è incredibile quanto si riesca a trovare di Berserk anche in queste prime opere; deve averci pensato per una vita intera a questa storia, ci credo che si prendeva anche un anno prima di far uscire un capitolo
Se si ha apprezzato ed amato sia Berserk che Ken il guerriero queste letture sono imprenscindibili. Si nota proprio come questo sia stato un trampolino di lancio per poter far capire bene a Miura come impostarsi nella sua opera. Forse il seguito può sembrare meno riuscito ma resta comunque il risultato di una collaborazione che oggi ce la possiamo solo sognare. Top video
A proposito degli uomini vestiti con pelli di animali, presenti sia in Berserk che Re Lupo, personaggi simili sono presenti anche in Ken il guerriero. E chi ha visto soprattutto l'anime dell'epoca ricorderà benissimo a chi mi riferisco. Purtroppo non ricordo come si chiami la tribù ma ricordo che il loro capo si faceva considerare un vero e proprio padre e fu sconfitto dagli sforzi congiunti di Ken e Rey. Cmq anche Re Lupo è davvero una bella opera!
Sarebbe fantastico! Io sono un grandissimo appassionato di GITS ma temo che la fantascienza post-cyberpunk sia troppo distante dall'orrizonte tematico del canale.
Abbastanza, soprattutto per il protagonismo del Giappone sia nel passato che nel futuro post-apocalittico. Japan poi inizia come un quasi fantasy ( vedasi l'indovina/maga che trasporta tutti i protagonisti nel futuro...con quale scopo, a parte divertirsi un po', non l'ho mai capito...
@@Toshiro93 secondo me erano esperimenti, opere fatte per allenare la mano e collaborare con altri autori. Perchè veramente non hanno senso come manga.
@@Takezo_no_Miyamoto Potremmo definirli opere schezose, o comunque secondarie...cioè, ci sono dei motivi che poi ricorrono nelle opere più importanti dei due (vedi il tizio Gesù Cristo di Japan, che ricorda un po' Toki, oppure il gigante della Yakuza, che però è buono...vabbè...che può ricordare una versione più pacioccosa di Gatsu). Però sono due tipologie di opere un po' buttate lì.
@@cc-rv9rf la trama è identica in japan e i due re lupo, poi non viene spiegato perchè tornano indietro nel tempo, insomma basta leggerli per capire che sono esercizi stilistici giusto per collaborare con Buronson
Hai ragione a dirlo ma siamo solo noi italiani a non esaltare la nostra cultura nelle arti grafiche. I giapponesi, gli americani, i francesi hanno tradizioni fumettistiche incentrate tutte su personaggi nazionali. I protagonisti dei manga sono quasi sempre giapponesi, quello dei supereroi sono americani, i francesi hanno Asterix e Tin Tin... Noi abbiamo creato Tex, Dylan Dog, Zagor, Diabolik, Corto Maltese, Nathan Never, Damphir, Martin Mystere...etc etc, nessuno di loro è ITALIANO. Siamo o non siamo coglioni? Perché non pubblicizziamo la nostra nazione come fanno giustamente gli altri? Il Giappone nel mondo è conosciuto ed apprezzato soprattutto grazie ai manga e gli anime.
@@dukefleedactarus6891 Credo che con "Nipponofila" intendesse la stucchevole importanza data al Giappone, nel confronto con altri contesti. Ad esempio, è stata una bella pensata quella di riprendere la leggenda di Yoshitsune e Benkei, legandola al personaggio di Genghis Khan. Però l'insistenza di Yoshitsune nell'avere un erede di dinastia yamato non è granché credibile, come se all'epoca non ci fossero giapponesi che viaggiassero in Cina oppure in Corea, quando ve n'erano e nemmeno pochi. Un po' risibile poi la presentazione della popolazione di Barcellona, dato che all'arrivo dei tre ragazzi giapponesi in Japan, vengono "assaliti" da un gruppo di bambini vestiti di stracci che chiedono l'elemosina...d'accordo che serve per rimarcare la ricchezza (sul finire degli anni 80) del Giappone e sottolineare il destino di sperpero che attende il paese nel contesto post-apocalittico...ma davvero. Dipingere una città spagnola come Kabul mi era sembrato già all'epoca un po' troppo assurdo.
@@dukefleedactarus6891 Io resto dell'idea che la piaga dell'esterofilia italica è conseguenza indiretta della colossale sbornia del ventennio fascista.
è incredibile quanto si riesca a trovare di Berserk anche in queste prime opere; deve averci pensato per una vita intera a questa storia, ci credo che si prendeva anche un anno prima di far uscire un capitolo
Se si ha apprezzato ed amato sia Berserk che Ken il guerriero queste letture sono imprenscindibili. Si nota proprio come questo sia stato un trampolino di lancio per poter far capire bene a Miura come impostarsi nella sua opera. Forse il seguito può sembrare meno riuscito ma resta comunque il risultato di una collaborazione che oggi ce la possiamo solo sognare. Top video
Splendida notifica mio caro amico 🥰🥰🥰🥰
L'avevo trovato molto tamarro già all'epoca di lettura (circa 2011-2012), e ricordavo bene. Carino ritrovare le influenze su Berserk.
Utilissimo, grazie!
Grazie a te per la visione 😉
Interessantissimo
A domani carissimo 🥰🥰🥰🥰
A proposito degli uomini vestiti con pelli di animali, presenti sia in Berserk che Re Lupo, personaggi simili sono presenti anche in Ken il guerriero. E chi ha visto soprattutto l'anime dell'epoca ricorderà benissimo a chi mi riferisco. Purtroppo non ricordo come si chiami la tribù ma ricordo che il loro capo si faceva considerare un vero e proprio padre e fu sconfitto dagli sforzi congiunti di Ken e Rey. Cmq anche Re Lupo è davvero una bella opera!
La famiglia Cobra.
@@Flagellatore9 bravo grazie
Aspetto una tua analisi di Ghost in the Shell
Sarebbe fantastico! Io sono un grandissimo appassionato di GITS ma temo che la fantascienza post-cyberpunk sia troppo distante dall'orrizonte tematico del canale.
Che poi la trama è molto simile a quella di japan
Abbastanza, soprattutto per il protagonismo del Giappone sia nel passato che nel futuro post-apocalittico. Japan poi inizia come un quasi fantasy ( vedasi l'indovina/maga che trasporta tutti i protagonisti nel futuro...con quale scopo, a parte divertirsi un po', non l'ho mai capito...
@@Toshiro93 secondo me erano esperimenti, opere fatte per allenare la mano e collaborare con altri autori. Perchè veramente non hanno senso come manga.
@@Takezo_no_Miyamoto Potremmo definirli opere schezose, o comunque secondarie...cioè, ci sono dei motivi che poi ricorrono nelle opere più importanti dei due (vedi il tizio Gesù Cristo di Japan, che ricorda un po' Toki, oppure il gigante della Yakuza, che però è buono...vabbè...che può ricordare una versione più pacioccosa di Gatsu).
Però sono due tipologie di opere un po' buttate lì.
@@Takezo_no_Miyamoto
Ma non hanno senso cosa?
Hanno lo stesso senso di qualsiasi altra opera
@@cc-rv9rf la trama è identica in japan e i due re lupo, poi non viene spiegato perchè tornano indietro nel tempo, insomma basta leggerli per capire che sono esercizi stilistici giusto per collaborare con Buronson
Splendidi i disegni di Miura, ma la storia davvero troppo smaccatamente nipponofila.
Hai ragione a dirlo ma siamo solo noi italiani a non esaltare la nostra cultura nelle arti grafiche. I giapponesi, gli americani, i francesi hanno tradizioni fumettistiche incentrate tutte su personaggi nazionali. I protagonisti dei manga sono quasi sempre giapponesi, quello dei supereroi sono americani, i francesi hanno Asterix e Tin Tin... Noi abbiamo creato Tex, Dylan Dog, Zagor, Diabolik, Corto Maltese, Nathan Never, Damphir, Martin Mystere...etc etc, nessuno di loro è ITALIANO. Siamo o non siamo coglioni? Perché non pubblicizziamo la nostra nazione come fanno giustamente gli altri? Il Giappone nel mondo è conosciuto ed apprezzato soprattutto grazie ai manga e gli anime.
@@dukefleedactarus6891 Credo che con "Nipponofila" intendesse la stucchevole importanza data al Giappone, nel confronto con altri contesti. Ad esempio, è stata una bella pensata quella di riprendere la leggenda di Yoshitsune e Benkei, legandola al personaggio di Genghis Khan. Però l'insistenza di Yoshitsune nell'avere un erede di dinastia yamato non è granché credibile, come se all'epoca non ci fossero giapponesi che viaggiassero in Cina oppure in Corea, quando ve n'erano e nemmeno pochi.
Un po' risibile poi la presentazione della popolazione di Barcellona, dato che all'arrivo dei tre ragazzi giapponesi in Japan, vengono "assaliti" da un gruppo di bambini vestiti di stracci che chiedono l'elemosina...d'accordo che serve per rimarcare la ricchezza (sul finire degli anni 80) del Giappone e sottolineare il destino di sperpero che attende il paese nel contesto post-apocalittico...ma davvero. Dipingere una città spagnola come Kabul mi era sembrato già all'epoca un po' troppo assurdo.
@@dukefleedactarus6891 Io resto dell'idea che la piaga dell'esterofilia italica è conseguenza indiretta della colossale sbornia del ventennio fascista.