RECENSIONE DYLAN DOG COLOR FEST 48 "il risveglio"

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  • Опубліковано 4 лют 2025

КОМЕНТАРІ • 11

  • @stefanodilorenzo3942
    @stefanodilorenzo3942 11 місяців тому +1

    Il color Fest è una festa 🥳 per gli occhi ! Condivido però la nostalgia dei primi numeri con la carta bianca e di spessore

  • @assur7682
    @assur7682 Рік тому +1

    Uno dei migliori albi degli ultimi anni: sceneggiatura, disegni e colori. Lo rileggerò sicuramente, cosa che non faccio da tempo immemore.

  • @Lamiastanza
    @Lamiastanza Рік тому +2

    Bella recensione come sempre, concordo sulla carta che non rende giustizia, una storta bella che mi ha preso molto.

  • @lorenzocappellini1363
    @lorenzocappellini1363 Рік тому +3

    Infatti io sono del parere che queste storie andrebbero pubblicate su una bella carta patinata come erano i primi albi del color fest....e non sarebbe affatto male una ristampa in cartonati alla francese tipo quelli di Tex...

  • @FrancescoRao-s2f
    @FrancescoRao-s2f 11 місяців тому +1

    Un disaccordo su tutto...

  • @robertomoriena4301
    @robertomoriena4301 Рік тому +2

    Magari lo prendo...ma RUJU ha scritto pure per DYLAN?

  • @alex-uq5kf
    @alex-uq5kf Рік тому +1

    Storia bella e carta di qualità inferiore, sarebbe servita quella lucida dei primi Color Fest. Hai saputo che il Dylan Dog Old Boy di aprile sale a 8,90 come prezzo di copertina? (lo spoiler è presente sul nuovo numero di Preview caricato sul sito della Bonelli).

  • @fabriziolonardi6567
    @fabriziolonardi6567 Рік тому +2

    Il tema della carta credo sia un tema ormai da discutere con "vigore". Spesso il color fest offre contenuti altissimi sia come testi sia come disegni sia come idee. Proprio per questo il fattore carta ("Igienica" colorata?) rovina la godibilità dell'albo. A mio parere l'"impastato" che tu rilevi è determinato dalla (s)qualità della carta perchè le ombre di ripoli abbinate ai colori di algozzino su una carta di qualità credo avrebbero dato un risalto diverso ad una delle storie mio parere tra le più belle lette da scrittori non Sclaviani. Opera profonda, spettrale e spettrosa (senza ironia, ma ogni tanto va bene!)