Leggere di Musica #1 - L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica - W. Benjamin
Вставка
- Опубліковано 4 лют 2021
- Qui puoi trovare il libro: amzn.to/2O2HBp2
📬Mailing list: bit.ly/2XvwlDF
🔴 Qui puoi visualizzare GRATIS alcune lezioni dei nostri corsi:
Logic Pro X - La guida completa": bit.ly/2PAoJMp
Logic pro X 10.5 - Tutte le novità": bit.ly/3dgD8a2
Logic Pro X - Tutti gli AUDIO FX: bit.ly/33Bhl9t
Logic Pro X - Flex & Smart Tempo: bit.ly/3mStDlS
PATREON: bit.ly/3htNaJE
Acquista il mio libro: amzn.to/3uQHL4M
SOCIAL:
🇮🇹logicproxitalia.it bit.ly/2U7SENK
📽UA-cam bit.ly/2S7TSrf
💻Facebook bit.ly/2zP6IoI
📷Instagram bit.ly/2Y0Jm7h
💬Telegram bit.ly/3eEYtu2
📬Mailing list bit.ly/2Y0TUmS
👉 Ti piace la TAZZA di LPXI? www.logicproxitalia.it/mercha
🎧 Ascolta dil PODCAST www.spreaker.com/show/lpxi-po...
📩 Business Mail: logicproxitalia@gmail.com
🎧Il mio Studio
kit.co/LPXI_Marco_Zanoni/stud...
🧰 Cosa uso per fare video:
kit.co/LPXI_Marco_Zanoni/vide...
Se vuoi sostenere il canale acquista qualcosa tramite i miei link di Amazon: amzn.to/33GTq8M
oppure tramite una donazione PayPal: bit.ly/3tRZMgx - Розваги
Sentir parlare di fiilosofia estetica è sempre più raro. Stimo tanto il tuo metodo, la tua semplicità, la tua serietà. Grazie dei tuoi contributi.
Occhio solo alla pronuncia: non è "Ben-gi-amin" ma "Be-ni-amin" :)
Grazie BassCosmo! Si, ho italianizzato la pronuncia come è lecito fare, soprattutto trattandosi di una lingua, il tedesco, che io non conosco per nulla...
Ciao Marco. Quando studiavo arte, il mio docente spiegò esattamente il primo punto trattato da Benjamin: "Uno può ricopiare perfettamente qualunque opera, ma rimarrà sempre un copiatore" o quando iniziai a studiare cinema, dopo la visione del film "Blue" (un film intero che ha come unica immagine uno sfondo blu ma che riesce a raccontarsi tramite l'audio) il docente del corso: "Mica puoi fare un altro film come blue e chiamarlo Red, non avrebbe senso, l'idea ed il genio appartiene a quell'opera prima". (Inoltre si chiama Blue perché si dice che i ciechi percepiscono il colore blu e non il nero come molti pensano). Per entrare più nel dettaglio: comprendo, ma non condivido a pieno il pensiero di Benjamin, anche quando si fa questa distinzione tra pittura e musica. Dovremmo dire allora che la Monnalisa è il bozzetto di Leonardo a questo punto. Ogni opera d'arte viene concepita tramite studio e bozzetti, persino sulla tela stessa della Monnalisa si parte da schizzi leggeri e si lavora sugli strati fino al risultato finale. Esattamente come viene concepita una canzone, da dove si parte? Dall'idea. L'idea è la verità, l'idea è quella che materializziamo finita nella nostra testa ma che ha bisogno di lavoro per realizzarla. Chiariti questi passaggi, la Monnalisa è un falso? Stairway to heaven è un falso? No. Sono entrambe idee di artisti che come un frutto sono cresciute fino a maturare. È il processo naturale, è entropia in un certo senso. Stairway to heaven non è la prima registrazione su nastro, Stairway to heaven è l'idea che tramite il lavoro ha raggiunto la sua forma "fisica". Sul secondo punto condivido.
Ottima idea questa nuova rubrica, scava verso il nostro io musicale e non, soprattutto abbiamo bisogno di argomenti come questi per fermarci a pensare ogni tanto a ciò che ci circonda. Per come è impostato questo mondo, spesso ci trasformiamo in macchine perdendo per strada noi stessi.
Complimenti!
Grazie Silvio!!!
Ciao Marco. Sono d'accordo con Silvio. Aggiungerei anche che in musica non possiamo considerare una copia di un pezzo una "copia", in quanto è una registrazione riprodotta. È l'incisione riportata su più supporti, ma resta l'idea diventata realtà messa a disposizione di chi l'ascolta. Non è modificata. La copia sarebbe se venisse riprodotta da un'altra persona. Almeno questo è il mio punto di vista.
Complimenti comunque, riesci sempre a coinvolgerci positivamente in quello che fai.
Bravo Marco ,interessante argomento
Grazie Dario!
Complimenti per la nuova rubrica !!
;-)
Su questi argomenti difficilmente si trovano risposte e anche quando si trovano sono comunque figlie della loro epoca proprio come quelle date da benjamin.... Però è "germinale" discuterne come è "germinale" aprire una rubrica come questa che hai iniziato, in bocca al lupo!
Grazie Reaper!
Super interessante e ottimi spunti di riflessione.
Grazie mille
P.S.: Mi leggo il libro in questi giorni! Preso tramite il link 😉
Grazie Samuele! Acquistare attraverso il link per voi è uguale, a me arriva qualcosina che contribuisce al sostentamento del canale...Anche se è poco apprezzo il gesto!
Grandioso, bellissimo format, non vedo l'ora che arrivi il prossimo video!!!
Grazie Davide!
Grandissimo. Un topic molto interessante. Ci sarebbe da aprire un mondo su questo argomento.
;-)
Ciao Marco. Bellissima la tua nuova rubrica. Sono fan dell tuo approccio anche su temi non "technici" per questo seguo il tuo canale.
In questo video sono pienamente d'accordo con te, aparte dare in qualche modo un "oggetivo" dato che può dar valore qualitativo ad un opera d'arte. Come per esempio il suo successo
in un determinato momento storico. Secondo me vale di piu se contiamo il suo successo nel passar dell tempo. Perché le mode che ci impongono un determinato tipo di ascolto vanno e vengono,
ed insieme a loro anche le canzoni e gli artisti. Credo che anche questo sia un filtro di qualità per un opera d'arte.....la sua sopravivenza nel tempo. Il suo modo di arrivare al gusto dell colletivo quando
la "moda" che gli ha ispirato la creazione sara passata. Perché dietro il successo in un epoca industrializzata ce il profitto. Non dico che per secoli gli artisti non vendevano la loro arte,
per forza, era questione di sopravvivenza. Ma qui si tratta di distribuzione di "coppie d arte" da industrie che "costruiscono" mode ed artisti....
Non so se produrre un disco in un garage sia meglio o peggio di produrlo in un mega studio, dal punto di vista artistico, so però che è un ottima promotion in un tempo dove la musica "fai da te" va troppo di moda.
Esisteranno la Trap, Elvis ed i Sex Pistols nel 2400? ......chi lo sa......Monteverdi ha scritto L'Orfeo nel 1609 !
(Lo so che oggi ce piu produzione rispetto ad allora ma questo e un altro discorso)
Ciao e grazie del tuo intervento. E' un discorso molto difficile come ben sai, non bastano dieci minuti e probabilmente non se ne verrebbe a capo neanche in molte ore... Capisco perfettamente il tuo discorso e lo approvo anche se dei "però" si potrebbero trovare sempre... Grazie e buona serata...
@@lpxibymarcozanoni Si, è vero ! 😊
rubrica molto interessante, grande Marco!
;-)
Sono quasi totalmente d'accordo con te, l'opera d'arte è l'unica opera fatta in quel momento, ma se c'è la possibilità che un artista possa rendere fruibile la sua opera a molti, e tecnicamente specialmente nella musica e video è possibile che l'utente possa fruire la sintesi di quell'atto, ma non di quella performance, stessa cosa nelle pitture e grafica dell'ultimo secolo, partendo dalle acqueforti, alle litografie e serigrafie, la fruibilità dell'opera è alla portata di molti, tanti, quanti le copie che l'artista deciso di fare e autografare, solitamente in tirature limitate. nella musica però c'è una certa inflazione nel numero di copie, e a questo punto l'arte si tramuta in denaro, ecco forse in questo frangente l'opera d'arte scade.
Sappiamo che il Da Vinci (Leonardo) per certe sue opere ha usato la camera oscura, per rendere al meglio la visione prospettica e per questa innovazione le sue opere non hanno perso valore, anzi, e se avesse avuto la tecnologia di oggi sicuramente l'avrebbe usata, e magari ci avrebbe regalato OPERE, anche musicali, caratterizzate dalla sua straordinaria visionarietà, usando Logic e altri software su una piattaforma Apple M1.
Grazie del tuo commento! Sono d'accordo, sicuramente starebbe già progettando l'M2 prima di preoccuparsi se va meglio o peggio dell'Intel...AHAHAHAHAH!!!
@@lpxibymarcozanoni si sicuramente, solo che, con chi lo farebbe? All'epoca sua le major erano: Medici, Sforza, e i reali di Francia...
Grande Marco, sei fantastico, non è che anche tu sei un seguace del Da Vinci come Salaì, uno dei suoi assistenti?
@@omaggiods AHAHAHAHAH!!!
Bellissimo format, molto originale, bravo!!
😉
ciao Marco e complimenti per il nuovo tutorial. Libro senz'altro da leggere. Condivido al 1000% le tue riflessioni. Un saluto e a presto... e grazie!
:-)
Ottime riflessioni, grazie!
;-)
Grazie Marco, per queste chicche davvero interessanti
:-)
Complimenti per questo bellissimo argomento trattato....
;-)
Ciao big, ho scoperto da poco il canale, ma lo sto divorando, non commento tutti i video ma grazie davvero per tutto, inoltre bellissimo questo video, anch’io ho letto sia questo sia quello sul jazz di adorno sempre stesso periodo, e condivido tantissimo il tuo pensiero a riguardo, anch’io oltre alla musica in se, sono appassionato anche agli aspetti sociologici, grazie ancora sicuramente quando ti vedo live passo per un saluto 💎
🤗
Complimenti, sarebbe stupendo discutere di ste robe
Si può fare tranquillamente...
Complimenti per l’argomento!
;-)
Bravo .. è interessante e originale 🔝
;-)
Bello :)
:-)))
Yes ottimo
;-)
La tecnica si fonde con la filosofia...e non può che nascere un interesse che ti incolla allo schermo... Chi ha sete di conoscenza avrà sempre sete... ottimo video
;-)
Ciao grande, ti consiglio anche di leggere "come funziona la musica" di john powell, attenzione, non quello di david byrne! . a me che non sono musicista mi ha aiutato molto, é molto tecnico/scientifico. lo consiglio a tutti.
Interessante. Grazie mille!!!
@@lpxibymarcozanoni grazie a te per i tuoi video sempre interessantissimi. 👍
@@mrceres1 ;-)))
Buon suggerimento Marco (NB: la pronunica è però 'Begniamin', è tedesco non anglosassone)
Grazie, me l'hanno già detto in molti...sapessi in quanti modi ho sentito pronunciare il mio di cognome...:-))))))))). Bengiamin non me ne vorrà...;-)
Hai tirato fuori un argomento davvero estremamente complesso ed articolato.
Per assurdo si potrebbe riassumere con la classica domanda:
"È nato prima l'uovo o la gallina"?
;-)))
P. S.
Ti consiglio un altro saggio di filosofia estetica, estremamente interessante, di un allievo dello stesso Benjamin: Giorgio Agamben, "Che cos'è l'atto di creazione?"'. Questo saggio mi ha fatto riflettere per anni e ritengo che chiunque si occupi d'arte dovrebbe darci un occhio :)
Non è di agamben
Grazie l'ho già letto, stupendo! Però stai attento che non si pronuncia Giorgio Agamben ma Gilles Deleuze...:-)))))))))))))))
@@lpxibymarcozanoni :)
So, so bene dl Deleuze. Agamben ha raccolto e sviluppato quelle riflessioni estetiche fornendo, in tutti i propri saggi di segno estetico, eccellenti contributi in materia. Io ho un debole per Agamben, in quanto argomento di laurea, illo tempore :) Grazie ancora!
@@Briscolone So di Deleuze: Agamben, suo amico e studioso, ha ripreso e sviluppato il saggio. In "Il fuoco e il racconto" di Agamben si trova il sagio di cui discorriamo :)
@@BassCosmo :-)