Una sconfinata ammirazione e stima per i 4 uomini che affrontarono questa avventura verso l'ignoto.Non conoscevo questa storia e credo meritino uno spazio anche loro tra le fila degli esploratori.
@@ennarocacarelloti sbagli. Chiunque riesca a spogliare sé stesso così tanto da toccare e restare in contatto con quella parte di sé, è amato ed eroe, agli occhi di Dio. Se tutto il mondo riuscisse a farlo, non servirebbero guerre né eroi nel senso da te inteso. Anzi, mi verrebbe da dire che è proprio perché abbiamo un errato riferimento mentale alle cose, e che continuiamo a crederle, che continuiamo a non arrivare mai. Il messaggio di Gesù, di San Francesco e di tutti quelli che hanno parlato di ciò, era esattamente questo. Non importa cosa fai fuori, ma chi sei dentro. E non lo puoi sapere finché non ti spogli, dentro, e non ti liberi. Allora, ciò che sei dentro inizierà ad influenzare ciò che c'è fuori e non più il contrario, come prima.
Sono rimasto colpito, emozionato, dalla spontaneità, l'autenticità, la semplicità e la naturalezza delle loro parole. Mi sono quasi commosso. Guidati dalla forza del cuore, possiamo compiere missioni impossibili e questo ne è l'esempio. Grazie per quello che avete fatto e grazie Bernardo per avercelo raccontato. 👏🙏🏼❤️
Quello che per una persona normale, può sembrare una follia, per una persona eccezionale, è solo un obiettivo da raggiungere. Moderni esploratori che decidono di affrontare l’ignoto, senza sapere esattamente quando e dove sarebbero arrivati, ma con un obiettivo da raggiungere ed un sogno da realizzare. Bravi!
Nooo ma che figata! Stima per questi temerari, non solo per l'atto in sé, ma per il fatto di voler compiere questo viaggio in nome di loro padre! Io feci la stessa cosa andando alle Canarie (non in autogalleggiante). Bellissima storia, e anche commovente ❤
sarei curioso di sapere com era col mare leggermente mosso,il grado incazzato penso non l abbiano incrociato altrimenti non sarebbero piu su questa terra.grandissimo coraggio,complimenti dal cuore
Infatti è una cavolata, a voglia a filmati.. Hollywood ne è pieno di filmati. Con onde alte anche 15mt mi sa molto di caxxata la storia. Quei COSI galleggiano a fatica un mare leggermente mosso lì avrebbe affondati @@rizzogenius
Bravi loro e saggio il padre, ne servirebbero di più così. E una carota a te per la capacità di scegliere e una mezzo scherzosa bastonata sulle natiche per la demenza 😂❤ Una cosa mi arriva subito. Questa storia deve essere tradotta in inglese e trasmessa, o almeno dovrebbe. Perché appena vedo i due fratelli resistiti, senza nulla togliere agli altri due, vedo subito che le parole non sono a vuoto e capisco cosa intendono. Siccome purtroppo molte persone oggi si fermano troppo presto a mio avviso e si illudono di essere arrivati a quello, non perché tutti tutti debbano, ma per tenere il riferimento pulito e chiaro, sarebbe buona cosa condividere. E questo non deve essere preso come un rimprovero o un motivo di frustrazione, ma al contrario, come un modo per ripagare gli sforzi fatti fin qui e non sprecare nulla. Grande padre. Esistono veramente pochi uomini con questa capacità di comprensione della relazione tra le cose e il giusto modo di agire, nonostante gli ultimi atti, anzi a maggior ragione. Se ci fosse qualche buona anima disposta a tradurre l'originale e metterlo in circolo.... 🎉🎉🎉🎉🎉🎉❤
mi capita spesso di vedere avventure dei vari youtuber però ora hai accesso al GPS ad altre tecnologie che prima non avevi e farlo un bel 1999 sicuramente era più rischioso
Semplicemente dei geniiiii!!! All'inizio non avevo capito che avevano fatto il viaggio in mare con le macchine. Dalle immagini pensavo fossero dei galleggianti come quei giochi gonfiabili per fare saltare i bambini... Solo a metà video mi ero accorta che erano macchine... Perchè avevo capito che erano andati alle canarie in macchina, ma pensavo avessero preso il traghetto dalla spagna verso le canarie e fossero poi partiti per il viaggio dalle canarie verso le amerche... Guarda, giuro che sto ancora morendo dal ridere!! Ste cose qua sono cose che mi fanno impazzire!! 🤣🤣🤣🤣
Grande storia. Come han fatto a scongiurare il rischio di scuffia o peggio ribaltamento, che soluzione hanno adottato? Simpatico scoprire alla fine che sono anche bluesmen.
domanda tecnica: come fanno quelle macchine a galleggiare ? comunque mi ha colpito questa storia. molto romantica e folle come viaggio da affrontare.. altro che vivere sui monti...li nell mezzo dell oceano la solitudine e come sulla luna
Erano delle VW Passat SW, e se non mi ricordo male galleggiavano perché avevano tolto i motori e poi riempite di Polistirolo e Schiuma Poliuretanica Espansa.
@@TheAn0nym0u5 Come giustamente hai intuito Navigavano sostanzialmente alla deriva in balia degli eventi, e in linea generale sfruttavano i venti Alisei che soffiano abbastanza costantemente da Est verso Ovest nella fascia Tropicale posta tra il Tropico del Cancro posto nell'emisfero a Nord e il Tropico del Capricorno posto a Sud. Fra 30° latitudine N e 30° latitudine S). Ma ovviamente era una traversata basata su valutazioni piuttosto empiriche per nulla esatte visto che le variabili in gioco sono tantissime come tempeste che soffiano in senso contrario, correnti marine impreviste, o lunghe Bonacce senza un filo di vento che anch'esse si verificano altrettanto costantemente proprio nella stessa fascia in perfetta corrispondenza della Linea dell'Equatore esattamente in mezzo tra i due Alisei a Latitudine 0°. Comunque cercavano di mantenere una sorta di "Rotta" avvalendosi di sistemi poco ortodossi per rimanere più o meno alla giusta Latitudine con vele improvvisate, o dei Timoni o Remi costruiti con materiali di scarto. In caso di forti scarrocci (spostamenti) dalla posizione per via di improvvisi e forti venti che potevano soffiare in qualsiasi direzione (sbagliata) disponevano di un Ancora Galleggiante, una sorta di paracadute collegato ad un lungo cavo che ponendosi diametralmente alla superfice dell'acqua e opposto alla direzione presa dal mezzo galleggiante ne rallentavano la velocità. Poi per le emergenze disponevano di un motore fuoribordo che usavano soltanto per evitare la collisione con eventuali navi e togliersi rapidamente dalla rotta di queste. E avevano anche una radio ricetrasmittente VHF palmare per comunicare con altre imbarcazioni nelle vicinanze (più o meno fino all'orizzonte) per chiedere la posizione precisa, visto che con il sestante farlo è piuttosto difficile senza conoscenze approfondite, come la lettura delle tavole delle Effemeridi, tabelle che contengono valori calcolati, nel corso di un particolare intervallo di tempo, di diverse grandezze astronomiche variabili come: magnitudine, parametri orbitali (es. elongazione), coordinate, distanza di pianeti, comete, asteroidi e satelliti artificiali; o stelle variabili. O alle brutte eventualmente chiedere aiuto se necessario. P.S. SCUSA per il lungo commento che magari ti ha annoiato, mi son fatto prendere la mano perchè sono un appassionato navigatore diportista e ho studiato tutte queste cose, tre le mille altre, per conseguire la patente Nautica. Un saluto
@@selleluca wow grazie mille per questa spiegazione... ma queste cose dove le hai lette o viste? c'è un altro video documentario per conoscere meglio la storia di questi due incredibili folli (nel senso buono)? alla fine da quello che dici però erano abbastanza organizzati se avevano previsto sia il fatto di doversi poter ancorare in caso di correnti non corrette, e sia il fatto di doversi spostare d'urgenza con il "motore fuoribordo" dalle rotte delle navi (io ad esempio avrei pensato che scontrarmi con una nave in mezzo all'oceano aperto, nel bel mezzo del nulla sarebbe stato un evento quasi impossibile....nel senso un auto in mezzo all'oceano è come l'ago dentro ad un pagliaio.. impossibile trovarlo.. eppure a quanto pare sembra che ne abbiano schivate un bel po' dal racconto che hanno fatto).... in ogni caso il motore come lo alimentavano? e anche la ricetrasmittente..... a quei tempi le batterie non credo fossero il top, e nemmeno i pannelli fotovoltaici dell'epoca....
@@TheAn0nym0u5 Ma molte cose me le ha ricordate proprio questo documentario, altre le ricordo perchè compravo le varie riviste di nautica e vela, e tutte ne parlavano con resoconti approfonditi.. Infatti credo che tutte le attrezzature un po di lusso fossero proprio sponsorizzate dalle riviste che in cambio li seguivano facendo Scoop.. Infatti credo che avessero anche un telefono satellitare che è quella antenna grossa tipo radar. L'energia in realtà non ne avevano poi tanto bisogno, accendendo gli strumenti solo 2 volte al giorno, e altre solo al bisogno. Poi può essere che avessero un piccolo generatore che con un litro di miscela ci fai 3 ore.. Cmq nel 1999 le batterie al litio già esistevano ma costavano uno cifra immonda! E carburante credo ne avevano il giusto.. Per schivare una nave con 10-20 minuti di fuoribordo bastavano. Cmq secondo me la loro storia l'hanno un po romanzata.. Già all'epoca si raccontava che spesso erano accompagnati da delle barche e venivano assistiti. Che poi non c'è niente di male, d'altronde erano sotti i riflettori e tutti i media del mondo ne parlavano. Erano un po un fenomeno mediatico perchè appassionò milioni di persone. Si navi se ne incontrano molte e sono un pericolo a cui fare attenzione. Una ragazza pazza Australiana di 14 anni! no dico 14 anni! ha fatto il giro del mondo in solitaria con una barca a vela di 10 metri, e una notte è stata colpita da una nave, per fortuna di striscio, ma ha distrutto mezza barca e la petroliera nemmeno se ne accorta! E lei non si è fatta niente. Ha tentato di continuare la navigazione ma la barca era ingovernabile. Alla fine una nave allertata la ha recuperata. Successivamente hanno recuperato anche la barca, rimessa in sesto, ed è ripartita. 😎 ciao un saluto..
Li ho conosciuti anni fa a Venezia, le avventdegli autonauti continuano. Una storia potente e di grande ispirazione. Mi manca un passaggio, magari qualcuno ha qualche idea su come si lavassero, l'acqua salata va bene oer qualche giorno ma dopo un po ti secca la pelle. Come facevano per vari mesi?
Non si lavavano: tuffi in mare e sciacquate con acqua dolce proveniente dal cielo nei veloci “neverini”. Esattamente come fa chi attraversa oceani su piccole barche a vela
Bravissimi che bella avventura 🙂 Ma c'era una barchetta che vi seguiva ? Curiosità, chi vi faceva le foto dall'alto, fuori dalle macchine? Comunque sia complimenti 👏
Ricordo che ne parlarono sui media alla fine degli anni ‘90. Mi chiesi se erano riusciti e come andarono le cose. Oggi grazie a te lo so. Grande stima per questi ragazzi. Una domanda, dato che anche io attraversai l’oceano Atlantico sino alla Martinique ma con una barca a vela: come si sono comportate le macchine con grosse onde e vento forte?
che spettacolo! ma non ho capito una cosa: le auto non avevano un elica sott acqua, giusto? quindi come facevano a direzionarsi nella direzione che volevano loro e non in perdersi completa balia del vento e delle onde?
@@TheAn0nym0u5 in qualche filmato si vedono vele rudimentali, in pratica si sono fatti trasportare dalla corrente e spinti dal vento. Conta che una barca a vela da crociera ci mette tra i 20 e i 30 giorni di solito, quelle da regata meno.
Una sconfinata ammirazione e stima per i 4 uomini che affrontarono questa avventura verso l'ignoto.Non conoscevo questa storia e credo meritino uno spazio anche loro tra le fila degli esploratori.
dalle mie parti ci sono due uomini che dormono a terra...
E ancora non esiste un film ?...di questi eroi❤
gli eroi sono altri.
Perché sono italiani, gli americani quando c'è da esaltare un assassino americano, subito ma quando c'è da esaltare degli eroi italiani, niente
Sei tu l'eroe..... Distocaxxo@@ennarocacarello
@@ennarocacarelloti sbagli. Chiunque riesca a spogliare sé stesso così tanto da toccare e restare in contatto con quella parte di sé, è amato ed eroe, agli occhi di Dio.
Se tutto il mondo riuscisse a farlo, non servirebbero guerre né eroi nel senso da te inteso.
Anzi, mi verrebbe da dire che è proprio perché abbiamo un errato riferimento mentale alle cose, e che continuiamo a crederle, che continuiamo a non arrivare mai.
Il messaggio di Gesù, di San Francesco e di tutti quelli che hanno parlato di ciò, era esattamente questo.
Non importa cosa fai fuori, ma chi sei dentro.
E non lo puoi sapere finché non ti spogli, dentro, e non ti liberi.
Allora, ciò che sei dentro inizierà ad influenzare ciò che c'è fuori e non più il contrario, come prima.
@@ennarocacarelloesempio? Porta un esempio ? Altrimenti il commento vale 0
non conoscevo questa avventura, sono totalmente attratto da questo tipo di follia🙂🙂
Robe da matti! Una storia stupenda Grazie per avermela fatta conoscere.
Sono rimasto colpito, emozionato, dalla spontaneità, l'autenticità, la semplicità e la naturalezza delle loro parole. Mi sono quasi commosso. Guidati dalla forza del cuore, possiamo compiere missioni impossibili e questo ne è l'esempio. Grazie per quello che avete fatto e grazie Bernardo per avercelo raccontato. 👏🙏🏼❤️
Quello che per una persona normale, può sembrare una follia, per una persona eccezionale, è solo un obiettivo da raggiungere.
Moderni esploratori che decidono di affrontare l’ignoto, senza sapere esattamente quando e dove sarebbero arrivati, ma con un obiettivo da raggiungere ed un sogno da realizzare.
Bravi!
E se sarebbero arrivati
Nooo ma che figata! Stima per questi temerari, non solo per l'atto in sé, ma per il fatto di voler compiere questo viaggio in nome di loro padre!
Io feci la stessa cosa andando alle Canarie (non in autogalleggiante).
Bellissima storia, e anche commovente ❤
Il tipo di follia che più mi attrae! Grandi💚
Che pazzi ❤
Mi ero dimenticato di questa notizia grazie per avermerlo ricordato.grandi.
esperienza fuori dal comune forse unica. grazie per il racconto
Anch'io non ricordavo più quest'impresa.. Fu una delle tante incredibili con cui si è attraversato l'atlantico.. Grazie!
Che figata pazzesca!!
IMPRESA UNICA AL MONDO,CON UN CORAGGIO INFINITO DI QUESTI UMANI,I MASSIMI COMPLIMENTI !!!!!
sarei curioso di sapere com era col mare leggermente mosso,il grado incazzato penso non l abbiano incrociato altrimenti non sarebbero piu su questa terra.grandissimo coraggio,complimenti dal cuore
Ho pensato la stessa identica cosa come cazzo hanno fatto non voglio immaginarmi le onde le tempeste cioè hanno fatto 119 giorni in mezzo al mare
Infatti è una cavolata, a voglia a filmati.. Hollywood ne è pieno di filmati. Con onde alte anche 15mt mi sa molto di caxxata la storia. Quei COSI galleggiano a fatica un mare leggermente mosso lì avrebbe affondati @@rizzogenius
Bravi loro e saggio il padre, ne servirebbero di più così.
E una carota a te per la capacità di scegliere e una mezzo scherzosa bastonata sulle natiche per la demenza 😂❤
Una cosa mi arriva subito.
Questa storia deve essere tradotta in inglese e trasmessa, o almeno dovrebbe.
Perché appena vedo i due fratelli resistiti, senza nulla togliere agli altri due, vedo subito che le parole non sono a vuoto e capisco cosa intendono.
Siccome purtroppo molte persone oggi si fermano troppo presto a mio avviso e si illudono di essere arrivati a quello, non perché tutti tutti debbano, ma per tenere il riferimento pulito e chiaro, sarebbe buona cosa condividere.
E questo non deve essere preso come un rimprovero o un motivo di frustrazione, ma al contrario, come un modo per ripagare gli sforzi fatti fin qui e non sprecare nulla.
Grande padre.
Esistono veramente pochi uomini con questa capacità di comprensione della relazione tra le cose e il giusto modo di agire, nonostante gli ultimi atti, anzi a maggior ragione.
Se ci fosse qualche buona anima disposta a tradurre l'originale e metterlo in circolo.... 🎉🎉🎉🎉🎉🎉❤
Grandi!👏 👍🏻🤗
Non ci sono parole per descrivere la vostra impresa .Una vera potenza di persone
Fantastico! Bravissimi! Non conoscevo questa storia!🔝👏🦾🌬️
Ma questa è una impresa pazzesca !
Sono stata fortemente colpita dalla semplicità ed autenticità di questo racconto e questa vita. Spero girino un film. Grazie per questa condivisione
mi capita spesso di vedere avventure dei vari youtuber però ora hai accesso al GPS ad altre tecnologie che prima non avevi e farlo un bel 1999 sicuramente era più rischioso
Brividi!!!!
Grandiosi! Grazie Bernardo, un'ispirazione🤍✨🤍
Grandi❤
Che grandi!!!! Incredibile
Straordinari...
meraviglioso
meraviglioso!!!!
Semplicemente dei geniiiii!!! All'inizio non avevo capito che avevano fatto il viaggio in mare con le macchine. Dalle immagini pensavo fossero dei galleggianti come quei giochi gonfiabili per fare saltare i bambini... Solo a metà video mi ero accorta che erano macchine... Perchè avevo capito che erano andati alle canarie in macchina, ma pensavo avessero preso il traghetto dalla spagna verso le canarie e fossero poi partiti per il viaggio dalle canarie verso le amerche...
Guarda, giuro che sto ancora morendo dal ridere!! Ste cose qua sono cose che mi fanno impazzire!! 🤣🤣🤣🤣
Mi piace come ridono
Non ricordavo questa storia 😅, cmq bravi bellissima esperienza. Complimenti 😊
Che bella storia !
Onore!!!
Stupendo
Storia bellissima, a loro manca papà! e bel canale il tuo !
Acqua,viveri ,4 mesi sono tanti.. speriamo facciano un documentario
Fantastici
Incredibile
Grande storia. Come han fatto a scongiurare il rischio di scuffia o peggio ribaltamento, che soluzione hanno adottato? Simpatico scoprire alla fine che sono anche bluesmen.
GRANDEEEE🎉 MARCOLINOOOO !!! ❤ O la Prossima traversata dell' Oceano??? Con l' Ambulanza 😂 ??? Giusto ???😂
domanda tecnica: come fanno quelle macchine a galleggiare ?
comunque mi ha colpito questa storia. molto romantica e folle come viaggio da affrontare.. altro che vivere sui monti...li nell mezzo dell oceano la solitudine e come sulla luna
Erano delle VW Passat SW, e se non mi ricordo male galleggiavano perché avevano tolto i motori e poi riempite di Polistirolo e Schiuma Poliuretanica Espansa.
@@sellelucaperò come facevano a direzionarle nella direzione giusta e a non farsi guidare a caso dalle onde?
@@TheAn0nym0u5 Come giustamente hai intuito Navigavano sostanzialmente alla deriva in balia degli eventi, e in linea generale sfruttavano i venti Alisei che soffiano abbastanza costantemente da Est verso Ovest nella fascia Tropicale posta tra il Tropico del Cancro posto nell'emisfero a Nord e il Tropico del Capricorno posto a Sud. Fra 30° latitudine N e 30° latitudine S). Ma ovviamente era una traversata basata su valutazioni piuttosto empiriche per nulla esatte visto che le variabili in gioco sono tantissime come tempeste che soffiano in senso contrario, correnti marine impreviste, o lunghe Bonacce senza un filo di vento che anch'esse si verificano altrettanto costantemente proprio nella stessa fascia in perfetta corrispondenza della Linea dell'Equatore esattamente in mezzo tra i due Alisei a Latitudine 0°. Comunque cercavano di mantenere una sorta di "Rotta" avvalendosi di sistemi poco ortodossi per rimanere più o meno alla giusta Latitudine con vele improvvisate, o dei Timoni o Remi costruiti con materiali di scarto.
In caso di forti scarrocci (spostamenti) dalla posizione per via di improvvisi e forti venti che potevano soffiare in qualsiasi direzione (sbagliata) disponevano di un Ancora Galleggiante, una sorta di paracadute collegato ad un lungo cavo che ponendosi diametralmente alla superfice dell'acqua e opposto alla direzione presa dal mezzo galleggiante ne rallentavano la velocità. Poi per le emergenze disponevano di un motore fuoribordo che usavano soltanto per evitare la collisione con eventuali navi e togliersi rapidamente dalla rotta di queste. E avevano anche una radio ricetrasmittente VHF palmare per comunicare con altre imbarcazioni nelle vicinanze (più o meno fino all'orizzonte) per chiedere la posizione precisa, visto che con il sestante farlo è piuttosto difficile senza conoscenze approfondite, come la lettura delle tavole delle Effemeridi, tabelle che contengono valori calcolati, nel corso di un particolare intervallo di tempo, di diverse grandezze astronomiche variabili come:
magnitudine, parametri orbitali (es. elongazione), coordinate, distanza di pianeti, comete, asteroidi e satelliti artificiali; o stelle variabili. O alle brutte eventualmente chiedere aiuto se necessario.
P.S. SCUSA per il lungo commento che magari ti ha annoiato, mi son fatto prendere la mano perchè sono un appassionato navigatore diportista e ho studiato tutte queste cose, tre le mille altre, per conseguire la patente Nautica.
Un saluto
@@selleluca wow grazie mille per questa spiegazione... ma queste cose dove le hai lette o viste? c'è un altro video documentario per conoscere meglio la storia di questi due incredibili folli (nel senso buono)? alla fine da quello che dici però erano abbastanza organizzati se avevano previsto sia il fatto di doversi poter ancorare in caso di correnti non corrette, e sia il fatto di doversi spostare d'urgenza con il "motore fuoribordo" dalle rotte delle navi (io ad esempio avrei pensato che scontrarmi con una nave in mezzo all'oceano aperto, nel bel mezzo del nulla sarebbe stato un evento quasi impossibile....nel senso un auto in mezzo all'oceano è come l'ago dentro ad un pagliaio.. impossibile trovarlo.. eppure a quanto pare sembra che ne abbiano schivate un bel po' dal racconto che hanno fatto).... in ogni caso il motore come lo alimentavano? e anche la ricetrasmittente..... a quei tempi le batterie non credo fossero il top, e nemmeno i pannelli fotovoltaici dell'epoca....
@@TheAn0nym0u5 Ma molte cose me le ha ricordate proprio questo documentario, altre le ricordo perchè compravo le varie riviste di nautica e vela, e tutte ne parlavano con resoconti approfonditi.. Infatti credo che tutte le attrezzature un po di lusso fossero proprio sponsorizzate dalle riviste che in cambio li seguivano facendo Scoop.. Infatti credo che avessero anche un telefono satellitare che è quella antenna grossa tipo radar. L'energia in realtà non ne avevano poi tanto bisogno, accendendo gli strumenti solo 2 volte al giorno, e altre solo al bisogno. Poi può essere che avessero un piccolo generatore che con un litro di miscela ci fai 3 ore.. Cmq nel 1999 le batterie al litio già esistevano ma costavano uno cifra immonda! E carburante credo ne avevano il giusto.. Per schivare una nave con 10-20 minuti di fuoribordo bastavano. Cmq secondo me la loro storia l'hanno un po romanzata.. Già all'epoca si raccontava che spesso erano accompagnati da delle barche e venivano assistiti. Che poi non c'è niente di male, d'altronde erano sotti i riflettori e tutti i media del mondo ne parlavano. Erano un po un fenomeno mediatico perchè appassionò milioni di persone.
Si navi se ne incontrano molte e sono un pericolo a cui fare attenzione. Una ragazza pazza Australiana di 14 anni! no dico 14 anni! ha fatto il giro del mondo in solitaria con una barca a vela di 10 metri, e una notte è stata colpita da una nave, per fortuna di striscio, ma ha distrutto mezza barca e la petroliera nemmeno se ne accorta! E lei non si è fatta niente. Ha tentato di continuare la navigazione ma la barca era ingovernabile. Alla fine una nave allertata la ha recuperata. Successivamente hanno recuperato anche la barca, rimessa in sesto, ed è ripartita.
😎 ciao un saluto..
Grazie, bella intervista 😊
Stupendo :)
Li ho conosciuti anni fa a Venezia, le avventdegli autonauti continuano. Una storia potente e di grande ispirazione. Mi manca un passaggio, magari qualcuno ha qualche idea su come si lavassero, l'acqua salata va bene oer qualche giorno ma dopo un po ti secca la pelle. Come facevano per vari mesi?
Non si lavavano: tuffi in mare e sciacquate con acqua dolce proveniente dal cielo nei veloci “neverini”. Esattamente come fa chi attraversa oceani su piccole barche a vela
Bravissimi che bella avventura 🙂
Ma c'era una barchetta che vi seguiva ? Curiosità, chi vi faceva le foto dall'alto, fuori dalle macchine?
Comunque sia complimenti 👏
Che esperienza..
Ricordo che ne parlarono sui media alla fine degli anni ‘90. Mi chiesi se erano riusciti e come andarono le cose. Oggi grazie a te lo so. Grande stima per questi ragazzi. Una domanda, dato che anche io attraversai l’oceano Atlantico sino alla Martinique ma con una barca a vela: come si sono comportate le macchine con grosse onde e vento forte?
Ma come navigavano? Come si riscaldavano? Come si rifornivano di acqua dolce / cibo? È spiegato nel libro?
Fantasticooo. Una domanda sorge spontanea ma come hanno fatto con le onde e le tempeste per 4 mesi?
Non sapevo niente di questa storia ❤
La realidad supera a la ficcion
Che magone per il babbo 😢
Coraggiosi. Ma tanto
che spettacolo! ma non ho capito una cosa: le auto non avevano un elica sott acqua, giusto? quindi come facevano a direzionarsi nella direzione che volevano loro e non in perdersi completa balia del vento e delle onde?
I venti alisei soffiano verso le Americhe per la maggior parte dell’anno.
@@drugodrugo6609 pensa te... praticamente una zattera senza manco ka vela
@@TheAn0nym0u5 in qualche filmato si vedono vele rudimentali, in pratica si sono fatti trasportare dalla corrente e spinti dal vento. Conta che una barca a vela da crociera ci mette tra i 20 e i 30 giorni di solito, quelle da regata meno.
ASSURDO!
Dove È possibile acquistare il libro ?
come si chiama il libro?
Il padre aveva capito l'importanza di quella corrente, i figli gli hanno fatto un gran regalo
Pionieri
Io dopo una giornata di pesca in barca dormo per due giorni di fila figuriamoci resistere 4 mesi in una macchina 😱😱😱
Ciao a tutti! Sapete mica se esiste un libro su questa avventura? Sarei interessato a leggerlo!
wow
Ma una domanda, il meteo? Tempeste? 0 per 4 mesi?
Come si choama il libro?
Ma quand'è che si sveglia netflix?
Nelle immagini si vede un libro. Dove è possibile reperirlo ?
@Netflix perché non ci fai una serie
Vogliamo una serie Netflix
Non ho capito come facessero a fare galleggiare le auto, e poi cmq una macchina l'avrei conservata
Sono state completamente svuotate e riempite di poliuretano espanso.
ma perché le auto
Perchè era una soluzione economica e sicura..
Avranno avuto sempre mare piatto? Possibile che quelle cose hanno resistito alle tempeste? Si affondano navi ...
Matti veri! In confronto l'attraversata in barca a vela in solitaria è una passeggiata!
M come può galleggiare una macchina
Riempiendola di polistirolo , per esempio .
Chiamarsi Aliseo aiuta
micidiali
Spero e penso che si siano portati un po di peodotti naturali contro il mal di mare😂
pensa se ti sale male in mezzo all'oceano😅
👏❤️🫂
Pero para que era el coche? Para flotar? Podian entrar?
Eroi
lo sai che potresti aver dato una dritta a tutt i clandestini che sono in libia?😆
Ma come stai combinato ?