Ciao cara Letizia! La domanda che poni è LA DOMANDA DELLA VITA: "COSA ci renderà felici?". Io credo che non ci sia una risposta specifica uguale per tutti, penso però che ci sia un'indicazione che possa aiutare tutti a trovare la propria felicità: La felicità non è una meta, ma il VIAGGIO. Quindi con il massimo rispetto per chi "sa già tutto" partiamo per questo fantastico viaggio e sperimentiamo, serenamente, con consapevolezza e curiosità i tanti momenti che il nostro viaggio ci propone. Senza pretendere di trovare subito "quello buono", anzi, magari scoprendo che è solo sperimentando quali sono quelli che ci piacciono di meno che possiamo arrivare a goderci quelli che ci rendono più felici! Gandhi diceva: "La vita è una serie infinita di esperimenti"... Buona gita e buona vita! ;-)
@@PaolosvegliIt grazie per aver risposto, lo apprezzo molto. Quello che intendevo dire però è un'altra cosa...certo volendo può essere interpretato come fare dei tentativi...però ciò che dico io è che spesso non posso neanche visualizzare una strada ( perché se visualizzassi una via di uscita avrei praticamente risolto perché avrei già trovato una soluzione ...e "basterebbe " poi attuarlo o attirarlo ecc) la cosa più difficile è trovare già una via dove sembra proprio non esserci...
Ciao @@patty13A ... adesso ho capito! La tua osservazione è corretta, infatti spesso non si fa visualizzare subito la strada per la soluzione, ma il risultato finale desiderato, a prescindere da come sia stato raggiunto. A partire dal senso di certezza che ne scaturisce diventerà più facile chiedersi "come ho fatto ad arrivare qui?" e procedere passo passo a ritroso scoprendo la strada... (che in realtà è sempre e solo una possibile strada, ma dal momento che viene percorsa con maggior senso di sicurezza abbiamo maggiori probabilità che ci porti al risultato desiderato... ;-) Facile no? Forse no, ma almeno è semplice, e con un po' di allenamento diventerà anche facile, al punto da farci vivere fin da subito in quello stato di "possibilità" che non vede problemi, ma solo soluzioni e opportunità che magari non capisco, ma che ci sono :-)
Ciao Lucia! Capisco che possa essere non facile all'inizio, almeno non per tutti... visualizzare in prima persona però ha un vantaggio... ed è quello di farti vedere le cose esattamente come le vedresti se fossi lì... quindi potresti cominciare ad allenarti osservando ciò che c'è dove ti trovi con gli occhi aperti, poi chiuderli e continuare a vedere le stesse cose. Poi progressivamente rendere più impegnativo l'esercizio, immaginando cose sempre più lontane da ciò che vedi con gli occhi aperti, un passo alla volta, per scoprire che è quella cosa che, se ci rilassiamo, sappiamo fare da sempre ;-) Grazie e goditi il tuo viaggio! :-)
Ciao Paolo è grazie per avermi chiarito in dubbio.. Io ho più facilità a visualizzare me stessa a fare certe azioni ad occhi aperti.. Se invece visualizzo immagini dove la mia persona nn entra nel contesto posso vedere chiaramente tutto ad occhi chiusi.. Strana cosa è nn capisco xché nn riesco a visualizzare me a vedere la mia persona quando chiudo gli occhi.. Un mistero x me magari riesci ad aiutarmi con un consiglio.. La cosa strana che da alcuni giorni quando provo a visualizzare qualcosa soprattutto la notte sento molta energia in mezzo alla fronte ma nn è ciò che mi preoccupa, la cosa strana che a un certo punto sento come forti bruciori.. Grazie se puoi dirmi qualcosa inerente a ciò
Ciao Vanessa! ...che domandone che mi fai!! :-) Purtroppo temo di non poter soddisfare le tue curiosità, non ho la minima idea del perchè visualizzare ti provochi bruciori alla fronte. Però, con l'approccio pragmatico della Programmazione neuro linguistica mi verrebbe da dire: "È un risultato che non desidero? Cosa posso fare per non averlo?" Magari posso provare a rilassarmi molto prima di fare le visualizzazioni o osservare se sto generando tensioni mentre visualizzo... Provare a cambiare qualcosa (anche andando a tentativi) a volte risolve... ed in questo modo sono state inventate e scoperte molte cose dall'uomo nel corso della storia :-)
Ciao Paolo, a me interessa molto aiutare mio nipote, cerco sempre di fargli notare la natura, le cose intorno a noi. Forse non c'entra niente con questo tema pero' credo sia utile ed importante parlargliene, abituarlo ad osservare. L'altra sera mi ha chiesto perche' le stelle sono cosi piccole. Gli ho detto che sono grandi palle di fuoco, ma poi non ho più' saputo rispondere ai suoi tanti perche' ....Voglio aiutarlo ...,ma purtroppo ho i miei limiti. Ciao Paolo e grazie.
Ciao Anna Maria! È semplicemente bellissimo che tu voglia trasmettere l'attenzione per il mondo a tuo nipote, imparare ad osservare la realtà è senz'altro importante (e se vuoi ci porta alla conoscenza), poi, come direbbe Einstein, c'è qualcosa che è ancora più importante ed è l'immaginazione, che è legata alla curiosità di conoscere quello che non sappiamo (ancora), e alla voglia di scoprirlo (cominciando con l'immaginarlo). Quindi non serve sapere tutto per trasmettere certezze ai bambini (spesso basate su modelli "scientifici" imprecisi o superati) ma è fondamentale trasmettergli la voglia di farsi domande, di immaginare risposte, di continuare a cercare... Un abbraccio!
Grazie
Grande maestro riuscirò shiftare✨❤
Grazie Paolo!🙋
Il problema è sapere se veramente è la cosa giusta per noi ciò che visualizzo...se è per la nostra felicità
Ciao cara Letizia! La domanda che poni è LA DOMANDA DELLA VITA: "COSA ci renderà felici?".
Io credo che non ci sia una risposta specifica uguale per tutti, penso però che ci sia un'indicazione che possa aiutare tutti a trovare la propria felicità: La felicità non è una meta, ma il VIAGGIO.
Quindi con il massimo rispetto per chi "sa già tutto" partiamo per questo fantastico viaggio e sperimentiamo, serenamente, con consapevolezza e curiosità i tanti momenti che il nostro viaggio ci propone.
Senza pretendere di trovare subito "quello buono", anzi, magari scoprendo che è solo sperimentando quali sono quelli che ci piacciono di meno che possiamo arrivare a goderci quelli che ci rendono più felici!
Gandhi diceva: "La vita è una serie infinita di esperimenti"...
Buona gita e buona vita! ;-)
@@PaolosvegliIt grazie per aver risposto, lo apprezzo molto. Quello che intendevo dire però è un'altra cosa...certo volendo può essere interpretato come fare dei tentativi...però ciò che dico io è che spesso non posso neanche visualizzare una strada ( perché se visualizzassi una via di uscita avrei praticamente risolto perché avrei già trovato una soluzione ...e "basterebbe " poi attuarlo o attirarlo ecc) la cosa più difficile è trovare già una via dove sembra proprio non esserci...
Ciao @@patty13A ... adesso ho capito! La tua osservazione è corretta, infatti spesso non si fa visualizzare subito la strada per la soluzione, ma il risultato finale desiderato, a prescindere da come sia stato raggiunto. A partire dal senso di certezza che ne scaturisce diventerà più facile chiedersi "come ho fatto ad arrivare qui?" e procedere passo passo a ritroso scoprendo la strada... (che in realtà è sempre e solo una possibile strada, ma dal momento che viene percorsa con maggior senso di sicurezza abbiamo maggiori probabilità che ci porti al risultato desiderato... ;-)
Facile no? Forse no, ma almeno è semplice, e con un po' di allenamento diventerà anche facile, al punto da farci vivere fin da subito in quello stato di "possibilità" che non vede problemi, ma solo soluzioni e opportunità che magari non capisco, ma che ci sono :-)
Ciao Paolo bellissimo video ! Il mio più grande problema è riuscire a visualizzare in “prima persona” , non so se è chiaro .. grazie mille 😂✨
Ciao Lucia! Capisco che possa essere non facile all'inizio, almeno non per tutti... visualizzare in prima persona però ha un vantaggio... ed è quello di farti vedere le cose esattamente come le vedresti se fossi lì... quindi potresti cominciare ad allenarti osservando ciò che c'è dove ti trovi con gli occhi aperti, poi chiuderli e continuare a vedere le stesse cose. Poi progressivamente rendere più impegnativo l'esercizio, immaginando cose sempre più lontane da ciò che vedi con gli occhi aperti, un passo alla volta, per scoprire che è quella cosa che, se ci rilassiamo, sappiamo fare da sempre ;-)
Grazie e goditi il tuo viaggio! :-)
Ciao Paolo è grazie per avermi chiarito in dubbio.. Io ho più facilità a visualizzare me stessa a fare certe azioni ad occhi aperti.. Se invece visualizzo immagini dove la mia persona nn entra nel contesto posso vedere chiaramente tutto ad occhi chiusi.. Strana cosa è nn capisco xché nn riesco a visualizzare me a vedere la mia persona quando chiudo gli occhi.. Un mistero x me magari riesci ad aiutarmi con un consiglio.. La cosa strana che da alcuni giorni quando provo a visualizzare qualcosa soprattutto la notte sento molta energia in mezzo alla fronte ma nn è ciò che mi preoccupa, la cosa strana che a un certo punto sento come forti bruciori.. Grazie se puoi dirmi qualcosa inerente a ciò
Ciao Vanessa! ...che domandone che mi fai!! :-) Purtroppo temo di non poter soddisfare le tue curiosità, non ho la minima idea del perchè visualizzare ti provochi bruciori alla fronte. Però, con l'approccio pragmatico della Programmazione neuro linguistica mi verrebbe da dire: "È un risultato che non desidero? Cosa posso fare per non averlo?" Magari posso provare a rilassarmi molto prima di fare le visualizzazioni o osservare se sto generando tensioni mentre visualizzo... Provare a cambiare qualcosa (anche andando a tentativi) a volte risolve... ed in questo modo sono state inventate e scoperte molte cose dall'uomo nel corso della storia :-)
Ciao Paolo, a me interessa molto aiutare mio nipote, cerco sempre di fargli notare la natura, le cose intorno a noi. Forse non c'entra niente con questo tema pero' credo sia utile ed importante parlargliene, abituarlo ad osservare. L'altra sera mi ha chiesto perche' le stelle sono cosi piccole. Gli ho detto che sono grandi palle di fuoco, ma poi non ho più' saputo rispondere ai suoi tanti perche' ....Voglio aiutarlo ...,ma purtroppo ho i miei limiti. Ciao Paolo e grazie.
Ciao Anna Maria! È semplicemente bellissimo che tu voglia trasmettere l'attenzione per il mondo a tuo nipote, imparare ad osservare la realtà è senz'altro importante (e se vuoi ci porta alla conoscenza), poi, come direbbe Einstein, c'è qualcosa che è ancora più importante ed è l'immaginazione, che è legata alla curiosità di conoscere quello che non sappiamo (ancora), e alla voglia di scoprirlo (cominciando con l'immaginarlo). Quindi non serve sapere tutto per trasmettere certezze ai bambini (spesso basate su modelli "scientifici" imprecisi o superati) ma è fondamentale trasmettergli la voglia di farsi domande, di immaginare risposte, di continuare a cercare... Un abbraccio!
👏👏👍
Grazie Simona!