Come scoppia un conflitto | Lucio Caracciolo

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  • Опубліковано 25 лис 2024
  • La Seconda guerra mondiale (1939-1945 nella partizione classica) ha stabilito, con i suoi esiti, il paradigma della potenza globale. Esempio plastico, i 5 membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu sono i 5 vincitori della guerra - Russia (Urss), Usa, Cina, Francia, Regno Unito -, mentre in Italia manca tuttora la consapevolezza che quella sconfitta la declassa ancora oggi sulla scena internazionale. Il dibattito storiografico sulle cause che hanno condotto al conflitto è ancora aperto, ma alcuni dati sono evidenti. In particolare: il peso della Prima guerra mondiale e dei trattati di pace, in particolare Versailles, che non avevano risolto i problemi all’origine del conflitto, ma che avrebbero anzi favorito il secondo atto; la devastante crisi del Ventinove; l’ascesa degli imperialismi tedesco, giapponese e italiano. La lezione ricostruirà i termini del dibattito, che si riflette nell’attualità, visto che, in fin dei conti, la «guerra dei Trent’anni (1914-1945)» ha forgiato il mondo in cui viviamo.
    Si parlerà di:
    L’eredità della Prima guerra mondiale.
    Gli obiettivi di guerra di Hitler e quelli di Giappone e Italia; sul fronte opposto, Inghilterra/Francia/Usa.
    I due tempi della guerra, in Asia (dal 1931?), in Europa (dal 1939) e poi nel mondo (dal 1941).
    Il peso degli apparati militari e le tecniche belliche.
    La propaganda di guerra e il mito dell’ultima guerra.
    Le conseguenze della guerra dei Trent’anni, 1914-1945.
    Relatore
    Lucio Caracciolo, direttore della rivista italiana di geopolitica «Limes», è docente di studi strategici presso la Luiss-Guido Carli di Roma e di geopolitica presso l’Università San Raffaele di Milano, nonché autore di diversi saggi di storia e geopolitica, da Alba di Guerra Fredda. All’origine delle due Germanie (1945-46) (Laterza, 1986) a America versus America. Perché gli Stati Uniti sono in guerra contro se stessi (Laterza, 2011). È Head of Geopolitics presso Macrogeo, fondazione di analisi macroeconomica e geopolitica basata a Londra. È autore, con Adriano Roccucci, del manuale Storia contemporanea. Dal mondo europeo al mondo senza centro (Le Monnier Università, 2017).

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