Lo racconto spesso questo episodio della mia vita che vede me, poco più che ventenne, annunciare a mia mamma che mi sarei iscritta a medicina e lei che mi guarda e risponde “non ce la farai mai!”...non so se sia stata grinta o semplicemente l’incoscienza e il solito menefreghismo di quell’età, che mi ha fatto andare avanti nonostante il parere degli altri, ma ora sono un’anestesista. Spesso ci ripenso e penso al pericolo che ho corso, se solo avessi ascoltato quella voce, mi sarei accontentata di una vita che non sentivo mia per paura di un fallimento
Gaia Bertossi io ho un'esperienza, sempre a medicina, opposta. Sono sempre stata, se non talentuosa, brava nei quiz, intuitiva. Ho passato medicina al primo colpo senza nemmeno preparare il test, credendo così tanto di essere brava, da avere la presunzione di poter applicare lo stesso metodo di studio matto e disperato dell'ultimo giorno che usavo alle superiori anche lì. Risultato? Non ho fatto esami per un intero anno, sono andata in crisi, ho sviluppato un DOC con depressione secondaria nel momento in cui ho tentato di compensare con uno studio iperorganizzato (tentavo di controllare e programmare tutto). Sono l'esempio di come il talento non basta e allo stesso tempo di come cercare di controllare tutto in modo tale da sviluppare quella perseveranza nello studio che non c'era è ugualmente disfunzionale. Alla fine il mio ragazzo, entrato al terzo tentativo, è più avanti di me negli esami. Sono però molto felice di dire che adesso, al quinto anno, ho finalmente imparato. È stata dura, ma ne è valsa la pena. Penso che comprerò il libro
A circa 6 anni mia figlia ha deciso di voler diventare veterinaria... con gli anni l'idea è rimasta nonostante a scuola non brilli eccessivamente. Un giorno parlando con i nonni ha espresso il suo desiderio che subito è stato smorzato e sminuito dicendo che c'era troppo da studiare e non si sarebbe realizzato. Mi sono arrabbiata tantissimo!! Ho cercato di spiegare a mia figlia che se è davvero il suo desiderio ci riuscirà sicuramente e anche se ancora è piccola e la strada lunga credo fortemente che ci riuscirà!!
Grande Luca, mia figlia di 14 anni non ne vuole proprio sapere di avere grinta in ogni campo della sua vita, seppure in tutti, mettendoci il minimo, riesca in maniera egregia. Quando le ho regalato il tuo libro sperando di incuriosirla un po sull'argomento, mi ha risposto... papà non c'ho proprio voglia di iniziare a leggerlo!! cvd :( grazie per tutti i tuoi video, sono di grande ispirazione. un caro saluto.
@@psicologomilano Grazia Luca, lo avevo già visto questo video ma forse non dal punto di vista giusto. Il fatto è che sono nato per aiutare gli altri, è la mia indole, e da genitore, non poterlo fare per mia figlia mi fa stare molto male. Ma forse è come dici tu, forse non c'e' bisogno di nessun aiuto visto che già senza sforzo riesce a fare ottime cose, quando uscirà dal bozzolo sarà un missile, probabilmente è questione di tempo o probabilmente va bene già cosi, chissà :) Un caro saluto e grazie, pas
Perseveranza dell' attività fisica fitness e joga in gravidanza e talvolta essere umano un po' autonoma e presente Anche se soltanto smart realistico Cosa scegliere?
Tutto bellissimo, come sempre. Ho solo un dubbio sul punto 3. Frequentare persone grintose... Ottimo, il problema è selezionarle. Non di rado, si scelgono amici, partner grintosi, proprio per i motivi che spiegava Luca. Il guaio è che, invece, la ns scelta cade su persone arroganti, negative e ci facciamo ingannare solo dalla loro spavalderia. Spesso perché siamo timidi e abbiamo la vista deformata dalla timidezza, e per questo tendiamo a esaltare, idealizzare chi è spavaldo. Ne conosco di amicizie, matrimoni... finiti malissimo su questi presupposti. Credi di imbarcare persone positive da cui avere aiuto, ti sei imbarcato degli str...! Non sarà che, prima che sulla grinta, dobbiamo lavorare sull'autostima? Meglio, non sarà che la grinta presuppone, esige l'autostima? ... Poi io parlo da uomo della strada... Complimenti sempre a Luca. Ciaaaaaooooo
Bellissimo libro ! Nel testo del libro ci vado anche il lavoro di Vasco Rossi un grande cantate e una grande persona. Che come dice lui ho dato tutto alla musica vivevi solo di quella.
Più che grinta io la chiamerei perseveranza. Puoi passare grintoso per un po', ma poi rischi di esaurirla. La perseveranza mi sembra più una questione caratteriale che ti fa andare avanti anche senza grinta.
Luca pensi possa essere indicato per un ragazzino di 13 anni molto talentuoso e allo stesso tempo parecchio scansafatiche ?! 😲 Comunque lo leggerò sicuramente ! Grazie
Grazie Luca, ottima recensione. Ho avuto modo di leggerlo e l'ho trovato molto interessante e valido sotto diversi punti di vista. Occupandomi da anni di psicologia positiva credo che questo costrutto possa diventare un buon punto di riferimento su cui basare ulteriori riflessioni teoriche e modelli di intervento. Lavorando come psicologo scolastico mi rendo conto che sarebbe veramente prezioso trasmettere grinta ai ragazzi. Ho condiviso il tuo video sul profilo della Società Italiana di Psicologia Positiva. Grazie e buon lavoro!
bello il video, Luca, complimenti! ma ci deve essere un trucco da qualche parte! Le ho provate tutte, ho letto tutto, tutte le tecniche possibili ma la cosa che non riesco a fare, proprio non la riesco a fare! Vorrei dimagrire, decido di non mangiare cioccolata, ma bastano 2 ore e mi ritrovo con un cioccolatino in mano... bah, sarà genetico, sarà fuori dalla mia portata, non so... ...ma la soluzione ancora non l'ho trovata :(
Lo racconto spesso questo episodio della mia vita che vede me, poco più che ventenne, annunciare a mia mamma che mi sarei iscritta a medicina e lei che mi guarda e risponde “non ce la farai mai!”...non so se sia stata grinta o semplicemente l’incoscienza e il solito menefreghismo di quell’età, che mi ha fatto andare avanti nonostante il parere degli altri, ma ora sono un’anestesista. Spesso ci ripenso e penso al pericolo che ho corso, se solo avessi ascoltato quella voce, mi sarei accontentata di una vita che non sentivo mia per paura di un fallimento
Gaia Bertossi io ho un'esperienza, sempre a medicina, opposta. Sono sempre stata, se non talentuosa, brava nei quiz, intuitiva. Ho passato medicina al primo colpo senza nemmeno preparare il test, credendo così tanto di essere brava, da avere la presunzione di poter applicare lo stesso metodo di studio matto e disperato dell'ultimo giorno che usavo alle superiori anche lì. Risultato? Non ho fatto esami per un intero anno, sono andata in crisi, ho sviluppato un DOC con depressione secondaria nel momento in cui ho tentato di compensare con uno studio iperorganizzato (tentavo di controllare e programmare tutto).
Sono l'esempio di come il talento non basta e allo stesso tempo di come cercare di controllare tutto in modo tale da sviluppare quella perseveranza nello studio che non c'era è ugualmente disfunzionale.
Alla fine il mio ragazzo, entrato al terzo tentativo, è più avanti di me negli esami.
Sono però molto felice di dire che adesso, al quinto anno, ho finalmente imparato. È stata dura, ma ne è valsa la pena. Penso che comprerò il libro
A circa 6 anni mia figlia ha deciso di voler diventare veterinaria... con gli anni l'idea è rimasta nonostante a scuola non brilli eccessivamente. Un giorno parlando con i nonni ha espresso il suo desiderio che subito è stato smorzato e sminuito dicendo che c'era troppo da studiare e non si sarebbe realizzato.
Mi sono arrabbiata tantissimo!! Ho cercato di spiegare a mia figlia che se è davvero il suo desiderio ci riuscirà sicuramente e anche se ancora è piccola e la strada lunga credo fortemente che ci riuscirà!!
molto interessante. la pratica deliberata richiama il potere delle abitudini.
Grande Luca,
mia figlia di 14 anni non ne vuole proprio sapere di avere grinta in ogni campo della sua vita, seppure in tutti, mettendoci il minimo, riesca in maniera egregia.
Quando le ho regalato il tuo libro sperando di incuriosirla un po sull'argomento, mi ha risposto... papà non c'ho proprio voglia di iniziare a leggerlo!! cvd :(
grazie per tutti i tuoi video, sono di grande ispirazione.
un caro saluto.
Ciao Pasquale, grazie della tua condivisione. Ti lascio un breve video che potrebbe interessarti ua-cam.com/video/fCXiHra82Xo/v-deo.html
@@psicologomilano Grazia Luca, lo avevo già visto questo video ma forse non dal punto di vista giusto. Il fatto è che sono nato per aiutare gli altri, è la mia indole, e da genitore, non poterlo fare per mia figlia mi fa stare molto male. Ma forse è come dici tu, forse non c'e' bisogno di nessun aiuto visto che già senza sforzo riesce a fare ottime cose, quando uscirà dal bozzolo sarà un missile, probabilmente è questione di tempo o probabilmente va bene già cosi, chissà :)
Un caro saluto e grazie, pas
Bello! Grazie
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Da comprare subito, è un libro che sento di leggere assolutamente in questo periodo. Grazie del prezioso consiglio!
Preso ora devo leggerlo
Grande!
La grinta non può essa stessa essere considerata un talento??
Perseveranza dell' attività fisica fitness e joga in gravidanza e talvolta essere umano un po' autonoma e presente
Anche se soltanto smart realistico
Cosa scegliere?
Tutto bellissimo, come sempre. Ho solo un dubbio sul punto 3. Frequentare persone grintose... Ottimo, il problema è selezionarle. Non di rado, si scelgono amici, partner grintosi, proprio per i motivi che spiegava Luca. Il guaio è che, invece, la ns scelta cade su persone arroganti, negative e ci facciamo ingannare solo dalla loro spavalderia. Spesso perché siamo timidi e abbiamo la vista deformata dalla timidezza, e per questo tendiamo a esaltare, idealizzare chi è spavaldo. Ne conosco di amicizie, matrimoni... finiti malissimo su questi presupposti. Credi di imbarcare persone positive da cui avere aiuto, ti sei imbarcato degli str...! Non sarà che, prima che sulla grinta, dobbiamo lavorare sull'autostima? Meglio, non sarà che la grinta presuppone, esige l'autostima? ... Poi io parlo da uomo della strada... Complimenti sempre a Luca. Ciaaaaaooooo
Bello spunto di riflessione, si credo che sia un presupposto valido!
@@Neslab. anche io!!! dico questo per via di ripetute esperienze personali... e non aggiungo altro....
Bellissimo libro !
Nel testo del libro ci vado anche il lavoro di Vasco Rossi un grande cantate e una grande persona. Che come dice lui ho dato tutto alla musica vivevi solo di quella.
Grazie
1:48 mi sembra la storia di Goku e Vegeta
Più che grinta io la chiamerei perseveranza. Puoi passare grintoso per un po', ma poi rischi di esaurirla. La perseveranza mi sembra più una questione caratteriale che ti fa andare avanti anche senza grinta.
E kmq Luca si vede che ti è piaciuto,che è piaciuto a Luca prima ancora che al Dottor Mazzucchelli
Luca pensi possa essere indicato per un ragazzino di 13 anni molto talentuoso e allo stesso tempo parecchio scansafatiche ?! 😲
Comunque lo leggerò sicuramente ! Grazie
Okay dottore
Grazie Luca, ottima recensione. Ho avuto modo di leggerlo e l'ho trovato molto interessante e valido sotto diversi punti di vista. Occupandomi da anni di psicologia positiva credo che questo costrutto possa diventare un buon punto di riferimento su cui basare ulteriori riflessioni teoriche e modelli di intervento. Lavorando come psicologo scolastico mi rendo conto che sarebbe veramente prezioso trasmettere grinta ai ragazzi. Ho condiviso il tuo video sul profilo della Società Italiana di Psicologia Positiva. Grazie e buon lavoro!
grazie! ;-)
bello il video, Luca, complimenti!
ma ci deve essere un trucco da qualche parte!
Le ho provate tutte, ho letto tutto, tutte le tecniche possibili ma la cosa che non riesco a fare, proprio non la riesco a fare!
Vorrei dimagrire, decido di non mangiare cioccolata, ma bastano 2 ore e mi ritrovo con un cioccolatino in mano... bah, sarà genetico, sarà fuori dalla mia portata, non so...
...ma la soluzione ancora non l'ho trovata :(
Devi iniziare allenando la forza di volontà
Leggi anche Fiori per Algernon!
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Controintuitivo? Perché?
Forse lo compro
Perché di solito si tende ad associare il successo al talento, invece come spiega il libro la grinta vale due volte tanto!
ma come non hai talento Luca, ma che dici !!!! Ne hai da vendere
Come aumentare la grinta: seguire Marco Montemagno