Kubo era quel tipo di ragazzo a scuola che, quando non aveva voglia di studiare, pendeva sempre i voti bassi, ma quando si impegnava, prendeva un voto più alto dei ragazzi intelligenti.
@@random-rand0m infatti il manga è molto più accettabile di quello che la gente dice,ma sempre mediocre Sarebbe anche decente se non fosse per TYBW. Speriamo nell'anime
Dopo questa intervista Kubo mi ha ricordato molto il tipo delle lontre in Bakuman. Comunque come hai detto tu, con Bleach negli anni mi sono incazzato molto. Il suo tratto, sopratutto nel character design dava una pista ai suoi contemporanei, non c'era proprio gara. Poi si, a livello di story teller o era un cane o non aveva voglia, visto che secondo me dopo la saga dai vaizard è andato tutto in merda. Ha cambiato i poteri di Ichigo 200 volte nella serie, e la saga dei Quincy neanche la prendo in considerazione. Per quello mi incazzo perchè davvero poteva essere un manga ancora più grande di quanto è stato. Ancora oggi dopo tutti questi anni ci sono almeno 20 tavole che mi ricordo alla perfezione.
Nonostante la bravura del Sommo nel sottolineare i passaggi più paradossali e comici dell'intervista, ci sono parti che mi hanno inquietato non poco e mi hanno fatto pensare al costo da pagare per realizzare prodotti validi e di successo. Quasi quasi mi veniva di tifare per lui, quando ancora non era pienamente "dentro" il processo produttivo di Jump ed era incerto se farne parte o no. Gli avrei detto: filatela finché sei in tempo :D Infatti, quando Kubo racconta che prima dei 35 anni guariva facilmente dai raffreddori mentre col passare degli anni poteva passare a letto anche due giorni, mi ha fatto pensare agli effetti del lavoro sedentario e dello stress accumulato sul corpo, senza contare chissà quante posizioni innaturali un corpo può assumere se sta seduto e chino per ore sul proprio foglio, intento in un lavoro di energia e concentrazione com'è quello del disegno artistico. Intendiamoci: fare fumetti è un bel mestiere, non è certo lavorare in miniera... ma il problema in questo caso è l'iperproduttività, il non potersi ritagliare spazi tra il lavoro e la vita privata perchè si deve sempre stare in campana e soddisfare le aspettative del lettore. Ma il lettore, passati quei venti o trenta minuti di attenzione che richiede leggere un episodio del suo manga preferito, torna alla propria vita: può farsi una passeggiata o fare un po' di moto o mangiare bene. Il mangaka invece è ancora nel suo studio... e sta pensando già al numero successivo, che non si disegna certo da solo e che, se molli un attimo la presa, scade nella qualità. E i lettori non te lo perdonano di certo, oltre ad avere ottima memoria.
Bellissima intervista. La disamina di Kubo sulle pubblicazioni sui social networks e su quello che dovrebbe fare un artista è spaventosamente lucida e assolutamente condivisibile.
A prescindere da tutto, penso che in una società come quella giapponese, il fatto che i massimi autori non istighino i giovani al lavoro matto e disperatissimo tipico del luogo, ma anzi mostrino che anche i migliori perdono la voglia, non sanno che fare fino all'ultimo, sono umani, imperfetti, sia un bellissimo messaggio per i giovani lettori. Immaginiamo questi mostri come degli dèi e quindi non proviamo neanche ad avvicinarci a loro con le nostre opere e capacità che sentiamo deboli e fallaci, e questo è un problema
Seguo queste traduzioni come materiale da autodidatta per studiare manga. Penso che capire come lavorano gli altri può essere d aiuto. La frase finale con il suo messaggio sul non esporsi ai social è una situazione che sto vivendo perchè quando mostri una cosa agli altri mentre è ancora in corso, ti dicono di modificarla come piace a loro. sarebbe bello che i mangaka parlassero di piu con il pubblico come in questa intervista. Kubo ha detto cose molto belle Grazie per il tuo lavoro di divulgazione.
Ieri ho finito, credo, l’editing della mia compagna raccolta di racconti. Che dovrebbe uscire a fine ottobre. E la parte finale dell’intervista a Kubo, esprime perfettamente il mio stato d’ansia. Ho scritto quello che ho voluto, abbastanza liberamente, senza vincoli o limitazioni, ho vomitato su carta le storie che volevano essere scritte. Però ora che sono giunto quasi alla fine di questo percorso e inevitabile chiedermi se ciò che ho scritto piacerà, o se il mio libro sarà considerato carta igienica. Riuscirò a gestire le critiche in maniera costruttiva o eventuali elogi senza montarmi troppo la testa? Sarò in grado di continuare a scrivere liberamente ciò che voglio senza che il giudizio altrui mi influenzi? Mi tremano le gambe ma l’unica cosa che posso fare al momento, per scacciare dubbi ed insicurezze è continuare a scrivere, e basta.
Mi ricorda molto la mamma di Sana (Rossana), che ogni volta non aveva voglia di lavorare e faceva disperare quel poveraccio della redazione che la supplicava di preparare il suo manoscritto in tempo.
Kubo vero Cassano del manga. Grazie a bleach mi sono ravvicinato ai manga nel 2007. E sono convinto che certi picchi siano davvero altissimi. È un peccato che sia andato così. Grazie sommo per questa intervista, molto interessante
Bel video ma penso la sparata filosofica nel finale è un pò da ipocriti...dici alle nuove leve che se vogliono fare i mangaka devono creare un'opera che rispetti la loro visione e di non curarsi dell'opinione altrui, ma Kubo ha avuto un trattamento speciale erano gli editor e i "capoccia" della rivista a corrergli dietro e non credo che tutti i nuovi mangaka avrebbero un trattamento simile
Come si fa a non tenere proprio in considerazione il TOC? è una delle basi del lavoro di mangaka. è come se un qualsiasi lavoratore ignorasse totalmente le basi del suo lavoro
Forse abbiamo capito perché bleach ha un finale così de merda... C'è che cacchio sei diventato a fare il mangaka se non hai voglia di disegnare! Togashi coff coff
Vi aspetto stasera, alle 21, per una nuova INTERVISTA ESCLUSIVA E INEDITA
Kubo era quel tipo di ragazzo a scuola che, quando non aveva voglia di studiare, pendeva sempre i voti bassi, ma quando si impegnava, prendeva un voto più alto dei ragazzi intelligenti.
probabilmente prendeva la sufficienza anche senza studiare
@@random-rand0m infatti il manga è molto più accettabile di quello che la gente dice,ma sempre mediocre
Sarebbe anche decente se non fosse per TYBW. Speriamo nell'anime
"il cringe fa il giro e diventa filosofia" credo che rapresenti perfettamente in tutto e per tutto Bleach.
Tite non è un raccomandato, è semplicemente un genio che non si applica 😂 quando lo fa ti lascia a bocca aperta ma appunto, è il QUANDO che ci fotte
esatto
Dopo questa intervista Kubo mi ha ricordato molto il tipo delle lontre in Bakuman.
Comunque come hai detto tu, con Bleach negli anni mi sono incazzato molto. Il suo tratto, sopratutto nel character design dava una pista ai suoi contemporanei, non c'era proprio gara. Poi si, a livello di story teller o era un cane o non aveva voglia, visto che secondo me dopo la saga dai vaizard è andato tutto in merda. Ha cambiato i poteri di Ichigo 200 volte nella serie, e la saga dei Quincy neanche la prendo in considerazione. Per quello mi incazzo perchè davvero poteva essere un manga ancora più grande di quanto è stato. Ancora oggi dopo tutti questi anni ci sono almeno 20 tavole che mi ricordo alla perfezione.
Nonostante la bravura del Sommo nel sottolineare i passaggi più paradossali e comici dell'intervista, ci sono parti che mi hanno inquietato non poco e mi hanno fatto pensare al costo da pagare per realizzare prodotti validi e di successo. Quasi quasi mi veniva di tifare per lui, quando ancora non era pienamente "dentro" il processo produttivo di Jump ed era incerto se farne parte o no. Gli avrei detto: filatela finché sei in tempo :D Infatti, quando Kubo racconta che prima dei 35 anni guariva facilmente dai raffreddori mentre col passare degli anni poteva passare a letto anche due giorni, mi ha fatto pensare agli effetti del lavoro sedentario e dello stress accumulato sul corpo, senza contare chissà quante posizioni innaturali un corpo può assumere se sta seduto e chino per ore sul proprio foglio, intento in un lavoro di energia e concentrazione com'è quello del disegno artistico. Intendiamoci: fare fumetti è un bel mestiere, non è certo lavorare in miniera... ma il problema in questo caso è l'iperproduttività, il non potersi ritagliare spazi tra il lavoro e la vita privata perchè si deve sempre stare in campana e soddisfare le aspettative del lettore. Ma il lettore, passati quei venti o trenta minuti di attenzione che richiede leggere un episodio del suo manga preferito, torna alla propria vita: può farsi una passeggiata o fare un po' di moto o mangiare bene. Il mangaka invece è ancora nel suo studio... e sta pensando già al numero successivo, che non si disegna certo da solo e che, se molli un attimo la presa, scade nella qualità. E i lettori non te lo perdonano di certo, oltre ad avere ottima memoria.
Bellissima intervista.
La disamina di Kubo sulle pubblicazioni sui social networks e su quello che dovrebbe fare un artista è spaventosamente lucida e assolutamente condivisibile.
Kubo è come Yoh di Shaman King.
Sommo ma l'intervista di togashi l'hai già pubblicata?
Kubo vero idolo di tutti amanti del rimandare la sveglia
Mi accodo alle richieste dell'intervista a Togashi ❤️😂
Quando ho letto le prime righe ho pensato subito che tite kubo è il cassano dei manga e andando avanti col video ho sentito le stesse cose😂😂😂😂
"DISEGNATELO DA SOLO" Dante Alighieri, Purgatorio IV canto
Porca troia, io farei un manga sulla storia di Kubo. Altro che Bakuman
5:13 "Il tuo Manga fa schifo" ricorda lo spot delle Frisk 😂
bhè, spaziale. Video bellissimo, grazie Sommo per il lavoro svolto! ;)
Perché ho confuso Tite Kubo nella copertina del video con Zeb89?
Stesso naso, stessi capelli all'epoca e occhiali fieri simili
A prescindere da tutto, penso che in una società come quella giapponese, il fatto che i massimi autori non istighino i giovani al lavoro matto e disperatissimo tipico del luogo, ma anzi mostrino che anche i migliori perdono la voglia, non sanno che fare fino all'ultimo, sono umani, imperfetti, sia un bellissimo messaggio per i giovani lettori. Immaginiamo questi mostri come degli dèi e quindi non proviamo neanche ad avvicinarci a loro con le nostre opere e capacità che sentiamo deboli e fallaci, e questo è un problema
Sommo ma le altre interviste le metterai su youtube? Tipo quella di togashi
Seguo queste traduzioni come materiale da autodidatta per studiare manga. Penso che capire come lavorano gli altri può essere d aiuto. La frase finale con il suo messaggio sul non esporsi ai social è una situazione che sto vivendo perchè quando mostri una cosa agli altri mentre è ancora in corso, ti dicono di modificarla come piace a loro. sarebbe bello che i mangaka parlassero di piu con il pubblico come in questa intervista. Kubo ha detto cose molto belle Grazie per il tuo lavoro di divulgazione.
Il creatore di Dondochakka, "non lo sai?"
Kubo è quella persona che ci serve ma non ci meritiamo
è lui che non merita noi
Ieri ho finito, credo, l’editing della mia compagna raccolta di racconti. Che dovrebbe uscire a fine ottobre. E la parte finale dell’intervista a Kubo, esprime perfettamente il mio stato d’ansia. Ho scritto quello che ho voluto, abbastanza liberamente, senza vincoli o limitazioni, ho vomitato su carta le storie che volevano essere scritte. Però ora che sono giunto quasi alla fine di questo percorso e inevitabile chiedermi se ciò che ho scritto piacerà, o se il mio libro sarà considerato carta igienica. Riuscirò a gestire le critiche in maniera costruttiva o eventuali elogi senza montarmi troppo la testa? Sarò in grado di continuare a scrivere liberamente ciò che voglio senza che il giudizio altrui mi influenzi? Mi tremano le gambe ma l’unica cosa che posso fare al momento, per scacciare dubbi ed insicurezze è continuare a scrivere, e basta.
Mi ricorda molto la mamma di Sana (Rossana), che ogni volta non aveva voglia di lavorare e faceva disperare quel poveraccio della redazione che la supplicava di preparare il suo manoscritto in tempo.
Che Kubo non ha voglia si era capito
tite kubo vero conte mascetti
E questo spiega perfettamente il finale di bleach
Kubo vero Cassano del manga. Grazie a bleach mi sono ravvicinato ai manga nel 2007. E sono convinto che certi picchi siano davvero altissimi. È un peccato che sia andato così. Grazie sommo per questa intervista, molto interessante
Praticamente quelli che sfondano su shonen jump sono quelli che se ne fottono
Kubo un fratello
Bel video ma penso la sparata filosofica nel finale è un pò da ipocriti...dici alle nuove leve che se vogliono fare i mangaka devono creare un'opera che rispetti la loro visione e di non curarsi dell'opinione altrui, ma Kubo ha avuto un trattamento speciale erano gli editor e i "capoccia" della rivista a corrergli dietro e non credo che tutti i nuovi mangaka avrebbero un trattamento simile
Ma c'è l'intervista a Horikoshi? Metterai anche quella di Kishimoto?
Adesso ditemi che c'è uno che non ha visto zeb89 nella tumbnail
Sarebbe raccomandato se fosse totalmente incapace e unisse tale incapacità ad una presunzione smisurata. Ma per fortuna Kubo non è così
Kubo goat
Come si fa a non tenere proprio in considerazione il TOC? è una delle basi del lavoro di mangaka. è come se un qualsiasi lavoratore ignorasse totalmente le basi del suo lavoro
Boh lui è Tite Kubo
Scusa l’ignoranza, ma cos’è il toc?😳
Ti prego dimmi che prima o poi metterai anche l'intervista a masashi kishimoto, manca solo lui
Ma l'intervista di Togashi verrà mai pubblicata qui?
Tite Kubo voleva fare l'usciere
Sommo, per ampliare il tuo lessico e vocabolario, cosa hai fatto?
Kubo stile di vita, Togashi in confronto non è nessuno
L'occhialino ace gamer fiero premia sempre
Kubo89
In effetti si spiega il nome Ywach, sembra che dalla svogliatezza abbia scelto lettere a caso
Viene dall' ebraico, penso sia un rferimento alla parola Yahweh. (il nome di Dio); Ywach si procuncia iuabah
l'intervista di togashi si può recuperare da qualche parte?
Come si fa a non voler bene al buon vecchio Kubo?!
Ma che caxxo ti urli Dio santo. :D
Questa è da perennemente siddiati
fratm
Ingiustament' fumettato
A quanto vedo preferiva fare il bianchino
Forse abbiamo capito perché bleach ha un finale così de merda... C'è che cacchio sei diventato a fare il mangaka se non hai voglia di disegnare! Togashi coff coff
Zeb