Gent.ssima Avvocato, grazie per il video, riguardante il caso, sto svolgendo una presentazione per il mio corso di studi, quello che nn mi è chiaro, è quanto segue: La Louboutin, viene giudicata ratione temporis in base all' articolo 3, paragrafo 1, lettera e), iii), della direttiva 2008/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2008, 1. Sono esclusi dalla registrazione o, se registrati, possono essere dichiarati nulli: e) i segni costituiti esclusivamente: i) dalla forma imposta dalla natura stessa del prodotto; ii) dalla forma del prodotto necessaria per ottenere un risultato tecnico; iii) dalla forma che dà un valore sostanziale al prodotto; Su questo caso ci sarà da parte del giudice olandese un rinvio pregiudiziale, per identificare l'elemento pregiudiziale, nonchè il valore da attribuire alla parola "forma". Tali modifiche le troveremo nella direttiva 2015/2436/UE nel «pacchetto marchi» porta delle modifiche in materia Marchi. Giungo al termine, Se Louboutin Registrava il marchio con la seguente frese: «Il marchio consiste nel colore rosso (Pantone 18-1663TP) applicato alla suola di una scarpa come rappresentata (il contorno della scarpa non fa parte del marchio ma ha lo scopo di evidenziare la posizione del marchio)». In tal senso un colore in sé, (colore con codice internazionale) senza delimitazione nello spazio, non costituisce a creare il carattere idoneo a costituire una forma e "il contorno della scarpa non fa parte del marchio ma ha lo scopo di evidenziare la posizione del marchio". In più questo colore veniva applicato ad un prodotto privo di Forma "capricciosa", un prodotto dalla forma comune definito banale. La mia domanda è: Come può essere concesso il riconoscimento del marchio dalla Corte? su quale presupposto? Banalmente ho pensato, La questione non è più simile ad un caso di secondary meaning anche se il "marchio" non era debole, e il prodotto possedeva già il carattere distintivo sin dal primo momento, in questo modo Louboutin non monopolizza il mercato? A riguardo si è detto comunque che il prodotto era già conosciuto nel mondo della moda e della letteratura perchè questo era anche siglato. La ringrazio. RR
Mi piacerebbe sapere se la Louboutin ha pagato i giudici. Io non avrei mai dato ragione a una compagnia che pretende di registrare un colore come marchio.
Affascinante!
Gent.ssima Avvocato, grazie per il video, riguardante il caso, sto svolgendo una presentazione per il mio corso di studi, quello che nn mi è chiaro, è quanto segue:
La Louboutin, viene giudicata ratione temporis in base all' articolo 3, paragrafo 1, lettera e), iii), della direttiva 2008/95/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 22 ottobre 2008,
1. Sono esclusi dalla registrazione o, se registrati, possono essere dichiarati nulli:
e) i segni costituiti esclusivamente:
i) dalla forma imposta dalla natura stessa del prodotto;
ii) dalla forma del prodotto necessaria per ottenere un risultato tecnico;
iii) dalla forma che dà un valore sostanziale al prodotto;
Su questo caso ci sarà da parte del giudice olandese un rinvio pregiudiziale, per identificare l'elemento pregiudiziale, nonchè il valore da attribuire alla parola "forma".
Tali modifiche le troveremo nella direttiva 2015/2436/UE nel «pacchetto marchi» porta delle modifiche in materia Marchi.
Giungo al termine, Se Louboutin Registrava il marchio con la seguente frese: «Il marchio consiste nel colore rosso (Pantone 18-1663TP) applicato alla suola di una scarpa come rappresentata (il contorno della scarpa non fa parte del marchio ma ha lo scopo di evidenziare la posizione del marchio)».
In tal senso un colore in sé, (colore con codice internazionale) senza delimitazione nello spazio, non costituisce a creare il carattere idoneo a costituire una forma e "il contorno della scarpa non fa parte del marchio ma ha lo scopo di evidenziare la posizione del marchio".
In più questo colore veniva applicato ad un prodotto privo di Forma "capricciosa", un prodotto dalla forma comune definito banale.
La mia domanda è:
Come può essere concesso il riconoscimento del marchio dalla Corte? su quale presupposto?
Banalmente ho pensato, La questione non è più simile ad un caso di secondary meaning anche se il "marchio" non era debole, e il prodotto possedeva già il carattere distintivo sin dal primo momento, in questo modo Louboutin non monopolizza il mercato?
A riguardo si è detto comunque che il prodotto era già conosciuto nel mondo della moda e della letteratura perchè questo era anche siglato.
La ringrazio.
RR
Mi piacerebbe sapere se la Louboutin ha pagato i giudici. Io non avrei mai dato ragione a una compagnia che pretende di registrare un colore come marchio.