Ottimo viedeo. Devo però fare un'osservazione sui concetti di etf ad accumulazione e a distribuzione. Quello che viene o non viene reinvestito è il guadagno derivante da dividendi o cedole, non quello relativo al capital gain 😉
Ottimo video. Ho colto l’occasione di far vedere questo video a mia figlia di 12 anni. Ha già il suo etf sull’ msci word. Pian piano sto iniziando a farla appassionare all’argomento finanza personale. Sono necessari video simili a questo con un linguaggio semplice, rivolto ad un utenza molto giovane. Diciamo che sarebbero un validissimo aiuto anche per genitori che come me vogliono avviare i propri figli ad ottenere una educazione finanziaria correttamente. Complimenti
Non sai quanto mi renda felice e soddisfatta leggere commenti come questo, grazie davvero per il supporto. Avvicinare i miei coetanei alla finanza personale è proprio la mia mission, in cui credo fermamente. Presto arriveranno altri contenuti simili, e di nuovo grazie!
Bel video, ma ho alcuni appunti: per un ragazzo giovane consiglierei un Broker con Regime Amministrato e non Dichiarativo. Non tutte le Obbligazioni hanno una tassazione al 12,5%, ad esempio le Obbligazioni corporate hanno tassazione al 26%.
Grazie per le correzioni! Nel video ho affrontato la parte fiscale molto frettolosamente, in quanto al broker, quale mi consiglieresti a regime amministrativo? Perchè sto valutando di cambiarlo…
L'imposta di bollo la si paga anche sul conto titoli non solo sul conto deposito, viene calcolata sul valore attuale del proprio portafoglio alla fine di ogni anno
@@chiaranzuinoLa legge dice tutt'altro leggi e poi informati bene. Imposta di bollo 2012-2013 Aggiornato al 12 giugno 2012 Con l'entrata in vigore il 17 luglio 2011 della Legge 111, pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 15 luglio 2011, sono radicalmente cambiati i criteri di applicazione e l'entità dell'imposta di bollo sui depositi titoli, che in precedenza ammontava a 34,20 annui fissi, indipendentemente dal controvalore complessivo dei titoli presenti nel dossier. Era inoltre espressamente legata all'invio di un estratto conto, non obbligatorio per le SIM come Directa, che pertanto non l'aveva mai richiesta ai propri clienti. Le norme introdotte dalla su citata legge sono state a loro volta modificate pochi mesi dopo dalla manovra finanziaria del governo Monti (decreto legge 201 del 6 dicembre 2011, approvato in via definitiva con la legge 214 del 22 dicembre 2011), con decorrenza dal 1 gennaio 2012, e restano pertanto valide solo per il secondo semestre dell'anno 2011, e più precisamente a partire dal 17 luglio. Riportiamo quindi separatamente, per quanto riguarda il campo di applicazione e l'importo dell'imposta, le disposizioni della precedente legge di luglio, omettendo quelle in essa previste per gli anni dal 2012 in poi, annullate dalla legge successiva prima che potessero entrare in vigore. Dal 2012: Campo di applicazione e importo dell'imposta Il decreto legge 201 del 6 dicembre 2011 introduce criteri di applicazione dell'imposta profondamente diversi rispetto a quella del luglio precedente: in sintesi, l'imposta è applicata senza più distinzioni a tutti i tipi di strumenti finanziari detenuti, anche non soggetti ad obbligo di deposito, e diviene proporzionale al loro controvalore complessivo, configurandosi quindi come una vera e propria imposta patrimoniale, con aliquote dell'1 per mille per l'anno 2012 e dell'1,5 per mille a decorrere dall'anno 2013 (con minimo di 34,20 e massimo, solo per il 2012, di 1200). Malgrado l'apparente semplicità dell'impostazione, restano aperte alcune incertezze interpretative. Sono state inoltre apportate alcune modifiche anche all'imposta di bollo sui conti correnti, non toccata dalla legge precedente. Per completezza d'informazione riportiamo quindi qui di seguito il testo integrale della legge nella parte che regola la nuova disciplina dell'imposta (art.19, 1°, 2° e 3° comma), evidenziandone in grassetto i tratti salienti. Comma 1. A decorrere dal 1° gennaio 2012, all'articolo 13 della Tariffa, parte prima, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, i commi 2-bis e 2-ter sono sostituiti dai seguenti:Comma 2. La nota 3-bis all'articolo 13 della Tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, è sostituita dalla seguente: "3-bis. L'estratto conto o il rendiconto si considerano in ogni caso inviati almeno una volta nel corso dell'anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell'anno, l'imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato. Se il cliente è persona fisica, l'imposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti e dai libretti è complessivamente non superiore a euro 5.000". Comma 3. Nella Nota 3-ter all'articolo 13 della Tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642: a) il secondo periodo è sostituito dai seguenti: "La comunicazione relativa agli strumenti ed ai prodotti finanziari, ivi compresi i buoni postali fruttiferi, anche non soggetti all'obbligo di deposito, si considera in ogni caso inviata almeno una volta nel corso dell'anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. L'imposta è comunque dovuta una volta l'anno o alla chiusura del rapporto. Se le comunicazioni sono inviate periodicamente nel corso dell'anno, l'imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato"; b) l'ultimo periodo è sostituito dai seguenti: "L'imposta è dovuta nella misura minima di euro 34,20 e limitatamente all'anno 2012 nella misura massima di euro 1.200. Sono comunque esenti i buoni postali fruttiferi di valore di rimborso complessivamente non superiore a euro 5.000". Periodicità e criteri della rilevazione e dell'addebito L'imposta di bollo si applica sul controvalore complessivo degli strumenti finanziari detenuti rilevato alla data di chiusura del periodo di rendiconto, con riferimento alla data valuta (ad esempio, il controvalore di azioni acquistate il 31 dicembre, quindi con data valuta a tre giorni lavorativi successivi, non rientra nel cumulo, anche se la liquidità impiegata per l'operazione viene sottratta dall'estratto conto con effetto immediato). Per il calcolo del controvalore si considera in prima istanza il valore di mercato, o, quando non possibile, il valore nominale o di rimborso. L'addebito dei bolli viene effettuato al termine di ogni periodo di rendiconto, o comunque in sede di estinzione del dossier titoli. Per i titoli USA il calcolo del controvalore si basa sul cambio /$ dell'ultimo giorno del periodo di riferimento (certificato dalla comunicazione relativa al deposito titoli).
Brava anche se ci sono alcuni errori nel video. Ti cito solo il più grande, gli altri li correggerai con l'esperienza. Il conto trading estero va SEMPRE dichiarato. Non si pagano imposte solo in caso di realizzo, in Italia si paga anche il due per mille sul valore del conto titoli (te la semplifico, ricavare il valore non é facile, si tratta di una sorta di giacenza media). Si tratta di compilare il quadro RW della dichiarazione dei redditi e si chiana IVAFE. Occhio che, avendo tu (i tuoi) aperto IBKR (sicuramente ottima scelta), dovrai dichiararlo l'anno prossimo e pagarci almeno l'IVAFE. Lo faccio da diversi anni. La scadenza per pagare é il 30 giugno o 30 luglio con maggiorazione dello 0.4%. La scadenza per la dichiarazione é il 30 novembre. disposizione per chiarimenti.
@@chiaranzuino per carità, non si finisce mai di imparare, ma se questo è il punto di partenza e mantieni questa umiltà non immagino dove si possa arrivare… io a 16 anni ne sapevo meno della metà rispetto a te 😅
Video interessante e ben fatto😇. Mi sto approcciando da poco al mondo della finanza. Un consiglio che mi potresti dare su come e dove iniziare a "studiare" un po ciò che lo circonda ? Senza andare a prendere corsi da fuffaguru🤣. Grazie in anticipo.
Ciao! Intanto grazie per il supporto, per iniziare ad informarti UA-cam è un ottimo modo; canali validi sono per esempio Pietro Michelangeli, The plain bagel, Riccardo Zanetti, Mr Rip, Ingegneri in borsa. È fondamentale però anche leggere, se vuoi sapere qualche libro scrivimi pure su ig o su email, comunque uno dei primi da valutare è sicuramente“A spasso per Wall Street”!💪
ciao Chiara scusa il disturbo, mi avevai detto di inviarti una mail, per possibili collab su business online ma non ho la tua mail. Ti va ancora di sentirci? o hai cambiato idea?? Grazie ciao
Brava, ma una cosa sul trading, non è vero che è fortuna, è solo una questione di metodo. Ci sono milioni di trader che vivono di quello quindi dire che è fortuna mi sembra una cavolata. Per il resto sono d'accordo.
Certo! I trader professionisti usano mille metodi diversi: molto. tecnici come fondamentali, ma ciò che a mio avviso permette loro di avere entrate ingenti e regolari, è fare trading continuativamente e per molto tempo, essendo la loro occupazione. Alla fine, però, il futuro non può prevederlo nessuno, no? Poi per carità questo è solo il mio punto di vista:)
@@chiaranzuino Certo il futuro non può prevederlo nessuno e su questo ci siamo. Il trader però massimizza le probabilità e gestisce il rischio in modo calcolato in modo da per guadagnare. Ma sono d'accordo che si tratta di un occupazione che richiede molto tempo, non è passivo come invece lo è l'investimento in ETF. Ho puntualizzato solo perchè mi sembra doveroso spiegare ai giovani che il mondo del trading c'è e anche lì si può guadagnare, se c'è l'interesse.
Ottimo viedeo. Devo però fare un'osservazione sui concetti di etf ad accumulazione e a distribuzione.
Quello che viene o non viene reinvestito è il guadagno derivante da dividendi o cedole, non quello relativo al capital gain 😉
Certo, intendevo da dividendi o cedole, mi sono sicuramente spiegata male. Grazie per la correzione!
Ottimo video. Ho colto l’occasione di far vedere questo video a mia figlia di 12 anni. Ha già il suo etf sull’ msci word. Pian piano sto iniziando a farla appassionare all’argomento finanza personale. Sono necessari video simili a questo con un linguaggio semplice, rivolto ad un utenza molto giovane. Diciamo che sarebbero un validissimo aiuto anche per genitori che come me vogliono avviare i propri figli ad ottenere una educazione finanziaria correttamente. Complimenti
Non sai quanto mi renda felice e soddisfatta leggere commenti come questo, grazie davvero per il supporto.
Avvicinare i miei coetanei alla finanza personale è proprio la mia mission, in cui credo fermamente. Presto arriveranno altri contenuti simili, e di nuovo grazie!
@@chiaranzuino 🙂💪
Brava, fa piacere vedere ragazze così giovani avvicinarsi al mondo degli investimenti, con buone argomentazioni. Continua così. Buona divulgazione.👍👍👍
Grazie mille per il supporto! Purtroppo in questo settore la disuguaglianza è alta, ma non si molla💪
Bel video, ma ho alcuni appunti: per un ragazzo giovane consiglierei un Broker con Regime Amministrato e non Dichiarativo. Non tutte le Obbligazioni hanno una tassazione al 12,5%, ad esempio le Obbligazioni corporate hanno tassazione al 26%.
Grazie per le correzioni! Nel video ho affrontato la parte fiscale molto frettolosamente, in quanto al broker, quale mi consiglieresti a regime amministrativo? Perchè sto valutando di cambiarlo…
@@chiaranzuino si passa all' amministrato con Fineco under 30 o directa, io ho Fineco
L'imposta di bollo la si paga anche sul conto titoli non solo sul conto deposito, viene calcolata sul valore attuale del proprio portafoglio alla fine di ogni anno
@@raffaele.ciruolo Sí, ma solo sulla liquidità
@@chiaranzuinoLa legge dice tutt'altro leggi e poi informati bene. Imposta di bollo 2012-2013
Aggiornato al 12 giugno 2012
Con l'entrata in vigore il 17 luglio 2011 della Legge 111, pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 15 luglio 2011, sono radicalmente cambiati i criteri di applicazione e l'entità dell'imposta di bollo sui depositi titoli, che in precedenza ammontava a 34,20 annui fissi, indipendentemente dal controvalore complessivo dei titoli presenti nel dossier. Era inoltre espressamente legata all'invio di un estratto conto, non obbligatorio per le SIM come Directa, che pertanto non l'aveva mai richiesta ai propri clienti.
Le norme introdotte dalla su citata legge sono state a loro volta modificate pochi mesi dopo dalla manovra finanziaria del governo Monti (decreto legge 201 del 6 dicembre 2011, approvato in via definitiva con la legge 214 del 22 dicembre 2011), con decorrenza dal 1 gennaio 2012, e restano pertanto valide solo per il secondo semestre dell'anno 2011, e più precisamente a partire dal 17 luglio.
Riportiamo quindi separatamente, per quanto riguarda il campo di applicazione e l'importo dell'imposta, le disposizioni della precedente legge di luglio, omettendo quelle in essa previste per gli anni dal 2012 in poi, annullate dalla legge successiva prima che potessero entrare in vigore.
Dal 2012: Campo di applicazione e importo dell'imposta
Il decreto legge 201 del 6 dicembre 2011 introduce criteri di applicazione dell'imposta profondamente diversi rispetto a quella del luglio precedente: in sintesi, l'imposta è applicata senza più distinzioni a tutti i tipi di strumenti finanziari detenuti, anche non soggetti ad obbligo di deposito, e diviene proporzionale al loro controvalore complessivo, configurandosi quindi come una vera e propria imposta patrimoniale, con aliquote dell'1 per mille per l'anno 2012 e dell'1,5 per mille a decorrere dall'anno 2013 (con minimo di 34,20 e massimo, solo per il 2012, di 1200).
Malgrado l'apparente semplicità dell'impostazione, restano aperte alcune incertezze interpretative. Sono state inoltre apportate alcune modifiche anche all'imposta di bollo sui conti correnti, non toccata dalla legge precedente. Per completezza d'informazione riportiamo quindi qui di seguito il testo integrale della legge nella parte che regola la nuova disciplina dell'imposta (art.19, 1°, 2° e 3° comma), evidenziandone in grassetto i tratti salienti.
Comma 1. A decorrere dal 1° gennaio 2012, all'articolo 13 della Tariffa, parte prima, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, i commi 2-bis e 2-ter sono sostituiti dai seguenti:Comma 2. La nota 3-bis all'articolo 13 della Tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, è sostituita dalla seguente:
"3-bis. L'estratto conto o il rendiconto si considerano in ogni caso inviati almeno una volta nel corso dell'anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell'anno, l'imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato. Se il cliente è persona fisica, l'imposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti e dai libretti è complessivamente non superiore a euro 5.000".
Comma 3. Nella Nota 3-ter all'articolo 13 della Tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642:
a) il secondo periodo è sostituito dai seguenti: "La comunicazione relativa agli strumenti ed ai prodotti finanziari, ivi compresi i buoni postali fruttiferi, anche non soggetti all'obbligo di deposito, si considera in ogni caso inviata almeno una volta nel corso dell'anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. L'imposta è comunque dovuta una volta l'anno o alla chiusura del rapporto. Se le comunicazioni sono inviate periodicamente nel corso dell'anno, l'imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato";
b) l'ultimo periodo è sostituito dai seguenti: "L'imposta è dovuta nella misura minima di euro 34,20 e limitatamente all'anno 2012 nella misura massima di euro 1.200. Sono comunque esenti i buoni postali fruttiferi di valore di rimborso complessivamente non superiore a euro 5.000".
Periodicità e criteri della rilevazione e dell'addebito
L'imposta di bollo si applica sul controvalore complessivo degli strumenti finanziari detenuti rilevato alla data di chiusura del periodo di rendiconto, con riferimento alla data valuta (ad esempio, il controvalore di azioni acquistate il 31 dicembre, quindi con data valuta a tre giorni lavorativi successivi, non rientra nel cumulo, anche se la liquidità impiegata per l'operazione viene sottratta dall'estratto conto con effetto immediato).
Per il calcolo del controvalore si considera in prima istanza il valore di mercato, o, quando non possibile, il valore nominale o di rimborso.
L'addebito dei bolli viene effettuato al termine di ogni periodo di rendiconto, o comunque in sede di estinzione del dossier titoli.
Per i titoli USA il calcolo del controvalore si basa sul cambio /$ dell'ultimo giorno del periodo di riferimento (certificato dalla comunicazione relativa al deposito titoli).
Brava anche se ci sono alcuni errori nel video. Ti cito solo il più grande, gli altri li correggerai con l'esperienza. Il conto trading estero va SEMPRE dichiarato. Non si pagano imposte solo in caso di realizzo, in Italia si paga anche il due per mille sul valore del conto titoli (te la semplifico, ricavare il valore non é facile, si tratta di una sorta di giacenza media). Si tratta di compilare il quadro RW della dichiarazione dei redditi e si chiana IVAFE. Occhio che, avendo tu (i tuoi) aperto IBKR (sicuramente ottima scelta), dovrai dichiararlo l'anno prossimo e pagarci almeno l'IVAFE. Lo faccio da diversi anni. La scadenza per pagare é il 30 giugno o 30 luglio con maggiorazione dello 0.4%. La scadenza per la dichiarazione é il 30 novembre. disposizione per chiarimenti.
Molto preparato, grazie per le precisazioni!
Sono sbalordito. Ho cliccato il video pensando di farmi qualche risata e invece sei stata bravissima. Complimenti continua così!
Grazie mille! Devo ancora impare tantissimo, ma sto facendo del mio meglio!💪
@@chiaranzuino per carità, non si finisce mai di imparare, ma se questo è il punto di partenza e mantieni questa umiltà non immagino dove si possa arrivare… io a 16 anni ne sapevo meno della metà rispetto a te 😅
Video interessante e ben fatto😇. Mi sto approcciando da poco al mondo della finanza. Un consiglio che mi potresti dare su come e dove iniziare a "studiare" un po ciò che lo circonda ? Senza andare a prendere corsi da fuffaguru🤣. Grazie in anticipo.
Ciao!
Intanto grazie per il supporto, per iniziare ad informarti UA-cam è un ottimo modo; canali validi sono per esempio Pietro Michelangeli, The plain bagel, Riccardo Zanetti, Mr Rip, Ingegneri in borsa.
È fondamentale però anche leggere, se vuoi sapere qualche libro scrivimi pure su ig o su email, comunque uno dei primi da valutare è sicuramente“A spasso per Wall Street”!💪
Quali studi hai fatto a scuola? Brava! Lo avessi fatto io ai tempi della scuola.. 😅 Vabbè..
questi investimenti vanno inseriti nella dichiarazione dei redditi? complimenti davvero, sei molto brava 👏👏
Sí, bisogna compilare il quadro RW, comunque grazie mille❤️
bravaaaaa
Ti ringrazio!
Che programma usi per editare?
@@christianventura2229 davinci resolve
ciao Chiara scusa il disturbo, mi avevai detto di inviarti una mail, per possibili collab su business online ma non ho la tua mail. Ti va ancora di sentirci? o hai cambiato idea?? Grazie ciao
Voglio una ragazza che ragioni come te 🌹
Brava, ma una cosa sul trading, non è vero che è fortuna, è solo una questione di metodo. Ci sono milioni di trader che vivono di quello quindi dire che è fortuna mi sembra una cavolata. Per il resto sono d'accordo.
Certo! I trader professionisti usano mille metodi diversi: molto. tecnici come fondamentali, ma ciò che a mio avviso permette loro di avere entrate ingenti e regolari, è fare trading continuativamente e per molto tempo, essendo la loro occupazione. Alla fine, però, il futuro non può prevederlo nessuno, no?
Poi per carità questo è solo il mio punto di vista:)
@@chiaranzuino Certo il futuro non può prevederlo nessuno e su questo ci siamo. Il trader però massimizza le probabilità e gestisce il rischio in modo calcolato in modo da per guadagnare. Ma sono d'accordo che si tratta di un occupazione che richiede molto tempo, non è passivo come invece lo è l'investimento in ETF. Ho puntualizzato solo perchè mi sembra doveroso spiegare ai giovani che il mondo del trading c'è e anche lì si può guadagnare, se c'è l'interesse.
@@Simo-ho1ml Completamente d’accordo, grazie per la puntualizzazione!