezzato I Malavoglia? È un romanzo avvincente. Forse è la lingua a risultare pesante. Si consideri però che la lingua di Verga è un compromesso. I suoi personaggi li dobbiamo immaginare non italofoni. La lingua è un espediente di ambientazione. Per poter suggerire al lettore un senso di sicilianità, ha deciso di usare L'italiano con sapore siciliano.
Finalmente qualcuno che non ama la Morante! Ho dovuto leggere parte de La storia per un esame di letteratura e stavo morendo di noia, così come lo stile non mi è sembrato niente di che, nessun guizzo, zero ironia, mah.
@@MrSeanma Capolavoro mi pare esagerato. È un romanzo che può piacere, ma niente che valga la pena far permanere nel ricordo collettivo della letteratura.
ad un premio streega è famoso lo sccontro trla Maraini e Berto "Stronzo" dissse laMaraini a Berto che rimproveraava il premio dii essere giàstato deciso dall'altomoltoprima. LLa stampa disse a larga diffusione che lo "stronzo" aveva un valore politico. Condivido la posizione di Marco. Bellal sempresu Berto il giudzio su male oscuro. Parla di sofferenza sempre senza deprimere.
Caro Marco, leggi Aldo Busi. Da' retta a questo cretino: leggi Aldo Busi! ... che poi ti va a finire come per Michele Mari, che 'a pelle' non ti piaceva e poi l'hai letto e t'è piaciuto! Poi, vorrei anche segnalarti questo romanzo enigmatico e folgorante, che ultimamente ha riscosso un certo successo nel mercato anglo-americano, grazie ad una bellissima traduzione, mentre in Italia è scivolato nel dimenticatoio. (Pensa che su goodreads le recensioni in inglese sono il triplo di quelle in italiano...) www.goodreads.com/review/show/2578928962
Prima o poi qualcosa di Busi lo leggerò. Però per ora non è un autore che mi interessa recuperare. Ho una lista sconfinata di titoli è una quantità di libri in casa da leggere.
Io metterei il meraviglioso Bassani al posto del sessuomane-radical chic Moravia e viceversa. Il giardino dei Finzi Contini e gli occhiali d'oro x me tra i romanzi più belli e stilosi del '900. Capisco che di questi tempi l'eleganza sia una cosa desueta ma x scrivere un buon libro non è necessario fare i rivoluzionari x forza
Ho ripetuto svariate volte durante la live, impossibile te lo sia perso, il fatto che questa classifica sia basata su giudizi relativi. Parlando di eleganza hai letto Morselli, Malaparte, Meneghello, Fenoglio, Ortese? Perché, per quanto mi riguarda, non c’è proprio paragone tra loro e altri come per esempio il Bassani del Giardino. P.S. Sessuomane-radical chic mi sembra più un complimento che una critica per Moravia
Molto interessante la tua spiegazione su Calvino. Si potrebbe però dire che una tale “limatura” delle frasi e dei concetti potrebbe andare incontro alla tua predilezione per lo stile a scapito delle storie? O comunque lo ritieni uno stile troppo artefatto? Leggere a volte una frase studiata per essere “perfetta”, frutto di intelligenza (come faceva Flaubert diciamo), mi fa stare bene. Bufalino con le sue incredibili acrobazie ad esempio, fa vedere i fili di un ricercato modo di esprimersi, ma quanto è divertente a volte vedere il burattinaio...
Sicuramente l’attenzione per lo stile è sempre un punto a favore. Infatti in questa Tier List la qualità media è altissima, e quindi i distacchi sono inferiori rispetto alle precedenti, per amore del gioco ho dovuto trovare dei libri e degli autori da inserirei nelle categorie più basse. Non ho letto Bufalino e quindi non posso esprimermi a riguardo. Per quanto riguarda Calvino penso che nel suo caso vedere i fili della sua prosa sia un problema. Perché ciò che ricerca è l’immediatezza e la semplicità. Ma la ricerca attraverso l’iperpulizia, e quasi una ricetta di spontaneità che per me ha l’effetto opposto. È come se ogni volta che lui smussa uno spigolo nelle sue frasi per me, e per quello che trovo interessante nelle voci degli scrittori, vada persa qualcosa.
vedo ora e sono d'accordo su Morante L'isola di Arturo, L'iguana della Ortese, Berto. A me non piace Pavese, forse perchè ho dei brutti ricordi di lui. Di Bassani ho, quasi tutto. Letti Gli occhiali d'oro, L'airone, Dietro la porta. Forse Il giardino dei..,... è quello che ho apprezzato meno. Meneghello è super. Ciao a tutte\i.
Mi è partito il dito e il commento! Sei molto giovane. Qui, nei commenti e nella chat mi, sembra che tutti abbiate dimenticato che la lettura è un piacere e, influencer a parte,non un dovere.
Ciao Marco, secondo te cosa significa veramente “l’onestà della prosa”? È qualcosa che da Papa Hemingway molti scrittori la nominano come lume, ma penso che ognuno ne faccia una propria interpretazione. Tu cosa ne pensi?
Vero, ognuno ha la propria interpretazione. Secondo me una prosa onesta è una prosa che non finge di essere quello che non è, che non scende a compromessi con il lettore e che concepisce le imperfezioni. Le imperfezioni stilistiche portano alla vera perfezione, perché sono autentiche. Le prose artefatte e costruite secondo me invece piallano e smussano lo stile fino a diventare totalmente anonime.
Caro marco, avresti dovuto aspettare di leggere almeno 3 libri per autore di tutti gli autori del 900 italiano. Ne hai trattati un 60%. Come si fa a stilare una classifica attendibile con così poco materiale?mi farebbe molto piacere se tu facessi un altro video più completo ed esaustivo.
![[UA] Eternal Fire проти NAVI | EPL Season 20 Malta](http://i.ytimg.com/vi/chvlsDygrZM/mqdefault.jpg)
Comunque, il tuo discorso finale, sugli autori 'spinti' e quelli 'sconosciuti ma ottimi', mi trova totalmente d'accordo e mi ha quasi commosso. Al di là dei gusti personali, è giusto fare questo tipo di discorsi, specie ad un pubblico di lettori ipnotizzato dal marketing, dai preconcetti e dai programmi scolastici.
La tua live che più ci tenevo a seguire, e purtroppo per problemi di wi fi ballerino avuti ieri ho dovuto recuperare in differita. Uffa. D'accordo sul discorso finale. Comunque l'ultimo esame di quinta elementare è stato fatto nell'anno in cui i ragazzi erano del 93, già l'anno seguente non c'era più :)
Infatti quando parlavo della tesina intendevo l’esame di terza media. Poi mi sono confuso sul fatto che non ci fosse più con quello delle elementari
@@MarcoCant 😉☺️
... e per quel che riguarda i siciliani, Gesualdo Bufalino! Tutti parlano del suo esordio, Diceria dell'Untore, ma per me i suoi romanzi migliori cominciano col secondo. Anche i racconti raccolti in L'Uomo Invaso, sono bellissimi!
Io ho letto solo Diceria dell'untore ed è uno dei miei libri preferiti di sempre, spero proprio che gli altri mi piacciano così
@@tiamotiodio il secondo libro di Bufalino, Argo il cieco, è tutto l'opposto di Diceria dell'Untore: è un romanzo freschissimo, pieno di vita, di colori, di profumi, di energia! Davvero bello. Poi, per me, il capolavoro è Le Menzogne della Notte, così come i racconti di L'Uomo Invaso.
Ho provato due volte a leggere Il giardino dei Finzi Contini ma niente, lo mollo a pagina 50. Non mi cattura lo stile e la storia. C'è qualcosa che mi lascia tiepido e indifferente.
Concordo sulla maggior parte dei tuoi pareri, Marco. Io di Calvino finora ho letto solo °Il cavaliere inesistente° e °La giornata d'uno scrutatore°, di cui il secondo mi è piaciuto (non fino alla follia ma abbastanza). "Il deserto dei tartari" l'ho lasciato a metà, perché mi mancava qualcosa, ora intendo recuperare i °Sessanta racconti°, essendo amante dei racconti penso possa piacermi di più. Moravia è straordinario, e tra l'altro furono proprio i suoi °Racconti romani° ad avvicinarmi a lui, li ho veramente adorati. Tuttavia, vorrei suggerirti la mia scrittrice femminile di racconti preferita in assoluto, Gianna Manzini (tra l'altro amica di Buzzati), visto che mi pare che non l'hai mai menzionata. Ha uno stile molto complesso, altamente letterario, direi quasi acrobatico, però io la amo follemente, mi piacerebbe sentire magari una tua opinione su di lei. I suoi volumi per la maggior parte non sono stati riediti, proprio per l'uso cospicuo di preziosismi lessicali ecc, a parte i suoi romanzi °Ritratto in piedi° con cui ha vinto il premio Campiello nel 1971 e "La sparviera", e il metaromanzo "Lettera all'editore" che credo sia il pezzo di letteratura più alto che io abbia mai letto. Lei ha una marea di raccolte di racconti che però sono quasi tutte recuperabili su internet, quindi restano accessibili. Ad esempio potrei consigliarti l'ultima raccolta che ha scritto in vita, °Sulla soglia°, ma anche le altre, è davvero difficile scegliere. Poi ci sono le °compilation°, come °Venti racconti° o °Cara prigione°, secondo me magnifiche.
la Storia devi davvero leggerla. Bravo nel recupero di Berto e Malaparte. Capisci che le pagine culturali usano criteri non letterari e non hannoprobità come mostri
Ok inizierò finalmente "Gli Indifferenti" che aspetta da un bel po' di essere aperto.
Caricherai la live di twitch?
Sì, se riesco la carico settimana prossima.
Elsa Morante tra i migliori? Io ho letto solo Aracoeli e ho pensato: "Elsa Morante mai più. Mai più'!!!". Evidentemente mi sono lasciato condizionare dalla noia cosmica dalla quale non sono riuscito a riprendere per settimane.
Sono veramente uno dei pochi che ha apprezzato I Malavoglia? È un romanzo avvincente.
Forse è la lingua a risultare pesante. Si consideri però che la lingua di Verga è un compromesso. I suoi personaggi li dobbiamo immaginare non italofoni. La lingua è un espediente di ambientazione. Per poter suggerire al lettore un senso di sicilianità, ha deciso di usare L'italiano con sapore siciliano.
Finalmente qualcuno che non ama la Morante! Ho dovuto leggere parte de La storia per un esame di letteratura e stavo morendo di noia, così come lo stile non mi è sembrato niente di che, nessun guizzo, zero ironia, mah.
I malavoglia a me sono piaciuti. Non ho mai letto la Morante
@@MrSeanma Capolavoro mi pare esagerato. È un romanzo che può piacere, ma niente che valga la pena far permanere nel ricordo collettivo della letteratura.
ad un premio streega è famoso lo sccontro trla Maraini e Berto "Stronzo" dissse laMaraini a Berto che rimproveraava il premio dii essere giàstato deciso dall'altomoltoprima. LLa stampa disse a larga diffusione che lo "stronzo" aveva un valore politico. Condivido la posizione di Marco. Bellal sempresu Berto il giudzio su male oscuro. Parla di sofferenza sempre senza deprimere.
Caro Marco, leggi Aldo Busi. Da' retta a questo cretino: leggi Aldo Busi! ... che poi ti va a finire come per Michele Mari, che 'a pelle' non ti piaceva e poi l'hai letto e t'è piaciuto! Poi, vorrei anche segnalarti questo romanzo enigmatico e folgorante, che ultimamente ha riscosso un certo successo nel mercato anglo-americano, grazie ad una bellissima traduzione, mentre in Italia è scivolato nel dimenticatoio. (Pensa che su goodreads le recensioni in inglese sono il triplo di quelle in italiano...) www.goodreads.com/review/show/2578928962
Prima o poi qualcosa di Busi lo leggerò. Però per ora non è un autore che mi interessa recuperare. Ho una lista sconfinata di titoli è una quantità di libri in casa da leggere.
@@MarcoCant so che apprezzi molto Walter Siti, per questo ti ho consigliato Busi: a mio avviso, Siti è molto debitore a Busi...
Io metterei il meraviglioso Bassani al posto del sessuomane-radical chic Moravia e viceversa. Il giardino dei Finzi Contini e gli occhiali d'oro x me tra i romanzi più belli e stilosi del '900. Capisco che di questi tempi l'eleganza sia una cosa desueta ma x scrivere un buon libro non è necessario fare i rivoluzionari x forza
Ho ripetuto svariate volte durante la live, impossibile te lo sia perso, il fatto che questa classifica sia basata su giudizi relativi.
Parlando di eleganza hai letto Morselli, Malaparte, Meneghello, Fenoglio, Ortese? Perché, per quanto mi riguarda, non c’è proprio paragone tra loro e altri come per esempio il Bassani del Giardino.
P.S. Sessuomane-radical chic mi sembra più un complimento che una critica per Moravia
Dino Buzzati
Molto interessante la tua spiegazione su Calvino. Si potrebbe però dire che una tale “limatura” delle frasi e dei concetti potrebbe andare incontro alla tua predilezione per lo stile a scapito delle storie? O comunque lo ritieni uno stile troppo artefatto? Leggere a volte una frase studiata per essere “perfetta”, frutto di intelligenza (come faceva Flaubert diciamo), mi fa stare bene. Bufalino con le sue incredibili acrobazie ad esempio, fa vedere i fili di un ricercato modo di esprimersi, ma quanto è divertente a volte vedere il burattinaio...
Sicuramente l’attenzione per lo stile è sempre un punto a favore. Infatti in questa Tier List la qualità media è altissima, e quindi i distacchi sono inferiori rispetto alle precedenti, per amore del gioco ho dovuto trovare dei libri e degli autori da inserirei nelle categorie più basse.
Non ho letto Bufalino e quindi non posso esprimermi a riguardo. Per quanto riguarda Calvino penso che nel suo caso vedere i fili della sua prosa sia un problema. Perché ciò che ricerca è l’immediatezza e la semplicità. Ma la ricerca attraverso l’iperpulizia, e quasi una ricetta di spontaneità che per me ha l’effetto opposto. È come se ogni volta che lui smussa uno spigolo nelle sue frasi per me, e per quello che trovo interessante nelle voci degli scrittori, vada persa qualcosa.
vedo ora e sono d'accordo su Morante L'isola di Arturo, L'iguana della Ortese, Berto. A me non piace Pavese, forse perchè ho dei brutti ricordi di lui. Di Bassani ho, quasi tutto. Letti Gli occhiali d'oro, L'airone, Dietro la porta. Forse Il giardino dei..,... è quello che ho apprezzato meno. Meneghello è super. Ciao a tutte\i.
Mi è partito il dito e il commento! Sei molto giovane. Qui, nei commenti e nella chat mi, sembra che tutti abbiate dimenticato che la lettura è un piacere e, influencer a parte,non un dovere.
Ciao Marco, secondo te cosa significa veramente “l’onestà della prosa”? È qualcosa che da Papa Hemingway molti scrittori la nominano come lume, ma penso che ognuno ne faccia una propria interpretazione. Tu cosa ne pensi?
Vero, ognuno ha la propria interpretazione. Secondo me una prosa onesta è una prosa che non finge di essere quello che non è, che non scende a compromessi con il lettore e che concepisce le imperfezioni. Le imperfezioni stilistiche portano alla vera perfezione, perché sono autentiche. Le prose artefatte e costruite secondo me invece piallano e smussano lo stile fino a diventare totalmente anonime.
Caro marco, avresti dovuto aspettare di leggere almeno 3 libri per autore di tutti gli autori del 900 italiano. Ne hai trattati un 60%. Come si fa a stilare una classifica attendibile con così poco materiale?mi farebbe molto piacere se tu facessi un altro video più completo ed esaustivo.