Mont-Joia - "A l'arena d'aquesta mar" (Trad./Jan-Mari Carlotti) - Velaux 6-3-2004

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  • Опубліковано 7 лют 2025
  • Canzone facente parte del progetto "Anita Anita" dedicato ad Anita e Giuseppe (Pepin) Garibaldi. Eseguita dal rifondato gruppo Mount-Joia (da sin.: Gabriele Ferrero: violino - Silvio Peron: organetto - Jan-Mari Carlotti: voce, chitarra - Patrick Verdié: galoubet, tambourin).
    Il gruppo provenzale Mount-Joia rappresenta, insieme a Perlinpinpin Folc e Bachas, la nascita della riproposta di musica occitana, e più in generale uno dei gruppi storici che hanno dato l'impulso al variegato movimento del folk revival in Francia e non solo. Nasce nel 1973 ed incide 4 dischi tra il '76 e l''81.
    Nel 2001 nasce la collaborazione di Carlotti con Silvio Peron e Gabriele Ferrero che porterà alla creazione dello spettacolo "Nouvè dei 4 vents", incentrato sui nouvé provenzali, insieme ad altri musicisti provenzali e a un valenziano. Da qui Carlotti propone a Peron e Ferrero di rifondare il gruppo Mount-Joia insieme a Patrick Verdié.
    Si tratta tra l'altro della prima formazione che fa incontrare musicisti delle valli occitane d'Italia con colleghi dell'Occitania d'oltralpe.
    Il mount-joia è un mucchio di pietre creato dai pastori per segnare il loro passaggio e onorare la montagna.
    P.S.: altre canzoni di Jan-Mari Carlotti su canale you tube:
    / @jan-maricarlotti9306
    A L’ARENO D’AQUESTO MAR
    SULLA SPIAGGIA DI QUESTO MARE
    'qui li vivoun tres dòumaiselo
    a l’arèno d’aquesto mar
    l’una que coumpta lis estèlo
    l’aoutro parlo de Pourtugaou
    l’aoutro avugle, noun pòou veire
    qui li moustrarà? ièou pechaire
    se sabièou voular…
    Qui ci vivono tre damigelle
    sulla spiaggia di questo mare
    una conta le stelle
    l’altra parla di Portogallo
    l’altra è cieca, non può vedere
    chi vedrà per lei? io poveretto,
    se sapessi volare…

    E lou vent que landa l’areno
    groun groun li desraouba tout
    touto sa vido de sireno:
    lou ventre, li pousse emai lou mìtou
    ièou pechaire se sabièou voular
    li cassaire m’an descalaga
    E il vento che spazza la spiaggia
    grano a grano le porta via tutto
    tutta la sua vita di sirena:
    il ventre, le tette e anche il naso
    io poveretto, se sapessi volare
    i cacciatori mi hanno spennato

    RIT.: Se ièou sabièou vooular (2 v.)
    coumo fa la gabiòto blanco
    loun-la o loun-la
    RIT.: Se sapessi volare
    come fa il gabbiano bianco
    lun-la o lun-la
    S’eri l’aouseou dai grandis alo
    ièou lis acatarieou daou vent
    li courbirieou souto uno capo
    per pa que s’escapa soun temp
    ièou pechaire se sabièou voular
    li cassaire m’an descalaga
    Se fossi l’uccello dalle grandi ali
    le proteggerei dal vento
    le coprirei sotto una cappa
    perché non se ne andasse il loro tempo
    io poveretto, se sapessi volare
    i cacciatori mi hanno spennato

    RIT.: Se ièou sabièou vooular (2 v.)
    coumo fa la gabiòto blanco
    loun-la o loun-la
    RIT.: Se sapessi volare
    come fa il gabbiano bianco
    lun-la o lun-la

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