Barletta | Pietro Mennea torna nella sua città
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- Опубліковано 9 лис 2012
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Mi allenavo insieme con Pietro Mennea sono Barlettano, era infaticabile , tenace, testardo nei suoi obbiettivi finché arrivò in cima al mondo, riposa in pace GUERRIERO. 🤝🙏🙋♂️
Grande Pietro, non ti dimenticheremo mai noi ragazzi nati nei primi anni 60, ci hai regalato emozioni che porteremo con noi per sempre !! Rip in pace
Grande uomo. Grandissimo atleta. Orgoglio di tutti gli italiani. Emozioni indimenticabili. Esempio per tutti gli sportivi. RIP.
GRANDE UOMO GRANDE PERSONA GRANDE ATLETA GRANDE ITALIANO IL MIGLIORE R.I.P
Meritava di essere Sindaco per due mandati, una Persona che dire Magnifica è poco, un grande studioso e lavoratore Onesto, 4 lauree magistrali e parlamentare europeo, una Cultura Immensa, ringraziamo Barletta, la sua famiglia meravigliosa che ci ha donato un Campione Eccezionale.
Che bei ricordi che ci ha lasciato, ❤
Per sempre nel mio cuore 💖
Stava già decisamente male.
Bastava osservarlo, aveva perso almeno una decina di chili. Il fatto che avesse una malattia inguaribile alle vie digestive - che più di qualsiasi altro tipo di tumore causano il dimagrimento - erà più chiaro che mai. Visto ora, a distanza di anni, sembra chiaro. Il servizio è datato infatti novembre 2012, quattro mesi prima della sua morte. Troppo prematura se pensiamo all’atleta che fu, e ad uno stile di vita che si presume fosse impeccabile.
assala diocane
Ci sono fattori di rischio incontrollabili come l’ereditarietà (es. se i tuoi genitori e tutti e 4 i nonni sono stati affetti dal cancro hai alte probabilità di essere fottuto), ed altri variabili a seconda dei nostri sforzi (diete senza zucchero, glutine eccessivo, latticini), più un lavoro fisico quotidiano notevole, vita di campagna, e tante privazioni che in realtà sono benefici. Il più delle volte hanno la peggio i primi, tant’è che ai potenziali malati alcuni scienziati hanno suggerito di non riprodursi, cosa crudele oltre alla spada di Damocle che di per sé hanno. Però si deve evincere che tutti i casi registrati appartengono al secolo scorso o all’attuale, perché in passato si viveva meno e la malattia era sconosciuta o inesistente. L’età media si è alzata (85 circa in Italia) ma quasi tutti i decessi per questa bastarda malattia interessano in media 60-70enni, gente pesantemente sotto la media. Le prognosi migliorano e questo è un bene, ma le diagnosi aumentano. Ci frega lo stile di vita dettato dalla moda e le migliaia di fonti di calore, C02 ed inquinamento che ci circondano. La plastica presente un po’ ovunque. Non ne possiamo più fare a meno. Anche volendo
Il paradosso giustamente è come facciano Vasco e Mick Jagger a spaccare i 70 se non oltre nonostante eccessi, droghe e alcool, mentre Mennea, sportivo, astemio, casa e chiesa, ha fatto la peggior fine...
@@khupt per un atleta professionista lo sport non potrà mai essere veramente salutare. Ecco perché in generale è consigliato ma non come lavoro o come mezzo attraverso cui procacciarsi da vivere. Il punto è che Mennea forse per predisposizione genetica ha sottoposto il suo fisico a sforzi enormi che potrebbero aver fatto breccia. È un dato di fatto che gli atleti professionisti non siano longevi. Quanto a quelle figure rock che hai citato, bisogna capire la loro effettiva qualità di vita.
Nessun vero riconoscimento, ad un uomo e sportivo Unico, che ha rappresentato l'Italia nel mondo.
💪❤
Peccato ciao