Le ragioni che hanno portato i tre sventurati, Angela, Eddie e James, a Silent hill, secondo me, non sono da ricercare in una colpa intesa in senso oggettivo dei personaggi, ma nel senso di colpa, cioè nella percezione che il soggetto ha della propria condizione. Se è vero che SH2 si ispira anche (lo assumo per cercare di dare una spiegazione alla convergenza di destini dei personaggi) a "Delitto e castigo", allora è logico pensare a loro tre come ad un Raskol'nikov, che vive la sua punizione, il suo "castigo", non nel momento in cui viene arrestato, alla fine dell'opera, ma nel lasso di tempo che intercorre tra il duplice omicidio e l'arresto (non vale l'allerta spoiler per un classico della letteratura mondiale). Lo prova la crescente febbre, non solo fisica, che lo divora dopo i fatti incriminati e che guarisce solo nel momento in cui arriva la decisione di consegnarsi alla polizia. Quindi, non ha rilevanza il giudizio che comporta la sentenza, ma la maturazione di un pensiero di Raskol, la sua consapevolezza, più o meno fondata (nel suo caso, in realtà, fondatissima), di essere nel torto. Angela non è oggettivamente colpevole di aver ucciso quel delinquente di suo padre, ma si sente comunque in colpa, perché ritiene di "meritare" ciò che ha subito ("no, Angela, that's wrong"). Si condanna da sola a Silent hill. Eddie, invece, pur non volendo ammettere la sua colpa, "è scappato come una ragazzina", perché era consapevole del suo crimine. Manca solo James, ma per il momento non si può dire nulla... Non credo valga nemmeno la tesi per cui l'elemento che accomuna i tre sia l'omicidio, perché Eddie, fuori da Silent hill, non pare abbia ucciso qualcuno. Noi possiamo limitarci a giudicare ciò che risulta dal gameplay e, di conseguenza, possiamo affidarci solo alle parole di Eddie, che confessa di aver ucciso un cane e ferito alla gamba un giocatore di football. Ovviamente, non possiamo sapere se sia vero, ma di certo può venirci il dubbio che i cadaveri che troviamo in sua compagnia altro non siano che l'equivalente degli sgorbi che vede James e dell'Abstract Daddy di Angela, senza fare chissà quali voli pindarici nelle teorie di certi fan, che hanno addirittura cercato di dare spiegazioni assurde circa l'identità di "Miriam K. - traditrice". Poi, come dici tu, non potendo sapere cosa vedono gli altri personaggi, ci limitiamo a fare ipotesi
Si la meccanica èra di muoversi e piano piano la strada si apriva.Comunque è bello non sapere le cose alle volte altrimenti parti in anticipo e diventa troppo facile😉.
SPOILER Non credo sia corretto dire che Silent Hill abbia un metro di giudizio ingiusto. Per me, la città non è un purgatorio nel senso letterale del termine, non dispensa premi o punizioni a chi ritiene più opportuno. Il motivo per cui i protagonisti subiscono questi tormenti è un altro; tutti quanti, esclusa Laura, pensano di essere colpevoli di qualcosa, e di conseguenza la città, che si adatta alla loro psiche, riflette il loro desiderio di auto-punirsi. Nel caso di James, i pensieri di odio verso Mary e l'uxoricidio lo portano ad essere divorato dai sensi di colpa, dunque la sua auto-punizione consiste nel vedere una versione idealizzata di sua moglie (ciò che ha sempre voluto, come dice Maria nelle fasi finali del gioco) ripetutamente uccisa davanti ai propri occhi. Angela si trova a fare i conti con una proiezione di suo padre, ma non perché Silent Hill ritiene che debba essere punita per l'omicidio, bensì perché è lei stessa a credere, a causa delle conseguenze psicologiche del trauma, di meritarsi di essere abusata da lui e di aver quindi sbagliato ad ucciderlo per difendersi. Eddie è non è particolarmente approfondito, ma, per come lo vediamo a inizio gioco, sembra che sia rimasto scioccato dal fatto di aver gravemente ferito/ucciso una persona, e la figura che lo perseguita sembra essere la manifestazione fisica del suo tormento interiore. Sicuramente è il personaggio più negativo a livello etico-morale, ma è messo comunque sullo stesso piano di James e di Angela per il motivo che ho spiegato prima. E giusto per completare il discorso, non è vero, come mi è capitato di leggere, che la città instrada James verso la via della salvezza. Se James riesce ad uscire da questo ciclo di tortura auto-inflitta, è solo ed esclusivamente grazie a se stesso, perché ha la forza mentale necessaria, a differenza di Angela e Eddie, per elaborare e accettare quello che ha fatto e non essere dunque consumato dai propri demoni.
44:50 tu che sbeffeggi Pyramid Head e lui, da gran signore, ti saluta con la manina: che lezione di stile!!!
Le ragioni che hanno portato i tre sventurati, Angela, Eddie e James, a Silent hill, secondo me, non sono da ricercare in una colpa intesa in senso oggettivo dei personaggi, ma nel senso di colpa, cioè nella percezione che il soggetto ha della propria condizione. Se è vero che SH2 si ispira anche (lo assumo per cercare di dare una spiegazione alla convergenza di destini dei personaggi) a "Delitto e castigo", allora è logico pensare a loro tre come ad un Raskol'nikov, che vive la sua punizione, il suo "castigo", non nel momento in cui viene arrestato, alla fine dell'opera, ma nel lasso di tempo che intercorre tra il duplice omicidio e l'arresto (non vale l'allerta spoiler per un classico della letteratura mondiale). Lo prova la crescente febbre, non solo fisica, che lo divora dopo i fatti incriminati e che guarisce solo nel momento in cui arriva la decisione di consegnarsi alla polizia. Quindi, non ha rilevanza il giudizio che comporta la sentenza, ma la maturazione di un pensiero di Raskol, la sua consapevolezza, più o meno fondata (nel suo caso, in realtà, fondatissima), di essere nel torto. Angela non è oggettivamente colpevole di aver ucciso quel delinquente di suo padre, ma si sente comunque in colpa, perché ritiene di "meritare" ciò che ha subito ("no, Angela, that's wrong"). Si condanna da sola a Silent hill. Eddie, invece, pur non volendo ammettere la sua colpa, "è scappato come una ragazzina", perché era consapevole del suo crimine. Manca solo James, ma per il momento non si può dire nulla... Non credo valga nemmeno la tesi per cui l'elemento che accomuna i tre sia l'omicidio, perché Eddie, fuori da Silent hill, non pare abbia ucciso qualcuno. Noi possiamo limitarci a giudicare ciò che risulta dal gameplay e, di conseguenza, possiamo affidarci solo alle parole di Eddie, che confessa di aver ucciso un cane e ferito alla gamba un giocatore di football. Ovviamente, non possiamo sapere se sia vero, ma di certo può venirci il dubbio che i cadaveri che troviamo in sua compagnia altro non siano che l'equivalente degli sgorbi che vede James e dell'Abstract Daddy di Angela, senza fare chissà quali voli pindarici nelle teorie di certi fan, che hanno addirittura cercato di dare spiegazioni assurde circa l'identità di "Miriam K. - traditrice". Poi, come dici tu, non potendo sapere cosa vedono gli altri personaggi, ci limitiamo a fare ipotesi
Si la meccanica èra di muoversi e piano piano la strada si apriva.Comunque è bello non sapere le cose alle volte altrimenti parti in anticipo e diventa troppo facile😉.
1:29:49 è perchè nessuno ti ha mai visto dal vivo, @Qualcuno ? anche a scuola, in chiesa, a casa non ti si vede nè corpo nè volto? :D
Auguri di Buone Feste Qualcuno! 🎁☃️🎄
Grazie, anche a voi 🤗
Al minuto 13:17 potevi rompere il muro e c’era la stanza degli impiccati dell’originale e trovavi un botto di munizioni
SPOILER
Non credo sia corretto dire che Silent Hill abbia un metro di giudizio ingiusto. Per me, la città non è un purgatorio nel senso letterale del termine, non dispensa premi o punizioni a chi ritiene più opportuno. Il motivo per cui i protagonisti subiscono questi tormenti è un altro; tutti quanti, esclusa Laura, pensano di essere colpevoli di qualcosa, e di conseguenza la città, che si adatta alla loro psiche, riflette il loro desiderio di auto-punirsi.
Nel caso di James, i pensieri di odio verso Mary e l'uxoricidio lo portano ad essere divorato dai sensi di colpa, dunque la sua auto-punizione consiste nel vedere una versione idealizzata di sua moglie (ciò che ha sempre voluto, come dice Maria nelle fasi finali del gioco) ripetutamente uccisa davanti ai propri occhi.
Angela si trova a fare i conti con una proiezione di suo padre, ma non perché Silent Hill ritiene che debba essere punita per l'omicidio, bensì perché è lei stessa a credere, a causa delle conseguenze psicologiche del trauma, di meritarsi di essere abusata da lui e di aver quindi sbagliato ad ucciderlo per difendersi.
Eddie è non è particolarmente approfondito, ma, per come lo vediamo a inizio gioco, sembra che sia rimasto scioccato dal fatto di aver gravemente ferito/ucciso una persona, e la figura che lo perseguita sembra essere la manifestazione fisica del suo tormento interiore. Sicuramente è il personaggio più negativo a livello etico-morale, ma è messo comunque sullo stesso piano di James e di Angela per il motivo che ho spiegato prima.
E giusto per completare il discorso, non è vero, come mi è capitato di leggere, che la città instrada James verso la via della salvezza. Se James riesce ad uscire da questo ciclo di tortura auto-inflitta, è solo ed esclusivamente grazie a se stesso, perché ha la forza mentale necessaria, a differenza di Angela e Eddie, per elaborare e accettare quello che ha fatto e non essere dunque consumato dai propri demoni.