Paolo Nori | A cosa servono i Russi

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  • Опубліковано 15 січ 2024
  • L'incontro si è svolto durante la I edizione di Radici. Il festival dell’identità (coltivata, negata, ritrovata).
    A cosa servono i Russi
    Reading-spettacolo di e con PAOLO NORI
    introduce Giuseppe Culicchia
    Lo scrittore e traduttore porta a Torino il suo reading-spettacolo A cosa servono i Russi. Perché passo la mia vita con in mano dei libri scritti in una città, Pietroburgo, lontana tremila chilometri da dove abito io? Un monologo per immagini con la musica di Modest Musorgskij, le voci originali di Lev Tolstoj, Anna Achmátova e Iosif Brodskij e le immagini di Claudio Sforza.
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КОМЕНТАРІ • 9

  • @mariacristinacarcano2903
    @mariacristinacarcano2903 4 місяці тому +7

    Prof. Nori, umilmente le esprimo la mia vicinanza perché il dolore che Lei prova è anche il mio. È disumano censurare la cultura e altresì imprescindibile dal trascorrere del tempo. L' impoverimento letterario dell' uomo moderno ha annullato la visione oltre sè stesso ed il farneticare, anziché dialogare, lo slega dal patrimonio etico/culturale che invece dovrebbe spiritualmente nutrirlo. Null' altro rimanendo, livella, si affida a sterili algoritmi e riduce il mondo a semplice calcolo chiudendosi in sé stesso. Amo la Russia ed in genere l'approccio culturale dei paesi Est Europa. Le auguro ogni bene e ringrazio voi che alimentate la beltà delle arti, cosa che dall' alto han dimenticato e che io ritengo profondamente errata, nella terra di Dante, Leopardi e tutti i nostri grandi.

  • @aldorosa5471
    @aldorosa5471 4 місяці тому +9

    Ch. mo prof. Nori, ho letto con grande piacere e qualche giovamento il suo libro su Anna Achmatova, così come avevo letto "Sanguina ancora" su Dostoevskij. Le confesso che oltre al dolore di questi tempi provo anche una feroce indignazione per come vengono trattati i grandi artisti russi in Italia. Un saluto cordiale

    • @mariacristinacarcano2903
      @mariacristinacarcano2903 4 місяці тому

      È conseguenza di un impoverimento culturale generale, ma ritengo inaccettabile che adombri anche le cosiddette classi dirigenti. D'altronde, lo vediamo tutti dove ci hanno condotto. Inoltre ritengo che la mia, la nostra Europa, quella che ho visitato e che sognavo da ragazza, non abbia anima, appunto, culturale, ma sia prigioniera di aride e perverse congetture finanziarie manovrate da esseri con le medesime caratteristiche.

  • @giorgiamilaniwebdesigner
    @giorgiamilaniwebdesigner 4 місяці тому +2

  • @barbaraparlatano378
    @barbaraparlatano378 4 місяці тому +2

    ❤❤

  • @mariodalessandro8094
    @mariodalessandro8094 Місяць тому

    Giustamente i russi si devono difendere dalla nostra " democrazia " avendola conosciuta con Eltsin .
    Solzenicyn lo pensò anche lui dopo qualche anno di " occidente "