Stefano Covino - Il progetto SETI, alla ricerca di vita intelligente

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  • Опубліковано 16 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 6

  • @Alex-pl5ic
    @Alex-pl5ic Рік тому +1

    Molto interessante. Grazie 🙏

  • @caporetto90
    @caporetto90 Рік тому +1

    Ottimo!

  • @luimichi5618
    @luimichi5618 Рік тому

    Grazie

  • @giorgiovideo74
    @giorgiovideo74 11 місяців тому

    Su questo interessante tema sostengo la seguente tesi: a mio avviso, dobbiamo avere una visione piu'ampia, oltre alla distanza spaziale. Va considerata anche la distanza temporale: l'universo esiste da circa tredici miliardi di anni. I primi pianeti con alta metallicità come la Terra sono comparsi già 9 miliardi di anni fa, Secondo le ultime scoperte USA. La Terra e'comparsa solo cinque miliardi di anni fa. È un pianeta giovane. L'Uomo esiste solo da pochi milioni di anni. Quante civiltà possono essere comparse prima della nostra nell'universo? Quante di queste si sono estinte? Ma soprattutto quante di queste sono sopravvissute? E quelle che sono sopravvissute.. che cosa sono diventate ora.....
    La sopravvivenza di una civiltà tecnologica dipende dalla sua capacità di colonizzare altri pianeti e altri sistemi stellari, e di viaggiare nello spazio profondo grazie a tecnologie a noi ancora sconosciute. Io dico, L'Homo Sapiens Sapiens sarà una specie immortale solo quando potrà osservare attraverso i suoi occhi il tramonto di un'altra stella oltre a quello del Sole. Inoltre ormai da decenni abbiamo mandato un segnale radio molto potente dal radio telescopio di Arecibo verso un imponente ammasso stellare, finalizzato ad essere facilmente interpretato da una civiltà tecnologica aliena. Quindi siamo la dimostrazione vivente che la tesi secondo cui le civiltà aliene non vogliono contattare nessuno è errata. Siamo portati a vedere le civiltà aliene come perfettamente coordinate e intenzionate a non farsi vedere. In realtà se esistono si sono evolute esattamente come noi e soprattutto chiedendosi se sono l'unica civiltà tecnologica esistente nell'universo. Anche loro quindi con quella spinta fortissima a cercare un'altra civiltà tecnologica. Come noi abbiamo mandato quel segnale radio da Arecibo, anche loro possono averlo fatto. Quindi la ricerca tramite il programma Seti è importantissima.

  • @giorgiovideo74
    @giorgiovideo74 11 місяців тому

    Va fatta una riflessione piu'ampia, dobbiamo andare oltre il concetto di distanza spaziale. La nostra mente fatica a considerare l'altra distanza, quella temporale. L'universo esiste da circa 13 miliardi di anni. I primi pianeti ad alta metallicita'come la Terra sono comparsi 9 miliardi di anni fa secondo le ultime ricerche USA. La Terra esiste da soli 5 miliardi di anni. E'un pianeta giovane. Prima della Terra, ci sono stati alcuni miliardi di anni di tempo per la formazione di pianeti, sistemi stellari, forse vita, forse civilta'tecnologiche. Noi discutiamo sui segnali radio degli ultimi 100 anni, ma questa e'la punta di un iceberg. Quante civilta'sono comparse prima della nostra nell'universo? Quante si sono estinte? E soprattutto, quelle che non si sono estinte.. cosa sono diventate ora.....
    Inoltre, una civilta'si estingue se rimane sul suo pianeta natio. Ma se colonizza altri pianeti, o altri sistemi stellari vicini, diventando autosufficiente in ogni luogo che colonizza, imparando a viaggiare nello spazio profondo con tecnologie a noi ancora sconosciute, allora, puo'diventare immortale. La colonizzazione e'la chiave di volta dell'immortalita'di una civilta'tecnologica. Su questo va dato pieno riconoscimento alla sfida per la colonizzazione lanciata da Elon Musk, ovvero colonizzare per sopravvivere.
    Io dico, L'Homo Sapiens Sapiens sara'immortale solo quando potra'ammirare con i suoi occhi il tramonto di un'altra stella oltre a quello del Sole.
    Inoltre, non consideriamo un fatto: esistono civilta'tecnologiche nell'universo? La risposta e'si: noi ne siamo la prova. E considerarci unici sarebbe un segno di limitatezza mentale degna della santa inquisizione del medioevo.
    Inoltre, non ci rendiamo conto di un evento da noi prodotto, di dimensioni enormi: abbiamo mandato un segnale radio molto potente dal radiotelescopio di Arecibo, indirizzato verso un ammasso stellare. Esiste la possibilità che venga intercettato prima o poi. Questo significa che la tesi secondo cui gli alieni ci osservano ma non ci contattano e'errata. Se lo abbiamo fatto noi, anche altre civilta'tecnologiche, all'inizio, potrebbero aver deciso di inviare segnali radio potenti nello spazio profondo senza considerarne le implicazioni. Quindi il programma Seti per la ricerca di segnali e'importantissimo. Siamo portati a immaginare gli alieni come perfetti. Questo potrebbe trarci in inganno. La loro vicinanza alla perfezione dipende dal loro livello di evoluzione. Non dal semplice fatto che sono alieni.

  • @ameliaolianas7588
    @ameliaolianas7588 9 місяців тому

    ENRICO FERMI, disse,,,,,, dove sono tutti quanti????