Marradi: Dante, i turisti e la tutela ambientale

Da qui passa il treno di Dante, fondamentale per far ripartire il turismo. L’importanza delle castagne e dell’acqua, anche per un’economia green.
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Arte, enogastronomia, colori, i sentieri nel bosco e naturalmente l’eterno fascino dantesco. Conosciuto come il paese del marrone e ambito, soprattutto d'estate, per l’aria fresca, Marradi, Comune appenninico della Città Metropolitana di Firenze, è anche molto altro. I numerosi palazzi signorili del centro raccontano una storia lunga secoli, mentre la recente inaugurazione del Teatro degli Animosi, al quale partecipò anche il maestro Riccardo Muti, resta il fiore all’occhiello delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Da qui infatti transita il treno di Dante, che da Firenze passa attraverso i boschi per arrivare a Ravenna, permettendo di ammirare una vista panoramica unica e di far scoprire Marradi.
La natura ovviamente resta la regina incontrastata di questo territorio. E non a caso, la Strada del Marrone, dedicata agli amanti del trekking e delle bici, porta il cosiddetto turismo slow sul quale punta il Comune. Ma marroni e acqua, da queste parti, sono protagonisti anche nel commercio. A Marradi infatti c’è un’azienda che da decenni produce i dolcissimi Marron Glacé a filiera corta, ma anche una che, in contrasto con la pandemia, ha deciso di investire milioni di euro per produrre acqua in brick con un occhio alla salvaguardia dell’ambiente.
Leonardo Bardazzi

[@eleonora7871]

Marradi e un paese per la maggiorparte. Anziana e. l'innovazione. avvolte non

[@eleonora7871]

Marradi. E un. Bel paese. Ma va valorizzato. Troppo. Spopolamento. E caro e c'e. Poco. Non va bene.