Gallarate, ristoratori: “La pazienza è finita”

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  • Опубліковано 14 січ 2021
  • I titolari di alcuni dei più noti locali della città si sono ritrovati in piazza Libertà per protestare pacificamente e per chiedere al Governo un cambio di rotta. "Stiamo morendo", dicono.
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КОМЕНТАРІ • 25

  • @lucianomaffioli8212
    @lucianomaffioli8212 3 роки тому +5

    Hanno ragione!

    • @andreaderasmo2850
      @andreaderasmo2850 3 роки тому

      È il virus che sta completando la distruzione di un Paese che è stato già rovinato da mezzo secolo di mafia e corruzione in cui non c'era questo governo , per lo meno la metà di tale esecutivo neanche esisteva sino a pochi anni fa.
      Il sistema del malaffare ha creato povertà ma la differenza è che prima del covid esisteva una classe media che aveva una posizione economica sicura e pertanto , come tipico dell'Italia, se ne fregavano del disagio e le condizioni in cui si trovava il ceto più basso , nonostante fosse quello numericamente maggiore.
      Questa classe media indifferente ai problemi del ceto popolare , comprende anche la categoria dei ristoratori, i quali ora che han perduto una fetta del loro sostanzioso patrimonio economico, indossano i panni dei poveri per simulare una tragedia kafkiana in cui a dominare la scena è la folle angoscia di precipitare nel baratro in cui vive da sempre la classe popolare, vista con un certo distacco in quanto poco utile a riempire la cassa.
      La pandemia è come la secca di un fiume, che ritirandosi mostra alla luce del sole i relitti nascosti esattamente come il virus porta a galleggiare gli istinti più bui della società , fra cui l'egoismo dei ristoratori , per i quali lo spauracchio della povertà elimina anche l'ultimo anelito di altruismo rompendo gli indugi e lasciando che il male più contagioso prosegua nella sua espansione devastatrice purché non venga meno il proprio tornaconto.
      Il ristoratore italiano è l'archetipo dell'anarcoide individualismo di un Paese diviso , segnato da un disinteresse collettivo al cui posto vige un solo pensiero: la cura del proprio orticello.

  • @domenicomargariti3011
    @domenicomargariti3011 3 роки тому +4

    Non dovete chiedere l'elemosina, dovete pretendere il rispetto del diritto costituzionale al lavoro

    • @andreaderasmo2850
      @andreaderasmo2850 3 роки тому

      Il diritto costituzionale alla salute pubblica viene prima del loro diritto al profitto.

  • @marisolsasso906
    @marisolsasso906 3 роки тому +4

    Dovete riaprire tuttiiiii forza! Sono con voi

    • @andreaderasmo2850
      @andreaderasmo2850 3 роки тому

      Sei una pazza incosciente.
      Come fai anche tu a non capire che dobbiamo uscire da questa pandemia il prima possibile e se li facciamo riaprire non ne veniam fuori più ?

  • @germanobonfiglioli2759
    @germanobonfiglioli2759 3 роки тому +3

    Come minimo lo stato deve sospendere tutti i pagamenti fissi fino a una soluzione,

    • @andreaderasmo2850
      @andreaderasmo2850 3 роки тому +1

      Questo sì.
      Io sono sempre contro i ristoratori , non vado mai al ristorante ma sulla sospensione del pagamento imposte non posso che esser d'accordo.

  • @pierdavidepitto1208
    @pierdavidepitto1208 3 роки тому +3

    Quando vi chiuderanno il conto in banca allora si che capirete

    • @andreaderasmo2850
      @andreaderasmo2850 3 роки тому

      È il virus che sta completando la distruzione di un Paese che è stato già rovinato da mezzo secolo di mafia e corruzione in cui non c'era questo governo , per lo meno la metà di tale esecutivo neanche esisteva sino a pochi anni fa.
      Il sistema del malaffare ha creato povertà ma la differenza è che prima del covid esisteva una classe media che aveva una posizione economica sicura e pertanto , come tipico dell'Italia, se ne fregavano del disagio e le condizioni in cui si trovava il ceto più basso , nonostante fosse quello numericamente maggiore.
      Questa classe media indifferente ai problemi del ceto popolare , comprende anche la categoria dei ristoratori, i quali ora che han perduto una fetta del loro sostanzioso patrimonio economico, indossano i panni dei poveri per simulare una tragedia kafkiana in cui a dominare la scena è la folle angoscia di precipitare nel baratro in cui vive da sempre la classe popolare, vista con un certo distacco in quanto poco utile a riempire la cassa.
      La pandemia è come la secca di un fiume, che ritirandosi mostra alla luce del sole i relitti nascosti esattamente come il virus porta a galleggiare gli istinti più bui della società , fra cui l'egoismo dei ristoratori , per i quali lo spauracchio della povertà elimina anche l'ultimo anelito di altruismo rompendo gli indugi e lasciando che il male più contagioso prosegua nella sua espansione devastatrice purché non venga meno il proprio tornaconto.
      Il ristoratore italiano è l'archetipo dell'anarcoide individualismo di un Paese diviso , segnato da un disinteresse collettivo al cui posto vige un solo pensiero: la cura del proprio orticello.

  • @pierdavidepitto1208
    @pierdavidepitto1208 3 роки тому +3

    Avete avuto troppa pazienza...

    • @andreaderasmo2850
      @andreaderasmo2850 3 роки тому

      È il virus che sta completando la distruzione di un Paese che è stato già rovinato da mezzo secolo di mafia e corruzione in cui non c'era questo governo , per lo meno la metà di tale esecutivo neanche esisteva sino a pochi anni fa.
      Il sistema del malaffare ha creato povertà ma la differenza è che prima del covid esisteva una classe media che aveva una posizione economica sicura e pertanto , come tipico dell'Italia, se ne fregavano del disagio e le condizioni in cui si trovava il ceto più basso , nonostante fosse quello numericamente maggiore.
      Questa classe media indifferente ai problemi del ceto popolare , comprende anche la categoria dei ristoratori, i quali ora che han perduto una fetta del loro sostanzioso patrimonio economico, indossano i panni dei poveri per simulare una tragedia kafkiana in cui a dominare la scena è la folle angoscia di precipitare nel baratro in cui vive da sempre la classe popolare, vista con un certo distacco in quanto poco utile a riempire la cassa.
      La pandemia è come la secca di un fiume, che ritirandosi mostra alla luce del sole i relitti nascosti esattamente come il virus porta a galleggiare gli istinti più bui della società , fra cui l'egoismo dei ristoratori , per i quali lo spauracchio della povertà elimina anche l'ultimo anelito di altruismo rompendo gli indugi e lasciando che il male più contagioso prosegua nella sua espansione devastatrice purché non venga meno il proprio tornaconto.
      Il ristoratore italiano è l'archetipo dell'anarcoide individualismo di un Paese diviso , segnato da un disinteresse collettivo al cui posto vige un solo pensiero: la cura del proprio orticello.

  • @pinkus7164
    @pinkus7164 3 роки тому +2

    BRAVI!!!!

    • @andreaderasmo2850
      @andreaderasmo2850 3 роки тому

      Ma bravi cosa ?
      Con i contagi in aumento ...
      Questi son solo egoisti

    • @pinkus7164
      @pinkus7164 3 роки тому

      @@andreaderasmo2850 Amico, 1) su come vengono conteggiati i contagi, parliamone - 2) spero che anche tu abbia capito che "contagiato" NON è = "malato", checché ne dicano i media venduti 3) Che questi ristoratori vogliano lavorare, è SACROSANTO, e tu non hai alcun diritto di impedirglielo! Ma che cosa credi, che la dittatura sanitaria finirà presto? Non hai ancora capito che questi vogliono distruggere il tessuto economico della società? Hai sentito cosa ha detto spudoratamente il sen. Mario Monti qualche giorno fa? Se a te piace stare recluso per tutta la vita, padronissimo, ma sappi che quando crollerà nella miseria tutto il settore del commercio al dettaglio, anche quelli che adesso percepiscono uno stipendio fisso / pensione ne subiranno il danno, e allora inizieranno a svegliarsi pure loro, e a smettere di cantare sui balconi le lodi dei propri carnefici...... Tanti auguri

  • @fabionegri4855
    @fabionegri4855 3 роки тому

    Vademecum per la disobbedienza civile in queste surreali circostanze :
    - NON consegnare nessun documento, limitarsi a declinare le generalità e che se le facciano andare bene perchè questo è l' obbligo richiesto al cittadino.
    - RIFIUTARSI di uscire da qualsiasi locale
    - In caso di verbale , pretendere di aggiungere come dichiarazione tutte le contestazioni prima di firmare, poi si ricorre a prefetto, Giudice di Pace e TAR, non serve nemmeno l' assistenza legale.
    Quello che è importante è NON PAGARE, ho scritto il ricorso per un conoscente e non siamo neanche arrivati al GdP, purtroppo contano che i sudditi paghino raramente arrischiano giudizi avversi come quelli avuti da Tar Lazio, GdP di Frosinone e Tribunale civile di Roma

    • @andreaderasmo2850
      @andreaderasmo2850 3 роки тому

      È il virus che sta completando la distruzione di un Paese che è stato già rovinato da mezzo secolo di mafia e corruzione in cui non c'era questo governo , per lo meno la metà di tale esecutivo neanche esisteva sino a pochi anni fa.
      Il sistema del malaffare ha creato povertà ma la differenza è che prima del covid esisteva una classe media che aveva una posizione economica sicura e pertanto , come tipico dell'Italia, se ne fregavano del disagio e le condizioni in cui si trovava il ceto più basso , nonostante fosse quello numericamente maggiore.
      Questa classe media indifferente ai problemi del ceto popolare , comprende anche la categoria dei ristoratori, i quali ora che han perduto una fetta del loro sostanzioso patrimonio economico, indossano i panni dei poveri per simulare una tragedia kafkiana in cui a dominare la scena è la folle angoscia di precipitare nel baratro in cui vive da sempre la classe popolare, vista con un certo distacco in quanto poco utile a riempire la cassa.
      La pandemia è come la secca di un fiume, che ritirandosi mostra alla luce del sole i relitti nascosti esattamente come il virus porta a galleggiare gli istinti più bui della società , fra cui l'egoismo dei ristoratori , per i quali lo spauracchio della povertà elimina anche l'ultimo anelito di altruismo rompendo gli indugi e lasciando che il male più contagioso prosegua nella sua espansione devastatrice purché non venga meno il proprio tornaconto.
      Il ristoratore italiano è l'archetipo dell'anarcoide individualismo di un Paese diviso , segnato da un disinteresse collettivo al cui posto vige un solo pensiero: la cura del proprio orticello.

    • @fabionegri4855
      @fabionegri4855 3 роки тому

      @@andreaderasmo2850 Amen credente

  • @manolacalvani9631
    @manolacalvani9631 3 роки тому

    Gallarate mi manchi tanto sei nel mio cuore ❤️

  • @mrpappagone
    @mrpappagone 3 роки тому

    Non ristori ma INDENNIZZI