Mi è piaciuto tanto. La tensione, l'illusione, il sogno, la resa, l'estenuante polemica in un tempo sempre più esiguo e stupidamente vissuto come eterno, nella devozione all' irreparabilità per principio che non lascerà scampo ad alcuna unione. In una parlata inedita, di provincia sottile e sofferta, un abaco consapevole e musicale. Esperimento riuscitissimo! Non so chi è e lo scoprirò presto. Bravo.
Purtroppo esistono gli altarini.Ci colleghiamo i nostri altarini e guai a criticare santi e devoti.Eduardo va rivisto dal punto di vista critico e dal punto di vista artistico,cioe' della messinscena,della rappresentazione attualizzata dagli artisti attori che ne realizzano la continuita'."Eh,che ddice,te piace Eduardo?"Vogliamo forse sentirci rispondere"No,non me piace!"Ed allora non siamo restii alle interpretazioni ed incuriosamoci alle varie proposte che si elaborano su Eduardo.Il punto ,in effetti,e' che il teatro di Eduardo e'il teatro per Eduardo.L'attore prevale sul drammaturgo ed il testo appare sempre costruito a misura di se stesso.Quando il ricordo vivido e presente dell'attore Eduardo si sara' affievolito allora riemergera' la struttura letteraria del testo ed allora,solo allora,"l'ardua sentenza".
Bellissima, intensa, nuova, forte interpretazione di una scena che tutti noi conosciamo bene, specie noi campani.
Grazie a Fausto Alesi ho trovato sfumature di questo testo che mai avevo potuto riconoscere
Mi è piaciuto tanto.
La tensione, l'illusione, il sogno, la resa, l'estenuante polemica in un tempo sempre più esiguo e stupidamente vissuto come eterno, nella devozione all' irreparabilità per principio che non lascerà scampo ad alcuna unione.
In una parlata inedita, di provincia sottile e sofferta, un abaco consapevole e musicale.
Esperimento riuscitissimo! Non so chi è e lo scoprirò presto. Bravo.
Magnifico!
Grazie Fausto Alesi bella interpretazione. Grazie a Massimo Ranieri
magnifico
Un GRANDE
😍💙🎩💙😍
EDUARDO
Purtroppo esistono gli altarini.Ci colleghiamo i nostri altarini e guai a criticare santi e devoti.Eduardo va rivisto dal punto di vista critico e dal punto di vista artistico,cioe' della messinscena,della rappresentazione attualizzata dagli artisti attori che ne realizzano la continuita'."Eh,che ddice,te piace Eduardo?"Vogliamo forse sentirci rispondere"No,non me piace!"Ed allora non siamo restii alle interpretazioni ed incuriosamoci alle varie proposte che si elaborano su Eduardo.Il punto ,in effetti,e' che il teatro di Eduardo e'il teatro per Eduardo.L'attore prevale sul drammaturgo ed il testo appare sempre costruito a misura di se stesso.Quando il ricordo vivido e presente dell'attore Eduardo si sara' affievolito allora riemergera' la struttura letteraria del testo ed allora,solo allora,"l'ardua sentenza".
Errata corrige:"ci allestiamo" invece di "ci colleghiamo"
Eduardo avrebbe odiato questo tipo di interpretazione così lenta, esasperata e poco naturale
....parla di quello che odi oppure non odi tu. sei irrispettoso sia dei vivi che dei morti...
Non mi è piaciuta questa interpretazione,la voce in teatro é importante!!! troppo strillata,e i tempi?😕😟🤔