Bias della negatività mi ha portato a laurearmi più tardi del previsto, e a rinunciare ad un casino di occasioni sentimentali e non. Ma sto cambiando anche grazie a te Andrea. Spread smile and positive vibessssss.
Ciao Andrea! Ecco i bias che che mi vengono in mente ora: - Bias del pavone: a volte ( soprattutto in passato) ho l'abitudine di mostrare all'esterno solo le cose positive anche perché non voglio essere percepita come "persona che trasmette negatività agli altri e li tira giù di morale" . Altro motivo è che dato che le cose più negative mi fanno male e mi sembrano impossibili da migliorare al momento con i mezzi che ho a disposizione ( bias negatività) tendo proprio a non volerle vedere e a pensare che non esistano. Poi ovviamente succede che qualcuno o qualcosa mi fa cadere dal pero ed ogni volta è una botta... A volte ho il bias di conferma perché sono convinta che tutti percepiscono le cose nello stesso modo in cui le percepisco io e anche se poi razionalmente lo so che non è vero, continuo ad avere questa convinzione profonda e quasi inconscia. A volte invece ho il bias dell'ottimismo perché penso di poter mettere in pratica tutti i buoni propositi che ho in mente dimenticandomi degli aspetti negativi/scomodi che comportano (es: fatica, costanza,rinunce...)... ne consegue che poi quando cerco di mettere in pratica quelle cose e realizzo che sono una rottura di scatole allora sono meno motivata a metterle in pratica ridimensionando l'importanza del risultato finale/obiettivo. 😅 Grazie mille per il video e per i contenuti che condividi sul canale 😊😊😊
Ciao Andrea! Mi intriga l’esercizio finale e proverò a trovare un esempio per ogni bias. Sicuro ne uscirà un manoscritto, ma andiamo avanti. Premetto ho 21 anni e vivo in Australia, ormai da un anno, tendo quindi a parlare poco italiano e per questo potrei risultare sconclusionato. Detto questo, partiamo dal bias di conferma. Proprio la mia scelta di andare dall’altra parte del mondo credo ne sia stata fortemente influenzata: sopratutto sui social (almeno su quelli comandati dal “mio” algoritmo) ho sempre visto contenuti che esortano a viaggiare, mettendo spesso in luce i soli lati positivi come una maggiore apertura mentale o maggiori possibilità, soprattutto economiche. E fuori dai social, anche la mia famiglia è composta da viaggiatori. Così già da ragazzino annunciavo inconsciamente che appena maggiorenne sarei scappato dall’Italia. Mi collego così al bias di coerenza. Per essere coerente con me stesso e con l’idea che gli altri hanno di me ho fatto le valigie, a posteriori forse un po’ troppo presto. Perché presto? Non per il lato mentale, per quanto mi riguarda per scelte del genere non si è mai veramente pronti ma ci si prepara strada facendo. Più per il lato economico, a 20 anni ovviamente le mie disponibilità sono limitate, e mi ritrovo a fare lavori che non mi piacciono ingoiando un amaro boccone, solo per finanziare questa mia scelta. L’amaro in gola è sopratutto dovuto al fatto che, nella mia situazione, i miei genitori mi avrebbero finanziato gli studi universitari, e quindi permesso di lavorare in un settore che mi piace. Ecco proprio su questo tema entra in gioco il terzo bias, quello dicotomico. Da piccolo credevo l’università fosse l’unica strada, le mansioni che per me più davano onore erano tutte precedute da lunghi studi. Quando poi, crescendo, ho visto che tante persone “ce l’hanno fatta” senza passare dall’università. Mi sono ricreduto e nel modo sbagliato: Ho iniziato a convincermi che l’università fosse inutile, solo uno spreco di tempo. Ora invece sono più nel mezzo, vedo le sfumature, i lati positivi e negativi dello studio. Nel bias del pavone credo di incapparci giornalmente, l’unico mio mezzo di comunicazione con amici e famiglia sono chiamate e foto su Instagram. Ecco quindi che diventa facile nascondere i lati negativi della mia vita, evitando di parlarne e di mostrarli. Ho imparato però che così li nascondo anche a me stesso, e quando la maschera cade sto ancora peggio per aver nascosto la verità. A un “come va?” ormai ci viene automatico rispondere “bene”, è proprio qui il bias della risposta. Sentendo che tutti se la passano bene ti senti quasi obbligato a fare lo stesso, mettendo sotto al tappeto ciò’ che è negativo di noi. In questo modo è però difficile migliorarci, il primo passo per il miglioramento è proprio l’ammissione. Per colpa del bias di proiezione penso che spesso mi faccio un idea sbagliata delle persone. Le considero come un estensione di me, quando sono persone a parte. Ecco che quindi con ognuno so dove non andare a parare perché in certi temi la pensa diversamente da me, so cosa non fare perché abbiamo interessi diversi, so come non comportarmi perché immagino la sua reazione. Credere di aver capito una persona penso sia sbagliato e porti ad un rapporto noioso in cui manca confronto. Col bias della negatività voglio ritornare terra terra, sento di star viaggiando troppo. Essendo abbastanza ansioso, soprattutto socialmente, spesso mi precludo delle opportunità con le ragazze. Mi sottostimo e penso che non potrei mai riuscirci, perdo le speranze ancora prima di provarci. Arriviamo infine al mio preferito, quello che mi fa sentire meglio quando ne sono vittima, e peggio quando ho la mente lucida. Caro bias dell’ottimismo, quando arrivi mi sento così potente, nulla può scalfirmi e tutto è così colorato. Ecco vorrei dirti di continuare a tornare, così da farmi fare altri errori, sempre più grossi. E da imparare sempre di più, fino a sapere tutto.
Bias dicotomico: quando una mia prestazione sportiva non è eccellente tendo a reputarla negativa. In realtà, come hai detto tu, se una cosa non è andata in modo strepitoso, non è detto sia andata male. Gran bel video Andrea, sempre un piacere ascoltarti :)
Devo farti davvero i complimenti per questo video, credo che questi pensieri che condividi con noi sono la chiave per riuscire a sviluppare un identità e un pensiero proprio e non farsi influenzare e confondersi nella massa. uno dei video più preziosi che abbia mai visto grazie
Complimenti Andrea. Struttura del video molto fluida. Non è un semplice elenco puntato ma un insieme di interessantissimi elementi collegati l'uno all'altro nel quale all'interno metti aneddoti personali o esempi molto chiari. Una persona che ha prestato attenzione al video, facilmente ricorderà almeno tre fra questi otto bias in futuro. Il nuovo stile di montaggio mi piace molto, più anche del precedente che era già buono. Vista la tua bravura nella scrittura dei video sarei curioso di sapere che tecniche usi e come ti approcci a questa attività. Sarebbe fantastico se riuscissi a farci un video a riguardo. Grazie ancora per tutti i tuoi contenuti incredibilmente utili e ben fatti. :)
attenzione: Le euristiche sono logiche di pensiero strategiche per risparmiare energie (scorciatoie appunto). Mentre i bias sono errori sistematici che derivano dall'applicazione delle euristiche.
Aggiungo poi che spesso e volentieri le euristiche sono fondamentali per il pensiero "di tutti i giorni": se in ogni situazione dovessimo applicare la logica formale saremmo, oltre che dei mostri alla Spock di Star Trek, anche pressoché incapaci di fare una scelta nel tempo in cui quella scelta deve essere fatta.
Interessante conoscere nuovi tipi di bias. Nella mia area (data analytics) conviviamo con alcuni dipi di bias (di conferma, ecc.), ma effettifamente è bene sapere come in altri aspetti della vita e delle professsioni possiamo incorrere in altri tipi.
Conferma, coerenza, dicotomico, pavone, risposta, proiezione, negatività e ottimismo mi sembrano tutti bias che abbiano a che fare con l'ego. Tutti vogliamo confermare ciò che pensiamo giusto e vero è la natura che c'è lo impone, infatti solo immaginarmi un mondo che funzioni al contrario mi fa capire che Einstein non avrebbe mai detto E=mc2 o che un primitivo non avrebbe mai convinto gli altri ad accendere il fuoco. Conferma: vogliamo a tutti i costi vincere una discussione perché perdere ci rende inferiori Coerenza: se agisco come una persona a cui ho dato torto perdo la mia superiorità davanti agli altri Dicotomico: il mondo è diviso in due ed io sono sempre nel giusto Pavone: mostriamo solo i successi per affermarci Risposta: é il pavone all'incontrario, gli altri non vogliono cadere nell'imbarazzo davanti agli altri ed a noi negatività: é un bias dovuto al poco ego (possiamo anche dire fiducia verso me stesso) Ottimismo: é una versione esagerata della normalità: ovvero che tutti vogliamo confermare ciò che pensiamo giusto. Ma se non ci fosse questo bias Colombo non avrebbe mai incontrato le Americhe. Dico un mio bias che mi è capitato: al lavoro avevo un turno che mi era stato ceduto da un collega, mi ha scritto nella chat privata chiedendomi la sostituzione e dicendomi che, poi come norma, lo avrebbe scritto anche in quella del gruppo di lavoro per confermare il tutto. Non lo scrisse mai e dal momento che quel giorno ero molto stanco non avevo voglia di lavorare e perciò non mi presentai mai al lavoro. Questo è il bias della conferma. Consiglio un libro che affronta in parte questi temi: Gobbels. 11 tattiche di manipolazione oscura.
Bias di conferma: quando ho investito per la prima volta in un titolo finanziario, ho cercato solo informazioni a favore di quest'ultimo, scartando quelle negative
I bias cognitivi non sono sinonimo di euristiche, le euristiche possono generare bias quando non funzionano, ma in generale le euristiche se "ben tarate" funzionano nella maggior parte dei casi
Io il signore che ti ha detto beh col padre medico, lo leggo come avendo il padre medico anche il figlio sia più portato a farlo, non che ti potesse far entrare a medicina, poi magari lui intendeva proprio il calcio in culo... Come non detto, pensava proprio quello.
non ti si fila mai nessuna e appena ti trovi la ragazza intorno a te c’è pieno di ragazze che ci provano oppure se hai la tipa e le ragazze che conosci sembrano più attratte da te mentre quando ti lasci improvvisamente questo smette di succedere. il motivo è che se hai la ragazza sei molto più sicuro di te, non cerchi approvazione e sei più naturale, questo è un aspetto molto attraente. quindi se devi uscire con una prova a far finta con te stesso di aver già la tipa.
in realtà, non è proprio così, anzi le ragazze sono più competitive e quindi alcune sono attratte dai ragazzi che riescono a parlare con ragazze considerate più belle di loro, quindi in automatico ti guardano con più interesse e si avvicinano di più. Non sono tutte, ma noto che capita più spesso, anche da non fidanzato. Se sei da solo o parli con gli amici allora la reazione è tendenzialmente diversa.
bias di conferma sono una persona gelosa è quando capita una situazione all'apparenza normale dove magari ci siamo io la mia ragazza e un altro ragazzo analizzo un possibile segnale per dire che ci stia provando con lei quando può alla fine non è vero
quando parli del bias di conferma concludi con “per evitarlo bisogna essere più oggettivi possibili nell’analisi dei dati”. Non sono d’accordo, infatti tale bias è proprio quello che ci fa credere di essere il più oggettivi possibile. Se, dunque, vogliamo fare uno sforzo per evitarlo, direi più che dobbiamo cercare di accogliere senza pregiudizio le versioni contrarie alla nostra, specie se accreditate (e questo è uno dei grossi problemi nel combattere il complottismo ecc)
stai parlando di mode di molto italia, molto forum, canale cinque uomini e donne, baias di coerenza, no, sono loro che si vogliono coccolati, vogliono soddisfare le loro aspettative e mascherano tutto sotto l'influenza di coerenza , dicotomico che?
Le cose non sono mai come le immaginiamo. Dobbiamo sempre partire da questo presupposto. Ehi Andrea sempre restando in tema chissà se ti interessa la teoria dei 6 cappelli di De Bono.
Cosa ne pensate del nuovo stile di montaggio?
Stai migliorando tantissimo è bellissimo
top player
(Non sono io a montarli)
A mio parere tutto perfetto eccetto la musica
Molto figo, musica vittoriana no inoltre il volume (se proprio la vuoi tenere) dovrebbe essere più basso , io voglio sentire te non la musica
Bias della negatività mi ha portato a laurearmi più tardi del previsto, e a rinunciare ad un casino di occasioni sentimentali e non. Ma sto cambiando anche grazie a te Andrea. Spread smile and positive vibessssss.
💪🏻💪🏻🫶🏻
non sei l'unico
Ciao Andrea! Ecco i bias che che mi vengono in mente ora:
- Bias del pavone: a volte ( soprattutto in passato) ho l'abitudine di mostrare all'esterno solo le cose positive anche perché non voglio essere percepita come "persona che trasmette negatività agli altri e li tira giù di morale" . Altro motivo è che dato che le cose più negative mi fanno male e mi sembrano impossibili da migliorare al momento con i mezzi che ho a disposizione ( bias negatività) tendo proprio a non volerle vedere e a pensare che non esistano. Poi ovviamente succede che qualcuno o qualcosa mi fa cadere dal pero ed ogni volta è una botta...
A volte ho il bias di conferma perché sono convinta che tutti percepiscono le cose nello stesso modo in cui le percepisco io e anche se poi razionalmente lo so che non è vero, continuo ad avere questa convinzione profonda e quasi inconscia.
A volte invece ho il bias dell'ottimismo perché penso di poter mettere in pratica tutti i buoni propositi che ho in mente dimenticandomi degli aspetti negativi/scomodi che comportano (es: fatica, costanza,rinunce...)... ne consegue che poi quando cerco di mettere in pratica quelle cose e realizzo che sono una rottura di scatole allora sono meno motivata a metterle in pratica ridimensionando l'importanza del risultato finale/obiettivo.
😅
Grazie mille per il video e per i contenuti che condividi sul canale 😊😊😊
Ciao Andrea!
Mi intriga l’esercizio finale e proverò a trovare un esempio per ogni bias. Sicuro ne uscirà un manoscritto, ma andiamo avanti. Premetto ho 21 anni e vivo in Australia, ormai da un anno, tendo quindi a parlare poco italiano e per questo potrei risultare sconclusionato. Detto questo, partiamo dal bias di conferma. Proprio la mia scelta di andare dall’altra parte del mondo credo ne sia stata fortemente influenzata: sopratutto sui social (almeno su quelli comandati dal “mio” algoritmo) ho sempre visto contenuti che esortano a viaggiare, mettendo spesso in luce i soli lati positivi come una maggiore apertura mentale o maggiori possibilità, soprattutto economiche. E fuori dai social, anche la mia famiglia è composta da viaggiatori. Così già da ragazzino annunciavo inconsciamente che appena maggiorenne sarei scappato dall’Italia. Mi collego così al bias di coerenza. Per essere coerente con me stesso e con l’idea che gli altri hanno di me ho fatto le valigie, a posteriori forse un po’ troppo presto. Perché presto? Non per il lato mentale, per quanto mi riguarda per scelte del genere non si è mai veramente pronti ma ci si prepara strada facendo. Più per il lato economico, a 20 anni ovviamente le mie disponibilità sono limitate, e mi ritrovo a fare lavori che non mi piacciono ingoiando un amaro boccone, solo per finanziare questa mia scelta. L’amaro in gola è sopratutto dovuto al fatto che, nella mia situazione, i miei genitori mi avrebbero finanziato gli studi universitari, e quindi permesso di lavorare in un settore che mi piace. Ecco proprio su questo tema entra in gioco il terzo bias, quello dicotomico. Da piccolo credevo l’università fosse l’unica strada, le mansioni che per me più davano onore erano tutte precedute da lunghi studi. Quando poi, crescendo, ho visto che tante persone “ce l’hanno fatta” senza passare dall’università. Mi sono ricreduto e nel modo sbagliato: Ho iniziato a convincermi che l’università fosse inutile, solo uno spreco di tempo. Ora invece sono più nel mezzo, vedo le sfumature, i lati positivi e negativi dello studio. Nel bias del pavone credo di incapparci giornalmente, l’unico mio mezzo di comunicazione con amici e famiglia sono chiamate e foto su Instagram. Ecco quindi che diventa facile nascondere i lati negativi della mia vita, evitando di parlarne e di mostrarli. Ho imparato però che così li nascondo anche a me stesso, e quando la maschera cade sto ancora peggio per aver nascosto la verità. A un “come va?” ormai ci viene automatico rispondere “bene”, è proprio qui il bias della risposta. Sentendo che tutti se la passano bene ti senti quasi obbligato a fare lo stesso, mettendo sotto al tappeto ciò’ che è negativo di noi. In questo modo è però difficile migliorarci, il primo passo per il miglioramento è proprio l’ammissione. Per colpa del bias di proiezione penso che spesso mi faccio un idea sbagliata delle persone. Le considero come un estensione di me, quando sono persone a parte. Ecco che quindi con ognuno so dove non andare a parare perché in certi temi la pensa diversamente da me, so cosa non fare perché abbiamo interessi diversi, so come non comportarmi perché immagino la sua reazione. Credere di aver capito una persona penso sia sbagliato e porti ad un rapporto noioso in cui manca confronto. Col bias della negatività voglio ritornare terra terra, sento di star viaggiando troppo. Essendo abbastanza ansioso, soprattutto socialmente, spesso mi precludo delle opportunità con le ragazze. Mi sottostimo e penso che non potrei mai riuscirci, perdo le speranze ancora prima di provarci. Arriviamo infine al mio preferito, quello che mi fa sentire meglio quando ne sono vittima, e peggio quando ho la mente lucida. Caro bias dell’ottimismo, quando arrivi mi sento così potente, nulla può scalfirmi e tutto è così colorato. Ecco vorrei dirti di continuare a tornare, così da farmi fare altri errori, sempre più grossi. E da imparare sempre di più, fino a sapere tutto.
Grazie andrea, io sto studiando psicologia e molte di questi argomenti mi sono molto utili sia per lo studio che per episodi di vita quotidiana
Bias dicotomico: quando una mia prestazione sportiva non è eccellente tendo a reputarla negativa.
In realtà, come hai detto tu, se una cosa non è andata in modo strepitoso, non è detto sia andata male.
Gran bel video Andrea, sempre un piacere ascoltarti :)
Devo farti davvero i complimenti per questo video, credo che questi pensieri che condividi con noi sono la chiave per riuscire a sviluppare un identità e un pensiero proprio e non farsi influenzare e confondersi nella massa. uno dei video più preziosi che abbia mai visto grazie
Complimenti Andrea. Struttura del video molto fluida. Non è un semplice elenco puntato ma un insieme di interessantissimi elementi collegati l'uno all'altro nel quale all'interno metti aneddoti personali o esempi molto chiari. Una persona che ha prestato attenzione al video, facilmente ricorderà almeno tre fra questi otto bias in futuro. Il nuovo stile di montaggio mi piace molto, più anche del precedente che era già buono. Vista la tua bravura nella scrittura dei video sarei curioso di sapere che tecniche usi e come ti approcci a questa attività. Sarebbe fantastico se riuscissi a farci un video a riguardo. Grazie ancora per tutti i tuoi contenuti incredibilmente utili e ben fatti. :)
attenzione: Le euristiche sono logiche di pensiero strategiche per risparmiare energie (scorciatoie appunto). Mentre i bias sono errori sistematici che derivano dall'applicazione delle euristiche.
Grazie, approfondisco :)
Aggiungo poi che spesso e volentieri le euristiche sono fondamentali per il pensiero "di tutti i giorni": se in ogni situazione dovessimo applicare la logica formale saremmo, oltre che dei mostri alla Spock di Star Trek, anche pressoché incapaci di fare una scelta nel tempo in cui quella scelta deve essere fatta.
da ripassare "pensieri lenti e veloci"
Complimenti Andrea! Tocchi temi molto importanti, si allineano con ciò che divulga anche Paolo Borzacchiello
molto interessante questo video, non questo mai sentito parlare di questo argomento, ma lo trovo molto utile
grande ammirazione per te. ascoltarti è un piacere.
Interessante conoscere nuovi tipi di bias. Nella mia area (data analytics) conviviamo con alcuni dipi di bias (di conferma, ecc.), ma effettifamente è bene sapere come in altri aspetti della vita e delle professsioni possiamo incorrere in altri tipi.
Bravo 🎉
Grazie per il video.
video sempre interessanti canale molto sottovalutato
Conferma, coerenza, dicotomico, pavone, risposta, proiezione, negatività e ottimismo mi sembrano tutti bias che abbiano a che fare con l'ego.
Tutti vogliamo confermare ciò che pensiamo giusto e vero è la natura che c'è lo impone, infatti solo immaginarmi un mondo che funzioni al contrario mi fa capire che Einstein non avrebbe mai detto E=mc2 o che un primitivo non avrebbe mai convinto gli altri ad accendere il fuoco.
Conferma: vogliamo a tutti i costi vincere una discussione perché perdere ci rende inferiori
Coerenza: se agisco come una persona a cui ho dato torto perdo la mia superiorità davanti agli altri
Dicotomico: il mondo è diviso in due ed io sono sempre nel giusto
Pavone: mostriamo solo i successi per affermarci
Risposta: é il pavone all'incontrario, gli altri non vogliono cadere nell'imbarazzo davanti agli altri ed a noi
negatività: é un bias dovuto al poco ego (possiamo anche dire fiducia verso me stesso)
Ottimismo: é una versione esagerata della normalità: ovvero che tutti vogliamo confermare ciò che pensiamo giusto. Ma se non ci fosse questo bias Colombo non avrebbe mai incontrato le Americhe.
Dico un mio bias che mi è capitato: al lavoro avevo un turno che mi era stato ceduto da un collega, mi ha scritto nella chat privata chiedendomi la sostituzione e dicendomi che, poi come norma, lo avrebbe scritto anche in quella del gruppo di lavoro per confermare il tutto. Non lo scrisse mai e dal momento che quel giorno ero molto stanco non avevo voglia di lavorare e perciò non mi presentai mai al lavoro. Questo è il bias della conferma.
Consiglio un libro che affronta in parte questi temi: Gobbels. 11 tattiche di manipolazione oscura.
Bias di conferma: quando ho investito per la prima volta in un titolo finanziario, ho cercato solo informazioni a favore di quest'ultimo, scartando quelle negative
Sempre molto bravo quest'uomo!
Ahah Andre che grande, copertina e editing TOP
Ciao Andrea. Per studiare utilizzi il Metodo ADC?
Yesss
Montaggio video molto migliorato
I bias cognitivi non sono sinonimo di euristiche, le euristiche possono generare bias quando non funzionano, ma in generale le euristiche se "ben tarate" funzionano nella maggior parte dei casi
Hai ragione, grazie di averlo scritto, avrei dovuto specificarlo
Vorrei mettere più di un like ma purtroppo non si può :/ Comunque complimenti per il video ❤
Procrastinazione - credo derivi dalla falsa credenza che agire aumenti la possibilità di fallire... ma in quale BIAS si inquadra? Grazie
Bias dell'omissione! Lo descrivo nell'articolo del blog messo in descrizione
@@AndreaMuzii grazie! E ti ringrazio anche per la qualità ed il cuore dei tuoi video.Ti auguro un grande futuro
ho vissuto la stessa cosa di medicina quest'anno...quindi per evitare sta situazione non dico che mio padre è un medico
quindi in pratica i bias sono delle scorciatoie che sono positive se ne siamo consapevoli e negative se no?
bel video, ma musica troppo alta
Io il signore che ti ha detto beh col padre medico, lo leggo come avendo il padre medico anche il figlio sia più portato a farlo, non che ti potesse far entrare a medicina, poi magari lui intendeva proprio il calcio in culo... Come non detto, pensava proprio quello.
Sì sì, intendeva proprio quello
non ti si fila mai nessuna e appena ti trovi la ragazza intorno a te c’è pieno di ragazze che ci provano oppure se hai la tipa e le ragazze che conosci sembrano più attratte da te mentre quando ti lasci improvvisamente questo smette di succedere.
il motivo è che se hai la ragazza sei molto più sicuro di te, non cerchi approvazione e sei più naturale, questo è un aspetto molto attraente.
quindi se devi uscire con una prova a far finta con te stesso di aver già la tipa.
in realtà, non è proprio così, anzi le ragazze sono più competitive e quindi alcune sono attratte dai ragazzi che riescono a parlare con ragazze considerate più belle di loro, quindi in automatico ti guardano con più interesse e si avvicinano di più.
Non sono tutte, ma noto che capita più spesso, anche da non fidanzato.
Se sei da solo o parli con gli amici allora la reazione è tendenzialmente diversa.
E tutti i bias di conferma sui Fuffaguru?
Io tutti 😂
Solo che non sapevo come si chiamavano tutti questi bias
bias di conferma sono una persona gelosa è quando capita una situazione all'apparenza normale dove magari ci siamo io la mia ragazza e un altro ragazzo analizzo un possibile segnale per dire che ci stia provando con lei quando può alla fine non è vero
La mia ragazza fa uguale
quando parli del bias di conferma concludi con “per evitarlo bisogna essere più oggettivi possibili nell’analisi dei dati”. Non sono d’accordo, infatti tale bias è proprio quello che ci fa credere di essere il più oggettivi possibile. Se, dunque, vogliamo fare uno sforzo per evitarlo, direi più che dobbiamo cercare di accogliere senza pregiudizio le versioni contrarie alla nostra, specie se accreditate (e questo è uno dei grossi problemi nel combattere il complottismo ecc)
Ci sta, diciamo che nell'essere più oggettivi possibile dovrebbe essere implicito il fatto di accogliere la altre opinioni senza pregiudizi
Tutto bello , ma io preferisco quella musica cupa tipo nel video di tiktok
Ora devi invitare te grenbaud in un video hahah
È stato molto divertente ieri devo ammettere
stai parlando di mode di molto italia, molto forum, canale cinque uomini e donne, baias di coerenza, no, sono loro che si vogliono coccolati, vogliono soddisfare le loro aspettative e mascherano tutto sotto l'influenza di coerenza , dicotomico che?
baias del pavone. tu saresti medico? naaa , tu sei un fannullone ! baias del pavone ! annusarono bene , come quel frocio di chierichetto .
Il bias di conferma "mani in tasca = non stai facendo niente". Fastidioso all'inverosimile
Le cose non sono mai come le immaginiamo. Dobbiamo sempre partire da questo presupposto.
Ehi Andrea sempre restando in tema chissà se ti interessa la teoria dei 6 cappelli di De Bono.